Tag: antonio conte

  • Juve, Buffon e Vidal ko. Il portiere a rischio Inter

    Juve, Buffon e Vidal ko. Il portiere a rischio Inter

    Brutte notizie per Antonio Conte. L’allenatore della Juventus dovrà fare a meno di due pedine importanti per la sfida di domani sera allo Stadium, finito proprio ieri sotto inchiesta dalla procura di Torino, nell’anticipo dell’ottava giornata di Serie A con il Genoa: parliamo di Gigi Buffon e Arturo Vidal.

    Gianluigi Buffon | © Marco Luzzani
    Il portiere si è procurato una forte contusione alla spalla sinistra nell’allenamento di ieri che lo terrà lontano dai campi di gioco almeno per una decina di giorni. Salterà sicuramente quindi, oltre alla gara di domani, anche il turno infrasettimanale con la Fiorentina mentre è a forte rischio anche la supersfida di sabato prossimo a San Siro contro l’Inter. Scocca così l’ora di Marco Storari, che domani prenderà il posto tra i pali del numero uno bianconero. Il centrocampista cileno, reduce da una contrattura ai muscoli adduttori della coscia destra, non ha pienamente recuperato dall’infortunio e non è stato neanche inserito nella lista dei 21 convocati del tecnico per la gara di domani. Anche per lui niente Grifone. Vedremo se, vista l’indisponibilità di Vidal, Conte tornerà ad un più classico 4-4-2 (o 4-2-4 chiamatelo come volete) con l’inserimento di Matri al fianco di Vucinic oppure riconfermare il 4-1-4-1 delle ultime due uscite inserendo al fianco di Pirlo l’ex Napoli Pazienza.

  • Bilancio Juve, Agnelli: “Per Del Piero questo è l’ultimo anno”

    Bilancio Juve, Agnelli: “Per Del Piero questo è l’ultimo anno”

    Si è tenuta stamane, 18 ottobre, presso il Lingotto di Torino, l’assemblea degli azionisti della Juventus per l’approvazione del bilancio al 30 giugno 2011. Gli azionisti sono stati chiamati a votare l’aumento di capitale da 120 milioni di euro tenendo conto di aver chiuso con una perdita di 95,4 milioni. L’assemblea si è aperta con un video dedicato al nuovo gioiello della società bianconera: lo Juventus Stadium. Il Presidente Andrea Agnelli ha avuto parole di elogio per il cugino John Elkan, che rappresenta lo sponsor di maggioranza Exor: “Un grazie particolare a John Elkann che condivide e sostiene il nostro piano di sviluppo quinquennale per riportare il club ai vertici” – sono state le sue parole

    Alex Del Piero | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    Qualche sassata alla vecchia dirigenza del club rea di aver portato al peggior bilancio nella storia della Juventus: “Siamo qui per approvare il peggiore bilancio della storia della Juve, dovuto anche a quattro anni di incapacità di rinnovamento da parte della società che ha finito per ingolfare il motore della società. Un bilancio intollerabile per un club che vuole tornare a vincere come la sua storia gli impone di fare“. E poi arrivano le parole che non ti aspetti, almeno non in un contesto prettamente economico: “Vorrei un applauso per il capitano Alessandro Del Piero che ha voluto fortemente rimanere con noi per quello che sarà l’ultimo anno in bianconero” – e nella sala è subito un battito di mani all’unisono. Certo non sorprende la notizia di un ritiro dal campo di Alessandro Del Piero, ma ciò che lascia basiti è la scelta di farne pubblico annuncio durante l’assemblea. E’ quasi certo che il capitano entrerà a far parte della dirigenza bianconera, magari chissà, in un ruolo più da primo piano rispetto a quello affidato a Pavel Nedved. Intanto attendiamo di conoscere le prime reazioni del numero 10 bianconero per il “congedo” comunicato da Agnelli. Infine il discorso di Agnelli si è concluso con parole di elogio e di fiducia verso il tecnico Antonio Conte, rammentando a tutti i presenti le sue priorità: “Da parte mia ho a cuore due elementi: da un lato la squadra, ma dall’altro anche tutti i suoi tifosi. Credo fortemente nelle potenzialità di questo team di dirigenti a cui vorrei aggiungere il nuovo condottiero Antonio Conte, chiamato a vincere mantenendo l’equilibrio finanziario. Io spero che anche tutti gli azionisti di minoranza credano in questo piano che abbiamo elaborato, ci seguano e in futuro possano gioire con noi per i risultati ottenuti

  • Juve, problema Krasic. Conte non convince in attacco

    Juve, problema Krasic. Conte non convince in attacco

    Senza la sosta forse la Juventus sarebbe arrivata al match del Bentegodi contro il Chievo con altro piglio e avrebbe dato una definitiva svolta al campionato, invece gli impegni delle nazionali hanno privato Antonio Conte di tanti elementi non riuscendo a preparare la partita al meglio racimolando l’ennesimo pareggino con il sapore di sconfitta. Il campionato della Juventus sino al momento è senza dubbio positivo ma i punti lasciati per strada contro le cosidette “medio-piccole” a fine stagione potrebbero rivelarsi un macigno pesante per le ambizioni e i sogni di vittoria. Dopo 7 giornate è possibile tracciare i primi bilanci e seppur non definitivi possono dare indicazioni su dove intervenire nel mercato invernale. Proviamo ad analazzare i pregi e difetti dell’undici di Antonio Conte.

    Antonio Conte e Milos Krasic | ©Marco Luzzani/Getty Images Sport
    La Juve funziona in difesa. Le paure di inizio stagione per una difesa non rinforzata a dovere e un centrocampo poco coperto si sono rivelate infondate. I bianconeri difficilmente prendono gol e permettono azioni pulite agli avversari, il centrocampo fa filtro ed è spesso pericolosa con le incursioni di Marchisio e Vidal tutto poi passa dai piedi sapienti di Pirlo. La Juve non va sulle fasce ed è sterile in attacco. Antonio Conte non voleva top player ma “bass player” il problema però è che molto del suo gioco si sviluppa sugli esterni e nostante in estate ne siano arrivati tanti il solo Pepe sembra essersi calato nella parte. Elia, quello che doveva esser il fiore all’occhiello, al momento è un oggetto misterioso, Giaccherini non è continuo e con Estigarribia e Krasic sembrano esserci gravi problemi di comunicazione. Il biondo serbo smarritosi a metà della passata stagione si trascina dietro tantissimi limiti caratteriali e tattici che ne condizionano il rendimento trascinandolo perennemente fuori dal gioco del tecnico. Estigarribia lanciato per la prima volta nella mischia a Verona ha risposto con la stessa incredulità di Krasic (nella partita con il Siena) ai dettami di Conte non incidendo poi sulla partita. Insomma il punto di forza del gioco di Conte sembra esser adesso un limite della Juvetus al pari del poco utilizzo degli attaccanti in rosa sacrificati appunto dalla perenne ricerca del gioco sugli esterni. La Juve resta prima in classifica e il bicchiere è sicuramente mezzo pieno ma prima che sia troppo tardi urge un nuovo step.

  • Juve ancora in vetta ma con l’amaro in bocca

    Juve ancora in vetta ma con l’amaro in bocca

    Contrariamente a quanto annunciato alla vigilia capitan Del Piero non è della partita e Antonio Conte conferma in blocco la formazione che ha battuto il Milan due settimane fa, ma stavolta il risultato non è quello sperato. L’avversario è ostico e la Juventus pare accusare un piccolo calo fisico durante i 90′ del match che non le hanno consentito di arrivare alla vittoria in una giornata importante e che avrebbe dato la possibilità alla Vecchia Signora di distaccare in classifica molti concorrenti per la lotta allo scudetto. La partita del Bentegodi rispecchia un po’ il pomeriggio calmo e serafico di tutta la serie A, le due squadre si affrontano a viso aperto e senza alzare mai in maniera costante il ritmo, arrivando in zona gol solo grazie a qualche folata del singolo. Per tutto il primo tempo non succede quasi nulla se si eccettua un tentativo su calcio di punizione da parte di Pellissier.

    Del Piero| © OLIVIER MORIN/AFP/Getty ImagesAl rientro dagli spogliatoi la musica non cambia, la squadra bianconera fa un incessante possesso palla ma che alla fine non produce niente, uno spento Krasic, sempre più in crisi e anche un Pirlo non in giornata creano pochissimo, ci prova allora Marchisio, il principino del centrocampo juventino al 51° prova ad inventarsi un gol favoloso facendo partire uno splendido sinistro dal limite dell’area che sfiora il palo lungo del portiere ed esce di pochissimo a lato. La squadra di Conte prova a spingere e a vincere la partita e allora il tecnico leccese inserisce Giaccherini al posto di uno spentissimo Krasic e Del Piero al posto di uno stremato Marchisio. L’occasione d’oro capita appunto sulla testa del numero dieci juventino, cross pennellato dalla destra di Pepe e stacco solitario in area del capitano che di testa manda la palla a sbattere sul palo. La Juventus spinge ed un minuto dopo ci prova direttamente con il suo numero 7 che spara da fuori area un botta tremenda che Sorrentino respinge in angolo. Ma a sei minuti dal termine è il Chievo ad andare vicino al gol, su azione d’angolo dopo una strana carambola la palla sta per entrare in porta, ma ben appostato sulla linea, a Buffon battuto, c’è Del Piero che spazza di sinistro e libera l’area. Dopo di questo non succede più niente, le due squadre sembrano accontentarsi e si trascinano sullo 0-0, partita non bellissima e occasione persa per i bianconeri che però mantengono la vetta in concomitanza con gli altri bianconeri friulani reduci anch’essi da un pareggio a reti bianche nella trasferta a Bergamo.

  • Chievo-Juve probabili formazioni. C’è Del Piero con Vucinic

    Chievo-Juve probabili formazioni. C’è Del Piero con Vucinic

    Adesso la Juve non può fallire se vuole continuare a coltivare sogni di gloria, questo sarà il pensiero dei giocatori bianconeri dopo aver visto il disastro combinato da Inter e Napoli, entrambe cadute sotto i colpi di avversari nettamente più modesti. Il tecnico salentino avrà quindi caricato al massimo i suoi giocatori, tornare da Verona con i tre punti vorrebbe dire mantenere la vetta e distanziare ulteriormente gli “odiati” interisti. Conte si affiderà al 4-2-4 e all’esperienza di capitan Del Piero che affiancherà Vucinic in attacco, sugli esterni confermati Pepe e Krasic mentre in mezzo al campo la formazione bianconera non può prescindere dal duo tutto classe e qualità Pirlo-Marchisio. Panchina dunque per el guerrero Vidal che avrà al suo fianco anche Estigarribia convocato per la prima volta dal tecnico in una gara ufficiale e chissà che non possa fare una piccola apparizione anche lui. In difesa l’unico dubbio da sciogliere, un ballottaggio fra Bonucci e De Ceglie con il primo favorito sul secondo e questo comporterebbe il dirottamento a sinistra di Chiellini, con Lichtsteiner confermato a destra e Barzagli pedina imprescindibile al centro della difesa. Juventus (4-2-4): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Barzagli, Chiellini; Marchisio, Pirlo; Krasic, Del Piero, Vucinic, Pepe. A disp.: Storari; De Ceglie; Pazienza, Vidal, Giaccherini; Quagliarella, Matri.

    Alessandro Del Piero| © Maurizio Lagana/Getty Images
    In casa clivense Di Carlo dal canto suo avrà preparato la partita nei minimi dettagli e contrariamente a quanto pronosticato alla vigilia a far coppia con bomber Pellissier, già giustiziere della Vecchia Signora, sarà l’ammazza grandi Moscardelli. Per il resto il tecnico gialloblu schiererà un coperto 4-4-2 che in fase d’attacco diventa un 4-3-1-2 con Sammarco a muoversi tra le linee al posto di Cruzado e Bradley, Rigoni e Hetemaj a formare il terzetto di copertura in mediana. In difesa confermati Sardo e Jokic sugli esterni a completare il reparto saranno in mezzo Morero e Cesar. Chievo Verona (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Morero, Cesar, Jokic; Bradley, Rigoni L., Hetemaj; Sammarco; Pellissier, Moscardelli.

  • Verso Chievo-Juventus: Conte teme i clivensi e scalda Del Piero

    Verso Chievo-Juventus: Conte teme i clivensi e scalda Del Piero

    L’anno scorso Verona segnò l’inizio della fine dell’ennesima rinascita juventina dell’ultimo periodo, quest’anno i tifosi della Vecchia Signora si augurano che sia crocevia di qualcosa di più importante di un settimo posto. 21 i convocati da parte di Conte, il tecnico salentino ha pienamente recuperato De Ceglie e Giaccherini e ha deciso di lasciare a casa oltre ai soliti, anche Elia che pareva poter concorrere per una maglia da titolare e invece assisterà alla gara comodamente seduto sul divano. Chi dovrebbe tornare a far parte della formazione titolare a fianco a Vucinic, dovrebbe essere capitan Del Piero e questo vorrebbe dire ritornare al tanto caro modulo con due centrocampisti e due ali che molto verosimilmente saranno Pepe e Krasic atteso da tutti ad una prova migliore di quella contro il Milan e desideroso comunque di dimostrare di essere importante per il progetto bianconero, mentre in mezzo non si discute la presenza del duo nazionale Pirlo-Marchisio. 

    Antonio Conte | © Marco Luzzani/Getty Images
    Dal canto suo Mimmo Di Carlo e anche il portiere Sorrentino hanno sottolineato come il Chievo quest’anno abbia cominciato forte in casa, battendo sempre tutte le capolista passate dal Bentegodi, la Juventus è quindi avvisata. Certo il tecnico dei clivensi ha ribadito l’importanza dell’avversario e il blasone della squadra, ma si è detto certo che i suoi ragazzi sopporteranno a pieno la pressione che danno certe partite, per bloccare l’avanzata bianconera l’allenatore gialloblu s’affiderà in attacco alla bestia nera juventina il capitano di grande esperienza Sergio Pellissier che sarà affiancato da Thereau, mentre sarà solo panchina per il giustiziere di Napoli e Genoa, Moscardelli. Per il resto la formazione dovrebbe essere confermata in blocco con qualche piccola variante solo in mediana probabili, infatti, le esclusioni di Bradley e Cruzado a beneficio di Sammarco  e Vacek, lo schieramento di questi due uomini consentirebbe di fatto alla compagine veneta di mantenere un assetto meno spregiudicato in attacco e più contenitivo affidando la fase offensiva alle ripartenze in contropiede.

  • Anche Walcott nel mirino della Juventus

    Anche Walcott nel mirino della Juventus

    In campo era un centrocampista al massimo una mezzala seppur con il vizio del gol da allenatore Antonio Conte ha però sempre dimostrato di aver una predilezione per gli esterni e a dimostrarlo è l’organico della Juventus che tra prime e seconde scelte ne può contare addirittura sei per due posti da titolare. Il sogno del tecnico bianconero è arrivare a comporre un undici come quello del Bayern Monaco potendo contare su due esterni d’attacco di qualità assoluta quali Ribery e Robben e per farlo oltre ai risultati ci vorrà la bravura della società nel cogliere le occasioni di mercato.

    Theo Walcott ©Getty Images
    Un giocatore che fa letteralmente impazzire Antonio Conte è Theo Walcott ala di grandissima qualità e prospettiva (è un classe ’89) dell’Arsenal in scadenza nel 2013. In Inghilterra sono convinti che l’esodo iniziato in questa stagione a Gunners proseguirà nella prossima con la partenza di Walcott e Van Persie, quest’ultimo richiestissimo dal Real Madrid e dal Chelsea. Il talento inglese come confermato dal suo procuratore non rinnoverà con l’Arsenal annunciando praticamente la sua cessione nella prossima finestra di mercato e la Juventus sembra pronta a prender informazioni e tentare il colpaccio. La Vecchia Signora pare voglia provare in uno scambio alla pari con Milos Krasic che dopo un avvio importante nella scorsa stagione ha palesato limiti caratteriali e tattici non convincendo Conte.

  • Juan, l’usato sicuro. La Juve ci prova

    Juan, l’usato sicuro. La Juve ci prova

    L’ottimo avvio di campionato in casa bianconera seppur placato dagli inviti alla calma di Antonio Conte ed Andrea Agnelli ha rivalutato in parte la campagna acquisti bianconero generando entusiasmo e facendo ben sperare per il futuro. Giocando soltando il campionato Conte ha una settimana di tempo per motivare il gruppo e preparare al meglio le partite tanto che anche i bookmakers adesso iniziano a tener la Vecchia Signora in considerazione per la vittoria finale.

    Juan ©Paolo Bruno/Getty Images
    La società oltre a sposare appieno le scelte di Conte sembra disposta a metter ancora le mani al portafogli per sistemare definitivamente l’organico con gli ultimi tasselli nel mercato invernale. Qualcuno sicuramente partirà con Amauri in prima fila ma in dubbio anche le posizioni di Krasic, Quagliarella e Luca Toni in arrivo ci sono il difensore centrale già cercato in estate e un esterno di sinistra pronto a rimpiazzare Ziegler. Sin dalla fine del mercato estivo alla Juve è stato accostato il nome del brasiliano Rodolpho per molti un ottimo difensore ma decisamente una scommesse per il nostro campionato. Marotta e Paratici hanno praticamente trovato l’accordo con il ragazzo ma stentano ad accontentare le esigenti pretese del San Paolo tanto da iniziare a battere nuove strade. Nei giorni scorsi si era ipotizzato con il Milan uno scambio tra Amauri e Bonera mentre oggi il Corriere dello Sport svela un ritorno di fiamma per Juan. Il difensore giallorosso ancora fermo ai box per un infortunio è sicuramente un giocatore di alto profilo e affidamento ideale per dar manforte alla squadra da subito ma sicuramente non un colpo di prospettiva. Un pò come avvenne con Barzagli nella scorsa stagione la Juve vorrebbe prelevare il brasiliano e metterlo nelle condizioni di render la meglio sin da subito. Per il ruolo di vice De Ceglie sembra che su consiglio di Conte, la Vecchia Signora sia pronta a trattare con il Lione la cessione di CIssokho sedotto e abbandonato dal Milan qualche anno fa

  • Juventus-Milan 2-0, le pagelle. Stratega Conte, Pirlo tenore

    Juventus-Milan 2-0, le pagelle. Stratega Conte, Pirlo tenore

    Pagelle Juventus Buffon 6,5 una sola parata salva-risultato, per il resto viene chiamato in causa dai fraseggi con i compagni di reparto. Lichtsteiner 7,5 inesauribile motorino mette le ali sulla corsia destra difende-attacca con quantita’ e qualita’, corre dal primo al 96esimo minuto

    Antonio Conte ©Marco Luzzani/Getty Images
    Bonucci 6,5 un paio di chiusure poche sbavature, rischia di andare in rete; contribuisce alla vittoria Barzagli 7 e’ lui a comandare la difesa con i tempi e i movimenti giusti sempre attento non sbaglia un solo intervento Chiellini 7 lottatore, anticipa gli avversari, e chiude sia sulla fascia sia al centro della difesa, anche se l’unico pericolo della partita viene dalla sua zona di competenza Krasic 5 unica nota stonata di questa Juve, non entra mai in partita: non difende e attacca poco e male senza un ruolo tattico in campo Pirlo 7,5 tutti i palloni passano dai suoi piedi, splendide aperture e cambi di gioco, e’ lui a cambiare il ritmo e a dettare i tempi di gioco; un giocatore unico, stasera ha recuperato molti palloni. Marchisio 8 non soltanto i 2 gol ma una gara perfetta sotto tutti i punti di vista. Pepe 7,5 a volte incontenibile corre, attacca, difende allo stesso modo, salva su Ibra lanciato a rete Vidal 7 è l’uomo in più a centrocampo, è lui che non fa ripartire l’azione del Milan pressando costantemente i portatori di palla rallentandone le ripartenze, si propone al tiro un paio di volte Vucinic 7 cerca gli scambi veloci, attacca gli spazi e chiude il triangolo per la rete dell’uno a zero; colpisce l’incrocio dei pali e sfiora la rete in altre 3 occasioni – Giaccherini 6,5 salta l’uomo, porta palla e fraseggia con i compagni, quello che si chiedeva a Krasic per 55 minuti – Matri e Pazienza sv Conte 8 non sbaglia una mossa
    Delusione Abbiati ©Oliver Morin/Getty Images
    Pagelle Milan Abbiati 4 E’ vero, il suo errore non incide sul risultato ma è il secondo stagionale. Bonera 4 E’ sempre il tappabuchi e di solito svolge senza infamia e senza lode il suo compitino. Questa volta però lascia il segno, in negativo. Nesta 5,5 La mancanza di una punta di peso lo manda spesso fuori giri. Thiago Silva 6 E’ sempre lucido Zambrotta 4,5 Aver a che fare con Krasic sembra un compito agevole ma quando dalle sue parti arriva Pepe inizia a balbettare. Perde tantissimi palloni. Nocerino 5 Dovrebbe metterci almeno il suo dinamismo invece manca di posizione e sbaglia tantissimi appoggi. Van Bommel 5 Qual è il vero Van Bommel? Il combattente della scorsa stagione o il giocatore che il Bayern ha lasciato andar via? Seedorf 5 Di solito queste partite lo esaltano, questa sera invece non entra mai in partita non riuscendo a dar il suo apporto alla manovra. Boateng 4 Doveva esser il messia, il guardiano di Pirlo invece complica i piani rossoneri rimendiando un rosso da pollo. Cassano 5,5 L’attacco rossonero è lasciato troppo solo e il barese ne soffre parecchio, dai suoi piedi però nasce l’unica occasione. Ibrahimovic 5 Litiga con tutti i compagni e si limita a far a sportellate con difensori bianconeri. – Emanuelson 4 Qual è il suo ruolo? Siamo sicuri sia un giocatore da Milan? Sbaglia tutto – Antonini 5 Potrebbe dar dinamismo e altenative alla manovra fa invece tanta confusione – Ambrosini sv Allegri 4,5 Le assenze possono esser un attenuante ma il Milan non convince sul piano fisico e non convincono le sue scelte iniziali e durante la partita.

  • Verso Juventus-Milan, Vidal o Matri un dubbio per Conte

    Verso Juventus-Milan, Vidal o Matri un dubbio per Conte

    Domenica sera lo Juventus Stadium ospiterà il primo big match della sua storia, i biglietti andati a rubba in poche ore e la consapevolezza che l’undici di Antonio Conte si misurerà con la candidata principe allo scudetto rendono il match ricco di quel fascino che da troppo tempo non si vedeca in casa bianconera. Nonostante il mister continui a predicare calma ed umiltà la parola scudetto è tornata a far capolino nei sogni dei tifosi e nonostante qualche incertezza nelle partite contro Bologna e Catania l’entusiasmo resta ancora intatto.

    Antonio Conte © Marcello Paternostro/Getty Images
    Il Milan dirà quanto vale veramente questa Juve. Sono le parole con cui Gigi Buffon ha presentato il match in programma domenica prossima, Del Piero invece ha confessato che le sfide contro i rossoneri sono state sempre con un fascino particolare. Conte invece ha potuto lavorare per l’intera settimana per studiare la giusta strategia e metter in difficoltà i rossoneri. Stando alle indiscrezioni che circolano intorno a Vinovo la formazione bianconera è praticamente fatta con un unico grande dubbio rappresentato dal ballotaggio tra Vidal e Matri. L’utilizzo del cileno consentirebbe a Conte di aver un uomo in più in mediana con Pirlo e Marchisio ma farebbe gravare il peso dell’attacco sul solo Vucinic notoriamente a disagio nel ruolo di punta “unica” sugli esterni invece spazio ancora al sempre positivo Pepe e Krasic. Il forfait di Abate potrebbe però convincere Conte a tornare al suo 4-2-4 soffrendo forse a centrocampo l’inferiorità numerica e chidendo a Pirlo e Marchisio una mole di lavoro maggiore ma cercando di metter in difficoltà il Milan sulle fasce con Taiwo (candidato a sinistra) che potrebbe soffrire la velocità di Krasic a destra mentre Pepe costringerebbe Zambrotta alla difensiva.