Tag: argentina

  • Inter Lucas, Stramaccioni osserva

    Inter Lucas, Stramaccioni osserva

    Chiusi i primi colpi estivi con il riscatto di Guarin dal Porto e l’acquisto di Palacio dal Genoa, la dirigenza dell’Inter sta plasmando la nuova rosa da affidare ad Andrea Stramaccioni. Proprio il nuovo tecnico nerazzurro, dopo aver ufficialmente firmato il contratto che lo legherà per altri tre anni con il club interista, è stato avvisato nei giorni scorsi negli Stati Uniti per visionare di persona il big match tra Argentina e Brasile.

    Più che un viaggio di piacere, la presenza di Strama in America è da leggere come una reale intenzione del tecnico nerazzurro nel voler visionare con i propri occhi gli obiettivi più caldi per il prossimo mercato estivo interista. Lucas è il primo nome sulla lista dei desideri del club milanese, ma sul talentuoso giocatore brasiliano è piombato l’interesse fortissimo degli spagnoli del Real Madrid, che avrebbero deciso di scavalcare la concorrenza degli altri top club mondiali presentando all’entourage del giocatore un’offerta irrinunciabile.

    Lucas Moura © MIGUEL ROJO/AFP/Getty Images

    TRATTATIVA DIFFICILE – I rapporti tra l’Inter e il San Paolo sono buoni considerando come la trattativa per cercare di portare il calciatore carioca a Milano sia stata intavolata già dal mercato di gennaio nel viaggio in Brasile di Branca ma tutto questo non potrebbe bastare. La prima offerta nerazzurra vicina ai 25 milioni di euro è stata respinta al mittente, con lo stesso giocatore intenzionato a rimanere nel club paulista per giocarsi al meglio le sue carte per il mondiale brasiliano del 2014. Occhio perché come già anticipato in precedenza il Real Madrid dello Special one ha messo sul piatto un’offerta vicina ai 30 milioni di euro, cifra che taglierebbe (come già successo per il caso Lavezzi) l’Inter fuori dai giochi. Lo stesso Lucas in una recente intervista ha spianato la strada alla camiseta blanca, spiegando come il suo più grande sogno calcistico sia quello di vestire la maglia del Real Madrid. Il tutto dopo che la famiglia e lo stesso calciatore siano stati invitati da Mourinho a visitare gli impianti sportivi dei blancos.

    ALTERNATIVE – A questo punto dovessero arrivare anche le offerte inarrivabili del Chelsea di Abramovich, i nerazzurri sarebbero tagliati fuori dall’affare, e la conseguenza più logica sarebbe puntare forte su Sebastin Giovinco, con le ultime parole di Ausilio da leggere con attenzione per capire quanto la Formica Atomica sia vicina ai colori nerazzurri. Oltre ad aver visionato Lucas, Stramaccioni avrebbe messo gli occhi anche su altri due obiettivi ipotetici per il prossimo mercato: Oscar dell’Internacional, e  Paulinho centrocampista del Corinthians da tempo sul taccuino di Branca con un cartellino oneroso che sfiora già i 10 milioni.

    DEBUCHY – Per due brasiliani che potrebbero arrivare ce ne sono altri due che sicuramente saluteranno la Milano nerazzurra: Lucio e Maicon. Il centrale difensivo sta vagliando le offerte turche del Fenerbahçe, mentre Maicon in direzione Psg, Real o Manchester City potrebbe essere sostituito dal laterale francese del Lille, Mathieu Debuchy. Il terzino francese che piace molto ai vertici di mercato nerazzurri, ha una valutazione che sfiora gli 8 o 9 milioni di euro, cifra che dovrebbe essere ricavata proprio dalla cessione di Maicon.

  • Messi show, Argentina Brasile 4-3. Espulso Lavezzi

    Messi show, Argentina Brasile 4-3. Espulso Lavezzi

    Amichevole di lusso quella giocata negli Stati Uniti tra Argentina Brasile che ha visto il successo dei argentini per 4-3 sui rivali verdeoro. Grande mattatore dell’incontro il pallone d’ore Lionel Messi che ha cattuto per tre volte il portiere argentino. E’ il Brasile a dominare gran parte del primo tempo puntando sul pressing alto mentre gli avversari che soffrono il centrocampo organizzato da Mano Menezes riescono a portare a casa la vittoria riproponendo nella ripresa il tridente.

    Il Brasile passa in vantaggio al 22’ grazie a Romulo, che riceve palla a centro area in posizione di sospetto fuorigioco e trafigge l’estremo difensore argentino con un rasoterra incrociato.
    Andare sotto di un gol serve all’Argentina per svegliarsi e, nel giro di 4 minuti, Lionel

    Lionel Messi | © MEHDI TAAMALLAH/AFP/GettyImages
    Messi ribalta il risultato con una doppietta tra il 31’ e il 34’: prima con un sinistro piazzato nell’angolo alla destra di Rafael, e subito dopo con un comodo tiro a porta vuota dopo aver saltato in dribbling l’estremo difensore brasiliano al termine di una corsa palla al piede di 20 metri.

    Nella ripresa saltano gli schemi anche grazie alle tante sostituzioni ma paradossalmente la partita si fa più intensa e spettacolare.
    Al 55’ arriva il pareggio vedeoro con Oscar che sfrutta una sponda in area di Leandro Damiao, e al 66’ il Brasile torna in vantaggio grazie ad un errore di Romero, che esce male su cross da calcio d’angolo e permettendo ad Hulk di siglare il momentaneo 3-2.
    Quattro minuti più tardi l’Argentina si riaffaccia in avanti e trova il 3-3 grazie al napoletano Fernandez, che imbuca di testa su calcio d’angolo. A 5’ dal termine arriva la terza rete della “Pulce” con uno strepitoso sinistro da fuori area che si infila nell’angolino alto alla destra di Rafeal, per l’asso blaugrana gli spettatori del MetLife Stadium riserveranno al 90esimo una standig ovation.
    Nel finale di gara c’è spazio anche per le espulsioni di Lavezzi e Marcelo per una rissa causata da una durissima entrata.

    BRASILE (4-3-3): Rafael (79′ Danilo), Uvini, Juan, Marcelo; Romulo (74′ Casemiro), Oscar (59′ Giuliano), Sandro; Hulk (83′ Lucas), Neymar, Damiao (67′ Pato). All. Menezes
    ARGENTINA (4-3-3): Romero; Rodriguez (88′ Campagnaro), Fernandez, Garay, Zabaleta; Sosa (61′ Guinazu), Gago, Mascherano; Higuain (88′ Lavezzi), Messi, Di Maria (74′ Aguero). All. Sabella.
    Arbitro: Jair Marrufo.
    Marcatori: Romulo (B) 23′; Messi (A) 31′, 34′; Oscar (B) 56′; Hulk (B) 72′; Fernandez (A) 76′; Messi (A) 85′.

    Video Argentina Brasile 4-3 highlights
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  • Ranking Fifa, Italia al nono posto. Comanda la Spagna

    Ranking Fifa, Italia al nono posto. Comanda la Spagna

    Perde una posizione l’Italia nel Ranking Fifa di marzo rispetto al mese precedente, gli azzurri di Cesare Prandelli pagano la sconfitta casalinga giocata a Genova nell’ultima amichevole contro gli Usa scivolando in nona posizione con 1062 punti all’attivo, a febbraio la Nazionale aveva chiuso con 1115 punti.

    Il ranking vede saldamente al comando ancora una volta la Spagna (1561 punti), i campioni del Mondo e d’Europa in carica continuano a conservare un vantaggio consistente sull’Olanda, di 182 punti, che si riappropria della piazza d’onore persa nel mese di febbraio scavalcando la Germania che chiude il podio. Ai tedeschi costa cara il ko interno subito contro la Francia.

    Ai margini del podio si riconferma l’Uruguay, la prima sudamericana, che precede il Brasile. La Selecao guadagna una posizione, a farne le spese l’Inghilterra del neo ct Stuart Pearce, che ha preso il posto del dimissionario Capello, che scende in sesta piazza. Settimo e ottavo posto per il Portogallo che precede di una manciata di punti, 4 per l’esattezza, l’Argentina che fa un bel balzo in avanti recuperando 3 posti. Chiudono la top ten appunto l’Italia e la Croazia, seguono la Danimarca, la Russia (reduce dalla vittoria proprio contro i danesi) e la Grecia.

    Italia © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    A restare fuori dalle prime 10 nazionali al mondo la Francia sebbene i galletti siano riusciti recentemente a battere la Germania in terra tedesca. Per la nazionale guidata da Blanc solo il 16esimo posto. Perdono due posizioni il Cile e la Svizzera (14esimo e 18esimo). La Svezia di Zlatan Ibrahimovic fa un passo in avanti per stabilirsi al 17esimo posto mentre l’Irlanda di Giovanni Trapattoni, inserito nello stesso girone dell’Italia ai prossimi europei, sale in 19esima posizione.

    Questo il Ranking Fifa aggiornato al 7 marzo 2012

    Pos
    Nazionale Pt
    1   SPAGNA 1561
    2
      OLANDA 1379
    3   GERMANIA 1332
    4   URUGUAY 1289
    5   BRASILE 1157
    6   INGHILTERRA 1121
    7   PORTOGALLO 1106
    8   ARGENTINA 1102
    9   ITALIA 1062
    10   CROAZIA 1049
    11   DANIMARCA 1025
    12   RUSSIA 1003
    13   GRECIA 953
    14   CILE 950
    15   COSTA D’AVORIO 944
    16   FRANCIA 938
    17   SVEZIA 926
    18   SVIZZERA 891
    19   IRLANDA 872
    20   AUSTRALIA 868
  • Monzon, talento cristallino. Milan e Juve sulle sue tracce

    Monzon, talento cristallino. Milan e Juve sulle sue tracce

    E’ uno dei terzini maggiormente in ascesa nel corso degli ultimi tempi. Venticinque anni tra un mese, 1.78 di altezza e grinta da vendere nonché facilità di dribbling disarmante e un grande senso del gol, che l’ha portato quest’anno a mettere a segno la bellezza di 7 gol in 29 presenze complessive. Parliamo di Luciano Fabian Monzon, giocatore che attualmente milita in Francia nel Nizza. Alto rendimento nella Ligue 1 transalpina, può vantare già diverse presenza nella sua nazionale, l’Argentina. Cresciuto nelle giovanili del Boca Juniors, dove ha esordito anche in prima squadra e si è conquistato subito la convocazione nella nazionale olimpica. A Pechino, oltre a vincere l’oro, siglerà anche un gol nelle 5 presenze che farà. Nel 2008/2009 sbarca in Europa e veste la maglia del Betis Siviglia. Non bastano 2 gol in 13 presenze per convincere gli spagnoli a trattenerlo, tanto che il giocatore fa subito ritorno in Sud America, dove per due stagioni di fila riveste la maglia della squadra che lo ha cresciuto,quella del Boca Juniors.

    Luciano Fabian Monzon © Mark Dadswell/Getty Images

    Sono le stagioni della consacrazione, con 42 presenze condite da 2 gol. In Europa si accorge di lui più di una squadra, pare anche la Roma, ma finisce al Nizza per due milioni e mezzo di euro. E Monzon sta ricambiando alla grande la fiducia e sta ripagando i soldi spesi. Tanto da risultare tra i migliori in quel ruolo nel proprio campionato attirando su di se le attenzioni di Milan e Juventus, formazioni che si stanno dando battaglia sul campo e, a quanto pare, fuori. Pare che i bianconeri lo abbiano seguito nella sfida amichevole tra Svizzera ed Argentina.

    E l’agente del giocatore, Federico Simonian, sulla base delle dichiarazioni rilasciate a Calciomercatoweb, non ha smentito l’interessamento di società straniere: “Sicuramente Monzon sta facendo molto bene in Francia, ed è possibile che diverse squadre lo abbiano notato – ha affermato – . Tuttavia non c’è nessuna offerta formale e nessuno ha parlato con me o con il mio socio. Per le sue caratteristiche, non escludo che possa interessare in Italia, ma non c’è nulla. La Roma? Con Sabatini c’è stato qualche contatto in passato, ma non per Monzon. Nella malaugurata ipotesi in cui la squadra dovesse retrocedere, ci sarebbero maggiori opportunità per le eventuali pretendenti. Se dovessero rimanere in Ligue 1, non sarà facile perché lo hanno pagato 2,5 milioni di euro e ci vorrà un’offerta importante”.

  • Adidas celebra il Pallone d’Oro Messi, scarpe dorate per la Pulce

    Adidas celebra il Pallone d’Oro Messi, scarpe dorate per la Pulce

    Per celebrare la conquista del terzo Pallone d’Oro consecutivo, solo Michel Platini c’era riuscito fino ad ora, Adidas ha creato appositamente per Lionel Messi una scarpa speciale dorata personalizzata che non sarà messa in commercio.

    Le Adizero in questione, che la Pulce ha già sfoggiato l’altro ieri sera in occasione della gara degli ottavi di finale di Coppa del Re che il suo Barcellona ha giocato contro l’Osasuna, gara vinta per 2-1 con reti di Sanchez e Sergio Roberto che hanno replicato al vantaggio iniziale di Lekic legittimando il 4-0 conquistato dai balugrana all’andata, potranno essere ammirate soltanto per un’altra volta. Messi infatti le indosserà per la gara di campionato di domani sera al Camp Nou contro il Betis Siviglia davanti al proprio pubblico.

    La scarpa, che non poteva essere di altro colore se non oro e bianco, presenta alcune caratteristiche personalizzate per celebrare la vittoria del Pallone d’Oro:

    • Il logo di Messi
    • 3 palloni d’oro nelle 3 strisce con l’indicazione degli anni in cui il giocatore argentino li ha vinti: 2009, 2010 e 2011
    • La scritta FIFA BALLON D’OR, PLAYER OF THE YEAR
    • La scritta “GRACIAS A TODOS”
    • La bandiera argentina nel retro della scarpa

    Il fantasista argentino è indubbiamente il calciatore più forte attualmente in circolazione, i paragoni con il suo predecessore Diego Armando Maradona si sprecano anche se per raggiungere la definitiva consacrazione gli manca vincere qualcosa con la sua nazionale, l’Argentina, con la quale non ha reso secondo le aspettative deludendo nell’ultimo Mondiale disputato in Sudafrica e nell’ultima Coppa America giocata in casa. Al contrario, a livello di club con il Barcellona ha vinto tutto quello che c’era da vincere, 5 campionati spagnoli, 3 Champions League, 5 Supercoppe di Spagna, 1 Coppa del Re, 2 Mondiali per Club e 2 Supercoppe Europee sono i trofei che vanno ad impreziosire e aggiungersi ad una bacheca personale che vanta una miriade di trofei, per ultimo appunto il terzo Pallone d’Oro, consecutivo, della sua carriera.

  • Dakar 2012 nuova tragedia, muore Jorge Martinez Boero

    Dakar 2012 nuova tragedia, muore Jorge Martinez Boero

    Nemmeno è iniziata che già si conta la prima vittima, la Dakar 2012 comincia come peggio non poteva essere con l’ennesima morte di un motociclista, il 38enne argentino Boero alla sua seconda e purtroppo ultima partecipazione al rally raid più famoso al mondo.

    Fatale è stata per Boero la caduta nella prima frazione della corsa, una speciale di 57 km di cui gli ultimi due a segnare la fine dell’argentino.

    Jorge Martinez Boero ©JUAN MABROMATA/AFP/Getty Images

    L’argentino ha rimediato una bruttissima botta al torace causandogli un arresto cardiaco. A nulla sono valsi gli immediati soccorsi, arrivati 5 minuti dopo il tragico incidente. Boero muore alle 13 locali per arresto cardiaco rendendo inutili tutti i tentativi effettuati per rianimarlo. L’anno scorso sempre l’argentino era stato protagonista di un’altra disavventura smarrendosi nella quinta tappa nel deserto di Atacama, in Cile un ulteriore dimostrazione della pericolosità e delle insidie, purtroppo fatali, che la Dakar presenta in ogni sua edizione.

    Boero è la 57esima vittima nella storia del Rally Raid più famoso e difficile al mondo, la triste lista in Argentina fù aperta nel 2009 dal francese Terry Long ed oltre a Martinez Boero, primo pilota argentino deceduto alla Dakar, altri due argentini sono rimasti uccisi: Sonia Alejandra Escudero, spettatrice a Cordoba nel 2010, dopo l’uscita del percorso di un pick up e Marcelo Reales, un contadino di Tinogasta morto lo scorso anno dopo essere stato investito alla guida del suo camioncino dal mezzo del concorrente argentino Eduardo Amor.

    La Dakar nella sua storia non ha risparmiato nemmeno il suo creatore, il francese Thierry Sabine, morto nel 1986 in Mali a causa dello schianto dell’elicottero che lo trasportava mentre Il primo morto in assoluto fu nel 1979 il motociclista Patrick Dodin in una caduta, mentre cercava di allacciarsi il casco che si era allentato alla fine della tappa Agadez-Tahoua. Anche l’Italia ha perso nel 2005 uno dei suoi più abili e valenti motociclisti, quel Fabrizio Meoni vincitore delle edizioni 2001 e 2002, l’italiano perse la vita l’11 gennaio all’età di 47 anni per un arresto cardiaco nel corso dell’undicesima tappa tra Atar e Kiffa in Mauritania. Lo stesso giorno, una bambina di cinque anni muore dopo essere stata investita da un camion di servizio che aveva abbandonato la corsa ennesima dimostrazione di come oramai, da molti anni, il raid fa parlare più delle sue tragedie che delle imprese sportive facendo sorgere ai più, molti dubbi circa l’utilità a disputare la competizione che di sportivo ha purtroppo ben poco.

  • Gioia Nadal, quinta Davis per la Spagna

    Gioia Nadal, quinta Davis per la Spagna

    Con la vittoria di Rafa Nadal su Juan Martin Del Potro, la Spagna conquista la Coppa Davis 2011, quinto alloro per la nazionale iberica dopo quelli del 2000, 2004, 2008 e 2009.

    Davanti a 27.000 spettatori, la conclusione della Davis è stata piena di emozioni con il punto decisivo conquistato da Nadal, vittorioso in 4 set (1-6 6-4 6-1 7-6), su un rinato Del Potro.

    Celebrazione spagnola ©Jasper Juinen/Getty Images

    Appunto l’argentino non ha reso vita facile a Nadal che ha dovuto faticare non poco per avere la meglio in un match in cui Del Potro parte a mille conquistando un primo set giocato su dei livelli altissimi ed in cui Nadal ha potuto solamente inchinarsi alle bordate da fondo campo dell’argentino. Anche il secondo set si apre all’insegna di Del Potro che strappa subito il servizio a Nadal e portandosi, nel suo turno, sul 40-0. Ma qui Nadal, anche con la complicità estrema dell’argentino, riesce a recuperare un game praticamente già perso ed a rimettere in parità il set. Ancora regali dell’argentino che cede un sanguinoso turno di battuta sul 5-4 Nadal con un doppio fallo e due dritti affossati sulla rete che consentono allo spagnolo di recuperare vigore e fiducia nei propri colpi.

    Nel terzo parziale lo spagnolo ricambia il massacro subito nel primo set infliggendo un 6-1 senza particolari commenti e con Del Potro sull’orlo del baratro. Sembra finita per l’argentino ma questa volta è Nadal che consente un rientro al numero 11 del mondo, facendosi recuperare un break che lo avrebbe portato alla vittoria facile anche nel quarto set. Ed invece si arriva al Tie break  dove però Del Potro sparisce definitivamente dal match con Nadal che chiude il Tie Break 7-0 nell’apoteosi spagnola.

    Ennesima finale persa per l’Argentina che non riesce a vincere la coppa nonostante abbia disputato ben 4 finali ma con il recupero definitivo di Del Potro, la speranza è sempre l’ultima a morire. Nadal chiude alla grande un 2011 che per lui non è stato granché positivo, vittoria al Roland Garros ma sonore scoppole ricevute da Djokovic per tutto l’anno ed in tutte le superfici. Lo si attende quindi agguerrito in un 2012 pieno di appuntamenti importanti ed impreziosito dal torneo olimpico che si disputerà sull’erba di Wimbledon.

  • Italia si vince ancora, Argentina ko 3-1. Dentro o fuori contro la Polonia

    Italia si vince ancora, Argentina ko 3-1. Dentro o fuori contro la Polonia

    Si vince e si spera ancora, l’Italia di Mauro Berruto supera l’Argentina per 3-1 mantenendo intatte le speranze per la qualificazione a Londra 2012.

    Mattatore del match e ancora una volta Michal Laskoautore, fino ad oggi, di una World Cup a dir poco sensazionale.

    Goran Travica ©DIETER NAGL/AFP/Getty Images

    Il match è un dentro o fuori per l’Italia ed un occasione ghiotta per l’Argentina interessata a far qualificare il Brasile per avere poi via libera nel girone sudamericano. Ed infatti il primo set è una vera e propria battaglia con i due sestetti a darsela di santa ragione. Gli errori azzurri al servizio sono più del solito e l’Argentina riesce a rimanere attaccata al match con i denti ed anche grazie al suo palleggiatore, di chiare origini italiane, De Cecco che illumina il gioco albiceleste. Si arriva ai vantaggi dove a prevalere è ancora la nazionale sudamericana che chiude il primo parziale sul 36-34.

    La sconfitta del prima set non demoralizza gli azzurri anzi, li galvanizza con Lasko e Zaytsev che diventano, dal secondo set in poi, inarrestabili in attacco. Il secondo set si chiude sul 25-20 con gli argentini in difficoltà netta in difesa e nel terzo è capitan Savani che con le sue battute consente all’Italia di realizzare il break decisivo per la conquista anche del terzo parziale. Nel quarto set, oltre ai soliti Lasko e Zaytsev, sale in cattedra anche Alessandro Fei che con una serie di servizi chiude anche il quarto set festeggiando nel migliore dei modi il suo 32° compleanno.

    Adesso per l’Italia ci sarà la trasferta a Tokyo per l’ultimo girone dove Venerdì si troverà di fronte la Polonia di Andrea Anastasi e Andrea Gardini che guida la classifica della Coppa del Mondo e che con ogni probabilità, sarà il match decisivo per le sorti a cinque cerchi della nazionale azzurra.

    Italia – Argentina 3-1 (34-36, 25-20, 25-19, 25-20)

  • Messi risolleva l’Argentina, Ok anche il Cile

    Messi risolleva l’Argentina, Ok anche il Cile

    Nel giorno di sosta per la Celeste Uruguayana, impegnata nella vittoriosa amichevole disputata contro gli Azzurri di Cesare Prandelli allo stadio Olimpico di Roma, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dall’Unità d’Italia, nelle gare di qualificazioni Mondiali 2014, emerge l’Argentina, vittoriosa in trasferta contro la Colombia; vittorie importanti, poi, anche per il Cile contro il Paraguay, per il Venezuela contro la Bolivia e per l’Ecuador contro il Perù.

    La Nazionale Albiceleste, in trasferta contro la Colombia, inizia la gara in salita dopo che, al 44′, Mascherano realizza uno sfortunato autogol deviando nella propria porta una punizione calciata da Pabon, che consente ai padroni di casa di passare in vantaggio. L’Argentina, però, non si arrende ed inizia un forcing intenso per agguantare il pari che, poi, trova al 60′ con gol di Messi su cross di Sosa.

    Lionel Messi | © EITAN ABRAMOVICH/Getty Images

    Gli ulteriori sforzi degli argentini per agguantare la vittoria sono premiati all’84’ con il gol di Kun Aguero che fissa il risultato sul definitivo 2-1 per la sua Nazionale.
    Nella gioia per la vittoria che risolleva le sorti della Nazionale albiceleste dopo lo stentato pareggio con la Bolivia, però, la nota dolente è rappresentata dall’infortunio del difensore Nicolas Burdisso, con rottura dei legamenti a seguito di un fortuito scontro di gioco che, ora, rischia sei mesi di stop.

    Il Cile, turbato dalla vicenda interna degli “epurati” per presunto comportamento “non consono”, riesce a conquistare una vittoria molto importante contro la Nazionale Paraguayana per 2-0 con gol di Contreras al 28′ del primo tempo e raddoppio di Matias Campos all’86’, che archivia la seconda vittoria nel girone di qualificazione per gli uomini di Borghi.

    Importante vittoria per il Venezuela contro la Bolivia – fanalino di coda del girone con  un solo punto in classifica – con il punteggio di 1-0 che consente ai venezuelani di compiere un balzo fondamentale in classifica, agganciando Argentina ed Uruguay a quota sette punti, grazie alla rete di Vizcarrondo al 24′ del primo tempo.

    Successo casalingo anche per l’Ecuador per 2-0 contro il Perù con le due reti firmate, rispettivamente, al 70′ da Mendez, ed all’88’ da Benitez.

    Alla luce di quanto accaduto, dunque, la  classifica del girone vede un trio in testa, formato da Uruguay, Argentina e Venezuela a quota 7 punti, a seguire Ecuador e Cile a 6, Colombia e Paraguay a 4, Perù a 3 e la Bolivia con un solo punto, conquistato contro l’Argentina nella precedente giornata.

    Il video di COLOMBIA – ARGENTINA 1-2

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  • Burdisso grave infortunio al ginocchio, stagione finita?

    Burdisso grave infortunio al ginocchio, stagione finita?

    Brutta tegola per la Roma che dovrà fare a meno di Nicolas Burdisso per almeno 6 mesi. Il difensore giallorosso si è infortunato con la nazionale argentina in occasione delle gara giocata, e vinta, nella notte italiana a Barranquilla contro i padroni di casa della Colombia e valida per le qualificazioni Mondiali del 2014.

    Nicolas Burdisso | © EITAN ABRAMOVICH/AFP/Getty Images

    Il centrale si è scontrato, alla mezz’ora del primo tempo, con il centrocampista colombiano del Porto James Rodriguez nel tentativo di fermare la sua azione riportando la peggio e costretto ad uscire dal campo in barella visibilmente sofferente e dolorante al ginocchio sinistro.
    La prima diagnosi parla di lesione al legamento crociato e di uno stop di 6-7 mesi. Se così fosse la sua stagione potrebbe considerarsi molto probabilmente già chiusa perchè rientrerebbe a all’incirca verso metà maggio con il campionato di Serie A che chiuderà i battenti il 13 dello stesso mese per consentire alle nazionali di prepararsi al meglio in vista dell’Europeo che si svolgerà in Polonia e Ucraina a partire da giugno.

    Per la cronaca, l’Argentina ha poi vinto la partita sbancando Barranquilla per 2-1 grazie alle reti di Lionel Messi e Sergio Aguero entrambe nella ripresa che hanno replicato al vantaggio colombiano di Pabon proprio allo scadere della prima frazione di gioco. La Seleccion si porta così in vetta alla classifica a quota 7 punti con Venezuela e Uruguay che però ha una gara in meno.

    La Roma ora dovrà non solo bloccare una eventuale partenza di Juan ma potrebbe anche decidere di intervenire sul mercato a gennaio per dotare Luis Enrique di un altro difensore centrale dal momento che Simon Kjaer non ha convinto il tecnico spagnolo e la coppia centrale Juan – Heinze non dà le garanzie che offriva Burdisso.