Tag: antonio conte

  • Juve, forcing su Conte. Il Siena lo libera

    Juve, forcing su Conte. Il Siena lo libera

    Archiviata l’ennesima sconfitta stagionale, la decima, arrivata in quel di Parma, e aspettando domenica prossima per archiviare una volta per tutte il capitolo Del Neri, la Juventus sta lavorando alacremente per portare a Torino il tecnico che possa dare una volta per tutte la svolta. I nomi si conoscono già, in 3 si giocheranno la panchina: Walterz Mazzarri, Andrè Villas Boas e Antonio Conte. Quest’ultimo è acclamato a gran voce dal popolo bianconero che vuole al timone una persona che conosca bene l’ambiente e che rispecchi la mentalità vincente della Juve. In effetti chi meglio di Conte rappresenta la juventinità, ma la proprietà bianconera non dovrebbe farsi influenzare dai sentimenti e decidere la scelta del prossimo tecnico in maniera del tutto distaccata, cercando di non farsi coinvolgere dall’emotività.

    In attesa di capire quale sia il futuro di Mazzarri, in settimana è programmato il faccia a faccia risolutivo, nel bene o nel male, tra tecnico e il presidente Aurelio De Laurentiis, e di Villas Boas, se ne saprà di più dopo la finale di Europa League di mercoledì ed è comunque blindato dal Porto con una clausola da 15 milioni di euro, il favorito numero uno alla successione di Del Neri sembra essere proprio l’ex capitano. In questo momento infatti è il presidente in persona Andrea Agnelli a spingendo forte sulla sua candidatura per far risorgere dalle ceneri la Vecchia Signora.

    Conte, ottenuta con largo anticipo la promozione in Serie A con il Siena, ha ottenuto il via libera direttamente dal ds del club toscano Giorgio Perinetti che però auspica che la decisione della Juventus arrivi al più presto: “La Juve lo chiamerà? Non lo so ma mi auguro solo che la decisione sia presa a breve perché dobbiamo programmare la prossima stagione. Il nostro presidente è riconoscente a Conte ed è disponibile a fargli vivere il suo sogno. Ma spero che la soluzione arrivi nei primissimi giorni della prossima settimana“.
    Il Siena dunque non si opporrà alla volontà del suo tecnico di inseguire il suo sogno sfumato già due anni fa quando era in lizza con il suo amico ed ex compagno di squadra Ciro Ferrara che ebbe la meglio.

    In ogni caso, che sia Conte, Mazzarri o Villas Boas, in settimana o al massimo all’inizio della prossima si saprà il nome del nuovo allenatore della Juventus.

  • Juventus, Marotta tra confusione ed idee “chiare”

    Juventus, Marotta tra confusione ed idee “chiare”

    Meno Male per i tanti tifosi bianconeri che il campionato stia finendo, un campionato da ricordare per la Vecchia Signora infatti solo in una occasione, serie B a parte, la Juventus non è riuscita a centrare la qualificazione in Europa, in panchina vi era quel Gigi Maifredi e correva l’ anno 1991 ma almeno il tecnico del tanto promesso calcio champagne ma mai attuato, era riuscito a portare la Juventus ad una semifinale di Coppa delle Coppe, persa poi contro il Barcellona.

    20 anni dopo ecco un altro Gigi, Delneri che riesce a fare anche peggio uscendo dall’ Europa League per mano del tanto temuto Lech Poznan ed offrendo prestazioni in campionato al limite dell’ allucinazione visiva quanto a bruttezza ed imbarazzo collettivo. Le dimissioni non ci saranno in quanto il tecnico crede che la colpa non sia sua dell’ annata fallimentare ed in parte ha anche ragione.

    Ieri, prima della decima sconfitta in Campionato contro il Parma, Beppe Marotta ha dichiarato che le idee sono molto chiare e che la Juventus comunicherà il nome dell’ allenatore lunedì prossimo. Un ultimo tentativo verrà fatto per Villas Boas ma lo special two difficilmente lascerà la Champions League con il Porto per accasarsi a Torino, quindi le ipotesi sono due: Walter Mazzarri o, con ogni probabilità, vista la nuova dimensione del club bianconero, Antonio Conte che rappresenterebbe una figura giusta per un rilancio della vecchia Signora che si spera avvenga in tempi rapidi, ma tanto, i tifosi possono stare tranquilli le idee di Beppe Marotta sono chiare, ma siamo sicuri che questo sia veramente un bene?

  • Ascoli, vittoria salvezza con il Siena

    Ascoli, vittoria salvezza con il Siena

    Nell’anticipo della 40esima giornata di Serie B l’Ascoli ottiene una vittoria importantissima in chiave salvezza battendo un Siena forse già sazio e privo di stimoli dopo aver conquistato la promozione in Serie A la settimana scorsa. Grande tenacia della squadra marchigiana che non si perde d’animo nemmeno quando gli uomini allenati da Conte vanno sul 2-0, vantaggio che avrebbe potuto tagliare le gambe e che invece trasmette forza ai bianconeri allenati da Castori.

    Alle reti di Calaiò, al 19′ del primo tempo, e di Reginaldo, al 19′ della ripresa, l’Ascoli risponde ed effettua ed accorcia le distanze a 20 minuti dal termine con il tap-in vincente di Romeo. Nelle fasi finali di gara succede di tutto con Feczesin prima che trova il pari all’88’ e con Romeo poi che al terzo minuto di recupero completa la rimonta e sigla il 3-2 finale che tira, per il momento, fuori l’Ascoli dalla zona retrocessione.

    In classifica infatti la squadra marchigiana sale a quota 45 punti e scavalca Albinoleffe e Cittadella che saranno impegnate rispettivamente nel derby con l’Atalanta e con il Crotone. Comunque vadano le cose, l’Ascoli sta disputando un campionato straordinario considerati i 7 punti di penalizzazione in classifica e gli appluasi del pubblico del Del Duca lo dimostrano: i bianconeri infatti, senza questo handicap, non solo sarebbe già salvo ma sarebbe anche in piena corsa per i playoff.

  • Juve, per la panchina è corsa a 3: Mazzarri, Conte o Villas Boas

    Juve, per la panchina è corsa a 3: Mazzarri, Conte o Villas Boas

    Il suicidio calcistico contro il Chievo, che ha spento definitivamente la già flebile fiammella di speranza di qualificazione alla prossima edizione della Champions League, ha convinto i dirigenti della Juventus a chiudere una volta per tutte, dopo vari ripensamenti frutto dei recenti risultati comunque positivi ma non abbastanza (nelle ultime 8 partite, 4 vittorie e altrettanti pareggi), il capitolo Luigi Del Neri con un anno di anticipo su quello che prevede il contratto firmato la scorsa estate e voltare pagina intensificando i contatti e il lavoro di ricerca per portare a Torino un successore che sappia riuscire dove l’ex tecnico della Sampdoria quest’anno ha fallito.

    Se prima la lista dei papabili era lunga e contemplava tra questi anche Roberto Mancini, Luciano Spalletti e Louis Van Gaal, che per un motivo o per un altro sono sfumati prima di intavolare una vera e propria trattativa, oggi la stessa si è ridotta a soli 3 nomi: Walter Mazzarri, Antonio Conte e Andrè Villas Boas, e solo ed esclusivamente su questi concentrerà tutte le forze la dirigenza juventina.

    Il candidato principale è Walter Mazzarri che è sta meditando seriamente di lasciare Napoli per approdare su quella che una volta era la panchina più prestigiosa d’Italia. Il suo rapporto con il patron Aurelio De Laurentiis, a meno di clamorosi sviluppi, è quasi consumato nonostante il tecnico toscano abbia ancora altri due anni di contratto con il club azzurro. Il richiamo della Juventus lo intriga e per questo Mazzarri sta prendendo tempo prima di far sapere le sue intenzioni al presidente del Napoli. Le divergenze con Beppe Marotta, che risalgono ai tempi della Sampdoria e che potevano rappresentare in un primo momento un ostacolo, sembrano essere appianate tanto che al momento il tecnico del Napoli è il favorito del dg bianconero.

    Se Mazzarri è il prediletto del dg, i tifosi bianconeri richiedono a gran voce e sostengono la candidatura di Antonio Conte. Il tecnico che ha riportato il Siena in Serie A ora ha fatto la sua gavetta, motivo per cui fu scartato due anni fa quando gli fu preferito Ciro Ferrara, dopo le esperienze di Arezzo, Bari, Atalanta e appunto Siena centrando due promozioni con i pugliesi e toscani nella massima serie mentre male andò a Bergamo quando decise di dimettersi dopo 13 giornate. Blindato già dal Siena, il club ha fatto sapere tramite il ds Perinetti di liberarlo solo per un grande club come è appunto la Juventus.

    Ma il vero sogno della proprietà bianconera è quel fenomeno e astro nascente degli allenatori, il 33enne Andrè Villas Boas. La strada che porta al tecnico portoghese del Porto dei record è la più affascinante ma anche la più complicata perchè, come lui stesso ha ammesso in un’intervista, nel suo contratto, di durata fino al 2013, firmato con i Dragoes esiste una clausola rescissoria di 15 milioni di euro. Tanti soldi che la Juve non è disposta a sborsare. Villas Boas è un innovatore, un portatore di idee proprio quello che servirebbe alla Juve in questo momento per rinascere e ritornare nell’olimpo del calcio italiano ed europeo dopo anni e anni di delusioni. Il forte budget che la proprietà metterà a disposizione per il calciomercato potrebbero indurre il tecnico lusitano a convincere il presidente del Porto a lasciarlo partire in direzione Torino.
    Nella prossima settimana, o subito dopo la fine del campionato, se ne dovrebbe sapere di più.

  • Rifondazione Samp, si riparte da Conte e Secco?

    Rifondazione Samp, si riparte da Conte e Secco?

    La Sampdoria ripartirà da Antonio Conte e Alessio Secco. Secondo fonti vicine alla proprietà, il presidente Riccardo Garrone avrebbe scelto il tecnico del Siena e l’ex ds della Juventus per dare vita ad un nuovo corso dopo aver raggiunto il culmine nella passata stagione e aver toccato quasi il fondo in questa. Infatti i doriani, dopo lo splendido quarto posto conquistato sotto la gestione Del Neri e la conseguente partecipazione in Champions League, hanno subìto un’involuzione tale, agevolata dalle cessioni eccellenti di Cassano e Pazzini a gennaio, da rischiare seriamente la retrocessione in Serie B.

    Conte, ex bandiera e capitano della Juventus, e Secco dovrebbero fare il cammino opposto a quello che la scorsa estate portò il trio Marotta, Paratici e Del Neri dalla Lanterna alla Mole. La Samp così si doterà di un direttore sportivo, figura che al momento manca dopo le dimissioni di Gasparin e l’allontanamento di Tosi, che ha imparato molto nella sua lunga carriera di apprendista, prima, e dirigente, poi, nel club bianconero, che lo aveva silurato al termine della passata stagione e che ha pagato anche colpe non sue, e di un allenatore che è cresciuto e, come si suol dire, si è fatto le ossa con le esperienze all’Arezzo, al Bari, anche se sfortunata all’Atalanta e al Siena ed è pronto ormai a costruirsi una carriera importante nella massima serie.

  • Novara – Siena 2-2, la serie A ad un passo

    Novara – Siena 2-2, la serie A ad un passo

    Il Novara rinvia la festa del Siena al termine di 90′ palpitanti e pieni di emozioni. L’inedito match all’ora di pranzo non toglie concentrazione e forze alle due squadre che si affrontano a viso aperto regalando gioco e spettacolo a chi l’ha vista dagli spalti.

    I padroni di casa vanno in vantaggio nel primo tempo con Gonzalez, nel secondo tempo però esce fuori l’orgoglio della capolista che con Calaiò in appena 15′ ribalta il risultato. La reazione dell’undici di Tesser è però rabbiosa e porta al pari con capitan Ludi. Finisce così con la Robur, a +2 dall’Atalanta, sempre più vicina alla serie A, il Novara

    Novara – Siena 2-2
    31′ pt Gonzalez (N), 3′ st Calaiò (S), 14′ st rig. Calaiò (S), 30′ st Ludi (N)
    NOVARA (4-3-1-2):
    Ujkani, Morganella, Lisuzzo, Ludi, Gemiti; Marianini, Porcari, Rigoni (dal 40′ st Parola); Motta (dall’8′ st Pinardi), Gonzalez, Bertani (dal 36′ st Scavone). All. Tesser
    A disp.: Fontana, Scavone, Parola, Centurioni, Coubronne, lanteri, Pinardi
    SIENA (4-4-2): Coppola, Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso, Troianiello, Marrone (dal 27′ st Carobbio), Bolzoni, Reginaldo, Calaiò (dal 31′ st Mastronunzio), Caputo (dal 31′ st Larrondo). All. Conte
    A disp.: Farelli, Ficagna, Rossi, Carobbio, Sestu, Larrondo, Mastronunzio
    ARBITRO: Doveri di Pisa (Bernardoni-Iori/Corletto)
    AMMONITI: 20′ st Gemiti (N)
    ESPULSI: nessuuno
    ANGOLI: 3-4

    Classifica

    Pos Squadra Pt G
    1. SIENA 73 38
    2. ATALANTA 71 38
    3. VARESE 61 38
    4. NOVARA 61 38
    5. REGGINA 53 37
    6. TORINO 53 38
    7. PESCARA 52 38
    8. PADOVA 50 38
    9. LIVORNO 50 38
    10. CROTONE 50 38
    11. EMPOLI 49 38
    12. VICENZA 49 38
    13. MODENA 48 38
    14. GROSSETO 48 38
    15. SASSUOLO 45 38
    16. CITTADELLA 44 38
    17. ASCOLI (-6) 43 38
    18. ALBINOLEFFE 43 37
    19. PIACENZA 43 38
    20. PORTOGRUARO 40 38
    21. TRIESTINA 37 38
    22. FROSINONE 35 38
  • Finezza di Vergassola, il Siena sbanca Frosinone

    Finezza di Vergassola, il Siena sbanca Frosinone

    Il Siena fa suo il posticipo della 34° giornata di serie B riportandosi ad un solo punto di distanza dalla capolista Atalanta ma sopratutto rispondendo alla vittoria del Novara.

    Il Frosinone si fa preferire nella fase di palleggio ma i pericoli maggiori son sempre verso la porta di Frison, graziato nel primo tempo da Calaiò e Reginaldo. La seconda frazione di gioco è più spumeggiante con gli ospiti vicinissimi al vantaggio con Calaiò ma l’istinto di Frison salva l’undici di Campilongo.

    I ciociari hanno poi un sussulto costruendo una bella azione sull’asse Bottone – Sansone con la conclusione di quest’ultimo respinta dal palo a Coppola battuto. Il gol arriva da una finezza di capitan Vergassola, controllo in corsa e colpo sotto per superare Frison. Per l’undici di Conte tre punti importanti, si fa tragica la situazione per il Frosinone con la salvezza distante 4 punti.

    Gli highlights

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  • Frosinone – Siena, ultime e probabili formazioni

    Frosinone – Siena, ultime e probabili formazioni

    Tra poco più di due ore il Manusa ospiterà il match tra il Frosinone e il Siena valido come posticipo della 34° giornata di Serie B. I padroni di casa cercano la vittoria per avvicinare il gruppetto composto da Crotone, Cittadella e Portogruaro continuando ad alimentare le speranze salvezza. Mister Campilongo dovrà fare a meno di Biasi, Cariello e Stellone ma recupera Bottone in mediana, l’attacco sarà composto da Baclet, Masucci e Sansone.

    FROSINONE (4-3-3):
    Frison; Guidi, Minelli, Terranova, Catacchini; Bottone, Biso, Pestrin; Masucci, Baclet, Sansone. A disp.: Vaccarecci, De Maio, Bianco, Di Tacchio, Beati, Cesaretti, Zigoni. All.: Campilongo

    Partita importante anche per la vice capolista Siena, la vittoria infatti permetterebbe all’undici di Conte di tenersi in scia dell’Atalatanta e, sopratutto, mantenere il distacco dal Novara. Out Brandao, il Siena giocherà con il solito 4-4-2 con gli ex reggini Sestu e Brienza esterni di centrocampo e Mastronunzio a far coppia con Calaiò in attacco-

    SIENA (4-4-2):
    Coppola; Vitiello, Terzi, Rossettini, Del Grosso; Sestu, Vergassola, Bolzoni, Brienza; Calaiò, Mastronunzio. A disp. Farelli, Ficagna, Marrone, Reginaldo, Troianiello, Caputo, Larrondo. All.: Conte

  • Juve, ecco perchè Van Gaal è quello giusto

    Juve, ecco perchè Van Gaal è quello giusto

    La Juventus si trova ancora una volta davanti ad una scelta. Le 8 giornate alle fine del torneo saranno infatti l’ennesimo calvario per i tifosi bianconeri ormai abituati a veder esultare gli altri e a sentire i propri dirigenti parlare di rifondazione e ripartenza.

    A meno di clamorosi colpi di scena alla fine della stagione anche Del Neri saluterà la Vecchia Signora ed è per questo che è scattato, come in ogni stagione dell’era post Calciopoli il totoallenatore. In questi anni la Juventus ha provato varie strategie dalla “vecchia gloria” Deschamps, silurato per la follia di Blanc più che per i suoi demeriti, “all’esperto” Ranieri. Passando per la scelta “giovane” Ferrara “agli aziendalisti” Zaccheroni e Del Neri.

    I “papabili” adesso sembrano esser Luciano Spalletti, Antonio Conte, Roberto Mancini e un pò più defilato Gian Piero Gasperini, tutti allenatori validi e preparati ma per motivi diversi a mio giudizio non adatti al rilancio bianconero. La Vecchia Signora per ripartire veramente ha bisogno di un condottiero capace di sopportare le pressioni della piazza, riempire le lacune dirigenziale e sopratutto disposto alla lotta con la stampa.

    L’identikit porta dritti a Capello o Mourinho, tecnici che per ovvie ragioni non possono esser disponibili in questo momento e la JUve non ha tempo da perdere. Quello che si avvicina di più ai due è però Luis Van Gaal, l’orgoglio tecnico olandese scaricato dal Bayern Monaco ma con un curriculum di tutto rispetto.

    Van Gaal è un esteta, ama far giocare bene le sue squadre adattandosi però al materiale umano che ha a disposizione. L’esperienza in Italia e alla Juventus lo potrebbe caricare ancor di più e tutto questo andrebbe a vantaggio della società. Cambiare tanto per farlo non serve, o resta Del Neri o bisogna prendere il meglio in circolazione dando un taglio netto con le esperienze passate.

  • Juve, Spalletti in pole. La lunga lista di allenatori per il dopo Del Neri

    Juve, Spalletti in pole. La lunga lista di allenatori per il dopo Del Neri

    In una stagione che doveva essere quella del pronto riscatto e che invece ha dato poche certezze, alla Juventus di certo al momento c’è solo che Del Neri a fine stagione concluderà la sua avventura sulla panchina bianconera. Nell’arco della stagione il tecnico di Aquileia avrà anche seminato tanto ma ha raccolto una miseria, solo 42 punti che attualmente costringono i bianconeri fuori dalle coppe (il settimo posto può dare l’accesso in Europa League solo se il Palermo non vince o comunque non arriva in finale di Coppa Italia). Un gioco che stenta a decollare e la mancanza di solidità e compattezza di squadra, hanno convinto i piani alti della società ad un cambio di rotta a fine anno: via Del Neri, la dirigenza bianconera ha già cominciato a tessere le sue tele allacciando i primi contatti con i possibili candidati alla panchina della Vecchia Signora.

    Il maggior indiziato alla successione di Del Neri è Luciano Spalletti, campione in carica di Russia ma fresco di eliminazione negli ottavi di Europa League con lo Zenit San Pietroburgo. L’ex allenatore della Roma sembra in rotta con la società russa per un mercato al di sotto delle richieste del tecnico di Certaldo che pare voglia rientrare in patria a partire da giugno.
    Unico ostacolo è la forte penale che dovrà essere pagata in caso di rescissione dell’elevato contratto da oltre 4 milioni a stagione. Ragion per cui Spalletti spera che siano le due società a trattare direttamente per non incorrere nella sanzione.
    Settimana prossima, approfittando della sosta dei campionati per le nazionali, sarà in Italia, un’occasione imperdibile per Marotta per cercare di strappare un primo assenso al tecnico.

    Ma non c’è solo Spalletti nei pensieri bianconeri: in fila nella lunga lista ci sono Walter Mazzarri, che sta facendo cose meravigliose a Napoli, Roberto Mancini, che molto probabilmente a fine stagione chiuderà il suo rapporto con il Manchester City essendo in rotta con lo spogliatoio e che era stato vicino alla Juventus prima di emigrare in Inghilterra, l’emergente Andrè Villas Boas, tecnico del Porto e secondo molti erede di Mourinho, e Antonio Conte, attualmente allenatore del Siena e sponsorizzato da molte frange della tifoseria senza scartare le ipotesi Gian Piero Gasperini, corteggiato dalla Fiorentina e dal Palermo e Didier Deschamps, il tecnico della promozione in Serie A dei bianconeri l’anno seguente Calciopoli. Piste più fantasiose e poco praticabili invece i ritorni alla guida tecnica di Fabio Capello, blindato dalla FA, la federazione inglese, fino al 2012 e Marcello Lippi.