Tag: antonio conte

  • Del Piero che spavento, esce con 8 punti di sutura

    Del Piero che spavento, esce con 8 punti di sutura

    Attimi di paura allo Juventus Stadium per Alessandro Del Piero che nel corso della partita contro il Cesena è stato costretto ad uscire in barella per un brutto colpo all’arcata sopraccigliare.
    Il capitano bianconero aveva preso il posto di Vucinic all’11’ del secondo tempo, per lui Conte aveva previsto oltre mezz’ora di gioco in vista delle ultime apparizioni di poco più di una manciata di minuti.

    Alessandro Del Piero | 6copy; Valerio Pennicino / Getty Images

    Purtroppo per Del Piero le cose sono andate diversamente e alla fine sono stati solo 8 i minuti di gioco in campo visto che al 19′ un brutto intervento di Marco Rossi lo ha costretto ad abbandonare il gioco. Il capitano ha da subito fatto capire la durezza dell’intervento (tacchettata fortuita in piena tempia) e si è temuto il peggio quando le telecamere inquadravano le mani sanguinanti del numero 10. Uscito in barella sotto un caloroso applauso e cori di incoraggiamento del pubblico di casa, Del Piero è stato immediatamente curato allo stadio e, fanno sapere gli addetti stampa bianconeri, la ferita ha richiesto 8 punti di sutura.
    Ferita lacero-contusa alla tempia sinistra – è la diagnosi dello staff medico della Juventus per Del Piero – Il giocatore non ha mai perso conoscenza, la ferita e’ stata suturata gia’ allo stadio, con otto punti. Il capitano sara’ comunque portato all’ospedale per i controlli di rito“.

    Dunque escluse le ipotesi fratture visto il duro colpo, Del Piero potrebbe tornare a disposizione di Antonio Conte già nella prossima partita contro la Roma di Luis Enrique nel posticipo di Lunedì 12 Dicembre.
    Intanto la Juventus porta a casa 3 punti fondamentali per riconquistare la vetta della classifica. Con un possesso palla quasi da record per una squdra italiana ma con qualche problema nel concretizzare la superiorità tecnica contro il Cesena, alla fine un sinistro di Marchisio batte Antonioli e sblocca il risultato. Nel finale un’uscita di Antonioli sull’ex Giaccherini che ha provocato un rigore dubbio chiude la partita (penalty ed espulsione per il numero uno del Cesena). Arrigoni, che aveva esaurito già i tre cambi, si vede costretto a mandare tra i pali il difensore Rodriguez che nulla ha potuto contro l’esecuzione dagli undici metri da parte di Vidal.

  • Marchisio mantiene la Juve in vetta, Cesena ko 2-0

    Marchisio mantiene la Juve in vetta, Cesena ko 2-0

    La Juventus conquista tre punti preziosissimi contro un Cesena completamente chiuso in difesa per tutti i 90’ che ha dovuto soccombere al gol di Claudio Marchisio nella ripresa ed al rigore di Vidal nel finale partita.

    Claudio Marchisio trascina la Juve | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Come da previsione Antonio Conte sostituisce lo squalificato Pirlo con Pazienza, Chiellini gioca a sinistra con Bonucci al centro della difesa. Arrigoni presenta davanti Mutu con Bogdani a supporto.

    I primi 45’ sono un monologo juventino con la squadra di Conte che arriva facilmente al tiro ma non riuscendo mai a concretizzare con i suoi attaccanti. Matri per ben due volte ha l’occasione giusta per sbloccare il risultato ma nella prima occasione si fa respingere il tiro da Antonioli e nella seconda cicca clamorosamente un ottimo invito di Marchisio. Pericoloso è anche Mirko Vucinic che si procura due ottime occasioni sciupate dal montenegrino che non fa della concretezza sotto porta, la sua arma migliore.

    Nella ripresa Antonio Conte sostituisce la coppia d’attacco inserendo Quagliarella e Del Piero per Matri e Vucinic. Non cambia la situazione nella ripresa con i bianconeri che sfiorano ripetutamente il vantaggio con Vucinic e Pepe in più di due occasioni. Del Piero non fa in tempo nemmeno ad entrare che è costretto ad uscire a causa di un brutto scontro di gioco con Rossi che procura al capitano bianconero un bruttissimo taglia sulla testa. Sembra stregata la porta difesa da Antonioli quando Claudio Marchisio si dimostra il vero leader bianconero inventandosi il gol del vantaggio con un preciso tiro da fuori area che si infila all’angolino sinistro di un incolpevole Antonioli. A fine partita la Juve raddoppia grazie ad un rigore molto dubbio concesso per un fallo di Antonioli su Giaccherini che produce anche l’espulsione del portiere cesenate. Vidal trasforma il rigore chiudendo di fatto una partita senza storia in cui la Juve dimostra di saper affrontare anche le cosiddette piccole in maniera autorevole e nel prossimo turno ci sarà la Roma, decimata dalla trasferta di Firenze.

  • Verso Juventus Cesena, Pazienza vice Pirlo

    Verso Juventus Cesena, Pazienza vice Pirlo

    Dopo il bel pareggio raccolto in casa del Napoli la Juventus affronterà domenica, 4 Dicembre, il Cesena allo Juventus Stadium e cercherà di portare a casa tre punti fondamentali per la testa della classifica. I bianconeri sono stati scavalcati in testa alla classifica dal Milan che nell’anticipo di venerdi ha battuto per 2 a 0 il Genoa. Obiettivo per la squadra di Conte è quello di  riprendersi il primato in classifica per questo motivo il mister ha fatto sapere già il giorno dopo l’impresa al San Paolo di non voler pensare ad un turn over in vista dell’importante partita di Domenica prossima contro la Roma di Luis Enrique: “Non mi interessa fare turnover o pensare ai diffidati per domenica. La partita con il Cesena è fondamentale, dobbiamo dare continuità ai risultati di Roma e Napoli, altrimenti avremmo fatto tanta fatica per nulla” – queste le sue parole.

    Michele Pazienza | ©Getty Images

    Contro il Cesena i bianconeri dovranno fare a meno di Pirlo squalificato per una giornata,  a centrocampo dovrebbe debuttare dal primo minuto Pazienza al posto di Pirlo, anche se toccherà questa volta a Vidal interpretare il ruolo di playmaker. Dopo lo stop per squalifica che l’ha visto assente a Napoli, riprende il suo posto a centrocampo  Claudio Marchisio. In difesa non dovrebbero esserci cambi anche se le indiscrezioni danno quasi per certo la bocciatura di Bonucci dopo le deludenti prove nei match passati ma, conoscendo Conte, difficilmente cambierà formazione. Anche in attacco confermata la coppia Matri-Vucinic con spazio nella ripresa per Quagliarella e Del Piero.

    Nel Cesena di Arrigoni, in ripresa nelle ultime giornate, si dovrà fare a meno di Comotto (infortunato) e Ceccarelli (squalificato);  torna Candreva  e in campo dal primo minuto ci sarà Bogdani si affiancherà all’ex Mutu.

    Juventus Cesena probabili formazioni

    Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Vidal, Pazienza, Marchisio; Pepe, Matri, Vucinic
    A disp.: Storari, De Ceglie, Estigarribia, Krasic, Giaccherini, Del Piero, Quagliarella. All. Conte
    Squalificati: Pirlo (1)
    Indisponibili: Manninger
    Cesena (4-4-2): Antonioli; Comotto, Von Bergen, Rodriguez, Lauro; Candreva, Guana, Parolo, Martinho; Bogdani, Mutu
    A disp.: Calderoni, Benalouane, Rossi, Ricci, Djokovic, Eder, Livaja. All.: Arrigoni
    Squalificati: Ceccarelli (1), Ravaglia (1)
    Indisponibili: Colucci, Malonga, Ghezzal, Martinez

  • Conte: “Impressionato dal Milan, voglio una Juve competitiva”

    Conte: “Impressionato dal Milan, voglio una Juve competitiva”

    Nella consueta conferenza stampa alla vigilia della gara di domani pomeriggio allo Juventus Stadium contro il Cesena, il tecnico bianconero Antonio Conte ha fatto un pò il punto della situazione sul campionato soffermandosi sul Milan, tornato in vetta alla classifica dopo aver espugnato Marassi ieri sera nell’anticipo del venerdì superando il Genoa di Malesani per 2-0.

    Antonio Conte | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Conte ha ammesso di essere rimasto impressionato dalla forza della squadra rossonera in particolar modo della facilità con la quale si sbarazza degli avversari, riconoscendole l’appellativo di favorita numero uno per lo scudetto, parola questa ancora off-limits per il tecnico:

    Il Milan lo scorso anno ha vinto lo scudetto ed è normale che sia ancora la candidata principale alla conquista del titolo. Nelle ultime otto partite ne ha vinte sette e pareggiate una, ma ciò che mi stupisce è il modo in cui le ha vinte: sempre passeggiando e contro avversarie tutte ostiche“.

    Ma la sua Juve in questo momento è lì in alto, per Conte la cosa importante è vedere che la squadra è tornara ad essere competitiva dopo le ultime due stagioni disastrose:

    Il primo obiettivo che mi ero prefissato ad inizio stagione è stato raggiunto, quello di avere riconquistato credibilità agli occhi di tifosi e avversari ed essere ritornati competitivi. Il secondo step è quello di mantenere questo livello di competitività nel lungo periodo e se raggiungeremo anche questo secondo obiettivo allora penseremo ad altro“.

    Dopo le due gare consecutive giocate in trasferta (a Roma contro la Lazio e a Napoli), la Juventus torna nel suo stadio domani pomeriggio per affrontare, per la prima volta senza Pirlo, un Cesena che, nonostante la classifica deficitaria e che vede i romagnoli al penultimo posto, è una squadra in salute perchè reduce da due vittorie consecutive. Il tecnico Daniele Arrigoni è riuscito subito al suo arrivo ad infondere ai giocatori una giusta mentalità che ha permesso al Cesena di risalire dopo aver toccato il fondo, per questo Conte mette in guardia i suoi uomini:

    Dovremo stare attenti, loro non hanno nulla da perdere, vengono a Torino con la testa sgombra. Per noi la prossima partita è quella della vita, i 3 punti in palio contro i romagnoli sono come quelli con la Roma di lunedì prossimo. Certo, vincendo col Cesena daremmo grande valore alla vittoria con la Lazio e al pareggio con il Napoli. Non vincendo ridimensioneremmo di tanto queste due trasferte che abbiamo affrontato“.

  • Juve, doppietta Elia nel 5-3 all’Entella Chiavari

    Juve, doppietta Elia nel 5-3 all’Entella Chiavari

    Nel test amichevole che ha avuto luogo oggi pomeriggio, 1 Dicembre, a Vinovo, la Juventus ha affrontato l’Entella Chiavari, formazione della Seconda Divisione Lega Pro, per le prove generali in vista della sfida allo Juventus Stadium di domenica pomeriggio contro il Cesena.

    Eljero Elia | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Il tecnico bianconero Antonio Conte si è dedicato nella prova di schemi e moduli e per questo motivo ha concesso solo per pochi minuti l’occhio indiscreto delle telecamere, negando le riprese persino a Juventus Channel. La Juve è scesa in campo con un 4-3-3 quasi inedito con Manninger tra i pali, il Primavera Guano e Marrone al centro della difesa con De Ceglie e Motta terzini, centrocampo affidato a Marchisio, Pazienza e Giaccherini e un reparto offensivo composto da Quagliarella, Del Piero e Krasic.

    Il primo tempo si è chiuso in maniera favorevole per i liguri, 2-1, che dimostrano di essere una squadra ben organizzata in campo e pronta con le ripartenze in contropiede.
    E’ l’Entella a sbloccare per prima il risultato con un’autorete di Guano, sfortunato nella deviazione su un corner battuto dai liguri. Il pareggio della Juve arriva su calcio di rigore, concesso per un fallo di mano in area su punizione di Del Piero che lo stesso capitano trasforma, ma sono gli ospiti a riportarsi nuovamente in vantaggio, con Lenzoni che approfitta di un’altra incertezza di Guano.

    Nella ripresa Marchisio lascia il posto a Marrone che si sposta a centrocampo e in difesa viene dato spazio a diversi Primavera. Conte dà spazio anche ad Elia e Iaquinta che prendono il posto di Del Piero e Krasic. Ed è proprio l’olandese a portare la Vecchia Signora in vantaggio con una doppietta. Ma l’Entella Chiavari non molla e ristabilisce l’equilibrio con il gol del 3-3 di Bertoli.

    Tocca però a Iaquinta chiudere la pratica, dapprima segnando il 4-3 con un tiro dal limite dell’area che trova l’angolino basso alla sinistra del portiere, infine con un assist per Giaccherini che ha il compito di infilare il pallone del definitivo 5-3.

  • Juventus camaleontica, senza Pirlo che si inventa Conte?

    Juventus camaleontica, senza Pirlo che si inventa Conte?

    Dopo l’impresa al San Paolo contro il Napoli di Mazzarri, bestia nera degli ultimi anni, la Juventus, costretta a rimontare per ben 2 volte il risultato, gia pensa alla prossima partita di scena allo Juventus Stadium di Torino contro il Cesena. Domenica sarà la prima volta in questa stagione in cui Antonio Conte dovrà fare a meno di Pirlo, diffidato e ammonito nel corso della partita di recupero di Martedì.

    Per l’allenatore, che dee privarsi del “faro” nell’undici titolare, solo poche ore per pensare alla soluzione. Verosimilmente la soluzione coinciderà con il cambio di modulo visto che nella rosa manca un vero sostituto “alla Pirlo”. Conte definito ad inizio stagione un integralista del modulo, ha smentito tutti prima con l’adozione del 4-3-3 e per ultimo con il modulo attuato contro il Napoli, mettendo in campo la squadra, in versione inedita, con uno schieramento “a specchio” all’undici di Mazzarri, soluzione che ha creato non poche difficoltà ai partenopei.

    Andrea Pirlo squalificato per Juventus Cesena | ©Getty Images

    Vediamo quindi come potrebbe scendere domenica in campo la Juventus senza Pirlo contro il Cesena: la prima soluzione (quella più scontata) potrebbe essere l’impiego di Pazienza, mentre le altre, potrebbero vedere, Vidal o lo stesso Marchisio con compiti di regia. Meno probabile l’inserimento di Marrone inesperto nel guidare una grande squadra.

    Fortunatamente per Mister Conte, domenica rientra Marchisio dalla squalifica, centrocampo quindi affidato all’uomo in più della Vecchia Signora. Inoltre, potrebbe essere l’occasione per concedere un turno di riposo al “goleador” Simone Pepe che, diffidato potrebbe scontare un turno di top proprio in vista del match contro la Roma. Il paraguaiano Estigarribia potrebbe essere il primo sostituto usato da Conte per turn over. Se ragioniamo in termini di diffidati anche Giorgio Chiellini in vista della partita contro la Roma di domenica prossima, potrebbe usufruire di un turno di riposo, i candidati per sostituirlo potrebbero essere Grosso e/o Deceglie. Le altre novita’ potrebbero riguardare una staffetta tra Quagliarella e una tra Matri e Vucinic a partita in corso, per il resto dovrebbero scendere tutti in campo gli altri reduci della battaglia di Napoli compreso Bonucci, reo di aver concesso troppo ingenuamente la terza rete di Pandev al San Paolo.

  • Estigarribia, rivelazione Juve: grinta, velocità e gol

    Estigarribia, rivelazione Juve: grinta, velocità e gol

    In apparenza sembra il protagonista del film “Apocalypto” di Mel Gibson, ambientato ai tempi dei Maya, in cui il giovane “Zampa di Giaguaro” sfrutta la sua velocità di corsa e la sua potenza fisica per salvare se stesso e la sua famiglia dall’invasione di una tribù nemica, prima che i conquistadores spagnoli arrivino a stravolgere gli equilibri autoctoni.

    In realtà, la velocità di corsa è solo una delle doti di Marcelo Alejandro Estigarribia, che si somma alla grinta ed alla determinazione, che traspare dal suo sguardo da Indios, e dalle parole con cui – nel post partita di ieri – ha raccontato la svolta del match contro il Napoli: “Uccidere o morire per rimontare“, segnale di una personalità non comune, soprattutto per un’esordiente dal primo minuto.

    Marcelo Estigarribia | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Non poco per un ragazzo di 24 anni, soprannominato “el Chelo”, il violoncello, alla prima da titolare nella bolgia del San Paolo, che ha mostrato anche la dolcezza dei suoi piedi con quello stop delizioso e quel tiro a beffare De Sanctis che vale il provvisorio 3-2, preziosissimo in chiave rimonta.

    Non poco per un oggetto finora misterioso della truppa bianconera, arrivato in punta di piedi al modico costo di 500 mila euro, in prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro, pagabili in tre rate, che – alla luce di quanto mostrato ieri in campo – si rivelerà un grande affare.

    La sua qualità, però, si era già intravista durante la scorsa Coppa America, vestendo la maglia della sua Nazionale, il Paraguay, giungendo a disputare la finalissima del torneo, contro l’Uruguay, ma solo con la gara di ieri Marcelo verrà conosciuto dal grande pubblico, con la sua instancabile corsa sulla fascia, riuscendo a mettere in difficoltà un veterano come Cristian Maggio, costretto a rincorrerlo, spesso, a vuoto.

    Le sue caratteristiche naturali si adattano perfettamente al gioco di mister Conte, anche se – in verità – la decisione di schierarlo in campo ieri da titolare è stata strettamente connessa all’assenza di Marchisio per squalifica: il centrocampo “titolare” resta formato da Marchisio, Pirlo e Pepe, ma Estigarribia, con la gara disputata ieri, ha dimostrato di poter essere una validissima alternativa su cui contare, per le doti offensive ma anche per l’umiltà con cui affronta la fase di ripiego difensivo.

    Un’ottima rivelazione, dunque, che potrà essere utilissima nel corso della stagione juventina: per sognare in grande, infatti, è essenziale che le alternative in panchina siano all’altezza dei titolari, affinchè lo standard di squadra rimanga sempre elevato.

  • Juve rimonta a Napoli 3-3, Pepe gela il San Paolo

    Juve rimonta a Napoli 3-3, Pepe gela il San Paolo

    Una vera e propria battaglia quella andata in scena stasera al San Paolo dove si giocava Napoli – Juventus, recupero della 11esima giornata di Serie A rinviata per motivi di ordine pubblico a causa del maltempo che lo scorso 6 novembre aveva creato disagi nel napoletano e in gran parte della Campania. Partita ricca di gol, ben 6, e di grandi emozioni con un primo tempo giocato magistralmente dal Napoli, andato sul riposo sul 2-0, e un secondo tempo che ha evidenziato il grande carattere della Juventus di quest’anno che è riuscita a rimettersi in piedi dopo l’uppercut micidiale sferrato da Pandev nel gol del 3-1 rimontando fino al 3-3 finale.

    Goran Pandev | © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    Formazione annunciata per il Napoli che perde uno dei Tre Tenori, Cavani, per un infortunio rimediato a Bergamo sabato sera. Mazzarri sceglie il trio Hamsik, Lavezzi e Pandev con Zuniga preferito sulla sinistra a Dossena e Maggio sulla destra che rientra dopo il turno di riposo concessogli dal tecnico partenopeo; bianconeri invece privi di Marchisio squalificato, Conte sorprende un pò tutti ridisegnando una Juve con un 5-3-1-1 anomalo con Chiellini a fare il terzo centrale ed Estigarribia sulla corsia di sinistra tenuto in posizione più bassa per contenere la spinta offensiva di Maggio, Pepe viene utilizzato come interno al fianco di Pirlo e Vidal e a fare la spola tra centrocampo e attacco mentre Vucinic è a sostegno di Matri.

    L’avvio del match è tutta di marca napoletana, dopo un timido tentativo di Vucinic il Napoli trova al quarto d’ora un calcio di rigore netto per un fallo ingenuo di Pirlo sul velocissimo Lavezzi: dal dischetto si presenta Hamsik che fa secco Buffon il quale riesce solo a sfiorare la conclusione angolata e potente dello slovacco ma il direttore di gara Tagliavento fa ripetere correttamente per l’invasione dell’area di rigore di due giocatori azzurri; la seconda esecuzione del centrocampista è centrale ma imprecisa con la sfera che sorvola la traversa.

    Il risultato si sblocca 7 minuti più tardi quando da un calcio di punizione dalla trequarti scodellato in area, Bonucci sbaglia intervento e serve di testa il liberissimo Hamsik che di testa da due passi deposita la sfera in fondo al sacco per la gioia dei 55 mila tifosi azzurri. La Juve accusa il colpo e con un Pirlo non nella sua serata migliore e che perde diversi palloni, cosa inusuale per lui, al 40′ va sotto di due reti: il regista bianconero è anche sfortunato perchè nell’intento di spazzare, la palla carambola addosso a Maggio e finisce sui piedi di Pandev che batte Buffon di destro incrociando sul palo opposto e va al riposo in vantaggio per due reti a zero.

    Simone Pepe | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Nella ripresa però il Napoli concentrato e aggressivo del primo tempo rimane negli spogliatoi mentre la Juve impaurita e ferita entra in campo con un atteggiamento completamente diverso e si trasforma: passaggio geniale di Vidal per Matri che accorcia subito le distanze al 48′, poi Vucinic va via alla marcatura di Cannavaro in velocità ma trova la pronta risposta di De Sanctis che mette in calcio d’angolo. Il Napoli si riorganizza, Lavezzi, il migliore dei suoi, è imprendibile per i difensori bianconeri e guadagna una infinità di punizioni preziose. Ma il San Paolo va in delirio completo quando al 68′ è ancora Pandev, che non fa rimpiangere l’assente Cavani, a freddare Buffon per il 3-1, l’attaccante macedone riceve un cross basso dalla destra di Maggio, Bonucci va a vuoto e l’ex Inter stoppa e gira in rete di sinistro.

    Per usare un gergo pugilistico, il montante sferrato da Pandev è di quelli che ti fanno barcollare e rischiano di farti crollare al tappeto senza più rialzarti ma la Juve dimostra di saper incassare anche i colpi più tremendi riaprendo nuovamente la gara 4 minuti dopo con Estigarribia che, lasciato solo, riaccorcia le distanze superando De Sanctis per il suo primo centro in bianconero alimentando le speranze di rimonta. La Vecchia Signora è dura a morire perchè a 10 minuti dal termine Pepe, con l’ennesima azione travolgente e con l’orgoglio, prende palla a centrocampo la porta al limite dell’area e dopo un rimpallo favorevole batte con un preciso destro all’angolino basso l’estremo difensore azzurro per un 3-3 folle che fa più bene alla Juve, che ha rischiato di pagare a caro prezzo l’atteggiamento iniziale troppo remissivo conseguenza del modulo scelto da Conte che forse ha pensato più a non prenderle che ad imporre il proprio gioco, che al Napoli, rimasto a -9 dalla vetta occupata proprio dai bianconeri. La fuga della Juve non si è concretizzata (+2 su Milan e Udinese) ma questo è stato un test probante per la tenuta psicofisica degli uomini di Conte.

    Video Highlights Napoli – Juventus 3-3

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  • Napoli – Juventus, dubbio Cavani. Conte torna al 4-2-4?

    Napoli – Juventus, dubbio Cavani. Conte torna al 4-2-4?

    Dopo il rinvio causa maltempo dello scorso 6 novembre che ha sollevato molte polemiche, si recupera stasera Napoli – Juventus, match di cartello della 11esima giornata di Serie A. In uno stadio San Paolo esaurito in ogni ordine di posto, azzurri e bianconeri daranno vita ad una battaglia, nel senso calcistico del termine, in campo cercando di raggiungere ognuno i propri scopi: il Napoli per rientrare nella corsa scudetto, la Juventus per provare la fuga.

    Edinson Cavani | © Marco Luzzani/Getty Images

    La rivalità affonda le proprie radici nella storia politica dell’ottocento fino ad evolversi e toccare anche l’ambito sportivo infuocandosi e trovando il proprio culmine con le epiche sfide a cavallo degli anni ’80 e ’90 quando a sfidarsi erano il Napoli del Pibe de Oro Diego Armando Maradona e la Juventus di Le Roi Michel Platini. Erano gli anni in cui partenopei e bianconeri lottavano per lo scudetto, una situazione che potrebbe ripresentarsi quest’anno a distanza di tempo visto il declino che ha vissuto il Napoli nell’ultimo decennio e la rinascita degli ultimi anni sotto la gestione De Laurentiis che ha portato gli azzurri nuovamente in Champions e ai vertici del calcio italiano e le ultime due stagioni disastrose della Juventus che non vince al San Paolo da ben 4 anni e che ha perso 3 dei 4 confronti nelle ultime due annate.

    Sia Mazzarri che Conte però dovranno affrontare la sfida con problemi di formazione, il tecnico partenopeo dovrà rinunciare con molta probabilità ad uno dei Tre Tenori, Edinson Cavani, non ancora ristabilitosi dalla botta alla tibia rimediata a Bergamo nell’ultimo turno di campionato e ancora in forte dubbio, che l’anno scorso travolse da solo la Juventus segnando una tripletta, ricordo ancora vivo questo per i tifosi partenopei, l’allenatore bianconero invece non potrà contare con certezza sul cardine del centrocampo Claudio Marchisio costretto a guardare il match da casa per squalifica scattata dopo il giallo rimediato all’Olimpico contro la Lazio.

    Senza la sua punta di diamante, Mazzarri quindi dovrebbe optare per Pandev centravanti con alle sue spalle Hamsik e Lavezzi pronto quest’ultimo ad inserirsi negli spazi e a bucare in velocità la retroguardia avversaria, in mediana Inler è recuperato dopo aver riposato nell’ultimo turno e giocherà al fianco di Gargano con a destra Maggio e a sinistra ballottaggio tra Dossena e Zuniga; solito pacchetto arretrato con Cannavaro al centro e Campagnaro e Aronica ai suoi lati, in porta De Sanctis.

    Conte, vista l’assenza di Marchisio, sta pensando di abbandonare l’ormai collaudato 4-3-3 e tornare al 4-2-4/4-4-2 di inizio stagione con Vidal che avrà il compito di dare una maggiore protezione al regista dell’undici bianconero Pirlo e l’inserimento quindi di un esterno sinistro che uscirà dal ballottaggio tra Estigarribia e Giaccherini con il paraguaiano in vantaggio sul secondo. In difesa solita linea a 4 davanti a Buffon con Lichtsteiner a destra, coppia centrale Bonucci – Barzagli e Chiellini che se la dovrà vedere contro un Maggio fresco dopo il turno di riposo concessogli da Mazzarri contro l’Atalanta; in attacco quindi Vucinic e Matri con Pepe largo a destra. Se Conte dovesse confermare invece il 4-3-3 spazio in mezzo al campo all’ex Pazienza a prendere il posto di Marchisio. Ancora panchina per Del Piero mentre uno tra Elia e Krasic finirà ancora una volta in tribuna.

    PROBABILI FORMAZIONI NAPOLI – JUVENTUS (ore 20:45)

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Zuniga; Hamsik, Lavezzi; Pandev.
    Panchina: Rosati, Fernandez, Fideleff, Dossena, Cavani, Chavez, Mascara.
    Allenatore: Mazzarri.

    JUVENTUS (4-2-4): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Pirlo, Vidal; Pepe, Matri, Vucinic, Estigarribia.
    Panchina: Storari, De Ceglie, Pazienza, Giaccherini, Krasic, Del Piero, Quagliarella.
    Allenatore: Conte.

  • Lazio Juventus 0-1, le pagelle. Pirlo, magica regia

    Lazio Juventus 0-1, le pagelle. Pirlo, magica regia

    La Juventus ritorna padrona della Serie A conquistando tre punti preziosissimi contro la Lazio grazie ad un gol del suo uomo più sorprendente in questo inizio di stagione e cioè Simone Pepeche nel primo tempo decide una sfida ricca di emozioni. Bella la partita con tante prestazioni sopra la sufficienze piena, sugli scudi Buffon e Marchetti. Desta una buona impressione anche Diakite schierato un po a sorpresa da Reja, di qualità assoluto la prova di Andrea Pirlo acciaccato ma sempre prezioso.

    Andrea Pirlo ©GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    Pagelle Lazio Juventus

    Marchetti 7 ancora una prestazione super del portiere ex Cagliari che chiude la porta alla Juventus dopo aver subito il gol del vantaggio bianconero in cui ha potuto ben poco.

    Klose 6 il tedesco non è al meglio e si vede ma alcune sue accelerazioni fanno male ad una difesa bianconera tuttavia molto attenta

    Diakitè 6,5 buona la prestazione del difensore biancoceleste che non ha fatto sentire minimamente l’assenza di Dias.

    Juventus

    Pepe 7 l’uomo in più per la Juventus, e pensare che ad Agosto guardava tutti dalla tribuna con la valigia in mano

    Buffon 7 è tornato definitivamente il numero uno al mondo, sicurezza estrema in tutte le situazioni di gioco e due miracoli su Tommasi Rocchi

    Pirlo 7 superbo, geniale, sontuoso e chi più ne ha più ne metta per il regista bianconero che ha dominato in mediana pur non essendo al massimo della condizione fisica

    Le pagelle

    LAZIO (4-3-1-2): Marchetti 7; Konko 6, Stankevicius 5,5, Diakité 6,5, Radu 5,5; Brocchi 6 (dal 1’ s.t. Gonzalez 6), Ledesma 5,5, Lulic 5,5 (dal 26’ s.t. Sculli 5); Hernanes 6; Rocchi 6 (dal 19’ s.t. Cisse 5,5), Klose 6. (Carrizo, Scaloni, Biava, Cana). All. Reja.

    JUVENTUS (4-3-3): Buffon 7; Lichtsteiner 6,5, Bonucci 6, Barzagli 6,5, Chiellini 6; Vidal 6,5, Pirlo 7, Marchisio 6,5; Pepe 7 (dal 35’ s.t. Estigarribia s.v.), Vucinic 6,5 (dal 20’ s.t. Giaccherini 6), Matri 6,5 (dal 38’ s.t. Quagliarella s.v.). (Storari, De Ceglie, Pazienza, Del Piero). All. Conte.

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