Tag: antonio conte

  • Buffon salta il Napoli. In dubbio anche Vucinic

    Buffon salta il Napoli. In dubbio anche Vucinic

    Non ce la fa. Buffon sarà costretto a dare forfait per lo scontro scudetto Juventus-Napoli di domani sera, valido per l’ottava giornata di Serie A. Il problema all’adduttore che non gli ha permesso di scendere in campo martedì con la Nazionale contro la Danimarca, si rivela più complesso del previsto. Brutta mazzata per Antonio Conte e per la squadra bianconera, che si ritrova così senza il suo capitano. In dubbio per il big match è anche Mirko Vucinic alle prese con un attacco influenzale che costringerà il montenegrino a sedersi solamente in panchina e magari entrare a gara in corso se la partita non dovesse prendere la strada giusta. Marchisio invece, uscito malconcio martedì, dovrebbe recuperare e partire dal primo minuto.

    Alla fine, ha avuto la peggio la Juventus da questa sosta delle Nazionali. Il popolo partenopeo probabilmente abbasserà i toni, dopo che nei giorni scorsi non reagirono positivamente sulla possibilità di vedere il loro portiere De Sanctis in campo con l’Italia a discapito dello juventino Buffon. L’infortunio c’era e continua ad esserci, risultando anche abbastanza difficile da superare. Pronto a prendere il posto del capitano di Juve e Nazionale sarà Marco Storari, estremo difensore di ottime qualità che avrebbe meritato una carriera da titolare in squadre di medio-alto livello (alla fine è stata sua la scelta di rimanere con i bianconeri alle spalle dell’ex Parma). In panchina, come secondo portiere ci sarà l’ex livornese Rubinho.

    Gianluigi Buffon
    Buffon non ci sarà nella sfida contro il Napoli © Giuseppe Cacace/Getty Images

    Con la possibilità che Vucinic parta dalla panchina, le restanti punte bianconere si giocano i due posti disponibili nell’undici iniziale. Sembrerebbe favorita la coppia d’attacco Quagliarella – Matri, con il napoletano sicuro del posto da titolare, mentre l’ex attaccante del Cagliari si giocherà il posto con Giovinco. A centrocampo Marchisio, pur dolorante alla spalla, dopo gli accertamenti potrà riprendere ad allenarsi e scenderà in campo dall’inizio nella sfida di sabato alle 18.

    Finalmente, dopo dieci giorni di critiche, siamo arrivati alla vigilia di Juventus-Napoli e tutto si può dire tranne che i bianconeri siano stati fortunati dopo il doppio impegno delle Nazionali, visto che si sono trovati con un Buffon in meno, un Vucinic a mezzo servizio (causa influenza beccata nel viaggio in Ucraina) e un Marchisio in campo ma dolorante. I partenopei, a parte la piccola grana di Cavani tornato leggermente in ritardo dall’Uruguay, saranno invece al gran completo.

  • Simone Farina diventa community coach dell’Aston Villa

    Simone Farina diventa community coach dell’Aston Villa

    Simone Farina trova squadra. Purtroppo per lui non si tratta di un ruolo da giocatore e soprattutto, nessun club italiano si è interessato. Dovrà emigrare in Inghilterra, patria del fair play. E’ costata caro al buon ex terzino del Gubbio la denuncia della tentata combine ai suoi danni nel 2011, che ha fatto scoppiare poco dopo lo scandalo scommesse che continua ad investire il calcio italiano. Farina ripartirà da Birmingham, esattamente dall’Aston Villa che ha inserito il 30enne nello staff tecnico societario come community coach. Dovrà insegnare ai bambini educazione e lealtà, portando la sua esperienza personale alle giovani promesse del club che un giorno potranno ritrovarsi nella sua stessa situazione. Ci si augura di no!

    Termina così la carriera da giocatore di Farina, cresciuto nelle giovanili della Romae a lungo in giro per i campi dell’ex Serie C1 e Serie B. In estate ha rescisso il contratto con il Gubbio anticipatamente, motivando la scelta come la voglia di lasciare il calcio giocato (anche se questa dichiarazione lascia un po di dubbi, vista la ricerca continua di una società fino a fine mercato).

    Simone Farina
    Farina, lascia il calcio giocato ed entra nello staff tecnico dell’Aston Villa © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Contento il Presidente della Fifa, Joseph Blatter, che si dice orgoglioso di Simone, dandogli i migliori auguri per la sua nuova avventura. Stessa opinione per il segretario generale dell’Interpol, Ronald Noble, dichiarando “Ci congratuliamo con l’Aston Villa per aver preso l’uomo che ha saputo dire no” e aggiungendo “Per i ragazzi Farina dovrebbe essere importante come Lionel Messi o Cristiano Ronaldo“. Parole importanti che renderanno orgoglioso l’ex giocatore del Gubbio che rinunciando a 200 mila euro per una combine contro il Cesena, ha ricevuto apprezzamenti da tutto il mondo.

    Farina ha un nuovo scopo nella vita “trasmettere la mia esperienza perchè questo è uno sport che ispira molti. Un anno fa non pensavo che la mia vita potesse prendere questa direzione ma sono felicissimo di poter dare il mio contributo all’Aston Villa“. In tutto questo rimane l’amarezza di aver perso un altro elemento importante del calcio italiano, non tanto dal punto di vista tecnico, ma da quello umano. Una persona che, con il suo gesto, è stata capace di tenere ancora in vita la reputazione del nostro campionato nel mondo, ormai crollata al minimo sindacale.

    Inequivocabili le parole del giornalista Mario Sconcerti, che attraverso il suo spazio sul sito del Corriere della Sera, non le manda di certo a dire alle società italiane che hanno abbandonato completamente Farina, quasi come fosse una spia, un nemico, uno estraneo a loro. E soprattutto porta a galla dei dubbi. Perché mai Antonio Conte, che nel periodo incriminato non allenava ancora la Juve (e non aveva ancora l’appeal di adesso), avrebbe dovuto denunciare tutta la sua squadra? Perché condannarlo per omessa denuncia? Perché obbligarlo a cambiare mestiere? Il risultato finale sarebbe stato quello di essere escluso da tutto e tutti. L’opinionista di Sky conclude con parole forti su Conte “Ora è due volte eroe: per aver taciuto e per aver scontato una pena che a questo punto non meritava“.

    Non resta che augurare un grosso in bocca al lupo a Simone Farina per il suo nuovo ruolo e complimentarsi anche con l’Aston Villa per la scelta fatta. Good luck Farina!

  • Juve-Napoli sold out, ultimi biglietti venduti in due ore

    Juve-Napoli sold out, ultimi biglietti venduti in due ore

    Juve-Napoli, il match di cartello dell’ottava giornata di campionato si avvicina inesorabilmente. La notizia odierna è che per la sfida tra bianconeri e partenopei ci sarà, come era presumibile, il tutto esaurito. Gli ultimi biglietti messi a disposizione con la vendita libera sono andati a ruba in appena due ore. Come comunicato dalla stessa società bianconera sul proprio sito ufficiale nel caso si liberassero delle disponibilità degli aventi diritto, gli eventuali biglietti residui saranno messi in vendita a partire da venerdì. Come al solito quando arriva un big match, lo Juventus Stadium, fortino inespugnabile dei bianconeri, si riempie per sostenere la squadra di Antonio Conte. Sabato sera sarà di scena a Torino una delle squadre italiane più forti, quel Napoli di Walter Mazzarri, che per certi versi ricorda l’allenatore juventino Conte.

    Juventus-Napoli
    Juventus-Napoli è già sold out © Marco Luzzani/Getty Images

    Antonio Conte non siederà in panchina in questo primo scontro diretto dei bianconeri così come non sarà in panchina nel prossimo big match con l’Inter in programma il prossimo 3 novembre a Torino. In panchina contro il Napoli non siederà da protagonista neanche Massimo Carrera perchè proprio oggi scade la squalifica di Angelo Alessio. Il vice di Antonio Conte nei giorni scorsi si è visto ridurre la sua squalifica dal Tnas. Alessio che inizialmente fu condannato a 8 mesi, diventati poi 6 in appello, ha ricevuto un ulteriore sconto dal Tnas con conseguente scadenza della sua squalifica in data 15 ottobre.

    I tifosi bianconeri e napoletani già fremono per la sfida al vertice di sabato sera. Juve-Napoli, mai come quest’anno vuol dire match scudetto. Entrambe le squadre arrivano a questo incontro dopo una partenza quasi perfetta, conseguenza di 6 vittorie ed un solo pareggio, quello dei bianconeri arrivato a Firenze e quello dei napoletani arrivato a Catania nonostante una superiorità numerica di 90′. Chi vince dà un bel segnale all’avversario e a chi vorrebbe ambire al vertice vedi Lazio e Inter. Tenetevi pronti, Juve-Napoli sta arrivando.

  • Pallone d’oro 2012, Pirlo guida il gruppo degli italiani

    Pallone d’oro 2012, Pirlo guida il gruppo degli italiani

    Arrivano dalla Gazzetta dello Sport le prime indiscrezioni riguardanti la lista dei giocatori che concorreranno alla conquista del Fifa Pallone d’oro 2012. Buone nuove per l’Italia che grazie a Pirlo, Marchisio, Buffon, Balotelli, De Rossi e Di Natale avrà ben 6 calciatori nelle liste ampie Fifa. Grande miglioramento per il nostro calcio, dato che l’anno scorso solo Di Natale rientrò nella lista dei 53 prima di essere scartato al secondo turno. Il 2012 è un’altra storia per l’Italia, che forte dell’ottimo europeo disputato in estate, piazza nella prima lista 6 giocatori, ben 3 della Juve a dimostrazione di come il campionato vinto da imbattuti non sia passato inosservato.

    Il magazine francese France Football diramerà la lista dei 23 superstiti il prossimo 30 ottobre e l’Italia ha buone probabilità di portarne un paio avanti, Pirlo su tutti seguito a ruota dal compagno di squadra Buffon e da Balotelli. Il 30 novembre invece, a San Paolo prima dei sorteggi per la Confederations Cup 2013 verranno svelati i nomi dei 3 finalisti che si contenderanno il Pallone d’oro 2012. Il vincitore verrà proclamato il 7 gennaio a Zurigo.

    Andrea Pirlo
    Andrea Pirlo © Claudio Villa/Getty Images

    Pallone d’oro allenatori, 6 italiani in lista. Non c’è Conte – L’Italia sorride anche grazie ai suoi tecnici. Nella lista degli allenatori in lizza per il Pallone d’oro 2012 sono presenti infatti ben 6 italiani: Di Matteo, Prandelli, Mazzarri, Guidolin, Spalletti e Mancini. Sicuramente avrete notato che in questa lista manca Antonio Conte, l’allenatore campione d’Italia. Il condottiero bianconero, pur avendo meritato sul campo, è stato escluso da questa ristretta lista di allenatori. Facile prevedere che la Fifa abbia preferito tenerlo fuori in virtù della squalifica che l’allenatore bianconero ha subito e dovrà scontare fino all’8 dicembre. Francamente però appare discutibile questa scelta che penalizza il miglior allenatore italiano dell’anno. A concorrere per il Pallone d’oro degli allenatori ci saranno anche Josè Mourinho, vincitore dell’ultima Liga e Vicente del Bosque, campione d’Europa con la Spagna e grande favorito per la vittoria finale.

    Pallone d’oro 2012, i favoriti – Per il quarto anno di fila trionferà Messi? O Cristiano Ronaldo bisserà il successo del 2008? Un campionato europeo giocato e vinto da protagonista basterà ad Iniesta per interrompere il dominio di Messi, suo compagno al Barcellona? 3 nomi, altrettanti interrogativi, uno solo vincerà il Pallone d’oro 2012. Negli ultimi 4 anni tale premio se lo sono ripartito i due giocatori più forti al mondo: Messi e Cristiano Ronaldo. Il fenomeno portoghese ha aperto le danze nel 2008 mentre il numero 10 blaugrana l’ha conquistato nelle ultime 3 stagioni. Messi va a caccia del quarto pallone d’oro, impresa mai riuscita a nessuno. Platini, Cruijff e Van Basten sono fermi a quota 3. Il campione argentino ha nei piedi le qualità per vincerne altri ma il 2012 sembrerebbe non essere l’anno buono per tale record. Se il pallone d’oro simboleggia il miglior giocatore dell’anno solare quest’anno il premio dovrebbe andare ad un suo compagno di squadra: Andres Iniesta. Il centrocampista delle furie rosse ha conquistato da protagonista con la Spagna i campionati europei, evento calcistico più rilevante del 2012. Le premesse per il primo pallone d’oro firmato Iniesta ci sono tutte, Messi permettendo.

  • Conte e De Laurentiis deferiti alla Disciplinare

    Conte e De Laurentiis deferiti alla Disciplinare

    Protagonisti in campo ed anche fuori. Juventus e Napoli sono senza ombra di dubbio le due squadre più chiacchierate del momento. Prime della classe in campionato, tra 9 giorni si sfideranno in un match scudetto allo Juventus Stadium. In comune bianconeri ed azzurri non hanno solo i 19 punti in classifica ma da ieri anche i deferimenti del procuratore federale Stefano Palazzi. L’allenatore della Juve Antonio Conte, è stato infatti deferito alla disciplinare per aver espresso “giudizi e rilievi lesivi della reputazione e dell’operato degli Organi di Giustizia Sportiva” nella conferenza stampa del 23 agosto, conferenza successiva alla sentenza emessa dalla Corte di Giustizia Federale, che confermò in quell’occasione i 10 mesi di squalifica, di recente ridotti a 4 dal Tnas.

    Antonio Conte
    Antonio Conte deferito alla Disciplinare © Paolo Bruno/Getty Images

    In casa Napoli è stato deferito il presidente Aurelio De Laurentiis sia “per aver dato disposizione di non far partecipare la propria squadra alla cerimonia di premiazione della Supercoppa di Lega 2012-13 e per aver espresso pubblicamente rilievi atti a ledere il prestigio del direttore di gara” sia “per avere, presso la sede della Lega Calcio, in occasione del Consiglio di Lega del 4 luglio 2012, proferito espressioni offensive nei confronti dei giornalisti presenti e minacciose nei confronti del giornalista Andrea Longoni”. Il primo deferimento risale all’ultimo confronto ufficiale tra Juve e Napoli, avvenuto a Pechino in occasione della finale di Supercoppa italiana, a vincere furono i bianconeri ma i partenopei protestarono disertando la premiazione rei di aver subito gravi torti arbitrali. Il secondo deferimento invece, risale ai primi di Luglio, quando De Laurentiis particolarmente adirato dalle domande dei giornalisti sulla situazione di Cavani sbottò definendoli cafoni e minacciando di alzare le mani.

    Una pioggia di deferimenti si è abbattuta su Juve e Napoli, tra l’altro deferite anche per responsabilità oggettiva, il tutto guarda caso alla vigilia del match scudetto del prossimo 20 ottobre.

  • Accordo tra Conte e Prandelli sulla gestione di Pirlo in Nazionale

    Accordo tra Conte e Prandelli sulla gestione di Pirlo in Nazionale

    Alla fine la chiacchierata tra Cesare Prandelli e Antonio Conte c’è stata. Argomento principale, Andrea Pirlo. Il tecnico bianconero non ha chiesto alcuna limitazione circa l’impiego del suo regista, ma una gestione particolare per il recupero fisico del giocatore tra una partita e l’altra. Tra i due mister non c’è stato nessun accordo scritto o promessa, ma esiste un patto sulla parola. Il 33enne centrocampista di Brescia, insieme ai compagni juventini, eseguiranno un lavoro specifico che già eseguono dopo ogni partita con il proprio club anche con la Nazionale. Questo permetterà di preservare il più possibile Pirlo (il più vecchio del gruppo dei bianconeri) da possibili cali fisici durante la stagione (che ci saranno inevitabilmente nel corso dell’anno).

    Prandelli ha confermato il tutto e a Coverciano, i giocatori bianconeri che sono scesi in campo a Siena domenica pomeriggio (Chiellini, Barzagli, Marchisio, Pirlo e Giovinco), hanno svolto un lavoro defaticante per conto loro, sotto gli occhi dello staff della Nazionale. Il Commissario Tecnico dell’Italia si dice entusiasta di questa nuova era, con la collaborazione lui e l’allenatore della Juventus, aggiungendo che sarebbe ben contento di ascoltare le richieste degli altri mister e soprattutto dei propri ragazzi che hanno esigenze particolari.

    Gruppo Juventus
    Pirlo insieme ai compagni bianconeri © Claudio Villa/Getty Images

    Si chiude così il caso Pirlo. Un inizio di stagione difficile per l’ex Milan (prima dei due gol su punizione nel giro di una settimana, alleggerendo la pressione sulle sue prestazioni) che aveva portato molti giornalisti e opinionisti a consigliare al giocatore di lasciare la Nazionale per preservare tutte le energie per il club, senza trovare però l’approvazione del diretto interessato che, se ritenuto utile, vorrebbe far parte della spedizione azzurra per il Mondiale brasiliano del 2014. Tuttavia, pur considerando Pirlo il miglior regista al Mondo, non sarebbe del tutto sbagliato dare qualche chance da titolare in più al giovane Verratti, che a Parigi sta entusiasmando tutti per le sue giocate e per la sua personalità. Questo darebbe la possibilità all’ex Pescara di fare esperienza in Nazionale e allo stesso tempo far riposare il centrocampista della Juventus.

  • Juve, pronto rinnovo e ruolo da manager per Antonio Conte

    Juve, pronto rinnovo e ruolo da manager per Antonio Conte

    Un Antonio Conte alla Alex Ferguson. E’ a questo che sta pensando la Juventus per il suo allenatore, reduce dalla riduzione della squalifica da 10 a 4 mesi da parte del Tnas. Un legame più forte e duraturo quello che i bianconeri vogliono instaurare con il tecnico che li ha riportati allo scudetto. Attualmente il contratto di Conte scade nel 2015 ma l’obiettivo di Andrea Agnelli è quello di prolungarlo di ulteriori tre anni, come riportato stamani dalla Gazzetta dello Sport. Ma questo prolungamento porterebbe con sé ulteriori compiti da svolgere per l’allenatore pugliese che andrebbe cosi ad occuparsi, unitamente al resto dello staff dirigenziale, Marotta su tutti, anche degli aspetti che concernono il mercato, dando cosi indicazioni concrete in base a quelle che sono le esigenze che ha.

    In tal modo la Juventus dopo essere stata la prima squadra in Italia a costruire uno stadio di proprietà sul modello inglese potrebbe adottare anche la figura dell’allenatore manager, come accade spesso oltre Manica e il cui esempio più lampante è quello relativo ad Alex Ferguson nel Manchester United. In ogni caso il rinnovo non arriverà comunque prima di gennaio 2013, ma la volontà di ambedue le parti è quella di continuare quanto più possibile questo matrimonio.

    Andrea Agnelli, Antonio Conte e John Elkann
    Andrea Agnelli, Antonio Conte e John Elkann © Valerio Pennicino/Getty Images

    Nell’ipotesi in cui ciò avvenisse e senza intoppi, Conte raggiungerebbe quota sette stagioni di fila come allenatore dei bianconeri, sfiorando cosi quanto fatto da Marcello Lippi che ha guidato i piemontesi per otto stagioni anche se a più riprese, mentre sembra essere lontano il primato di Giovanni Trapattoni, il quale per ben dieci annate consecutive è stato alla guida della squadra torinese. Ma in quest’ultimo caso si parla di altri tempi, periodi in cui il verbo esonerare era ben lontano dalla mente dei presidenti. Intanto però si attende l’inizio del nuovo anno che potrebbe portare all’atteso rinnovo contrattuale.

  • Marchisio salva la Juve a Siena

    Marchisio salva la Juve a Siena

    E’ servito un colpo del genio e la grinta del principe per portare a casa i tre punti in una gara che ancora una volta ha evidenziato il calo di forma della Juventus. Nella sfida pomeridiana la Juve supera il Siena per 2-1 grazie alle reti siglate da Pirlo e Marchisio, dopo aver sofferto l’inziativa e la buona organizzazione degli uomini di Cosmi, quest’ultimo costretto, per proteste, a guardare la partita dalla tribuna accanto a Conte . Ma andiamo con ordine.

    Dopo la promozione in A della stagione 2010-2011 Antonio Conte ritorna (simbolicamente) a Siena trovando una squadra che ha tutte le premesse di voler rimetter il gioco nelle mani degli avversari. La Juve soffre, sembra svogliata e poco esaltata nei match che sulla carta dovrebbero esserle favorevoli. Il primo guizzo è per i bianconeri toscani con Rosina che da solo davanti a Buffon colpisce male mantenendo il risultato invariato. Per sbloccarlo bisognerà attendere il 14′ quando Pirlo sorprende Pegolo con un tiro rasoterra che beffa la barriera. Ci prova ancora gusto al 40′, anche questa volta su calcio di punizione, il regista bianconero che questa volta deve alla traversa la negazione alla sua prima doppietta stagionale. Esce la cattiveria del Siena che in più di un’ occasione mette in seria difficoltà i Campioni d’Italia con il trio Rosina-Ze’ Eduardo-Calaiò impreciso sotto porta.

    Al 42′ è Pegolo che salva il risultato su un bel tiro di Marchisio mandando in calcio d’angolo. L’episodio della mancata espulsione per somma di ammonizioni di Chiellini manda su tutte le furie Cosmi che viene prontamente invitato da Mazzoleni ad abbandonare il campo qualche minuto più tardi. Quando la prima parte di gara sembra chiudersi sull’1-0 arriva a gran sorpresa il pareggio per i padroni di casa: Angelo, che scappa a De Ceglie, serve Calaiò che di testa non fa sconti a Buffon. 1-1 e tutto da rifare per la Juventus.

    Marchisio salva la Juve a Siena | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Nella ripresa Carrera cambia con Asamoah al posto di De Ceglie provando a portarsi in avanti schiacciando gli avversari senza fare però mai male veramente, anzi, al 57′ è Chiellini che chiama agli straordinari Buffon impegnandolo con un pericoloso colpo di testa all’indietro. Mentre Vucinic decide di proseguire nell’ombra la sua prestazione Giovinco preferisce cambiare passo sfiorando al 63′ il colpo del ko. Assedio degli ospiti dalle parti di Pegolo con Vidal e Marchisio, ma il portiere non si fa sorprendere fino a quando, di rabbia, il Principino decide che è ora di mettere in cassaforte i tre punti con il primo gol stagionale: uno potente tiro di destro al volo che fa rifiatare la Juventus regalandole il 46esimo risultato utile e la vetta della classifica solitaria in attesa del risultato di stasera tra Udinese e Napoli.

    Le pagelle di Siena-Juventus

    Siena

    Pegolo 7: Il portiere dei toscani incolpevole su entrambe le reti dei Campioni d’Italia, si fa trovare pronto nelle volte in cui gli uomini della Vecchia Signora gli fanno visita.

    Felipe 6,5: Marcare Vucinic oggi non sarebbe stato un compito difficile per chiunque, lui fa il suo dovere senza problemi aiutato dalla svogliatezza del montenegrino.

    Angleo 6,5: Al 47′ si beve De Ceglie riuscendo a servire Calaiò per il colpo che vale l’1-1.

    Rosina 6: Nel primo tempo è il più pericoloso dei suoi più di una volta ha fatto tremare la retroguardia juventina non riuscendo però a concretizzare.

    Juventus

    Chiellini 5: Il difensore è tra i più in diffocoltà del reparto arretrato, spesso si lascia sopraffare dall’intraprendenza di Angelo che in più di un’occasione lo costringe al fallo facendo urlare i toscani per la mancata espulsione. Al 57′ costringe Buffon agli straordinari su un colpo di testa all’indietro.

    Pirlo 7: In giornata favorevole anche perchè non soffre la marcatura morbosa del Siena e si vede: porta in vantaggio, rischia la doppietta e dai suoi piedi partono tutti gli spunti per i compagni.

    Marchisio 7,5: E’ l’anima di questa Juve, quello che è sempre l’ultimo ad arrendersi nonostante i sacrifici a cui è costretto ad ogni gara. Prodotto del vivaio bianconero è oggi tra i centrocampisti più forti e completi dell’intero panorama calcistico internazionale.

    Giovinco 6,5: Rispetto al compagno di reparto è lui a rendersi più pericoloso e a creare problemi alla difesa toscana, gli è mancata la cattiveria sottoporta.

    Vucinic 5: Il montenegrino si fa notare in campo per la sua svogliatezza piuttosto che per la conclusione che sfiora il palo. La Juventus risente dell’assenza delle sue giocate di classe.

    VIDEO SIENA-JUVENTUS 1-2

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”156202″]

  • Siena-Juventus, c’è Giovinco con Vucinic

    Siena-Juventus, c’è Giovinco con Vucinic

    La Juventus cerca il riscatto a Siena dopo il mezzo passo falso in trasferta contro la Fiorentina e dopo la deludente prestazione casalinga contro lo Shakhtar Donetsk in Champions League che ne ha minato il proseguio nella massima competizione europea. Siena-Juventus è una gara difficile e piena di punti comuni per le due società, non solo per via dei colori, ma anche perchè a Siena farebbe il suo ritorno Antonio Conte, autore del viaggio della promozione in A per i toscani, i due club sono legati anche dal conseguente scandalo del calcioscommesse che ha decreto una penalizzazione per la società toscana e una squalifica per l’allenatore juventino. Siena-Juventus potrebbe regalarci delle sorprese, il Siena vuole tornare alla vittoria dopo la disfatta contro la Lazio per riconfermare di essere uno tra i club in grado di dare maggiore fastidi agli avversari. Ne è consapevole Claudio Filippi che in conferenza stampa sottolinea: “Il Siena è la squadra rivelazione, perché senza penalizzazione avrebbe gli stessi punti di Fiorentina e Roma“.

    Serse Cosmi metterà in campo la sua migliore formazione dovendo ancora rinunciare agli infortunati Contini, Coppola e D’Agostino. 3-4-3 è il modulo che dovrebbe essere schierato con Pegolo fra i pali, Neto, Paci e Felipe nelle retrovie mentre Sestu, Vergassola, Rodriguez e Del Grosso a centrocampo. Rosina e Zé Eduardo sulla trequarti con Calaiò unica punta a completare il reparto offensivo.

    Sebastian Giovinco
    Sebastian Giovinco © Claudio Villa/Getty Images

    Per Carrera invece un po’ di turn over nonostante il preparatore dei portieri non ami pronunicare questa parola. Primo e certo cambio obbligato arriva dalla difesa dove Marrone prenderà il posto dello squalificato Bonucci, al suo fianco Barzagli e Chiellini a completare la linea difensiva con esterni Lichtsteiner e De Ceglie. Centrocampo con Pirlo, Marchisio con unico dubbio tra Vidal e Pogba, con il cileno che dovrebbe essere preferito al giovane francese. In attacco sarà Giovinco ad affiancare Vucinic con Matri e Bendtner che dovrebbero partire dalla panchina.

    PROBABILI FORMAZIONI SIENA-JUVENTUS

    Siena (3-4-2-1): Pegolo; Neto, Paci, Felipe; Sestu, Vergassola, Rodriguez, Del Grosso; Rosina, Zè Eduardo; Calaiò.
    A disp.: Farelli, Campagnolo, Dellafiore, Mannini, Bolzoni, Angelo, Rubin, Reginaldo, Verre, Valiani, Paolucci, Bogdani. All.: Cosmi
    Squalificati: Larrondo (dicembre 2012), Vitiello (settembre 2016), Terzi e Belmonte (febbraio 2016)
    Indisponibili: Contini, Coppola, D’Agostino

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Marrone, Chiellini; Lichsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Giovinco, Vucinic.
    A disp.: Storari, Rubinho, Isla, Lucio, Asamoah, Caceres, Pogba, Padoin, Giaccherini, Bendtner, Matri, Qaugliarella. All.: Carrera
    Squalificati: Bonucci (1)
    Indisponibili: Pepe

  • Da 10 a 4 mesi Antonio Conte torna in panchina a dicembre

    Da 10 a 4 mesi Antonio Conte torna in panchina a dicembre

    Sconto doveva esserci e sconto è stato. Tranquilli, non è lo slogan per il supermercato di zona ma parliamo della riduzione sulla squalifica inflitta all’attuale tecnico bianconero Antonio Conte, per l’omessa denuncia della ormai famosissima partita Albinoleffe-Siena di fine stagione 2010-2011 che avrebbe portato poi la promozione aritmetica dei senesi che in quel periodo erano allenati proprio dall’ex capitano juventino. Il Tnas (Tribunale Nazionale di Arbitrato dello Sport) ha deciso quindi di abbassare la pena da 10 a 4 mesi permettendo all’allenatore della Juventus di tornare a sedersi in panchina per la sedicesima giornata nella trasferta siciliana contro il Palermo il 9 dicembre. Bicchiere mezzo vuoto per la società e per lo stesso Conte, che speravano in una cancellazione totale della squalifica ritenendosi estraneo a qualsiasi fatto.

    GLI AVVOCATI – I legali del tecnico Antonio Conte, il trio Giulia Bongiorno, Antonio De Rensis e Luigi Chiappero, dichiarano unanime “Sappiamo di aver difeso un uomo innocente e di non essere riusciti a far proclamare la sua estraneità ai fatti contestati: non c’è quindi in noi alcuna soddisfazione” e chiaramente non sono soddisfatti della sola riduzione di sei mesi della squalifica del loro assistito.

    Conte, tornerà in panchina a Palermo il 9 dicembre © Filippo Alfero/Getty Images

    LA SOCIETA’ – Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, subito dopo la sentenza del Tnas ha dichiarato tramite un comunicato stampa di essere ancora dalla parte del proprio mister, convinto dell’estraneità dello stesso sull’omessa denuncia e lancia una piccola frecciatina al mondo del pallone “la conferma della squalifica è una sconfitta ingiusta, che deve far riflettere tutto il sistema calcistico”. Il patron bianconero e tutta la società attende la fine della squalifica, prevista per il prossimo 8 dicembre in modo tale da rivedere il tecnico nuovamente in panchina, nel ruolo a lui più congeniale.

    Si attendono a breve le motivazioni che hanno spinto il Tnas a ridurre la squalifica da 10 a 4 mesi. I tifosi bianconeri si dividono tra chi si accontenta e chi vorrebbe giustizia definitiva, visto che sembra una sentenza a metà tra l’omessa denuncia (10 mesi) e l’estraneità dei fatti (nessuna squalifica). Resta da capire perché si sia voluto ascoltare come testimone il solo Carobbio (colui che ha denunciato Conte) e nessun altro (vedi Mastronunzio). Da oggi inizia il countdown, mancano poco più di due mesi e il tecnico bianconero potrà tornare a dare la carica da bordo campo ai suoi ragazzi e smetterà di soffrire dalle tribune di tutta Italia.