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  • Juventus, emergenza difesa. Vidal con Caceres

    Juventus, emergenza difesa. Vidal con Caceres

    Per la trasferta di domani a Genova, la Juventus deve fare i conti con pesanti assenze nel reparto di difesa. Oltre ai già indisponibili Chiellini e Barzagli, fuori per infortunio, i bianconeri hanno perso Bonucci per squalifica. Domani toccherà al cileno Vidal ricoprire il ruolo di centrale difensivo, al fianco dell’ex Siviglia Caceres. L’allenatore in seconda Angelo Alessio (Conte non sarà in panchina perché appiedato un turno ndr), ha dichiarato che oltre a Vidal si sta pensando anche alla soluzione Marrone, centrocampista classe ’90, prodotto del vivaio bianconero.

    TRE SU TRE – Tre croci imperversano nella rosa juventina. Fin qui non ci sarebbe nulla di preoccupante (gli anni scorsi si sarebbe gridato al miracolo), se non fosse che la mannaia si è abbattuta nel solo reparto difensivo, per di più sugli unici calciatori di ruolo che ricoprono una determinata posizione in campo. Maledetta fu la sfida casalinga contro il Chievo del 3 marzo scorso, quando si infortunò la coppia Barzagli-Chiellini, fin a quel giorno la migliore del campionato, calcolando i freddi numeri delle statistiche. Il primo dovrebbe rientrare fra due giornate, mentre il toscano è sulla via del recupero e già nella prossima sfida del Franchi contro la Fiorentina tornerà a disposizione. Se non bastasse, mercoledì nel recupero di Bologna, la Juve ha perso anche l’ultimo centrale di ruolo, con Bonucci che si è fatto espellere per doppia ammonizione nell’incontro del Dall’Ara, conclusosi sull’1-1 senza non poche polemiche.

    arturo vidal | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    VIDAL ARRETRA – Per la sfida contro il Genoa sarà con tutta probabilità Vidal ad occupare il posto vacante in difesa, affiancato da Caceres. Se l’uruguaiano è arrivato a Torino con l’etichetta di jolly difensivo, non si può dire che l’ex Leverkusen sia un calciatore poco duttile. Già in passato infatti il cileno, oltre a poter ricoprire qualsiasi ruolo del centrocampo, ha giocato in difesa, sia al centro che come terzino. I tifosi della Signora si augurano che Vidal non sia particolarmente arrugginito, anche perché difronte se la dovrà vedere con il tandem d’attacco rossoblu Palacio-Gilardino.

    MIGLIORE DIFESA – Fin qui la Juventus ha la miglior difesa del campionato, con 17 gol subiti in 26 incontri. Nonostante tale record, Buffon nelle ultime 4 sfide ha sempre subito almeno un gol a partita. Dall’altra il Genoa è la peggior difesa della Serie A (48 reti subite), sebbene l’attacco rossoblu non possa definirsi sterile, in particolare tra le mura di casa, dove il Grifone è andata a segno 21 volte nelle 13 partite disputate.

    PAREGGITE – L’emergenza in difesa arriva nel periodo più difficile della stagione bianconera, dopo il febbraio nero appena trascorso. Cinque pareggi e una sola vittoria (contro il Catania) hanno inceppato la macchina da guerra costruita da Conte. Nel giro di un mese il Milan ha racimolato 6 punti sull’ex capolista, nonostante quest’ultima possa ancora mostrare lo zero nella casella sconfitte. Per spiegare la “pareggite” juventina, un elemento non affatto trascurabile è quello che riguarda la condizione fisica mostrata al rientro dalla sosta natalizia, andata man mano peggiorando nel corso delle settimane. Bisogna anche tenere in considerazione il fatto che la Juve ha dovuto disputare 7 partite in poco meno di un mese (una partita ogni 4 giorni ndr), una media ben diversa rispetto a quello sostenuto nel girone d’andata.

  • La Juve soffre di pareggite, 1-1 con il Bologna

    La Juve soffre di pareggite, 1-1 con il Bologna

    Ennesimo pareggio, 13° per l’esattezza, per la Juventus che nella sfida al Dall’Ara contro il Bologna non va oltre l’1-1 fallendo così l’obiettivo di agguantare in vetta il Milan.
    Orfani della coppia centrale titolare composta da Barzagli e Chiellini i bianconeri sono costretti a scendere in campo con l’inedito duo formato da Bonucci e Caceres con De Ceglie e Lichtsteiner sulle fasce; centrocampo con Vidal, Marchisio,  Pirlo e Pepe a dare da supporto alla coppia d’attacco ex Roma formata da Vucinic e Borriello. Pioli invece si affida all’esperienza di capitan Di Vaio, Damianti e a sostegno Ramirez.

    Primo tempo tutto da dimenticare per i torinesi che si mostrano in difficoltà nel costruire gioco e nel tenere il passo degli avversari che invece subito aggrediscono la formazione di Conte soprattutto a centrocampo. Dopo appena 17′ dall’avvio di gara è proprio il Bologna che passa in vantaggio alla prima occasione grazie ad un lancio perfetto di Ramirez per Di Vaio che a tu per tu con Buffon spedisce la palla in rete. Primo tempo che si conclude con il vantaggio dei padroni di casa e la Juventus che registra solo un unico tiro nello specchio della porta avversaria al 13′ su calcio di punizione di Pirlo.

    Mirko Vucinic © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Nella ripresa di gara sono i bianconeri ad aumentare il ritmo di gioco spingendo molto più di quanto non si sia stato fatto nel primo tempo. E infatti al 59′ è Andrea Pirlo anche questa volta ad inventarsi un assist in profondità perfetto per Mirko Vucinic che con un pallonetto supera Gillet. La Juventus ci crede ma spreca qualche minuto più tardi della rete del pareggio prima con il colpo di testa di Lichtsteiner e poi con il tentativo di Marchisio, forse in posizione di fuorigioco, che viene neutralizzato da Gillet. Al 69′ la Juve va vicinissima al vantaggio, Pepe  serve Borriello che però sciupa di sinistro. Qualche minuto più tardi dubbio intervento di Pulzetti su De Ceglie che viene strattonato in area, anche se il fallo comincia fuori. L’arbitro lascia correre scatenando le proteste di Conte che poi verrà invitato dallo stesso fischietto ad abbandonare il rettangolo di gioco. Stessa sorte toccherà a Bonucci che si guadagna il secondo cartellino giallo a sette minuti dalla fine per un intervento su Ramirez nella metà campo bianconera.

    Gli ultimi minuti di gioco trascorrono senza particolari sussulti con i bianconeri che, in inferiorità numerica, conservano il risultato di parità riuscendo a sventare i pericolosi contropiedi lanciati da capitan Di Vaio. Un punto a testa che serve di più al Bologna che tocca quota 32 punti in classifica tenendo a distanza la zona retrocessione meno alla Juventus che vede sfuggire la possibilità di agganciare il Milan in vetta.

  • Bologna – Juventus, emergenza difesa per Conte. Caceres con Bonucci

    Bologna – Juventus, emergenza difesa per Conte. Caceres con Bonucci

    Recupero della 23esima giornata di campionato per la Juventus che sarà di scena allo Stadio Renato Dall’Ara per affronatare il Bologna di mister Pioli. I Rossoblu sono reduci da una serie positiva e un ottimo momento di forma mentre Conte si ritrova con gli uomini a corto di fiato e a dover affrontare una vera e propria emergenza in difesa mancando la coppia centrale titolare Chiellini-Barzagli. Dopo i due pareggi contro Milan e Chievo, i bianconeri devono assolutamente ritornare al successo per riagganciare il Milan in testa alla classifica.

    Conte deve rinunciare a Barzagli (venti giorni) e Chiellini (dieci giorni) ma può contare sull’apporto di Pepe e Vidal che hanno scontato il loro turno di squalifica. I bianconeri tornano al 4-3-3, a meno di ripensamenti dell’ultim’ora dell’allenatore, tra i pali ci sarà Buffon mentre in difesa dovrebbe partire l’inedita coppia di centrali composta da Caceres e Bonucci, mentre i due terzini saranno Lichsteiner e De Ceglie; mediana a tre composta da Vidal che insieme a Marchisio dovranno dare manforte alla inamovibile fonte di gioco bianconera, Pirlo. Vasta scelta nel reparto offensivo, il tridente dovrebbe essere formato da Pepe che agirà sulla corsia di destra, Vucinic sulla corsia opposta con Matri punta centrale.

    Martin Caceres © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Il Bologna deve fare sicuramente a meno degli indisponibili Morleo e Acquafresca, quest’ultimo infortunatosi alla mano destra, mentre per la difesa c’è ancora il dubbio Antonsson. Pioli potrebbe confermare gli undici uomini che sono scesi in campo domenica: davanti a Gillet agiranno da centrali Raggi, Portanova e Cherubin, con Garics, favorito su Pulzetti, e Rubin sulle fasce. In mezzo, Perez e Mudingayi, con Diamanti e Ramirez alle spalle di Di Vaio. Arbitro dell’incontro sarà il signor Banti di Livorno.

    PROBABILI FORMAZIONI BOLOGNA – JUVENTUS

    Bologna (3-4-1-2): Gillet; Raggi, Portanova, Cherubin; Garics, Perez, Mudingayi, Rubin; Diamanti, Ramirez; Di Vaio.

    Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Caceres, Bonucci, De Ceglie; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe, Matri, Vucinic.

  • Brutte notizie in casa Juve, fuori Barzagli e Chiellini

    Brutte notizie in casa Juve, fuori Barzagli e Chiellini

    Brutte notizie in casa Juve , Andrea Barzagli e Giorgio Chiellini non saranno a disposizione di Antonio Conte in vista del recupero di domani contro il Bologna e della partita di domenica pomeriggio, in casa del Genoa, al “Luigi Ferraris”.

    Infatti gli esami medici a cui si sono sottoposti i due difensori centrali bianconeri hanno evidenziato una elongazione al soleo del polpaccio sinistro per Chiellini e una lesione muscolare al gemello mediale del polpaccio destro per Barzagli che costringeranno ad un riposo forzato di 10 giorni il primo e di almeno 20 il secondo. Quindi Chiellini, salterà sicuramente i due match di campionato contro Bologna e Genoa, mentre per Barzagli, niente Bologna, Genoa, Fiorentina, ma soprattutto niente ritorno di Coppa Italia contro il Milan (20 marzo) e poche possibilità contro l’Inter il 25.

    Andrea Barzagli | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Arrivano allora i primi infortuni in casa bianconera che sino a questo momento non aveva pagato dazio all’infermeria, a differenza delle passate stagioni in cui si contavano più infortunati che giocatori disponibili. Certo, il momento non è sicuramente il migliore per rinunciare ai due difensori che avevano dato, soprattutto Barzagli, sicurezza e compattezza a tutto il reparto e facendo della Juve la difesa meno battuta di tutta la serie A con appena sedici gol al passivo.

    Si prospetta quindi per Antonio Conte una scelta davvero obbligata in difesa con il duo BonucciCaceres come coppia inedita di centrali titolari sia a Bologna che a Genova. La delicatezza della scelta di Conte non risiede sicuramente nel valore singolo dei due giocatori ma nel loro momento psicologico infatti, Leonardo Bonucci è reduce da prestazioni altalenanti con buone partite ed errori madornali e sicuramente gli farà bene giocare lontano dallo Juventus Stadium, mentre per Martin Caceres non sarà sicuramente facile esordire da titolare in campionato in un ruolo decisamente non suo anche se, il giocatore uruguaiano, ha dimostrato in carriera di poter ricoprire, e bene, tutti e quattro i ruoli difensivi.

  • Juventus – Chievo 1-1, le pagelle. Vucinic bocciato

    Juventus – Chievo 1-1, le pagelle. Vucinic bocciato

    PAGELLE JUVENTUS – CHIEVO 1-1

    Buffon 6: Salva su punizione di Acerbi nulla può sul gol del pareggio.
    Lichtsteiner 5,5: Lotta ma è in affanno, paga l’inizio di stagione giocato a grandi ritmi (Dal 78’) Del Piero S.V.
    Barzagli 6: Esce per infortunio fino a quel momento non aveva sbagliato nulla (Dal 40’) Bonucci 5: Indovina un lancio per Giaccherini che sfiora il gol, ma sbaglia almeno altrI tre lanci consegnando di fatto la palla agli avversari, ma la sua partita non finisce qui: appostato sulla linea di porta riesce a rinviare la palla nella sua porta.
    Chiellini 6,5: Il solito muro in difesa, rimane in campo anche con una gamba sola correndo e rincorrendo gli avversari.
    De Ceglie 7: Ormai è diventato una certezza dal suo rientro ogni volta che è sceso in campo risulta essere uno dei migliori, cala alla distanza, ha siglato il gol del vantaggio.
    Padoin 6: Fa la sua parte certo non dovrebbe essere lui a cambiare le sorti dell’incontro ma ci prova in due occasioni e Sorrentino gli nega la gioia del gol.
    Marchisio 5,5: Si nota per un paio di interventi nel primo tempo ma è quasi sempre tagliato fuori dal gioco, sostituito (Dal 71’) Caceres 5,5: Viene buttato nella mischia ma non riesce a evitare il gol del pari.
    Pirlo 6: Le fatiche della Nazionale si sentono, non è il solito Pirlo, si fa vedere poco, ma è l’ultimo ad arrendersi sfiora il gol al 90’.
    Giaccherini 6,5: E’ l’unico giocatore in campo per la Juventus che punta e che riesce a saltare l’uomo insieme a De Ceglie mandano in crisi la corsia di destra del Chievo.
    Matri 5: Al primo minuto ha l’occasione per segnare un gol solo davanti al portiere ma fallisce incredibilmente, per lui sarà anche l’ultimo tiro in porta durante tutta la partita.
    Vucinic 4: Inguardabile, dovrebbe crescere invece va peggiorando, non riesce a saltare l’uomo, qualsiasi giocatore del Chievo riesce a fermarlo, non tira mai in porta e quando ci prova i portieri avversari stanno tranquilli tanto non centra mai la porta, il suo acquisto è da rivedere.

    Mirko Vucinic © Claudio Villa/Getty Images

    Conte 5: I’ennesimo cambio di modulo genera solo confusione tra i giocatori, tenere in campo Vucinic fino alla fine è stato un errore e con il senno del poi, dare un’altra possibilità a Bonucci è stato un vero suicidio.

    Sorrentino 7,5: Se il Chievo ha portato via un punto è anche grazie ai suoi miracoli.
    Acerbi 7: Era praticamente sconosciuto, invece si è visto in tutte le zone del campo. Pericoloso su punizione.
    Dramè 7: Meritava l’espulsione ma ha giocato una gran bella partita siglando il gol.
    Frey 5,5: Un po’ impreciso negli interventi.
    Andreolli 6,5: Non fa toccare pallone a Vucinic.
    Bradley 7,5: Dalle sue parti non passa nessuno, da applausi un suo recupero su Vucinic lanciato verso la porta.
    Rigoni 6,5: Fa il suo dovere in mezzo al campo.
    Sammarco 6: Svolge il compito da trequartista con efficacia, viene sostituito nella ripresa.
    (Dal 64’) Hetemaj 6: Recupera molti palloni e argina le ripartenze bianconere.
    Luciano 6: Partita di sostanza e sacrificio la sua (Dal 64’) Moscardelli 7: E’ suo l’assist per il pareggio, ma il suo ingresso sposta gli equilibri in attacco.
    Thereau 6,5: Partecipa anche lui alla conquista del meritato pareggio, sfiora il gol con un gran tiro dai 40 metri circa.
    Paloschi 5,5: Poteva sfruttare meglio alcune occasioni avute nel corso della gara. (Dal 82’) Vacek sv

    Di Carlo 8: E’ tutto merito suo quello che il Chievo ha offerto a Torino, azzecca le mosse in campo e le sostituzioni effettuate al momento giusto, ha il merito di tenere in campo Dramè che in varie occasioni ha rischiato il rosso, ma alla fine è stato ripagato realizzando il gol del pareggio.

    Gervasoni 5: Non vede il fuorigioco di De Ceglie, non espelle Dramè per un fallaccio plateale meritevole almeno del secondo giallo, e forse nega un calcio di rigore su Del Piero.

    HIGHLIGHTS JUVENTUS – CHIEVO 1-1

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  • Juventus – Chievo 1-1, altro pari per Conte

    Juventus – Chievo 1-1, altro pari per Conte

    Nella partita casalinga contro il Chievo la Juventus ha rafforzato due dati di fatto, il primo che è una squadra stanchissima e in fase di decadenza, il secondo è che gli attaccanti non segnano.

    Il pareggio forse sta pure stretto alla squadra di Mimmo Di Carlo che ha giocato una buona partita ad alta intensità, cosa che invece non ha fatto la Juventus apparsa stanca e svogliata, e forse i continui cambi di modulo stanno portando un po’ di confusione ai calciatori bianconeri che comunque erano passati in vantaggio con De Ceglie al 18’ del primo tempo che appoggia in rete un pallone che era sbattuto sul palo, dopo aver sfiorato gia’ prima il gol con Matri che solo davanti al portiere non riusciva a toccare in rete, la partita svolge via sempre molto combattuta, con diversi capovolgimenti di fronte ma spesso e volentieri gli uomini di Conte vanno in confusione e non riescono a chiudere la gara, e, anzi concedono spesso la possibilità al Chievo di ripartire in contropiede, il primo tempo si conclude con una gran parata di Sorrentino su Padoin e con un tiro al volo di Giaccherini su lungo lancio di Bonucci (subentrato al posto di Barzagli infortunato) e finito di poco a lato, ma anche il Chievo si era reso pericoloso alla fine del primo tempo con una conclusione di Sammarco e con alcune uscite di Buffon che hanno scongiurato il peggio.

    Vucinic e Acerbi © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    Il secondo tempo si apre senza sostituzioni né da una parte né dall’altra con Conte che sceglie di far rimanere in campo Vucinic che già nei primi 45 minuti di gioco era stato il peggiore in campo in assoluto, nel giro di due minuti il Chievo passa dal possibile gol del pareggio al 58’ gran punizione di Acerbi e grande parata Gigi Buffon, sul capovolgimento di fronte Padoin appena in area batte a botta sicura ma Sorrentino fa un miracolo parando con i piedi, dopo un’ora giocata in modo frenetico le due formazioni allentano un po’ il ritmo e iniziano le girandole delle sostituzioni con Di Carlo che chiama fuori Luciano e Sammarco, e mette dentro Hetemaj e Moscardelli, Conte risponde richiamando in panchina Marchisio e mettendo in campo Caceres, al 72′ Moscardelli sfiora il gol con un colpo di testa ravvicinato che si perde di poco a lato ma il gol è solo rimandato di pochi minuti, infatti Il Chievo cresce e trova il pari al 76′ con un cross in area di Moscardelli, arriva di slancio Dramè che trova l’1-1 con la complicità di Bonucci che appostato sulla linea di porta invece di spazzare il pallone lo accompagna in porta.

    Al 78’ Conte fa entrare Del Piero al posto di Lichtsteiner, mentre Di Carlo fa entrare Vacek al posto di Paloschi, e Del Piero porta un po’ di vivacità all’attacco bianconero, quello che non è riuscito a fare Vucinic per tutta la partita, il capitano è protagonista di un episodio accaduto in area di rigore del Chievo: cade in area dopo un contatto con Hetemaj, l’arbitro fa segno di proseguire, la partita volge al termine non prima di vedere un miracolo di Sorrentino su grandissimo tiro da fuori area di Pirlo che salva il risultato, va dato atto a questo Chievo venuto a Torino per affrontare la Juventus a viso aperto e senza paura, al contrario della Juventus che da qualche partita inizia a perdere colpi e lucidità, e dire che Marzo dovrebbe essere il mese della verità, ma è iniziato male.
    Per dovere di cronaca bisogna segnalare che il gol di De Ceglie era sicuramente da annullare per un fuorigioco e che al 55’ Dramè andava espulso, lo stesso giocatore ha poi segnato il gol del pareggio, ultimo episodio il già citato possibile calcio di rigore su Del Piero.

  • Juventus – Chievo, Conte torna al 4-3-3. Del Piero nel tridente?

    Juventus – Chievo, Conte torna al 4-3-3. Del Piero nel tridente?

    Nell’anticipo serale di questa sera valido per la 26esima giornata di campionato, la Juventus ospita il Chievo allo Juventus Stadium cercando di allungare la striscia di risultati utili consecutivi (al momento 24 in attesa del recupero col Bologna del 7 Marzo prossimo) e soprattutto di tenere il passo del Milan in vista della volata scudetto che si deciderà quasi sicuramente nel mese di Marzo, approfittando anche di un’eventuale passo falso dei rossoneri impegnati nella difficile trasferta di Palermo.

    Dopo il match di San Siro dove la Juventus ha incontrato qualche difficoltà con il 3-5-2, Antonio Conte sembra intenzionato a tornare al 4-3-3 ma dovrà rinunciare a due pedine fondamentali, Vidal e Pepe entrambi squalificati dal Giudice Sportivo; i maggiori candidati alla loro sostituzione sono Giaccherini e Padoin ma non è da escludere che al posto dell’ex atalantino non giochi uno tra Quagliarella o Del Piero in attacco spostando quindi Giaccherini come esterno di centrocampo.
    Ma le novità rispetto alla partita di Sabato scorso contro il Milan non finiscono qui, infatti dovrebbe accomodarsi in panchina il disastroso Bonucci, al suo posto Conte dovrebbe spostare Chiellini centrale con l’inserimento di De Ceglie sulla corsia esterna di sinistra, oppure potrebbe optare per l’impiego dal primo minuto di Caceres che dal suo arrivo in Italia è stato impiegato pochissimo nonostante il valore del giocatore. Caceres o Chiellini, considerato il periodo negativo che sta attraversando Bonucci, sembrano offrire maggiori garanzie rispetto all’ex difensore del Bari.

    Alessandro Del Piero | © Valerio Pennicino/Getty Images

    La vittoria della Juventus in casa contro il Chievo manca dalla stagione 2009 quando si impose per 1-0 con gol di Iaquinta mentre la scorsa stagione la gara finì 2-2: al doppio vantaggio di Del Piero e Matri avevano risposto Uribe e Sardo.

    Il tecnico del Chievo Mimmo Di Carlo si affiderà al 4-3-1-2: dovrà fare a meno dello squalificato Pellissier, oltre agli infortunati Morero e Gulan, ma recupera tre giocatori rispetto alla partita di Domenica scorsa contro il Cesena. Si tratta di Thereau, Bradley e Dramé che saranno titolari contro la Juventus.

    Arbitrerà il Signor Andrea Gervasoni.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS CHIEVO

    JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, De Ceglie; Padoin, Pirlo, Marchisio; Giaccherini, Matri, Vucinic. A disposizione: Storari, Bonucci, Caceres, Estigarribia, Del Piero, Quagliarella, Borriello. All. Conte.

    CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Andreolli, Acerbi, Dramé; Bradley, Rigoni, Hetemaj; Cruzado; Thereau, Paloschi. A disposizione: Puggioni, Frey, Cesar, Sammarco, Luciano, Uribe, Moscardelli. All. Di Carlo.

  • Ogbonna, la Juventus sfida il Milan

    Ogbonna, la Juventus sfida il Milan

    La Juventus piomba su Ogbonna. Il difensore del Torino ha incantato tutti ieri sera nell’amichevole Italia-Usa, persa dagli azzurri per 1-0. Da tempo il giocatore suscita l’interesse delle grandi squadre. Lo scorso gennaio era stato il Napoli a farsi avanti con il presidente Cairo, senza però riuscire a trovare un accordo. In estate si preannuncia l’apertura di un’asta fra le maggiori società italiane per accaparrarsi il talentuoso difensore classe ’88, sarà l’occasione per l’ennesimo derby di mercato fra Milan e Juve?

    Non è passata inosservata la prestazione di Ogbonna nel match di Genova contro la Nazionale statunitense guidata da Jurgen Klinsmann. Il centrale difensivo del Toro ha ripagato in pieno la fiducia accordatagli da Prandelli disputando un secondo tempo da assoluto protagonista. Il test non era dei più probanti (Altidore non è chiaramente Messi), ma stupisce la personalità del ragazzo nato a Cassina 23 anni fa. Ormai non rientra più tra le “sorprese” della nuova generazione, essendo già da due anni il leader della retroguardia granata, e uno dei difensori più interessanti del panorama italiano.

    angelo ogbonna | © Claudio Villa/Getty Images

    Al termine dell’amichevole contro gli Usa Ogbonna ha incassato i complimenti di Buffon e Chiellini, due bianconeri doc, che non hanno esitato un secondo a spendere parole d’elogio nei confronti del calciatore granata. Conte sarà rimasto impressionato positivamente dalla maturità dimostrata nell’arco dei 90′, e l’autorevolezza nel proporsi in due ruoli diversi tra il primo e secondo tempo.

    Non sarà comunque un’impresa semplice portarlo via da Torino. Già nel recente passato il Napoli tentò di strappare Ogbonna ai granata per una cifra vicina ai 10 milioni di euro, prezzo per il quale il presidente Cairo rifiutò senza alcuna remora. Fra quattro mesi gli scenari potrebbero essere decisamente diversi. Dalle dichiarazioni dell’agente Branchini si evince facilmente che l’esperienza del proprio assistito a Torino sta volgendo al termine, confessando di aver avuto di recente contatti con le big italiane.

    Oltre alla Juve, anche il Milan è fortemente interessato ad Ogbonna. Al momento la strada rossonera è quella più percorribile, poiché Cairo non sembra intenzionato ad aprire una trattativa con gli acerrimi rivali bianconeri, tenendo conto inoltre la possibile rivolta dei tifosi granata. I rossoneri sono alla ricerca del sostituto di Nesta, e già in passato hanno dimostrato di avere un debole per i giovani talenti italiani (vedi El Shaarawy). Pochi mesi ci separano dall’inizio del calciomercato estivo, la partita infinita tra Milan e Juve proseguirà anche in estate.

  • Prova tv, stangata Mexes, assolti Muntari e Pirlo

    Prova tv, stangata Mexes, assolti Muntari e Pirlo

    E’ arrivata nel pomeriggio la decisione del giudice sportivo in relazione agli episodi incriminati di Milan-Juventus. L’unico a subire una squalifica il francese Mexes, che sarà assente per tre giornate. Assolti Muntari e Pirlo, per il quali Tosel ha scelto di non prendere alcun provvedimento disciplinare. Come preventivato alla vigilia la rissa nel finale che ha visto protagonisti Ambrosini e Chiellini non è stata presa in considerazione, così come esente da qualsiasi sanzione Antonio Conte, dopo lo scontro a muso duro avuto con Adriano Galliani durante l’intervallo della partita. Tira un sospiro di sollievo anche l’amministratore delegato rossonero, al quale viene comminata soltanto una ammonizione con diffida.

    Giustizia è fatta? La squalifica al solo Mexes sarà oggetto nei prossimi giorni di aspre polemiche fra le tifoserie delle due squadre, compresi gli stessi dirigenti delle società interessate. Il difensore centrale francese è stato appiedato per tre turni, colpevole di aver dato un pugno all’attaccante della Juventus Borriello nel corso del secondo tempo.

    philippe mexes | © FRANCK FIFE/AFP/Getty Images

    Sorprende come il compagno di squadra Muntari, nonostante fosse stato in precedenza differito al giudice sportivo dalla Procura federale, non abbia ricevuto alcuna giornata di squalifica. La manata al volto di Lichtsteiner nelle battute conclusive della partita non è stata giudicata meritevole di condanna.

    Discorso analogo per Andrea Pirlo. L’ex centrocampista del Milan era finito nel mirino di Milan Channel, il canale ufficiale rossonero, per aver rifilato due gomitate nell’arco dei 90′ minuti di gioco all’olandese Van Bommel. Anche per il bianconero il giudice sportivo si è mostrato clemente, scegliendo di non squalificare il faro della Nazionale azzurra.

    Le reazioni? Facile immaginare l’ennesima crociata della società di Via Turati, per via della scelta di utilizzare due pesi e due misure per Mexes e l’ex Pirlo. Tosel però è riuscito nell’impresa di scontentare entrambe le squadre perché la stessa Juventus non potrà gioire considerando l’impunità del ghanese Muntari dopo la dimostrazione del giocatore milanista riguardo il proprio talento naturale nell’arte della boxe.

  • Pellegatti sbrocca e insulta, Conte lo querela. Le scuse non bastano

    Pellegatti sbrocca e insulta, Conte lo querela. Le scuse non bastano

    Milan Juventus ha lasciato dietro di sé un vespaio di polemiche che non si vedeva da anni. Nelle ultime ore ha destato clamore il Pellegatti furioso, che ha più volte insultato Antonio Conte al termine della gara credendo che il microfono fosse spento. Lo stesso giornalista di Premium ha ammesso di essersi reso protagonista di una brutta caduta di stile, porgendo il giorno dopo le proprie scuse al tecnico bianconero e alla Juventus. Nel frattempo sta spopolando sul web il video che lo ritrae inconsapevole primo attore durante le numerose imprecazioni rivolte a Conte.

    Un Pellegatti così non si era mai sentito. Il telecronista fazioso del Milan è sceso per due minuti sul pianeta Terra, adeguandosi al linguaggio dei comuni terrestri, sebbene abbia scelto per l’occasione un registro altamente colloquiale (volendo usare un eufemismo). Abbandonato il piano celestiale dal quale era solito “cantare” le gesta dei suoi eroi rossoneri, sciorinando con estrema facilità vocaboli altisonanti e infinite opere d’arte, è scivolato tra gli iracondi conoscendo così la palude dello Stige.

    antonio conte | © Dino Panato/Getty Images

    Dalle acque malsane in cui era sprofondato Pellegatti è riemerso faticosamente nell’oscura selva milanese, partorendo uno scritto profano con cui ha chiesto la propria riabilitazione al piano superiore. Forse è stata colpa di una cetra scordata, quanto basta per rovinare la sinfonia celeste che accompagna i giocatori del Milan ad ogni partita in patria e oltre i confini nazionali.

    Repubblica ha riportato la notizia di un Conte intenzionato a sporgere querela nei confronti del giornalista di Premium, senza lasciare impunito Pellegatti, nonostante lo stesso milanista abbia già scontato la punizione divina. A volte sulla Terra trova giustificazione la regola che “chi sbaglia paga”, troppo spesso non utilizzata all’interno della aule del Foro. Conte si veste da Catone, un personaggio assai familiare nella Commedia. La legge del contrappasso è più attuale che mai, e Pellegatti potrà perfettamente riconoscerla tra queste poche righe.

     

    VIDEO PELLEGATTI INSULTA CONTE

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