Tag: antonio conte

  • Cagliari Juventus, Conte rispolvera Matri

    Cagliari Juventus, Conte rispolvera Matri

    Dopo il mezzo passo falso di Torino contro il Lecce la Juventus non può più sbagliare, non sono più ammessi cali di tensione come successo a Torino contro un Lecce ridotto in 10 uomini. Oggi in Cagliari Juventus, sul neutro di Trieste, i bianconeri si giocano una stagione straordinaria fino  al pareggio rocambolesco contro i pugliesi che ha riaperto i giochi scudetto tra la riducendo il vantaggio sul Milan ad appena un punto. I Bianconeri affronteranno un Cagliari già salvo ma sicuramente battagliero come confermano le parole del presidente Cellino: “I bianconeri non hanno rispetto, sono arroganti. Ora tocca ai miei giocatori: o chiudono alla grande nelle ultime due gare o cambio tutto”. Fischio d’inizio Domenica alle ore 20.45 in contemporanea con il Milan che sarà impegnata nel derby contro i cugini dell’Inter.

    Alessandro Matri | ©FABIO MUZZI/AFP/Getty Images

    Per la trasferta di Trieste Conte recupera Pepe assente nelle ultime gare per un problema alla caviglia e perde per il resto della stagione De Ceglie a causa di una lesione alla coscia sinistra rimediata contro il Lecce. Con il rientro di Pepe, Antonio Conte potrebbe optare anche per il  ritorno al 4-3-3, anche se le indiscrezioni che arrivano da Trieste ipotizzano la conferma del  3-5-2, con Pepe preferito a Giaccherini ed Estigarribia sulla corsia di sinistra come vice De Ceglie, Lichtsteiner in vantaggio su Caceres sulla fascia destra. Altro dubbio è quello relativo alla punta da affiancare a Vucinic: il favorito sembrava Borriello mentre adesso è Matri ad aver vinto il ballottaggio anche perché Quagliarella non è al top.

    In casa Cagliari la squalifica di Agostini obbliga il tecnico Ficcadenti ad inserire Pisano sulla corsia di sinistra, confermando Perico dalla parte opposta mentre Canini dovrebbe affiancare al centro della difesa Astori viste anche le non perfette condizioni fisiche di Ariaudo; confermato il rombo di centrocampo con Ekdal vertice basso, Conti, Nainggolan e Cossu ad agire dietro le due punte Thiago Ribeiro (in ballottaggio con Ibarbo) e Pinilla.

    Probabili formazioni Cagliari Juventus

    CAGLIARI : (4-3-1-2): Agazzi; Perico, Canini, Astori, Pisano; Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu; Thiago Ribeiro, Pinilla. A disposizione: Avramov, Ariaudo, Dessena, Bovi, Larrivey, Ibarbo, Nené. All. Ficcadenti. Squalificati: Agostini (1). Indisponibili: Rui Sampaio, El Kabir.

    JUVENTUS : (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Pepe; Matri, Vucinic. A disposizione: Storari, Caceres, Padoin, Giaccherini, Del Piero, Borriello, Quagliarella.All. Conte. Squalificati: nessuno. Indisponibili: De Ceglie.

  • Inter, vincere o perdere il derby? Il tifo nerazzurro si spacca

    Inter, vincere o perdere il derby? Il tifo nerazzurro si spacca

    In un modo o nell’altro il derby tra Inter e Milan sarà nuovamente decisivo per le sorti scudetto. Rispetto allo scorso anno i nerazzurri hanno 20 punti in meno rispetto ai cugini. Però anche in questa stagione hanno l’opportunità di estromettere dalla lotta per il primo posto la squadra di Allegri, tornata incredibilmente in corsa per il titolo dopo il mezzo passo falso della Juventus mercoledì notte contro il Lecce. Nelle ultime ore il web sta vivendo accesi dibattiti all’interno del tifo nerazzurro se sia meglio lasciare la vittoria al Diavolo piuttosto che vedere la Vecchia Signora trionfare il giorno del derby stesso. Divisi anche gli stessi fan bianconeri. L’unica cosa certa è che fra 48 ore la Serie A vivrà la sua domenica più importante.

    VINCIAMO – I tifosi vip della Beneamata sembrano avere pochi dubbi: vincere. Nessuna alleanza con i cugini, nessun tipo di favore a chi vive sull’altra sponda del Naviglio. Un desiderio che percorre lungo le strade della Pinetina. Vuoi perché la stagione non è ancora finita (il terzo posto è difficile ma ancora possibile), vuoi perché il derby è sempre il derby. D’altra parte qualora l’Inter uscisse battuta domenica, e la Roma vincesse all’Olimpico, la qualificazione alla prossima Europa League sarebbe a rischio. C’è poi un’altra chiave di lettura. Se anche gli uomini di Stramaccioni perdessero il derby, ciò non darebbe alcun vantaggio ai rossoneri, che rimarrebbero sempre a un punto di distacco se la Juve vincesse in quel di Trieste.

    inter-milan | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    NO, PERDIAMO – Decisamente più contrastanti gli umori all’interno dei tifosi di strada, quelli che forse rappresentano meglio il cuore di qualsiasi squadra. Sono in tanti infatti a evidenziare come tra Milan e Juventus il male “minore” sia la squadra di Allegri. Troppo profondo l’odio nei confronti dei bianconeri, sentimento coltivato negli anni precedenti a Calciopoli, esploso successivamente nell’estate del 2006 e tornato in auge quest’anno, ora che gli uomini di Conte sono tornati ad essere i primi della classe. A gettare ulteriore benzina sul fuoco nello scontro tra Juve e Inter sono state le recenti dichiarazioni dell’ex juventino Tacconi, che ha parlato con orgoglio della terza stella.

    PARADOSSO – In tutto questo c’è il paradosso del tifoso bianconero. Fermo restando che la squadra è ancora davanti al Milan, potendo contare su un punto di vantaggio a due gare dal termine, nell’ambiente Juventus c’è chi sta iniziando a cedere difronte all’eventualità di tifare Inter qualora per assurdo dovesse arrivare un risultato negativo dalla trasferta di Trieste contro il Cagliari di Ficcadenti. Ma Inter e Juventus non si odiavano un tempo? Che confusione.

  • Papera di Buffon, campionato riaperto ma non è solo colpa di Gigi

    Papera di Buffon, campionato riaperto ma non è solo colpa di Gigi

    A volte basta un piccolo errore, una macchiolina scura in un mare di luce a compromettere tutto: è stato questo il pensiero prevalente fra gli juventini, a cinque minuti dalla fine della maledetta partita contro il Lecce, che i padroni di casa conducevano per 1 a 0, con gol di Marchisio nel primo tempo, e che si sono lasciati strappare di mano, nonostante la superiorità numerica. Questa Juventus è condannata a correre, a sudare ogni minuto di gioco, a vincere dilagando: non può amministrare le gare, non è nelle sue corde. Se prima di ieri era una sensazione, tutto ciò ha preso forma di certezza, assoluta. Eppure, senza quel retropassaggio a Buffon da parte di Barzagli e senza lo stop sbagliato grossolanamente dal portiere più forte al mondo, si parlerebbe probabilmente di tutt’altro. Perchè, in sostanza, il Lecce di ieri non ha mai impensierito la difesa bianconera, nonostante nel secondo tempo la squadra di Conte sia apparsa, diversamente dal solito, meno grintosa, meno concentrata, meno “arrabbiata” e meno prolifica in zona gol, con un Quagliarella spento, un Vucinic svagato e un Vidal in calo fisico. A tutto ciò, poi, si è aggiunto il rilassamento conseguente all’espulsione di Cuadrado che, piuttosto che penalizzare il Lecce, ha cambiato l’inerzia della gara proprio a favore dei salentini, considerando che hanno potuto giocare con la testa libera di chi sente di non aver nulla da perdere. Alla Juventus, invece, è capitato l’esatto opposto, subendo quello che nel tennis viene definito “braccino”, ossia la paura di vincere, l’ansia di sentire la pressione tutta su di sè.

    Gigi Buffon | © Getty Images

    E’ una squadra cresciuta in fretta, molto in fretta, che non ha mai vissuto queste situazioni (solo Pirlo, Del Piero, Buffon hanno già vinto un campionato, ndr) e che, dunque, può non avere la freddezza determinante, anche se – finora – non aveva mai sbagliato nulla, soprattutto in questo finale di stagione, con ben otto vittorie consecutive all’attivo. Quel che preoccupa, e che dispiace, è che l’errore tecnico di ieri sia capitato proprio ad un grande uomo squadra come Gigi Buffon: di certo, lui ha le spalle sufficientemente larghe per superare questo “infortunio”, ha l’esperienza e la forza d’animo del campione, e riuscirà ad oltrepassare il momento delicato.

    Nonostante la rabbia a caldo e la delusione del post partita, sarebbe totalmente ingiusto metterlo sul banco degli imputati, anche alla luce dell’ottima stagione fin qui disputata, delle parate che – in particolare ad inizio stagione – hanno spesso salvato risultati in bilico. Un errore così non può e non deve capitare, soprattutto perchè, in un gara tanto “incerta”, non bisogna rischiare nulla, non bisogna azzardare dribbling (come quello che Gigi stesso ha mostrato nel primo tempo, ndr) nè creare situazioni al limite, pericolosi per l’esito della gara e per le coronarie dei tifosi. Invece, tutto ciò è successo nel finale thrilling, in cui sembrava ci fosse il sottofondo musicale dei film horror più riusciti, e l’immagine più eloquente dell’incredulità generale è stata l’espressione di mister Conte, con le mani nei capelli, rosso in viso, con lo sguardo basso.

    Nonostante la serata negativa e la cocente delusione del gol incassato, il segnale positivo per i bianconeri proviene dal bel gesto dei compagni di squadra che hanno subito mostrato vicinanza al loro portierone, che si è scusato immediatamente assumendosi le proprie responsabilità, evidenziando ancora una volta unità e solidità del gruppo. La Juventus, con un solo punto di vantaggio sul Milan a due giornate dal termine, dovrà assolutamente ripartire da questo: dalle sue caratteristiche, dalla sua fame di vittoria, dal suo Dna. Lotta e corsa fino all’ultimo respiro, non mollando mai. O meglio, non mollando più.

    Il video della papera di Buffon

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    Campionato riaperto, colpa solo di Buffon?

    • Si, il suo errore è determinante (56%, 83 Voti)
    • No, tutta la squadra ha le sue responsabilità (44%, 64 Voti)

    Totale Votanti: 147

  • Pasticcio Buffon, Juventus – Lecce 1-1. Milan a -1

    Pasticcio Buffon, Juventus – Lecce 1-1. Milan a -1

    Annullato il primo match ball per la Juve, doveva essere la partita della vita, una partita da non sottovalutare, come chiedeva Conte e invece alla fine succede quello che non ti aspetti: Juventus in vantaggio contro un Lecce che non è mai stato in partita, contro una squadra ormai quasi retrocessa, costretta a giocare quasi tutto il secondo tempo in inferiorità numerica. Juventus Lecce finisce 1-1 riaprendo così il campionato a 2 partite dalla fine con il Milan che insegue ora solo a una lunghezza.

    In uno stadio gremito che sembra una bolgia, la Juventus parte al solito a 1000 ma già dal 6′ le cose non si mettono bene per Conte che è costretto ad effettuare il primo cambio per infortunio a de Ceglie con l’inserimento di Caceres. All’8 minuto i bianconeri si portano in vantaggio grazie alla rete siglata da Marchisio: su cross di Pirlo Marchisio riesce ad insaccare di testa con un tiro che non è irresistibile ma che beffa Benassi. Per il Principino il miglior modo di festeggiare le 200 presenze in serie A tra Juventus ed Empoli. Poco dopo due minuti dal vantaggio bianconero pronta arriva la risposta del Milan che risponde a Marchisio con il gol di Muntari sull’Atalanta. E poi comincia il solito gioco asfissiante dei padroni di casa che provano a testa bassa a chiudere la partita, ci prova ancora Marchisio, tra i più ispirati dei suoi, e ci prova Vidal che sbaglia clamorosamente il raddoppio calciando a fil di palo da posizione più che ghiotta.
    Il Lecce è assente e spaesato nel tentativo di contenere la furia bianconera ma, contro ogni previsione, riesce comunque nell’impresa di chiudere la prima parte della gara con un solo gol di svantaggio.

    Juventus Lecce – Gigi Buffon | © Valerio Pennicino/Getty Images

    La ripresa inizia con il boato per il riscaldamento di Del Piero anche se per vedere in campo il capitano si dovrà attendere 77′. Al 53′ l’episodio che cambia le sorti della partita: Cuadrado, il più vivace dei pugliesi, si fa espellere per doppia ammonizione dopo un fallo inutile quanto stupido su Caceres. Il Lecce rimane in inferiorità e, paradossalmente, a pagarne le conseguenze è la Juventus, che subisce un calo di concentrazione e permette all’avversario di ragionare ed organizzarsi.
    La Juventus, che è parsa più stanca del solito, ci prova comunque con Vidal che in serata no, calcia malissimo a tu per tu con Benassi. Ci prova anche Quagliarella con un gran tiro dalla distanza che esce di poco e infine ancora il portiere leccese nega la gioia del gol al neo entrato Matri. Buffon si accinge a disputare l’ennesima partita da spettatore non pagante, ruolo che ricoprirà fino a 5 minuti dal termine: un retropassaggio di Barzagli che il portiere stoppa male regala il pallone a Bertolacci per la rete dell’1-1 che ammutolisce lo Juventus Stadium e fa esplodere San Siro riaprendo il discorso scudetto. Eppure Conte lo aveva detto “niente cali di concentrazione il cammino è ancora lungo“, ma evidentemente non è stato troppo convincente con i suoi in questa settimana.
    Il Lecce nonostante il punto conquistato vede complicarsi la salvezza dato che il Genoa ha portato a casa i tre punti contro il Bologna aumentando il distacco dai giallorossi di altri due punti.

    JUVENTUS LECCE LE PAGELLE

    Buffon 4: Non avremmo mai pensato di dover dare un voto del genere a Super Buffon in questa stagione ma la superficialità con cui ha gestito quel pallone a 5 minuti dalla fine di una partita già vinta non ci permette di fare altro. Il suo erroraccio potrebbe costare le fatiche di una intera stagione, ma sicuramente GiGi saprà come riparare al danno, già dalla prossima partita.

    Barzagli 6,5: E’ il giocatore del reparto difensivo più continuo del campionato. Non ha colpe sul pasticcio che ha portato al gol di Bertolacci.

    Pirlo 7: L’assist che confezione per il gol che porterà al vantaggio bianconero è uno dei pezzi più belli del suo repertorio. Sul finale perde un po’ di lucidità come il resto dei suoi compagni.

    Marchisio 7: Festeggia nel migliore dei modi le sue 200 presenze in serie A. Ci prova più volte ad andare a segno nel secondo tempo ma con meno fortuna.

    Vucinic 5: Le ultime prestazioni sembrano un ricordo, confezione qualche bell’assist nel primo tempo ma non prova mai la via del gol.

    Benassi 6.5: viene preso controtempo in occasione del gol di Marchisio, frastornato esce a vuoto qualche minuto dopo rischiando di subire la seconda rete poi nella ripresa salva prima su Vidal, aiutato anche dalla conclusione debole del cileno, e soprattutto su Matri distendendosi e mandando la palla in angolo.

    Cuadrado 4.5: uno degli uomini più temibili a disposizione di Cosmi, commette una leggerezza imperdonabile facendosi espellere per un fallo inutile su Caceres lasciando i compagni in 10.

    Bertolacci 6.5: è ancora lui a far male alla Juventus, dopo la rete del 24 febbraio 2011 scorso in un Lecce – Juventus 2-0, il centrocampista romano entra e segna, ha il merito di crederci e andare in pressione su Buffon che sbaglia il controllo sul retropassaggio di Barzagli.

    Juventus (3-5-2): Buffon 4; Barzagli 6.5, Bonucci 6, Chiellini 6; Lichtsteiner 5.5, Vidal 5.5, Pirlo 7, Marchisio 7, De Ceglie sv (6′ Caceres 6); Quagliarella 6 (27′ st Matri 6.5), Vucinic 5 (33′ st Del Piero 6). Panchina: Storari, Padoin, Giaccherini, Borriello. Allenatore: Conte 6

    Lecce (3-5-2): Benassi 6.5; Tomovic 6, Carrozzieri 6, Miglionico 6; Cuadrado 4.5, Blasi 6, Obodo 6 (26′ st Bertolacci 6.5), Delvecchio 6, Brivio 6; Seferovic 5 (5′ st Muriel 6), Di Michele 5 (15′ st Giacomazzi 5.5). Panchina: Petrachi, Di Matteo, Giandonato, Bojinov. Allenatore: Cosmi 6

    VIDEO JUVENTUS – LECCE 1-1 

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  • Juventus – Lecce, Quagliarella Vucinic per il primo match point

    Juventus – Lecce, Quagliarella Vucinic per il primo match point

    Tutto pronto per il primo dei tre match point che avrà a disposizione la Juve per chiudere il discorso scudetto. Alle 20.30 allo Juventus Stadium i bianconeri ospiteranno il Lecce di Serse Cosmi per quella che Antonio Conte ha definito come “la partita della vita“, anche perchè il Lecce avrà sete di punti dopo le due deludenti partite in campionato che rischiano di comprometterne la permanenza nella massima serie del Campionato italiano. Certamente dovranno arrivare anche buone notizie da Milano, dove i rossoneri incontreranno l’Atalanta.

    Conte, dopo 39 gare senza sconfitte (35 in campionato e 4 in Coppa Italia) vuole scrivere un nuovo capitolo della Vecchia Signora, un capitolo post Calciopoli, e il presupposto è quello di riportare il tricolore a Torino. Il tecnico inoltre prova a portare anche il record di imbattibilità attualmente detenuto da Fabio Capello con 42 gare senza sconfitte. Record anche per Claudio Marchisio il quale stasera festeggia le 200 presenze nella propria carriera tra Serie A e Serie B con le maglie della Juventus e dell’Empoli.

    Antonio Conte | © AFP / Getty Images

    La Juventus dovrebbe scendere in campo con il 3-5-2 visto che Pepe non è ancora del tutto guarito dalla distorsione alla caviglia e per questo appare difficile che Conte giochi con il 4-3-3 senza la presenza in campo dell’ex Udinese. Quagliarella è in vantaggio su Borriello, autore di due reti in altrettanti partite, per affiancare l’intoccabile Vucinic in attacco. Gli unici dubbi di Conte riguardano gli esterni, sulla destra Lichtsteiner è in ballottaggio con Caceres, dalla parte opposta De Ceglie è nettamente favorito su Giaccherini ed Estigarribia, mentre non ci sono dubbi in difesa e a centrocampo.

    Cosmi, che non potrà essere presente in panchina allo Juventus Stadium perché squalificato dal giudice sportivo (al suo posto siederà Mario Palazzi), deve fare a meno dello squalificato Esposito e dell’infortunato Corvia (stiramento al polpaccio, stagione finita). Difesa a tre con Oddo titolare mentre Cuadrado riprenderà il proprio posto sulla corsia di destra dopo il turno di squalifica, dalla parte opposta ballottaggio tra Di Matteo e Brivio, in attacco agiranno Di Michele e Muriel.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS – LECCE

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Quagliarella, Vucinic.
    A disposizione: Storari, Caceres, Padoin, Giaccherini, Del Piero, Matri, Borriello.
    All. Conte.

    LECCE (3-5-2): Benassi; Oddo, Miglionico, Tomovic; Cuadrado, Blasi, Delvecchio, Giacomazzi, Brivio; Muriel, Di Michele.
    A disposizione: Petrachi, Carrozzieri, Di Matteo, Obodo, Bertolacci, Bojinov, Seferovic.
    All. Cosmi (squalificato).

  • Novara – Juventus, Vucinic Borriello e Vidal poker da scudetto

    Novara – Juventus, Vucinic Borriello e Vidal poker da scudetto

    La Juventus cala un altro poker e questa volta ad essere travolta dalla fame di scudetto dei bianconeri è il Novara. Al Piola, sotto gli occhi di due personaggi simbolo della gloria Juventina come Boniperti e Platini, la Vecchia Signora allunga le mani sul tricolore anche se il Milan non da segnali di resa e risponde con un perentorio 4-1 al 4-0 che gli uomini di Conte rifilano al Novara.

    Parte subito forte la Juventus che sul sintetico di Novara ha il merito (rispetto alla gara di Cesena) di sbloccare subito il riusultato, d’altronde l’intenzione di Conte era evidente con l’inserimento tattico di Giaccherini al posto di De Ceglie e la scelta di dare nuovamente fiducia a Borriello galvanizzato dal gol di mercoledì che ha regalato i 3 punti d’oro contro il Cesena.
    Già al 16′ la Juve passa in vantaggio con un gioiello di Vucinic: su punizione di Pirlo il montenegrino si libera dalla marcatura e con un tocco vellutato infila all’incrocio della porta difesa da Fontana. I padroni di casa reagiscono nel peggiore dei modi al vantaggio degli ospiti lasciando loro ampia manovra e soprattutto lasciando libero Pirlo a dettare legge in mezzo al campo. Inizia l’assalto dalle parti di Fontana con i tentativi in rete di Marchisio, Pirlo, Lichtsteiner e Giaccherini, ma bisognerà attendere la mezz’ora del primo tempo per il raddoppio di Borriello: su cross di Giaccherini l’ex giallorosso è libero di infilare di testa l’estremo difensore del Novara siglando la sua seconda rete consecutiva in tre giorni. Il primo tempo si conclude con il doppio vantaggio della capolista.

    Mirko Vucinic – Novara Juventus | © OLIVIER MORIN/AFP/GettyImages

    Nella ripresa la musica non cambia, il Novara sembra rassegnato alla sua sorte mostrandosi come la brutta copia della squadra ben organizzata che mercoledì scorso aveva fatto capitolare la Lazio, mentre la Juve dimostra di avere ancora grinta e corsa nelle gambe per cercare la rete del 3-0 che chiuderebbe definitivamente la partita. Rete che puntuale arriva al 50′ con Vidal che raccoglie una respinta corta di Fontana su conclusione di Vucinic. Al 64′ c’è ancora spazio per la gloria per il montenegrino che segna la sua doppietta personale e il suo ottavo centro in campionato. L’attenzione è rivolta ormai al risultato di Siena sperando in un passo falso del Milan che però non arriva. Sul finale ci provano prima Pirlo, che su calcio di punizione colpisce il palo, e poi anche Elia che cerca gloria andando vicino alla rete per tre volte con l’obiettivo di essere il 19° giocatore bianconero ad andare a segno in questo torneo.

    Il distacco tra le due pretendenti allo scudetto rimane invariato ma con una partita in meno da giocare. Mercoledì la Juve potrà avere il primo match point, in caso di vittoria e contemporanea sconfitta dei rossoneri sarà scudetto con due giornate d’anticipo, altrimenti si andrà ancora ad oltranza in caso di sconfitta o pareggio della Juve e di vittoria del Milan con la squadra di Conte che può permettersi un passo falso da qui fino alla fine della stagione e rimanere ancora in vetta (per il vantaggio negli scontri diretti, ndr). Novara ormai spacciato e ad un punto dall’aritmetica retrocessione anche se le decisioni della federazione in merito alle vicende del calcioscommesse potrebbero sconvolgere la classifica di Serie A e farlo sperare in un ripescaggio.

    PAGELLE NOVARA JUVENTUS

    NOVARA:

    Fontana 5,5: Costretto ad affrontare l’assalto dei bianconeri senza un’adeguata assistenza dalla sua difesa. Incassa 4 reti ma di responsabilità ne ha poche.

    Garcia 5: La sua partita è segnata dalla botta in testa nello scontro con Lichtsteiner. Evidentemente il colpo gli fa perdere l’orientamento perchè la sua gara sarà segnata da interventi fallosi e imprecisi.

    Rigoni 6: L’unico dei piemontesi che prova a metter ordine, ma si trova solo a lottare contro gli avversari anche per l’atteggiamento difensivo adottato da Tesser.

    Caracciolo 4,5: Se non avessimo letto il suo nome nella lista dei giocatori scesi in campo, non ci saremmo neanche accorti della sua presenza. Non tocca un pallone.

    JUVENTUS

    Barzagli 6.5: Oggi non ha avuto particolari apprensioni, ma nelle uniche due occasioni in cui si richiedeva il suo intervento si è fatto trovare pronto come al solito. Senza dubbio è il difensore bianconero più continuo della stagione che potrebbe essere coronata da un gol visto che è l’unico dei giocatori maggiormente utilizzati da Conte a non essere andato in rete.

    Pirlo 7,5: Lui è il Direttore, i suoi compagni formano l’orchestra. In ogni azione che ha portato al gol c’è sempre la sua firma. Nel finale solo il palo gli nega la gioia del gol.

    Vidal 7,5: Corre quanto il pallone. Lui è in ogni parte del campo, difende, recupera palloni attacca e segna. Sono 7 i centri stagionali del centrocampista cileno prelevato in estate dal Bayer Leverkusen per 12 milioni (ora ne vale almeno il doppio) e che di recente ha attirato le attenzioni del Real Madrid.

    Vucinic 7,5: Apre le danze al poker al Novara con un gol che da solo vale il prezzo del biglietto. Particolarmente ispirato regala una doppietta ai suoi tifosi quasi a farsi perdonare i periodi di black out durante la stagione.

    Borriello 7: Paradossalmente il centravanti ha dimostrato di avere un feeling particolare con il sintetico visto che gli unici due gol della stagione (gol pesanti e decisivi) li ha siglati a Cesena e Novara in meno di 4 giorni. Grande lottatore in campo.

    Novara (4-3-1-2): Fontana 5,5; Dellafiore 5 (1′ st Da Silva 5), Lisuzzo 5,5, Paci 5, Garcia 5; Porcari 5, Pesce 5,5, Gemiti 5,5; Rigoni 6; Mazzarani 5,5 (22′ st Radovanovic 5,5), Caracciolo 4,5 (6′ st Morimoto 5). A disp.: Coser, Centurioni, Jensen, Mascara. All.: Tesser 5

    Juventus (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6,5, Bonucci 6, Chiellini 6,5; Lichtsteiner 6, Vidal 7,5 (8′ st Padoin 6), Pirlo 7,5, Marchisio 6,5 (15′ st De Ceglie 6), Giaccherini 6,5; Borriello 7, Vucinic 7,5 (20′ st Elia 6). A disp.: Storari, Caceres, Del Piero, Quagliarella. All.: Conte 7

    VIDEO NOVARA JUVENTUS 0-4
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  • Novara – Juventus, dubbio Pirlo per Conte

    Novara – Juventus, dubbio Pirlo per Conte

    La Juventus inizia la sua settimana più delicata per l’impresa scudetto con l’obiettivo fondamentale di mantenere i tre punti di vantaggio sul Milan e, per ottenere i risultati sperati, frenare l’entusiasmo della squadra a quattro giornate dalla fine. I Bianconeri sono impegnati oggi nel derby piemontese contro il Novara, una sfida che potrebbe essere insidiosa considerata l’ottima condizione fisica e morale degli uomini di Tesser che, nonostante le difficili possibilità di salvarsi, mirano a chiudere il campionato senza rimpianti e a testa alta. Le difficoltà per la Juve potrebbero scaturire dal campo sintetico, come successo contro il Cesena mercoledì scorso, dove gli uomini di Conte nonostante il dominio assoluto della gara hanno incontrato qualche problema nel possesso palla.

    Allo Stadio “Piola” di Novara saranno presenti due leggende del glorioso passato Juventino ovvero Platini e Boniperti, entrambi di origini novaresi, un motivo in più per entrambe le squadre di far bene. Il mister bianconero deve fare a meno ancora una volta di Pepe infortunatosi alla caviglia prima di Cesena-Juventus e di Matri costretto a saltare il match per squalifica. Il modulo scelto sarà ancora una volta il 3-5-2, in attacco accanto a Vucinic rientra Quagliarella in vantaggio per un posto da titolare su Borriello che attraversa un buon momento dopo il gol che ha regalato i tre punti d’oro contro il Cesena. Sulla corsia laterale destra dovrebbe ritornare titolare lo Svizzero Lichtsteiner al posto di Caceres. A centrocampo dovrebbe essere confermato il trio delle meraviglie Vidal, Marchisio e Pirlo. Il condizionale è d’obbligo perchè il regista bianconero soffre di un risentimento muscolare ma farà di tutto per essere in campo dal primo minuto.

    Andrea Pirlo © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    Tesser, che si affiderà al 4-3-1-2, non avrà a disposizione lo squalificato Morganella che dovrebbe essere sostituito da Dellafiore o in alternativa Gemiti verrà spostato a destra con la conferma di Garcia sul versante opposto. Inoltre dovrà fare a meno degli infortunati Jeda, Ludi, Marianini e Ujkani mentre dovrebbe avere a disposizione Mascara che in settimana è stato alle prese con un fastidio lombare.

    PROBABILI FORMAZIONI NOVARA JUVENTUS

    NOVARA (4-3-1-2): Fontana; Gemiti, Lisuzzo, Paci, Garcia; Porcari, Pesce, Rigoni; Mazzarani; Mascara, Caracciolo.
    Panchina: Coser, Centurioni, Dellafiore, Radovanovic, Jensen, Rubino, Morimoto.
    Allenatore: Tesser.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Quagliarella, Vucinic.
    Panchina: Storari, Caceres, Padoin, Giaccherini, Estigarribia, Del Piero, Borriello.
    Allenatore: Conte.

  • Tuttosport: la Juventus “scudettata” vale 50 milioni in più

    Tuttosport: la Juventus “scudettata” vale 50 milioni in più

    C’è un’aria ottimista in casa Juve dopo la strepitosa stagione che a 4 giornate dalla fine del Campionato può far sperare i tifosi bianconeri nel 30° (o 28°) tricolore essendo alla guida della classifica con tre punti di vantaggio dal Milan. La Juventus potrebbe fregiarsi anche della conquista del decimo trofeo di Coppa Italia, che la Juventus proverà a strappare al Napoli nella gara in programma il 20 Maggio prossimo allo Stadio Olimpico di Roma. Oltre ai meriti sportivi, l’ottimismo è dovuto anche all’aumento dell’attuale rosa che ha avuto una plusvalenza di circa 50 milioni di euro, passando da un valore di 190 milioni di inizio stagione ai 240 milioni attuali.

    Pirlo, Marchisio e Vidal, infatti, nel corso della stagione hanno incrementato il loro valore. Pirlo che valeva zero ipoteticamente varrebbe circa 5 milioni, mentre Vidal almeno 25, il doppio di quanto pagato in estate (e già il Real Madrid fa sapere di essere interessato al giocatore), e Claudio Marchisio varrebbe ad oggi 10 milioni in più rispetto allo scorso anno; in crescita ci sono anche le quotazioni di Chiellini, Barzagli, De Ceglie, Giaccherini e Buffon.

    Prima pagina Tuttosport 28 aprile

    Ai nomi che hanno incrementato il loro valore bisogna aggiungere però quelli di coloro che invece hanno avuto l’effetto contrario, vedendosi svalutato il proprio valore sul mercato a causa di una stagione trascorsa tra panchina e tribuna, parliamo a esempio di Elia, giocatore che poco più di otto mesi fa è stato pagato 9 milioni e che oggi ha una minusvalenza di 4 milioni per una valutazione attuale di 5, oppure come Krasic pagato 15 milioni oggi ne vale appena 10.

    Insomma solo i Big si sono “rivalutati”, i veri fautori di questa eccellente stagione, e c’è da giurarsi che la società, che ha già raggiunto l’obiettivo stagionale della qualificazione alla prossima Champions League, non ha nessun interesse di privarsi dei suoi gioielli per il prossimo anno.

    Valore della rosa Juventina

    Buffon + 8 milioni
    Chiellini + 5 milioni
    Marchisio + 10 milioni
    De Ceglie + 2 milioni
    Barzagli + 7,7 milioni
    Pirlo + 5 milioni
    Vidal + 12,5 milioni
    Giaccherini + 2 milioni
    Lichtsteiner + 5 milioni
    Storari + 2 milioni
    Marrone + 3 milioni
    Elia – 4 milioni
    Krasic – 5 milioni

    Totale valore della rosa ad inizio stagione = 189,3 milioni
    Valore attuale della rosa = 242,5 milioni
    Variazione = + 53,2 milioni

    Tutti gli altri giocatori non hanno subito variazioni di valutazione, mentre Del Piero in scadenza di contratto non ha nessun valore ed Estigarribia e Borriello essendo giocatori in prestito non sono valutabili nell’attuale rosa bianconera.

  • Novara Juventus,  Conte “adesso ci credo”

    Novara Juventus, Conte “adesso ci credo”

    Niente di nuovo sotto il sole, nella conferenza stampa di Antonio Conte prima della gara Novara Juventus in programma domani pomeriggio alle 15 i temi sono quelli che, nel corso della stagione, il tecnico salentino ripete instancabilmente. Determinazione, grinta, coltello fra i denti, esprimersi al massimo, non tirarsi indietro, non lasciare nulla di intentato, mangiare il campo, stare sempre sul pezzo. Il Conte-pensiero è sempre lo stesso, in salse diverse, e conduce ad un unico imperativo: la vittoria. Niente proclami, niente festeggiamenti anticipati, niente sorrisi rilassati in virtù dei tre punti di vantaggio sul Milan a quattro giornate dal termine della stagione (che sarebbero 4 se si considera il vantaggio della Juventus negli scontri diretti, ndr).

    L’attenzione di Antonio Conte è totalmente focalizzata ad alimentare quel sogno che inizia per “s”, una parola che il mister bianconero non aveva mai pronunciato apertamente, e che nella conferenza stampa di oggi, invece, ha scandito, anche se, subito dopo, ha preferito rimanere sui temi che gli sono più cari, che fanno parte del suo “mantra”, e che – se declinati correttamente – possono portare proprio al raggiungimento di quell’0biettivo che ora sembra reale, concreto e raggiungibile. In tal senso, mister Conte elogia il gruppo, i “suoi” ragazzi, protagonisti di un processo di crescita velocissimo, riuscendo a districarsi egregiamente in diverse situazioni, sia di rincorsa che da capolista, che li hanno fortificati e resi impermeabili alle pressioni ed alle difficoltà esterne. Ecco perchè, a questo punto del cammino, sarebbe insensato negare ad ogni costo le speranze riposte in questo finale di stagione ed, infatti, Antonio Conte apre uno spiraglio alla possibilità di “crederci”: “Ora ci credo perchè è giusto visto dove siamo arrivati, siamo nella condizioni di far qualcosa di straordinario”. 

    Antonio Conte | © Fabio Muzzi/Getty Images

    Qualcosa di straordinario che, però, è ancora distante, nonostante l’entusiasmo di tutto l’ambiente bianconero, tifosi in testa, che sembrano sprizzare euforia da tutti i pori: ecco perchè Conte cerca di riportare l’attenzione solo sul presente, ossia la gara contro il Novara, per non perdere di vista l’importanza del ragionare step by step, partita dopo partita. Nella gara contro la squadra di Tesser, Conte sembra essere intenzionato a non fare troppi cambi rispetto alla trasferta di Cesena, con l’unico dubbio legato all’attaccante da affiancare a Mirko Vucinic: Borriello o Quagliarella? Marco Borriello sta vivendo sulle ali dell’entusiasmo dopo la rete decisiva contro i romagnoli, mentre Quagliarella si è allenato poco a causa di un fastidio agli adduttori, pertanto le sue quotazioni sembrano inferiori, così come quelle di capitan Del Piero, anche lui acciaccato a seguito dei minuti di gara disputati sul sintetico del Manuzzi. Campo sintetico che la Juventus ritroverà anche a Novara e che, insieme al caldo ed alle pressioni legate alla contemporaneità della gara del Milan, possono essere ostacoli aggiuntivi sul cammino della Signora, almeno della testa del suo tecnico. Difficoltà che si aggiungono alle caratteristiche della squadra piemontese, che “prova sempre a far gioco, ed è così che è arrivato dalla C alla serie A”.

    Il pomeriggio di Novara sarà importante e delicato, in una giornata che si preannuncia caldissima non solo meteorologicamente: in tribuna, ci saranno anche due fra i più illustri personaggi della storia juventina, Michel Platini e Giampiero Boniperti, “ma non va inteso come una festa anticipata, ma solo come uno stimolo in più per far bene” – ipse dixit.

  • Juventus, Ivanovic primo obiettivo per la difesa

    Juventus, Ivanovic primo obiettivo per la difesa

    A quattro giornate dalla fine del campionato, la stagione entra nel vivo! Lo sanno benissimo i bianconeri di Antonio Conte, i quali si ritrovano a condurre il torneo con 3 punti di vantaggio sul Milan e in finale di Coppa Italia contro il Napoli. ” E’ stato fatto un miracolo” ha affermato Conte, ma la Juventus non vuol fermarsi qui, non ora, non sul più bello! La dirigenza juventina mantiene la calma ed è già al lavoro in vista della prossima stagione. “Sarà un mercato di qualità”, affermano i dirigenti bianconeri, quindi pochi, ma buoni per intenderci! Il primo cruccio riguarda un centrale difensivo, promesso a Conte già nella passata stagione, ma poi sfumato. Ecco allora delinearsi l’identikit che assume i connotati di  Branislav Ivanovic, 28enne difensore del Chelsea.

    Marotta e Paratici hanno sondato il terreno già nella passata stagione, ma i dirigenti dei Blues hanno risposto con un secco ” No grazie, Ivanovic non si vende”!  Ad un anno di distanza le cose potrebbero cambiare però. L’ entourage bianconero potrebbe mettere sul piatto della bilancia un’ “offerta cash”, oppure inserire nella trattativa alcune contropartite tecniche, su tutti  Milos Krasic , apprezzato sia dalla dirigenza inglese, sia dal tecnico Di Matteo.

    Branislav Ivanovic © Clive Mason/Getty Images

    Tuttavia la trattativa stenta a decollare. Ivanovic, dal canto suo, pare non abbia alcuna intenzione di cambiare aria, specialmente dopo quest’ anno vissuto da protagonista. Ma nel calcio si sa, le idee e intenzioni vanno e vengono, quindi non ci sorprenderebbe un cambio di maglia del serbo a fine stagione.

    Conte ha espresso un giudizio assolutamente positivo sul 28 enne difensore, il quale andrebbe a colmare alcune piccole lacune difensive bianconere mostrate in questa stagione. Ivanovic arricchirebbe il pacchetto difensivo bianconero, mettendo al servizio della “Vecchia Signora”, il suo carisma, la sua determinazione e un bagaglio di esperienza internazionale, fondamentale per il cammino della Juventus nella prossima Champions League.