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  • Juventus, momento di caos. Il caso Conte potrebbe aprire nuovi scenari

    Juventus, momento di caos. Il caso Conte potrebbe aprire nuovi scenari

    Si ricomincia. A Roma infatti è tempo di ritornare davanti alla Commissione disciplinare per i legali di Antonio Conte dopo che ieri la stessa ha respinto, definendolo non congruo, il patteggiamento di 3 mesi con ammenda del trainer juventino fatta in seguito all’accordo con il procuratore federale Stefano Palazzi e successivamente adottando la stessa decisione anche per la richiesta di ricusazione del Collegio. Decisione, quella della Commissione disciplinare, che ha scatenato una ridda di polemiche e a quanto pare anche qualche frizione tra lo stesso Conte e la Juventus.

    I contatti tra i legali dell’allenatore e la società bianconera sono sempre più fitti poiché è chiaro che la squadra bianconera, pur essendo fuori da ogni discorso relativo alle scommesse, è quella che risulta più penalizzata in questo momento e si vuole fare in modo che la squalifica di Conte sia la minore possibile. Si era parlato anche di una sorta di contrasto tra il tecnico e la società, con il primo che vorrebbe usare di più il cuore puntando a dimostrare la propria innocenza ed andando quindi a giudizio e la seconda che invece lavora più di testa richiedendo invece un nuovo patteggiamento.

    Antonio Conte| © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    Tra poche ore comunque verrà formulata una nuova proposta che, se respinta, rischia di portare al giudizio. Nel frattempo la Juventus si è blindata dietro un silenzio stampa ma è chiaro che comincia a preoccuparsi e sta vagliando diverse alternative. Se la squalifica di Conte sarà di quattro mesi, come verrà richiesta nel secondo patteggiamento, allora la panchina in questo lasso di tempo sarà affidata all’allenatore della Primavera Baroni. Diversamente invece, qualora Conte andrà in giudizio e semmai dovesse essere squalificato per un anno allora le cose rischiano di cambiare, con la società che potrebbe vagliare altre piste.

    Anche perché la questione sembra stia influenzando anche il mercato bianconero: è di stamani la notizia che Van Persie potrebbe rifiutare la proposta juventina proprio per via della querelle relativa ad Antonio Conte e al calcioscommesse. E ciò potrebbe risultare molto dannoso.

  • Respinto patteggiamento Conte per squalifica non congrua

    Respinto patteggiamento Conte per squalifica non congrua

    La Commissione Disciplinare ha respinto la richiesta di patteggiamento dei legali di Antonio Conte che prevedeva una pena di 3 mesi e 200 mila euro di ammenda da scontare per le due omesse denuncie di combine in Novara-Siena e Albinoleffe-Siena. La Disciplinare ha ritenuto “non congrua” la richiesta del procuratore federale della Figc Palazzi e i legali della Juventus, Briamonte e Chiappero, hanno subito chiesto la ricusazione (sostituzione di un giudice per presunta imparzialità) appellandosi ad un richiamo della Corte Costituzionale del 1992 nella quale si evince l’impossibilità di un giudice che abbia già rigettato una richiesta di pena di giudicare nuovamente.

    Antonio Conte| © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    Rigettate anche le richieste degli altri tesserati, nell’ordine Giorgio D’Urbano (preparatore atletico Siena), Marco Savorani (preparatore dei portieri del Siena), Mirko Poloni , Angelo Alessio e Dario Passoni, per le quali successivamente i legali avevano chiesto lo stralcio. Accolti invece i patteggiamenti di Filippo Carobbio e Carlo Gervasoni, i super-pentiti di questo filone dell’inchiesta sul Calcioscommesse: il primo dovrà scontare 4 mesi di squalifica mentre l’ex Cremonese avrà una pena di 3 mesi. Per il Torino e il Varese confermato il punto di penalizzazioneche le due squadre dovranno scontare nei rispettivi campionati, mentre per il Siena stessa sorte del suo ex allenatore (respinto il -5 in classifica e i 40 mila euro d’ammenda).

    La richiesta di ricusazione da parte dei legali della Juventus è stata bocciata per cui si attende la riformulazione di nuove istanze di patteggiamento da parte di Palazzi da proporre alla Disciplinare. Si parla di 4 mesi e 100 mila euro di ammenda per Conte, 6 punti di penalizzazione e 20 mila euro di multa al Siena più altri 80 mila euro per l’inoltrarsi del procedimento, -1 all’AlbinoLeffe e 30 mila euro d’ammenda, 6 mesi per Poloni, 6 mesi e 15 giorni per Passoni, 5 mesi e 10 giorni per Savorani così come per D’Urbano. Oltre a quelli di Carobbio e Gervasoni, sono stati accolti i patteggiamenti di Da Costa (3 mesi e 30 mila euro), Faggiano (4 mesi inibizione),  Larrondo (mesi 3 e 20 giorni 30mila euro), Sala (2 anni), Stellini (2 anni e 50mila euro). La Commissione proprio in questi minuti si è ritirata in camera di consiglio per valutare le nuove proposte del procuratore federale Stefano Palazzi, ma non sembra esserci al momento un accordo per un nuovo patteggiamento per Conte e il suo vice Angelo Alessio.

  • Conte patteggia tre mesi, Bonucci si difende

    Conte patteggia tre mesi, Bonucci si difende

    Quello che sembrava deciso ormai da tempo adesso è realtà, Antonio Conte sceglie la via del patteggiamento. Soluzione che a fine maggio pareva impossibile, quando il tecnico della Juventus inveiva contro l’accusatore Filippo Carobbio, giudicando le sue dichiarazione aria fritta. Sono trascorsi 60 giorni e la situazione si è completamente rovesciata. La dirigenza bianconera ha optato per il male minore, rinunciando allo scontro frontale: tre mesi di stop a partire dalla giornata di oggi, con il ritorno in panchina previsto per il primo novembre, giorno particolare per la Vecchia Signora (si festeggiano i 115 anni della sua storia), giusto in tempo per guidare la Juve nel derby d’Italia contro l’Inter (4 novembre ndr). Una decisione che divide gli stessi tifosi bianconeri.

    Mettiamo i puntini sulle i, perché da maggio ad oggi ne è passata eccome di acqua sotto i ponti. Antonio Conte patteggia secondo l’articolo 23, ovvero senza ammettere la colpa, dettaglio fondamentale. Di fronte al giudice non ammetterà alcuna colpa, non darà ragione a Filippo Carobbio, ma si limiterà semplicemente a chinare il capo ed ascoltare la riduzione della squalifica per omessa denuncia. In principio quest’ultima prevedeva 7 mesi di stop (sei per Novara-Siena e uno per Albinoleffe-Siena). Grazie al patteggiamento Conte dovrà scontare in teoria soltanto 2/3 della pena, ovvero quattro mesi e tre settimane. E qui interviene la società Juve, che verserà 200 mila euro alla Figc per un ulteriore riduzione della squalifica, arrivando così ai fatidici tre mesi.

    antonio conte | ©Claudio Villa/Getty Images

    Tra i tifosi prevale la linea pro-club, sebbene una minoranza si stia ancora chiedendo il perché di tale scelta, considerata come una sorta di ammissione da parte dell’allenatore. Abbiamo già spiegato in precedenza come in realtà Conte non stia ammettendo nessuna colpa. Inoltre bisogna considerare anche il contesto in cui è venuto a trovarsi il bianconero: la giustizia sportiva. Dalle mie parti si dice: te la raccomando. E dovrebbe essere la stessa cosa che ha pensato il tecnico quando si è visto condannato per omessa denuncia nonostante potesse contare su 15 testimonianze a proprio favore contro quella del solo Filippo Carobbio, per gli amici Pippo. A questo punto non aveva più scelta: patteggiamento (ricorrendo all’articolo 23) o squalifica di 7 mesi. Si è scelto il male minore, appunto.

    Situazione diversa invece per Leonardo Bonucci. Sul difensore grava l’accusa di illecito sportivo. Il discorso quindi è leggermente più serio. Infatti anche se dovesse patteggiare, la condanna nei suoi confronti sarebbe tra i 14 e 18 mesi. Qualora scegliesse di difendersi (strada che al momento appare come la più percorribile) andrebbe incontro ad una squalifica certa di tre anni, nella speranza poi di vedersela annullata in appello. C’è un dettaglio poi che non deve essere trascurato: Rio de Janeiro 2014. Bonucci vuole esserci, ed è per questo motivo che il patteggiamento andrebbe a intralciare i piani dello juventino (senza parlare della condanna definitiva).

    Appuntamento per questa mattina (intorno a mezzogiorno), quando si pronuncerà la Disciplinare.

  • Palazzi ironizza su Conte, i tifosi si infuriano. La Figc smentisce

    Palazzi ironizza su Conte, i tifosi si infuriano. La Figc smentisce

    Un brutto episodio avrebbe caratterizzato le vacanze estive di Stefano Palazzi, procuratore federale della FIGC, il quale avrebbe subito una sorta di aggressione da parte di un gruppo di tifosi juventini. I fatti sarebbero accaduti a Maiori, in Costiera Amalfitana, dove Palazzi starebbe trascorrendo delle mini vacanze in compagnia della famiglia in attesa che riprenda il processo sportivo legato allo scandalo del Calcioscommesse.

    Secondo una ricostruzione fornita da un giornale locale il Procuratore federale si intratteneva comodamente in un bar con amici quando la conversazione sarebbe finita sul polverone calcioscommesse. Alla domanda sulla situazione di Conte nel processo e i rischi a cui andava incontro l’allenatore della Juventus, Palazzi avrebbe risposto ironicamente ai suoi amici che il tecnico avrebbe preso almeno sei mesi di squalifica. Il comportamento poco professionale e i toni spiritosi e ironici tenuti da Palazzi avrebbero fatto esplodere la rabbia di alcuni tifosi bianconeri che erano presenti e hanno assistito alla scena, accusando pesantemente il Procuratore di accanirsi “in nome e per conto di terzi” verso la Juve colpendo l’allenatore della rinascita bianconera, sulla base delle contraddittorie dichiarazioni del pentito Filippo Carobbio.

    Stefano Palazzi © Valerio Pennicino/Getty Images

    Le contestazioni, secondo i racconti, sarebbero quasi sfociati in vera e propria rissa tanto che è dovuta intervenire la Polizia scortando Palazzi fino alla sua residenza privata, e a questo punto i contestatori si sarebbero radunati e spostati per continuare a lanciare insulti all’indirizzo del malcapitato sotto la sua abitazione, la contestazione è proseguita per un paio di ore prima che gli animi si calmassero.

    Tuttavia, dopo che la notizia si era largamente diffusa sul web, la Figc ha precisato l’infondetezza dei fatti riportati. Così come è del tutto non vero il riferimento all’intervento di forze dell’ordine chiamate per scortare il Procuratore, così come smentito ufficialmente da parte del comando dei Carabinieri di Maiori.

  • Intervista a Mirko Nicolino, esperto di mercato Juve

    Intervista a Mirko Nicolino, esperto di mercato Juve

    Il calciomercato, seppur tra la crisi che attanaglia l’Europa, è entrato nel vivo: molti scambi, prestiti e comproprietà, con diversi top player che lasciano l’Italia per i petroldollari dei club in mano agli sceicchi. Per fare il punto sul mercato, abbiamo fatto quattro chiacchiere con Mirko Nicolino (a molti noto con il nick Numero7), owner di un network calcistico che comprende i siti Juvemania.it, Acmilanmania.it e Napolicalciomania.it e noto soprattutto nelle community per aver anticipato in questi anni diverse trattative di mercato della Juventus (e non solo), e per le sue partecipazioni a trasmissioni radiofoniche in qualità di esperto di mercato, quali ‘Tuttipazziperlajuve’, nonché per la realizzazione di interviste esclusive pubblicate dai principali quotidiani sportivi.

    Ciao Mirko, vogliamo subito dare i voti al mercato seppur ancora in divenire delle grandi?
    Beh, credo che non ci siano dubbi che al momento la regina del mercato sia la Juventus. Gli innesti di Isla e Asamoah sono da 8 pieno, anche se mancano all’appello un laterale sinistro e un top player in attacco. Ottima la gestione del settore giovanile con gli acquisti di alcuni tra i più grandi talenti nel parco europeo, da Pogba a Leali, da Otin a Taider. Al momento pochi riescono a spendere quanto i bianconeri: il Milan si è sensibilmente indebolito, ma do al club rossonero un 6 viste le evidenti difficoltà economiche che sta incontrando. Tenere Ibra e Thiago Silva dopo quell’offerta del PSg… sarebbe stato da folli. Ora però devono mettere a segno almeno due colpi “medium cost”. L’Inter mi pare un’incognita: bene il ringiovanimento della rosa, ma certe rescissioni non le ho capite. Tutto dipenderà da Stramaccioni e da quanto sarà protetto dalla società. 6,5 fin qui il voto, ma se Palacio dovesse essere squalificato per il calcioscommesse il mercato sarebbe da 5,5. Occhio al Napoli (7) che sta mettendo a segno colpi interessanti quanto ad esperienza internazionale: al momento i partenopei li vedo immediatamente dopo la Juve. Più staccate Lazio (voto al mercato sin qui 6), Roma (5,5) e Udinese. La Sampdoria di Ferrara potrebbe essere la sorpresa, se nelle prossime settimane puntella la rosa con tre innesti di qualità

    Mirko Nicolino
    Quale è stato il miglior colpo sin qui e quale potrebbe essere il colpo delle prossime settimane?
    I colpi li ha fatti il Paris Saint Germain (ride). Pochi top player si sono mossi finora e pochi si muoveranno. Al momento il colpo potrebbe averlo fatto la Juventus con Giovinco se si confermasse ai livelli dello scorso anno. Spiace non averlo visto all’opera agli Europei. Un buon colpo potrebbe essere Matri al Milan: per il gioco di Allegri l’ex cagliaritano mi pare adatto, mentre meno lo è ai movimenti richiesti da Conte. Fossi nella Juventus, comunque non cederei mai Matri ad una diretta concorrente, pur non trattandosi di un top player, risolverebbe ai rossoneri più di un grattacapo.

    Chi prenderanno i club di prima fascia da qui a fine agosto?
    Da Milano mi dicono di procuratori di calciatori argentini e brasiliani molto attivi. Il Milan cederà Robinho e coltiverà fino alla fine il sogno Tevez. In difesa prenderà Astori, per il quale Cellino sta solo furbescamente giocando al rialzo. L’Inter sta valutando la possibilità di prendere non uno ma due attaccanti: oltre al sostituto di Pazzini (destinato alla Juve, c’è l’accordo sulla parola con Marotta), potrebbe perdere appunto Palacio indagato per combine. A quel punto il bomber verrebbe dall’estero ma sarebbe un low cost. Anche i nerazzurri come il Milan puntano ad abbassare il tetto di spesa annuale per ingaggi e acquisti. Il Napoli attende le mosse della Juve per puntare su Armero, viste le difficoltà di arrivare a Balzaretti: vuole volare a Parigi per ricongiungersi con la compagna, ma il PSG non pare entusiasta al 100% della cosa. Occhio a Cavani, che non ha digerito le parole dei giorni scorsi di De Laurentiis (“Se mi chiede l’aumento lo lascio in panchina tutto l’anno”), quest’anno dovrebbe restare a Napoli, ma il prossimo anno è addio certo. Con la Juve in prima fil,a visto che quest’anno difficilmente arriverà a Van Persie.

    Capitolo giovani. Quali sono i movimenti più interessanti?
    Partiamo dal presupposto che le cifre anche per i 20enni ormai sono spropositate (vedasi Verratti al PSG), Destro è sicuramente il pezzo pregiato di questo mercato. E’ praticamente della Roma, ma le cifre in ballo sono troppe per uno che ancora ha tanto da dimostrare. Occhio a Marrone, che tanti che chiedono alla Juventus e che potrebbe rappresentare alla Juve un’ottima alternativa a Pirlo. Nonostante abbia giocato poco è cresciuto molto l’anno scorso, e questo scorcio d’estate pare lo stia confermando. Altro discorso per Gabbiadini, che aspetto di vedere all’opera con più continuità: bene la decisione della Juve di prenderlo e darlo al Bologna in prestito. Occhio a quel Bonatini, se la Juve convince i familiari si è assicurata un talento dal futuro roseo.

    All’estero solo Chelsea e Paris Saint Germain si sono mosse. Che succede? E’ davvero iniziato il fair play finanziario?

    Penso con molta franchezza che del fair play finanziario se ne stiano sbattendo un po’ tutti, ansi a dire “quando sarà il momento di attuarlo realmente – cioè dalla stagione 2013-1014 – si vedrà”. Piuttosto la crisi internazionale sta realmente ridimensionando i costi del calcio in generale, quello italiano soprattutto. Ora possono permettersi di spendere solo gli sceicchi e i petrolieri. Stanno un po’ facendo quello che fece Berlusconi quando dall’affare Lentini in poi, tracciò una linea che pochissimi potevano permettersi di seguire. Non so quanto possa durare così, in ogni caso con i soldi degli sceicchi non è detto che si vinca. Quando c’è crisi vincono le idee.

    Il calcioscommesse coinvolge la Juve anche se in realtà non ha alcuna responsabilità. Come finirà?

    Finirà che al termine di questa brutta storia si dovrà inevitabilmente mettere mano al nuovo codice sportivo e fare una radicale riforma della giustizia. Per prima cosa non è possibile che – anche se non scritto – valga l’inversione dell’onere della prova: “sei colpevole fino a quando non dimostri il contrario” (manco nelle peggiori dittature sudamericane). E poi le prove devono essere prove: mi metto nei panni di uno degli imputati, vieni accusato da una persona con testimonianza orale, tu porti a tua discolpa 25 persone che testimoniano in “tuo” favore, ma la parola di uno è ritenuta più valevole di 25. Infine, la tempistica: ci sono squadre che saranno sanzionate prima del campionato, altre che inizieranno con l’asterisco: Napoli, Genoa e Lazio verranno giudicate a settembre. E se venissero squalificati dei tesserati e sanzionate le società per responsabilità diretta/oggettiva? Il Napoli ha sotto inchiesta due calciatori che giocheranno verosimilmente la Supercoppa, mentre la Juventus avrà i suoi calciatori eventualmente sanzionati… Dov’è finita la prità di trattamento? Per rispondere secco alla domanda, invece penso che Pepe verrà assolto, Conte patteggerà tre mesi e Bonucci avrà una lunga squalifica. Non perché ve ne siano le prove, ma perché in due giorni di processo sarà davvero difficile difendersi.

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  • La Juve stringe per Armero, accordo vicino con l’Udinese

    La Juve stringe per Armero, accordo vicino con l’Udinese

    Dopo aver fatto “shopping” in Friuli con il doppio colpo Isla-Asamoah, la Juventus torna a bussare alla porta della famiglia Pozzo per un altro pezzo pregiato della formazione bianconera friulana, ossia il laterale sinistro Pablo Armero. Un giocatore che potrebbe rivelarsi molto utile nei programmi di Antonio Conte – anche in ottica “ricambi affidabili”- e che, pertanto, Beppe Marotta è fermamente intenzionato a trattare, anche se l’Udinese pare disposta a cederlo soltanto in comproprietà.

    Pertanto, la Juventus che inizialmente preferiva un prestito gratuito con riscatto a fine stagione fissato per otto milioni di euro, sembra adesso intenzionata a presentare un’offerta da circa due milioni di euro (per la prima rata da pagare immediatamente, ndr) per il prestito oneroso fissando, inoltre, l’obbligo di riscatto dell’intero cartellino per il prossimo mese di giugno, per la cifra residuale di sei milioni di euro che, dunque, completerebbe la valutazione del giocatore colombiano, fissata sugli otto milioni di euro.

    Pablo Armero | © Valerio Pennicino/Getty Images

    L’affare, dunque, sembra destinato a concludersi positivamente ed in tempi brevi proprio alla luce del sostanziale accordo tra le due società e dell’allineamento fra domanda ed offerta: in settimana, pertanto, è previsto un nuovo vertice per definire i dettagli dell’operazione che, comunque, appare indiscutibilmente molto ben avviata. In tal senso, pare essere un inequivocabile “indizio” della possibile partenza di Armero per Torino il fatto che il club friulano abbia bloccato la partenza di Giovanni Pasquale (considerato un sostituto di Armero, ndr) e che, in queste uscite precampionato, il tecnico Francesco Guidolin stia schierando Gabriel Silva nel ruolo di esterno, per “testarlo” in veste di alternativa proprio del colombiano Pablo Armero.

    Qualora il discorso Armero dovesse concludersi positivamente come sembra, la Juventus avrà, poi, tutto il tempo necessario per dedicarsi all’acquisto del top player d’attacco, con Jovetic in pole position: l’estate di Beppe Marotta e del suo entourage continuerà, così, all’insegna del “duro” lavoro.

  • Conte senza pace, Micolucci tira in ballo due gare del suo Bari

    Conte senza pace, Micolucci tira in ballo due gare del suo Bari

    Proprio mentre si discute della questione patteggiamento un altro caso sospetto coinvolge Antonio Conte. Il trainer juventino, il quale avrebbe deciso di patteggiare per tre mesi in seguito alle omesse denunce relative alle gare Siena – Albinoleffe e Siena – Novara, è stato tirato in ballo dall’ex giocatore del Bari Vittorio Micolucci, il quale avrebbe inviato un fax al procuratore federale Stefano Palazzi aggiungendo alcuni particolari con riguardo al periodo in cui vestiva la maglia dei biancorossi guidati proprio da Conte.

    Nella stagione della promozione con Perinetti e Conte è stata fatta Piacenza – Bari con un pareggio e Salernitana – Bari con una sconfitta nostra” avrebbe scritto nel documento, redatto completamente a mano e formato da due pagine, subito acquisito dalle Procure di Cremona e Bari che a breve dovrebbero sentire il 29enne difensore di Giulianova nelle ultime stagioni all’Ascoli. Micolucci era stato coinvolto nel primissimo filone di inchieste, quello del giugno 2011 che coinvolse anche Beppe Signori e Cristiano Doni.

    Antonio Conte © GIUSEPPE CACACE/Getty Images

    In quell’occasione venne fermato dalla squadra mobile di Cremona e successivamente Palazzi richiese 14 mesi di squalifica per lui. Micolucci però ammise le proprie colpe e decise di patteggiare con la squalifica che venne ridotta dalla Commissione Disciplinare ad appena 4 mesi. Sembrava tutto finito, specie dopo che lo stesso aveva ammesso le proprie colpe ed invece ecco il colpo di scena di questo fax con l’ex barese che fa nuove rivelazione tirando in ballo la squadra allora allenata da Conte il quale dal canto suo già pensava al patteggiamento.

    Chissà se adesso ci saranno ulteriori conseguenze, ma certo è che si tratta di un momento piuttosto delicato per l’allenatore campione d’Italia e per i tifosi bianconeri che dopo i fatti che hanno coinvolto anche Bonucci e Pepe si sentono bersagliati per le nuove questioni legate alla posizione del loro allenatore e sollevate da Vittorio Micolucci.

  • Juve ok con l’Herta Berlino nel segno di Matri e Krasic

    Juve ok con l’Herta Berlino nel segno di Matri e Krasic

    La Juventus supera per 2-0 in amichevole i tedeschi dell’Herta Berlino, formazione che milita nella seconda divisione tedesca, pur in formazione dovuta all’assenza degli 8 Nazionali e a quella degli infortunati Mirko Vucinic, Isla, Caceres e Pepe. Bianconeri in evidente limite di forma causa pesante allenamenti e nonostante le incertezze nella fase difensiva hanno comunque disputato una buona gara al cospetto dei tedeschi che vantano una migliore condizione fisica.

    Autori delle due reti sono stati Matri e Krasic, proprio i due giocatori che sembrano già con le valigie in mano per la partenza verso altre destinazioni. Prima Matri al 20′ e poi il serbo all’89’ hanno rovinato la festa della squadra tedesca che aveva invitato la Juventus all’Olympiastadion per festeggiare i suoi 120 anni di storia.

    Amichevole Herta Berlino- Juve | © CHRISTOF STACHE / Getty Images

    Antonio Conte manda in campo il 3-5-2 con il giovane Masi centrale di difesa insieme con Lucio, Padoin e Marrone a centrocampo, e Matri e Quagliarella in attacco. Grande protagonista del match è il portiere Storari autore di almeno tre interventi che hanno evitato di mandare in gol la squadra tedesca aiutato anche dai legni della porta che sono stati colpiti per ben due volte dai giocatori dell’Herta, mentre la Juventus è stata cinica in attacco.
    Parte meglio la formazione tedesca, già vicina al gol con Allagui al 14′, ma la Juve non sta a guardare e al 20’va a segno con Matri lanciato da Vidal, che supera il portiere avversario in uscita e mette in rete il pallone dell’1-0. Al 25′ i tedeschi provano a reagire con un bel tiro da fuori di Beichler neutralizzato dal sempre attento Storari. La Juve conclude il primo tempo in attacco, e sfiora il 2-0 con Quagliarella al 43′.

    E’ il momento di cambiamenti e nella ripresa Boakye e Pazienza in campo al posto di Matri e Lucio, con Marrone che scala a fare il centrale di difesa. Al 55′ Storari respinge ancora in angolo un tiro di Ben-Harifa e al 63′ Conte cambia ancora inserendo Rugani, classe 1994, al posto di Masi e Milos Krasic al per Fabio Quagliarella. Il match però fatica a decollare e sono sempre i tedeschi che all’80’ sfiorano ancora una volta il pareggio con Ben Sahar che di testa trova il palo. Sul finale sale in cattedra Krasic che all’87 salta due avversari e confeziona un tiro cross velenosissimo respinto dal portiere della squadra di Berlino, è solo il preludio al gol che arriva al ’90 e cchiude definitivamente il match.

    Nonostante la prova non esaltante Conte può ritenersi comunque soddisfatto della prova dei giovani e dei nuovi arrivi in squadra (positiva la prova di Asamoah). Unica nota stonata in un pomeriggio di festa sono stati gli infortuni occorsi a De Ceglie per fastidi al quadricipite e Lucio per una distorsione alla caviglia, infortuni che tutto sommato sono stati giudicati lievi. A fine gara Il tecnico ha voluto rilasciare un commento sulle vicende processuali:

    Io penso di essere stato sempre coerente. Coerente nel dire che avevo fiducia in chi stava lavorando su questa triste vicenda. Ancora la vicenda non è chiusa, quando sarà chiusa allora parlerò io. Come mi vedo senza panchina? In questo momento non mi vedo perchè non è stata presa alcuna decisione. Valuteremo attentamente il da farsi e poi parlerò anch’io, perchè è giusto che dica anch’io qualcosa“.

    Lunedì il Mister deciderà insieme agli avvocati De Rensis, Chiappero e Briamonte se accettare il patteggiamento che gli consentirebbe di scontare una pena non superiore ai tre-quattro mesi in merito alla vicenda del deferimento del tecnico per omessa denuncia di illecito nello scandalo del calcio scommesse.

    Herta Berlino-Juve 2-0 highlights

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  • Conte verso il patteggiamento? L’avvocato non lo esclude

    Conte verso il patteggiamento? L’avvocato non lo esclude

    Patteggiamento sì o patteggiamento no? E’ questo l’interrogativo attorno ad Antonio Conte dopo i deferimenti del procuratore federale Stefano Palazzi. L’allenatore della Juventus è indagato per omessa denuncia con riferimento alle partire Novara-Siena dell’1 maggio 2011 e Albinoleffe-Siena del 29 maggio 2011. Conte rischia una squalifica da sei mesi ad un anno ma se l’è cavata piuttosto bene considerando che nei suoi confronti non è stata mossa l’accusa di illecito sportivo che avrebbe causato una pena ben più lunga e che rischiava di costargli la panchina dei torinesi per almeno un paio di stagioni.

    Le parole di Carobbio dunque non sono state considerate attendibili tanto da far tirare un sospiro di sollievo alla Juventus che non dovrà mettersi cosi alla ricerca di un nuovo allenatore. A parlare, riguardo al patteggiamento, è l’avvocato difensore del trainer bianconero, Antonio De Renzis, il quale non ha escluso nulla al momento, dovendo valutare bene l’ambito in cui muoversi. Si parla di patteggiamento sportivo in questo caso, ben altra cosa del patteggiamento nella giustizia penale, e dunque il legale di Conte dovrà valutare il tutto con particolare attenzione.

    Antonio Conte| © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    «Tutti hanno sempre detto che il processo sportivo è un processo con l’inversione dell’onere della prova, dove l’incolpato deve dimostrare che l’incolpante dice delle bugie – ha affermato De Renzis –. Se noi non intendiamo il patteggiamento in maniera diversa, allora non c’è onestà intellettuale. Per il momento prendiamo con serenità il ridimensionamento delle ipotesi accusatorie».

    Accuse più lievi dunque come sottolineato da De Renzis, il quale ha voluto poi parlare del filone d’inchiesta di Cremona dove secondo lui vi sarà un’archiviazione del caso riguardante il suo assistito. Insomma accuse sgonfiate e adesso l’attenzione si concentrerà solo su quelle che saranno le mosse di Conte il quale potrebbe optare per il patteggiamento oppure non optare per questa strada.

  • Calcioscommesse, arrivano i deferimenti. Per Conte è solo omessa denuncia

    Calcioscommesse, arrivano i deferimenti. Per Conte è solo omessa denuncia

    Arrivano puntuali i deferimenti da parte del procuratore federale Stefano Palazzi nell’ambito del secondo processo sportivo del Calcioscommesse. E come da più parti preventivato alla vigilia tra questi c’è anche il tecnico della Juventus Antonio Conte, il quale tuttavia dovrebbe evitare la lunga squalifica che temevano i tifosi bianconeri. Lo stesso infatti è indagato per omessa denuncia con riferimento alle partire Novara-Siena dell’1 maggio 2011 e Albinoleffe-Siena del 29 maggio 2011, e non per illecito sportivo. Una differenza importantissima, considerato che l’omessa denuncia porta con sé pene ben più lievi rispetto all’illecito.

    In soldoni Conte rischia una squalifica dai 6 ai 12 mesi. Trainer bianconero che dovrà a questo punto presenziare davanti alla Commissione disciplinare il 2 agosto a Roma. Omessa denuncia anche per il vice di Conte, Angelo Alessio, il collaboratore tecnico Cristian Stellini, il preparatore dei portieri Marco Savorani e il preparatore atletico Giorgio D’Urbano. Male è andata invece ad un altro juventino, Leonardo Bonucci, il quale è stato indagato per illecito sportivo, e con lui anche Daniele Portanova, Alessandro Parisi, Nicola Belmonte, Andrea e Salvatore Masiello.

    L’accusa nei loro confronti è quella di avere, in concorso tra di loro e con altri soggetti non tesserati e attualmente da identificare, posto in essere “atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della gara Udinese-Bari del 9 maggio 2010, in funzione di un over con pareggio tra le due squadre, con l’aggravante dell’effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato finale”. I giocatori indagati per illecito militavano tutti tra le fila dei pugliesi e rischiano tutti uno stop di tre anni oltre ad un’ammenda di almeno 50 mila euro. Con riferimento a quella partita è stato deferito anche Simone Pepe, all’epoca dei fatti giocatore dell’Udinese e attualmente alla Juventus: per lui l’accusa, come nel caso di Conte, è di omessa denuncia nei confronti della Procura federale. Per lui dunque pericolo squalifica si, ma di massimo sei mesi.

    Discorso identico, ovvero omessa denuncia, per Marco Di Vaio in riferimento alla gara Bologna-Bari del 22 maggio 2010. Come società rischiano, e parecchio, Lecce e Grosseto: sono indagate per responsabilità diretta e di conseguenza potrebbero essere retrocesse in Lega Pro. Il Siena invece rischia una penalizzazione per responsabilità oggettiva, stessa accusa mossa in Serie A a Udinese, Bologna, Sampdoria e Torino, coinvolte per via di fatti relativi ai propri tesserati. Tra queste però solo i friulani sembrano certi di non incorrere in penalizzazioni. Nelle altre categorie deferite per responsabilità oggettiva AlbinoLeffe, Ancona, Bari, Novara, Portogruaro e Varese, che militano in divisioni inferiori. Prosciolto, invece, il Pescara e il suo presidente Daniele Sebastiani, con riferimento alla gara contro l’Albinoleffe del febbraio 2011.

    Antonio Conte © Valerio Pennicino/Getty Images

    Questo l’elenco dei deferimenti:
    Società: Lecce e Grosseto per responsabilità diretta, Udinese, Bari, Bologna, Portogruaro, Sampdoria, Siena, Ancona, Novara, Torino, Varese, Albinoleffe per responsabilità oggettiva.
    Tesserati: Andrea Masiello, Salvatore Masiello, Nicola Belmonte, Alessandro Parisi, Leonardo Bonucci, Antonio Bellavista, Stefano Guberti, Marco Rossi (Ex Bari), Filippo Carobbio, Daniele Padelli, Cristian Stellini (Ex Vice-Allenatore Siena), Giuseppe Vives, Pierandrea Semeraro (Presidente Lecce), Piero Camilli (Presidente Grosseto), Carlo Gervasoni, Mario Cassano, Edoardo Catinali, Cristian Bertani, Davide Drascek, Mavillo Gheller, Marcelo Larrondo, Roberto Vitiello, Alessandro Pellicori, Emanuele Pesoli, Ruben Garlini, Davide Bombardini, Dario Passoni, Luigi Sala, Mirko Poloni, Fernando Coppola, Claudio Terzi per illecito sportivo; Simone Pepe, Guido Angelozzi (Ex Ds Bari), Simone Bentivoglio, Angelo Da Costa Junior, Antonio Conte (Ex-Allenatore Siena), Angelo Alessio (Ex-Vice Allenatore Siena), Marco Savorani (Ex-Allenatore Portieri Siena), Giorgio D’Urbano (Ex-Preparatore Atletico Siena) per omessa denuncia; Marco Esposito per violazione art. 1 lealtà sportiva.