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  • Juventus Udinese 2-1, la banda di Conte fa paura

    Juventus Udinese 2-1, la banda di Conte fa paura

    Anche l’Udinese fallisce nel tentativo di strappare il primo risultato negativo per la Juventus. Nell’anticipo serale di campionato i bianconeri battono i friuliani per due reti a zero grazie ad una doppietta siglata da Matri. La vittoria è di quelle che vale sei punti – come ribadisce Antonio Conte al termine del match – perchè era fondamentale allungare di 6 lunghezze un’avversaria temibile per la lotta alla Champions League.
    E’ una Juventus che scende in campo con un 3-5-2 con Estigarribia e Giaccherini a rimpiazzare le assenze (precauzionali) di Pepe e Marchisio, oltre a quella di Mirko Vucinc. Guidolin invece punta sul 4-5-1 dettato anche dalle assenze per la Coppa D’Africa, con Abdi a sostegno dell’unica punta, Di Natale.

    Sotto una neve che fitta, scende invano quasi a voler ricoprire lo Juventus Stadium, il primo guizzo è per i bianconeri che al 2′ sfiora subito il vantaggio con Estigarribia il cui tiro viene perfettamente chiuso da un ottimo Handanovic che si ripete qualche minuto più tardi sull’involata di Matri. Dall’altra parte del campo tocca a Buffon riscaldare i guantoni sul tiro improvviso dal limite di Abdi e soprattutto sul conseguente angolo che alimenta un tiro al volo di Armero.

    Il gol per la capolista è maturo e la sensazione questa volta è che si sciuperanno meno opprtunità prima di imbucare la rete: detto fatto, al minuto 42 cross di Estigarribia, Quagliarella gira

    Alessandro Matri Fantacalcio | ©GIUSEPPE CACACE/Getty Images

    di testa e sulla ribattuta di Handanovic Matri realizza un “tap in” siglando l’ottava rete in questo campionato. Si va negli spogliatoi con il vantaggio dei bianoneri. Al rientro Guidolin richiama Abdi per Floro Flores aumentando il potenziale offensivo della sua squadra. La scelta premia il tecnico friuliano ed infatti è l’Udinese a rendersi subito pericolosa con Di Natale che impressiona Buffon con un tiro da fuori aria che finisce a lato del palo. Tre minuti dopo, siamo al 56′, arriva il pareggio: Vidal perde l’ennesimo pallone (partita decisamente non positiva per il cileno) Isla ne approfitta, Di Natale si allarga ma il servizio è per Floro Flores che piazza un bel destro a giro sul palo lungo.

    Sul pari la gara sembra mettersi male per i bianoneri che rischiano il colpaccio ancora con Di Natale. Barzagli, ancora una volta di dimostra il migliore del reparto difensivo, firma un “gol in difesa” bloccando un assist preciso di Basta indirizzato a Di Natale. Squadra stanca anche dalle fatiche di Coppa Italia contro la Roma e per questo Conte decide di rinfrescare un po’ l’undici buttando dentro Marchisio per Quagliarella. Anche l’allenatore della Juve viene premiato della sua scelta perchè infatti al 63′ arriva il gol del nuovo vantaggio casalingo: Marchisio trova il passaggio giusto che Matri trasforma in gol incrociando un sinistro in diagonale nell’angolo basso, dopo essersi sbarazzato di Ferronetti. La Juve firma la ventesima serie positiva della stagione (è l’unica squadra europea a non aver ancora perso una partita, ndr) e vola a quota 44 punti. Ancora il cammino è lungo, ma la sua corsa comincia a far paura a tanti.

  • Juventus Udinese, Marchisio subito in campo

    Juventus Udinese, Marchisio subito in campo

    La prima giornata di ritorno di campionato vedrà la sfida scudetto tra due formazioni bianconere, la Juventus capolista e l’Udinese terza forza del campionato che insegue a tre lunghezze i bianconeri di Torino. Juventus Udinese in programma questa sera mette difronte le due squadre a distanza di un mese (per via del recupero della partita di debutto in campionato), gara terminata con un pareggio a reti inviolate allo stadio Friuli.

    Buone notizie per Mister Conte che per la sfida allo Juventus Stadium ha recuperato Marchisio (una lieve distorsione del ginocchio destro) e Pepe (una distorsione della caviglia destra) dagli infortuni rimediati nell’ultima partita di chiusura del girone d’andata contro l’Atalanta. Anche per Vidal non ci dovrebbero essere problemi dopo l’allarme di giovedì che l’aveva costretto a lasciare anzitempo l’allenamento per problemi fisici. Sicura invece l’assenza di Vucinic alle prese con un’infiammazione al ginocchio sinistro. Nonostante la buona notizia del recupero di Pepe e Marchisio, Conte potrebbe decidere di farli partire dalla panchina anche in vista del recupero infrasettimanale di Martedì contro il Parma.

    Claudio Marchisio | © Valerio Pennicino/Getty Images
    La Juventus dovrebbe scendere in campo con lo schieramento del 3-5-2 adottato in Coppa Italia contro la Roma con Buffon tra i pali al posto di Storari; confermato sulla sinistra in difesa De Ceglie mentre Bonucci dovrebbe accomodarsi in panchina; come già detto a centrocampo se non dovesse farcela uno tra Marchisio e Vidal sarà la volta del giovane Marrone con Estigarribia pronto a scendere in campo. Giaccherini, in ottima forma, potrebbe giocare al posto di Pepe, mentre Quagliarella sembra in vantaggio per affiancare Matri in attacco. Del Piero, reduce dalle gioie di Coppa Italia, dovrebbe accomodarsi in panchina insieme al nuovo acquisto Borriello.

    Guidolin invece deve rinunciare ai giocatori impegnati nella Coppa D’Africa Badu, Asamoah e Benatia, a cui si aggiungono gli infortunati Barreto e Pinzi; da valutare le condizioni di Isla infortunato in uno scontro in allenamento. In avanti con capitan Di Natale potrebbe esser preferito Abdi a Floro Flores.

    La Juventus è l’unica squadra ancora imbattuta nei maggiori campionati europei (11 vittorie e otto pareggi), infatti da nove giornate i bianconeri alternano regolarmente una vittoria e un pareggio. L’ultima squadra capace di espugnare il campo (L’Olimpico) della Juventus è stata il Milan lo scorso marzo, ed è alla ricerca della 50ª vittoria contro i friulani nel massimo campionato. Contro la Juventus la squadra Friulana ha perso il maggior numero di partite (49) e subito il maggior numero di gol (152), nonostante le statistiche a favore la Juventus ha vinto solo due degli ultimi sei incontri contro l’Udinese. A Torino questa sfida non finisce in parità da 17 partite (1-1 nel marzo 1990).

    Juventus Udinese le probabili formazion
    JUVENTUS:
    Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, De Ceglie; Vidal, Pirlo, Giaccherini; Marrone, Matri, Quagliarella A disp.: Storari, Bonucci, Pazienza, Marchisio, Krasic, Del Piero, Borriello

    UDINESE: Handanovic; Ferronetti, Danilo, Domizzi, Pasquale; Basta, Battocchio, Fernandes, Armero; Abdi, Di Natale. A disp.: Padelli, Neuton, Isla, Fabbrini, Ekastrand,Floro Flores , Torje

  • Estigarribia “Conte? Mai avuto un tecnico così”

    Estigarribia “Conte? Mai avuto un tecnico così”

    Il segreto del successo di squadra dipende, come si sa, dagli equilibri all’interno del gruppo, che si consolidano gradualmente, step by step, lavorando giorno per giorno, conoscendosi, soffrendo e gioendo insieme. Nel calcio, tutto questo è naturalmente amplificato, considerando l’ importanza del fattore “collettivo”, coniugato con l’intensità delle emozioni, che rendono i rapporti più viscerali e forti al tempo stesso.

    Nella Juventus di Antonio Conte tutto ciò, probabilmente, è ancora più vero ed anche direttamente proporzionale all’importanza che il mister attribuisce al gruppo, vero cardine della sua filosofia di squadra. Una filosofia che Antonio Conte apprese, da giocatore, nella Juventus dei record di Marcello Lippi, quella che vinse con la forza del collettivo la Champions League e l’Intercontinentale, oltre che innumerevoli scudetti, sbaragliando la concorrenza di squadre sulla carta più accreditate. Un’impostazione che il grintoso allenatore salentino ha riportato nella sua Juve campione d’inverno, ancora imbattuta, e semifinalista di Coppa Italia, e che ha voluto trasmettere ai suoi giocatori, che finora lo hanno seguito alla perfezione, in tutto e per tutto, manifestando pubblicamente stima per il loro tecnico.

    Marcelo Estigarribia | ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    In tale ottica si inseriscono le  dichiarazioni di Marcelo Estigarribia, paraguayano classe 1987, una delle più belle scoperte della Juventus di Conte, che anche partendo dalla panchina ha dato un ottimo contributo finora facendosi trovare pronto quando è stato chiamato in causa contro la Roma nel quarto di Coppa Italia, in cui la Signora ha conquistato la qualificazione per le semifinali.

    Oggi, Estigarribia, è già pronto a guardare avanti, pensando al lungo percorso che la squadra ha ancora davanti a sè, fissando gli obiettivi, Coppa Italia e Campionato, per “far felici noi stessi ed i tifosi“, puntando – nel prossimo anno – a conquistare la qualificazione in Champions League, per sperimentare l’ebbrezza di giocare nella competizione europea più prestigiosa e, nei prossimi tre anni, cercare di puntare al gradino più alto del podio.

    Ambizione e determinazione, dunque, per Marcelo Estigarribia, che ringrazia il suo mister Antonio Conte per quanto, finora, gli ha trasmesso: “E’ un allenatore di grande motivazione, uno che pretende il massimo, e che si corra sempre, in ogni allenamento ed in ogni esercizio“.

    Complimenti al suo mister, che assumono ancora più importanza quando Estigarribia paragona Conte ai suoi allenatori precedenti con i quali lavorava quando giocava in Sudamerica: “Non ho mai visto nessuno come mister Conte: ho avuto diversi allenatori argentini con i quali si lavorava molto, ma nessuno aveva la stessa motivazione, lo spirito giusto che ha Conte e che permettono di rendere al massimo“. Il segreto della Juve è la grinta del suo condottiero ma anche la presenza di personalità di grande spicco nello spogliatoio: uno su tutti, Capitan Alessandro Del Piero, che Marcelo Estigarribia definisce “una leggenda che va avanti“, utile e prezioso perchè insegna ai compagni in ogni momento qual è l’atteggiamento giusto da tenere in campo, uno che in squadra è sempre e comunque un valore aggiunto.

    Inoltre, per il centrocampista paraguayano rendere al massimo significa fissare già il prossimo concreto obiettivo, perfettamente in linea con la linea del pragmatismo di Conte che impone di pensare partita per partita, per stare sempre sul pezzo, e non mollare nulla. Il prossimo obiettivo è la gara contro l’Udinese in programma sabato sera alle 20,45 allo Juventus Stadium, praticamente ad un mese di distanza dalla gara d’andata, ossia il recupero della prima giornata d’andata: in quell’occasione, prima della sosta Natalizia, al Friuli di Udine finì 0 a 0. In prospettiva Udinese, Estigarribia ha le idee chiare: “è una squadra che sta giocando bene, ed ha giocatori forti” ma, nonostante ciò, la Juve davanti ai propri tifosi ha l’obbligo di trasformare in vittoria il lavoro svolto in settimana.

     

  • Caceres Juventus accordo raggiunto, la firma a ore

    Caceres Juventus accordo raggiunto, la firma a ore

    Caceres è praticamente un giocatore della Juventus. L’accordo fra le due società è stato raggiunto, come ammesso dal ds del club spagnolo Victor Horta. Per la firma è soltanto questione di ore, ma con tutta probabilità l’uruguaiano arriverà a Torino già entro questa settimana.  Il suo acquisto esclude automaticamente l’arrivo del colombiano Guarin dal Porto, in quanto il centrocampista della squadra lusitana è extracomunitario. Dopo la felice conclusione delle trattative con il Siviglia, Marotta spera di strappare il sì di Cellino per il trasferimento anticipato del belga Nainggolan, senza aspettare alla prossima estate come concordato in precedenza con il presidente rossoblu.

    Martin Caceres | © Jasper Juinen / getty images

    CRESCITA IMPETUOSA – Si concluderà entro le prossime ore, o al più tardi nella giornata di domani la telenovela Caceres. Il calciatore torna in Italia dopo l’esperienza della stagione 2009-2010, durante la quale disputò 15 presenze realizzando un gol. Non avendo convinto la nuova dirigenza nell’estate successiva, il club juventino decise di non esercitare il diritto di riscatto e il terzino tornò al Barcellona. Gli ultimi due anni sono stati decisivi nella crescita del giocatore, il quale è riuscito a ritagliarsi un ruolo di primo piano nel club andaluso ed è stato uno dei pilastri della Nazionale uruguaiana allenata da Oscar Tabarez, vincitrice dell’ultima Coppa America e arrivata terza nel Mondiale del Sudafrica 2010. Una miglioramento costante, tanto da convincere la Juventus e Antonio Conte a puntare nuovamente su Caceres.

    CIFRE – L’accordo prevede un prestito oneroso di 1,5 milioni di euro fino al termine del campionato, e il riscatto a favore della società bianconera fissata a 8 milioni di euro (4 milioni entro l’estate e i restanti 4 entro gli otto mesi successivi). L’obbligo del riscatto è condizionato al posizionamento nell’attuale stagione della squadra juventina in Serie A. Qualora gli uomini di Conte dovessero fallire la qualificazione all’Europa League (sesto posto), l’affare verrebbe annullato, fermo restando che la Juve pagherà in ogni caso il prestito del terzino per i prossimi sei mesi.

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  • Coppa Italia, Juventus  Roma 3-0, è semifinale per i bianconeri

    Coppa Italia, Juventus Roma 3-0, è semifinale per i bianconeri

    Negli ultimi anni la Roma aveva eliminato i bianconeri dalla Coppa Italia per ben due volte, ma questa volta la squadra di Conte ha superato l’ostacolo senza troppi problemi e con grande merito. Sul campo si è vista una netta supremazia da parte della Juventus, priva di 5 uomini titolari, ma che le riserve non hanno fatto rimpiangere, a dimostrazione che il lavoro di squadra vale molto più del singolo giocatore.
    Dall’altra parte una Roma che non ha mai impensierito la squadra bianconera, ha giocato finchè la perla di Del Piero non ha tagliato completamente le gambe alla squadra di Luis Enrique, ma era chiara la supremazia sia come gioco sia come divario tecnico tra le due squadre.

    Antonio Conte | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Conte ha adattato l’ennesimo modulo con il 3-5-2 per esaltare i giocatori a disposizione viste le tante assenze e le scelte forzate in difesa vista la ristretta rosa di difensori disponibili, in attesa dell’acquisto quasi concluso di Caceres.
    La Juventus subito in vantaggio al 6’ con Giaccherini che scatta sul filo del fuorigioco, si presenta a due passi dal portiere giallorosso e mette in rete.
    Fino al 29’ la gara è rimasta aperta per i giallorossi, fino a quando Del Piero ha deciso di segnare il primo gol stagionale, con un “gol alla Del Piero“, mettendo la palla sotto all’incrocio dei pali con un tiro a rientrare dal limite dell’area di rigore, gol fantastico partita già chiusa visti gli sterili attacchi della roma portati quasi sempre da Pjanic il migliore dei suoi, con Storari sempre attento.

    Nella ripresa è sempre la Juventus a comandare il gioco aspettando la Roma e ripartendo in contropiede, ma le occasioni migliori sono sempre per la Juventus che sfiora ripetutamente il gol del definitivo k.o. avvantaggiati dall’espulsione di Lamela, colpendo anche la traversa con Quagliarella al suo rientro dopo l’operazione allo zigomo.
    Gol che arriva all’89’ grazie all’ennesima incursione in aria di Estigarribia che mette in mezzo un cross deviato in rete da Kjiaer nel disperato tentativo di anticipare Matri entrato al posto di Borriello, 3 a 0 meritato e tutti sotto la curva a festeggiare la semifinale in attesa di conoscere il prossimo avversario che uscirà dalla sfida di giovedì tra Milan e Lazio.
    Conte può ritenersi soddisfatto di tutti i suoi calciatori che stasera hanno battuto la Roma, meritano una citazione i giocatori meno impiegati fino ad oggi come Estigarribia devastante sulla corsia di sinistra, Giaccherini autore di una prova strepitosa e impreziosita dal suo secondo gol in pochi giorni e in Coppa Italia, della riconferma del giovane Marrone che non ha fatto rimpiangere Marchisio, Borriello che alla prima da titolare ha lottato su ogni pallone, e poi l’infinito capitano Del Piero, non soltanto per il gol stupendo, ma per quello che ancora oggi riesce a dare in campo.

    Reti: 6′ Giaccherini (J), 29′ Del Piero (J), 44′ st autogol Kjaer (R)

    Juventus: Storari 6; Bonucci 6, Barzagli 6, Chiellini 6; Lichsteiner 7, Marrone 6,5, Pirlo 6,5, Giaccherini 7 (43′ st Krasic), Estigarribia 7, Borriello 6 (18′ st Matri sv), Del Piero 7,5 (31′ st Quagliarella sv). A disposizione: Manninger, De Ceglie, Pazienza, Vidal. All: Conte.
    Roma: Stekelenburg 5,5, Josè Angel 5, Heinze 5,5, Kjaer 5,5, Taddei 4,5; Simplicio 5,5 (22′ st Greco sv), Gago 5, Pjanic 6; Totti 5, (26′ st Perrotta sv); Bojan 4,5, (7′ st Borini 5,5), Lamela 4. A disposizione: Lobont, Juan, Rosi, Viviani. All: Luis Enrique.

    Arbitro: Luca Banti 5, di Livorno
    Note: ammoniti Estigarribia (J), Barzagli (J), Pjanic (R), Simplicio (R), Totti (R) Krasic (J). Espulso Lamela (R) al 24′ st

  • Del Piero gol capolavoro con la Roma, primo centro allo Juventus Stadium

    Del Piero gol capolavoro con la Roma, primo centro allo Juventus Stadium

    Le celebrità si sa si fanno sempre attendere e il loro ritardo spesso è giustificato. E’ quello che è accaduto con Alessandro Del Piero, capitano bianconero che mancava all’appuntamento con il gol dal 9 Maggio 2011, quando andò in rete su calcio di rigore contro il Chievo.
    E proprio lui, che alla Juve è una celebrità da ormai quasi 20 anni, non poteva che farsi perdonare con il pezzo migliore del suo repertorio, ovvero la classica rete passata alla storia come gol “alla Del Piero”.

    Alla mezz’ora del primo tempo di Juventus – Roma, valevole per i quarti di finale di Coppa Italia, Pinturicchio realizza la rete del 2-0 con un destro a giro di precisione chirurgica dal limite dell’aria la cui traiettoria termina all’incrocio dei pali, imparabile per l’incolpevole Stekelenburg. Sugli spalti l’apoteosi, i tifosi bianconeri finalmente possono festeggiare la perla del loro capitano, la rete infatti è la prima stagionale del numero 10, nonchè la prima nella nuova casa bianconera, lo Juventus Stadium.

    Alessandro Del Piero | ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Non finisce qui, perchè Del Piero, che da sempre ci ha abituati ai record, non poteva farsi sfuggire l’ennesimo primato, infatti il suo capolavoro gli permette di entrare in un certo senso nella storia bianconera in quanto è l’unico giocatore ad aver segnato un gol in tre stadi diversi della Juve, ovvero Delle Alpi, Olimpico e l’ultimo arrivato Juventus Stadium.

    La gioia di Alex al gol (perché per un goleador come lui non è semplice rimanere a digiuno per parecchi mesi, ndr) è stata incontenibile, festeggiata con la classica linguaccia e con l’abbraccio dei compagni di squadra. Ma anche il pubblico, che in questi mesi difficili l’ha sempre acclamato e sostenuto, è esploso in un boato e ha dimostrato tutta la gratitudine con una lunga standing ovation quando al minuto 77 veniva richiamato in panchina da Antonio Conte. Il tecnico bianconero a fine partita ha elogiato il suo ex compagno di squadra:

    Finalmente, ha fatto un gol stupendo, ci provava da tempo. Del Piero sarà sempre una soluzione, mai un problema“.

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  • Coppa Italia, Juventus Roma. Gioca Borriello, Del Piero vs Totti

    Coppa Italia, Juventus Roma. Gioca Borriello, Del Piero vs Totti

    Gara che preannuncia spettacolo quella che andrà in scena stasera nel teatro dello ‘Stadium’. Juventus Roma non è solo un semplice quarto di finale di Coppa Italia ma il confronto tra le due squadre che stanno praticando il miglior calcio nei nostri confini nazionali. I bianconeri di Antonio Conte sono freschi di conquista del titolo di campione d’inverno, i giallorossi di Luis Enrique, dopo un avvio di stagione difficile con l’eliminazione immediata dall’Europa League nel turno preliminare e i risultati che tardavano ad arrivare, hanno trovato la quadratura del cerchio e stanno risalendo velocemente la classifica. Entrambe le compagini fanno del palleggio il loro punto di forza, significative in merito sono le percentuali di possesso palla con punte vertiginose che a volte superano anche il 70%. Ma Juventus Roma non poteva che essere anche Alessandro Del Piero vs Francesco Totti, le ultime due bandiere del nostro calcio che hanno reso grande questa sfida per quasi due decadi e giunti probabilmente al loro penultimo duello (oltre a quella di stasera rimane il ritorno in campionato) dal momento che il numero 10 bianconero a fine stagione dovrebbe chiudere la sua lunga avventura da calciatore con la Vecchia Signora forse per intraprenderne una nuova negli States o comunque all’estero prima di appendere definitivamente gli scarpini al chiodo e assumere un incarico dirigenziale in società.

    Alessandro Del Piero | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Per quanto riguarda le formazioni che scenderanno in campo stasera allo ‘Stadium’, Conte ha in serbo una sorpresa per Luis Enrique, lanciare dal primo minuto Marco Borriello, arrivato a Torino nel mercato di riparazione e avvelenato dopo essere stato scaricato dal tecnico giallorosso. L’attaccante ex Roma farà quindi il suo debutto in maglia bianconera dal primo minuto contro la sua ex squadra, con lui giocherà il capitano Alessandro Del Piero ancora alla ricerca della prima marcatura stagionale. Out, oltre a Marchisio e Pepe infortunatisi a Bergamo durante l’ultima gara di campionato, anche Buffon e Vucinic, quest’ultimo, anche lui ex della gara, rischia di saltare anche il big match di sabato sera con l’Udinese. Tra i pali ci sarà Storari, Conte probabilmente opterà per una difesa a 3 composta da Barzagli, Bonucci e Chiellini, in cabina di regia l’insostituibile Pirlo con Giaccherini nuovamente riproposto nel ruolo di interno di centrocampo e il giovane Marrone autore del geniale assist proprio all’ex Cesena nell’azione del 2-0 con il quale la Juve ha archiviato la pratica Atalanta. A spingere sulle corsie esterne Lichtsteiner, a destra, ed Estigarribia, sul fronte opposto. Turno di riposo per Vidal e Matri, Quagliarella e Krasic partiranno dalla panchina.

    Luis Enrique risponde con il consueto 4-3-1-2 affidandosi ancora una volta a Francesco Totti, da sabato il bomber più prolifico della Serie A con la stessa maglia. Formazione tipo per il tecnico spagnolo con due sole variazioni: in mediana dove Fabio Simplicio troverà posto per sostituire De Rossi assente per infortunio e in attacco dove, al fianco di Lamela, Bojan dovrebbe vincere il ballottaggio con Borini per prendere il posto del bomber Osvaldo. Dietro di loro, come dicevamo, Totti mentre davanti al gigante Stekelenburg in porta linea difensiva composta da Rosi e Taddei sulle fasce e Juan e Kjaer, in vantaggio su Heinze, coppia centrale. Panchina per Greco e per il giovane Viviani che ha esordito in Serie A proprio in Roma Juve di campionato dello scorso 12 dicembre.

    Le due squadre si sono affrontate nei quarti anche nella passata edizione della Coppa Italia, i giallorossi, allora allenati da Ranieri, violarono l’Olimpico di Torino per 2-0 con gol di Vucinic e Taddei. La vincente si regalerà una semifinale con Milan o Lazio.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS ROMA

    JUVENTUS (3-5-2): Storari; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Marrone, Pirlo, Giaccherini, Estigarribia; Borriello, Del Piero.
    Panchina: Manninger, De Ceglie, Pazienza, Vidal, Krasic, Quagliarella, Matri.
    Allenatore: Conte.

    ROMA (4-3-1-2): Stekelenburg; Rosi, Kjaer, Juan, Taddei; Pjanic, Gago, Simplicio; Totti; Lamela, Bojan.
    Panchina: Lobont, Heinze, Josè Angel, Viviani, Greco, Perrotta, Borini.
    Allenatore: Luis Enrique.

  • Coppa Italia: domani Juve Roma, il miglior calcio d’Italia a confronto

    Coppa Italia: domani Juve Roma, il miglior calcio d’Italia a confronto

    Domani Juve Roma apre il programma dei quarti di finale di Coppa Italia. Quella che andrà in scena domani sera allo ‘Stadium’ sarà occasione anche per poter ammirare e confrontare le due squadre che al momento praticano il miglior calcio d’Italia.

    Antonio Conte | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Anche se con moduli differenti, bianconeri e giallorossi offrono uno spettacolo e una qualità di gioco che in Italia non si vedeva da tempo e ispirata alla filosofia di calcio del Barcellona e dei suoi magnifici palleggiatori. La forza di Juve e Roma sta proprio nel possesso palla (che raggiunge percentuali vertiginose) prolungato e nell’avere gli interpreti giusti per farlo, attaccando così l’avversario con una avvolgente e fitta trama di passaggi in modo tale da disorientarlo e colpirlo: da una parte un 4-3-3 camaleontico la cui fonte ispiratrice è Andrea Pirlo coadiuvato dal dinamismo di Marchisio e Vidal in mezzo al campo e dal grande sacrificio in fase di non possesso palla degli esterni offensivi Vucinic e Pepe, dall’altra il perno sul quale poggia il 4-3-1-2 Daniele De Rossi, come vertice basso del rombo, affiancato dal talentuoso Pjanic e dal solido Gago a dialogare con Lamela e Totti con passaggi di prima e veloci e rifornire il centravanti. Queste le due armi letali che stanno facendo le fortune dei due tecnici Antonio Conte e Luis Enrique, il primo di scuola sacchiana e il secondo formatosi proprio nella Cantera blaugrana che però per la gara di domani non avranno a disposizione per infortuni diversi elementi importanti sopracitati, su tutti De Rossi, che ha accusato un fastidio muscolare nel nubifragio di Catania e ancora alle prese con la grana rinnovo, e Marchisio, che ha rimediato una distorsione al ginocchio nella gara di sabato a Bergamo vinta 2-0 che ha regalato ai bianconeri il titolo di campione d’inverno.

    La Juve è l’unica squadra ad essere ancora imbattuta in stagione, 19 risultati utili in campionato e la vittoria negli ottavi di Coppa Italia contro il Bologna; la Roma, partita malissimo con la cocente eliminazione al primo turno preliminare dall’Europa League, uscita per mano del modesto Slovan Bratislava e che ha continuato a balbettare fino agli inizi di dicembre, ora sembra una macchina perfetta.

    In realtà Juve e Roma si sono già incontrate quest’anno, allo stadio Olimpico in campionato per la 15esima giornata di Serie A ma con i giallorossi che ancora non avevano assimilato completamente gli schemi di Luis Enrique. La gara, terminata 1-1, non fu bella sotto il profilo del gioco ma fu molto tirata con Totti che sbagliò il calcio di rigore del possibile 2-1 parato da Buffon.

    Entrambi i tecnici vogliono proseguire il loro cammino nella competizione, anzi avranno uno stimolo in più per battersi. “Ci sarà qualche variazione ma non snobberemo l’impegno, è inevitabile, si tratta di un quarto di finale. Non dimentichiamo che la Roma ci ha sempre eliminato, negli ultimi due anni. Vogliamo andare avanti, perché non possiamo sceglierci gli obiettivi. Cercheremo di passare il turno” – le parole del tecnico bianconero – “Credo sia uno stimolo incredibile sapere che la Juventus non ha perso ancora quest’anno. Per noi è un ottimo momento per andare a Torino pieni di fiducia pensando che ce la possiamo fare. Arriviamo benissimo alla partita, con la giusta mentalità. Sarà difficilissima per noi ma è uno stimolo e andremo con la stessa convinzione di fare la nostra proposta. Giocare contro la Juve è sempre un piacere” quelle del collega giallorosso.

  • Juve, Guarin è bianconero. Accordo con il Porto

    Juve, Guarin è bianconero. Accordo con il Porto

    Fredy Guarin è praticamente un giocatore della Juventus. L’infortunio occorso a Claudio Marchisio, una distorsione al ginocchio rimediata sabato sera nella sfida di campionato giocata a Bergamo, ha accelerato sensibilmente la trattativa con il Porto per portare a Torino subito il centrocampista colombiano. Undici i milioni complessivi che i bianconeri verseranno nelle casse dei Dragoes.

    Fredy Guarin | © Bruno Pires/EuroFootball/Getty Images

    L’emergenza nella zona nevralgica del campo che può contare ora sui soli Pirlo, Vidal e il giovane Marrone – Pazienza, che contro l’Atalanta non è neanche stato convocato, ha le valigie pronte destinazione Udine – ha fatto sì che Antonio Conte sciogliesse le riserve tra i due maggiori obiettivi di mercato che avrebbe voluto entrambi ai suoi ordini ma irraggiungibili per ragioni di status, Guarin e Caceres. L’acquisto dell’uno avrebbe escluso quello dell’altro poichè entrambi extracomunitari potendo la Juve tesserare soltanto un solo giocatore proveniente da campionati esteri e in possesso di passaporto non comunitario.

    Si attende solo l’ufficialità dell’operazione ma, a meno di clamorosi intoppi dell’ultima ora, Guarin sarà bianconero a partire da oggi, così come ha rivelato il procuratore del centrocampista Marcelo Ferreyra al quotidiano lusitano O Jogo:

    Oggi sarà un giocatore della Juve, il Porto ha accettato gli 11 milioni e la Juve ha accettato di far salire la cifra al raggiungimento di certi obiettivi. I bianconeri pagheranno 4 mln subito e non due come proposto, e poi i restanti sette in estate“.

    Sfuma così, per forza di cose, l’arrivo di Martin Caceres a rinforzare la difesa. Il terzino della nazionale uruguagia, richiesto espressamente dal tecnico bianconero per la sua duttilità tattica dal momento che può giocare indifferentemente su entrambe le corsie laterali di difesa ma, all’occorenza, può ricoprire anche il ruolo di centrale difensivo, avrebbe voluto tanto indossare nuovamente i colori bianconeri a distanza di due anni (era arrivato in prestito sotto la gestione Ferrara nell’estate del 2009 dal Barcellona ma non venne riscattato a fine stagione), tant’è che per oggi era stato programmato l’incontro decisivo tra il procuratore Daniel Fonseca accompagnato dall’avvocato Beppe Bozzo per conto della Juve con i dirigenti del Siviglia per limare le differenze e giungere ad un accordo.

    A questo punto Beppe Marotta dovrà spostare le sue mire su un altro obiettivo per completare la rosa a disposizione di Conte e chiudere, con l’arrivo di un difensore, la campagna di rafforzamento in modo tale da permettere ai “freschi” campioni d’inverno di lottare fino in fondo per il titolo. Non provare a vincere lo scudetto a questo punto della stagione, infatti, sarebbe un delitto.

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    Mister Antonio Conte riesce a centrare il suo primo traguardo stagionale, la Juventus chiude il girone d’andata in testa alla classifica battendo l’Atalanta per 2-0 e conquistando il titolo di campione d’inverno che mancava da 6 anni, e a poco servono i risultati delle altre dirette inseguitrici che si affronteranno oggi, la Juventus ha centrato il suo diciannovesimo risultato utile consecutivo nell’attuale campionato senza subire sconfitte (venti se si considerea la partita di Coppa Italia vinta contro il Bologna).

    Pirlo, Chiellini e Buffon | © Marco Luzzani/Getty Images

    Nonostante la pessima mira sotto porta di Matri e le pochissime conclusioni in porta di Vucinic i bianconeri riescono a dominare la squadra di Colantuono, una formazione quella Bergamasca volenterosa e a tratti aggressiva ma che si presenta raramente dalle parti di Gigi Buffon, i maggiori pericoli la squadra bianconera li riceve più per demeriti propri che per meriti altrui, nello specifico ci riferiamo a palle regalate sulla trequarti agli avversari o, come accade spesso, le principali azioni pericolose la difesa bianconera le subisce da calci piazzati.

    A sbloccare il risultato è una straordinaria giocata ad opera di Pirlo-Lichtsteiner con il fantasista che inventa un assist di precisione a tagliare fuori tutta la retroguardia bergamasca trovando lo svizzero che con un gran tuffo di testa trafigge da due passi l’ottimo, fin lì, portiere Consigli. La Juve passa quindi al 54′ sbloccando una partita che stava diventando insidiosa ma che era stata dominata dagli uomini di Conte che potevano recriminare di aver colpito un palo con Barzagli e una traversa con un tiro dalla lunghissima distanza di Vidal.

    Ma i bergamaschi non ci stanno e ci provano a far tremare la retroguardia bianconera, ma poco impensierisce l’ottima volontà di Denis che però viene poco assistito dai compagni e invece ottimamente seguito da un attento Chiellini. L’Atalanta lascia spazi agli attaccanti Juventini che risultano disastrosi sotto porta tanto da non riuscire a chiudere la partita come spesso è accaduto in questa stagione, ma ci pensano i neo entrati Marrone e Giaccherini all’81’ a chiudere i conti per il 2-0 finale. Perfetto anche l’assist del giovanissimo Marrone e il conseguente gol al volo dell’ex del Cesena. E già, Giaccherini proprio lui voluto a tutti i costi da Conte, giocatore che quando chiamato in causa riesce a fare il suo.
    Una nota a parte merita il giovane Marrone, entra in campo al posto di Pepe infortunato e si presenta davanti a Consigli che effettua un miracolo sul tiro del giovane centrocampista, effettua l’assist al millimetro per il gol di Giaccherini, e dimostra tanta qualità in mezzo al campo, merita più considerazione, questi sono i nuovi Marchisio che avanzano. Una nota positiva anche per Chiellini che è ritornato al centro della difesa con ottimi risultati, oltre a De Ceglie che si sta riprendendo con prepotenza la fascia di sinistra.
    In attesa degli acquisti di Gennaio e dei gol degli attaccanti la Juventus può ritenersi soddisfatta.