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  • Bologna, Caracciolo e asse con l’Udinese

    Bologna, Caracciolo e asse con l’Udinese

    Dopo le vicende tribolate dei giorni scorsi, fra calcio scommesse, scandalo pass disabili per accedere alla Zona a traffico limitato, che ha coinvolto calciatori rossoblu e loro compagne, il Bologna inizia a programmare seriamente la prossima stagione sul mercato con quattro acquisti mirati a rafforzare la rosa nei reparti in cui l’organico è carente, ma con oculatezza gestionale, in coerenza con il pensiero del neo presidente Guaraldi.

    © Valerio Pennicino/Getty Images
    Il punto fermo della nuova stagione sarà ancora il capitano Marco Di Vaio, così come ha confermato anche il vicepresidente Maurizio Setti, sottolineando che il bomber sarà ancora il principale punto di riferimento per l’obiettivo “salvezza tranquilla” della prossima stagione. In primis, però, c’è anche la volontà di potenziare la rosa, ed in tal senso i nomi che sembrano più probabili sono quelli di Diamanti e Caracciolo provenienti dal Brescia, il fantasista e l’ “Airone”, per rafforzare il reparto offensivo, sia in termini di fisicità che di fantasia. In arrivo per il loro acquisto un’offerta da 7.5 milioni complessivi finalizzati all’acquisto definitivo della punta ed alla comproprietà di Diamanti, più due contropartite tecniche come Paponi e Rodriguez. Il Bologna, però, temporeggia perché ha la necessità di fare cassa prima con la cessione di Britos. Altri due innesti potenziali sono quelli di Cuadrado e Munari dall’Udinese: per entrambi ci dovrebbe essere la volontà del trasferimento in rossoblu con tutta probabilità con la formula del prestito. Quattro trattative parallele che sembrano destinate ad andare in porto senza problemi particolari e che dovrebbero fare da preludio a due cessioni importanti in casa Udinese, ossia quelle di D’Agostino e di Floro Flores, destinati rispettivamente al Siena ed al Genoa.

  • Serie A 38 Giornata: Risultati, marcatori e classifica

    Serie A 38 Giornata: Risultati, marcatori e classifica

    Nel turno pomeridiano dell’ultima giornata di Serie A l’Inter supera piuttosto agevolmente il Catania allenato dell’ex Simeone per 3-1: grande partita per Pazzini che firma una doppietta e chiude il suo campionato a 17 reti segnate; completano il tabellino Nagatomo e Ledesma.

    Nerazzurri che ora cercheranno di concentrarsi al meglio per la finale di Coppa Italia con il Palermo che oggi pomeriggio subisce una brutta sconfitta: il Chievo infatti, dopo essere passato in svantaggio per la rete di Nocerino, attua la rimonta con Pellissier, Constant e Pulzetti.
    Il Genoa batte il Cesena al Ferraris: due reti di Floro Flores lanciano il Grifone che poi arrotonda il risultato con Palacio; i romagnoli non mollano ma non riescono a completare la rimonta fermandosi sul 3-2 finale con Bogdani e Jimenez.
    Poker del Bari, al quale va il merito di aver onorato fino in fondo il campionato nonostante sia retrocesso già da diverso tempo, che sbanca Bologna: in evidenza il baby Grandolfo autore di una tripletta alla sua terza partita in Serie A, e il giovane Huseklepp.
    Pareggi invece tra Brescia – Fiorentina (2-2) e Cagliari – Parma (1-1).

    In serata con i posticipi arrivano gli ultimi verdetti: l’Udinese pareggia 0-0 con il Milan e ottiene la qualificazione ai preliminari di Champions, a niente serve il 4-2 della Lazio a Lecce. La classifica infatti premia i friulani per gli scontri diretti con i biancocelesti che devono accontentarsi dell’Europa League dove approda anche la Roma vittoriosa per 3-1 con la Sampdoria. Chi invece rimane esclusa dalle coppe è la Juventus che chiude il suo secondo annus horribilis consecutivo pareggiando 2-2 con il Napoli.

    Risultati e marcatori 38 Giornata Serie A

    BOLOGNA – BARI 0-4
    28′ Grandolfo, 48′ Grandolfo, 56′ Grandolfo, 80′ Huseklepp
    BRESCIA – FIORENTINA 2-2
    1′ Vargas (F), 18′ Eder (B), 76′ Cerci (F), 89′ Accardi (B)
    CAGLIARI – PARMA 1-1
    35′ Bojinov (P), 57′ Feltscher (C)
    GENOA – CESENA 3-2

    5′ Floro Flores (G), 16′ Floro Flores (G), 45′ Palacio (G), 50′ rig Bogdani (C), 87′ Jimenez (C)
    INTER – CATANIA 3-1
    15′ Pazzini (I), 49′ Pazzini (I), 64′ Nagatomo (I), 67′ Ledesma (C)
    JUVENTUS – NAPOLI 2-2
    21′ Maggio (N), 47′ Chiellini (J), 70′ Lucarelli (N), 84′ Matri (J)
    LECCE – LAZIO 2-4
    6′ Rocchi (La), 33′ Coppola (Le), 35′ Zarate (La), 41′ Piatti (Le), 56′ rig Zarate (La), 64′ aut Vives (Le)
    PALERMO – CHIEVO 1-3
    15′ Nocerino (P), 41′ Pellissier (C), 68′ Constant (C), 81′ Pulzetti (C)
    ROMA – SAMPDORIA 3-1
    26′ Mannini (S), 30′ Totti (R), 72′ Vucinic (R), 88′ Borriello (R)
    UDINESE – MILAN 0-0

    Classifica finale

    Pos Squadra Pt G
    1. MILAN 82 38
    2. INTER 76 38
    3. NAPOLI 70 38
    4. UDINESE 66 38
    5. LAZIO 66 38
    6. ROMA 63 38
    7. JUVENTUS 58 38
    8. PALERMO 56 38
    9. FIORENTINA 51 38
    10. GENOA 51 38
    11. CHIEVO 46 38
    12. PARMA 46 38
    13. CATANIA 46 38
    14. CAGLIARI 45 38
    15. CESENA 43 38
    16. BOLOGNA (-3) 42 38
    17. LECCE 41 38
    18. SAMPDORIA 36 38
    19. BRESCIA 32 38
    20. BARI 24 38
  • Pagelle Juventus – Genoa, i bianconeri alzano i Toni

    Pagelle Juventus – Genoa, i bianconeri alzano i Toni

    Pagelle Juventus

    Motta 4: Straniato, smarrito, un pesce fuor d’acqua. Antonelli al rientro gli fa vedere i sorci verdi, anche se nel primo tempo il gol arriva in maniera fortuita, i problemi in entrambe le marcature arrivano dalla sua fascia di competenza. A Roma aveva illuso con una discreta prestazione, ma nel complesso la prova di oggi è l’emblema della sua stagione in bianconero.

    Traorè 6: A tratti è un po’ confusionario, ma in generale la sua è una buona prova, sia in fase d’attacco, dove molto spesso si fa trovare pronto con sovrapposizioni, sia in fase difensiva dove si rende protagonista di alcune ottime chiusure. Viene da pensare se non fosse stato tormentato dagli infortuni come sarebbe stata la sua stagione con la Juventus, non credo che lo scopriremo il prossim’anno, di certo si può dire che probabilmente Marotta c’aveva visto lungo.

    Pepe 7: La sua stagione è stata altalenante, condita da 4 reti tra cui quella fortuita di oggi e da prestazioni al limite dell’irritante per i tifosi juventini. Oggi però l’esterno romano si dà da fare, corre, combatte e lotta su ogni pallone, va vicino al gol in più occasioni e alla fine lo raggiunge nella maniera più fortuita. Se al suo rendimento offrisse un po’ più di costanza sarebbe sempre tra i migliori in campo.

    Matri 8: Un cecchino. Al limite dell’incredibile la sua media gol in maglia bianconera, 7 gol in 10 partite e tutti di pregevole fattura, anche quello di oggi è un mix di potenza e tecnica, controllo di palla sulla sponda di Toni, dribbling sul diretto avversario palla sul destro e tiro secco alla sinistra di Eduardo. Ma non sono solo i gol a fare di Matri un ottimo acquisto per la causa juventina, l’attaccante scuola Milan è sempre molto partecipe alle manovre della squadra e non disdegna anche la giocata ad effetto.

    Toni 7,5: Entra e la partita cambia, in meno di mezz’ora offre a Matri un ottimo appoggio che il compagno di reparto trasforma nel gol del pareggio, poi offre una palla d’oro a Pepe che conclude e su cui Eduardo compie un mezzo miracolo ed infine sfrutta una dormita della difesa genoana, si precipita su una palla vagante e lo trasforma nella rete della vittoria per la Vecchia Signora. La vendetta è compiuta e stavolta il numero 3 che Preziosi gli aveva assegnato come voto della sua esperienza in rossoblu, gli porta bene.

    Juventus (4-3-2-1): Storari 6; Motta 4 (62′ Sorensen 6), Bonucci 5,5, Barzagli 6, Traore 6; Aquilani 6,5, Felipe Melo 6 (62′ Toni 7,5), Marchisio 6,5; Krasic 6, Pepe 7 (78′ Martinez s.v.) ; Matri 8.
    A disp.: Manninger, Sorensen, Grygera, Salihamidzic, Giandonato, Martinez, Toni.

    Pagelle Genoa

    Eduardo 6,5: Ai mondiali con il Portogallo aveva ben figurato, poi nel corso del campionato ha fatto sorgere dei grossi dubbi sulla sua affidabilità a molti tifosi del Grifone. Oggi ha riconfermato quanto di buono aveva fatto vedere in estate compiendo in molte occasioni dei veri e propri miracoli e salvando più di una volta il risultato, alla fine deve arrendersi ad una deviazione fortunata e a due prodezze degli avanti bianconeri.

    Dainelli 5: Fino a quando Toni non è entrato in campo non ha fatto una brutta figura, ma dal momento in cui il suo ex compagno di squadra ha messo piede in campo per lui è stato un incubo. Rischia di rimetterci l’osso del collo quando Kaladze decide di abbatterlo ed è forse dopo quella botta che rimane stordito a tal punto da farsi superare da Toni, concedendogli di battere a rete e di superare il proprio estremo difensore.

    Rossi 5,5: Tante chiacchiere, molto nervosismo e poca sostanza, il capitano del Genoa è lo specchio del pessimo momento che sta vivendo la squadra rossoblu, ha anche lo sfortunato demerito di vedersi carambolare addosso il pallone del pareggio colpito di testa da Pepe.

    Antonelli 6,5: A vederlo giocare non si capisce perchè il Parma, che non naviga in ottime acque, lo abbia lasciato andar via così a cuor leggero. L’esterno sinistro che quest’estate era stato più volte accostato all’Inter, rientra dopo 3 mesi lontano dai campi di gioco a causa di una brutta pubalgia e rende impossibile la domenica a Motta, che non riesce a contenerlo e se lo vede spuntare da tutte le parti. Entra come assist-man in entrambe le azioni che portano al gol i rossoblu.

    Floro Flores 7: La Juventus alla fine gli ha preferito Matri o forse è lui che a scelto Genova, ma oggi davanti al pubblico bianconero, che lo ha fischiato per tutti i 90 minuti, ha dato prova di poter essere un valido attaccante, sgusciante e spesso imprendibile per il povero Bonucci, svaria per tutto il fronte d’attacco e si rende pericoloso in più occasioni. Sigla la rete del momentaneo doppio vantaggio genoano, ma al 89° sbaglia da ottima posizione il punto del pareggio.Nel complesso ottima prova.

    Genoa (4-4-2): Eduardo 6,5; Mesto 5, Kaladze 5, Dainelli 5, Moretti 5; Rossi 5,5, Konko 6, Milanetto 6 (81′ Jelenic s.v.), Antonelli 6,5 (64′ Chico 5); Paloschi 5 (68′ Palacio 6), Floro Flores 7.
    A disp.: Scarpi, Chico, Doninelli, Jankovic, Boselli, Jelenic, Palacio.

  • Cuore Juve. Matri Toni, la Champions a -6

    Cuore Juve. Matri Toni, la Champions a -6

    Domenica al cardiopalma per i tifosi juventini, quella che alla vigilia si prospettava come una gara decisiva per le ambizioni Champions dell’undici di Del Neri, non ha deluso le aspettative. Cinque gol e tante altre occasioni che hanno reso la partita scoppiettante e divertente, ma quasi tutte nella seconda frazione di gioco.

    Sotto un sole estivo e anomalo per questo periodo le due squadre si affrontano per ambizioni diverse, contrariamente alle previsioni della vigilia però nelle file del Genoa non c’è Palacio, al suo posto gioca Paloschi. Le due compagini sembrano contratte e complice anche il gran caldo fanno fatica a proporre manovre di gioco che possano portare pericoli ai portieri, soprattutto i bianconeri appaiono a tratti timorosi e poco propositivi e sono, infatti, gli ospiti a passare approfittando di una distrazione in copertura di Motta, Antonelli scambia con Floro Flores e mette in mezzo di nuovo per l’attaccante napoletano, sfortunata la deviazione di Bonucci che insacca all’angolino battendo l’incolpevole Storari. 1-0 e Juve in bambola. Il gioco si trascina lentamente con i rossoblu ad amministrare e a difendere in 10 dietro la linea della palla e i padroni di casa a provare vanamente ad imbastire qualcosa di pericoloso, solo al 38° su azione d’angolo, Bonucci si ritrova a tu per tu con Eduardo e prova a farsi perdonare, ma il portiere porteghese è bravo a respingere il colpo di testa ravvicinato. Al 42° Pepe prova a sfruttare un cross di Motta anticipando Mesto, schierato oggi come quarto esterno di difesa, e mandando poco a lato di testa. Si va al riposo, brutta partita e brutta Juventus che rivede i fantasmi del recente passato.

    Al rientro il discorso cambia, il pubblico che fino a poco prima aveva fischiato i giocatori decide di concedere un po’ di tregua agli uomini di Del Neri e questo serve da scossa. Al 49° i padroni di casa raggiungono il pareggio con Simone Pepe che sfrutta un cross di Aquilani e complice una deviazione di M.Rossi insacca all’angolino. Sembra un’altra Juve e invece così non è. Infatti, dopo una bella azione che porta al tiro Krasic su cui Eduardo compie un mezzo miracolo, sono di nuovo gli uomini di Ballardini a riportarsi in vantaggio con una bella azione manovrata sempre sull’asse Antonelli-Floro Flores, con quest’ultimo pronto a raccogliere il cross del compagno e a battere Storari con un preciso destro all’angolino. A questo punto il tecnico della Vecchia Signora prende in pugno la situazione e al 62° con un doppio cambio, Toni per Melo e Sorensen per uno spaesato Motta, riporta la squadra al vecchio 4-4-2, con Marchisio spostato al centro e Pepe e Krasic sugli esterni. E’ la mossa decisiva perchè un minuto dopo la Juve ritrova il pareggio, stavolta è il bomber Matri a rimettere le cose in sesto sfruttando una sponda del neo-entrato Toni, dribbla un avversario e con uno splendido destro batte Eduardo. Ballardini cerca di correre ai ripari ed inserisce forze fresche: entrano Chico per uno stanco Antonelli, ottimo al rientro dopo 3 mesi di assenza per pubalgia, e Palacio per un evanescente Paloschi. La Juve si rende pericolosa con l’ex Toni che sfiora la rete su calcio d’angolo, sul ribaltamento di fronte Palacio sfodera un tiro a giro che accarezza il palo. Al 74° è ancora Pepe che crea il panico nella difesa genoana con un ottimo inserimento, però, al momento del tiro spreca sparando addosso ad Eduardo. Poco dopo l’esterno romano esce fra gli applausi per far posto a Martinez. Ma è all’83° che si concretizza la rimonta bianconera, e come nelle più classiche delle situazioni è l’ex di turno, Toni, a siglare la rete che porta alla vittoria l’undici bianconero. L’attaccante è bravo a sfruttare una dormita generale della difesa del Grifone e a battere con preciso tocco di esterno per la terza volta l’incolpevole Eduardo.

    Brivido al 44° ancora su azione d’angolo Floro Flores in girata va vicino al 3-3. Prima della fine del match Toni ha l’opportunità di colpire per la seconda volta, ma sbaglia clamorosamente calciando a lato. Dopo 5 minuti di recupero l’arbitro fischia la fine e la gioia bianconera può esplodere, terza vittoria di fila per i bianconeri, non era mai accaduto in questo campionato e Champions a -6, con questo carattere tutto pare possibile.

  • Genoa – Palermo 1-0: decide Floro Flores

    Genoa – Palermo 1-0: decide Floro Flores

    Nello scontro tra le due grandi deluse di questo campionato il Genoa si porta a casa una vittoria fondamentale sia per la classifica che per il morale contro un Palermo che appare sempre più privo di idee. Bravo Ballardini a costruire un centrocampo capace di pressare e ripartire nella prima parte del match e a costruire azioni pericolose nel proseguo della partita. Citazione per i monumentali Marco Rossi e Rodrigo Palacio, vere anime di questo Grifone.

    CALCIO D’INIZIO – Neanche il tempo di cominciare e Palacio si presenta subito davanti a Sirigu sfruttando la distrazione di Munoz, poi bravo a recuperare sul connazionale. Nei primi dieci minuti è il Palermo a sembrare più in palla con l’asse Miccoli-Pastore che sembra poter procurare qualche fastidio alla retroguardia genoana; ma il maggior possesso palla non produce vere e proprio occasioni da gol. Il Genoa attende e riparte, diventando pericoloso all’11’ quando Floro Flores ruba palla nella trequarti avversaria e serve sulla corsa Palacio che a tu per tu con Sirigu spara sul portiere avversario. Passano i minuti e il Genoa inizia ad avanzare il suo baricentro lasciando pochissimo spazio alle iniziative dei siciliani e ingabbiando Pastore a centrocampo, con il “Flaco” costretto ad arretrare e a defilarsi sulla destra. Il “Grifone” comincia un vero e proprio assedio nella metà campo rosanero, grazie alla reattività di Kucka e Veloso e al talento di Palacio, e ci provano dalla distanza ma è attento il portiere rosanero. Al 42′ è Criscito a mettere in crisi la difesa avversaria mettendo un bel pallone in mezzo dalla sinistra sul quale smanaccia Sirigu e poi spazza la difesa. Anche in ripartenza in Palermo non si rende pericoloso grazie anche al costante pressing operato da Marco Rossi. Finisce il primo tempo con più Genoa che Palermo.

    SECONDO TEMPO – Gli uomini di Cosmi provano a ripartire con più grinta nella seconda frazione e vanno vicini al gol del vantaggio con una bella iniziativa di Hernandez il cui sinistro termina fuori di pochissimo. Al 54′ esce Miccoli per Ilicic e lo sloveno sembra poter dare un pò di dinamismo in più alla manovra palermitana. Al 60′ arriva lo squillo di Pastore che impegna dalla distanza Eduardo. Ma la reazione siciliana termina qui con il Genoa che riprende il comando delle operazioni e ricomincia il forcing iniziato nel primo tempo con il Palermo che si vede solo in contropiede come al 75′ quando è ancora Ilicic a dare brillantezza alle ripartenze dei suoi, servendo al limite dell’aria Hernandez che spara alto.

    VANTAGGIO GENOA – Ma al 78′ sono i padroni di casa a trovare il meritato vantaggio: sugli sviluppi di un calcio d’angolo (sul quale Darmian trova un’incredibile “auto-traversa”) il Genoa rimette palla nella mischia creatasi al limite dell’area, col pallone che dopo un rimpallo arriva a Palacio la cui conclusione viene murata da Sirigu ma sulla ribatutta è pronto Floro Flores a mettere in rete. Grosse contestazioni da parte di Cosmi per un tocco di mano di Rossi e per la posizione dubbia di Palacio.

    FINALE DI GARA – Dopo aver subito lo svantaggio il Palermo prova a reagire ed a farsi vedere più spesso dalle parti di Eduardo ma non riesce ad essere davvero pericoloso sino all’82’ quando Pastore trova finalmente una giocata degna del suo talento, bevendosi da solo tutta la difesa avversaria e smarcando Pinilla (subentrato un minuto prima ad Hernandez) il quale però spreca clamorosamente la palla del pareggio calciando alto da posizione ottimale. I rossoblù cercano di non chiudersi troppo e all’85 guadagnano una punizione dal limite grazie all’inesauribile Palacio, migliore dei suoi insieme a Marco Rossi. I siciliani cercano disperatamente il pareggio ma non riescono a superare la barricata eretta dai genoani nel finale. Dopo 4 minuti di recupero finisce il match: il Genoa si porta a casa tre meritati punti contro un Palermo sempre più lontano da quello che ad inizio stagione aveva entusiasmato stampa e tifosi.

    TABELLINO

    Genoa (4-4-2): Eduardo; Mesto, Dainelli, Kaladze, Criscito; Konko (26’st Rafinha), Veloso, Kucka, Rossi (38’st Chico); Palacio, Floro Flores (42’st Boselli). A disposizione: Scarpi, Moretti, Paloschi, Milanetto.

    Allenatore: Ballardini.

    Palermo (3-4-1-2): Sirigu; Munoz, Bovo, Migliaccio; Cassani (6′ Darmian), Nocerino, Bacinovic, Balzaretti; Pastore; Hernandez (36’st Pinilla), Miccoli (9’st Ilicic). A disposizione: Benussi, Acquah, Liverani, Andelkovic.

    Allenatore: Cosmi.

    Arbitro: Romeo

    Marcatori: 32’st Floro Flores

    Ammoniti: Dainelli (G), Bovo (P)

  • Giudice Sportivo: Floro Flores, Criscito e Veloso saltano l’Inter

    Giudice Sportivo: Floro Flores, Criscito e Veloso saltano l’Inter

    Non solo la sconfitta in rimonta, il Genoa paga in malo modo le partita di domenica al Massimino di Catania. Il Grifone infatti dopo la sconfitta in rimonta dovrà fare a meno contro l’Inter di Criscito espulso dall’incerto Giannoccaro, Floro FLores per le veementi proteste e il diffidato Veloso. Per l’attaccante i turni di squalifica sono due cosi come per lo svizzero Fenandes

    due turni Antonio Floro Flores (Genoa) e Gelson Fernandes Tavares (Chievo).

    una turno: Blazej Augustyn (Catania), Armin Bacinovic e Matteo Darmian (Palermo), Domenico Criscito e Miguel Pinto Veloso (Genoa), Massimo Paci (Parma), Erijon Bogdani e Luca Ceccarelli (Cesena), Michele Canini (Cagliari), Simone Pepe (Juventus), Francesco Totti (Roma).

    Queste le multe per i club: Bologna (10mila euro), Juventus (7.000), Brescia (5.000) e Cagliari (2.000)

  • Bergessio firma il sorpasso. Catania – Genoa 2-1

    Bergessio firma il sorpasso. Catania – Genoa 2-1

    Non sarà un Catania perfetto dal punto di vista tattico e spesso da il meglio di se quando è costretta ad inseguire ma l’avvento di Simeone in panchina ha dato sicuramente un botta adrenalica notevole all’organico del presidente Pulvirenti.

    La partita all’ora di pranzo è stato un grande mix di emozioni, polemiche e tanto per non farci mancare nulla errori arbitrali. Il primo tempo è un monologo del Genoa sorretto a centrocampo dalle ottime qualità di Veloso e Kucka e pericoloso sulle fasce grazie a Criscito e Mesto. Il gol del vantaggio non tarda ad arrivare ma è viziato da una netta posizione di fuorigioco di Floro Flores, poi si esaltano i portieri. Andujar è prima aiutato dalla traversa e poi si supera su Rossi, Eduardo è praticamente decisivo su Maxi Lopez.

    Nella ripresa si ha la metamorfosi e in cinque minuti si ha il sorpasso firmato da Maxi Lopez e dall’ultimo arrivato Bergessio. Al 67′ episodio chiave della gara, con l’espulsione di Criscito per fallo da ultimo uomo con grandi proteste del Genoa. Proteste che durano a lungo e ne fanno le spese Floro Flores, appena sostituito, e il tecnico Ballardini, entrambi espulsi dalla panchina.

    Al 75′ colpo di scena Paloschi cade in area dopo un contrasto con Agustyn, per l’incerto Gervasoni è rigore ma Veloso sbaglia facendosi ipnotizzare da Andujar.

    IL TABELLINO

    CATANIA-GENOA 2-1
    19′ Floro Flores (G); 6′ st Maxi Lopez (C); 11′ st Bergessio (C);
    Catania (4-3-1-2): Andujar; Potenza (1′ st Schelotto), Silvestre, Augustyn, Alvarez; Lodi, Ledesma (1′ st Ricchiuti), Carboni; Gomez (34′ st Marchese); Bergessio, Maxi Lopez. A disposizione: Kosicky, Pesce, Llama, Morimoto. All.: Simeone
    Genoa (4-4-2): Eduardo; Mesto, Dainelli, Kaladze, Moretti (6′ st Antonelli); Rossi, Veloso, Kucka (12′ st Paloschi), Criscito; Floro Flores (23′ st Jankovic), Palacio. A disposizione: Scarpi, Polenta, Sturaro, Boselli. All.: Ballardini

    Arbitro: Giannoccaro
    Ammoniti: Veloso (G), Moretti (G), Potenza (C), Augustyn (C)
    Espulsi: 22′ st Criscito (G) per fallo da ultimo uomo; 24′ st Floro Flores e Ballardini (dalla panchina) per proteste; 30′ st Augustyn (C) per fallo da ultimo uomo

  • Genoa scatenato. Dopo Floro Flores soffiati alla Juve Konko e Marchetti

    Genoa scatenato. Dopo Floro Flores soffiati alla Juve Konko e Marchetti

    E’ il Genoa ancora una volta la squadra più attiva sul mercato. Il presidente Preziosi si sta “divertendo” a smantellare e ricostruire come un giocattolo la squadra che aveva messo in piedi a giugno con gli acquisti importanti e onerosi di Toni, Rafinha, Ranocchia, Eduardo, Veloso e Zuculini su tutti dopo il flop della prima parte di campionato.
    Per questo il patron ligure ha deciso di stravolgere la rosa lasciando andare Toni, Palladino, Modesto, Ranocchia, Rudolf e prendere nei giorni scorsi Antonelli, Paloschi, Kucka e Boselli in attesa di poter ufficializzare anche Ze Eduardo.

    Ma Preziosi non vuole fermarsi qui: continua la “guerra” con la Juventus sul mercato e dopo aver vinto la concorrenza con i bianconeri per Floro Flores, che è stato ufficializzato poco fa e che arriva in Liguria con la formula del prestito oneroso a 1.5 milioni e riscatto a fine stagione fissato a 8.5, il Grifone sembra che abbia soffiato in extremis alla Vecchia Signora anche Konko e Marchetti. Per il terzino destro del Siviglia, per il quale la Juventus aveva offerto Motta come contropartita, arriva la conferma del suo procuratore Daniele ConteCon il Genoa siamo a buon punto. C’era una la Juventus, ma ora il club di Preziosi è in netto vantaggio” e si tratterebbe di un ritorno avendo militato in rossoblu nella stagione 2007-2008 mentre per il portiere del Cagliari fuori rosa da giugno e che andrà a sostituire il deludente Eduardo l’operazione è stata confermata dal presidente sardo CellinoPuò andare in prestito in Liguria per sei mesi, anche se io avrei preferito parlarne a fine stagione“. La Juventus si era interessata all’estremo difensore della nazionale e avrebbe girato al Genoa lo scontento Marco Storari che a questo punto dovrà trovare un’altra sistemazione.

  • La Juve su Huntelaar. Marchetti e i retroscena su Floro Flores

    La Juve su Huntelaar. Marchetti e i retroscena su Floro Flores

    Tutto e il contrario di tutto. Il mercato invernale non è mai stato cosi esplosivo e ricco di colpi di scena, in poche ore si stravolgono i contratti e giocatori vicini alla firma per un club si ritrovano da tutt’altra parte. E’ il caso di Floro Flores e Marchetti il primo ormai promesso sposo alla Juventus mentre il secondo vicinissimo al Genoa, Pierpaolo Marino nel suo editoriale per TMW ci racconta i retroscena sulla trattativa dando qualche speranza ai tifosi bianconeri affranti dai risvolti del mercato.

    Marotta aveva bloccato Floro Flores per esigenze di organico e per bilancio ma i rumors sull’ingaggio hanno fatto scoppiare la contestazione dei tifosi e hanno convinto Andrea Agnelli a concedere un extra budget per arrivare all’attaccante. Preziosi visto il tentennamento è balzato in pole per il napoletano ed era vicino a chiudere con Marchetti quando una intuizione di Marotta ha portato le due società ad una sorta di accordo con la Juventus che avrà l’ex azzurro come vice Buffon e la possibilità di riscatto fissata al termine della stagiona. Al Genoa invece vanno Floro Flores e Storari entrambi in prestito con diritto di riscatto alla fine della stagione.

    Marino va oltre e svela una ipotesi di mercato succulenta per la Juventus: lo Schalke sarebbe disposta a prender Sissoko e Amauri facendo partire l’ex rossonero in direzione Torino. “Il Cacciatore” ideale per il gioco di Del Neri sarebbe una soluzione interessante e lungimirante ancor più di Forlan e Luis Fabiano comunque alternative reali.

  • Preziosi “brucia” Marotta. Floro Flores va al Genoa

    Preziosi “brucia” Marotta. Floro Flores va al Genoa

    E’ un mercato di riparazione scoppiettante e che sta regalando diversi colpi di scena, l’ultimo della serie riguarda Antonio Floro Flores: il Genoa infatti ha superato al fotofinish la concorrenza della Juventus che lo aveva bloccato nei giorni scorsi e che doveva addirittura ufficializzarlo entro la giornata di oggi.
    E invece in serata è arrivata l’indiscrezione, poi confermata da molti addetti ai lavori, che l’attaccante partenopeo dell’Udinese messo nella lista dei cedibili da Guidolin avrebbe fatto la sua scelta preferendo il Grifone alla Vecchia Signora. A far pendere l’ago della bilancia verso Genova l’opportunità di giocare con maggiore regolarità e giocarsi le chance alla pari con tutti gli altri attaccanti a disposizione di Ballardini, cosa che alla Juventus non gli era stata garantire.
    Floro Flores si trasferirà così in Liguria con la formula del prestito con diritto di riscatto a fine stagione fissato a 10 milioni.

    Preziosi mette a segno così un altro colpo di mercato continuando nella sua opera di ricostruzione del Genoa e dando uno smacco al dg della Juventus Marotta che aveva puntato sull’attaccante friulano per sopperire alle molteplici assenze che conta il reparto avanzato bianconero. La Juventus ora punta con decisione su Luis Fabiano sperando in un’operazione low cost ma nelle ultime ore sembra essere ritornato di moda il nome di Adrian Mutu, attualmente fuori rosa alla Fiorentina e che il patron Della Valle non vuole cederlo in Italia, anche lui accostato nei giorni scorsi al Genoa in uno scambio con Sculli.