Tag: antonio nocerino

  • Milan-Palermo 3-0 video

    Milan-Palermo 3-0 video

    Ibrahimovic e Robinho | © Claudio Villa/Getty Images
    Trascinato da un Ibrahimovic geniale, il Milan doma un Palermo che non ha mai graffiato nei 90 minuti di gioco. I rossoneri, dopo aver preso le misure ai siciliani, passano con l’immancabile gol dell’ex siglato da Nocerino, uno che con il gol ha poca confidenza, ma è meravigliosa l’apertura di sinistro di Ibra per Aquilani che poi serve l’assist al centrocampista trasferitosi dal Palermo al Milan nell’ultimo giorno di mercato. Nella ripresa i campioni d’Italia mettono in banca il risultato con altre due marcature, la prima di Robinho su assist millimetrico del gigante svedese e la seconda di Cassano a sigillare una vittoria strameritata e che fa fare tre passi in classifica importanti alla squadra di Allegri. Gli highlights di Milan – Palermo 3-0 [jwplayer config=”240s” mediaid=”100445″]

  • Ibra illumina, il Milan ne fa 3 al Palermo

    Ibra illumina, il Milan ne fa 3 al Palermo

    Pronto riscatto era la parola d’ordine in casa Milan dopo la sconfitta di Torino, detto fatto. I rossoneri tornano al successo in campionato in un momento delicato e contro una delle avversarie più rognose e più in forma della stagione, il Palermo di Devis Mangia battuto con un secco e meritato 3-0. Ad illuminare San Siro ci ha pensato un Ibrahimovic in stato di grazia che ha sfornato giocate di qualità e al quale è mancato solo il gol. Alla faccia del “mal di pancia”.

    Milan | © Claudio Villa/Getty Images
    Il Diavolo si presenta con il tridente d’attacco Ibrahimovic, Cassano, rinvigorito dopo i gol in Nazionale, e Robinho, recuperato in pieno dall’infortunio e che ha fatto il suo esordio stagionale, anche se Allegri deve fare a meno di due pedine fondamentali come il professore Seedorf, rimasto a casa per infortunio, e il guerriero Boateng, squalificato per l’espulsione rimediata contro la Juventus. Nelle fila dei rosanero, Mangia decide si retrocedere sulla linea dei difensori Migliaccio lanciando a sorpresa Ilicic dall’inizio, rinunciando ad un centrocampo più robusto come si era intuito alla vigilia, a dar man forte a capitan Miccoli ed Hernadez in attacco. Il Milan prende sin dalle prime battute il controllo della gara ma purtroppo perde anche Thiago Silva per infortunio costretto ad uscire dal campo e a far posto a Bonera, preferito a Mexes spedito a sorpresa in tribuna. Nonostante i rossoneri siano padroni del campo, il Palermo tiene bene e non corre grossi pericoli fino alla prima mezz’ora di gioco. Terminata la fase di studio i campioni d’Italia spingono sull’acceleratore con l’intenzione di andare al riposo in vantaggio. Ci provano prima Cassano con una percussione in area e poi Robinho, doppia conclusione ribattuta da Tzorvas, ma l’obiettivo viene centrato solo al 40′ quando Ibrahimovic pesca con un sinistro dolce e preciso sull’altro lato Aquilani, l’ex Juve fa da sponda di testa ad un Nocerino che non deve fare altro che spingere il pallone in rete per il classico gol dell’ex. Ripresa che inizia esattamente sulla stessa falsariga del primo tempo, il Palermo è troppo timido e non riesce a creare particolari grattacapi al Milan che cerca e trova il gol della tranquillità al 55′ con Ibrahimovic ancora protagonista e ancora in veste di uomo assist servendo con un tocco di biliardo la palla del 2-0 a Robinho che il brasiliano, sottoporta, non sbaglia. A sbagliare sottoporta però è proprio lo svedese che fallisce il 3-0 sparando troppo centralmente. Il terzo gol slitta solo di qualche minuto quando Robinho serve l’accorrente Abate, uno stantuffo tutta la gara, che offre a Cassano il privilegio di scrivere la parola fine  alla gara realizzando praticamente un rigore in movimento. Nei restanti minuti i padroni di casa non infieriscono sulla “vittima”, Allegri da spazio ad Emanuelson e ad El Shaarawy che prendono il posto di Robinho e Cassano applauditissimi dal pubblico di San Siro. Torna così a camminare in campionato il Milan che vince e convince raggiungendo quota 8 in classifica e che può guardare con più fiducia al prossimo futuro e preparare bene la gara, sulla carta impegnativa non più di tanto, di Champions con i bielorussi del Bate Borisov. Il Palermo torna in Sicilia dalla trasferta milanese ridimensionata, al di là del risultato, per la prestazione fornita. Il tecnico Devis Mangia e sì ambizioso ma forse ancora troppo acerbo per puntare troppo in alto con la squadra rosanero.

  • Napoli-Milan: Le pagelle, Cavani show, Pato dov’è?

    Napoli-Milan: Le pagelle, Cavani show, Pato dov’è?

    De Sanctis 7: Miracolo su Aquilani a parte, non è chiamato ad interventi ad alto coefficiente di difficoltà, ma proprio perchè il resto della serata lo trascorre in totale tranquillità, il valore della sua parata aumenta, soprattutto per il momento cruciale della gara in cui è arrivata. Maggio 7: copre e attacca, recupera e riparte, è un motorino instancabile su tutta la fascia destra, ha anche il merito di fare da ponte per il gol del pareggio di Cavani. Una pedina fondamentale per il gioco di Mazzarri. Gargano 7: Il centrocampista uruguaiano vince il ballottaggio con Dzemaili e garantisce non solo una grossa copertura in fase di non possesso palla, ma anche una velocità d’impostazione nella ripartenza per il contropiede, proprio da una sua brillante azione personale nasce il secondo gol del Matador Cavani. Hamsik 5,5: Dei tre tenori è quello che canta meno, non si vede quasi mai ed è spessissimo fuori dal gioco, poco pungente e poco incisivo. Il suo inizio di stagione di certo non è entusiasmante ma avrà tempo per recuperare, di certo da uno come lu ci si aspetta molto di più. Cavani 9: Il voto parla da sè, 3 gol uno più bello dell’altro, il suo rodaggio per questa seconda stagione all’ombra del Vesuvio è durato solo una partita, poi s’è sbloccato il matador, 1 gol a Manchester, 3 al Milan e tanta tanta corsa anche a verso la propria area di rigore, la particolarità di questo ragazzo è infatti che non solo segna gol a ripetizione ma spesso lo si ritrova a difendere al limite della propria area e ad impostare la ripartenza della squadra. Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 7; Campagnaro 6,5, Cannavaro 6,5, Aronica 6; Maggio 7, Inler 6,5, Gargano 7, Dossena 6 (34′ st Zuniga 6,5); Hamsik 5,5 (19′ st Dzemaili 6,5), Lavezzi 6,5 (37′ st Pandev sv); Cavani 9. A disp.: Rosati, Fernandez, Santana, Mascara.   Thiago Silva 6: Nesta ultimamente non sembra più quello dei tempi migliori e allora a tener su la baracca ci prova lui, di certo nulla può quando si vede spuntare maglie avversarie da tutte le parti e quando dal centrocampo alla difesa non c’è filtro e i napoletani sembrano passeggiare fino al limite dell’area sua terra di competenza. Nocerino 5,5: A Palermo era diventato insostituibile, a Milano dovrebbe sostituire Gattuso e Flamini, la terza scelta e onestamente a vederlo giocare ieri se ne capisce il motivo, non è un giocatore tecnico ma se viene a mancare anche la tenacia c’è poco da fare. Aquilani 6: E’ l’unico a dare un po’ di verve all’attacco milanista, segna la rete del momentaneo vantaggio e si divora quella del pareggio dopo l’uno-due del Napoli. Troppo poco però per uno che ha l’ingrato compito di sostituire Pirlo. Cassano 6: Ci prova con poca convinzione, la sufficienza è soprattutto per l’assist che regala ad Aquilani, poi troppe parole e pochi fatti, passa più tempo a lamentarsi con l’arbitro che a costruire qualcosa di buono per la manovra offensiva della propria squadra. Deve crescere e tanto se vorrà insidiare il posto dei rientranti Ibra e Robinho. Pato 4,5: Cavani s’è visto lui dov’è? Perde alla grande la sfida a distanza con il bomber azzurro e non si rende mai pericoloso in zona d’attacco. A tratti appare nervoso, da un fenomeno del suo livello ci si aspetta di gran lunga molto di più. Milan (4-3-1-2): Abbiati 5,5; Abate 5,5, Nesta 5,5, Thiago Silva 6, Bonera 5 (20′ st Antonini 5,5); Nocerino 5,5,Van Bommel 4,5 (20′ st Emanuelson 5,5), Seedorf 5; Aquilani 6 (32′ st El Shaarawi sv); Pato 4,5, Cassano 6. A disp.: Amelia, Yepes, Taiwo, Valoti.

  • Milan, Aquilani e Nocerino “vogliamo vincere subito”

    Milan, Aquilani e Nocerino “vogliamo vincere subito”

    Sorriso smagliante e grande voglia di partire Alberto Aquilani e Antonio Nocerino arrivano lucidi e con il viso di chi sa di aver la più grande occasione della sua vita. Esser scelti da questo Milan, già competitivo e vincente, non può che esser un ulteriore stimolo per cercare la definitiva consacrazione.

    Consacrazione che Aquilani cerca dopo aver ritrovato la continuità nella passata stagione con la maglia della Juventus. Il centrocampista non si sente nè il vice Pirlo nè mister X ma si dice perfetto per quel ruolo di mezzala sinistra non chiudendo però le porte a qualsiasi altro ruolo del centrocampo “Non sono il sostituto. Certo, essere accostati a lui per me è comunque motivo di orgoglio, ho altre caratteristicheSono al Milan appena da dieci giorni, ho avuto modo di capire e di pensare che sono arrivato in un club glorioso, uno dei più importanti al mondo ma anche una grande famiglia. Per questo non vedo l’ora di cominciare, sono carico come tutti i miei compagni di squadra”

    “Prima mi si diceva che mancava, avevo l’etichetta del giocatore rotto, ma nell’ultima stagione ho giocato 40 partite per cui quella continuità penso di averla raggiunta. Ora voglio affermarmi qui e vivere la mia carriera qui. Nell’ultimo anno ho giocato un po’ più arretrato alla Juventus, ma in un centrocampo a quattro a rombo posso fare il trequartista o la mezzala sinistra. Io mi sento una mezzala sinistra al cento per cento, non chiedetemi però di Mister X

    Tocca il cielo con un dito anche NOcerino sorpreso per la trattativa lampo e per l’opportunità di giocare nel Milan ma pronto a qualsiasi sacrifico pur di meritarsi la maglia “In Nazionale mi sono informato sui rossoneri; la storia di questa squadra la conoscono tutti, voglio avere la stessa mentalità di questa società. Di certo adesso sta a me meritare e sfruttare questa occasione. Io non ho mai vinto niente, voglio vincere, faccio parte di una società vincente, è il club che ha vinto più di tutti” Il ruolo? “Dove voglio giocare? Dove serve. La trattativa con il Milan è stata veloce, quando mi hanno detto del Milan durante gli allenamenti ero più su rispetto al settimo cielo. E’ stata una operazione inaspettata ma che mi ha reso molto felice”

    La presentazione di Aquilani e Nocerino (foto acmilan.com)