Tag: arbitri

  • Rivoluzione arbitrale:potranno andare in tv

    Rivoluzione arbitrale:potranno andare in tv

    Il neo presidente Nicchi punta sul marketing e la trasparenza

    il designatore arbitrale collina  e il nuovo presidente Nicchi
    il designatore arbitrale collina e il nuovo presidente Nicchi

    Nicchi la chiama “Operazione Simpatia” ed è la “rivoluzione” che vuole introdurre nel mondo arbitrale della Serie A: “Gli arbitri potranno parlare – ha spiegato il nuovo presidente dell’Aia a Radio Anch’io – ma mai a caldo, e soprattutto mai tra le polemiche, perché di fronte agli attacchi ce ne torneremo nel nostro guscio”.“Voglio che la gente ci conosca – continua – finora non siamo stati bravi nel marketing. E invece siamo capaci di far capire chi siamo e come lavoriamo: questo ci porterà a uscire da quella cappa che ci avvolge da tempo. Vogliamo dire quando sbagliamo, ma riconosciuti anche i meriti. Comunque, nessun commento a caldo: finché non si è espresso il giudice sportivo, non possiamo parlare”. Un commento quindi sulla “moviola in campo” strumento che molti opinionisti vedono indispensabile per risolvere dei continui errori arbitrali: “Non rifiuto mai il progresso – spiega Nicchi – se domani, in accordo con chi governa il calcio, è sperimentato un sistema che aiuta l’arbitro per me è positivo. Preclusione verso la moviola? A scopo didattico è importante, a scopo polemico è devastante. Nelle diatribe tra società noi non vogliamo entrare, ma solo dare spiegazioni tecniche”. Infine una battuta su Collina: “A livello tecnico è una risorsa indispensabile – conclude – io proposi questo suo ruolo e sta facendo un grandissimo lavoro. Si può essere più chiari di così? Ha la mia massima fiducia e stima, ma anche lui non deve sentirsi arrivato, nè rilassato”. Fonte:goal.com

  • AIA: è Nicchi l’erede di Gussoni

    L’ex arbitro aretino è il nuovo presidente

    ANSA) – ROMA, 6 MAR –   Marcello Nicchi e’ il nuovo presidente dell’Associazione italiana Arbitri. L’ex arbitro di Arezzo ha ottenuto 163 preferenze. Lo ha eletto l’assemblea dei direttori di gara, riunitasi in un albergo di Fiumicino. Nicchi succede a Cesare Gussoni, chiamato alla guida dell’Aia il 25 novembre 2006, dopo lo scandalo di Calciopoli.

    Chi è Marcello Nicchi: Debuttò in serie A nel 1988 per decisione del dirigente arbitrale Cesare Gussoni, e nel 1993 venne indicato come arbitro internazionale dall’allora designatore Paolo Casarin. A livello internazionale, svolse le funzioni di IV° ufficiale di gara nella finalissima degli europei di calcio 1996 Germania-Repubblica Ceca, arbitrata da Pierluigi Pairetto allo stadio Wembley di Londra.
    Mise termine alla carriera sui campi nel 1997 per scelta tecnica dei suoi superiori, dopo gli errori commessi durante il campionato di serie A 1996/1997, tormentata anche da un’operazione al menisco che lo tenne fermo per qualche tempo: in particolare, nella partita Vicenza-Bologna espulse lo svedese Kenneth Andersson che aveva semplicemente chiesto di essere sostituito dal proprio allenatore; mentre in Perugia-Napoli convalidò un gol segnato nettamente con una mano dal croato Milan Rapaic. Ma Nicchi fu protagonista di episodi controversi anche tempo prima quando, nel 1995 durante un Sampdoria-Inter, espulse per le veementi proteste il blucerchiato Roberto Mancini, che venne poi squalificato per 6 giornate. fonte:wikipedia

  • Il punto del grande Alfredo Pedullà su arbitri e allenatori

    Allenatori che vanno e che vengono, a Grosseto con una squadra che era ai margini dei playoff è arrivato Ezio Rossi, zero punti e sette gol sul groppone nelle ultime due partite. Tutti vogliono vincere, in molti improvvisano. Ma che calcio è se il problema arbitrale non è una cosa trattata davvero, a meno che non sia una convenienza, se chi arbitra in serie B (imbarazzante Farina in Modena-Parma) lo fa come se fosse una cortesia? Ma che calcio è se Bergonzi a Reggio Calabria fa danni pesanti nei riguardi della Reggina e sottrae due punti che sarebbero stati di vitale importanza per la salvezza? E se quando arbitra Brighi non sai se il voto può essere più alto di “quattro e mezzo”. Ma che calcio è se quando danno un gol al Bari non buono ne parlano tutti e elencano presunte trame a favore di Matarrese, invece quando non concedono un rigore alla stessa squadra di Conte e non segnalano un fuorigioco all’avversario che trova il gol, tutto è regolare. Potrei continuare. A proposito di Bari: credo che qualcuno sia molto geloso e invidioso che stia lottando per la serie A, se ne faccia una ragione. Sul caso Possanzini e Mannini la Figc ha deciso di intervenire dopo la squalifica: sarebbe stato il caso di farlo prima per tutelare due bravi ragazzi e combattere un sistema sbagliato, a scoppio ritardato. Il tesseramento di Volpato a Piacenza, con relativo ritorno di Colombo a Bari, è andato in onda quasi un mese dopo la chiusura del mercato: un tesseramento irregolare è diventato all’improvviso regolare, siamo sicuri che sia una cosa buona e giusta? Questo non è calcio, è una baraonda, un casino disorganizzato, un’improvvisazione al minuto. Se ci ridessero i nostri momenti di sano divertimento, senza intossicarci la vita anche per due mesi di fila, io ci metterei dieci firme. Ma è una chimera, purtroppo siamo nello scantinato più basso.
    Nel frattempo si sta movimentando il mercato degli allenatori. Delio Rossi, a meno di clamorose sorprese, lascerà la Lazio, quando scadrà il contratto si congederà e valuterà le proposte, in prima battuta quelle del Napoli. Lotito sta pensando ad Acori, ha intensificato i rapporti sapendo che il buon Leo non resterà a Livorno, probabilmente anche in caso di promozione. Marino a Udine è tutt’altro che sicuro di proseguire malgrado il lungo e ricco contratto. Prandelli ha parlato chiaro,ma io spero (per il progetto Fiorentina) che la sua tentazione di lasciare rientri al più presto. Beretta ha perso il controllo del Lecce e la colpa non può essere soltanto di Angelozzi che ha indubbiamente bucato sul mercato: ho visto il Lecce di Udine del primo tempo, preferisco sorvolare. Non soltanto per Ancelotti ma anche per Ranieri, malgrado i silenzi, saranno fondamentali gli ultimi tre mesi di stagione. Applausi a Gasperini, qualcuno in meno a Mazzarri che ha messo la Coppa Uefa sotto i piedi nella gara di ritorno in Ucraina: a quel punto sarebbe stato giusto uscire al primo turno. Nel momento del suo insediamento qualche amico (non mio,per fortuna) aveva venduto Mihajlovic come l’allenatore del secolo: ultimamente ha fatto qualche danno, l’interpretazione del primo tempo di sabato scorso a Roma è stata quasi da museo degli orrori. A Napoli bisogna gestire bene la situazione, non è giusto che Reja dica “se il problema sono io, posso anche andare”: è più giusto che resti al suo posto e dimostri come si può uscire dalla crisi. Troppo comodo andarsene, pur tenendo conto che la società quest’anno ha commesso errori colossali. Qualche danno (troppi danni…) l’ha creato anche lui, lasciando milioni su milioni (di euro) in panchina, l’esclusione di Maggio a Torino è stata incomprensibile soprattutto se al suo posto ha deciso di schierare Montervino che avrebbe avuto un senso in mezzo al campo e non sulla fascia. Ahi Reja, siamo in caduta libera…

    Fonte:TMW