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  • Juve, Conte vicino all’addio in estate per lite con Marotta

    Juve, Conte vicino all’addio in estate per lite con Marotta

    E’ iniziata nel migliore dei modi l’avventura di Antonio Conte alla guida della sua Juve chiudendo il 2011 in testa al campionato insieme al Milan e con in più il record di non aver ancora subito la prima sconfitta stagionale. Eppure, nonostante l’oasi felice ben dipinta grazie ai risultati, sembra che l’allenatore fosse vicinissimo alla rottura ancor prima di iniziare.

    Antonio Conte, mister bianconero | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Secondo una clamorosa indiscrezione rivelata dal quotidiano Libero, il tecnico bianconero è stato sul punto di dare le sue dimissioni, pare infatti che Conte ai primi di agosto abbia avuto una furiosa lite con Marotta. Il motivo della rottura con il dg sarebbe riconducibile ad incomprensioni sul mercato e, in particolar modo, sembra che il tecnico non abbia gradito alcune scelte che erano state fatte dal dg sulla cessione di alcuni giocatori, su tutti Bonucci, Giovinco e Pepe.

    Sembra che il tecnico abbia minacciato le dimissioni se non fosse toccato a lui, e non Marotta, avere l’ultima parola sul mercato. Forte del consenso e della stima del presidente Andrea Agnelli e dei senatori dello spogliatoio, Conte ha avuto la meglio sul dg Marotta, che in passato è stato reduce di una campagna acquisti discutibile soprattutto per le scelte di acquistare Motta e Martinez e di lasciar partire Trezeguet. La lite però potrebbe aver coinvolto anche altri giocatori sia in partenza e poi bloccati all’ultimo come Marchisio, che nello scorso mercato estivo era molto vicino al Milan, sia in entrata, come Inler che il tecnico non considerava adatto ai suoi schemi e che poi è stato rimpiazzato da Vidal, più utile nello scacchiere di Conte.

    Il resto è storia che ormai tutti conoscono: la società bianconera ha deciso di accontentare il tecnico bianconero facendo bloccare il trasferimento di Bonucci, chiamando dal Cesena Giaccherini come sostituto di Giovinco e confermando Simone Pepe, giocatore che Marotta stava per cedere e che oggi sta ricambiando la fiducia di mister Conte con una strepitosa stagione dimostrandosi uno dei migliori in campo.

    Conte si impone definitivamente, nello spogliatoio e in società, Marotta ne esce un po’ ridimensionato. I risultati per ora danno ragione al tecnico.

  • Conte “Benvenuto Borriello ma devi guadagnarti il posto”

    Conte “Benvenuto Borriello ma devi guadagnarti il posto”

    La Juventus è appena rientrata in Italia da Dubai dove ha effettuato la preparazione invernale al caldo dell’emirato per non perdere la concentrazione e la forma fisica e affrontare la seconda parte di stagione nel migliore dei modi cercando di competere con le avversarie fino alla fine per lo scudetto.

    Antonio Conte | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    La truppa bianconera ha fatto scalo direttamente a Lecce dove domani pomeriggio la Vecchia Signora sarà impegnata per la ripresa del campionato contro i giallorossi di Serse Cosmi. Conte, leccese doc, è rimasto favorevolmente sorpreso dell’accoglienza che gli hanno riservato i suoi conterranei al suo arrivo a Casarano. Il tecnico, che ha giocato con la maglia giallorossa per 6 stagioni prima di diventare il pilastro e capitano della Juve, li ha ringraziati affettuosamente.

    Nella consueta conferenza stampa il mister della Juve ha speso, inevitabilmente, qualche parola sul mercato e in particolare sul nuovo arrivo in casa bianconera Marco Borriello. Sull’attaccante, che non si è ancora unito ai suoi nuovi compagni rimanendo a Torino per svolgere un programma di lavoro differenziato a Vinovo, il tecnico ha speso parole d’elogio dando il suo personale benvenuto ma allo stesso tempo mettendolo in guardia su un eventuale posto fisso nell’undici titolare:

    Sono contento del suo arrivo. Marco rappresenta un’ulteriore alternativa, ma deve ancora entrare nella mentalità, negli schemi di questa squadra. Sta a lui lavorare sodo per sovvertire alcune gerarchie e guadagnarsi il ruolo di titolare. E al riguardo Matri sta facendo un campionato importante, da grande giocatore: è fermo a sei reti e segna meno dell’anno scorso? Io non guardo mai il gol, ma l’utilità del calciatore in funzione della squadra“.

    Fiducia a Matri quindi ma anche a Quagliarella sul quale il tecnico vuole continuare a puntare a dispetto delle recenti voci di mercato che vogliono l’attaccante di Castellammare di Stabia lontano da Torino con Roma e Fiorentina in prima fila.

    A proposito di attaccanti, Conte per la trasferta di Lecce potrà riabbracciare il suo pupillo Mirko Vucinic, anche lui ex giallorosso (ha lasciato un ottimo ricordo nelle sei annate giocate in Salento) reduce da uno stop di circa un mese che gli ha fatto saltare gli ultimi impegni del 2011, e che comporrà il tridente offensivo insieme a Matri e Pepe. Il tecnico bianconero non sottovaluta l’avversario mettendo in guardia i suoi:

    La ripresa del campionato riserva sempre delle insidie, ma abbiamo lavorato bene per arrivare alla sfida contro il Lecce al meglio. Dobbiamo fare la partita, anche se non sarà facile. I giallorossi sono una squadra solida con buone individualità come con Muriel, Di Michele, Olivera, Giacomazzie Cuadrado. Ma noi siamo la Juventus e non dobbiamo temere nessuno“.

    Per il match è previsto anche il rientro di Andrea Pirlo in cabina di regia coadiuvato dai soliti Marchisio e Vidal.

  • Juventus Al Hilal 7-1, Del Piero in grande spolvero

    Juventus Al Hilal 7-1, Del Piero in grande spolvero

    La Juventus saluta Dubai con una facile vittoria contro la modesta squadra locale dell’Al Hilal. Un’amichevole a senso unico, terminata con il punteggio finale di 7-1. La partita è stata organizzata dal principe saudita Abdallah Bin Mosaed per l’addio al calcio giocato del portiere Aldeayea, il Buffon dell’Arabia. Per Conte un’ottima risposta dalla sua squadra, che torna in Italia con la consapevolezza di potersela giocare alla pari con il Milan di Allegri, potendo contare anche su un Borriello in più e molto probabilmente sulla spinta a sinistra dell’ex Caceres, e sulla fantasia del cileno Pizarro in arrivo dalla Roma.

    alessandro del piero | © FAYEZ NURELDINE/AFP/Getty Images

    La sfida contro l’Al Hilal ha visto come protagonista assoluto Alessandro Del Piero. Evidentemente la terra araba ringiovanisce il capitano bianconero, fresco vincitore dell’Oscar Global Soccer. Qui è amato da tutti e considerato ancora uno dei calciatori europei più forti in circolazione. L’attaccante della Juventus non ha voluto smentire la sua fama e nel primo tempo è riuscito a firmare una splendida doppietta, impreziosita da un pallonetto nell’azione del secondo gol. Il terzo gol è stato realizzato dall’ex Amburgo Elia (flop del mercato estivo di Marotta) mentre la quarta rete porta la firma del cileno Vidal, il quale sta aspettando con ansia l’arrivo del suo connazionale giallorosso. Nella ripresa completano la festa bianconera i gol di Chiellini, assistito dal suo compagno di squadra Marchisio, poi l’ex Udinese Simone Pepe su calcio di punizione e il partente Quagliarella (nelle ultime ore di mercato l’attaccante napoletano è dato vicino all’Inter di Claudio Ranieri).

    Domenica la Juventus si ritufferà nel Campionato di Serie A, dove sarà impegnata nell’insidiosa trasferta di Lecce. I giallorossi hanno trovato in Serse Cosmi un tecnico di grande carisma che sembra aver trovato la medicina giusta per raggiungere il traguardo della salvezza. Conte sembra intenzionato a varare il 4-3-3 con Pepe, Matri e Vucinic a comporre il trio offensivo.

    HIGHLIGHTS JUVENTUS AL HILAL 7-1

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  • Borriello alla Juventus, come cambiano le gerarchie di Conte?

    Borriello alla Juventus, come cambiano le gerarchie di Conte?

    Un anno fa rifiutò, forse sbagliando, il ruolo di vice Ibrahimovic per giocarsi le sue chance alla Roma sperando in una definitiva consacrazione, Marco Borriello però dopo un avvio di stagione importante con Ranieri in panchina aveva trovato meno spazio con Montella prima uscendo praticamente dall’undici titolare con Luis Enrique in questa stagione. La maglia bianconera della Juventus rifiutata nella scorsa stagione diventa adesso l’ennesima occasione di riscatto ed una opportunità concreta per convincere Prandelli di esser l’attaccante giusto per la Nazionale. L’arrivo di Marco Borriello alla Juventus cambia qualcosa anche nelle gerarchie interne all’organico a disposizione di Conte che alleggerito dalle partenze di Amauri con destinazione Fiorentina e Luca Toni destinato al Cesena dovrà cercar di far coesistere Matri, Vucinic, Del Piero, Quagliarella, Borriello e Iaquinta. Proviamo ad analizzare la posizione di ogni giocatore cercando di intuire le idee di mister Conte che stando alle indiscrezioni provenienti dall’ambiente Juve ha richiesto con insistenza l’arrivo di Borriello.

    Fabio Quagliarella | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Partiamo da Alessandro Matri in linea teorica il titolare dell’attacco bianconero, il terminale offensivo che però dopo un avvio di stagione interessante e promettente ha pagato forse un po’ un calo di forma e forse anche qualche limite caratteriale dovuto al recupero di Quagliarella e alla conseguente mancanza di certezza del posto fisso. La presenza di Borriello dovrà esser un ulteriore stimolo a far meglio rivestendo il giallorosso proprio il ruolo di prima alternativa. Con Matri e l’inamovibile Pepe un gradino più avanti sembra esserci ancora Mirko Vucinic che seppur ad intermittenza ha dimostrato di poter dare brio e imprevedibilità all’attacco della Juventus diventando devastante con le sue incursioni dalla sinistra.

    Diminuiscono invece le speranze di capitan Del Piero utilizzato con il contagocce nella prima parte di stagione nonostante l’infortunio di Quagliarella e la non presenza di Borriello, le sue chance adesso sembrano davvero al lumicino nonostante Conte lo continui a definire indispensabile e lui stesso si continua a vedere al centro del progetto bianconero. La posizione di Quagliarella a questo punto è ibrida, da vice Matri è diventato adesso vice Vucinic ma considerando le opportunità che Conte ha dato durante la stagione ad Estigarribia e Giaccherini il suo ruolo di secondo non è cosi scontato. Non escluderei oltretutto una sua partenza se alla Juve dovesse arrivare un offerta allettante. Ultimo in organico ma notoriamente bravo a destabilizzare le gerarchie c’è Vincenzo Iaquinta dato in pieno recupero ma difficilmente piazzabile nel mercato invernale.

  • Juventus, affari con la Roma. Dopo Borriello idea Pizarro

    Juventus, affari con la Roma. Dopo Borriello idea Pizarro

    La Juventus trova un’alleata insospettabile in questa finestra di mercato, la Roma del presidente americano Di Benedetto. Conclusa l’operazione Borriello, Beppe Marotta insieme a Paratici hanno individuato nel centrocampista giallorosso Pizarro un nuovo obiettivo di  mercato. Nel frattempo la dirigenza juventina continua a sondare il mercato per il capitano della Sampdoria Palombo e l’azzurro Montolivo, da tempo in rotta con l’ambiente viola. In uscita Amauri potrebbe finire proprio alla Fiorentina di Delio Rossi.

    Proseguono i lavori alla Juventus, impegnata in questi giorni a Dubai per la preparazione invernale. Chi non è mai andato in vacanza neanche per un giorno durante le festività natalizie è Marotta, il quale è attivissimo nel mercato, sia in entrata che in uscita. Dopo aver firmato il colpo Borriello, il direttore tecnico bianconero vuole regalare all’allenatore Conte un’alternativa a Pirlo, fin qui il faro del centrocampo bianconero. L’obiettivo più realistico è il cileno della Roma Pizarro, rimasto ai margini del progetto di Luis Enrique. Il tecnico spagnolo ha da tempo escluso l’ex gioiello della Roma di Spalletti. Una situazione favorevolissima per raggiungere l’accordo fra le due parti, lo stesso ds giallorosso Sabatini non sembra porre veti particolari alla trattativa, confermando la linea adottata fin dal suo primo giorno nella Capitale: se c’è un giocatore scontento non può rientrare in alcun modo a far parte del progetto. Così, dopo Vucinic e Borriello, è in rampa di lancia verso lo Juventus Stadium anche il terzo giallorosso.

    David Pizarro | © Paolo Bruno/Getty Images

    Marotta avrebbe virato sul cileno 32enne ex Udinese e Roma dopo aver ricevuto i no di Montolivo e Palombo, con il viola che rappresentava l’obiettivo numero uno per il centrocampo di Conte. Il primo è da tempo in rotta con il suo club che l’ha lanciato dopo averlo acquistato dall’Atalanta sei anni fa. Il no del calciatore può essere collegato alle voci di quest’estate che lo volevano già promesso sposo al Milan. Galliani aveva offerto le comproprietà di Strasser e Paloschi per ottenere il cartellino del giocatore viola ma Pantaleo Corvino considerò l’offerta ridicola. Montolivo si rifiutò di firmare il prolungamento del contratto in scadenza a giugno. Dopo il no alla Juventus è tornata alla carica l’Inter di Moratti, sebbene anche i nerazzurri sembrano arrivati tardi, con il Milan bravo ad anticipare tutte le concorrenti già dalla scorsa estate.

    Discorso diverso invece per Palombo. Il capitano della Doria conosce perfettamente Marotta, insieme al quale era stato l’artefice dello straordinario campionato della Samp guidata da Del Neri che riuscì a centrare la qualificazione al preliminare di Champions League nella scorsa stagione, per poi retrocedere a giugno. Nonostante le incomprensioni con il direttore sportivo Sensibile, Palombo ha deciso di non abbandonare la sua squadra e il suo desiderio è quello di contribuire in maniera determinante alla promozione in Serie A già a partire da quest’anno. Quindi il no del capitano verso il suo ex direttore tecnico è un no dettato solamente dal cuore, anche perché in pochi al giorno d’oggi rifiuterebbero di giocare per la Juventus di Conte.

    E Amauri? Da oltre un anno continua a rifiutare qualsiasi offerta gli venga proposta, se si esclude la felice parentesi al Parma iniziata proprio nel gennaio scorso. Nelle ultime ore il nome della punta brasiliana è stata accostato a quello della Fiorentina, squadra che ha perso Gilardino, ormai da considerarsi a tutti gli effetti un nuovo giocatore del Genoa. Per l’ex Palermo e Chievo non mancano le offerte anche dall’estero, sopratutto in Premier. L’Inghilterra continua a credere nel calciatore Amauri, con Tottenham e Fulham pronte ad accoglierlo. La grana Amauri avrà il suo lieto fine a gennaio oppure la Juventus sarà costretta a pagare l’ingaggio di un calciatore che in 6 mesi non ha calcato mai il rettangolo di gioco?

  • Juve, Qpr e Blackburn su Del Piero

    Juve, Qpr e Blackburn su Del Piero

    Nuovi rumors su un interessamento della Premier per Del Piero. Le due squadre inglesi interessate all’attaccante della Juventus sarebbero i Queens Parker Rangers e il Blackburn. Quanto possono realmente attrarre il calciatore bianconero? A giugno sarà ancora a Torino oppure migrerà verso lidi lontani?

    Difficilmente Del Piero potrà essere attratto dalle due offerte recapitategli dall’Inghilterra da due club che attraversano un periodo buio nella Premier. Il QPR è attualmente al 16° posto in classifica, a soli tre punti dalla zona retrocessione. Situazione addirittura peggiore per il Blackburn, che occupa l’ultimo posto del campionato inglese. Sebbene il sito sportivo “talksport.co.uk” riporti la notizia in pompa magna, è lecito credere che si tratti soltanto di rumors stagionali privi di reale fondamento. L’articolo sostiene come i due manager, rispettivamente Neil Warnock e Steve Kean, starebbero pensando ad offrire un  contratto choc al calciatore juventino, ormai 37enne.

    Alessandro Del Piero | © Claudio Villa/Getty Images

    Quale futuro Del Piero ha in mente? Sono ancora fresche le dichiarazioni rilasciate ieri a Dubai, dove la squadra di Antonio Conte si trova in ritiro per la preparazione invernale, in vista della volata finale col Milan per il titolo di Campione d’Inverno. Il capitano vorrebbe giocare per altri 5 anni, e ha ribadito di vedersi soltanto con la maglia bianconera indosso.

    Sembrano pensarla abbastanza diversamente il presidente Andrea Agnelli e il tecnico. Pochi giorni fa il patron juventino ha parlato della vicenda Del Piero, sostenendo come sia stato lo stesso calciatore a decidere la fine del matrimonio, dicendo che quello firmato due anni fa fosse il suo ultimo contratto con la storica società di Torino. Dichiarazione che concilia perfettamente con le parole pronunciate durante l’ormai famosa assemblea degli azionisti lo scorso ottobre, dove il giovane Agnelli annunciò l’addio dell’attaccante a stagione conclusa, scatenando le ira dei tifosi su Facebook. C’è poi il discorso puramente tecnico: Conte considera Del Piero un giocatore fondamentale nel suo 4-1-4-1? No, anzi. I minuti fin qui giocati dal calciatore parlano da soli, e rappresentano una sentenza definitiva di terzo grado alla quale nessuno può appellarsi. Al giorno d’oggi si rinuncia anche a bandiere che si chiamano Del Piero.

    La situazione venutasi a creare dopo l’annuncio dello scorso autunno da parte del suo presidente e considerato l’impiego quasi nullo in campionato, portano il capitano bianconero a riflettere molto attentamente sul suo prossimo futuro. A Dubai si è detto convinto di sentirsi ancora bene e di voler continuare a rincorrere il pallone ancora per tanti anni. L’apertura verso la Juve sembra quasi fatta ad opera d’arte per non rovinare un rapporto che dura ormai da quasi vent’anni. In realtà lo stesso Del Piero è consapevole del fatto che la sua avventura a Torino è ai titoli di coda. Un indizio su come possa concludersi la vicenda ce l’ha offerto il procuratore Pasqualin quando rispose acremente alla decisione del numero uno juventino lo scorso autunno. Egli fece capire come il suo assistito avrebbe continuato a giocare anche qualora fosse andato via dalla Juventus. Ancora oggi sono numerosi gli estimatori di Del Piero, con Premier e Major League pronte ad accoglierlo a braccia aperte. Verosimilmente, alla fine di questa stagione, l’attaccante sbarcherà oltre Oceano, dove potrà alimentare la sua leggenda costruita in Italia.

  • Juventus da domani al caldo di Dubai. Il programma

    Juventus da domani al caldo di Dubai. Il programma

    Passate le festività natalizie la Juventus ritorna a disposizione di Antonio Conte per la trasferta di Dubai. La formazine bianconera infatti si riunirà il 30 Dicembre negli Emirati Arabi per iniziare il mini-ritiro invernale per preparare al meglio la fine di questo girone d’andata e il proseguo per la conquista dello scudetto.

    La scelta di ripartire da Dubai è dettata dalle migliori condizioni climatiche, la città araba offre infatti un accomodante clima che si aggira sui 25-27 gradi, al cospetto del freddo che offre la città di Torino.

    Il ritiro si dividerà tra Emirati Arabi ed Arabia Saudita, il primo allenamento della Juve è in programma subito dopo l’atterraggio per riprendere confidenza con la corsa e il pallone, a seguire è prevista una doppia seduta di allenamento tutti i giorni. Mercoledì 4 Gennaio i bianconeri si sposteranno a Riyadh (Arabia Saudita) dove il 5 Gennaio, alle ore 19.15 locali, sarà impegnata in un’amichevole contro l’Al-Hilal per quello che sarà il primo appuntamento ufficiale del 2012. Terminata la Tournée Araba la Juve partirà Venerdì 6 Gennaio verso Lecce dove effettuerà due giorni di ritiro per preparare il prossimo impegno di campionato di Domenica 8 gennaio alle 15, dove la Juventus sarà impegnata allo stadio Via del Mare contro il Lecce di Cosmi nella gara valida per la 17ª giornata d’andata; la partita sarà anche la prima gara ufficiale del nuovo anno e al termine di essa, finalmente, i bianconeri potranno rientrare a Torino.

    A Dubai ad attendere la squadra Juventina ci sarà il suo capitano Alex Del Piero, che ieri ha ricevuto il premio alla carriera, alla premiazione era presente anche la stella Cristiano Ronaldo. L’occasione è stata la sesta International Sports Conference del Dubai Sport Council, che incorpora la terza edizione di Globe Soccer e la seconda degli Awards del calcio. Del Piero è arrivato a destinazione in anticipo per godersi un pò di riposo con la famiglia.

  • Juve, è fatta per Borriello. A gennaio 3 colpi per Conte

    Juve, è fatta per Borriello. A gennaio 3 colpi per Conte

    Sarebbe un grave errore di valutazione cullarsi avendo chiuso il 2011 con il primo posto in classifica, primato da spartire con il Milan, e pianificare un mercato di basso profilo, per questo motivo la Juventus, viste anche le intenzioni dei rossoneri di effettuare a gennaio un grande colpo per l’attacco (si tratta ancora Carlos Tevez con il Manchester City e hanno già in pugno Maxi Lopez ndr), non può non pensare ad una adeguata campagna di rafforzamento per rendere la rosa ancora più competitiva di quella attuale ovviamente tenendo conto del budget che potrà mettere a disposizione e di un bilancio fortemente in rosso nell’ultimo esercizio (95 milioni di euro ndr), un passivo mai registrato nella storia bianconera.

    Marco Borriello | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Il direttore generale della Juventus Beppe Marotta sta lavorando, oltre che in proiezione futura, anche per il mercato di gennaio individuando, insieme a mister Antonio Conte, i settori dove intervenire con più urgenza migliorando così la rosa. La partita di Udine ha evidenziato le lacune del reparto avanzato, ovvero la difficoltà della Juventus di andare in gol più precisamente non riuscire a concretizzare l’enormità di occasioni da rete create, fattore questo importante per una squadra con ambizioni da titolo, nonostante quello dei bianconeri risulta essere il terzo attacco del campionato dopo Milan e Napoli.

    Matri si è rivelato pedina preziosa ma con scarsa continuità sottorete, Quagliarella è tornato al gol domenica scorsa dopo un anno di calvario ma nella sua carriera non è mai stato un vero “bomber d’area di rigore”. Per questo motivo le attenzioni del dg sono cadute su un suo vecchio pallino: Marco Borriello. L’attaccante della Roma era stato trattato già due estati fa proprio quando, incassato il suo “no”, venne ingaggiato poi Quagliarella. L’ex Genoa e Milan infatti aveva preferito Roma piuttosto che il trasferimento a Torino perchè desideroso di giocare in Champions League. La trattativa, confermata seppur velatamente dallo stesso Marotta “Per Borriello abbiamo fatto un sondaggio“, sembra ormai essersi avviata verso la sua conclusione con la Roma che ha accettato la formula proposta dai bianconeri, un prestito oneroso a 1 milione di euro, e viceversa, un riscatto fissato a 8 milioni di euro a giugno. Ad agevolare le cose il fatto che Borriello non è mai entrato veramente nel progetto Luis Enrique, rimanendo quasi sempre ai margini della squadra titolare con il tecnico spagnolo che diverse volte gli ha preferito persino il giovane Borini.
    Chissà come la prenderanno i tifosi bianconeri, vedere in squadra un giocatore che ha rifiutato a suo tempo la Vecchia Signora e che non sembra sia l’attaccante di cui necessita veramente la Juventus. Forse a guadagnarci da questa operazione è proprio la Roma che vede l’opportunità di piazzare un elemento che non rientra più nel progetto effettuando solo una piccola minusvalenza considerando che solo qualche mese fa la Roma aveva riscattato Borriello dal Milan per 10 milioni di euro.

    Ma il calciomercato della Juventus non si ferma solo all’attaccante. A rinforzare un reparto difensivo privo di terzini puri, escluso il solo Lichtesteiner, arriverà quasi certamente Martin Caceres, un altro cavallo di ritorno. Il difensore uruguagio aveva già indossato la maglia bianconera nella disastrosa stagione 2009-2010, a giugno il club bianconero non esercitò il diritto di riscatto (12 milioni) e il giocatore fece ritorno al Barcellona solo per qualche giorno prima di trasferirsi al Siviglia che lo ha riscattato con soli 3 milioni di euro.
    Il club andaluso sembra si sia convinto a cedere Caceres spinto anche dalla volontà del giocatore di tornare a Torino. Anche qui prestito oneroso con diritto di riscatto a giugno per un jolly che può ricoprire tutti i ruoli di difesa e per questo utile alla causa. Con l’arrivo di Caceres, Chiellini potrà così tornare nella sua posizione prediletta di centrale giocandosi il posto da titolare con Bonucci. Per gli altri tre obiettivi di mercato per la difesa di cui si era parlato insistentemente per gennaio (Hummels, Albiol e Alex) i loro discorsi sono rimandati a giugno.

    Il terzo e ultimo colpo arriverà a centrocampo: il 4-3-3, risultato fino ad ora il miglior “abito” indossato dalla Juventus e quello che offre maggiori garanzie, ha mandato in soffitta il caro 4-2-4 di Conte costringendo così il club a dover rivedere le proprie strategie e rimpolpare la zona nevralgica del campo che annovera, al momento, solo di Pirlo, Marchisio, Vidal e Pazienza. I due nomi caldi sono quelli di Montolivo e Guarin, il primo, in scadenza di contratto, può essere strappato al Milan, che ha già un accordo di massima con il giocatore a giugno, in questa sessione di mercato invernale se la Fiorentina decidesse di ricavare qualcosa dalla cessione del suo cartellino piuttosto che perderlo a zero tra qualche mese, per il secondo la trattativa con il Porto è già avviata ma servono non meno di 10 milioni di euro per convincere i lusitani a privarsi del suo centrocampista.

  • Udinese Juventus 0-0, le pagelle. Matri e Di Natale in serata no

    Udinese Juventus 0-0, le pagelle. Matri e Di Natale in serata no

    Un pari che non fa male a nessuno fra Udinese e Juventus con i due mister che hanno giocato a scacchi per tutti i 90’ finendo per annullarsi a vicenda. Poche occasioni da gol con gli attacchi di entrambe le squadre assolutamente dominati dalle rispettive difese, molto convincente sia la prova di Danilo per l’Udinese che per Barzagli della Juventus. Prestazione da dimenticare per Alessandro Matri con Totò Di Natale che lo segue a ruota.

    Uno spento Matri | © Dino Panato/Getty Images

    UDINESE

    Hadanovic 6,5 risponde presente l’estremo difensore dell’Udinese alle poche occasioni create dalla Juventus, sicuro sia su Pepe che su Quagliarella e prontissimo di riflessi su colpo di testa ravvicinato di Giorgio Chiellini

    Danilo 6,5 ottima la partita del difensore bianconero che non fa sentire minimamente l’assenza di Benatia, annulla Matri per tutta la gara denotando una grandissima personalità

    Di Natale 5 per una volta il capitano friulano sembra tirare il fiato, non riesce mai a pungere imbrigliato molto bene dai tre centrali juventini, la sosta arriva proprio nel momento giusto

    JUVENTUS

    Barzagli 6,5 continuano le buonissime prestazioni del difensore ex Wolsburg con chiusure puntuali ed ottime ripartenze per tutti i 90’ facendo fare bella figura anche ai suoi compagni di reparto

    Quagliarella 6 son bastati pochi minuti per l’attaccante di Castellammare di Stabia per rendersi più pericoloso di quanto ha fatto Matri per quasi tutto il match

    Estigarribia 5 il paraguaiano non sfrutta al meglio l’occasione da titolare non riuscendo mai a fare la differenza sulla fascia sinistra dove viene ben contenuto da Basta

    Matri 4,5 partita anonima dell’attaccante juventino condita anche da molti errori in fase di disimpegno, viene sostituito all’ennesimo errore da Fabio Quagliarella nella metà del secondo tempo

    Le pagelle

    Udinese (3-5-1-1): Handanovic 6,5; Ferronetti 6, Danilo 6,5, Domizzi 6; Basta 6, Isla 5,5, Pinzi 5,5, Asamoah 6, Armero 5,5; Abdi 5,5; Di  (86′ Floro Flores s.v.)Natale 5
    A disp.: Padelli, Piccoli, Pasquale, Doubai, Fabbrini, Pereyra, Floro Flores. All.: Guidolin

    Juventus (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6,5, Bonucci 6, Chiellini 6; Lichtsteiner 6, Vidal 6, Pirlo 5,5, Marchisio 5,5, Estigarribia 5 (90′ De Ceglie s.v.); Pepe 5,5 (80′ Del Piero s.v.), Matri 4,5 (71′ Quagliarella 6).
    A disp.: Storari, De Ceglie, Pazienza, Giaccherini, Elia, Del Piero, Quagliarella. All.: Conte

    IL VIDEO DI UDINESE JUVENTUS 0-0

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  • Udinese Juventus, vince la paura

    Udinese Juventus, vince la paura

    La Juventus strappa un punto al Friuli contro l’Udinese in una partita molto brutta dove ha vinto l’eccessivo tatticismo mostrato dai due tecnici.

    Antonio Conte, come nella trasferta al San Paolo contro il Napoli, schiera una Juve con un modulo a specchio rispetto alla squadra avversaria. Ecco quindi che mentre Guidolin schiera Abdi a supporto di Di Natale, Conte risponde con Pepe a supporto di Matri mentre Estigarribia e Lichtsteiner si sistemano alti sulle fasce per contrastare le discese di Isla ed Armero.

    Dura lotta al Friuli ©Dino Panato/Getty Images

    Ci si attendeva tanto spettacolo, ma la prima frazione è vara di emozioni con la Juventus che fa la partita rendendosi pericolosa in due occasioni, con Claudio Marchisio che manda fuori da ottima posizione su invito di Estigarribia e Pepe che calcia dal limite in bocca ad Handanovic. La difesa a tre della Juve chiude bene per tutti i 45’ con un solo svarione di Giorgio Chiellini che consente ad Isla di calciare con Buffon prontissimo a chiudere tutti gli spazi al cileno. Si chiude quindi un primo tempo con meglio la Juventus rispetto all’Udinese ma che rispecchia la tensione delle due compagini consapevoli di giocarsi molto in questo match.

    Il secondo tempo si apre senza novità fra i 22 in campo con lo spettacolo che continua ancora a latitare. L’Udinese tiene molto meglio il campo nei secondi 45’ con la Juventus che non riesce ad effettuare il pressing asfissiante del primo tempo. Tiri in porta pochissimi con Quagliarella che, subentrato ad uno spento Matri, impegna per due volte Handanovic senza ottenere i frutti sperati. Entra anche Del Piero a 10’ dalla fine ed è proprio il capitano juventino che serve una palla d’oro a Lichtsteiner che da buona posizione spedisce alto. Nel finale di partita c’e’ spazio anche per il nervosismo con l’espulsione di Guidolin che chiude in maniera non positiva un anno friulano veramente da incorniciare.

    Si chiude quindi a reti bianche una partita dalla posta in palio altissima che purtroppo non ha dato granchè ai cultori del calcio con le due squadre praticamente bloccate per tutti i 90’.