Tag: antonio conte

  • Atalanta Juventus, Matri o Borriello il dubbio di Conte

    Atalanta Juventus, Matri o Borriello il dubbio di Conte

    Alla vigilia della sfida contro l’Atalanta, il tecnico Juventino Antonio Conte ha dichiarato: “Non firmo mai per obiettivi minimi anche perchè da parte nostra abbiamo l’obbligo di fare sempre il massimo e di sognare, siamo partiti sognando e ora continuiamo a sognare, non avrei firmato a giugno per obiettivi minimi, non lo faccio adesso”, quindi c’è da giurare che la Juventus non andrà a Bergamo per accontentarsi di un pareggio ma vuole la vittoria, che garantirebbe ai bianconeri il titolo di campione d’inverno che manca da 6 anni.

    Antonio Conte | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Questa partita rappresenta per Conte anche una rivincita personale: l’Atalanta è stata infatti la squadra con cui l’attuale allenatore della Vecchia Signora ha esordito nella massima serie da allenatore, quell’esperienza non finì purtroppo nel migliore dei modi (appena 13 punti in 13 partite, prima delle dimissioni). Proprio per questo, un’eventuale vittoria avrebbe un sapore ancora più speciale.

    Sul pullman che da Vinovo ha trasferito la compagine bianconera a Bergamo, dove stasera allo stadio “Atleti Azzurri d’Italia”, Atalanta Juventus si affronteranno per l’ultima gara del girone d’andata, c’erano venti giocatori, anche contro l’Atalanta verrà riproposto il 4-3-3.
    Conte può contare sul rientro dopo il turno di squalifica di Chiellini, che dovrebbe giocare insieme a Barzagli al centro della difesa al posto del deludente Bonucci, con De Ceglie che dovrebbe essere riconfermato sulla corsia sinistra, e Lichtsteiner sulla corsia di destra, mentre a centrocampo torna a disposizione Giaccherini dopo gli acciacchi delle scorse settimane, la linea mediana dovrebbe essere composta dai “soliti” Marchisio, Pirlo, e Vidal, mentre in attacco sono ancora indisponibili Quagliarella ed Elia, Matri sembra in vantaggio su Borriello, con Vucinic e Pepe a completare la linea che dovrebbe penetrare le fitte maglie della difesa Atalantina. Non è stato convocato Manninger, che nel corso della rifinitura ha rimediato un lieve trauma distorsivo alla caviglia sinistra, al suo posto è stato convocato il portiere della Primavera Sluga. Quindi sono rimasti a casa tutti quei giocatori in partenza: Motta, Grosso, Iaquinta, Toni, Amauri ed anche Michele Pazienza. Il centrocampista pugliese ha chiesto di essere ceduto e con tutta probabilità la settimana prossima si trasferirà all’Udinese.

    L’Atalanta non potrà contare su Lucchini e Carmona, entrambi squalificati, e su Masiello non convocato dal tecnico Colantuono che rilancia dal 1′ Maxi Moralez il quale agirà sulla trequarti a supporto di Denis, al centro della difesa torna Manfredini in coppia con Ferri, mentre a centrocampo si rivedrà Bonaventura sulla fascia sinistra, con Schelotto sul versante opposto; in mezzo Padoin affiancherà Cigarini. Indisponibile Bellini, oltre al lungodegente Capelli. Sara’ Domenico Celi l’arbitro designato a dirigere l’anticipo serale della 19/a giornata.

    PROBABILI FORMAZIONI ATALANTA JUVENTUS

    ATALANTA (4-4-2): Consigli; Raimondi, Ferri, Manfredini, Peluso; Schelotto, Cigarini, Padoin, Bonaventura; Moralez, Denis.
    Panchina: Frezzolini, Minotti, Gabbiadini, Ferreira Pinto, Stendardo, Marilungo, Tiribocchi.
    Allenatore: Colantuono

    JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, De Ceglie; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe, Matri, Vucinic.
    Panchina: Storari, Bonucci, Marrone, Estigarribia, Giaccherini, Del Piero, Borriello.
    Allenatore: Conte

  • Juve, maledizione rossoblu. Con il Cagliari è solo 1-1

    Juve, maledizione rossoblu. Con il Cagliari è solo 1-1

    Si era messa bene la partita per la Juventus, in vantaggio con Vucinic dopo appena 7 minuti e grazie ad una splendida azione corale, che ha visto concludere l’attaccante montenegrino con un facile tap-in a porta vuota il più facile dei gol su assist di Lichtsteiner.

    Arturo Vidal | © Valerio Pennicino/Getty Images

    La partita come detto si era messa in discesa e la controprova era venuta anche dalla bella occasione creata da Matri che da buon ex aveva cercato di chiudere la gara con un bel destro da fuori area. Il Cagliari però c’è e non abbandona mai la partita, rendendosi pericoloso in più di un’occasione, anche se mai in maniera nitida e recriminando su due tocchi di mano in area juventina, anche se solo sul tiro di Cossu ribattuto da Pirlo, il rigore pare essere netto. L’arbitro però non è della stessa opinione e lascia correre. L’ultimo a provarci è Pepe, che non sfrutta però al meglio un bel assist di Vucinic appoggiando di fatto ad Agazzi. Si va al riposo sul vantaggio bianconero, ma i sardi ci sono e si fanno sentire.

    Nel secondo tempo però le cose non si mettono bene per i padroni di casa, che già dopo un minuto dall’inizio della ripresa si ritrovano con un punteggio di parità, i sardi, infatti, grazie ad una splendida conclusione di esterno sinistro di Cossu, riagguantano un risultato che nel primo tempo li aveva penalizzati. Dopo il gol però la gara diventa un monologo bianconero, la Vecchia Signora, di fatto aumenta il ritmo e alzando il baricentro prova a riportare il risultato dalla propria parte, il tutto però in maniera confusionaria e di fatto vana. Nonostante ciò l’occasione arriva e proprio sulla testa di capitan Del Piero, che su una bella palla di Pirlo, da calcio da fermo, colpisce di testa a botta sicura, ma in maniera troppo centrale favorendo così di fatto la facile parata dell’estremo difensore rossoblu. Nei minuti successivi non succede più nulla fino a quando la palla non capita sui piedi di Milos Krasic, che però, ciabatta clamorosamente con lo specchio della porta totalmente libero, dimostrando così di attraversare un periodo di forma non proprio esaltante che lo sta portando sempre più lontano dalla maglia bianconera.

    Il pari è alla fine sostanzialmente giusto, ma la Juve abbandona lo stadio con l’amaro in bocca e con la convinzione di aver perso una possibilità ghiotta di mettere pressione ai rivali rossoneri, impegnati stasera in un derby che si preannuncia molto rovente e non solo per il clima che le due tifoserie staranno preparando.

  • Juventus-Cagliari, probabili formazioni. De Ceglie per Chiellini

    Juventus-Cagliari, probabili formazioni. De Ceglie per Chiellini

    Partita fondamentale per la Juventus, chiamata ad un impegno tutt’altro che facile. Nella conferenza stampa pre-gara, Antonio Conte, come sempre del resto, ha predicato prudenza, ribadendo con forza la totale estraneità d’interesse nei confronti del match clou (derby di Milano) di questa giornata che potrebbe valere, qualora i bianconeri battessero il Cagliari, il vertice solitario della classifica.

    Antonio Conte | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Il tecnico salentino dovrà fare a meno per questa gara dello squalificato Chiellini, al cui posto dovrebbe giocare il solito De Ceglie, oltre al difensore toscano neanche convocati, Giaccherini, dolore alla zona lombare per lui, e lo sfortunato Quagliarella, reduce dall’operazione per la frattura allo zigomo rimediata nella scorsa gara a Lecce. Proprio l’assenza del bomber napoletano, ha consentito al neo acquisto Borriello di rientrare nella lista dei convocati di mister Conte.
    Per il resto confermata la solita formazione con cui i bianconeri scendono regolarmente in campo, Buffon fra i pali, difesa a quattro con Lichtsteiner  sulla fascia destra e la coppia Barzagli-Bonucci, a completare il reparto. A centrocampo solito pacchetto con Pirlo, affiancato da Marchisio e Vidal, mentre in attacco Vucinic e Pepe agiranno sugli esterni con Matri unica punta centrale.

    In previsione dell’impegnativa trasferta allo Juventus Stadium, il tecnico isolano, Ballardini ha confermato in toto l’undici vittorioso contro il Genoa, con Agazzi tra i pali e a protezione del giovane portiere sardo una linea difensiva composta da Pisano e Agostini esterni bassi e la coppia Canini-Astori coppia centrale. A centrocampo insieme al solito Nainggolan, accostato anche alla Vecchia Signora in questa sessione invernale di mercato, ci saranno Dessena, sostituto di Biondini passato al Genoa, e l’ex di turno Ekdal a sostituire il degente ma recuperato capitan Conti. In attacco la coppia dovrebbe essere composta da Larrivey e Ibarbo, con il giovane colombiano unico sicuro del posto, mentre per quanto riguarda l’argentino, dovrebbe giocarsi il ruolo di punta con El Kabir, in grande spolvero nell’allenamento pre-trasferta. Dietro il duo d’attacco il solito Cossu, ad agire da trequartista, con compiti di copertura in caso di ripartenza bianconera.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS-CAGLIARI

    Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, De Ceglie; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe, Matri, Vucinic.
    A disp.: Storari, Sorensen, Marrone, Pazienza, Estigarribia, Del Piero, Borriello.

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Canini, Astori, Agostini; Dessena, Nainggolan, Ekdal; Cossu; Larrivey, Ibarbo.
    A disp.: Avramov, Gozzi, Ariaudo, Conti, Ceppelini, Thiago Ribeiro, El Kabir.

  • Conte “Il derby? Penso solo al Cagliari”

    Conte “Il derby? Penso solo al Cagliari”

    Questo è il weekend del derby milanese ma non lo è per Antonio Conte, che appare poco interessato alle vicende della stracittadina milanese, pensando solo alla sua Juventus impegnata domenica pomeriggio alle 15 contro il Cagliari allo Juventus Stadium, che non vuole assolutamente definire come “l’Anti Milan”.

    Antonio Conte | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    La missione bianconera non è quella di essere l’antagonista dei rossoneri, dunque, bensì la Signora deve pensare a se stessa ed a consolidare ciò che è stato finora, in dirittura di arrivo al “giro di boa” del girone d’andata. La Juventus non è più una sorpresa, secondo il mister: questo è un fattore positivo per il fatto che la Juve ha finalmente ritrovato credibilità e ritrovato l’antico prestigio, ma negativo poichè viene meno il fattore sorpresa che ha contraddistinto finora il cammino dei bianconeri. Inoltre, la sua Juve deve comunque dare risposta alle difficoltà mostrate nella scorsa partita al Via Del Mare di Lecce, nonostante la vittoria comunque conquistata per 1-0 con gol di Alessandro Matri.

    Nulla è scontato nel calcio e la partita contro il Cagliari potrebbe nascondere non poche insidie, con un avversario reduce dalla straripante vittoria contro il Genoa domenica scorsa, che ha evidenziato le sue ottime individualità, con Ibarbo su tutti, e pertanto Antonio Conte in conferenza stampa ha sottolineato l’importanza dell’unità di intenti in casa bianconera.

    A tal proposito, inoltre, il tecnico ha parlato anche del neo arrivo Marco Borriello, riferendosi sia alle sue condizioni fisiche, sottolineando che lo stato di forma del partenopeo non è tale da garantire una sua certa convocazione per la gara, e precisando, soprattutto, l’importanza della coesione nell’ambiente bianconero, nello spogliatoio ma anche all’esterno, cercando di spegnere sul nascere i malumori  dell’ambiente Juventino intorno all’attaccante, reo di essere considerato un “mercenario” per aver rifiutato lo scorso anno il trasferimento alla Juve, preferendo la Roma. Conte minimizza, però, su quanto è stato in passato precisando che la scelta di Borriello era stata fortemente condizionata dalle differenti condizioni contrattuali che i due club proponevano e non dalla ostilità nei confronti della Juventus, richiendendo all’ambiente un forte supporto alla squadra, ossia di evitare contestazioni all’indirizzo del giocatore e di concentrarsi, invece, sul supporto alla squadra, facendo sì che lo Juventus Stadium diventi una bolgia domani pomeriggio, per far valere il fattore campo contro un avversario in grande forma come il Cagliari, puntando proprio sul dodicesimo uomo in campo.

    Per quanto riguarda gli interpreti che il mister manderà in campo, non ci sono particolari dubbi di formazione, con Paolo De Ceglie pronto a sostituire lo squalificato Giorgio Chiellini nel ruolo di terzino sinistro, scavalcando la concorrenza di Estigarribia, che potrebbe entrare a partita in corso nel caso in cui la partita evidenziasse pochi spazi, nell’eventualità di un Cagliari intento a chiudersi.
    Concentrazione, idee chiare, voglia di vincere e grinta assoluta: nulla di nuovo sotto il sole per Conte, dunque, che “punta al primo posto in classifica alle 5 del pomeriggio“, per poi osservare “comodamente” da spettatore interessato il Derby in Tv.

  • Calciomercato Juve, Behrami per Amauri e Pazienza. Guarin si avvicina

    Calciomercato Juve, Behrami per Amauri e Pazienza. Guarin si avvicina

    Grandi manovre Juve a centrocampo. Su precisa indicazione di Conte, il dg bianconero Beppe Marotta sta stringendo i tempi per portare all’ombra della Mole Antonelliana almeno un rinforzo in mediana che potrebbero diventare due se in questa finestra di mercato dovesse partire verso altri lidi Pazienza.

    Valon Behrami | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Bloccato già Pizarro che ha rotto definitivamente con la Roma – il cileno si trova in patria ufficialmente per motivi familiari ma ufficiosamente per aver trasgredito gli ordini di Luis Enrique durante un allenamento – e la cui trattativa al momento è stata congelata, la Juventus vista anche le difficoltà per arrivare a Martin Caceres, per il quale il Siviglia sta continuando a sparare alto, ha virato con decisione sul colombiano del Porto Fredy Guarin per occupare il secondo e ultimo posto di extracomunitario, a stagione, rimasto vacante spostando così le mire su altri obiettivi per rinforzare la difesa (si torna a parlare di Bruno Alves e Bocchetti e circola il nome di Astori).

    E’ partita nelle scorse ore la missione per portare il centrocampista a Torino, via libera dato da Antonio Conte in persona che lo ha richiesto espressamente alla dirigenza bianconera. Dopo i primi contatti preliminari con club e procuratore del giocatore avuti nei giorni scorsi che hanno dato esiti favorevoli all’operazione, si passa alla fase decisiva, ovvero quella in cui la Juve dovrà esaudire le richieste del Porto che valuta il suo centrocampista 13 milioni. Marotta ha trovato terreno fertile ma dovrà far recapitare in Portogallo l’offerta giusta, si parla di un prestito oneroso a 2 milioni di euro per poi promettere il riscatto a fine stagione che con l’inserimento di vari bonus può portare nelle casse del Porto una cifra molto vicina a quella richiesta. Nel frattempo, a dare ulteriore conferma di una possibile fumata bianca della trattativa nella prossima settimana, la mancata convocazione del centrocampista per la sfida di oggi contro il Rio Ave.

    Ma Guarin potrebbe non essere l’unico volto nuovo del centrocampo bianconero. In queste ore sta prendendo sempre più piede uno scambio sull’asse Torino – Firenze: la Juve ha chiesto alla Fiorentina lo svizzero di origine albanese Valon Behrami offrendo come contropartita tecnica l’attaccante Amauri che interessa, e non poco, alla società viola in cerca ancora del sostituto di Gilardino passato al Genoa e il centrocampista Michele Pazienza che ha trovato poco spazio fin qui. L’italo-brasiliano, che è da inizio stagione fuori dal progetto Conte, preferisce aspettare eventuali proposte di Milan e Roma prima di prendere una decisione definitiva e dire sì alla Fiorentina mentre il centrocampista, arrivato a parametro zero lo scorso giugno dal Napoli, andrebbe a sostituire proprio Behrami nello scacchiere tattico di Delio Rossi.

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  • Quagliarella operato, due settimane di stop

    Quagliarella operato, due settimane di stop

    Lo potremmo ribattezzare “Iella Quagliarella. La sfortuna sembra essersi accanita su Fabio Quagliarella, dopo il calvario dello scorso anno a causa dell’infortunio, sempre nella prima partita dell’anno, ai legamenti del ginocchio che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco diversi mesi e bloccato proprio nel momento migliore della sua avventura in bianconero, l’attaccante della Juventus ha rimediato la frattura dello zigomo destro che lo fermerà per due settimane. L’infortunio è stato riportato durante il match disputato ieri con il Lecce nel tentativo di staccare di testa per contrastare il difensore giallorosso Esposito, portatosi in avanti sugli sviluppi di un corner in favore dei padroni di casa.

    Fabio Quagliarella | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Costretto ad uscire dal terreno di gioco con un bozzo evidente in faccia, Quagliarella è stato sottoposto ad intervento chirurgico questa mattina presso la clinica Fornaca per ridurre la frattura. Il bianconero dovrà osservare una settimana di riposo assoluto prima di riprendere gli allenamenti con il resto della squadra e, una volta riaggregatosi, dovrà indossare per un certo periodo di tempo, una maschera in fibra di carbonio per proteggersi da eventuali colpi al volto.

    Un inconveniente che lo ha bloccato proprio quando piano piano l’attaccante di Castellammare di Stabia stava convincendo sempre di più il tecnico della Juventus Antonio Conte e cominciando a ritagliarsi il suo spazio nell’attacco bianconero. Ieri infatti al Via del Mare Quagliarella è partito titolare dal primo minuto relegando in panchina il compagno di reparto Alessandro Matri, uno che prima del gol siglato ieri, era andato a segno per sei volte in campionato. Prima gara dell’anno iellata per l’attaccante sul quale il tecnico Conte, con la scelta di schierarlo dal primo minuto, aveva tentato anche di esorcizzare il fantasma dell’infortunio ai legamenti ma nelle interviste post partita aveva commentato con un amaro “vorrà dire che l’anno prossimo alla prima dell’anno non lo farò giocare“.

    Il suo recupero è previsto per la prima gara del girone di ritorno contro la sua ex squadra, l’Udinese, in programma il 29 gennaio allo Juventus Stadium, salterà dunque le due prossime sfide contro Cagliari e Atalanta.

  • Conte come Jesse Carver, record eguagliato

    Conte come Jesse Carver, record eguagliato

    Antonio Conte e la Juventus ce l’hanno fatta. Eguagliato lo storico record di 17 risultati utili consecutivi che resisteva da oltre sessant’anni. La prossima partita contro il Cagliari a Torino potrebbe significare record assoluto in tutta la storia bianconera. I meriti sono tutti per l’allenatore rivelazione di questo campionato, che attraverso il gioco e i risultati ha dimostrato di meritare la massima serie e di essere incluso fra il ristretto cerchio dei migliori allenatori giovani in Serie A, insieme ad Allegri e Mazzarri.

    PASSAGGIO DI CONSEGNE – Chissà cosa avrebbe detto Jesse Carver ieri pomeriggio, lo storico allenatore della Juventus nella stagione ’49-50, che riuscì a non perdere per 17 partite consecutive (impresa mai riuscita a nessun altro tecnico negli anni successivi prima di ieri), se fosse ancora vivo per assistere allo spettacolo che in questa stagione gli uomini di Conte stanno offrendo ai tifosi bianconeri. Un passaggio di consegne importante, con il tecnico ex Siena e Bari pronto a scattare in avanti dopo aver preso virtualmente il testimone in mano ieri a Via del Mare. L’obiettivo è chiudere il girone di andata tra le mura di casa battendo il Cagliari di Davide Ballardini, allungando così la serie positiva a 18 partite. Una sfida che sembra abbordabile per la Signora, nonostante l’ultima prestazione dei sardi contro il Genoa di Gilardino e Marino, con i liguri spazzati via per 3-0.

    Antonio Conte | © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    ZERO SCONFITTE – Un noto proverbio dice che l’acquolina viene mangiando. E quale occasione più ghiotta per la Juventus che sfruttare le ultime due sfide che il calendario gli ha regalato, contro Cagliari in casa e la trasferta di Bergamo, per mantenere a zero la casella delle sconfitte in tutto il girone d’andata. Ciò significherebbe anche la concreta possibilità di laurearsi Campione d’inverno, titolo puramente virtuale ma che il più delle volte però si è dimostrato come profetico per trovare in anticipo il nome della squadra che fra cinque mesi si laureerà Campione d’Italia.

    RIVELAZIONE DELL’ANNO – Gli scettici aspettano la prima sconfitta stagionale della Juve per iniziare a criticare Antonio Conte, che fino ad ora non ha dato modo agli addetti stampa di proferire alcuna critica nei confronti suoi e dei calciatori. Etichettato come integralista, per il 4-2-4 adottato sia a Bari che a Siena, modulo con cui lo stesso tecnico bianconero schierò la squadra nelle prime partite di campionato, ha stupito tutti quando ha abbandonato il suo credo calcistico per passare ad un 4-1-4-1 inedito, con Pirlo regista basso e la coppia Marchisio-Vidal pronta ad accorciare sulla linea di attacco e allo stesso tempo a pressare in mezzo al campo, grazie anche all’apporto dei due esterni offensivi che si sacrificano per la squadra risultando spesso determinanti. Il gioco a tratti spettacolare, che mette in risalto lo spirito di gruppo coeso, e il pressing che mostra come la lezione di Sacchi sia stata pienamente assorbita da Conte durante i tempi della Nazionale, vede l’ex centrocampista uno degli artefici principali. A differenza delle ultime sfortunate stagioni, la Juventus è ripartita col piede giusto nel nuovo anno. Tutto lascia immaginare un testa a testa fino alla fine con l’altra corazzata della Serie A, il Milan di Massimiliano Allegri.

  • Lecce Juventus 0-1, Matri decide una gara sofferta

    Lecce Juventus 0-1, Matri decide una gara sofferta

    Inizia con una vittoria il 2012 per la capolista Juventus sul campo del Lecce, Conte, che torna nella sua terra da avversario, può essere contento solo per i tre punti, la squadra vista in campo oggi era solo lontana parente di quella ammirata nelle precedenti uscite.

    Alessandro Matri | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Cosmi manda in campo il Lecce secondo il modulo 3-5-2: Benassi in porta; Oddo, Esposito e Tomovic in difeda; Mesbah e Cuadrado a spingere sulle corsie laterali e pronti a correre su tutta la fascia di competenza, Giacomazzi Obodo e Strasser in mediana e Di Michele a far coppia in attacco con l’insidioso Muriel. Conte stupisce tutti scegliendo all’ultimo minuto Quagliarella al centro dell’attacco anzichè Matri come tutti si attendevano alla vigilia rispondendo con il solito 4-3-3: Buffon tra i pali; difesa con Lichsteiner, Barzagli, Bonucci e Chiellini; Vidal e Marchisio a centrocampo al fianco del regista Pirlo pronto ad innescare le giocate di Pepe e Vucinic in avanti con, come già detto, Quagliarella boa centrale.

    La partita è stata decisa da un gol di Matri appena entrato al posto proprio dello sfortunato Quagliarella che per il secondo anno consecutivo abbandona la prima partita dell’anno dopo la sosta per infortunio (l’attaccante napoletano ha riportato la frattura dello zigomo destro, verrà operato nella giornata di domani), comunque tre punti fondamentali per la squadra di Conte di fronte ad un buon Lecce che non meritava sicuramente la sconfitta per quello che ha fatto vedere in campo, sfiorando in più di una occasione il pareggio. La Juve ha avuto il demerito di non aver saputo chiudere il match quando il Lecce si sbilanciava in avanti alla ricerca del gol del pari e può anche recriminare per un rigore non concesso dal direttore di gara Bergonzi (molto permissiva la sua direzione) per un fallo su Vucinic che avrebbe scritto la parola fine alla gara.

    Con la vittoria la Juve sale a quota 37 punti e tiene testa al Milan che nel pomeriggio ha espugnato Bergamo per 2-0, al Lecce invece spetta un’altra settimana di fuoco, con l’ultimo posto in classifica lo spettro della Serie B è sempre più vicino.

  • Lecce Juventus, probabili formazioni. Conte ritrova Vucinic

    Lecce Juventus, probabili formazioni. Conte ritrova Vucinic

    Attenzione a sottovalutare l’avversario. Questo l’input di Antonio Conte impartito ai suoi uomini per la gara contro il fanalino di coda Lecce. Un match quello che si aprresta a disputare la Juventus sulla carta abbordabile ma non inganni la posizione di classifica dell’undici di Serse Cosmi che venderanno cara la pelle oggi pomeriggio al Via del Mare per ritrovare la via del successo che manca da troppo tempo, era il 6 novembre quando i salentini si imposero al Manuzzi contro un Cesena messo peggio.

    Antonio Conte | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    La Juve ovviamente non vuole interrompere la sua lunga striscia di risultati positivi arrivata a 16 gare di campionato per continuare a duellare con il Milan per il titolo di campione d’inverno. Conte, che torna nella sua Lecce, non riserva particolari sorprese dopo la sosta natalizia e vara l’undici tipo schierandolo secondo l’ormai collaudato 4-3-3 con Buffon tra i pali, Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci e Chiellini a formare la linea difensiva, Pirlo a dettare i tempi di gioco in cabina di regia, Marchisio e Vidal che faranno, a turno, il solito elastico tra mediana e trequarti mentre il tridente offensivo sarà composto da Pepe, Matri e il rientrante Vucinic, che ha trascorso 6 anni in Salento con i colori giallorossi. Panchina quindi per Quagliarella e Del Piero, tribuna invece per Krasic ed Elia. Rimasto a Vinovo a svolgere un programma di lavoro personalizzato il nuovo acquisto Marco Borriello.

    Il Lecce, reduce da 2 pareggi e 7 sconfitte nelle ultime 9 gare, si presenta con una difesa a 3 davanti al portiere Benassi con Oddo, Tomovic ed Esposito; in mediana Strasser, Giacomazzi e Olivera dovranno cercare di ingabbiare le fonti di gioco bianconere mentre sulle corsie laterali Cuadrado, da una parte, e Mesbah, dall’altra, dovranno essere bravi a recapitare palloni per la coppia Di Michele – Muriel. Quest’ultimo in particolare potrebbe rappresentare un grosso problema per la retroguardia della Juventus.

    PROBABILI FORMAZIONI LECCE JUVENTUS

    LECCE (3-5-2): Benassi; Oddo, Tomovic, Esposito; Cuadrado, Strasser, Giacomazzi, Olivera, Mesbah; Muriel, Di Michele.
    Panchina: Julio Sergio, Bertolacci, Ferrario, Brivio, Obodo, Pasquato, Corvia.
    All.enatore: Cosmi.

    JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe, Matri, Vucinic.
    Panchina: Storari, De Ceglie, Pazienza, Giaccherini, Estigarribia, Del Piero, Quagliarella.
    Allenatore: Conte.

  • Lecce Juve: torna Vucinic, Pirlo è recuperato

    Lecce Juve: torna Vucinic, Pirlo è recuperato

    Dopo la sosta natalizia, Lecce e Juve tornano a respirare aria di Serie A. Domani alle 15:00 al Via del Mare i giallorossi di Serse Cosmi ospitano la truppa di Antonio Conte con l’obiettivo di interrompere un digiuno dalla vittoria che dura ormai da due mesi – l’ultimo successo risale al 6 novembre quando i salentini con un vero e proprio blitz firmato Cuadrado espugnarono Cesena – e allo stesso tempo diventare la prima squadra capace di battere la squadra di Conte ancora imbattuta nell’attuale stagione.

    Mirko Vucinic | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Per farlo Cosmi si affida al talento del giovane colombiano Muriel, autore fin qui di uno splendido campionato personale, e all’esperienza di Di Michele che faranno coppia lì davanti. Inoltre è probabile l’esordio di Bertolacci dal primo minuto, colui che nella passata stagione era stato il carnefice della Juventus allora allenata da Del Neri che cadde al Via del Mare a causa proprio della doppietta del centrocampista di proprietà della Roma. La Juve dovrà fare fare attenzione anche alle sgroppate sulla fascia destra di Cuadrado, sempre pericoloso quando si proietta in avanti e che ha attirato a sè l’attenzione di molti club europei.

    La Juve, appena tornata dal ritiro invernale di Dubai, ha l’occasione di incrementare il proprio score positivo giunto a 16 gare senza subire nessuna sconfitta in campionato. Conte, leccese doc, è stato accolto come un beniamino dai salentini. Domani però il tecnico bianconero dovrà mettere da parte i sentimenti e non distrarsi per condurre la sua squadra verso una vittoria preziosa su un campo dove anche il Milan favorito per lo scudetto ha faticato e non poco. “Tonino” ritrova Vucinic, ex della gara, assente dallo scorso 6 dicembre per una lesione muscolare che lo ha messo fuori gioco per il restante 2011 e recupera Pirlo che ha smaltito l’influenza di questi ultimi giorni. Confermato in blocco l’undici titolare schierato secondo l’ormai collaudato 4-3-3 con Marchisio e Vidal al fianco del regista e Pepe e Matri a formare, insieme al montenegrino, il tridente offensivo. Con il nuovo acquisto Borriello che si allena a Vinovo, in panchina vanno capitan Del Piero e Quagliarella mentre solo tribuna per Elia e Krasic sempre più lontano da Torino con destinazione Premier League.