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  • Sentenza Tnas Conte, Sportitalia aiuta la Juventus

    Sentenza Tnas Conte, Sportitalia aiuta la Juventus

    Come sappiamo ormai da giorni, entro il 7 ottobre il Tribunale Nazionale dell’Arbitrato Sportivo (Tnas) deciderà sulla squalifica di 10 mesi comminata in primo e secondo grado della giustizia sportiva al tecnico bianconero Antonio Conte in merito alla presunto combine di Albinoleffe – Siena.

    Autorevoli testate nazionali continuano a puntare sulla riduzione della squalifica del tecnico leccese prevedendo il rientro in panchina di Conte a dicembre, considerando lo sconto che i giudici del CONI applicheranno alla squalifica riducendola da 10 a 4 mesi.

    Ma noi continuiamo a non prendere in considerazione tali ipotesi seguendo la linea dei legali bianconeri che puntano decisamente all’assoluzione. Infatti la Juventus ha chiesto ufficialmente all’emittente televisiva Sportitalia l’intervista telefonica realizzata con Salvatore Mastronunzio, elemento cardine e centrale di tutta la vicenda sul calcioscommesse, in cui l’ex giocatore del Siena ha smentito categoricamente la ricostruzione fornita da Filippo Carobbio che aveva riferito l’esclusione dell’attaccante a seguito del rifiuto di combinare Albinoleffe – Siena, la partita per la quale Conte è stato squalificato.

    Ecco le parole della “Vipera” Mastronunzio: Mi sono infortunato a tre giornate dalla fine, quindi dopo la vittoria del campionato contro il Torino; la settimana successiva, il venerdì mi pare, mi sono infortunato. Quindi non è che sono stato messo da parte volontariamente o fuori rosa da qualcuno. Io mi sono semplicemente infortunato. Lo hanno scritto anche sul sito del Siena che ero infortunato. Non capisco tutte queste cose. Poi, soprattutto, il discorso che ha fatto prima sull’Ascoli, io da ex giocatore dell’Ancona, dove ho fatto tre anni stupendi, dove ero un idolo, avrei chiesto di dare la partita all’Ascoli. Mi sembrano tutte delle cose fuori luogo. Il mio rapporto con Conte posso dire che è stato buono, tranquillo. Normale che era l’allenatore del Siena, dove c’erano tanti giocatori importanti; lui faceva delle scelte e chi chiamava in campo cercava di dare il meglio per la squadra e per l’obiettivo che ci eravamo prefissati all’inizio del campionato. Mi ricordo bene perché avevamo vinto il campionato col Torino alla quart’ultima di campionato. Poi era un periodo in cui giocavo poco e le ultime partite mi sarebbero servite per fare anche qualche altro gol e rimettermi in mostra dopo un periodo in cui avevo giocato poco, nel girone di ritorno. Poi dalla partita di Ascoli in poi, io il giorno prima mi sono fatto male, mi sono procurato uno stiramento e ho dovuto saltare le restanti partite.

    Antonio Conte © Filippo Alfero,Filippo Alfero/AFP/GettyImages

    Sembra paradossale che si sia arrivati a questo punto della vicenda e gli organi di giustizia sportiva federale siano andati avanti in questi mesi seguendo una linea assurda di colpevolezza piena che appare, a tutt’oggi, alquanto discutibile. Abbiamo usato aggettivi pesantissimi per commentare questa vicenda in passato e continuiamo a considerare veramente imbarazzante ed inspiegabile che non venga presa assoluta in considerazione una dichiarazione simile che ribalta totalmente tutto il processo. L’avvocato Giulia Bongiorno, attenta penalista, sa benissimo come una simile testimonianza sia importantissima per incutere ai giudici del CONI quel dubbio legittimo che incredibilmente Stefano Palazzi ed i giudici della Federazione non hanno mai avuto sulla colpevolezza di Antonio Conte in primo e secondo grado.

  • Sentenza Conte Tnas, c’e’ fiducia nell’assoluzione

    Sentenza Conte Tnas, c’e’ fiducia nell’assoluzione

    Domani la Juventus si troverà ad affrontare due sfide decisive per il prosieguo sereno e positivo dell’intera stagione. Infatti il club bianconero sarà impegnato su due fronti, diversi fra loro, ma estremamente collegati dal punto di vista psicologico che potrebbero, qualora si concludessero nel migliore dei modi, dare immensa gioia a tutto il popolo bianconero.

    In serata ci sarà l’esordio allo Juventus Stadium in Champions League contro gli ucraini dello Shakhtar Donetsk , una partita decisiva per proseguire il cammino in Champions dopo l’ottimo pareggio conseguito in casa del Chelsea, ma prima succederà qualcosa d’importante per il tecnico della Vecchia Signora Antonio Conte.

    Nel pomeriggio infatti ci sarà la tanto attesa sentenza del Tnas (Tribunale Nazionale dell’Arbitrato Sportivo) che dovrà decidere, nel suo terzo grado di giudizio, la colpevolezza o l’assoluzione di Antonio Conte in merito alla presunto combine del match Albinoleffe – Siena che ha costretto il tecnico leccese a subire una squalifica di 10 mesi in primo grado e confermata anche dalla Corte Federale d’Appello in una sentenza, quella di secondo grado, a dir poco agghiacciante dal punti di vista giuridico.

    Antonio Conte ©Claudio Villa/Getty Images

    L’atmosfera nell’entourage di Antonio Conte sembra abbastanza serena, i legali del tecnico bianconeri sono estremamente fiduciosi nell’esito positivo della decisione dei giudici del CONI e puntano addirittura ad una clamorosa assoluzione. Ricordiamo per prima cosa che il giudizio davanti al Tnas è sostanzialmente un arbitrato ed i giudici del CONI saranno chiamati a rivalutare in toto tutta la posizione di Antonio Conte a prescindere dal valutare situazioni di illegittimità o errori di diritto e potranno essere inseriti dei testimoni dando così, quella garanzia costituzionale di difesa all’imputato, che in primo e secondo grado è sostanzialmente mancata considerato che la giustizia sportiva italiana permette in primo e secondo grado alla stessa parte (la federazione) di essere organo inquirente, con il procuratore Palazzi ed organo giudicante in un medesimo giudizio.

     

  • Juventus, cosa succede a Pirlo?

    Juventus, cosa succede a Pirlo?

    La sostituzione di Andrea Pirlo durante Fiorentina-Juventus ha rappresentato una delle “notizie” della partita, molto di più di una semplice fase del match da annotare sul tabellino, soprattutto perchè ha riguardato il faro del centrocampo bianconero, colui che da oltre un decennio è l’artista del centrocampo Azzurro, genio e regolarità.

    Lo scorso anno, dopo il passaggio dal Milan alla Juventus, il suo rendimento era stato stratosferico, il vero valore aggiunto della squadra di Conte, ben assistito da Vidal e Marchisio, collezionando ben 41 presenze nell’intera stagione. Quest’annata calcistica, invece, non è iniziata ai suoi livelli, probabilmente anche a causa delle squadre avversarie che la Juventus ha fin qui incontrato, che hanno spesso studiato soluzioni tattiche ad hoc per soffocare la fonte di gioco bianconera, con marcature ad uomo d’altri tempi. E’ innegabile, però, che oltre alle eccessive “attenzioni” degli avversari, il problema del calo di rendimento di Pirlo potrebbe essere connesso alla sua condizione fisica, considerando i suoi 33 anni ed i numerosi impegni ai quali non ha mai pensato di sottrarsi. In tal senso, dopo la gara di Firenze, alcuni commentatori calcistici (in particolare Zvonimir Boban, ndr) gli avevano consigliato – “per il suo bene” – di iniziare a pensare di lasciare la Nazionale Italiana, concentrandosi solo sulla Juventus perchè sarebbe impensabile alla sua età disputare un’altra stagione fitta di impegni (che segue quella precedente terminata il 1 Luglio do po la finale degli Europei, ndr), considerando che per la Juventus di quest’anno c’è anche il “fronte” Champions League da considerare.

    Andrea Pirlo, da sempre schivo e riservato, non si farà certo condizionare da tali consigli esterni e deciderà autonomamente ciò che reputerà giusto: nessuno meglio di un atleta, soprattutto a questi livelli, può conoscere il proprio fisico e captarne i segnali, decidendo al meglio per sè e per la propria squadra, anche se oggettivamente pare difficile ipotizzare un suo addio alla Nazionale, alla quale da sempre è molto legato, soprattutto in vista dei Mondiali brasiliani.

    Andrea Pirlo in Fiorentina-Juventus | © FABIO MUZZI/AFP/GettyImages

    La Juventus ha piena fiducia in lui – com’è ovvio che sia – e gli stessi compagni non hanno mai smesso di elogiarlo, neppure in questo avvio di stagione un po’ in salita. Il punto “focale” della questione è, dunque, l’individuare una soluzione che permetta ad Andrea Pirlo di gestire al meglio le energie, per poterle sfruttare nell’espressione della sua classe cristallina. In tal senso, dopo il “campanello d’allarme” della gara di Firenze, pare che Antonio Conte ed il suo staff abbiano deciso di studiare un piano di recupero fisico personalizzato, in cui lo seguirà personalmente il preparatore atletico Bertelli.

    Inoltre, a differenza dello scorso anno, in cui Pirlo era imprescindibile sia per rendimento che per mancanza di alternative che gli consentissero di rifiatare, quest’anno la Juventus ha in rosa Paul Pogba che, seppur solo diciannovenne, ha già dimostrato quando è stato chiamato in causa di essere una buona alternativa, dotato di buona tecnica, corsa e visione di gioco, oltre che di grande dinamismo e reattività. Questo aspetto, dunque, può consentire ad Andrea Pirlo di recuperare con serenità la migliore condizione fisica per tornare presto in campo ai suoi standard, dimostrando ai molteplici sentenziatori che, anche a 33 anni, il suo valore è ancora incommensurabile: contro la Roma potrebbe andare in panchina, ma in Champions contro lo Shakhtar Donetsk sarà prontissimo.

  • Fiorentina – Juventus massima allerta. Torna Pirlo, Jovetic vs Quagliarella

    Fiorentina – Juventus massima allerta. Torna Pirlo, Jovetic vs Quagliarella

    Cresce l’attesa per Fiorentina – Juventus di questa sera, anticipo della 5 giornata del campionato di Serie A. Al Franchi ci sarà il tutto esaurito per un match infuocato che dalle parti di Firenze viene sentito come un derby per la forte rivalità che intercorre tra la tifoseria viola e quella bianconera e tra i vertici societari delle due squadre accentuata dallo sgarbo da parte della dirigenza bianconera di soffiare Dimitar Berbatov ai toscani nelle ultimissime ore di calciomercato proprio quando questi stava recandosi a Firenze per firmare il contratto (poi l’attaccante ex Manchester United ha rifiutato anche la destinazione Juve preferendo rimanere in Inghilterra firmando con il Fulham).

    Per tali motivi nel capoluogo toscano si è raggiunto il massimo livello di allerta tanto da indurre le istituzioni ad inviare un vero e proprio esercito tra le forze dell’ordine, circa 500 uomini, per evitare scontri tra le due tifoserie (attesi oltre 2 mila tifosi provenienti da Torino) sia in prossimità che all’interno dello stadio e mantenere così l’ordine pubblico. Inoltre la presenza di Antonio Conte in tribuna non è ancora certa: il tecnico bianconero, squalificato 10 mesi per omessa denuncia nell’ambito della vicenda del calcioscommesse, non è amato da queste parti e, considerata l’assenza nell’impianto di box chiusi, dovrebbe sedere o in tribuna tra il pubblico fiorentino oppure negli spazi riservati alle televisioni (questa l’ipotesi più plausibile per evitare problemi con i sostenitori di casa).

    Fiorentina – Juventus © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Per quanto riguarda le questioni di campo, la Juve in questo primo scorcio di stagione non ha sbagliato un colpo vincendo tutte le quattro sfide precedenti lanciandosi capolista solitaria in classifica approfittando dei passi falsi nell’ultima giornata di Napoli e Lazio. Reduce dal pari di Parma subito in extremis, la Fiorentina, come del resto tutte le squadre che la Juventus incontra sul proprio cammino, vuole essere la prima ad infliggere la prima sconfitta in campionato interrompendo la lunga imbattibilità della squadra di Conte arrivata a 43 gare. Per farlo il tecnico Montella si affida all’estro di Jovetic, vicinissimo alla Juventus nell’ultima sessione di mercato ma rimasto a Firenze convinto dal progetto viola, che sarà affiancato da un altro giocatore dalle indubbie qualità tecniche, Ljajic. A centrocampo troverà spazio Migliaccio con Mati Fernandez che inizialmente dovrebbe partire dalla panchina con Pizarro e Borja Valero in mediana e Cuadrado e Pasqual sulle corsie laterali; confermati i 3 di difesa con Tomovic, Rodriguez e Roncaglia a protezione della porta difesa da Viviano.

    Modulo speculare per i bianconeri che si schiereranno secondo un 3-5 2: davanti a capitan Buffon, linea difensiva formata dal fiorentino Barzagli, Bonucci e Chiellini. A centrocampo rientrano dal primo minuto Vidal e Pirlo con il regista rimasto fuori tutti i 90′ contro il Chievo, a stazionare sulla corsia di sinistra ci sarà Asamoah, che dovrà fare molta attenzione alle discese di Cuadrado, e su quella opposta Lichtsteiner mentre l’unico nodo da sciogliere è l’impiego di Marchisio dal primo minuto, al suo posto dovrebbe esserci Giaccherini, ma pronto a subentrare a partita in corso nel caso ce ne fosse bisogno. In attacco certo di un posto da titolare è Fabio Quagliarella, impossibile spedire in panchina in questo momento di grazia l’eroe dello Stamford Bridge e autore di 3 gol nelle ultime due uscite, mentre Vucinic e Giovinco si contenderanno l’ultima maglia da titolare con quest’ultimo favorito sul montenegrino.

    PROBABILI FORMAZIONI FIORENTINA – JUVENTUS

    FIORENTINA (3-5-2): Viviano; Roncaglia, Rodriguez, Tomovic; Cuadrado, Migliaccio, Pizarro, Borja Valero, Pasqual; Ljajic, Jovetic
    Panchina: Neto, Lupatelli, Hegazy, Camporese, Savic, Cassani, Mati Fernandez, Romulo, Llama, Olivera, Seferovic, Toni.
    Allenatore: Montella.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Giaccherini, Asamoah; Giovinco, Quagliarella
    Panchina: Storari, Rubinho, Lucio, Caceres, Marrone, De Ceglie, Isla, Pogba, Marchisio, Bendtner, Matri, Vucinic.
    Allenatore: Conte (Carrera in panchina).

  • Incerta la presenza di Antonio Conte a Firenze

    Incerta la presenza di Antonio Conte a Firenze

    A meno di sconti sulla squalifica ottenuta, per i prossimi dieci mesi il destino di Antonio Conte sarà, inevitabilmente, quello di nomade delle tribune degli stadi italiani ed europei in cui la sua Juventus scenderà in campo in trasferta. Talvolta le circostanze consentiranno un’accoglienza migliore, disponendo di un box chiuso tutto per sè come accaduto ad Udine, mentre in altri casi dovrà accontentarsi di un semplice posto in tribuna, nella migliore delle ipotesi.

    Nella circostanza della gara contro la Fiorentina di domani sera alle 20.45 allo Stadio Artemio Franchi, però, la presenza del tecnico bianconero non è così scontata, considerando che l’impianto fiorentino non dispone di box chiusi e che la stessa Questura ha sconsigliato la sua sistemazione in tribuna per motivi di ordine pubblico, considerato l’astio che il popolo Viola nutre nei suoi confronti, anche alla luce della storica rivalità con la Vecchia Signora.

    Ecco, dunque, che restringendo il campo delle ipotesi le possibili collocazioni potrebbero essere due: nel box televisivo dell’emittente ufficiale della Juventus (Juventus Channel, ndr), oppure da casa o dall’hotel, comodamente seduto davanti alla televisione.

    Antonio Conte, incerta la sua presenza allo stadio Franchi di Firenze | © Paolo Bruno/Getty Images

    Quest’ultima soluzione, che nei giorni scorsi appariva come la meno probabile, potrebbe divenire, invece, la più concreta così come lo stesso tecnico Massimo Carrera ha spiegato durante la conferenza stampa odierna di presentazione della gara. Secondo Carrera, infatti, in un mese e mezzo di lavoro fianco a fianco con il tecnico salentino si è stabilita un’intesa perfetta, al punto da pensarla allo stesso modo su tutto, lavorando all’unisono e divenendo quasi telepatici. La telepatia Carrera-Conte, dunque, autorizza lo stesso Carrera ad azzardare anche una battuta di spirito rivolgendosi ai giornalisti presenti: “In questo momento mi sta dicendo cose che non posso ripetere”.

    La presenza di Antonio Conte, dunque, potrebbe essere soltanto un “plus” non indispensabile, perchè i due – avendo condiviso gran parte della propria esperienza calcistica in campo – vedono il calcio allo stesso modo e, preparando e studiando le  partite insieme, sanno già come muoversi nelle diverse situazioni che si presentano, soprattutto in riferimento agli eventuali cambi da effettuare a gara in corso. Tali parole, però, non devono essere equivocate come un eccesso di sicurezza da parte del tecnico lombardo, bensì come un elogio al lavoro fin qui svolto insieme a Conte, con il quale ha creato un sodalizio perfetto.

    In pieno accordo con la “filosofia-Conte”, Massimo Carrera ha già sposato l’idea del “mai accontentarsi” al fine di continuare ad affinare la mentalità vincente che la Juventus sta gradualmente ritrovando, in campo e fuori. Per tal motivo, sarà fondamentale l’approccio alla gara di Firenze, contro un’avversaria ostica, sia nelle individualità di valore (Stevan Jovetic su tutti, ndr) sia nella forza del collettivo, dotato di un gioco brillante e di un’impostazione tattica “a specchio” rispetto a quella bianconera. Contro i Viola, dunque, servirà una Juventus “provinciale”, un aggettivo che in casa bianconera non ha mai fatto storcere il naso, con la voglia di fare la partita e di scendere in campo consapevole della propria forza, perchè soltanto continuando a “lavorare sodo si potranno sfruttare gli ampi margini di miglioramento”. Parola di Massimo Carrera (ma anche di Antonio Conte).

  • Caso Conte-Tnas, si decide il 2 ottobre

    Caso Conte-Tnas, si decide il 2 ottobre

    E’ stata rinviata a martedi 2 ottobre il tentativo di conciliazione portato avanti dai legali del tecnico della Juventus, Antonio Conte, dinanzi al Tnas relativamente alla squalifica di dieci mesi combinata all’allenatore nell’ambito dell’inchiesta Calcioscommesse per le vicende verificatesi ai tempi in cui allenava il Siena.

    Come è noto, muovendosi nell’atipico ambito della giustizia sportiva, la professione di estraneità alle accuse accampata dall’allenatore della Juventus non lo scagionano automaticamente in assenza di prove della sua colpevolezza: è a carico dell’accusato infatti dimostrare con prove certe la propria innocenza, al contrario di quanto avviene nel processo penale, dove la giustizia è garantista sino a prova contraria di colpevolezza addotta dall’accusa.

    Antonio Conte ©ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    Non è stata presa in esame l’istanza di sospensione della squalifica presentata oltre alla richiesta di conciliazione (proposti 3 mesi di “assenza forzata” per Conte) dai tre legali dell’allenatore bianconero, De Rensis, Chiappero e Bongiorno, comparsi in prima udienza nella mattinata di venerdì davanti al collegio arbitrale.

    L’esito dell’udienza è stato il rinvio al 2 ottobre: il legale Giulia Bongiorno ha spiegato come il presidente abbia invitato entro la oramai “fatidica” data a individuare eventuali testi da ascoltare, e come sia stata esibita nuova documentazione, come i certificati medici di Mastronunzio, in forza al Siena ai tempi della gestione Conte, per confutare la querelle sorta in seguito alle dichiarazioni dell’ex attaccante senese. Allo stesso modo si è controbattuto all’ipotesi di combine architettata da Stellini, smontando l’ipotesi di
    risultato concordato per Albinoleffe – Siena.

    Tempo ancora pochi giorni (meno di due settimane) per giocarsi nuove carte vincenti da parte della difesa del tecnico bianconero e per giungere a una definitivo pronunciamento sul caso che ha turbato l’avvio di stagione della Juventus e relegato il tecnico Conte a un esilio forzato nelle “segrete” delle tribune degli stadi italiani. Svanita quindi ogni possibilità di rivederlo in panchina già nell’ anticipo della quarta giornata col Chievo Verona, l’attesa della società bianconera e del suo numeroso seguito di tifosi per le sorti della
    sua “controversa” guida tecnica è solo rimandata.

  • Stadio Franchi off-limits per Antonio Conte?

    Stadio Franchi off-limits per Antonio Conte?

    In attesa del prossimo martedì 2 Ottobre, quando si deciderà sul tentativo di conciliazione tra Antonio Conte e la Federcalcio in merito alla squalifica di dieci mesi inflitta al tecnico della Juventus nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse, nei prossimi impegni della squadra bianconera una questione centrale da affrontare sarà l’individuazione della “collocazione” per il mister salentino, in particolare nelle gare in trasferta. Dopo la presenza allo Stamford Bridge nella tribuna opposta rispetto alle panchine, il prossimo impegno fuori casa in calendario per la Signora sarà la delicatissima gara contro la Fiorentina in campionato che, tradizionalmente, è un match molto caldo data l’atavica rivalità con il club Viola.

    In quell’occasione, in programma martedì 25 Settembre alle 20.45, nell’anticipo del turno infrasettimanale, potrebbe esserci qualche delicata problematica logistica da affrontare, considerando che lo stadio Artemio Franchi di Firenze non dispone di spazi al chiuso, e che i quattordici skybox presenti sono già tutti occupati dagli sponsor o, comunque, dagli abbonati facoltosi del club che, di certo, non sarebbero disposti ad ospitare l’acerrimo rivale nel proprio box.

    Antonio Conte rischia di non trovar posto allo stadio Franchi | © ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    Le possibili soluzioni sarebbero, dunque, orientate a collocare mister Conte in una delle postazioni riservate alle emittenti televisive accreditate a seguire il match (tra cui anche quella di Juventus Channel, ndr) così come ha proposto il presidente Viola Andrea Della Valle, ipotizzando di farlo accomodare nella postazione Rai, oppure – in alternativa – nello spazio riservato al Gos (Gruppo Operativo Sicurezza), ossia la sala che viene adoperata dalle forze dell’ordine e che si trova fra la curva Fiesole e la tribuna centrale.

    L’obiettivo della Fiorentina nell’individuare la collocazione ottimale per il tecnico salentino sarebbe, dunque, quello di conciliare l’esigenza di non venir meno al senso di ospitalità , accogliendo il tecnico e la dirigenza bianconera nel miglior modo possibile, ma evitando – contemporaneamente – di creare inutili tensioni, “senza ledere i diritti dei nostri tifosi“, così come sottolineato dall’amministratore delegato del club Viola Sandro Mencucci.

    Quest’ultimo riferimento ai tifosi Viola si ricollega, in particolare, alla protesta del Centro di coordinamento viola club, sottoscritta nei giorni scorsi dal suo presidente Filippo Pucci ed indirizzata al presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, finalizzata a sollevare la problematica di “un tesserato Figc che furbescamente pretende di svolgere la propria professione disinteressandosi della squalifica” – con un inequivocabile riferimento ad Antonio Conte – affinchè la Federcalcio “non faccia finta di niente” ed agisca per evitare di incrinare la credibilità del nostro calcio.

    Per mediare tra i “due fuochi”, dunque, e per evitare di andar contro il parere della questura di Firenze – che ha sconsigliato la sistemazione dell’allenatore in Tribuna Autorità per motivi di ordine pubblico- non è escluso che, per la prima volta, possa essere lo stesso Conte, di concerto con la dirigenza juventina, a voler rinunciare ad assistere alla partita dallo stadio, decidendo di rimanere in albergo e seguendo il match in televisione. Tuttavia, tale circostanza risulta difficile da ipotizzare soprattutto considerando la proverbiale grinta ed ostinatezza del tecnico leccese che, soprattutto in un match tanto importante per la sua squadra, non vorrà concedere agli storici rivali la soddisfazione di saperlo “esiliato” dallo stadio.

  • Squalifica Antonio Conte, riduzione o assoluzione dal Tnas?

    Squalifica Antonio Conte, riduzione o assoluzione dal Tnas?

    Domani per l’allenatore della Juventus Antonio Conte ci sarà l’udienza davanti al Tribunale Nazionale dell’Arbitrato dello Sport (TNAS), terzo grado della giustizia sportiva in cui a decidere saranno chiamati i giudici del CONI.

    Molto importante è il fatto che a decidere saranno delle persone che non hanno nulla a che vedere con la Federcalcio considerato che, ed è la grande anomalia del sistema giustizia sportiva, nei primi due gradi di giudizio la Federazione Italiana era sia organo inquirente che giudicante.

    La prima fase del terzo grado davanti agli arbitri del Coni sarà dedicata alla Conciliazione, prevista dal codice ma inutile considerato che Antonio Conte punta deciso al proscioglimento e non vorrà cadere di nuovo nell’errore di chiedere un patteggiamento. Diciamo che la Corte Federale ha già fatto del suo per agevolare la difesa del tecnico bianconero, i giudici di secondo grado hanno, nella sentenza di condanna in appello, tolto un capo d’imputazione al mister leccese (presunta combine di Novara – Siena), ma hanno ritenuto il suo coinvolgimento in Albinoleffe – Siena ben più serio del previsto individuando una motivazione al limite della realtà non solo giuridica ma umana e lasciandosi andare anche a dei commenti mediatici da parte di uno dei suoi componenti (il giudice Piero Sandulli) a dir poco imbarazzanti e poco edificanti per tutta la categoria giudicante italiana.

    Antonio Conte ©ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    È opinione di chi vi scrive che l’allenatore bianconero non otterrà l’assoluzione piena dalle condanne ricevute in primo e secondo grado, ma vi sono speranze per una concreta riduzione della squalifica di dieci mesi. Infatti le motivazioni rassegnate dalla Corte Federale per la sentenza di condanna in appello lasciano spazi ad ampi margini di criticità giuridica ma anche fattuale. Il principio di terzietà, quello del giusto processo e le garanzie processuali tolte alla difesa e sancite costituzionalmente non rispettate nei primi due gradi di giudizio e motivate dalla Corte Federale con argomentazioni che non trovano riscontro assolutamente nel Codice di Giustizia Sportiva, rendono la riduzione della pena quasi matematica anche se una completa assoluzione renderebbe assoluta giustizia ma farebbe cadere nel baratro tutto l’impianto accusatorio messo in atto in questi mesi facendo fare una figura non certo entusiasmante alla FIGC ed al suo procuratore federale Stefano Palazzi.

     

  • La Juve non muore mai, Oscar illude il Chelsea

    La Juve non muore mai, Oscar illude il Chelsea

    Era probabilmente l’esordio che i tifosi bianconeri sognavano. La Juventus dopo una prestazione di grande personalità esce imbattuta da Stamford Bridge e conquista un punto preziosissimo in casa dei campioni d’Europa del Chelsea. Un pareggio griffato da Vidal e Quagliarella capaci di rialzare da terra una Juventus stordita dopo il micidiale uno due di Oscar alla mezz’ora del primo tempo. Ma la rete del cileno, dolorante alla caviglia ma stoico nel rimanere in campo, ha permesso alla Juventus di giocare un secondo tempo d’assalto alla ricerca del pari. L’ingresso di Quagliarella in tal senso è stato azzeccato, e per poco il giocatore napoletano non ha firmato addirittura la marcatura del sorpasso.

    Ma come inizio può andar bene così. Un premio per i tanti tifosi bianconeri che hanno incitato la squadra dall’inizio alla fine nella trasferta londinese ma anche per Conte, costretto a seguire la squadra dalla tribuna marcato stretto dall’Uefa. Al di là dei gol si è vista una Juventus tutt’altro che passiva. Il team bianconero ha cercato di fare gioco nonostante la serata no di alcuni uomini chiave come Pirlo e Asamoah, oltre ad un attacco che in fase conclusiva ha fatto veramente poco con Giovinco e Vucinic parecchio in ombra. Ma la cosa che fa ben sperare i bianconeri è che nonostante tutto si è riusciti a disputare una gara alla pari con la squadra campione d’Europa.

    Il Chelsea dal canto suo ha concentrato troppo il proprio gioco, specie sino al 2-0, sui cross per Torres, chiuso comunque bene dalla difesa bianconera. Ed in effetti i due gol del brasiliano Oscar sono arrivati per vie centrali. Ma andiamo alla gara. Carrera conferma l’undici della vigilia, con i cosiddetti titolarissimi tutti presenti. Dall’altro lato Di Matteo schiera a sorpresa il brasiliano Oscar al posto di Mata, quest’ultimo non al top. Una mossa che si rivelerà decisiva. In avvio il Chelsea prende l’iniziativa del match cercando di cogliere d’infilata la Juventus sulle corsie laterali, cercando sempre la giocata su Torres che oltre a prendere qualche palla di testa non fa tanto, chiuso com’è da Barzagli, Chiellini e Bonucci. Ma i bianconeri non solo non si fanno sorprendere, ma pungono pericolosamente anche di rimessa.

    L’esultanza di Fabio Quagliarella © Mike Hewitt/Getty Images

    E per due volte potrebbero passare in vantaggio con altrettanti inserimenti di Marchisio e Vucinic, ma prima c’è Cech a chiudere e poi è la mira del montenegrino ad essere sbagliata. Occasioni da non fallire contro una squadra dalla caratura del Chelsea che subito dopo punisce i bianconeri: su un tiro all’apparenza innocuo di Oscar da fuori Bonucci ci mette il piede deviando in maniera decisiva il pallone alle spalle di Buffon, con la Juve in quel momento in dieci uomini per via di un infortunio alla caviglia subito da Vidal poco prima. Nemmeno il tempo di riprendersi dallo shock che i piemontesi prendono il secondo schiaffone.

    Ma stavolta Oscar è tutt’altro che fortunato in quanto sfrutta un pallone involontariamente arrivatogli da Bonucci e con un favoloso tiro a giro infila Buffon sul palo lontano. Un 2-0 che annichilisce una Juve sin lì tutt’altro che negativa. Intanto Vidal, dopo l’1-0, rientra in campo ma zoppicante. Dalla panchina bianconera si alzano Isla e De Ceglie per riscaldarsi ma il cileno si sa, è uno che difficilmente molla. Tanto che qualche istante dopo sfrutta un assist di Marchisio e dal limite trova quel gol che riapre la gara e che sembra rinvigorirlo, tanto da non fargli lasciare il campo.

    Nella ripresa è la Juve a far la partita, ma manca la profondità. Asamoah sulla sinistra spinge poco, Pirlo in mezzo fa fatica ad inventare. L’unico a proporsi è Lichtsteiner sulla destra, con Vidal che in mezzo al campo è un leone. Il Chelsea si vede solo di rimessa e ci prova con Ivanovic ma senza pretese. Dall’altra parte invece c’è un buon inserimento di Marchisio ma nulla più. Giovinco fa a sportellate, per quanto riesce, ma non è efficace. Anzi. Vucinic dal canto suo prova ad inventare, ma intorno a lui si crea un capannello di uomini ogni qualvolta prende palla. E ciò lo condiziona parecchio.

    Carrera a questo punto cambia inserendo Quagliarella al posto di Giovinco mentre Mata rileva Oscar. Gli ultimi due ingressi in campo saranno decisivi. Il giocatore di casa infatti spreca in contropiede la palla del 3-1 e lo juventino puntualmente punisce gli inglesi scattando sul filo del fuorigioco a siglando il 2-2 sotto le gambe di Cech. Stavolta sotto shock ci va il Chelsea che per poco non subisce la rimonta completa con il tiro a giro di Quagliarella che si stampa sulla traversa. Finisce con un 2-2 che al di là del punto permette alla Juventus di continuare a sognare: la personalità e il carattere sono da grande squadra e i margini di miglioramento sono tanti.

  • Juventus in formazione tipo nella tana del Chelsea

    Juventus in formazione tipo nella tana del Chelsea

    Ben 1016 giorni. Tanto è passato da quell’8 dicembre del 2009, l’ultima volta in cui la Juventus ascoltò la musichetta Champions. Era la sesta sfida del girone eliminatorio, ma finì male, molto male. Un 4-1 interno contro il Bayern Monaco che estromise i bianconeri dalla massima competizione europea. Poi le due mancate qualificazioni alle edizioni successive, figlie di campionati sciagurati, prima dello scudetto del maggio scorso che è valso il ritorno di una delle squadre più titolate d’Italia nell’olimpo del calcio continentale. Certo è che per i piemontesi il ritorno in Champions League non sarà dei più semplici visto che si troveranno davanti i campioni in carica del Chelsea, peraltro in trasferta, allo Stamford Bridge. Ma la Juventus di Antonio Conte, o di Massimo Carrera se preferite, non sembra avere timori in tal senso.

    La vigilia infatti è scivolata via con il gruppo bianconero carico a mille in vista di questo appuntamento che i tifosi sognavano da tempo. Nessuna paura dunque, nonostante sulla carta l’avversario un po’ ne dovrebbe incutere. E forse questa potrebbe essere la chiave per Buffon, alla presenza numero 400 con la maglia bianconera, e compagni che sognano di cominciare la stagione europea con un risultato positivo. Un precedente con il Chelsea c’è, e non è nemmeno molto lontano nel tempo. Tra febbraio e marzo del 2009 infatti le due squadre si affrontarono per gli ottavi di finale. Dopo la vittoria del Chelsea a Londra per 1-0 la Juve diede filo da torcere al ritorno a Torino ma il 2-2 non basto al fine di evitare l’eliminazione.

    Gianluigi Buffon © GLYN KIRK/AFP/GettyImages

    In vista di questo match Conte, che guarderà la partita marcato a uomo dalla Uefa, e Carrera, avranno a disposizione l’intera rosa eccezion fatta per Pepe, ancora fermo ai box per infortunio. Ovviamente lo schieramento sarà diverso da quello che ha iniziato la partita in casa del Genoa domenica pomeriggio e anzi, sarà simile a quello che ha finito la partita del Ferraris. Previsti infatti i rientri dal 1’ dei vari Lichtsteiner, Vidal, Asamoah e Vucinic. Squadra che dunque scenderà in campo con il classico 3-5-2. In porta Buffon, a protezione dello stesso ci saranno Barzagli, Chiellini e Bonucci. In mezzo al campo sarà, come al solito, Pirlo a dettare i tempi con Vidal e Marchisio ai suoi lati. Sugli esterni invece si punterà su Lichtsteiner e Asamoah mentre in avanti agiranno Giovinco e Vucinic. Insomma, la Juventus che non ha avuto sin qui rivali in Italia si metterà in gioco anche in Europa.

    Dall’altro lato Di Matteo schiererà i suoi con un più quadrato 4-2-3-1. Davanti a Chec spazio a David Luiz e Terry come centrali, con Ivanovic e Cole laterali. Davanti alla difesa ci sarà Mikel unitamente a Lampard, giocatore che ispira l’intera manovra degli inglesi. Dietro all’unica punta Torres invece ecco il trio formato da Ramires, Mata e Hazard.

    Le probabili formazioni di Chelsea-Juventus:
    CHELSEA (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, David Luiz, Terry, Cole; Mikel, Lampard; Ramires, Mata, Hazard; Torres. In panchina: Turnbull, Azpilicueta, Cahill, Bertrand, Oscar, Moses, Sturridge. Allenatore: Di Matteo
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner; Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Giovinco, Vucinic. In panchina: Storati; Lucio, Giaccherini, Isla, Caceres, Matri, Quagliarella. Allenatore: Carrera