Tag: antonio conte

  • Palermo – Juventus 0-2, sorpasso al Milan missione compiuta

    Palermo – Juventus 0-2, sorpasso al Milan missione compiuta

    Se vogliono lo scudetto dovranno sudare” – aveva detto ai suoi Conte nel corso della seduta di allenamento di mercoledì scorso – e ora la Juve si trova al comando della classifica a +1 sul Milan. La Juventus passa al Barbera superando i padroni di casa per 2-0 con le reti di Leonardo Bonucci e Quagliarella.

    Conte preferisce l’attaccante partenopeo da affiancare a Vucinic con Caceres e Estigarribia sulle fasce. Retroguardia affidata a Chiellini, Bazagli e Bonucci mentre sulla mediana Pirlo, Marchisio e Vidal. Il Palermo invece deve fare i conti con le numerose assenze con Mutti costretto a rimaneggiare il reparto difensivo affidandolo a Munoz, Labrin e Milanovic. In attaco coppia formata da Ilicic e Miccoli.

    Parte subito con la convinzione di poter fare il salto in classifica la squadra bianconera che con molta facilità riesce a portarsi nell’area dei rosanero, anche se, anche in questa partita, bisognerà sempre attendere la fase di “maturazione” per poter tradurre i guizzi in gol. Ci prova al 9′ Vucinic a metter dentro su invito di Quagliarella, lo stesso attaccante napoletano spreca una ghiottissima occasione di portare la squadra in vantaggio e ancora toccherà poco più tardi al montenegrino approfittare di una distrazione della difesa dei siciliani e tentare il tiro in porta da posizione defilata. Poco Palermo, anzi quasi assente la risposta della squadra allenata da Mutti e anche per questo match a Buffon toccherà fare da spettatore. Il primo tempo si conclude sullo 0-0.

    Palermo – Juventus © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Nella ripresa la Juventus dimostra di non aver poi così tanta fretta di andare in gol, la pressione del primo tempo sembra aver lasciato il posto alla calma e la ragionevolezza. Fino a quando al 56′ a salire in cattedra e a trafiggere Viviano ci pensa Bonucci, abile a colpire di testa su corner battuto da Pirlo. Il Palermo prova a reagire al 68’ quando Miccoli salta Chiellini scodella un tiro cross su cui Ilicic non riesce ad approfittarne per poco. Poco più tardi i bianconeri chiuderanno definitivamente il match con Quagliarella che fa partire un tiro a giro nei pressi del limite d’area di rigore avversaria che batte Viviano. Per la Juventus è la certezza di aver raggiunto l’obiettivo settimanale, quello di approfittare di un eventuale altro passo falso del Milan e la consapevolezza che il cammino ancora è lungo e insidioso per raggiungere quello finale, il tricolore che in bacheca significherebbe il 30° anche se in tutti gli almanacchi sarebbe numerato come 28°.

    LE PAGELLE

    PALERMO

    Milanovic 6.5: risponde presente alla chiamata di Mutti che lo manda in campo vista l’emergenza in difesa della squadra rosanero. Alla sua terza presenza in Seria A, il giovane difensore serbo dimostra già una buona personalità e tanto coraggio quando decide di rimanere ugualmente in campo con una frattura al setto nasale.

    Migliaccio 6.5: eroico, gioca tutta la partita con una microfrattura al dito del piede che non gli permette di esprimersi come vorrebbe ma da ugualmente il 100% in campo.

    Barreto 5.5: tanta imprecisione nei passaggi, sbaglia diversi appoggi facili. Non è nella sua giornata migliore, gara più di quantità che di qualità per il mediano paraguaiano che ha l’arduo compito di arginare i centrocampisti bianconeri.

    Miccoli 5: il capitano rosanero, che ha tra le sue vittime predilette proprio la Juventus, non riesce mai ad essere incisivo in avanti. Ci si aspettava una partita diversa per l’ex con ancora il dente avvelenato.

    Ilicic 4.5: tanto fumo e niente arrosto: nel primo tempo non trova la giusta collocazione in campo anche per merito della pressione di Chiellini, nella ripresa  sembra svogliato ed esce tra i fischi del proprio pubblico. Ha subito un’involuzione spaventosa rispetto allo scorso anno.

    JUVENTUS

    Bonucci 7: si prende, forse per la prima volta da quando è alla Juve, la palma di migliore in campo e migliore del reparto difensivo. Ha il merito di sbloccare la situazione permettendo ai bianconeri di giocare il resto della gara in discesa, questa volta il gol è tutto suo (con il Napoli rete assegnata a Vucinic), ma soprattutto si rende prezioso con i suoi interventi difensivi sia in anticipo sull’avversario che uno contro uno, dalle sue parti non passa nessuno. Di testa le prende tutte lui.

    Chiellini 6.5: ha trovato una costanza di rendimento incredibile dopo che nella scorsa stagione e nella prima parte di questa era stato indicato come il punto debole della retroguardia con le sue dormite difensive. Limita Ilicic con una marcatura asfissiante, andandolo a pressare, in alcune circostanze, anche nella metà campo avversaria.

    Vidal 6: luce brillante con Fiorentina, Inter e Napoli, il centrocampista cileno oggi va a intermittenza alternando buoni recuperi a palle perse. Forse aveva bisogno di tirare un pò il fiato dopo le recenti eccezionali prestazioni fornite.

    Estigarribia 5: non si vedeva in campo dalla partita con il Milan, l’esterno paraguaiano non sfonda sulla sua corsia risultando il peggiore dei suoi. De Ceglie al momento è di un altro pianeta.

    Quagliarella 6.5: dopo aver punito il Napoli con il classico gol dell’ex che ha fatto masticare amaro i tifosi partenopei, segna il suo secondo gol consecutivo con un bel sinistro a giro mettendo il risultato al sicuro. Attaccante ritrovato, la Juve ha bisogno anche dei suoi gol se vuole continuare a coltivare il sogno scudetto.

    PALERMO (3-5-2): Viviano 6; Munoz 5.5, Milanovic 6.5, Labrin 6; Pisano 5.5, Migliaccio 6.5 (73′ Bacinovic 5.5), Della Rocca 5.5, Barreto 5.5, Acquah 5 (62′ Budan 5.5); Miccoli 5, Ilicic 4.5 (83′ Vazquez sv). Allenatore: Mutti 6.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6.5, Bonucci 7, Chiellini 6.5; Caceres 6.5, Vidal 6 (82′ Pepe sv), Pirlo 6.5, Marchisio 6.5, Estigarribia 5; Quagliarella 6.5 (77′ Del Piero 6), Vucinic 5.5 (67′ Matri 6). Allenatore: Conte 7

    VIDEO PALERMO – JUVENTUS 0-2

    [jwplayer config=”180s” mediaid=”132338″]

  • Palermo – Juventus, le formazioni. Conte sceglie Quagliarella

    Palermo – Juventus, le formazioni. Conte sceglie Quagliarella

    Si giocherà oggi alle 18.30 al Barbera di Palermo la partitissima che può davvero segnare il destino della stagione bianconera nella rincorsa allo scudetto, visto che nelle ultime stagioni i rosanero hanno sempre portato a casa punti pesantissimi. La Juventus sa che non può perdere punti per strada per continuare a coltivare il sogno scudetto, il Palermo invece spera ancora in un posto in Europa League, visto che la matematica non ha ancora definitivamente chiuso i ponti.

    I rosanero, che nelle ultime tre partite hanno totalizzato 5 punti, per la sfida contro la Juventus si troveranno in piena emergenza per le numerose assenze, mancheranno infatti Balzaretti, Aguirregaray, Silvestre e Mantovani per la difesa, in più sono out anche Donati ed Hernandez, fermati dal giudice sportivo.

    Sulla sfida con i bianconeri queste le parole di Mutti: “E’ una partita bella da giocare, l’ho detto ai ragazzi: speriamo di affrontarla al meglio, anche se dispiace per le assenze. Ma non partiamo già battuti. La Juve ha numeri da leader, non ha mai perso ed ha la migliore difesa“. Palermo in campo con il 3-5-2, Mutti deve far fronte ad una vera e propria emergenza in difesa ricorrendo all’utilizzo dei giovani Milanovic e Labrin che affiancheranno Munoz,
    sulle fasce a centrocampo agiranno Pisano e Acquah e, se l’ex Varese non dovesse farcela, al suo posto potrebbe giocare Alvarez. Il centrocampo è affidato a Barreto, Della Rocca mezzala a sinistra e Migliaccio sul centrodestra. Se il primo resta fuori, pronto uno tra Ilicic e Zahavi che verrebbe impiegato a ridosso delle due punte Miccoli e Budan.

    Fabio Quagliarella © Marco Luzzani/Getty Images

    La Juventus viene da tre vittorie in altrettante partite segnando addirittura 10 gol senza subirne neanche uno. Grazie alle vittorie e al mezzo passo falso del Milan, i bianconeri sono riusciti a guadagnare due punti ai rivali. Dopo aver chiarito le polemiche riguardanti l’sms legato allo scandalo del calcioscommesse, Conte si è soffermato sulla partita di campionato e a chi gli ha chiesto se è un vantaggio giocare conoscendo il risultato del Milan il mister ha risposto: “Noi vogliamo guardare in casa nostra. I ragazzi devono stare concentrati, da qui alla fine. Il merito, se siamo arrivati fino a qui, è loro: sono dei ragazzi straordinari“. Poi un’indiscrezione singola sulla formazione: “Giocherà Quagliarella, è in grande condizione“.

    Sarà quindi l’attaccante partenopeo ad affiancare Vucinic, il montenegrino come al solito farà da unione tra attacco e centrocampo. Si era parlato di un ritorno al 4-3-3, ma il modulo del Palermo dovrebbe spingere Conte verso l’utilizzo del 3-5-2. Difesa con Barzagli, Bonucci e Chiellini, Lichtsteiner e De Ceglie sempre sulle fasce, Vidal e Marchisio a proteggere Pirlo.

    PROBABILI FORMAZIONI PALERMO – JUVENTUS

    PALERMO (3-5-2): Viviano; Munoz, Milanovic, Labrin; E. Pisano, Migliaccio, E. Barreto, Della Rocca, Acquah; Miccoli, Budan.
    Panchina: Tzorvas, Bacinovic, E. Alvarez, Vazquez, Zahavi, Ilicic, Mehmeti.
    Allenatore: Mutti.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Quagliarella, Vucinic.
    A disp: Storari, Caceres, Giaccherini, Pepe, Del Piero, Borriello, Matri.
    Allenatore: Conte.

  • Calcioscommesse Juve e Conte si tirano fuori

    Calcioscommesse Juve e Conte si tirano fuori

    L’ombra del calcioscommesse ci accompagna oramai dal lontano 1980. Nulla è cambiato, esiste ancora del marcio che gira intorno allo sport più amato del mondo, rovinandone così il prestigio e il suo intramontabile fascino. Dopo l’arresto di Masiello, si son fatti diversi nomi per quel che riguarda gli implicati con “le tangenti”. Sono saltati alla ribalta i nomi di Conte, Pepe e Bonucci. Per quel che riguarda il primo, il primo a parlare è stato il presidente Andrea Agnelli che ha preso le difese del suo allenatore, definendolo grande uomo di sport, leale e rispettoso del panorama calcistico, definendo per tanto la notizia totalmente inventata a cui non dare credito. Ha espresso il suo parere anche il diretto interessato  Antonio Conte, durante la conferenza stampa pre Palermo-Juventus: “Come faccio a difendermi da qualcosa che non esiste? Come posso rispondere a delle domande che riguardano il nulla? Qui stiamo parlando del nulla, di una non notizia, mi viene da sorridere guardate, ma io non rispondo ad una domanda dove mi si chiede di parlare del nulla ripeto, è una bufala“. Chiaro diretto e determinato, con il sostegno della società, il tecnico salentino ha preferito dunque deviare così l’argomento.

    antonio conte | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Nel banco dei “palpabili corrotti” anche Pepe e Bonucci. Si parla di un loro coinvolgimento in combine durante  un Bari-Udinese terminato 3-3. Masiello ha fatto i nomi dei due giocatori bianconeri, dichiarando:” “De Tullio ci propose di alterare la sfida con un Over. Ne avevo parlato, negli spogliatoi, con Belmonte, Salvatore Masiello, Bonucci e Parisi. Si erano mostrati disponibili. Salvatore Masiello telefonò a Pepe per tentare di coinvolgerlo nella combine, ma ci fu un rifiuto. Dopo il 3-3 sono andato nel ristorante di De Tullio per avere 8 mila euro, frutto della scommesse. Duemila li ho dati a Iacovelli”. Ma come già detto, non esistono prove che possa testimoniare l’accaduto.  Bonucci ha prontamente smentito rispondendo così: “Sono affermazioni assolutamente false. Nessuno mi ha mai parlato di combine. Non so assolutamente nulla di queste cose. Nella settimana della gara con l’Udinese fino al giovedì ero in ritiro con la Nazionale”.

    Una cosa è chiara: La Juventus difenderà a spada tratta i suoi tesserati.

  • Andrea Agnelli difende Conte. Jeep nuovo sponsor Juve

    Andrea Agnelli difende Conte. Jeep nuovo sponsor Juve

    L’attesa per la conferenza stampa del Presidente Andrea Agnelli di questa mattina alle ore 9.00 era febbrile, soprattutto a causa del “fattore sorpresa” che ha colto gli addetti ai lavori, con l’annuncio della conferenza stampa del Presidente apparso proprio nella serata di ieri. Il tema principale della conferenza non era – al contrario di quanto si poteva ipotizzare – un argomento prettamente calcistico, bensì l’annuncio dell’accordo raggiunto fra la Juventus e la Fiat, che sarà sponsor della squadra bianconera nella prossima stagione, con il marchio Jeep Chrysler: un’operazione che prenderà il via dal prossimo 1 Luglio e fino al 30 Giugno del 2015, con Fiat s.p.a. che diverrà l’unico sponsor della Juventus, con un compenso di 35 milioni di euro netti, 11,7 milioni a stagione, oltre alla fornitura di un parco macchine alla squadra. La casa automobilistica potrà, dunque, disporre dello sfruttamento dell’immagine del club bianconero, sia mediante i propri marchi sull’abbigliamento tecnico di tutte le squadre juventine (prima squadra e settore giovanile, ndr), sia mediante altre partnership studiate ad hoc. Introiti importanti, dunque, per il club bianconero, che potranno essere investiti nel prossimo mercato, per provare a rafforzare ulteriormente la squadra: in tal senso, però, il presidente preferisce “passare la palla” a Conte e Marotta, poichè “dovranno essere loro a decidere come impiegare gli investimenti di mercato”.

    Oltre alla soddisfazione per la realizzazione di tale operazione, “sono felice di poter presentare la partnership con uno dei più importanti brand al mondo” – che riunisce le due anime della famiglia Agnelli, ossia la Juventus e la Fiat, – e che ha visto partecipare alla conferenza stampa di presentazione anche John Elkann e Sergio Marchionne – il presidente Andrea Agnelli durante la conferenza stampa ha commentato anche il buon momento della squadra, esprimendo soddisfazione per il fatto che la squadra sia a due punti dal Milan, un ottimo risultato a questo punto della stagione, considerando che ad inizio campionato “c’erano almeno 4-5 squadre più quotate rispetto alla Juventus“: una situazione che, in gran parte, è merito di Antonio Conte, come lo stesso Presidente sottolinea, mostrando tutta la sua solidarietà ed il suo appoggio al tecnico salentino, tirato in ballo nella vicenda calcioscommesse legata alla gara Siena-Sassuolo, ribadendo il fatto che il mister “può avere tanti difetti, ma è una persona integra e leale, che conosco da 20 anni”.

    Andrea Agnelli | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    In merito al campionato ed alla lotta scudetto, poi, il presidente bianconero ha commentato anche il calendario dei prossimi anticipi-posticipi diffuso dalla Lega calcio in merito alle gare che verrano disputate fino al termine del campionato: Andrea Agnelli ha cercato di smorzare le polemiche, precisando che “non è opportuno creare dei casi“, riferendosi in particolare alla decisione della Lega di far giocare il derby milanese (alla penultima giornata, ndr) in posticipo, mentre la Juventus giocherà nel pomeriggio. Il presidente, però, ha aggiunto anche che “la Lega ci ha dato ampie garanzie, se ce ne sarà bisogno sarà garantita la contemporaneità”. 

    La Juventus, dunque, è – e deve rimanere – sul pezzo, affinchè tutte le energie fisiche e mentali siano rivolte all’attualità, pensando di partita in partia a cullare il sogno di vittoria, senza troppi voli pindarici che potrebbero comportare distrazioni inutili. In tal senso, dunque, Agnelli precisa che non è ancora il momento di pensare all’eventuale terza stella sulla maglia del prossimo anno: “è un problema che non ci poniamo, per ora”.

  • Calcioscommesse, bufera su Conte. Il tecnico risponde: “bufala”

    Calcioscommesse, bufera su Conte. Il tecnico risponde: “bufala”

    La tempesta del calcioscommesse si abbatte su Antonio Conte. L’attuale tecnico della Juventus è finito nelle prime pagine dei quotidiani sportivi di questa mattina per un presunto sms ricevuto durante la scorsa stagione qualche giorno prima della partita di Serie B Siena Sassuolo, quest’ultima già tristemente famosa nell’ambiente della Procura Federale. Ricordiamo che nel 2010-2011 Conte era alla guida della squadra toscana, che al termine del campionato cadetto raggiunse la promozione nella massima serie. Che cosa c’era scritto in quel messaggio? E chi era il mittente? La procura di Bari sta cercando di fare chiarezza su ogni lato oscuro della vicenda. Nel frattempo, in mattinata, sono arrivate le dichiarazioni di ferma condanna da parte del presidente bianconero Andrea Agnelli e dello stesso tecnico pugliese.

    SMS – Dietro il messaggio recapitato al cellulare di Conte ci sarebbe l’ex centrocampista del Bari Antonio Bellavista, uno dei primi calciatori indagati dalla procura di Cremona all’alba dello scandalo scommesse. Bellavista avrebbe consigliato a un certo Raimondo di provare a mandare un messaggio ad Antonio Conte per chiedergli se fosse “contattabile” in relazione a Siena Sassuolo, match della 33^ giornata di Serie B disputatosi il 23 marzo 2011. Ciò è quanto sostenuto da un anonimo che avrebbe consegnato il materiale su Conte al procuratore di Bari Antonio Laudati, come afferma oggi il sito de La Gazzetta dello Sport. 

    antonio conte | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    “CONTATTABILE” – Perché Bellavista usò questo aggettivo? Con ogni probabilità il gruppo di scommettitori di cui Bellavista faceva parte, voleva ottenere la conferma definitiva sulle voci che giravano da giorni intorno alla partita Siena Sassuolo, considerata da più parti una gara “sicura” in quanto si credeva che la stessa dirigenza senese avesse comprato la gara, conclusasi poi con la vittoria dei padroni di casa per 4-0. Proprio Siena Sassuolo fu uno degli incontri per il quale il procuratore federale Palazzi emise le prime condanne definitive nella scorsa estate. L’ex calciatore della Fiorentina Bettarini patteggiò 14 mesi, mentre l’allora centrocampista del Sassuolo Quadrini venne condannato ad un anno per aver omesso la combine, senza dimenticare il “club” storico costituito da Erodiani, il portiere Paoloni e Bellavista, i quali furono giudicati colpevoli di aver truccato la partita in questione.

    Qualora venisse accertato che Conte sia stato raggiunto effettivamente da un messaggio di tal genere, il tecnico bianconero rischierebbe la stessa condanna dell’ex calciatore del Sassuolo Quadrini, per aver omesso agli inquirenti il contenuto del sms.

    AGNELLI E CONTE – Il presidente bianconero e Conte hanno risposto con forza alle accuse piovute sull’ambiente juventino nelle ultime ore. Durante la conferenza stampa indetta questa mattina dallo stesso numero uno della Juventus per annunciare l’accordo con il nuovo sponsor Jeep, Agnelli ha espresso la sua totale fiducia nei confronti del mister, definendolo una persona integra e leale, rigettando qualsiasi accusa sul suo conto. Il tecnico invece ha affermato di non essere né sorpreso né arrabbiato, sottolineando come non esista alcuna telefonata né messaggio, e che la notizia uscita in queste ore sia in realtà una non notizia, etichettandola come “bufala”. Infine ha ricordato che la stessa notizia fosse stata pubblicata otto mesi fa dal quotidiano Repubblica, e anche in quell’occasione tutto si risolse in una bolla di sapone.

  • Juve, parla Agnelli. Il presidente in conferenza stampa

    Juve, parla Agnelli. Il presidente in conferenza stampa

    Con un comunicato ufficiale apparso sul proprio sito, la Juve ha fatto sapere che nella mattinata di venerdì 6 aprile, oltre alla solita conferenza stampa pre-partita di mister Conte, se ne terrà anche una straordinaria del presidente bianconero Andre Agnelli, che ha convocato i giornalisti nella sala stampa dello Juventus Center di Vinovo. La curiosità è tanta intorno alle possibili motivazioni della conferenza ed ovviamente le ipotesi si sprecano, la più quotata però a quanto pare è quella che riguarda una ferma presa di posizione sul possibile coinvolgimento nelle indagini per il calcio scommesse, del proprio allenatore Antonio Conte.

    E’ infatti notizia di questa mattina che a quanto pare anche l’attuale tecnico bianconero ai tempi in cui sedeva sulla panchina del Siena, fu cercato dal allora calciatore del Bari, Belmonte, arrestato mesi fa come uno dei maggiori responsabili dello scandalo.

    Andrea Agnelli| © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    Il presidente dunque in un momento cruciale della stagione in cui la squadra ha bisogno di tutto il sostegno possibile e di tutta la protezione dalle pressioni, avrà pensato d’intervenire, riconfermando la piena fiducia nell’uomo che sta regalando un sogno ai tifosi della Vecchia Signora, dopo due stagioni d’inferno.

    L’altro argomento quotato dai bookmakers potrebbe essere l’eventuale prolungamento di contratto del tecnico che ricordiamo è in scadenza a fine stagione ma sul quale non dovrebbero esserci problemi, cosa che non si può dire per il capitano silenzioso di questa Juve. I maligni, infatti, parlano di una possibile marcia indietro, richiesta a furor di popolo, riguardo la situazione di Del Piero,che in molti il prossimo anno faticheranno a non vedere con la maglia a strisce bianconere.

    In realtà e questa pare la motivazione più realistica, la conferenza stampa è stata convocata per far sentire la presenza della società al fianco della squadra di nuovo in lotta per gloriosi obiettivi, a margine della possibile presentazione dello sponsor unico del prossimo anno che sarà Chrysler Jeep, a rendere più veritiera questa ipotesi sarà la presenza di Sergio Marchionne e di Jhon Elkan. Chi si aspettava una conferenza tutto pepe su argomenti che stimolano di sicuro più i giornalisti che i tifosi, rimarrà alquanto deluso, o forse no?

  • Palermo, Miccoli “chiama” Del Piero

    Palermo, Miccoli “chiama” Del Piero

    Sabato pomeriggio, alle ore 18, 30 lo stadio Barbera di Palermo accoglierà una sfida molto attesa e, di certo, delicata, soprattutto in chiave vertice della classifica. Di scena, contro i rosanero, la Juventus di Antonio Conte, che giunge in terra sicula rinvigorita dalle ultime uscite positive, dopo aver rosicchiato due punti al Milan nell’ultimo turno di campionato, ed, in particolare, dopo la bella vittoria ottenuta contro il Napoli nel posticipo di domenica scorsa. Un match delicato, dunque, contro il Palermo di Bortolo Mutti, nel turno di campionato prima della Pasqua, che Antonio Conte spera possa rivelare solo ed esclusivamente sorprese positive. In tal senso, si può “leggere” in questa direzione il discorso che il mister ha rivolto ieri alla squadra prima dell’allenamento a Vinovo, in cui ha mostrato – ancora una volta – tutta la sua determinazione e la sua grinta, nell’intento di spronare i suoi a dare il massimo da qui alla fine, per poter “iniziare a guardare davanti”, senza lasciare nulla sul campo.

    In un clima già assolutamente elettrico, tipico dei momenti “topici” della stagione, dunque, la Juventus giungerà in Sicilia per la sfida ai rosanero del presidente Maurizio Zamparini, il quale – in preparazione all’incontro – ha avuto modo di analizzare il match, sia dal punto di vista della sua squadra che dal punto di vista bianconero. In particolare, secondo il vulcanico presidente, “la Juventus avrà tantissimo da perdere, mentre il Palermo affronterà la sfida di sabato in maniera serena”, aggiungendo, poi, con una punta tagliente che “in ogni caso, la Juventus dovrà pur perderla una partita quest’anno, o no?”, riferendosi inequivocabilmente al fatto che la Juventus di Conte è ancora imbattuta nella presente stagione, ed augurandosi indirettamente che possa essere proprio il suo Palermo la prima squadra a fare uno sgambetto alla Signora.

    In casa Palermitana, poi, oltre al presidente Zamparini, che pare essere già caricato a mille per la sfida contro i bianconeri, un altro uomo importante ha parlato dell’incontro di sabato pomeriggio: è il caso di Fabrizio Miccoli, ex di turno, che più volte ha dimostrato di avere ancora qualche strascico di risentimento nei confronti della Signora.

    Fabrizio Miccoli ©Tullio M. Puglia/Getty Images

    L’attaccante salentino, capitano del Palermo, si augura di realizzare una rete contro la squadra bianconera, anche se sa bene che “non sarà facile”, perchè la Juventus ha una difesa molto solida, al contrario di quella rosanero che è una delle più battute della serie A (con circa 30 gol incassati in più rispetto alla Juventus, ndr).

    Inoltre, Fabrizio Miccoli esprime parole di grande rispetto nei confronti dei prossimi avversari che, finora, lo hanno “impressionato molto”, poichè si sono mostrati alla pari del Milan, dimostrando di essere una grande squadra, e contro la quale bisognerà “essere concentrati già da oggi per quella che sarà la partita più difficile del campionato”. Oltre alle tematiche di stretta attualità legate al prossimo turno di campionato, Fabrizio Miccoli ha parlato – fra il serio ed il faceto – anche della situazione in casa bianconera, circa la “questione Del Piero”, che a fine stagione, a seguito della scadenza del proprio contratto, dovrebbe lasciare la sua squadra di sempre. In tal senso, Miccoli non nasconde come potrebbe fargli piacere un approdo di Alex al Palermo, al punto che sarebbe anche disposto ad offrirgli anche la “sua” maglia numero dieci: “la maglia non è un problema, intanto convinco Alex a venire al Palermo, poi vedremo…”

  • Conte carica la Juve “Scudetto? Il Milan deve sputare sangue”

    Conte carica la Juve “Scudetto? Il Milan deve sputare sangue”

    E’ Conte show nel ritiro della Juventus a Vinovo per la preparazione dell’importante trasferta di Palermo di sabato prossimo. Con le doti carismatiche e da grande “ammaliatore” il tecnico ha radunato la squadra in mezzo al prato prima dell’allenamento per ribadire ancora una volta il concetto: vuole vincere lo scudetto. Per farlo sa che è fondamentale lo sprint finale in queste giornate conclusive della stagione.

    La vittoria di domenica sera contro il Napoli ha “rosicchiato” al Milan due punti importanti in questa fase del campionato, e quello che diventa fondamentale ora è mantenere alta la concentrazione, perchè i rossoneri – spiega Conte – sono favoriti ma non intoccabili.

    Questo il discorso di Conte alla squadra:

    Dobbiamo guardare chi ci sta davanti perché abbiamo raggiunto una maturità tale che noi adesso ce la possiamo giocare fino alla fine. Come vi ho detto prima devono vincere lo scudetto? Allora devono sputare sangue fino all’ultima partita. L’imbattibilità, di cui si parla poco, forse dà un po’ fastidio. Ma che non sarà facilmente ripetibile. Per fare questo, però, non voglio atteggiamenti superficiali, non voglio cali di tensione, non saranno tollerati

    Il riferimento ai cali di tensione è alla partita contro il Milan e soprattutto quella con il Chievo, due risultati che al tecnico bianconero non sono andati a genio.

    Al termine dell’allenamento Antonio Conte era atteso allo Juventus Store di Area12, per partecipare alla prima videochat della stagione con i Member bianconeri. Circondato da affetto dai tutti i presenti ha esposto il suo segreto per trasmettere la mentalità vincente alla squadra.

    Sono arrivato alla Juventus nel ‘91 da una realtà piccola come Lecce e sono riuscito a rimanere per 13 anni in maglia bianconera, a diventare capitano della squadra, ad avere la fortuna e la bravura, concedetemelo, di segnare un ciclo vincente. La Juventus mi ha insegnato a vincere ed è questo l’unico modo per acquisire la mentalità giusta e riuscire a trasmetterla. E poi, quando uno inizia a vincere, non vorrebbe smettere mai…

    E poi i riferimenti all’imbattibilità e gli elogi verso i suoi ragazzi:

    Siamo riusciti a far provare di nuovo orgoglio ai nostri tifosi e a non far gioire nessun avversario e questo è merito dei ragazzi che stanno portando avanti una stagione straordinaria e che fin dal primo giorno hanno dimostrato grande disponibilità. Dopo pochi mesi, battere Milan in casa 2-0 o l’Inter a San Siro e riuscire subito a dare risposte importanti sul campo è stato straordinario, così come il fatto che siamo imbattuti. Se ne parla poco, perché forse dà un po’ fastidio, ma per noi è motivo di grandissimo orgoglio. La squadra deve anche rispecchiare il carattere dell’allenatore, ma da questo punto di vista non ho mai avuto difficoltà, perché ho trovato giocatori di grande temperamento. Ecco perché è stato facile, tra virgolette, far nascere questa squadra. Lo spirito era già innato e ho solo dovuto tirarlo fuori. Questa è una squadra indomita, che mi ricorda molto la Juventus di quando giocavo, e che ha voglia di stupire. Non sono 11 leoni, sono 24 perché tutti sono importanti. E poi ci sono i tifosi che in questo stadio, standoci molto più vicini, rappresentano davvero il dodicesimo uomo in campo. Entrare in campo e sentirli cantare l’inno è entusiasmante e vederli andare via soddisfatti dopo la partita, non solo per il risultato, ma anche per la prestazione della squadra, ci riempie di orgoglio. Quando per strada la gente ti ferma e ti ringrazia per quanto stai facendo è la cosa più bella“.

    Antonio Conte © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Dopo la prestazione contro il Napoli, un elogio non poteva che non essere rivolto a Vidal, grande combattente e trascinatore di questa Juventus:

    L’acquisto di Arturo è stato molto importante. E’ arrivato all’ultimo, dopo aver partecipato alla Coppa America, e un conto è vedere un calciatore all’opera in cassetta, un conto è vederlo da vicino… E’ stato anche il suo acquisto a spingermi a provare nuove soluzioni, perché o cambiavamo o uno tra Marchisio Pirlo e Vidal sarebbe stato di troppo. Abbiamo allora lavorato su una diversa situazione tattica e ci siamo accorti subito della qualità e dell’intensità che Arturo riesce a darci

    E infine, immancabile, un pesiero su Del Piero:

    Da parte nostra c’è sempre stato un occhio particolare verso il settore giovanile. Spesso mi capita, a fine allenamento, di correre attorno a Vinovo, per dimostrare ai giovani che la 1°squadra gli è vicina. Siamo tornati a investire molto. Abbiamo vinto il Viareggio. Perso la coppa Italia. Baroni è un grande. La nostra speranza è quella di trovare un Marchisio, un De Ceglie (non cito Del Piero perchè era nelle giovanili del padova). Bisognerebbe, come in Del Piero, prendere giocatori di primavera di altre squadre e portarli da noi. Però del piero penso sia unico, bisognerebbe clonarlo“.

    IL VIDEO DEL DISCORSO DI ANTONIO CONTE ALLA SQUADRA

    [jwplayer config=”240s” mediaid=”131754″]

  • Juventus, è tempo di rinnovi. Matri e Bonucci fino al 2017

    Juventus, è tempo di rinnovi. Matri e Bonucci fino al 2017

    Tempo di prolungamenti in casa Juventus. Dopo Paolo De Ceglie, che nel corso della settimana passata aveva allungato di qualche anno il suo contratto con la squadra bianconera, ieri è stata la volta di altri due elementi il cui accordo scadeva nel 2013. Parliamo del difensore Leonardo Bonucci e dell’attaccante Alessandro Matri i quali, come recita il sito ufficiale della Juventus, hanno rinnovato il contratto sino al 30 giugno del 2017. Una Juventus che guarda al futuro dunque, complice anche l’ok del tecnico bianconero Antonio Conte convinto della potenzialità che hanno i tre giocatori dai quali evidentemente ci si attende tanto in futuro. Ma, a quanto pare, non sarebbe finita qui: a breve infatti potrebbe esserci il prolungamento del contratto di Andrea Barzagli.

    Il centrale, uno dei migliori come rendimento non solo della Juventus ma anche nel campionato italiano nel corso di questa stagione, ha l’accordo in scadenza nel 2013 e l’obiettivo è quello di farlo firmare per almeno altre due stagioni premiandolo anche con un piccolo aumento dell’ingaggio. Il tutto forse anche per respingere le insidie che arrivano dal mercato, considerando che diversi club inglesi oltre che il Bayern Monaco hanno chiesto informazioni sul giocatore. Ma nel giro di breve tempo dovrebbe raggiungersi l’accordo per il prolungamento.

    Alessandro Matri | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Insomma la Juventus guarda già al futuro e considerato il rinnovo di Bonucci e quello prossimo di Barzagli, unitamente alla conferma, scontata, di Chiellini, chissà che il nuovo arrivo nel reparto arretrato non sia solo uno in vista di una stagione, la 2012/2013, che si preannuncia ricca di impegni vista la Champions League ormai raggiunta. Si parla di Alessandro Nesta. Un elemento di provata esperienza indubbiamente, ma per una Juve che punta molto sui giovani non è escluso che alla fine si opti per qualche talentuoso sudamericano. Intanto però si continua a guardare in casa propria e chissà che dopo De Ceglie, Matri e Bonucci e oltre Barzagli non ci siano altri prolungamenti. I tifosi in particolare ne sognano uno, ma al momento appare il più complicato di tutti. Quello di Del Piero, ovviamente.

  • Vidal simbolo del cuore Juve: grinta e qualità

    Vidal simbolo del cuore Juve: grinta e qualità

    Arturo Vidal potrebbe essere il testimonial di uno spot di batterie, quelle del tipo a “lunga resistenza”: la location della pubblicità potrebbe essere, naturalmente, il campo da gioco, ed in particolare il rettangolo verde dello Juventus Stadium, nella partita di ieri contro il Napoli, dove il cileno ha dato prova di straordinarie doti fisiche, atletiche, ma anche di grande qualità, con la deliziosa giocata, fatta di passo, doppio passo ripetuto, spostamento della palla dal destro al sinistro, che ha ipnotizzato Campagnaro e gli ha permesso di andare in gol, con un perfetto tiro di collo pieno, realizzando la rete del 2 a 0, che ha messo in ghiaccio il risultato contro i partenopei prima del terzo gol di Quagliarella.

    Una rete preziosa, che ha fatto esplodere lo Juventus Stadium, e che ha coronato una prestazione perfetta, con ben 101 palloni giocati, 8 recuperi, tanto pressing e generosità da vendere: la gara di ieri, però, non è altro che l’ennesima conferma del suo essere indispesabile per questa squadra, così come già mostrato nell’intero campionato e, più di recente, nella trasferta di Firenze contro la Viola e nella vittoria contro l’Inter della scorsa settimana. Una presenza fondamentale, dunque, quella di Arturo, nel terzetto di centrocampo che condivide con Marchisio e Pirlo, e che costituisce il vero cuore pulsante di questa squadra indomabile, che Antonio Conte ha creato a sua immagine e somiglianza, fatto di sostanza, corsa e qualità, che riesce spesso a sopperire alle difficoltà degli attaccanti, che talvolta giocano a corrente alternata, come accaduto anche ieri sera a Mirko Vucinic e Marco Borriello.

    Arturo Vidal | © Getty Images

    Fra i “magnifici tre”, Arturo Vidal – classe 1987 – però, è quello che più somiglia, in termini di caratteristiche tecniche, al suo allenatore Antonio Conte quando era giocatore e capitano della Juventus: “El Guerrero” il soprannome di Arturo, così come Conte era (ed è ancora oggi in panchina, ndr) un guerriero, mai domo, sempre a mille, sempre sul pezzo, un duro dal cuore leale, e dall’infinita generosità in campo. Ecco perchè il carattere di Vidal somiglia tanto al carattere di questa squadra, che sta costruendo la sua straordinaria stagione proprio sulle caratteristiche psicologiche, sulla grinta, la concentrazione e la voglia di vincere che il mister ha inculcato e che i suoi uomini sembrano aver recepito alla perfezione, con i suoi insegnamenti che, a volte, appaiono come veri e propri dogmi.

    La grinta di Vidal come la grinta di Antonio Conte, racchiusa nell’esultanza del mister dopo il gol di Arturo, incontenibile e contagiosa, che trasudava amore e passione infinita per la squadra, la sua squadra. Con un Vidal così e con un Conte così, la Signora può sognare davvero, continuando a lottare con il coltello fra i denti, com’è stato finora, con la fame di vittoria che trapela in ogni partita, in ogni azione, in ogni dichiarazione: il cammino è ancora lungo, ma l’entusiasmo dell’ambiente è ormai straripante, al punto che anche la principessa Allegra Caracciolo di Castagneto, moglie di Umberto e madre del presidente Andrea Agnelli, ieri in tribuna si è lasciata andare ad un’esultanza tipicamente “da stadio”.