Tag: antonio conte

  • Ecco come sarà la Juventus di Massimiliano Allegri

    Ecco come sarà la Juventus di Massimiliano Allegri

    L’arrivo di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus sta cambiando le strategie di mercato del club bianconero. Si sa quando arriva un nuovo allenatore cambiano le idee, cambia il modulo, cambiano i fedelissimi da portare con se e quindi cambiano anche le manovre di mercato.

    Sfumato Juan Manuel Iturbe, approdato alla Roma per 31 milioni di euro, le idee del tecnico livornese portano su strade diverse rispetto a quelle tracciate da Antonio Conte; Morata ed Evra dovrebbero arrivare, prima o dopo, ma i nomi sul taccuino dei dirigenti bianconeri sono cambiati e sono diventati altri.

    Il primo potrebbe essere Ignazio Abate, molto apprezzato dal tecnico livornese, che potrebbe diventare la nuova idea per la corsia destra dove Stephan Lichsteiner è in scadenza e non ha ancora trovato l’accordo per il rinnovo. Altra ipotesi per la difesa è Astori, anche lui pallino di Allegri. Non mancano le suggestioni per il reparto offensivo, per  il quale spunta l’idea Javier Pastore elemento gradito al tecnico già ai tempi del Milan ma difficile da raggiungere se non in prestito.

    C’è poi da capire cosa succederà in uscita. La sensazione è che dovesse arrivare un’offerta irrinunciabile per Arturo Vidal o Paul Pogba, uno dei due potrebbe lasciare la città della Mole.

    Andrea Pirlo
    Andrea Pirlo

    La squadra campione d’Italia, secondo le precedenti gestioni del nuovo tecnico, dovrebbe tornare a giocare con la difesa a 4 abbandonando la linea arretrata a  3 che è stato un bunker inespugnabile ai tempi di Conte. Allegri ha vinto lo scudetto con il Milan giocando con il trequartista, modulo mai utilizzato nella precedente gestione. La nuova gestione è iniziata da pochi giorni, molti giocatori sono ancora in vacanza causa il Mondiale brasiliano, il mercato chiuderà il 1 settembre, la Juventus è attualmente un cantiere aperto, un cantiere in cui sono iniziati i lavori in corso che dureranno tutta l’estate, anzi forse un pò di più. La preparazione estiva è fondamentale per l’inizio della stagione agonistica, Allegri da allenatore ha avuto nelle gestioni rossonere partenze sempre ad handicap in cui ha dovuto sempre inseguire gli avversari.

    Sarà da valutare la situazione di Andrea Pirlo: alla domanda sul centrocampista bresciano il tecnico ha risposto cosi: ” Con Andrea ho un ottimo rapporto, non c’è nessun problema. Mai ho avuto in discussione le sue qualità, anche perchè sarei stato un matto. Sono fortunato a ritrovarlo dopo tre anni. Con me ha sempre giocato, ha avuto qualche problema fisico nell’ultima stagione con me, ma è un campione e non l’ho mai messo in discussione”. 

    Quel che è certo e che il percorso di Allegri sulla panchina bianconera è cominciato tra parecchie critiche e perplessità, da parte dei tifosi e addetti ai lavori. Riuscire a tenere i big potrebbe essere una prima importante vittoria.

  • Perché l’addio di Antonio Conte è una sconfitta per tutti

    Perché l’addio di Antonio Conte è una sconfitta per tutti

    Non scrivo da tantissimo tempo e a volte pur avendone la voglia non trovo l’argomento giusto per farlo. Attraverso Il Pallonaro in molti mi avete conosciuto e come sapete non ho mai nascosto la mia fede rossonera ma nonostante sia romantico e veda di buon occhio il ritorno di Pippo Inzaghi il suo ritorno in rossonero non mi ha dato lo stimolo giusto. Il clamoroso addio di Antonio Conte alla Juventus e la scelta di affidare il nuovo corso a Massimiliano Allegri invece mi hanno fatto scattare la voglia di dire la mia e quindi di tornare a scrivere.

    Perchè Antonio Conte ha lasciato la Juventus?
    Sul perché Antonio Conte abbia lasciato la Juventus ci sono tante illazioni ma poche certezze, dai mancati arrivi legati al mercato alla presunta partenza di un big come Arturo Vidal, dalle incomprensioni nate durante la squalifica alle difficoltà nel gestire la comunicazione. La cosa certa è che qualcosa si era rotto già da tempo e le dichiarazioni di fine stagione stridevano molto con i record ottenuti. La crepa inoltre potrebbe coinvolgere anche direttamente la proprietà che Antonio Conte non nomina mai nel video nel quale ringrazia però l’amico e presidente Andrea Agnelli.

    Antonio Conte
    Antonio Conte

    Perché ha perso Antonio Conte?
    Non stimo Conte per i suoi modi di fare, troppo arrogante, troppo sicuro di se e sempre pronto a farsi scudo delle critiche elencando i suoi successi ma, obiettivamente, come allenatore c’è poco da dire. Antonio Conte è uno di quei mister che riesce a prender la testa dei giocatori coinvolgendoli in un progetto ambizioso e per questo aiutarli a dare sempre qualcosa in più delle normali possibilità. E allora perché ha perso Antonio Conte? Ha perso perché un giorno capirà che solo la Juventus poteva regalargli alcune sensazioni, che il non aver accettato la possibilità di non vincere ad ogni anno gli ha precluso la possibilità di diventare un immortale per la Juventus al pari di Ferguson per il Manchester United.

    Perché ha perso la Juventus?
    Le semifinali di Europa League e lo scudetto dei record non sono bastati alla Juventus per migliorare il bilancio della stagione precedenti e dalla proiezioni nemmeno il prossimo esercizio sarà positivo. Tenere a posto i bilanci e esser competitivi è d’obbligo ormai per tutte le società ma è da sempre un marchio di fabbrica della Juventus che pur nell’era Moggi era sempre costretta a racimolare il budget per la campagna acquisti dalle cessioni eccellenti. La Juventus ha perso perché sarà difficile trovare il carisma di Antonio Conte in Massimiliano Allegri e di conseguenza senza poter spendere nella campagna acquisti riuscire a migliorare il posizionamento nella prossima Champions League.

    In generale comunque è il calcio italiano a uscirne ancora una volta sconfitta perché se è vero che la differenza la fanno sempre i calciatori (e quelli buoni arrivano sempre più raramente in Italia) è pur vero che i bravi allenatori riescono sempre a mascherare il gap sulle altre big d’Europa.

  • Massimiliano Allegri è il nuovo allenatore della Juventus

    Massimiliano Allegri è il nuovo allenatore della Juventus

    Sono passate poche ore dalla notizia dell’addio di Conte che ha sconvolto il popolo juventino, e già la Juventus ha trovato il sostituto del tecnico salentino, a sedere sulla panchina bianconera sarà Massimiliano Allegri.

    Il tecnico ex rossonero ha firmato un contratto biennale da circa 2 milioni più bonus l’anno. La trattativa che ha portato il tecnico livornese a porre la firma sul contratto con la Juventus si è conclusa in poche ore dopo un incontro avvenuto con Marotta.

    Massimiliano Allegri
    Massimiliano Allegri

     

    Il nome di Allegri era già salito in Pole Position nella serata di ieri sera, gli ultimi dettagli del contratto ed il nodo relativo allo staff del neotecnico della Juventus è stato sciolto questa mattina, Allegri sarà presentato oggi pomeriggio alle quindici come si legge dalla comunicazione apparsa sul sito ufficiale della società bianconera:

    Oggi pomeriggio, mercoledì 16 luglio, l’Amministratore Delegato – Direttore Generale Area Sport della Juventus, Giuseppe Marotta, incontrerà i giornalisti nella conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri. L’appuntamento è alle 15.00 presso la sala conferenze dello Juventus Stadium (Gate B/ Corso Gaetano Scirea 50 – Torino)

    Allegri ha vinto la concorrenza di Mancini, anche se l’allenatore di Jesi ha negato di aver avuto contatti con la Juventus, ma il suo nome pare aver creato parecchi dubbi tra i tifosi e probabilmente anche qualche incomprensione con i calciatori in rosa, Pirlo in particolare, ma anche il neoacquisto Evra.

    Il rapporto tra Andrea Pirlo ed Allegri ai tempi del Milan non si concluse certamente nel modo migliore, con il centrocampista bresciano che decise di non rinnovare il contratto e di lasciare i rossoneri (accasandosi a parametro zero alla Juventus) proprio per una scelta tecnica dell’allenatore che aveva deciso di cambiare ruolo a Pirlo per mettere Van Bommel o Ambrosini davanti alla difesa, la conferma arriva dalle parole di Andrea Pirlo nella propria autobiografia “Penso quindi gioco”:

    Andrea, il nostro allenatore Allegri pensa che se resti non potrai più giocare davanti alla difesa. Per te avrebbe pensato a un altro ruolo: sempre a centrocampo, ma sulla sinistra”. Piccolo particolare: davanti alla difesa pensavo di poter dare ancora il meglio di me. Un pesce quando il mare è profondo respira, se lo spostano sotto il pelo dell’acqua si arrangia, ma non è la stessa cosa. “Anche con te in panchina o in tribuna abbiamo vinto lo scudetto. E poi, Andrea, da quest’anno la politica della società è cambiata. A chi ha più di trent’anni, proponiamo il rinnovo di contratto solo per dodici mesi”. Altro piccolo particolare: non mi è mai capitato di sentirmi vecchio, neppure in quel preciso momento. Solo a tratti ho avuto la sensazione che qualcuno volesse farmi passare per bollito, più che altro erano le premesse a lasciarmi perplesso.

    Dunque per Pirlo si ripropone il problema, vedremo cosa accadrà in questo suo nuovo incontro con Allegri, anche Evra, neoacquisto della Juventus, nonostante i contratti firmati, ma non ancora depositati, dopo l’addio di Conte avrebbe chiesto tempo per poter parlare con il nuovo allenatore.

    I tifosi della Juventus non avrebbero gradito l’arrivo di Allegri, ricordato per le famose polemiche del gol di Muntari non assegnato in Milan-Juventus del 2012, e sia sul web che sui Social Network sono esplose perplessità e commenti negativi su Allegri tant’è che alcuni supporter avrebbero avuto l’idea di chiedere il rimborso per l’abbonamento già sottoscritto.

    Allegri quindi dopo le esperienze in Serie A con Cagliari e Milan si trova ad affrontare una nuova avventura su una panchina tanto prestigiosa quanto complicata specialmente adesso dopo la fine dell’era Conte.

     

  • Colpo di scena, Antonio Conte lascia la panchina della Juventus

    Colpo di scena, Antonio Conte lascia la panchina della Juventus

    Un vero e proprio fulmine in un cielo sereno d’estate, una notizia incredibile che ha lasciato il mondo del calcio italiano decisamente stupito: Antonio Conte ha rassegnato le sue dimissioni da allenatore della Juventus.

    Una notizia giunta in serata che ha avuto la sua ufficialità con un video postato sul canale ufficiale Youtube della Juventus con Antonio Conte che ha dato le sue risposte e motivazioni per questa scelta:

    Antonio Conte
    Antonio Conte

    Ho deciso di risolvere il contratto con la Juventus che ci legava ancora per quest’anno. Il momento della scelta? C’è stato un percorso dove ho maturato delle decisioni e delle sensazioni che mi hanno portato a questa decisione. Obbligo di vincere? Vincere può essere più faticoso qui alla Juventus, che è una società prestigiosa e c’è l’obbligo della vittoria, chi è vincente conosce e sopporta la fatica e le conseguenze. La Nazionale? Penso al presente, alla decisione presa. Ai tifosi dico un profondo ed enorme grazie per quanto dimostrato in questi anni da allenatore e da calciatore. Mi sono sempre stati vicini. Voglio dire che il percorso fatto in questi anni è storico, non ce lo potrà togliere nessuno. Voglio ringraziare tutti i miei calciatori che mi hanno permesso di vincere e mi hanno aiutato a crescere. Ringrazio la società che mi è sempre stata vicina, ringrazio Andrea Agnelli che mi ha sostenuto, ringrazio lo staff e tutti i collaboratori che hanno lavorato con me per rendere vincente questa Juventus. Cosa farò? Ci penserò domani.

    Un rapporto tra Conte e la Juventus, chiuso dopo tre anni, con tre scudetti e due supercoppe italiane in bacheca, che era sembrato già incrinato al termine della stagione scorsa quando la Juventus annunciò la permanenza del tecnico salentino sulla panchina bianconera con un tweet freddo e stringato. Colpa del mercato che potrebbe privare la Juventus di un big come Vidal diretto magari allo United, o per il mancato arrivo di calciatori richiesti dal tecnico come Sanchez? Oppure la possibilità di sedersi sulla panchina della nazionale? Al momento l’unica cosa certa è la rescissione consensuale del contratto.

    Il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha voluto ringraziare e salutare Conte con questa lettera pubblicata sul profilo ufficiale della società:

    Caro Antonio,

    Sei stato un grande condottiero per i nostri ragazzi e la notizia di oggi mi rattrista enormemente.

    Penso ai tre anni trascorsi insieme, tre anni che ci hanno portato a scrivere la storia di questa Società: tre scudetti consecutivi, due Supercoppe italiane, ma sopratutto un percorso di crescita esponenziale.

    Ma di fronte ai sentimenti e alle ragioni personali anche un Presidente deve fare un passo indietro.
    Sono passati oggi solamente due mesi dall’ultima grande vittoria e la Juventus deve continuare il suo percorso. Si riparte da zero. Da zero punti in classifica, come gli altri, e da zero vittorie.

    Ma questa società è dotata oggi di un gruppo dirigente giovane, preparato e coeso che in questi anni ha saputo trovare l’ambizione e la determinazione per conquistare ogni traguardo.
    La Juventus riparte da un gruppo di atleti di grande talento e professionalità, che saprà mettersi a disposizione del nuovo tecnico per continuare a scrivere il presente e il futuro. Alla storia dei colori bianconeri hai contribuito anche tu e so che, qualunque scelta tu faccia, la notizia di una vittoria juventina ti strapperà sempre un sorriso.

    Beppe, Fabio, Pavel ed io, insieme con tutti i giocatori, i dirigenti e i dipendenti continueremo a lavorare giorno e notte perché questo è ciò che meritano i tifosi juventini, che merita la Juventus. E chi ci lavora sa di dover essere ogni minuto all’altezza di questa grande società.

    Grazie di tutto Antonio.

    Fino alla fine…
    AA

    Anche Buffon, che si trovava a Carrara per una conferenza stampa relativa alla sua Carrarese ha voluto dire la sua sulla vicenda:

    E’ un fulmine a ciel sereno. Ma visti i toni pacati, capiamo che in maniera congiunta s’è arrivati a questa decisione, senza strappi. E’ stato qualcosa di maturato nel tempo, che covava da tempo a questa parte. E questo è l’epilogo. I motivi non li so, non ho sentito il mister. Certamente se si arriva a queste decisioni l’unica motivazione è il fatto che non c’è più volontà di lavorare insieme. Ma i motivi precisi, reali, non li conosco. Non siamo all’anno zero, il patrimonio che ci ha lasciato il mister non si può depauperare nel giro di due mesi. Aumentano le responsabilità per noi ma è anche più stimolante.

    Adesso, nonostante si sia trattato di una rescissione consensuale, la Juventus si trova in difficoltà nel trovarsi senza allenatore al secondo giorno di ritiro per la stagione 2014/2015. I nomi per la sua successione? Si parla di Allegri, Mancini o forse Spalletti al momento però non trapela niente dall’ambito bianconero, nei prossimi giorni sicuramente e logicamente scopriremo chi sarà a succedere ad Antonio Conte.

     

  • Juventus, in ritiro dal 14 luglio e amichevole a Jakarta

    Juventus, in ritiro dal 14 luglio e amichevole a Jakarta

    Appena terminate, con inatteso anticipo, le fatiche mondiali e la Juventus non perde tempo. Attraverso un comunicato ufficiale apparso sul sito della squadra bianconera si apprende che la Vecchia Signora preparerà la prossima stagione a cominciare dal 14 luglio, con il raduno a Vinovo, sede ufficiale prevista per tutta la durata del ritiro pre-campionato. Infatti la Juventus non lascerà la propria struttura , a differenza degli altri anni.

    Inoltre la società bianconera fa sapere che, vista la precoce eliminazione della Nazionale dai Mondiali di Brasil 2014, Antonio Conte ed il suo staff potranno avere a disposizione prima del previsto anche i giocatori che hanno fatto parte della fallimentare spedizione azzurra in Brasile.

    Buffon, Pirlo, Marchisio, Barzagli, Bonucci e Chiellini si metteranno a disposizione dopo il 20 luglio, mentre per gli altri calciatori di nazionalità straniera, ancora impegnati con le proprie Nazionali nella massima competizione intercontinentale si provvederà con lo svilupparsi dei Campionati del Mondo.

    La coreografia allestita allo Juventus Stadium per Antonio Conte | Foto Twitter / Il Pallonaro
    La coreografia allestita allo Juventus Stadium per Antonio Conte | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Inoltre la presentazione del ritiro bianconero è stata l’occasione per presentare ufficialmente l’amichevole prevista per il 6 agosto a Jakarta, in Indonesia, contro una selezione locale. Si giocherà allo Gelora Bung Karno Stadium, che può contenere fino a 88.000 spettatori. La Juventus, partirà poi alla volta di Sydney, dove il 10 agosto invece affronterà la FOXTEL A-League All Star Team dove a far le veci del capitano per la rappresentativa australiana ci sarà Alessandro Del Piero, per una rimpatriata con la squadra di tutta la vita, anche se lo stesso Alex ha già annunciato che non giocherà in Australia la prossima stagione.

    Intanto lo staff bianconero al completo sta già lavorando sodo per allestire la rosa rinnovata richiesta da Conte. I nomi sono, come siamo abituati prima che inizi il mercato ufficialmente, altisonanti per quanto riguarda l’attacco Drogba, Mata, Ibarbo etc. etc. ma per ora in verità si sono definite tante comproprietà e imbastite trattative diciamo di seconda fascia che oggi trovano conferme ma tra 24 ore non si sa. Sicuramente i botti veri e propri la Juventus li ha gia preparati sottotraccia e li snocciolerà come sempre all’apertura ufficiale della sessione di mercato.

  • Juventus, ufficiale il rinnovo di Pirlo, intanto Conte chiama Sanchez

    Juventus, ufficiale il rinnovo di Pirlo, intanto Conte chiama Sanchez

    L’accordo tra Andrea Pirlo e la Juventus per il rinnovo del contratto era stato trovato già da diverse settimane, mancava però l’ufficialità che è giunta da poco tramite un comunicato apparso su Juventus.com che, oltre ad informare sulla nuova data del prolungamento del contratto, celebra anche il recente passato con la maglia bianconera di Pirlo:

    Andrea Pirlo
    Andrea Pirlo

    La fantastica storia di Andrea Pirlo in bianconero continua. Il Professore ha infatti firmato il rinnovo del contratto che lo legherà alla Juventus fino al 30 giugno 2016.
    Era il 24 maggio 2011 quando venne annunciato il suo ingaggio e il regista si presentò ai propri tifosi con queste parole: «Non vedo l’ora di tornare a vincere con questi colori: [… ] Sono sicuro che sul campo ricambierò la bella sensazione avuta in questi giorni, con il massimo impegno e speriamo con delle belle vittorie ». Ha mantenuto la parola, prendendo la squadra per mano e accompagnandola verso la storia. Lo ha fatto a suo modo, con la discrezione e l’umiltà del campione che si esprime in campo, tra un’occhiata ai compagni ed al pallone, un cenno tranquillo del capo e una magia. Trascinatore in mezzo al campo, devastante per gli avversari, con lui in cabina di regia sono arrivati tre scudetti consecutivi e due Supercoppe italiane. Per 131 partite Andrea Pirlo è stato il fulcro del gioco, il punto nodale da cui ogni azione ha avuto origine, firmando sei capolavori balistici stagionali e 14 gol in totale. In tre anni ha indicato ai propri compagni la via del gol per ben 30 volte, toccando più di un pallone al minuto (11551 i palloni giocati, rispetto ai 11344 minuti in campo), con una percentuale di riuscita al passaggio che sfiora il 90%. Numeri che sarebbero fantascienza per chiunque. Per il Professore sono la norma. E la lezione continua.

    Dunque Pirlo dopo l’ufficialità del rinnovo di contratto può concentrarsi totalmente sulla nazionale e sulla prossima avventura mondiale che lo attenderà nei prossimi giorni.

    Sistemata la questione rinnovi di Pirlo adesso la Juventus torna a muoversi sull’attacco e pare che in pole position sia tornato Alexis Sanchez.

    Che El Niño Maravilla sia pronto a lasciare Barcellona e che sarebbe felice di ritornare in Serie A, è notizia già di diversi giorni fa, oggi però Tuttosport aggiunge altri dettagli alla possibile trattativa per l’arrivo di Sanchez in bianconero.

    Secondo il quotidiano torinese nelle scorse ore ci sarebbe stato un contatto telefonico tra l’attaccante cileno ed Antonio Conte. Il tecnico salentino, che già l’anno scorso era intervenuto in prima persona nell’affare Tevez, avrebbe voluto far capire a Sanchez gli obiettivi ed i desideri bianconeri, oltre a parlare di tattica e schemi.

    Il problema fondamentale per la buona conclusione della trattativa rimane di carattere economico: il Barcellona continua a chiedere 25 milioni, la Juventus non vuole spingersi oltre a 20. Ci sarà un nuovo contatto tra le due società nei prossimi giorni e potrebbe esser inserito nella trattativa anche Fernando Llorente. L’attaccante navarro, autore di una buona stagione con la Juventus, piace ai blaugrana ed i bianconeri, che lo avevano ingaggiato a parametro zero, potrebbero inserirlo nell’affare Sanchez ottenendo una sostanziosa plusvalenza oltre a portare a Torino il calciatore desiderato da Conte per passare all’amato 4-3-3.

  • La Juventus annuncia: stagione 2014/15, allenatore Antonio Conte

    La Juventus annuncia: stagione 2014/15, allenatore Antonio Conte

    E alla fine è arrivato l’annuncio ufficiale che ha messo fine alla telenovela sul futuro di Antonio Conte e della panchina della Juventus che stava andando avanti da diversi giorni.

    Conte va via perchè non ha più motivazioni? Conte rimane solo se arrivano i top player da lui richiesti? E se se ne va  chi arriva? Spalletti? Allegri? Mancini? Alle 20.34 il Tweet del profilo ufficiale della società bianconera ha tolto ogni dubbio sul futuro dell’allenatore salentino:

    Stagione 2014/15: allenatore Antonio Conte

    Questo il contenuto del messaggio sintetico ma diretto con il quale la società Campione d’Italia ha informato sulla scelta fatta.

    Il dubbio sulla permanenza era nato dalle dichiarazioni di Conte che nella conferenza  post gara di Juventus-Atalanta, match in cui la Juventus aveva festeggiato lo scudetto anche grazie alla contemporanea caduta della Roma a Catania, parole che avevano fatto intendere un possibile addio:

    Difficile se non impossibile migliorare, lo dico a cuore aperto, in un mondo che non perdona niente, perché comunque sembra tutto dovuto. Abbiamo un handicap importante che si chiama storia della Juventus, lo avevamo in Italia e adesso lo passiamo alla Juventus che verrà, perché quello che abbiamo fatto noi, per tre anni in Italia, è qualcosa di storico e di straordinario.
    In Europa c’è un handicap importante perché c’è la storia, che pesa come un macigno, però oggi quella storia non può essere supportata. A me dispiace dire le cose come stanno, le aspettative sono di vincere la Champions, sinceramente non mi sento di prometter niente.

    Antonio Conte
    Antonio Conte

     

    La comunicazione via Twitter della Juventus, è giunta dopo l’incontro che c’è stato oggi, in località top secret lontano da occhi indiscreti, tra lo stesso tecnico Antonio Conte ed il presidente Andrea Agnelli. Si diceva che l’incontro odierno tra i due sarebbe avvenuto per cercare di capire se esistesse la possibilità di un rinnovo del contratto di Conte che andrà in scadenza al termine della prossima stagione sportiva. Il Tweet però non chiarisce se la proposta di rinnovo abbia avuto esisto positivo, anzi molto probabilmente il rinnovo sarà un tema che verrà affrontato nelle settimane che verranno, intanto però le parti, probabilmente, si sono venute incontro trovando un accordo che tende a soddisfare le esigenze di ambo le parti e cosi si è giunti alla conferma dell’allenatore per la prossima stagione sportiva.

    Poche parole quindi che servono al momento a tranquillizzare il popolo dei tifosi bianconeri che vedevano il forte rischio di perdere l’allenatore che era stato capace di prendere una Juventus proveniente da due stagioni disastrose e, con grande merito proprio di Conte, portarla a conquistare tre titoli consecutivi in Serie A, l’ultimo dei quali con il record di 102 punti realizzati.

     

  • La carica dei 102, la Juve tra record, mercato e allenatore

    La carica dei 102, la Juve tra record, mercato e allenatore

    Record italiano demolito e record europeo quasi raggiunto (quello dei 103 punti del Celtic nel 2002, in un campionato certo meno combattuto della Serie A). Ormai la Juve di Antonio Conte non la smette di frantumare record su record che non saranno battuti certo facilmente. Innanzitutto 19 su 19 in casa e “solo” 14 su 19 in trasferta (1-1 Inter, 1-1 Lazio, 2-2 Verona, 4-2 Fiorentina, 2-0 Napoli). 102 punti su 114, numeri pazzeschi per una squadra pazzesca che però ancora una volta in Europa non riesce a sfondare. Oggi con il Cagliari non è stato un problema portare a casa i tre punti, con un 3-0 maturato nel primo tempo grazie alla solita perla di Pirlo, al gol di piede di Llorente che continua a dimostrare che non è bravo solo di testa e al gran gol di Marchisio, che mostra ancora una volta la sua eleganza col pallone tra i piedi. Per il secondo anno di fila è Juve-Cagliari la partita della premiazione (l’anno scorso finì 1-1). Come sempre grande entusiasmo in casa Juve, in cui però, adesso, bisogna parlare di mercato, a cui è strettamente legato il rinnovo di Conte, che ancora una volta si è mostrato molto ambiguo ai microfoni di SKY e anche con i propri giocatori (Llorente ha detto che Conte non parla di queste cose negli spogliatoi).

    La Juventus campione d'Italia
    La Juventus campione d’Italia

    Proviamo a stilare le pagelle di una stagione che ancora una volta ha visto la Juve protagonista.

     Chiellini 8: come sempre una sicurezza lì dietro, ma ogni tanto si fa male e la difesa bianconera ne risente.

    Caceres 7: il jolly di riserva: se serve un centrale ecco Caceres, se serve un esterno destro ecco Caceres. Qualche disattenzione, ma comunque dimostra di essere un giocatore importante per i bianconeri.

    Ogbonna 6: qualche problema ad ambientarsi, magari per il passato granata, ma quando serviva c’era, magari non svolgendo al meglio il lavoro.

    Pogba 8: qualsiasi sia il suo valore di mercato, è un fenomeno e continua a dimostrarlo ogni giorno che passa, con agganci super e gol fantascientifici.

    Pepe sv: si è rivisto nel finale, ma il numero 7 deve rifarsi l’anno prossimo. Preferibilmente senza altri infortuni.

    Marchisio 7.5: pochi ma importanti i suoi gol questa stagione, iniziata piuttosto male per il principino, che si era sbloccato all’ andata proprio col Cagliari.

    Vucinic- Quagliarella 5.5: rispettivamente uno e due gol e poche apparizioni, chiaro segno che la cessione, già vicina a gennaio, è imminente.

    Tevez 9: chi diceva che non meritava il 10 ora probabilmente si è ricreduto. Il bomber che la Juve cercava lo ha trovato per soli 9 mln. Con lui è tutta un’altra squadra. E come se non bastasse, è stato nominato MVP dell’anno.

    Giovinco 6: poche apparizioni, ma quando la formica atomica è in campo il gioco è più scattante.

    Peluso-Padoin-Isla 5: gli esterni di riserva. Peluso e Padoin hanno trovato un gol a testa, Isla è ancora a secco, ma ormai non si può più dire “deve recuperare dall’infortunio”, perché è passato tanto tempo e l’Isla di Udine non si trova più.

    Llorente 8: arriva tra lo scetticismo generale e conquista i tifosi con 16 gol, tante sponde e non solo gol di testa, ma anche di piede.

    Barzagli 7.5: dietro è una sicurezza, ma la tendinite lo ha lasciato out per troppo tempo

    Osvaldo 7: riscattare o  non riscattare? Ha giocato poco e il Southampton chiede una cifra troppo alta. Si vedrà.

    Bonucci-Pirlo 8: ruoli diversi ma sempre registi, il primo alterna partite perfette a qualche errore, il secondo decide le partite ma in alcune occasioni è quasi invisibile.

    Asamoah-Lichtsteiner 8.5: fenomenali sulla fascia, creano palle gol, fanno giocate e creano confusione in area. Perfetti per il 3-5-2.

    Vidal: 8.5: come sempre perfetto il cileno, che segna 11 gol e si inserisce come un’attaccante. Altro uomo di mercato da trattenere.

    Storari-Rubinho sv: poche presenze se hai Buffon sopra di te. Storari titolare in Coppa Italia e soprattutto con la Roma, facendo grandissime parate. Rubinho, terzo portiere, elogiato oggi da Conte, ha avuto 45° minuti di spazio col Cagliari.

    Buffon 9: come si fa a dire che è finito? copre lo specchio della porta con dei riflessi pazzeschi e spesso salva la Juve. Una sicurezza

    Antonio Conte 9: il condottiero della Juve non sbaglia un colpo: 102 punti e un rinnovo che, con una squadra così, come si fa a non firmare?

     

  • Juve-Conte ad un bivio, sarà divorzio?

    Juve-Conte ad un bivio, sarà divorzio?

    La notte della festa della Juventus per il terzo scudetto consecutivo conquistato dai bianconeri a suon di record è stata parzialmente guastata dalle parole rilasciate dal tecnico Antonio Conte sulla sua possibile permanenza sulla panchina della Juventus anche nella prossima stagione.

    Ci confronteremo con Andrea, con il direttore, valuteremo questi 3 anni, lo abbiamo fatto anche l’anno scorso, ora c’è un anno in più che è stato molto dispendioso per me e per i miei calciatori.
    Faremo delle valutazioni necessarie per il bene della Juventus, in maniera molto serena. Adesso godiamoci questa gioia, che è una gioia incredibile. Ieri io ho pianto di gioia, non mi vergogno a dirlo, perché so quello che abbiamo fatto per vincere quest’anno.

    Questo quindi quanto detto da  Conte in risposta ad una domanda sul suo futuro nella conferenza stampa al termine di Juventus-Atalanta,  parole che lasciano un po’ di amaro in bocca e diversi dubbi ai tifosi juventini.

    Difficile se non impossibile migliorare, lo dico a cuore aperto, in un mondo che non perdona niente, perché comunque sembra tutto dovuto. Abbiamo un handicap importante che si chiama storia della Juventus, lo avevamo in Italia e adesso lo passiamo alla Juventus che verrà, perché quello che abbiamo fatto noi, per tre anni in Italia, è qualcosa di storico e di straordinario.
    In Europa c’è un handicap importante perché c’è la storia, che pesa come un macigno, però oggi quella storia non può essere supportata. A me dispiace dire le cose come stanno, le aspettative sono di vincere la Champions, sinceramente non mi sento di prometter niente.

    Antonio Conte
    Antonio Conte

    Un Conte rassegnato e sul piede di partenza o un Conte che lancia segnali alla società per chiedere quei rinforzi tali a rendere la Juventus competitiva e vincente anche oltre ai confini nazionali? Proviamo ad analizzare le due ipotesi.

    La stanchezza psicologica dopo un triplo scudetto e la ricerca di nuove motivazioni e nuove sfide, calcolando la ancora più difficile impresa di ottenere il quarto titolo in Italia e un qualche successo europeo nell’immediato con la Juventus, potrebbero spingere Conte a guardarsi intorno e buttando un occhio in Premier League c’è quella panchina vacante di un Manchester United da ricostruire nel post Moyes che potrebbe far gola al tecnico salentino.

    Valutando la seconda ipotesi, quella di Conte ieri potrebbe essere una richiesta, nemmeno tanto mascherata, di maggiori sforzi ed investimenti da parte della società. Conte sa benissimo che al momento la Juventus, nonostante  un quarto di finale di Champions ed una semifinale di Europa League nelle due sue campagne europee, è ancora distante dai Top Club quali Real, Barcellona, Bayern Monaco, e soltanto una serie di acquisti mirati per rinforzare la rosa potrebbe permettere di limare le distanze garantendo al tecnico di puntare verso quegli obiettivi sognati dai tifosi.

    Il rapporto tra Juventus ed Antonio Conte pare quindi essere giunto dinanzi ad un bivio, i prossimi giorni e gli incontri con Agnelli e Marotta saranno decisivi per capire se sarà divorzio oppure se anche per la prossima stagione il tecnico rinnoverà la promessa di matrimonio fatta 3 stagioni fa alla Vecchia Signora.

     

     

     

     

  • Juve campione d’Italia, ora caccia ai 100 punti

    Juve campione d’Italia, ora caccia ai 100 punti

    La Roma perdendo col Catania aveva consegnato aritmeticamente lo scudetto ai bianconeri. Un bel regalo, certo, che però ha forse “rovinato” la festa dello Juventus Stadium: non il 5 maggio ma un giorno prima è arrivata la conquista del terzo titolo consecutivo. A questo punto la Juve punta a battere record su record: nel mirino particolarmente i 100 punti (vincendo con Roma e Cagliari si arriverebbe a 102, con un pareggio sarebbero 100 tondi tondi) e il record di 97 punti dell’Inter, che si può comodamente battere.

    Altro record impressionante della Juve è quello delle 18 vittorie su 18 in casa (con appena tre pareggi e due sconfitte fuori casa). Forse per preservare i giocatori importanti per la partita con la Roma, forse per far riposare i top players, Conte ha fatto molto turn-over in tutte le zone del campo, compresa la porta.

    Conte che festeggia con la figlia Vittoria
    Conte che festeggia con la figlia Vittoria

    La partita è stata dominata dai bianconeri ma l’Atalanta ha retto bene fino al 72°: tocco di Pogba, arriva da dietro Padoin che col destro la mette dentro. Gol dell’ex per lui, che trova il secondo gol in maglia bianconera (il primo era stato il pokerissimo nello 0-5 a Firenze di due anni fa).

    Da segnalare finalmente il ritorno in campo di Simone Pepe, che è subentrato a Lichtsteiner e ha giocato 5  minuti più recupero. In questa stagione il giocatore di Albano Laziale aveva totalizzato una presenza in Coppa Italia con l’Avellino e due presenze in Primavera (con Spezia Sampdoria, trovando anche il gol nella partita contro i liguri).

    Le pagelle del match:

    JUVENTUS: Storari 6, Barzagli 6, Ogbonna 6, Chiellini 6,  Lichtsteiner 6 (dall’85° Pepe SV), Padoin 6.5, Marchisio 6, Pogba 6, Peluso 6, Osvaldo 6 (dal 65° Tevez 6), Giovinco 6 (dal 45° Quagliarella 6.5)

    ATALANTA: Consigli 6, Bellini 6, Lucchini 5.5 (dal 46° Benalouane 5.5), Yepes 5.5 (dal 77° Nica SV), Brivio 6, Raimondi 5.5  (dal 64° Estigarribia 6), Baselli 6, Carmona 5, Bonaventura 6, Moralez 5.5, Denis 5.5