Tag: antonio floro flores

  • Paok Salonicco Udinese, le pagelle. Danilo è superlativo

    Paok Salonicco Udinese, le pagelle. Danilo è superlativo

    La facile vittoria ottenuta dall’Udinese riapre il classico quesito che si ripresenta puntualmente in questi casi: merito della squadra che ha conquistato il successo, o demerito di quella che è uscita dal campo battuta? Certamente l’Udinese ha lasciato intravedere grandissimi cose, non facendosi influenzare dall’ambiente circostante. In particolare grazie ad una solidità difensiva eccezionale, ma anche grazie ad un centrocampo battagliero ed un attacco che ha messo in difficoltà più volte Cirillo e compagni. Su tutti spiccano le prove di Danilo e Floro Flores: con i loro gol hanno messo subito in discesa la sfida. Andiamo a vedere coloro che sono stati, nel bene e nel male, i protagonisti della sfida Paok Salonicco Udinese.

    PAOK SALONICCO

    Danilo © SAKIS MITROLIDIS/AFP/Getty Images

    Kresic 5,5: Sul gol di Floro Flores, quello cioè che complicherà, maledettamente e definitivamente i piani dopo un quarto d’ora, si fa sorprendere. E tale rete costerà carissima nell’economia della partita.

    Cirillo 6 Uno degli ultimi a mollare tra i suoi. Nel primo tempo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, avrebbe anche la possibilità di segnare, ma la sua incornata sbatte sul palo.

    Pablo Garcia 5: Dovrebbe illuminare la manovra dei greci, ma al contrario spesso sembra quasi spegnerla. Nonostante l’esperienza non riesce a dare quel tocco di qualità e dinamismo in più che servirebbe.

    UDINESE

    Danilo 7: Il suo gol è quello che gela lo stadio greco e che carica ulteriormente i friulani. In fase difensiva è impeccabile. Un match davvero eccezionale per il giocatore bianconero.

    Asamoah 6,5: In mezzo al campo è un moto perpetuo, un punto di riferimento per l’intera squadra. Una prestazione super la sua.

    Fabbrini 6,5: E’ giovane ma ha dimostrato di non soffrire la pressione. Una grandissima gara la sua, gli manca solo il gol.

    Floro Flores 7: Replica alla grande a chi, prima della gara, vedeva i friulani già condannati per via dell’assenza di Di Natale. Prima trova un bel gol, poi si procura il rigore della sicurezza.

    Guidolin 7,5: Aveva tante defezioni ma non si è scoraggiato, anzi. Ha tirato fuori dai suoi il massimo. Azzeccata la mossa Fabbrini.

    Video Paok Salonicco Udinese 0-3 highlights
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  • Paok Salonicco – Udinese 0-3. Friulani agli ottavi di Europa League

    Paok Salonicco – Udinese 0-3. Friulani agli ottavi di Europa League

    Paok Salonicco Udinese 0-3. Un risultato, rispetto a quanto si prevedeva alla vigilia, sorprendente, ma  in terra greca i bianconeri sconfiggono i timori dell’andata e nonostante le numerose assenze, su tutte quella di Totò Di Natale, superano nettamente il Paok Salonicco e centrano il passaggio agli ottavi di finale di Europa League. Non era facile per la squadra di Francesco Guidolin, costretto a rinunciare ai vari Di Natale, Isla, Pinzi, Barreto, Badu, Torje e Fernandes e dunque a schierare una formazione obbligata. Ma ciononostante i greci sono crollati subito, visto che dopo un quarto d’ora i friulani avevano ipotecato la qualificazione grazie alle reti di Danilo e Floro Flores. Nella ripresa Domizzi, su rigore, ha chiuso i conti, e per i bianconeri il sogno può così proseguire. Un’Udinese praticamente perfetta, come quella vista sin qui’ per gran parte del campionato. Torna a casa invece la formazione dell’ex reggino Cirillo che ha pagato a caro prezzo il micidiale uno-due in avvio di gara. Nel momento di maggiore difficoltà della stagione dunque, dopo il ko con il Milan e i pareggi a reti bianche contro lo stesso Paok all’andata e contro il Cagliari nell’ultima di campionato, ecco la risurrezione dei ragazzi del presidente Pozzo che ora ci credono veramente a questa competizione.

    Ma andiamo alla gara. Boloni schiera i suoi con il classico 4-2-3-1 e senza particolari problemi di formazione. Davanti a Kresic difesa formata da Sznaucer e Stafylidis esterni con Cirillo e Malezas in mezzo. Davanti alla difesa ci sono Lazar e l’ex milanista Garcia, con il trio Salpingidis, Giannou e Lino dietro l’unica punta Athanasiadis. Solo panchina dunque per Georgiadis.

    Danilo © SAKIS MITROLIDIS/AFP/Getty Images

    Guidolin invece schiera i suoi con un 3-5-1-1 con Handanovic tra i pali, difesa formata da Benatia, Danilo e Domizzi, centrocampo con Basta e Pasquale, preferito ad Armero, esterni, Abdi, Pazienza e il recuperato Asamoah in mezzo. In avanti Fabbrini gioca in appoggio a Floro Flores.

    Il clima dello stadio greco, solitamente ostile, non intimorisce i bianconeri. Anzi. Passano appena 6’ infatti e Danilo, di testa, incorna al meglio sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Pasquale anticipando Giannou. Una doccia gelata per i padroni di casa che dopo nemmeno 10’ capitolano nuovamente: stavolta è Floro Flores, su punizione, a gonfiare la rete. Il Paok ha grosse difficoltà nel costruire gioco e nemmeno il gioco basato sulla fisicità li favorisce. L’unica vera occasione la crea Cirillo, ma il suo colpo di testa su corner scheggia il palo esterno della porta difesa da Handanovic.

    Ad inizio ripresa la formazione di Guidolin chiude anticipatamente la pratica, grazie ad un calcio di rigore trasformato abilmente da Domizzi. I friulani giocano bene mentre i greci, che dal canto loro dovrebbero fare quattro gol per passare, sono ormai rassegnati. Guidolin dà spazio anche ai giovani, come Battocchio, ad inizio ripresa subentrato ad Abdi e Fabbrini, schierato dal primo minuto e autore di ottimi 70’ di gioco, prima dell’ingresso sul terreno di gioco di Armero. Un’iniezione di fiducia per questi ragazzi che dunque potranno tornare molto utili nei prossimi impegni di coppa e campionato se, come sta accadendo attualmente, ci saranno problemi fisici.

  • Lazio Udinese un pari da spettacolo

    Lazio Udinese un pari da spettacolo

    Doveva essere spettacolo e così è stato, Lazio Udinese si sono affrontate a viso aperto senza risparmiarsi nulla ribattendo colpo su colpo ogni tentativo di attacco da parte dei due reparti avanzati. Un pareggio ricco di gol e di belle giocate, figlio del gioco espresso da due team che vivono uno straordinario periodo di forma. Un pareggio che però ha avvantaggiato solo la capolista Juventus, che beneficiando del mezzo passo falso dei friulani si gode la vetta solitaria della classifica almeno fino a mercoledì sera, data in cui i bianconeri piemontesi affronteranno i friulani, in un match tutto da gustare.
    Guidolin rinuncia a Di Natale e Armero, mentre Reja come già annunciato rinuncia al profeta Hernanes per rimpolpare il centrocampo con Cavanda, che poi verrà sostituito per la poca lucidità mostrata in entrambe le fasi di gioco.

    Ma veniamo alla partita, di certo l’inizio non è dei più entusiasmanti, le squadre vivono momenti di studio e lo spettacolo ne risente ma al 27′ ci pensa Pasquale a servire un assist al bacio a Floro Flores, che in tuffo di testa batte l’incolpevole Bizarri, sostituto dell’infortunato Marchetti. La Lazio è colpita e al 35° rischia anche di capitolare quando su una splendida azione di Torje sulla destra, sempre da lì, Isla si fa trovare pronto per battere a rete ma trova sulla sua strada una decisiva deviazione in angolo di un difensore biancoceleste. Le azioni nel proseguo della frazione di gioco si sviluppano tutte nella metà campo dove le due squadre si affrontano numericamente ad armi pari, creando così una fase di stallo, che si sblocca al 43° quando Lulic, ottima la sua gara, trova lo spazio giusto, anche per colpa della scarsa reattività dei difensori bianconeri, e punisce Handanovic con un tiro da fuori. Si va al riposo sul pareggio.

    Francesco Guidolin-Edy Reja| © gettyimages

    Si rientra in campo e dopo pochi minuti ci pensa il cecchino tedesco Klose, a ribaltare le sorti della partita, sfruttando una spizzata intelligente di capitan Rocchi, colpisce come un falco la distratta difesa friulana e porta in vantaggio i biancocelesti. Pochi minuti dopo il panzer avrebbe la possibilità di chiudere il match su un perfetto assist di Hernanes subentrato poco prima, ma Handanovic è bravo in uscita a chiudere lo spiraglio giusto. E allora, forse, che Guidolin capisce che è l’ora d’inserire l’artiglieria pesante e fa entrare bomber Di Natale, che ci mette pochi minuti ad ambientarsi a prendere le misure e mandare Pinzi davanti al portiere, con un tocco delizioso, il centrocampista ex della gara da lì non può fallire e fissa il risultato sul 2-2.
    Dopo aver riequilibrato il punteggio, la partita vive un altro momento di stasi dove le due squadre hanno forse paura di perdere, ma dura giusto il tempo di riprendere fiato dal tourbillon di emozioni, anche se nei minuti restanti non succede granchè, almeno fino a 20″ dalla fine, quando i padroni di casa della Lazio vanno vicinissimi al gol con Kozak che in scivolata non riesce ad insaccare a porta vuota. Pari sostanzialmente giusto che come detto rende felici soprattutto gli spettatori juventini.

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  • Udinese nella tana dell’Atletico senza Di Natale

    Udinese nella tana dell’Atletico senza Di Natale

    Francesco Guidolin manda avanti le sue idee e non rinuncia al solito turnover europeo neanche in una partita importantissima come quella di stasera che potrebbe regalare la qualificazione aritmetica all’Udinese. Se infatti i friulani dovessero battere l’Atletico Madrid e tornare vittoriosi con i 3 punti dal Vicente Calderon nella quarta giornata valida per la fase a giorni di Europa League, otterrebbero l’accesso ai sedicesimi della competizione continentale con ben due giornate d’anticipo, un traguardo inaspettato e impensabile all’inizio vista la forte competitività del girone nel quale sono presenti, oltre ai colchoneros, anche Celtic e Rennes.

    Francesco Guidolin | © Marco Luzzani/Getty Images
    Dicevamo del turnover che il tecnico friulano non vuole abbandonare. Guidolin, che sta dosando le forze dei suoi uomini, ha completa fiducia nella sua squadra e si permette il lusso di rinunciare ancora una volta a Totò Di Natale, rimasto ad Udine e non partito alla volta di Madrid. Il tecnico di Castelfranco Veneto sta gestendo in maniera ottimale il capitano bianconero e anche se qualcuno storce il naso, fino a prova contraria, i risultati, sia in ambito europeo che nei confini nazionali, gli stanno dando ragione. In attacco quindi ci sarà spazio ancora una volta per Floro Flores che farà coppia con Fabbrini (Torje non è stato inserito nella lista Uefa e Barreto è ancora infortunato), folto centrocampo a 5 con Pereyra, Badu, Abdi, Doubai e Neuton, solita difesa a 3 con Benatia, Danilo e Ekstrand davanti ad Handanovic. Finiscono in panchina, e pronti a subentrare a partita in corso in caso di emergenza, Domizzi, Basta, Armero, Isla e Asamoah. In casa Atletico si respira un’aria piuttosto pesante non solo per la sconfitta rimediata due settimane fa al Friuli che ne hanno complicato il cammino europeo e i risultati non esaltanti in campionato legati ad una situazione di classifica non propriamente gratificante, ma anche per il caso Reyes: l’attaccante ex Arsenal e Real Madrid non è stato convocato per la gara dopo il battibecco avuto con il tecnico Manzano per una sostituzione che, a quanto pare, non è stata affatto gradita. A guidare l’attacco dei colchoneros sarà il capocannoniere della scorsa edizione di Europa League, con il Porto, Radamel Falcao che sarà appoggiato da Adrian. Centrocampo con gli ex Juventus Tiago e Diego mentre sulle fasce spingeranno Pizzi, a destra, e Arda Turan, a sinistra. In difesa Perea, Dominguez, Miranda, Filipe Luis con Courtois a difendere i pali. Solo panchina per Godin e Antonio Lopez. Probabili formazioni Atletico Madrid – Udinese (ore 21:05) ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois; Perea, Dominguez, Miranda, Filipe Luis; Pizzi, Tiago, Diego, Arda Turan; Falcao, Adrian. Panchina: Asenjo, Godin, Antonio Lopez, Mario, Gabi, Koke, Salvio. Allenatore: Manzano. UDINESE (3-5-2): Handanovic; Benatia, Danilo, Ekstrand; Pereyra, Abdi, Doubai, Badu, Neuton; Floro Flores, Fabbrini. Panchina: Padelli, Domizzi, Basta, Armero, Battocchio, Isla, Asamoah. Allenatore: Guidolin.

  • Napoli-Udinese pagelle. Lavezzi super, De Sanctis un muro

    Napoli-Udinese pagelle. Lavezzi super, De Sanctis un muro

    De Sanctis 7,5: compie due interventi che valgono quanto due gol e che tengono il risultato invariato, consentendo ai suoi di dormire sonni tranquilli in difesa e di concentrarsi nella fase offensiva

    Aronica 7: è strana la sua storia, parte sempre come un panchinaro fisso e poi col sudore, il lavoro e le prestazioni si conquista e mantiene un ruolo da titolare inamovibile nelle gerarchie mazzarriane

    Maggio 6,5: non spinge come al solito ma ha il grosso merito di siglare la rete che chiude definitivamente la partita

    Hamsik 5,5: da lui ci si aspetta molto ma molto di più, sempre fuori dalla maggior parte delle azioni pericolose dei suoi, deve migliorare anche sotto l’aspetto fisico

    Lavezzi 7,5: quando incrocia i bianconeri friulani si scatena, contro di loro ha siglato il primo gol in A, contro di loro ha siglato la prima doppietta e contro di loro si è sbloccato dopo un anno di digiuno al San Paolo, partita ottima e da gran protagonista

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 7,5; Campagnaro 6,5, Cannavaro 6,5, Aronica 7; Maggio 6,5, Inler 7, Dzemaili 6,5 (35′ st Zuniga 5,5), Dossena 6 (43′ st Mascara sv); Hamsik 5,5 (29′ st Santana 6), Lavezzi 7,5; Cavani 6,5. A disp.: Rosati, Fernandez, Fideleff, C. Lucarelli.

    Morgan De Sanctis| © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Handanovic 6: incolpevole su entrambe le reti dei padroni di casa, chiude la porta alla disfatta totale su un tiro di Lavezzi, peccato per la sua imbattibilità caduta dopo 407 minuti.

    Benatia 5: pessima serata per il difensore marocchino, che non sbaglia grosse durante il corso della partita, ma verso la fine sbaglia un intervento che apre la strada a Zuniga verso la porta protetta da Handanovic e non sfrutta una ghiotta occasione gol capitatagli su un calcio di punizione di Pinzi.

    Asamoah 6: a centrocampo ci prova a mettere un po’ d’ordine e prova anche con un ottimo tiro dalla distanza ma ha la sfortuna di trovare De Sanctis sulla sua strada.

    Torje 4,5: non morde, non punge e appare anche nervoso, di certo sa e può fare di meglio, come ha dimostrato in questa prima parte di campionato.

    Floro Flores 5,5: ci tiene a far bene nella sua prima da titolare al rientro dopo l’infortunio che coincide proprio con la partita contro il suo Napoli, prova a pungere e con un’ottima girata sembra essersi riuscito, ma De Sanctis è in serata di grazia e gli nega la gioia del gol

    Udinese (3-5-1-1): Handanovic 6; Benatia 5, Danilo 5, Ferronetti 5,5; Basta 6 (39′ st Abdi sv), Badu 5,5, Pinzi 6, Asamoah 6 (19′ st Neuton 6), Armero 5,5; Torje 4,5 (1′ st Fabbrini 5); Floro Flores 5,5. A disp.: Padelli, Domizzi, Ekstrand, Doubai.

  • Lavezzi e Maggio, il Napoli blocca la corsa dell’Udinese

    Lavezzi e Maggio, il Napoli blocca la corsa dell’Udinese

    Partita dai due volti quella fra il Napoli e l’Udinese, i friulani orfani del capocannoniere e napoletano doc Di Natale e di Mauricio Isla, arrivano al San Paolo con la ferma intenzione, nonostante le assenze, di confermare quanto di buono hanno fatto vedere durante il corso di queste prime giornate di campionato. Dal canto loro i padroni di casa reduci da uno scialbo pareggio contro il Cagliari avevano la necessità di ben figurare contro l’ottima squadra friulana per non perdere il treno delle prime posizioni, per questo gli uomini di Mazzarri partono a testa bassa e a 20° dopo aver provato a battere l’imbattibilità di Handanovic, passano con El Pocho Lavezzi che dopo quasi un anno rompe il proprio digiuno in casa e dopo una splendida azione con Cavani che s’inventa una rovesciata e consente al compagno di reparto di battere al volo con un destro che fulmina l’incolpevole estremo difensore bianconero. L’attaccante argentino quando vede il bianconero friulano si scatena e prova in più di un’occasione ad incrementare il proprio bottino personale, ma la mira non è precisa ed è allora che gli ospiti provano a ristabilire la parità ma trovano sulla propria strada un ex col dente avvelenato, tale Morgan De Sanctis che prima si esalta su una girata di Floro Flores e poi neutralizza deviando in angolo un insidiosissimo tiro al volo di Asamoah diretto verso l’angolino basso alla sua sinistra. Passata la paura il Napoli, con una splendida azione su schema da calcio di punizione, porta al cross Dzemaili che pennella una palla col contagiri sulla testa di Maggio che arrivando in corsa scaraventa in rete il punto del 2-0.

    Ezequiel Lavezzi| © Giuseppe Bellini/Getty Images
    Due gol al riposo sono un boccone amaro da mandare giù e allora al rientro in campo Guidolin, prova a scuotere i suoi inserendo Fabbrini al posto di Torje e spostando il baricentro della squadra ulteriormente verso avanti, ma le cose non cambiano, i padroni di casa riescono ad amministrare con calma la partita concedendo poco e anzi sfiorando il gol ancora con Lavezzi, che dopo un uno-due con Hamsik batte in estirada con un destro ad incrociare ma Handanovic si fa trovare pronto respingendo, fuori e con Zuniga che lanciato sempre dal Pocho, non sfrutta una ghiottissima occasione figlia anche di un regalo difensivo di un non irreprensibile Benatia. In mezzo a queste occasioni qualche timido tentativo di friulani che prima con Ferronetti e poi con il difensore marocchino che sotto porta cicca malamente e dimostrando che stasera non è proprio la sua serata, l’ultima occasione di un secondo tempo molto scialbo e povero di occasioni capita tra i piedi di Floro Flores che prova a battere l’estremo difensore azzurro con un tiro a giro da posizione defilata, la palla finisce fuori e la partita si chiude qui, con il Napoli che recupera energie soprattutto mentali che sembrava aver smarrito per strada e l’Udinese che dal prossimo turno dovrà ricominciare provando a recuperare i propri grandi assenti.

  • Napoli-Udinese probabili formazioni. Out Di Natale, in campo i tre tenori

    Napoli-Udinese probabili formazioni. Out Di Natale, in campo i tre tenori

    Gara importante quella di domani sera al San Paolo, si affronteranno due formazioni in differente momento di forma, da un lato l’Udinese galvanizzata dal momento magico e vogliosa di riprendersi la vetta della classifica, temporaneamente concessa alla Juve, ma orfana del bomber Di Natale; dall’altra un Napoli poco convincente che soffre anche dei cali di forma dei propri giocatori migliori, vedi Hamsik, Cavani e Lavezzi.

    Edinson Cavani | ©Getty Images
    Mazzarri dunque conferma i suoi “titolarissimi” senza esclusione alcuna, l’appuntamento è di quelli da non mancare e l’undici dev’essere il migliore a disposizione. Quindi De Sanctis a proteggere la porta, con il solito terzetto composto da Aronica, capitan Cannavaro e Campagnaro a protezione dell’estremo difensore abruzzese. A centrocampo confermati tre uomini su quattro, con Maggio a destra, l’ex Inler e Dzemaili, sostituto dell’infortunato Gargano, in mezzo, l’unico dubbio riguarda il settore di sinistra con Dossena e Zuniga a contendersi una maglia, che vede favorito l’ex Liverpool nel ruolo di titolare. In avanti neanche a dirlo i tre tenori, sotto osservazione e bersaglio delle critiche, Hamsik, Lavezzi e Cavani, con quest’ultimo che voci di corridoio vogliono scontento delle esternazioni sul suo impiego in nazionale da parte del presidente De Laurentiis. Napoli (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Inler, Dzemaili, Dossena, Hamsik, Lavezzi, Cavani. A disp.: Rosati; Fideleff, Fernandez, Zuniga, Mascara, Santana, Lucarelli C.
    Antonio Di Natale| © Dino Panato/Getty Images
    In casa Udinese, Guidolin dovrà fare a meno di Isla e di un giocatore importantissimo come Totò Di Natale, assenza che verrà sopperita dall’esordio in stagione da titolare di Floro Flores che dopo il gol siglato contro l’Atletico Madrid, smania dalla voglia di sbloccarsi anche in campionato. Quindi sarà lui a far coppia in attacco con la giovane promessa Torje. L’esterno cileno sarà invece sostituito dal rientrante Pinzi, che scontato il turno di squalifica prenderà il suo posto sulla mezzala destra mentre a completare il centrocampo ci saranno la Badu ed Asamoah, con Armero a sinistra,l’unico dubbio riguarda la fascia destra, dove Ferronetti pare essere in vantaggio su Basta, completamente ristabilitosi dal problema al bicipite femorale e quindi abile e arruolabile, per sostituire l’infortunato Isla. In difesa, invece, confermato in blocco il trio composto da Domizzi-Danilo e Benatia. Udinese (3-5-2): Handanovic; Domizzi, Danilo, Benatia; Armero, Asamoah, Badu, Pinzi, Ferronetti; Torje, Floro Flores. A disp.: Padelli, Ekstrand, Neuton, Basta, Abdi, Doubai, Fabbrini

  • Udinese-Atletico Madrid, le pagelle. Il timbro di Floro Flores, riscatto Fabbrini

    Udinese-Atletico Madrid, le pagelle. Il timbro di Floro Flores, riscatto Fabbrini

    Meno spettacolare del previsto il match tra Udinese e Atletico Madrid ha riservato un epilogo straordinario per i tifosi friulani e la “banda di Guidolin”. Pur senza il suo capitano, acciaccato e precauzionalmente a riposo, l’Udinese è riuscita ad annichilire la bocca di fuoco di Falcao e spegnere la verve dello spauracchio Diego dimostratosi ancora una volta lontano dai tempi del Werder Brema. Il 2-0 finale lancia un messaggio importante a chi crede di saper far calcio con un Udinese attentissima nei bilanci e pronta sempre a scommettere su nuove leve azzeccando ogni colpo.

    Antonio Floro Flores | ©Dino Panato/Getty Images
    Analizziamo adesso le prestazioni individuali attraverso le pagelle. Handanovic: 6 Questa volta la retroguardia fa il suo lavoro al meglio non costringendolo a far miracoli. Benatia: 6,5 Dopo uno svarione iniziale si riscatta alla grande e segna il gol del vantaggio nel finale. Danilo: 7 Benatia è già un uomo mercato, lui lo sarà prestissimo non sbaglia un intervento, gioca d’anticipo su Falcao. DOmizzi: 6,5 Solita presenza ad alti livelli Pereyra: 5 Guidolin crede molto in lui ma è ancora acerbo Pinzi: 6 Parte soft si riscatta alla distanza rubando qualche pallone importante. Doubai: 5,5 Tanta voglia e corsa ma anche tanta confusione Badu: 6,5 Non sarà Inler ma è prezioso per l’Udinese dando dinamicità e profondità all’azione. Armero: 6 Meno in palla del solito Abdi: 5 Nelle gerarchie di Guidolin è il vice Torje in realtà non lo dimostra mai in campo. Floro Flores: 7 Guidolin lo aveva detto. L’Udinese ha già il suo attaccante, non fa rimpiangere Di Natale e apre nuovi scenari tattici per il futuro – Basta: 6 Entra ad inizio ripresa coprendo bene la fascia destra. – Fabbrini: 6,5 Dopo Torje anche Abdi lo avevano superato nel gradimento di Guidolin, il talento dell’Under 21 però ha saputo aspettare il suo momento stravolgendo gli equilibri nella ripresa. – Asamoah: sv Pizzi: 6,5 Di gran lungo il migliore in campo dei suoi. Diego: 5,5 Ennesima prova incolore Falcao: 5 La difesa friulana non gli permette di sprigionare la sua forza in zona gol. IL TABELLINO UDINESE-ATLETICO MADRID 2-0 43′ st Benatia, 49′ st Floro Flores (U) Udinese (3-5-2): Handanovic 6; Benatia 6,5, Danilo 7, Domizzi 6,5; Pereyra 5 (1′ st Basta 6), Pinzi 6, Doubai 5,5 (39′ st Asamoah sv), Badu 6,5, Armero 6; Abdi 5 (2′ st Fabbrini 6,5); Floro Flores 7. A disp.: Padelli, Ekstrand, Isla, Di Natale. All. Guidolin 6,5. Atletico Madrid (4-2-3-1): Curtois 6,5; Perea 6, Godin 5, Miranda 5, Filipe 6; Gabi 6 (34′ st Adrian sv), Assunçao 5; Pizzi 6,5 (40′ st Koke sv), Diego 5,5, Juanfran 5 (15′ st Reyes 5,5); Falcao 5. A disp.: Joel, Pulido, Juanfran, Tiago. All. Manzano 5,5. Arbitro: Yefet (Israele) Ammoniti: Badu, Danilo (U), Gabi, Assunçao (A) Espulsi: –

  • Udinese letale, Atletico Madrid beffato nel finale

    Udinese letale, Atletico Madrid beffato nel finale

    Dopo l’ottimo avvio in campionato, che la vede al primo posto in classifica – primato da dividere con la Juventus – l’Udinese continua con il suo momento d’oro anche in campo europeo battendo al Friuli il sempre pericoloso Atletico Madrid nella terza giornata di Europa League e volando così in testa al Gruppo I con 7 punti. I bianconeri, che hanno perso le loro uniche due partite in stagione nel doppio confronto con l’Arsenal nei preliminari di Champions League senza però demeritare, hanno la meglio sui colchoneros negli ultimi minuti di gioco con il risultato che è rimasto invariato fino all’88esimo fino a quando poi nell’arco di 5 minuti prima Benatia e poi Floro Flores hanno punito i madrileni.

    Antonio Floro Flores | © Dino Panato/Getty Images
    Guidolin ostenta sicurezza concedendo un ampio turnover lasciando in panchina capitan Di Natale, Isla, Basta e Asamoah e dovendo fare a meno anche del “Messi dei Carpazi” Torje non inserito nella lista Europa League facendo posto a Pereyra, Doubai, Abdi e Floro Flores. Il primo tempo è di marca spagnola, il tecnico Manzano si presenta al Friuli con la formazione migliore confidando nelle giocate dell’ex Juve Diego e del bomber Falcao che stasera dimostra di avere quella sua lucidità sotto porta che lo avevano portato ad essere il miglior realizzatore della scorsa edizione dell’Europa League con il Porto. A parte la conclusione di Floro Flores dopo appena 2 minuti di gioco è l’Atletico a fare la partita e a costruire più azioni da gol, ci provano, senza fortuna, prima Godin e Gabi e poi Pizzi e Falcao. Nella ripresa Guidolin capisce che la squadra è in difficolta, soprattutto sul versante destro, e toglie Pereyra per il serbo Dusan Basta e Abdi per Fabbrini aumentando così il peso in attacco. Nonostante tutto è ancora l’Atletico a spingere di più alla ricerca del gol e ci va vicino ancora una volta con Godin che da pochi passi spara alto. Ma quando la partita si appresta a chiudersi sullo 0-0, ecco arrivare, quando meno te lo aspetti, la zampata di Benatia che a 3 minuti dal termine porta in vantaggio l’Udinese correggendo in rete un tiro apparentemente innocuo di Fabbrini. L’Atletico accusa il colpo e si getta in avanti ma in contropiede, in pieno recupero, Badu offre in verticale una palla a Floro Flores con la quale l’attaccante, all’esordio stagionale in coppa, fulmina Curtois per il 2-0 finale. Udinese che vede così il traguardo dei sedicesimi di finale di Europa League avvicinarsi ulteriormente.

  • Udinese-Atletico Madrid, al Friuli una notte da Champions

    Udinese-Atletico Madrid, al Friuli una notte da Champions

    Impegno probante e suggestivo per l’Udinese di Guidolin questa sera al Friuli. A far visita all’undici del presidente Pozzo arriverà l’Atletico Madrid dell’ex bianconero Diego e della nuova stella del calcio europeo Radamel Falcao. In palio c’è il primo posto in solitaria nel girone ma anche la definitiva consapevolezza di esser diventati una realtà importante come collettivo e quindi esser pronti a sfidare tutti a testa alta anche in Europa.

    Francesco Guidolin | © Getty Images
    Guidolin come capita spesso in Europa League effettuerà il turnover anche se questa volta sarà più contenuto rispetto al passato. Torna finalmente Floro Flores che dovrebbe dar riposo, almeno inizialmente, a capitan Di Natale. In difesa davanti ad Handanovic ci saranno Benatia, Danilo e Neuton, centrocampo con Badu e Doubai a far da schermo e Pinzi nel ruolo di rifinitore. Sulle fasce Basta e Armero, sarà Abdi il partner di Floro Flores in attacco. Qualche assenza importante e un mini turnover anche nei colchoneros con mister Manzano che si affiderà in difesa a Godin e Dominguez con Filipe e Juanfran esterni. Centrocampo a rombo con Assuncao e Diego ai vertici, Gabi e Mario ai lati. Attacco con Reyes a supporto di Falcao. Probabili formazioni: UDINESE (3-5-1-1): Handanovic; Benatia, Danilo, Neuton; Basta, Badu, Pinzi, Doubai, Armero; Abdi; Floro Flores. A disposizione: Padelli, Ekstrand, Domizzi, Pereyra, Isla, Di Natale, Fabbrini. Allenatore: Guidolin ATLETICO MADRID (4-3-1-2): Courtois; Filipe, Godín, Domínguez, Juanfran; Assunçao, Mario, Gabi; Diego; Reyes, Falcao. A disposizione: Joel, Miranda, Perea, Tiago, Koke, Adrian, Pizzi. Allenatore: Manzano Arbitro: Alon Yefet (Israele)