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  • Da “Nuovi Maradona” a “Nuovi Borghi”: Andrés D’Alessandro

    Da “Nuovi Maradona” a “Nuovi Borghi”: Andrés D’Alessandro

    Di Andrés Nicolás D’Alessandro si iniziò a parlare un gran bene verso la fine degli anni ’90, quando con la sua “Boba” – finta di suola che culminava con un tunnel – irrideva gli avversari del suo River Plate. Abile calciatore di punizioni a giro e ottimo rifinitore, già a 18 anni era l’idolo del Monumental.

    Nato il 15 aprile 1981 a La Paternal, ma con chiare origini italiane, ha fatto tutta la trafila delle giovanili del River, esordendo in prima squadra a soli 17 anni. Nel 2002 arrivò l’investitura di Diego Armando Maradona: “È il giocatore che più mi assomiglia, l’unico che mi fa divertire guardando una partita di calcio“. Andrés aveva ancora 21 anni e una carriera che si prospettava luminosa.

    Come sempre accade ai giovani che si impongono in Sud America, iniziano a fioccare offerte dalle più prestigiose squadre d’Europa, con in testa la Juventus che, in più di una sessione di mercato, ha tentato di acquisire le sue prestazioni. Nell’estate del 2003 la spunta a sorpresa il Wolfsburg che, con soli 9 milioni di euro, si porta a casa il pezzo più pregiato del mercato sudamericano.

    Ma nel freddo della Wolkswagen Arena le sue immense qualità sembrano congelate. Nei tre anni passati in Germania El cabezón, questo il suo soprannome, disputa 61 partite, condite da soli 8 gol. Nonostante questo viene ricordato dai tifosi tedeschi per aver siglato, il 21 settembre 2005, il gol n° 4000 dalla creazione della Bundesliga. Memorabili sono anche i numerosi litigi avuti con gli allenatori che si sono susseguiti alla guida del Wolfsburg, su tutti l’ex milanista Gerets.

    D’Alessandro decide di provare nuove esperienze nel calcio europeo, prima al Portsmouth, dove rimase meno di un anno senza lasciare il segno, e successivamente al Real Saragozza. Neanche in Spagna riuscì a dimostrare le sue qualità e il calcio ormai aveva messo nel dimenticatoio la sua “Boba” e questo piccolo genio.

    Stanco ormai di girovagare per il mondo, Andrés torna in Argentina, dove gli estimatori non mancavano di certo. Nella stagione 2008 si accasa al San Lorenzo de Almagro, ma neanche il ritorno in patria rende giustizia al suo talento. 14 le presenze e 3 gol, senza mai essere decisivo.

    Sembrava ormai un giocatore finito, quando l’International di Porto Alegre, squadra brasiliana, decide di dargli un’altra chance. D’Alessandro, dopo un avvio difficile, torna a brillare e con lui i suoi dribbling, le sue punizioni e i suoi assist con il conta-giri, tanto da rientrare nel giro della Nazionale Maggiore, allenata proprio da Maradona. Con la squadra brasiliana riuscirà a vincere due Campionati Gaucho (2008 e 2009), una Copa Sudamericana (2008) ed una Copa Libertadores (2010) e sfiderà l’altra Internazionale, quella di Milano, nel prossimo Dicembre durante il Mondiale per Club.

    Molti ritengono che se non fosse mai andato nella fredda Wolfsburg, avrebbe avuto maggiori chance di sfondare nel calcio europeo. Non sempre le cose vanno come dovrebbero. Di lui rimangono sprazzi di immenso talento e quella particolare finta, rimasta il suo marchio di fabbrica. Chissà che non la riproponga ad Abu Dhabi in dicembre, tornando a colmarci gli occhi di meraviglia.

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  • Ronaldinho e Coutinho conquistano il Brasile

    Ronaldinho e Coutinho conquistano il Brasile

    Ronaldinho e Coutinho convincono Menezes e saranno tra i protagonisti della super sfida amichevole che vedrà il Brasile contrapposto all’Argentina in programma a Doha il prossimo 17 novembre.

    Per il rossonero, escluso eccellente di Dunga, si riaprono le porte della Selecao dopo quasi un anno mentre la fiducia accordata da Benitez all’Inter ha dato un enorme chance al giovane Coutinho. Mancano Julio Cesar, Lucio e Maicon gli altri italiani convocati sono i rossoneri Pato, Robinho e Thiago Silva, escluso anche il centrocampista della Lazio Hernanes.

    Questo l’elenco completo:
    Portieri:
    Victor (Gremio), Jefferson (Botafogo), Neto (Atletico-PR).
    Difensori: Daniel Alves (Barcellona), Rafael (Manchester United), Andrè Santos (Fenerbahce), Adriano Correia (Barcellona), Thiago Silva (Milan), David Luiz (Benfica), Rever (Atletico-MG), Alex (Chelsea).
    Centrocampisti: Sandro (Tottenham), Lucas (Liverpool), Ramires (Chelsea), Jucilei (Corinthians), Douglas (Gremio), Elias (Corinthians), Ronaldinho (Milan).
    Attaccanti: Neymar (Santos), Alexandre Pato (Milan), Robinho (Milan), Coutinho (Inter), Andrè (Dinamo de Kiev).

  • Maledetta Nazionale, l’Inter perde Cambiasso e Milito

    Maledetta Nazionale, l’Inter perde Cambiasso e Milito

    Torna prepotentemente di attualità l’annoso scontro tra club e nazionali riguardo l’utilizzo dei giocatori per le partite amichevoli. L’Argentina fa grande il Giappone di Alberto Zaccheroni ma a pagare dazio è l’Inter che in un sol colpo perde due pezzi da novanta per problemi muscolari.

    Ad abbandonare per primo il campo è Milito, il Principe a coronamento di un inizio di stagione tra alti e bassi si ferma dopo appena 34′ minuti per un problema muscolare lasciando il posto a Higuain. Ad un minuto dalla fine del primo tempo esce dal campo anche Cambiasso anche lui per problemi muscolari.

    I tempi di recupero non sono ancora chiari e si conosceranno soltanto nelle prossime ore ma per Benitez due tegole importanti visto la carenze in organico nel reparto avanzato e l’assenza di Thiago Motta in mediana.

  • Zaccheroni fa la storia del Giappone. Battuta l’Argentina

    Zaccheroni fa la storia del Giappone. Battuta l’Argentina

    Miglior debutto non poteva chiedere Alberto Zaccheroni che alla prima uscita sulla panchina del Giappone vince, seppur in un’amichevole, contro l’Argentina del ct ad interim Sergio Batista. Per la nazionale del Sol Levante si tratta della prima vittoria contro l’Albiceleste, per questo motivo il tecnico italiano entra di diritto nella storia del calcio nipponico. Un bel riscatto per Zac dopo i mesi tribolati trascorsi alla Juve, chiamato dalla dirigenza bianconera per rimpiazzare Ferrara e far uscire la squadra dalla crisi di risultati senza successo.

    Il Giappone dunque si è imposto a Saitama con il risultato di 1-0 in una gara che di amichevole aveva ben poco visto che nella Seleccion sono scesi in campo campioni come Messi, Milito Higuain e Tevez, insomma la squadra titolare.
    Il gol della vittoria è stato messo a segno da Okazaki al 18′ del primo tempo che ha ribattuto a rete una respinta corta dell’estremo difensore argentino Romero.

    Una brutta battuta d’arresto per l’Argentina dopo che aveva raccolto la prima importantissima vittoria del dopo Maradona in un’amichevole giocata contro i campioni del mondo in carica della Spagna battendola con un umiliante 4-1. E a non sorridere non è solo l’Albiceleste ma anche l’Inter che è in apprensione per gli infortuni capitati a Milito e Cambiasso, usciti piuttosto malconci dalla gara.

  • Mondiali di basket Tuchia 2010: Il trionfo degli Stati Uniti. Le immagini

    Mondiali di basket Tuchia 2010: Il trionfo degli Stati Uniti. Le immagini

    Ecco le immagini della finale del Mondiale di basket di Turchia 2010 disputatasi ad Istanbul tra i padroni di casa turchi e gli Stati Uniti dell’M.V.P. del torneo Kevin Durant.
    La gara è stata vinta dagli americani per 81-64 grazie alla straordinaria prova proprio di Durant che ha chiuso con 28 punti con ben 7 triple, risultando quasi immarcabile.
    Stati Uniti che tornano sul tetto del Mondo 16 anni dopo, ed è il trionfo per un gruppo di ragazzi quasi sconosciuti che sono stati chiamati in nazionale per le defezioni di tutti i “Big” dell’NBA, e che sono riusciti nell’impresa di vincere il torneo, quando invece nel Mondiale precedente i vari ed osannati James, Bryant, Anthony e soci avevano fallito, guardando il trionfo della Spagna.

    Proprio la Spagna ha deluso più di tutte, chiudendo al sesto posto, ed ha pagato molto più del previsto il forfait (annunciato da tempo comunque) della sua stella Pau Gasol.

    Argentina quinta grazie ad un Luis Scola monumentale ed a tratti il vero antagonista di Durant nella corsa al titolo di miglior giocatore della competizione. Scola ha vinto la classifica marcatori con 27 punti abbondanti di media.

    Quarta la sorprendente e giovane Serbia che ha puntato su un nucleo di ragazzini ed è stata ripagata nel migliore dei modi, sfiorando anche l’accesso alla finalissima visto che per 38 minuti ha guidato l’incontro di semifinale contro i padroni di casa turchi, venendo poi sorpassata negli ultimi secondi di gioco. Un futuro luminoso attende questa nazionale.

    Terza classificata l’ancor più sorprendente Lituania, arrivata al Mondiale grazie ad una wild-card che ha permesso a molti di conoscere un gruppo di giovani talenti guidati da un leader che si appresta a tornare in NBA nel migliore dei modi dopo 2 anni passati in Europa tra le fila biancorosse dell’Olympiacos Pireo: stiamo parlando di Linas Kleiza che ha dimostrato di essere uno dei giocatori più completi, un ‘ala dal potenziale molto alto che darà una grossa mano ai Toronto Raptors che lo hanno ricevuto quasi per nulla dai Denver Nuggets (che si staranno mangiando le mani dopo le strepitose prestazioni in questo Mondiale da parte del talento gialoverde).

    Seconda la Turchia, e non si poteva chiedere di più, visto che gli Stati Uniti, grazie al talento di Durant, avevano una marcia in più. Buone notizie dal redivivo Turkoglu che dopo l’ “Annus Horribils” a Toronto, cercherà di rilanciarsi a Phoenix.

    E poi gli U.S.A., di nuovo in vetta al Mondo, grazie ad un fenomeno di 21 anni, ben coadiuvato da gregari eccezionali quali il suo compagno ai Thunder Russell Westbrook, il sempre utile Lamar Odom e l’atletico Andre Iguodala, sacrificatosi in difesa nelle marcature più assurde con ottimi risultati e che ha messo da parte per amore del gruppo il suo talento offensivo. Ed un plauso particolare al coach Mike Krzyzewski che si sta dimostrando un allenatore particolarmente vincente e con le idee ben chiare.

    GUARDA LE IMMAGINI DELLA FINALE

  • L’Argentina doma la Spagna e si prende il quinto posto

    L’Argentina doma la Spagna e si prende il quinto posto

    Una brutta Spagna (almeno nel primo tempo), cede all’Argentina e si deve accontentare del sesto posto al Mondiale di basket in corso di svolgimento in Turchia, dopo essere arrivata alla manifestazione come seria candidata al titolo assieme agli Stati Uniti, anche in virtù dell’eredità portata sulle spalle, in quanto campione del Mondo e d’Europa in carica. Unica consolazione per gli ormai ex detentori del titolo è la superba prestazione di Rudy Fernandez, autore di ben 31 punti.
    Tutt’altra musica per la squadra albiceleste che onora il torneo con un ottimo piazzamento viste le defezioni pre-Mondiali, in particolar modo quella di Manuel Ginobili, più che quella di Andrès Nocioni. Intesa magica poi quella tra Luis Scola e Carlos Delfino, che saranno le basi di questa nazionale per il prossimo futuro. L’ala degli Houston Rockets chiude con 22 punti e sarà molto probabilmente il marcatore principe della manifestazione (a meno di clamorosi exploit della stella americana Kevin Durant nella finalissima per l’oro che si disputerà alle 20.30 contro la Turchia), la guardia dei Milwaukee Bucks ne piazza 27 e sforna triple a ripetizione!

    Finale 5°-6° posto: ARGENTINA-SPAGNA 86-81

    Dicevamo di un primo tempo pessimo da parte della Spagna ed alcune cifre lo testimoniano: 14 palle perse, 3/14 dall’arco e 17 lunghezze di svantaggio all’intervallo (49-32), dominata a rimbalzo dove l’altezza di Marc Gasol dovrebbe quantomeno fare la differenza, molle in difesa e senza idee e genialità in attacco. Questo è il team giallorosso nei primi 2 quarti, dominato letteralmente dall’Argentina.
    L’albiceleste vola con un Carlos Delfino letteralmente infuocato ed un Prigioni realizzatore e distributore, mentre Scola risparmia energie per il secondo tempo.

    2 triple in serie di Delfino in avvio di terzo quarto lanciano l’Argentina sul massimo vantaggio (59-34, +25), quanto basta per sollevare pesanti malumori da parte dei tifosi spagnoli che iniziano una civile protesta contro il gioco espresso dalla squadra di Sergio Scariolo: e allora, colpiti dalle critiche dei loro stessi supporter, finalmente, i giocatori di Scariolo cominciano a giocare. E lo fanno anzitutto alzando l’intensità difensiva fino a quel momento latente, cosa che permette di recuperare una miriade di palloni in pochi minuti e confezionare un super parzialone di 16-2 con tante corse in contropiede e un Fernandez indiavolato (61-60).
    L’Argentina si aggrappa, come sempre, alle spalle larghissime e solidissime di Luis Scola, e l’ala dei Rockets ricomincia a lavorare in pitturato riportando i suoi sul +9. Ma la Spagna non molla, si riavvicina con Garbajosa e Gasol, impatta a quota 80 proprio con il centro dei Memphis Grizzlies dalla lunetta, ma si vede poi superata da un principesco canestro di Scola a centro-area e da una tripla, dritta dritta indirizzata al cure iberico, di Prigioni a 15 secondi dalla sirena. Finisce 86-81 ed onestamente pare giusto così, viene premiata una formazione che ha avuto più stimoli e che ha giocato complessivamente meglio e non a fiammate.

    Spagna: R. FERNANDEZ (31 pts), M. GASOL (10 rbs), J. NAVARRO (3 ast)
    Argentina: C. DELFINO (27 pts), L. SCOLA (11 rbs), P. PRIGIONI (7 ast)

  • Mondiali di basket Turchia 2010: La programmazione per l’11 settembre

    Mondiali di basket Turchia 2010: La programmazione per l’11 settembre

    Questa è la programmazione dell’11 settembre del Mondiale di basket di Turchia 2010.

    Si comincia alle 14 con la finalina per il settimo-ottavo posto ta Slovenia e Russia, per poi proseguire con le 2 semifinali che varranno l’accesso alla finalissima del 12 settembre.
    Le partite sono Turchia-Serbia alle ore 18, e U.S.A.-Lituania alle ore 20.30.
    Ovviamente gli orari delle partite indicati sono all’ora italiana, perchè ricordiamo che in Turchia c’è un’ora in più di discrepanza.

    Sabato 11 settembre

    ore 14:Slovenia-Russia
    ore 18:Serbia-Turchia
    ore 20.30:Lituania-Stati Uniti

  • Mondiali di basket Turchia 2010: Sarà Spagna – Argentina per il quinto posto

    Mondiali di basket Turchia 2010: Sarà Spagna – Argentina per il quinto posto

    Saranno Spagna ed Argentina a giocarsi il quinto posto ai Mondiali di basket in corso di svolgimento in Turchia.
    La Spagna nel primo pomeriggio si è sbarazzata, ma non senza qualche difficoltà, della Slovenia. Piccola consolazione per una nazionale che avrebbe dovuto ambire a traguardi ben più importanti in questo torneo.
    Inserata anche l’Argentina ha ottenuto la vittoria contro la Russia, trascinata dal duo Delfino-Scola, letteralmente inarrestabile.
    La finalina per il quinto-sesto posto tra iberici e sudamericani sarà domenica 12 settembre, alle ore 14.
    Quella per il settimo-ottavo posto tra sloveni e russi invece andrà in scena domani sempre alle ore 14.

    SPAGNA-SLOVENIA 97-80

    Il punteggio finale di 97-80 non deve ingannare, perché la formazione di Scariolo costruisce il margine soltanto nell’ultimo quarto, con un buon apporto delle seconde linee tra l’altro, dopo un primo tempo a dir poco sottotono.
    Il primo quarto lo chiude infatti in vantaggio la Slovenia grazie ad un buon Lakovic (16-23 per la squadra di Memi Becirovic), che tiene la testa avanti per tutto il primo tempo sul 38-41.
    La reazione spagnola comincia a concretizzarsi però all’inizio della ripresa, quando una fiammata di Fernandez e Navarro firma il primo sorpasso iberico della partita, ma la Slovenia tiene botta, restando aggrappata all’inerzia della gara (64-62 al 30esimo minuto). Lo strappo, come detto, arriva nel quarto periodo (33-18 il parziale), innescato dall’attività su entrambi i lati del campo di un ottimo Vazquez (16 punti e 6/6 dal campo in uscita dalla panchina), da un paio di triple di Sergio Llull, ridestatosi d’improvviso dopo un primo tempo osceno, e dal ritrovato Navarro, che spara un paio di bombe devastanti per il morale sloveno, portando la Spagna sulla doppia cifra di margine. La squadra di Becirovic, che trova risposte soltanto da Zupan nel finale, si scoglie malamente, lasciando agli spagnoli il pieno controllo di una partita vinta nonostante le prove oscure di Gasol (molto svogliato il fratellino di Pau) e Rubio (ancora rivedibile la sua prestazione).

    Spagna: J. NAVARRO (26 pts), F. REYES (10 rbs), J. NAVARRO (7 ast)
    Slovenia: J. LAKOVIC (19 pts), P. BREZEC (9 rbs), J. LAKOVIC (4 ast)

    ARGENTINA-RUSSIA 73-61

    Anche qui è l’ultimo parziale a fare la differenza, con Scola e Delfino sugli scudi, soprattutto il secondo con 2 triple da urlo nei momenti finali che annichiliscono la resistenza dei russi. Saranno 27 i punti per l’ala dei Rockets, 26 per la guardia dei Bucks che ancora una volta dimostrano di essere ad un livello superiore rispetto agli altri compagni.
    Mani fredde invece per gli avversari (9/24 dal perimetro) ancora più se abbinate ad una stanchezza più che comprensibile dopo un torneo giocato ad alti ritmi, soprattutto in difesa.
    L’Argentina comincia bene, sospinta dai canestri di Scola e Delfino, e costruisce un vantaggio di 4 lunghezze al termine del primo quarto (15-11) mantenuto anche all’intervallo (36-33), nonostante i tentativi di rientro russi con le triple di Monya (redivivo dopo la brutta prova contro gli Stati Uniti con 17 punti e 5/6 dall’arco) e del baby-prodigio Khvostov. L’Albiceleste prova ad allungare ancora con Delfino all’inizio della ripresa (41-33), ma quando Scola si prende qualche minuto per rifiatare, la Russia rientra e sorpassa con Monya e Mozgov (titolare e doppia-doppia da 10 punti + 11 rimbalzi), prima che una tripla di Gutierrez sulla sirena permetta all’Argentina di rimettere la testa avanti (54-52). Nell’ultimo quarto la zona frena l’attacco di Blatt, e i sudamericani possono riallungare con Oberto e Scola e prendere la testa dell’incontro definitivamente con 2 triple di Delfino.

    Russia: S. MONYA (17 pts), T. MOZGOV (11 rbs), A. PONKRASHOV (4 ast)
    Argentina: L. SCOLA (27 pts), C. DELFINO (7 rbs), P. PRIGIONI (5 ast)

  • Mondiali di basket Turchia 2010: La programmazione delle sfide valide per il 5°-8° posto

    Mondiali di basket Turchia 2010: La programmazione delle sfide valide per il 5°-8° posto

    Questa la programmazione per le sfide che varranno l’assegnazione del quinto, sesto, settimo ed ottavo posto al Mondiale di basket di Turchia 2010.

    Si parte domani con il match alle 17 tra Spagna e Slovenia, sfida che sulla carta non ha modo di esistere vista la superiorità netta degli iberici che ancora per qualche giorno manterranno il titolo di campioni in carica.
    Alle ore 20 invece la seconda sfida tra Argentina e Russia, molto più equilibrata e che vedrà Scola, che finora è stato il miglior giocatore della manifestazione ed il miglior marcatore del torneo, battagliare contro i giganti russi e contro una difesa che si è dimostrata molto solida.

    Ovviamente gli orari delle partite indicati sono all’ora italiana, perchè ricordiamo che in Turchia c’è un’ora in più di discrepanza.

    Venerdì 10 settembre

    ore 17:Slovenia-Spagna
    ore 20:Russia-Argentina

  • Mondiali di basket Turchia 2010: La programmazione per le semifinali

    Mondiali di basket Turchia 2010: La programmazione per le semifinali

    Questa è la programmazione delle semifinali del Mondiale di basket di Turchia 2010.

    Le sfide sono in programma l’11 settembre e vedranno scontrarsi Turchia e Serbia nel primo incontro, alle ore 18, e Lituania e Stati Uniti nel secondo, alle ore 20.30.
    Le sfide si preannunciano equilibrate, forse un pò di vantaggio va a favore di Turchia (per via del vantaggio del fattore campo) e Stati Uniti visto il disavanzo tecnico, ma Serbia e Lituania sono nazionali che possono cercare e trovare le contromosse adeguate.

    Ovviamente gli orari delle partite indicati sono all’ora italiana, perchè ricordiamo che in Turchia c’è un’ora in più di discrepanza.

    Sabato 11 settembre

    ore 18:Serbia-Turchia
    ore 20.30:Lituania-Stati Uniti