Tag: Anzhi Makhachkala

  • Il caso Sneijder da quasi Pallone d’oro a peso per l’Inter

    Il caso Sneijder da quasi Pallone d’oro a peso per l’Inter

    Correva l’anno 2010. L’Inter guidata da Mourinho, macinava risultati e si apprestava a salire sul tetto d’Europa ( e poi con Benitez del mondo), guadagnandosi la conquista del Triplete mai riuscita a nessun club in Italia. Gli uomini che resero possibile quell’impresa furono, oltre allo Special one, i vari Julio Cesar, Lucio, Maicon, Milito, Eto’o e Sneijder. Uomini copertina di quel trionfo totale. In soli tre anni, l’Inter ha dovuto rinunciare a quasi tutti i suoi giocatori simbolo, rinnovandosi, sotto l’egida del Fair Play Finanziario. Se gli addii illustri su citati, sono stati quasi obbligati, rimane da capire l’involuzione totale di uno dei pochi campioni rimasti a vestire i colori nerazzurri: Wesley Sneijder. Il numero dieci olandese nell’anno del triplete, trascinò i suoi inventando calcio e assist per i compagni, bissando le ottime prestazioni anche al Mondiale sudafricano, arrivando in finale con gli Orange. Si parlò di Pallone d’Oro ‘scippato’ dall’argentino Messi, considerando come la Pulce in quell’anno non vinse nulla, e non brillò affatto con la nazionale Argentina.

    Wesley Sneijder © Claudio Villa Getty Images Sport
    SOLO RICORDI-Dopo quell’annata stratosferica, l’olandese ha di fatto vissuto una parabola discendente, culminata nella stagione passata con un infortunio che lo ha tenuto ai box per un lungo periodo. La gestione di Gasperini, con le prove in mediana come regista, poi in seguito l’avvento di Ranieri, con le sette vittorie consecutive coincise con la sua assenza, e di nuovo l’Inter a crollare in classifica dopo il suo innesto. Da qui si iniziò a parlare seriamente del ‘problema’ Sneijder. Se il giocatore fosse adatto al modulo o se la squadra dovesse essere costruita su di lui?

    CURA STRAMA?- L’arrivo del tecnico romano nella passata stagione sembrava avergli regalato le giuste motivazioni e ridato la voglia di fare bene, tanto che lo stesso olandese l’aveva definito molto simile allo Special One. Ma quest’anno complice il nuovo infortunio, e l’avvento del nuovo modulo con la difesa a tre, (e il raggiungimento del nuovo record di vittorie esterne) l’utilizzo di Sneijder più che una soluzione si è trasformato in un bel problema da risolvere. Arrivata la disponibilità fisica per giocare contro il Parma, Stramaccioni l’ha di fatto bocciato per scelta tecnica, ribadendo come in estate la società abbia iniziato a seguire delle linee guida ben precise verso i suoi top player.

    BYE BYE WES?– Il discorso societario è ben chiaro: l’Inter in un periodo di vacche magre come quello che sta vivendo il calcio italiano, non ritiene più nessuno incedibile, tanto meno un giocatore che assolutamente da un anno a questo parte è più presente in infermeria che in campo. A questo punto, in sede di mercato per via dell’ingaggio fin troppo oneroso (6 milioni di euro percepiti dal giocatore) City, e United sono scappate via. L’unica pretendente valida è rimasta la squadra di Eto’o e Hiddink, l’Anzhi, verso la quale Sneijder non sembra essere molto affascinato. Branca quindi in attesa di un’offerta valida per gennaio, ha di fatto proposto un rinnovo contrattuale con riduzione istantanea all’ingaggio del giocatore (4,5 milioni con una durata più lunga), per cercare di capire se Sneijder, sia più legato alla moneta che ai colori nerazzurri. Wes sembra che non abbia gradito, sentendosi meno importante e fuori dal progetto.

    La love story tra l’olandese e l’Inter sembra ormai giunta al capolinea. Solo gennaio potrà fare chiarezza sul suo futuro, con il possibile intreccio di mercato legato all’arrivo di Paulinho, e al suo contemporaneo addio.

    La formazione del Triplete, citata a memoria come quella della Grande Inter di Herrera, continua a perdere un altro pezzo importante.

  • Anzhi-Udinese 2-0, Samba ed Eto’o eliminano i friulani

    Anzhi-Udinese 2-0, Samba ed Eto’o eliminano i friulani

    Si è concluso ieri sera il sogno di approdare al turno successivo in Europa League per l’Udinese di Francesco Guidolin: nella partita contro l’Anzhi i friulani sono infatti usciti dal campo di Mosca con un 2-0 che li elimina matematicamente dal passaggio alla prossima fase, mentre i padroni di casa festeggiano l’ennesima vittoria senza subire nemmeno una rete. Sebbene la partita resti in equilibrio per tutto il primo tempo la formazione russa esplode nella ripresa dove Di Natale e compagni perdono leggermente la testa sapendo di non potersi accontentare del pareggio.

    Nei primi minuti di gioco la squadra di Hiddink cerca di macinare gioco pericoloso mentre i bianconeri si concentrano in difesa per poi ripartire in veloci contropiedi e ripartenze: l’attacco dei padroni di casa mette in piedi un’ottima giocata già al 12′ di gioco quando però trova Brkić ad imporsi conquistandosi l’applauso di tutti i presenti. Dopo questo primo lampo a ciel sereno le due squadre calmano i ritmi: da una parte l’Anzhi non riesce a trovare spazi per il proprio bomber Samuel Eto’o mentre i friulani hanno paura a scoprirsi troppo in difesa.

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    Anzhi-Udinese © ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    La prima frazione di gioco si conclude quindi con un 0-0 che sottolinea ancora una volta una prestazione non buona dei bianconeri nel cammino in Europa League non hanno brillato nel costruire gioco pericoloso. Nella ripresa la musica non cambia di molto, la noia è la vera protagonista del match fino a che al 72′ di gioco arriva la rete di Samba a sbloccare il risultato: il congolese riesce infatti ad imporsi su tutta la difesa dell’Udinese grazie ad uno stacco grandioso su calcio d’angolo di Boussoufa. I friulani non hanno nemmeno il tempo di ripartire che poco dopo si vedono mettere a segno la seconda rete del definitivo ko: a siglare la vittoria è l’ex bomber neroazzurro Eto’o che, lanciato da Lacina Traoré, non ha problemi a concretizzare. Il match si conclude con l’Anzhi che cerca di mettere a segno la terza rete senza però riuscirci e con l’Udinese che esce a testa bassa sapendo di essere matematicamente eliminata.

    I TABELLINI E LE PAGELLE:

    Anzhi-Udinese 2-0 (p.t. 0-0)
    Marcatori: 27′ st Samba, 30′ st Eto’o
    Anzhi (4-2-3-1): Gabulov 6; Logashov 6, Samba 7 (41′ st Lahiyalov), Joao Carlos 6, Tagirbekov 6; Shatov 6, Jucilei 7; Carcela 6.5 (23′ st Traorè 6.5), Boussufa 6, Zhirkov 6; Eto’o 7. A disposizione: Pomazan, Gadzhibekov, Agalarov, Muhammad, Burmistrov. All.: Hiddink
    Udinese (3-5-2): Brkic 6.5; Heurtaux 5, Danilo 6, Domizzi 6; Faraoni 5 (12′ st Basta, 31′ st Ranegie), Pereyra 6, Willians 5, Badu 5.5, Armero 5 (27′ st Pasquale 5); Fabbrini 6, Di Natale 5. A disposizione: Padelli, Coda, Reinthaler, Marsura. All.: Guidolin
    Arbitro: Gumienny (BEL)
    Ammoniti: Willians, Di Natale, Domizzi (U), Zhirkov, Boussoufa (A)
    Espulsi: Willians (U)

    IL VIDEO DEGLI HIGHLIGHTS DI ANZHI-UDINESE:

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  • Inter testa di serie nel sorteggio di Europa League

    Inter testa di serie nel sorteggio di Europa League

    Fa strano dirlo, ma a soli 3 anni dalla conquista della Champions, con la salita sul tetto del mondo, l’Inter per la prima volta non ascolterà la classica sigla della Champions League, dovendo affrontare la seconda competizione europea in ordine di importanza: l’Europa League. Proprio domani pomeriggio, precisamente alle ore 13 nel quartier generale dell’UEFA a Nyon, la squadra allenata da Stramaccioni conoscerà attraverso il sorteggio del terzo turno preliminare valido per la qualificazione la sua avversaria nel match del 2 Agosto.

    I nerazzurri ovviamente partono come testa di serie e con questo privilegio dovrebbero evitare sin da subito squadre più blasonate come Liverpool, Olympique Marsiglia e Athletic Bilbao. Le insidie che potrebbe riservare un match facile sulla carta, ma tutt’altro sul campo, sono presenti in ogni angolo, considerando soprattutto come i nerazzurri abbiano dovuto accelerare una preparazione estiva iniziata sin dai primi di luglio, per arrivare quantomeno preparati alla sfida dei primi di agosto.

    Sorteggio Inter ©VALERY HACHE/AFP/Getty Images

    AVVERSARI – Il nome della possibile avversaria dell’Inter verrà fuori dalle sfide valide per il secondo turno preliminare in programma tra il 16 e il 29 Luglio, con una lunga lista di nomi (sconosciuti alla maggior parte del pubblico). Le maggiori insidie sono rappresentate dalla vecchia conoscenza del Twente, ex squadra di Arnautovic, affrontata in Champions nel recente passato che dovrà affrontare l’Inter Turku, e nella possibile qualificazione del Anzhi Machackala, la squadra del magnate del Dagestan con l’ex bomber nerazzurro Samuel Eto’o, che dovrà affrontare i norvegesi dell’Honved per passare il turno. Occhio anche al Rosenborg al Rapid Bucarest, al Viktoria Plzen e all’Apoel Nicosia, tutte squadre che hanno già solcato i campi della Champions League e che di fatto non risentiranno della pressione relativa a una sfida dallo spirito europeo.

    L’Inter dovrà dunque scendere in campo il 2 Agosto per l’andata e una settimana dopo, il 9 per il match di ritorno cercando di ottenere la qualificazioni ai gruppi. Destino diverso per la Lazio che dovrà affrontare gli spareggi previsti per la fine di Agosto (il 23 l’andata e il 30 il ritorno) e per il Napoli che vincendo la Coppa Italia entra direttamente nella fase a gironi.

    Nel dettaglio le partite da disputare per il secondo turno preliminare e le squadre qualificate per il terzo turno:

    ABBINAMENTI SECONDO TURNO PRELIMINARE (andata 19 luglio; ritorno 26 luglio)
    Khazar Lankaran – Lech Poznan
    Eskişehirspor – St. Johnstone
    Hajduk Spalato – Skonto Riga
    AIK Stoccolma – FH Hafnarfjörður
    Renova – Gomel
    Naftan Novopolotsk – Stella Rossa di Belgrado
    Vojvodina Novi Sad – Suduva Marijampole
    JJK Jyväskylä – Zeta
    Young Boys – Zimbru Chisinau
    Lokomotiv Plovdiv – Vitesse
    KF Tirana – Aalesunds
    Metalurg Donetsk – Celik Nikšic
    Maccabi Netanya – Kuopion Palloseura
    Mladá Boleslav – Þór Akureyri
    Levadia Tallinn – Anorthosis
    Milsami Orhei – Aktobe
    Slaven Belupo – Portadown
    Servette – Gandzasar
    Twente – Inter Turku
    Žalgiris Vilnius – Admira Wacker
    Osijek – Kalmar
    Slovan Bratislava – Videoton
    Rapid Bucarest – MyPa
    Viktoria Plzeň – Metalurgi Rustavi
    Mura 05 – CSKA Sofia
    Inter Baku – Asteras Tripolis
    Gent – Differdange 03
    Anzhi Makhachkala – Honvéd
    Levski Sofia – Sarajevo
    Liepajas Metalurgs – Legia Varsavia
    Shakhtyor Salihorsk – SV Ried
    Bnei Yehuda – Shirak
    Rosenborg – Ordabasy
    Spartak Trnava – Sligo Rovers
    Dacia Chisinau – Elfsborg
    Široki Brijeg – St. Patrick’s Athletic
    APOEL Nicosia – Senica
    Ruch Chorzów – Metalurg Skopje
    Aarhus – Dila Gori
    Olimpia Lubiana – Tromsø

    TERZO TURNO PRELIMINARE (andata 2 agosto, ritorno 9 agosto; sorteggio 20 luglio)
    Parteciperanno al Terzo Turno Preliminare le seguenti squadre già qualificate:
    Inter
    Liverpool
    Athletic Bilbao
    Hannover
    Olympique Marsiglia
    Marítimo
    Dinamo Mosca
    Arsenal Kiev
    Heerenveen
    Bursaspor
    PAOK Salonicco
    Horsens
    Genk
    Steaua Bucarest
    Dundee United
    Sparta Praga
    Rapid Vienna
    Omonia Nicosia
    + Le 40 qualificate dalle sfide del Secondo Turno Preliminare

  • Lippi all’Anzhi di Eto’o con Materazzi. E’ una bufala

    Lippi all’Anzhi di Eto’o con Materazzi. E’ una bufala

    I progetti di grandezza dell’Anzhi non si sono conclusi con l’ingaggio di Samuel Eto’o tanto che il club russo del magnate Suleyman Kerimov viene inserito come possibile destinazione di ogni campione in procinto di cambiar casacca. La mission è quella di portare il piccolo di Makhachkala del gotha del calcio e per farlo come si è capito dall’acquisto di Roberto Carlos prima e sopratutto di Eto’o si è disposti a tutto.

    Marcello Lippi | ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    L’ultima tentazione sembrava esser quella di Marcello Lippi per qualche ora quest’oggi dato in procinto di firmare per il club russo per un compenso di 3,5 milioni di euro per tredici mesi. Il ct campione del mondo secondo le indiscrezioni trapelate in rete era in contatto con i russi da qualche giorno e avrebbe dato l’ok convinto da Marco Materazzi nella settimana ospite in Russi di Eto’o e anche lui in procinto di firmare per l’Anzhi. A smentire le indiscrezioni è stato però lo stesso Lippi raggiunto dall’agenzia Itapress l’ex ct ha smentito qualsiasi contatto con l’Anzhi “Pura fantasia. Non c’è stato alcun contatto”. La smentita dello sbarco in Russia però non placa la voglia di Lippi di tornare ad allenare “qualche proposta c’è stata e appena capiterà un’offerta che mi piace si vedrà”

  • Inter, torna Eto’o. Pazza idea, un contratto a tempo

    Inter, torna Eto’o. Pazza idea, un contratto a tempo

    E’ stato sicuramente il trasferimento più clamoroso dell’estate sia per la portata del trasferimento in termini economici che in termini di qualità del campionato di riferimento, se ci avessero detto ad inizio 2011 di una ipotesi di trasferimento di Eto’o all’Anzhi Makhachkala quasi tutti avremmo sorriso definendo il nostro interlocutore come un pazzo visionario.

    Samuel Eto'o| © Claudio Villa/Getty Images
    Invece sappiamo tutti come è andata a finire ma i colpi di scena potrebbero non esser finiti, nelle ultime ore infatti si divulgata la notizia di un clamoroso ritorno del camerunese all’Inter non a titolo definitivo bensì con un contratto a tempo, da gennaio a marzo, sfruttando il periodo di sosta del campionato russo. L’idea sarebbe nata proprio ad Eto’o che già avrebbe trovato la porta aperta del presidente Moratti e seppur ancora tutta da valutare con l’Anzhi ad avere l’ultima parola tecnicamente il ritorno è fattibile. L’Inter sfrutterebbe infatti la stessa tipologia di contratto utilizzata dal Milan per tesserare David Beckham e oltretutto avrebbe il posto libero da extracomunitario non avendolo utilizzato nel mercato estivo.

  • Eto’o  “In Russia per il denaro”

    Eto’o “In Russia per il denaro”

    Torna a parlare dalla Russia Samuel Eto’o, dove intervistato dal quotidiano spagnolo AS, parla della sua nuova esperienza all’Anzhi, etichettando come ipocriti chiunque gli dia del mercenario, o dell’avido per il suo discusso trasferimento dai nerazzurri ai russi: «Quelli che dicono che non si muovono per i soldi sono solo degli ipocriti» tuona il bomber camerunense per difendersi dalle numerose critiche piovutegli addosso in questi ultimi mesi, aggiungendo come la realtà sia questa, senza evitare di negare l’evidenza. Ricordando un’altra sua frase ad effetto citata nella sua biografia nel 2004 quando giocava nel Barcellona “Devo correre come un nero per vivere come un bianco”, spiegando come oggi : Tutti si ricordano di quella frase , ma per me serviva a mettere in evidenza le difficoltà che tanti bambini soffrono in tutto il mondo. Io sono riuscito a superare quelle difficoltà, e spero di poter essere un esempio».

    Samuel Eto'o © Dmitry Kostyukov/Getty Images
    DECISIONE DISCUTIBILE- Escludendo il mero rientro economico è sicuramente discutibile la scelta di abbandonare i palcoscenici di un calcio che conta come quello italiano per andare a finire una carriera in Russia facendosi ricoprire il conto in banca a suon di milioni, con le motivazioni che sono inversamente proporzionali al guadagno monerario. “La questione è semplice – non usa mezzi termini Samuel- Ho ricevuto un’offerta che aveva i suoi pro e i suoi contro, l’ho valutata e ho deciso di accettarla. Mi è stato proposto un modo di lavorare che ho apprezzato, e sono felice perché le cose vanno meglio del previsto”.Escludendo però l’ipotesi progetto, che appare realizzabile realisticamente in non meno di 3 o 4 anni l’unica vera e palese motivazione che avrebbero spinto Eto’o al trasferimento sono i soldi: “Perché, non lavoriamo tutti per il denaro? –chiede l’attaccante camerunense con tono provocatorio?- Chiunque dica il contrario, è un ipocrita. Però rispetto l’opinione di tutti. Per me è stato importante per dare una possibilità a tutti quei bambini africani che un giorno sognano di diventare calciatori. E questo contratto dimostra che superare certi ostacoli è possibile”. KERIMOV- Si è instaurato sin da subito un ottimo feeling con il proprietario dell’Azhni Kerimov, ed è lo stesso Samuel Eto’o a parlare di questo nell’intervista: “ Il sogno di Kerimov è costruire un club importante. Partendo da questo punto, cerca i giocatori che meglio si adattano a quest’idea e meglio possono contribuire a realizzarla. Il mio sogno è che l’inno della Champions suoni a Makhashkala. Questo per me sarebbe come vincere un’altra Champions. Sarebbe un’altra grande vittoria nella mia carriera” NIENTE RIMPIANTI – Per quanto riguarda i possibili rimpianti per aver abbandonato i nerazzurri e la Serie A prima del dovuto Eto’o ammette di non avere assolutamente nessun rimpianto di come sentisse in qualche modo la voglia di cambiare aria: «In Europa ho avuto modo di togliermi tutte le soddisfazioni che un giocatore può avere. Barcellona e Inter mi hanno dato la possibilità di vincere tutto, e il Maiorca di crescere. Avevo bisogno di provare una nuova avventura». RICORDI E PROSPETTIVE FUTURE – Parlando del suo passato è inevitabile fare un riferimento ai suoi ex allenatori, tra cui saltano fuori i nomi di Guardiola, Mourinho e Aragones nella sua speciale classifica di stima e affetto. Per il tecnico del Barcellona Samuel usa parole al miele nonostante gli ultimi screzi ai tempi dell’addio in Spagna: «Ho grande stima di lui. Ma il miglior allenatore di tutti i tempi per me resta Luis Aragones (che lo allenò ai tempi del Maiorca ndr), e Mourinho è il migliore in questo momento. Ma sono stato fortunato anche ad avere Pep, che è unico come tecnico e come persona”.  Per quanto riguarda un’ipotesi sul futuro prossimo, alla domanda su chi vorrebbe vedere sulla panchina dell’Anzhi, Samuel risponde così: “Meglio di loro non c’è, quindi sarei felice con entrambi”. Nel finale l’ultima domanda su un possibile futuro in politica di Eto’o: “Questo me lo tengo per me… “. Dichiarazioni tratte dal Corriere dello Sport

  • Eto’o segna ancora e i tifosi invadono per baciarlo. Video

    Eto’o segna ancora e i tifosi invadono per baciarlo. Video

    Samuel Eto’o segna ancora, questa volta nella prima partita davanti ai suoi tifosi dando inizio alla rimonta dell’Anzhi completata poi dal gol di Roberto Carlos.

    Samuel Eto'o ©Dmitry Kostyukov/Getty Images
    L’entusiasmo per l’ex interista è alle stelle tanto che la città è tappezzata da sue gigantografie e i tifosi vivono in uno stato di perenne estasi. Nella partita di ieri poi, i tifosi, hanno orchestrato una invasione di campo per riuscire a toccare baciare il loro nuovo idolo. Le immagini dei gol [jwplayer config=”240s” mediaid=”95805″] L’invasione di campo [jwplayer config=”15s” mediaid=”95807″]

  • Eto’o salva l’Anzhi dal ko. Video

    Eto’o salva l’Anzhi dal ko. Video

    La portata del suo ingaggio e il modo in cui si è sviluppata la trattativa fanno ancora grande rumore ma nel rettangolo verde è sempre lui a far la differenza. Samuel Eto’o bagna con un gol il debutto nel campionato russo salvando l’Anzhi da una concente sconfitta sul campo del Rostov, una delle formazioni meno competitive del campionato.

    ©STR/AFP/Getty Images
    Il camerunense parte dalla panchina e impiega ben 22 minuti a far il suo primo gol ristabilendo la parità dopo il vantaggio della squadra di casa firmato da Kalachev. I giornali pubblicano le statistiche su quanto ha guadagnato Eto’o in questi primi giorni in Russia dettagliando il compenso al secondo l’Anzhi però ha ottenuto tre il risultati importanti, far parlare di se, far salire l’attenzione sul campionato russo in Europa e forse quello meno importante aver trovato il pari grazie ad un gol di Eto’o [jwplayer config=”60s” mediaid=”93611″]

  • Scippo Pastore. Il Psg si siede al tavolo delle grandi

    Scippo Pastore. Il Psg si siede al tavolo delle grandi

    Gli ambiziosi sceicchi e i petrolieri russi hanno deciso di diventare famosi ed investire nel calcio. Il primo fu Abramovic ad acquistare il Chelsea e a portarlo nel gotha del calcio a sul di acquisti faraonici e trofei anche se il magnate russo per soddisfare appieno il suo ego sogna la Champions League. Poi arrivarono gli sceicchi e il Manchester City dopo una iniziale diffidenza da parte dei top player nell’ultima stagione ha vinto la blasonata FA Cup conquistando pure un posto tra 32 della Champions League.

    Poi a lottare per diventare blasonate ci sono il Malaga i russi dell’Anzhi di Roberto Carlos. Nelle ultime settimane è invece esploso il ciclone Paris Saint Germain la cui nuova proprietà, araba ovviamente, è riuscita a destabilizzare Leonardo convincelo a lasciare l’Inter e adesso con l’ambizione di ritornare a vincere in Francia e in Europa.

    La campagna acquisti affidata al brasiliano è il giusto mix tra giovani, occasioni e adesso top player. Javier Pastore è il biglietto da visita del Paris Saint Germain alle grandi del calcio. In fondo per misurare la grandezza di una squadra bisogna paragonarla alla facilità di sedersi a trattare a tavoli importanti e se possibile strappare i top player alle rivali.

    Pastore è una scottatura per il Chelsea, una ferita per il Milan voglioso di aver il Flaco ma impossibilitato a trattare a certe cifre.

  • Suleiman Kerimov, il “folle” che vuole Pastore

    Suleiman Kerimov, il “folle” che vuole Pastore

    Maurizio Zamparini ha stabilito in 50 milioni di euro il prezzo per la cessione di Javier Pastore. Il talento argentino, attualmente impegnato in Coppa America, ha praticamente annunciato la sua voglia di misurarsi in un altro contesto prefissandosi magari l’approdo in una big del calcio italiano, inglese o spagnolo.

    L’offerta da capo giro arriva però dalla Russia e precisamente dal Anzhi Makhachkala, piccolo club del Daghestan di proprietà di Suleiman Kerimov 4° uomo più ricco di Russia e il 136° del mondo che si è messo in testa di portare il suo club tra i più grandi del mondo.

    E’ inutile dire che con il passare gli anni saranno questi nuovi mercati ad attirare giocatori e livellare i campionati, se i nostri club dovranno fare i conti con i sempre minori introiti in questi campionati si inizia ad aver liquidità.

    Dopo aver convinto Roberto Carlos e averci provato con Gattuso e Neymar Kerimov pare voglia investire su Javier Pastore accontentando Zamaparini nelle sue richieste e riempiendo d’oro l’argentino con un contranno quinquennale da 6 milioni di euro annui più ovviamente bonus.