Tag: antonio conte

  • Juventus da record, Pogba firma l’allungo

    Juventus da record, Pogba firma l’allungo

    Finale al cardiopalma per i tifosi della Juventus che sul finire del 3′ di recupero deve i tre punti all’uomo partita di questo turno infrasettimanale, Paul Pogba. Contro il Bologna i bianconeri si impongono per 2-1 dopo aver rischiato di vedersi ridurre a 2 i punti di vantaggio in vista del big match di sabato prossimo contro l’Inter che, a San Siro contro la Sampdoria, aveva già fatto scattare i tre campanellini all’indirizzo di Torino.

    Proprio in vista dell’importante sfida di sabato sera Conte ha optato per il turnover lasciando fuori Chiellini, Asamoah, Lichtsteiner, Giovinco e Vucinic oltre a dover rinunciare a Vidal per squalifica e Marchisio ancora alle prese con acciacchi. In difesa spazio a Caceres al fianco di Barzagli e Bonucci, centrocampo affidato a Isla, Pogba, Giaccherini e De Ceglie con Pirlo mentre l’attacco è tutto per la coppia Quagliarella-Bendtner. Il Bologna è costretto a rinunciare a Diamanti per squalifica, Pioli affida il reparto offensivo alla coppia Gilardino-Gabbiadini con Kone nel ruolo di rifinitore.

    Pogba in gol contro il Bologna | © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    La partenza è tutta a favore della Juve che pressa gli avversari per tutto il primo tempo mai pericolosi. Pericolosa per i Felsinei è invece l’intraprendenza di Pogba che a centrocampo corre, recupera palloni, inventa per i compagni e spesso arriva alla conclusione. Prima sugli sviluppi di un calcio d’angolo infila in rete ma l’arbitro aveva già fischiato un fallo del giovane francese, poi ci prova dai 25 mt con un gran tiro che si stampa sul palo e sul finale del primo tempo è ancora lui a sfiorare il gol di testa sugli sviluppi di una punizione. Primo tempo tutto bianconero con le occasioni di Quagliarella, Giaccherini e Bendtner che dalla distanza impegnano un attento Agliardi.
    Il Bologna prova a reagire e a farsi vedere dalle parti di Buffon: lo fa al 20′ quando Gabbiadini riesce a mettere in rete la palla ma, anche qui, l’arbrito aveva fermato il gioco per fallo in attacco di Gilardino. Finisce 0-0 il primo tempo e, visti i risultati dagli altri campi, la sensazione è che nei successivi 45′ la Juventus voglia cambiar registro.

    Il secondo tempo riprende da dove l’avevamo lasciato, con la Juve in attacco che, questa volta riesce a concretizzare subito il vantaggio: Pogba mette in mezzo un delizioso pallone per Giaccherini che di testa rimette al centro servendo Quagliarella che infila di piatto alle spalle di Agliardi. 1-0 e bianconeri che calano un po’ il ritmo e consentono agli uomini di Pioli di rialzare la testa; i rossoblu provano a superare la metà campo pur non essendo mai pericolosi dalle parti di Buffon, almeno fin quando al 26′ un tentativo sciagurato di rinviare palla dalla sinistra del limite dell’area di De Ceglie si rivela un assist al bacio per Taider che ringrazia e mette dentro sul palo opposto di Buffon. Per De Ceglie neanche il tempo di rendersi conto del danno procurato che già Alessio lo toglie dal campo effettuando i tre cambi per risolvere la partita: fuori l’esterno, Quagliarella e Isla, dentro Giovinco, Vucinic e Asamoah. Sul tabellone dello Juventus Stadium il risultato di Inter-Sampdoria ricorda ai tifosi bianconeri che il big match di sabato prossimo si giocherà con l’Inter a -2 dalla vetta; la Juve non ci sta e ricomincia con l’arrembaggio dalle parti di Agliardi provandoci dapprima con Asamoah, Giaccherini e ancora Bendtner ma sul finire del 3′ di recupero Pogba sale in cattedra: sugli sviluppi di una punizione Giovinco raccoglie palla e rimette in mezzo per il centrocampista francese che di testa questa volta non sbaglia facendo esplodere lo Juventus Stadium. Finisce 2-1 per i bianconeri che finalmente infrangono il tabu Bologna che non vincevano dal 21 febbraio del 2010 oltre a registrare un altro record rappresentato dai 28 punti in classifica dopo 10 giornate da quando si assegnano 3 punti per vittoria ovvero dalla stagione 94/95. Inoltre, per la prima volta in questa stagione, la Juventus vince nelle partite infrasettimanali dopo il pareggio con la Fiorentina e quelli in Champions League.

    Le Pagelle di Juventus-Bologna

    Juventus

    De Ceglie 4: Conferma il suo pessimo stato di forma, nelle due ultime partite contro il Bologna e il Nordsjaelland, i suoi due errori da dilettanti rischiano di mandare in fumo i progetti stagionali in Campionato e Champions. I suoi compagni recriminano per non aver avuto in tutta la partita un assist perfetto come quello servito a Taider.

    Bendtner 6: Il giovane danese è costretto a fare i conti con il suo connazionale ed ex bianonero Sorensen, il duello fisico è divertente e spesso ad avere la meglio è il giovane difensore felsineo. Ma Bendtner lavora molto per la squadra, fa vedere qualche buon tocco da rifinitore e prova la conclusione per due volte.

    Quagliarella 6,5: Parte male nel primo tempo facendosi vedere solo una volta con una conclusione da fuori. Nel secondo tempo mette in rete la palla del momentaneo vantaggio e sfiora il raddoppio dopo l’1-1.

    Pogba 8: Nella notte di Halloween si traveste da Pirlo e a seconda delle esigenze anche da Marchisio e Vucinic. Classe ’93, stupisce la sua personalità’. E’ riuscito perfino ad oscurare le magie di Pirlo: sigla i suoi 3 punti dopo quelli contro il Napoli, per tutta la partita corre, inventa, finalizza. Colpisce un palo ad inizio match con un tiro al bacio che si stampa sul palo. Confeziona la palla per il momentaneo gol del vantaggio e chiude la partita con i tre punti che valgono oro in vista del big match contro l’Inter.

    Bologna

    Taider 6,5: Pogba lo affossa ma nell’unica occasione che la Juventus gli concede lui si fa trovare pronto confezionando un tiro alle spalle di Buffon che vale il momentaneo 1-1.

    Motta 5,5: Perde il duello con Giaccherini per tutta la durata della sua partita e al 9′ gli permette di colpire di testa indisturbato per fare da sponda al gol di Quagliarella.

    Gabbiadini 5,5: Il talento under 21 non impensierisce la retroguardia bianconera ma è difficile farlo quando i compagni non ti servono buone chance.

    Juventus (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6,5, Bonucci 6, Caceres 6; Isla 5,5 (31′ st Vucinic 6), Giaccherini 6,5, Pirlo 6, Pogba 8, De Ceglie 4 (28′ st Asamoah 6); Quagliarella 6,5 (27′ st Giovinco 6), Bendtner 6. A disp.: Storari, Rubinho, Lucio, Chiellini, Lichtsteiner, Marrone, Padoin, Pepe, Matri. All.: Alessio
    Bologna (3-4-1-2): Agliardi 5,5, Sorensen 5,5, Antonsson 5, Cherubin 6; Motta 5,5 (21′ st Pulzetti 6), Kone 6,5, Pazienza 5,5 (21′ st Krhin 6), Morleo 6; Taider 6,5; Gabbiadini 5,5 (44′ st Paponi sv), Gilardino 6. A disp.: Stojanovic, Lombardi, Radakovic, Guarente, Carvalho, Garics, Abero, Riverola, Pasquato. All.: Pioli

    Juventus-Bologna 2-1 – highlights
    [jwplayer config=”60s” mediaid=”158877″]

  • Juve con il turnover contro il Bologna, spazio a Bendtner

    Juve con il turnover contro il Bologna, spazio a Bendtner

    La Juventus prova a lasciarsi alle spalle le polemiche di Catania che avevano dato luogo a dibattiti tra gli addetti ai lavori e non con la sfida di stasera allo “Stadium” contro il Bologna di Stefano Pioli, reduce da tre ko pesanti con Fiorentina, Cagliari e Inter e per questo risucchiato nel vortice della zona retrocessione.

    I bianconeri vogliono aumentare la striscia di risultati utili consecutivi che attualmente è di 48 partite senza sconfitte. In vista dei big match che l’attendono nei prossimi giorni (Inter in campionato e Nordsjaelland in champions League) Antonio Conte opta per un turnover massiccio facendo riposare Chiellini, Asamoah, Vucinic e Giovinco, oltre a dover fare a meno dello squalificato Vidal e dell’infortunato Marchisio, consapevole allo stesso tempo della pericolosità del Bologna in virtù degli ultimi due precedenti che hanno visto i felsinei mettere in difficoltà i campioni d’Italia strappando il pareggio sia nella gara di andata che in quella di ritorno.

    Nicklas Bendtner
    Nicklas Bendtner titolare in Juventus-Bologna | © Maurizio Lagana / Getty Images

    Davanti al solito Buffon, ci saranno i confermatissimi Bonucci e Barzagli affiancati da Caceres traslocato da esterno a ruolo di terzo centrale di difesa. La regia è affidata a Pirlo supportato dalla dinamicità di Pogba e Giacherini. Sulle corsie laterali spingeranno Isla e De Ceglie. Reparto offensivo affidato a Bendtner e Quagliarellain vantaggio su Vucinic, Matri e Giovinco.

    Nel Bologna Pioli modifica il suo assetto tattico giocando con un modulo speculare alla Juventus. A copertura di Agliardi i tre di difesa saranno l’ex Sorensen, Antonsson e Cherubin. In mediana spazio a un altro ex, Pazienza, affiancato da Kone e sugli esterni il terzo ex Motta a destra e Morleo sul fronte opposto. Dietro l’unica punta Gilardino agiranno Taider e il talento dell’under 21, proprio in comproprietà con la Juve, Gabbiadini.

    Probabili Formazioni Juventus-Bologna
    Juventus (3-5-2): Buffon; Caceres, Barzagli, Bonucci; Isla, Giaccherini, Pirlo, Pogba, De Ceglie; Quagliarella, Bendtner
    A disp.: Storari, Rubinho, Lucio, Chiellini, Lichtsteiner, Asamoah, Marrone, Padoin, Pepe, Matri, Vucinic, Giovinco. All.: Alessio
    Squalificati: Vidal
    Indisponibili: Marchisio

    Bologna (3-4-1-2): Agliardi, Sorensen, Antonsson, Cherubin; Motta, Kone, Pazienza, Morleo; Taider; Gabbiadini, Gilardino
    A disp.: Stojanovic, Lombardi, Radakovic, Guarente, Carvalho, Garics, Abero, Pulzetti, Krhin, Riverola, Pasquato, Paponi. All.: Pioli
    Squalificati: Portanova, Diamanti
    Indisponibili: Perez, Curci, Natali, Acquafresca, Gimenez

  • La Juventus si veste da Halloween “Continuiamo a fare paura!”

    La Juventus si veste da Halloween “Continuiamo a fare paura!”

    Fantastica iniziativa quella della Juventus che per l’occasione decide di vestirsi in maschera cogliendo al balzo l’arrivo di Halloween e ripetendo quanto fatto lo scorso anno quasi fosse diventato un atto scaramantico: sul sito ufficiale della squadra è apparsa nella giornata di lunedì una fotogallery chiamata “Happy Halloween II” che racchiude i giocatori in versione horror: il titolo non poteva essere più azzeccato e, per farsi ancora più nemici il tutto è racchiuso nella scritta “Una Juventus mostruosa… Continuiamo a far paura!”.

    Si parte con in copertina proprio il meno atteso: un Antonio Conte vestito da “Conte Dracula”, con tanto di canini affilati e mantello. Si passa poi ad Andrea Pirlo quasi irriconoscibile nelle vesta di Joker; Gianluigi Buffon è uno dei più azzeccati nei panni di Freddy Krueger con cappello in testa, guanto di rasoi in una mano e pallone ben saldo nell’altra. Nicklas Bendtner per l’occasione diventa Frankenstein mentre Arturo Vidal è imprigionato in una barella in versione Hannibal Lecter. Kwadwo Asamoah ricopre il ruolo di Blade, Claudio Marchisio quello di Jonathan Kramer, pazzoide protagonista di Saw, Leonardo Bonucci quello di Jason e Paul Pogba quello del mito di guerre stellari Darth Maul. Si arriva poi a Lucio, inserito nella gallery horror come Terminator, Stephan Lichtsteiner ne “La Mummia”, Sebastian Giovinco nei panni di Hellraiser ed infine Mirko Vucinic perfettamente inserito nel corpo di Benjamin Barker, diabolico parrucchiere di Fleet Street.

    Un modo simpatico per far capire che in ogni caso la squadra che comanda in questo campionato è ancora quella di Torino, nonostante tutto e tutti e soprattutto per scacciare ogni tipo di polemica che in questi giorni si era alzata nei confronti della Juventus. Tutto pronto dunque in casa bianconera che proprio questa sera, affronterà il Bologna per la decima giornata di andata della nuova stagione sperando che l’aver riproposto la gallery horror possa portargli fortuna anche sul campo.

    LA GALLERY COMPLETA:

  • Catania-Juventus, Marchisio out c’è Pogba. Bendtner dal 1′?

    Catania-Juventus, Marchisio out c’è Pogba. Bendtner dal 1′?

    Il lunch match della domenica sportiva per la nona giornata del campionato di Serie A vedrà scendere in campo Catania-Juventus. Trasferta insidiosa in terra siciliana per i bianconeri che arrivano alla sfida dopo il deludente pareggio in Danimarca nella terza giornata della fase a gironi della Champions League. I catanesi stanno costruendo la loro straordinaria stagione, sfruttando al meglio le partite casalinghe. Quattro match disputati, tre vittorie e un pareggio (0-0 contro il Napoli). A testimonianza del difficile incontro che attenderà la truppa di Antonio Conte che vuole tenere almeno i tre punti di vantaggio in classifica sul Napoli (che andrà di scena nel posticipo notturno contro il Chievo Verona).

    QUI CATANIA – Grosse novità nella formazione che scenderà in campo al Massimino. Il tecnico Rolando Maran starebbe pensando di mettere uno schieramento a specchio rispetto ai bianconeri e in questa settimana di preparazione alla gara avrebbe provato più volte il 3-5-2. Un cambiamento radicale, rispetto al collaudato 4-3-3 che da anni sta portando straordinari risultati alla società. Dovrebbe essere il giorno di Rolin, difensore centrale uruguaiano acquistato quest’estate per circa 5 milioni di euro e al momento ancora poco presente nello schieramento catanese. Nella formazione siciliana ci sarà spazio per due ex bianconeri, Legrottaglie e Almiron, giocatori che non hanno lasciato grandi ricordi a Torino (soprattutto l’argentino). Tornando agli undici che scenderanno in campo troviamo oltre al portiere Andujar, il trio difensivo formato da Rolin, Legrottaglie e Spolli. Giocatori che garantiscono tanta fisicità ma che potrebbero essere fregati in velocità. La mediana sarà costituita dai due esterni Marchese e Izco più il trio centrale Lodi, Almiron e Barrientos. Quest’ultimo sarà l’ago della bilancia dello scacchiere tattico preparato da Maran. In attacco spazio alla coppia Gomez – Begessio. Per le caratteristiche dei giocatori che scenderanno in campo non escludiamo un passaggio a gara in corso al 4-3-3 oppure al 3-4-3.

    Paul Pogba
    Pogba, prenderà il posto di Marchisio a Catania © Valerio Pennicino/Getty Images

    QUI JUVENTUSAntonio Conte non cambia e nonostante qualche momento di appannamento, non molla il 3-5-2 che da metà della stagione scorsa ha dato tante soddisfazioni alla sua squadra. L’ex tecnico di Siena e Bari dovrà fare a meno di Lucio e Marchisio. Preoccupa soprattutto l’assenza del Nazionale italiano, spesso decisivo con le sue incursioni con e senza palla. Al suo posto giocherà Pogba, che sta dimostrando partita dopo partita di essere un giocatore di tutto rispetto. Il reparto difensivo sarà formato oltre che da Buffon, dal terzetto Barzagli – Bonucci – Chiellini che dovranno vedersela contro il veloce attacco catanese. Il centrocampo è composto dal regista Pirlo, dagli interni Vidal e Pogba, e dagli esterni Lichtsteiner e Asamoah che tornano in campo dopo l’assenza nella gara contro il Nordsjaelland. Per l’attacco c’è qualche dubbio. Sicura la presenza di Vucinic dal primo minuto, si giocano il secondo e ultimo posto Bendtner e Quagliarella, con il danese favorito sul napoletano e pronto a disputare eventualmente la sua prima gara dal primo minuto in campo.

    I PRECEDENTI – Allo stadio “Massimino” di Catania, la Juventus non perde dalla stagione 1964-1965. Ma se parliamo di tempi moderni, negli ultimi cinque campionati, i bianconeri hanno strappato tre pareggi (tutti per 1-1) e due vittorie (1-2 e 1-3). Nella 14 sfide tra le due squadre, solo due volte il Catania è rimasta a secco di gol, ma parliamo dei campionati 70-71 e 83-84.

    PROBABILI FORMAZIONI CATANIA-JUVENTUS
    Catania (3-5-2): Andujar; Rolin, Legrottaglie, Spolli; Izco, Almiron, Lodi, Barrientos, Marchese; Gomez, Bergessio.
    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah; Vucinic, Bendtner.

  • E’ piccola Juve in Europa. In attacco le lacune maggiori dei bianconeri

    E’ piccola Juve in Europa. In attacco le lacune maggiori dei bianconeri

    Il pareggio in casa del modesto Nordsjaelland ha fatto tornare alla ribalta i vecchi, e forse pochi in proporzione ad altre squadre, difetti di una Juventus che in campionato va come un treno ma che in Champions stenta, e pure parecchio. Per primeggiare anche in Europa c’è la necessità di qualche aggiustamento nell’organico a disposizione di Antonio Conte. Quello più evidente riguarda l’attacco: anche in Danimarca si è creato tantissimo ma si è concretizzato solo il gol di Vucinic. Quasi trenta tiri verso la porta avversaria ed un solo gol. C’è evidentemente qualcosa che non va.

    E non sono solo le parate di Hansen, ma più in generale la mancanza di freddezza sotto porta. Ieri sera è stato decisivo Vucinic, visibilmente debilitato da uno stato influenzale che dura ormai da diversi giorni ma abile a trasformare in gol l’unico pallone utile che gli sia capitato tra i piedi. C’è da dire però che il montenegrino nelle due precedenti gare europee non aveva brillato. Per il resto la situazioni non è delle migliori. Matri ha ancora una volta dimostrato tutti i propri limiti lontano dall’Italia: qualche colpo di testa su calcio piazzato e nulla più. Sembra aver perso quello smalto e quell’istinto del gol che aveva sino all’inizio della passata stagione. Giovinco, nonostante si dimeni tantissimo su tutto il fronte offensivo, sembra si sia dimenticato come si fa gol: le occasioni lui le ha, ma non riesce mai a concretizzarle, innervosendosi di conseguenza.

    Poi c’è Bendtner, arrivato in assenza del top player ma che di quest’ultimo ha veramente poco. E’ vero, ha giocato poco e forse per i tifosi juventini c’è stato più modo di vederlo con la sua nazionale contro l’Italia che in bianconero, ma per parola di Angelo Alessio ancora deve inserirsi nei meccanismi della squadra. Inoltre ha avuto una ghiotta chance contro il Nordsjaelland con la sua specialità preferita, il colpo di testa. Ma gli esiti sono stati davvero disastrosi. Finiamo poi con Quagliarella: il gol con il Chelsea e la successiva doppietta in campionato lo avevano fatto tornare nel giro dei titolari, ma dopo due gare brillanti è tornato nell’anonimato, anche se ieri sera è finito fuori, presumibilmente, per motivi derivanti da un’intervista.

    Insomma nel reparto offensivo juventino sembra mancare quel centravanti in grado di garantire gol con una certa costanza e sbloccare gare che poi sfociano inesorabilmente in passi falsi come quello di ieri sera. A gennaio in questo senso si dovrà assolutamente intervenire sul mercato, anche se in ottica Champions potrebbe essere molto tardi: il girone eliminatorio infatti terminerà a dicembre. Sino ad allora ci sarà da soffrire per i tifosi della Juventus che potranno sperare sui gol degli altri reparti, come accaduto con Vidal a Londra e Bonucci in casa contro lo Shakhtar. Ma se l’attacco ha le sue responsabilità e la società dovrebbe muoversi in tal senso, per una grande Juve anche in Europa sembrano necessari anche altri correttivi.

    Alessandro Matri
    Alessandro Matri © Jonathan/Getty Images

    A partire dalla difesa: in campionato i bianconeri hanno il miglior reparto arretrato, non avendo subito reti in quattro degli otto incontri sin qui giocati. E vi è da dire che i quattro match in cui Buffon è stato superato (Udinese, Genoa, Roma e Siena) sono stati comunque vinti dai piemontesi, rendendo inutili le reti avversarie. In Europa invece il discorso è diverso: in tre gare la Juventus ha sempre subito reti, quattro per la precisione. Il Nordsjaelland, prima di affrontare la squadra di Conte, non aveva mai fatto gol. Dati che dovrebbero indurre la dirigenza bianconera ad investire qualcosa per rinforzare un reparto che se in Italia sembra non avere eguali, in Europa ancora non sembra essere sufficiente. L’innesto di Lucio infatti non sembra aver dato gli esiti sperati, per questo in futuro bisognerebbe affiancare un difensore di spessore continentale a quelli già presenti.

    Altre lacune arrivano poi dagli esterni. Lichtsteiner è l’unico che ha un rendimento costante. Lo stesso Asamoah, che sta facendo grandi cose in Italia, nei primi due match europei non ha regalato spunti particolari, anche se vi è da dire che quello non è il suo ruolo originario. Entrambi ieri sera erano fuori per infortunio, e la cosa si è notata. Per il resto infatti c’è davvero molto poco. De Ceglie ha fatto intravedere qualcosa di buono ma non sembra in grado di poter fare la differenza o comunque giocare sempre su grandi livelli in Europa. Isla sembra lontano anni luce dallo sgusciante laterale di Udinese mentre la questione riguardante Pepe assume sempre più i connotati di un mistero: infortunato da quest’estate sembra sempre in procinto di rientrare ma non lo fa mai.

    Poteva essere un’arma in più, ma sinora è uno dei grandi misteri di questa Juve. Caceres, che esterno non è, ogni qualvolta viene chiamato in causa fa il suo e forse anche più come visto contro il Napoli. Ieri doveva partire titolare ma misteriosamente gli è stato preferito Isla. A conti fatti servono almeno tre innesti, ma quello riguardante l’attacco sembra essere più urgente: per una grande Juve in Europa servono grandi giocatori a livello continentale.

  • Kutuzov sconfessa il Corriere “Su Conte solo bugie”

    Kutuzov sconfessa il Corriere “Su Conte solo bugie”

    C’eravamo fermati a un Kutuzov che trascinava Antonio Conte nuovamente nella marmellata in merito al match Salernitana-Bari della stagione 2008-2009 di Serie B. In meno di una settimana però l’articolo apparso sul Corriere della Sera e che faceva riferimento alle parole di Kutuzov viene smontato dallo stesso attaccante bielorusso durante la trasmissione Lunedì di rigore condotta da Fabio Ravezzani (in onda su Antenna 3 ndr). Kutuzov ha pubblicamente dichiarato di non aver mai accusato Conte nel suo interrogatorio davanti al pm di Bari, esprimendo il proprio stupore nell’aver letto invece tutt’altra verità sul giornale. Il dubbio dell’ex punta dei Galletti è quello di un complotto ai danni della Juventus in prossimità del big match di sabato scorso tra Juventus e Napoli.

    Lo stesso sentimento di inquietudine serpeggia anche tra i tifosi bianconeri, che ben si ricorderanno della bomba ad orologeria scoppiata a poche giornate dal termine del campionato, quando i vari quotidiani sportivi iniziarono a parlare di un possibile coinvolgimento di Antonio Conte nella vicenda del calcioscommesse, vicenda che poi ha avuto come capolinea una squalifica di 4 mesi, la stessa condanna patteggiata all’inizio dallo stesso tecnico della Juventus.

    FBL-EUR-C1-NORDSJAELLAND-JUVENTUS-TRAINING
    “Antonio Conte non c’entra”: Kutuzov sconfessa il Corriere della Sera |©JONATHAN NACKSTRAND/AFP/Getty Images

    Kutuzov ha infine voluto esprimere parole di profonda stima nei confronti del proprio ex allenatore ai tempi del Bari, sottolineando come fino all’ultima giornata di campionato (già vinto dal Bari ndr) avesse continuato ad incitare il gruppo chiedendo ancora una vittoria per completare quella che da lì a pochi giorni sarebbe stata una lunga festa insieme ai tifosi biancorossi. Nonostante il buon rapporto che si era instaurato con Conte, Kutuzov adesso sa bene che questo sia stato rovinato da un articolo artefatto, da menzogne scritte solamente per vendere qualche copia in più. Tuttavia il bielorusso, attualmente svincolato, ha voluto ribadire per l’ultima volta la propria stima nei confronti di Conte, definendolo un grande allenatore e un grande uomo, augurandogli di vincere per il secondo anno consecutivo il campionato di Serie A.

  • Juve in Danimarca senza Vucinic, Matri e Giovinco in attacco

    Juve in Danimarca senza Vucinic, Matri e Giovinco in attacco

    E’ solo la terza giornata ma per la Juventus è già una sfida decisiva. Al Parken Stadium di Copenhagen contro il Nordsjælland i bianconeri non possono sbagliare: con il pareggio casalingo contro lo Shakhtar Donetsk infatti i ragazzi di Antonio Conte hanno esaurito i bonus e dunque un altro stop potrebbe essere quasi fatale per il passaggio del turno. L’avversario, almeno sulla carta e vedendo i primi risultati ottenuti nella massima competizione europea, è modesto, ma non bisogna commettere l’errore di sottovalutarlo.

    I piemontesi vogliono in ogni modo invertire il trend che li vede pareggiare da ben 8 gare consecutive in Europa : un record da intendere in negativo considerando che i primi sei di questa serie costarono l’eliminazione dall’Europa League e i due di questa stagione hanno messo i torinesi in una situazione di classifica alquanto delicata in ottica passaggio del turno. I danesi sino al momento sono a quota zero e non solo in termini di vittorie, ma anche di gol fatti. Inoltre giocheranno su di un campo che non è il loro, in quanto in Europa è necessaria una capienza maggiore rispetto allo stadio che li ospita nelle sfide di campionato.

    Martin Caceres
    Martin Caceres © Valerio Pennicino/Getty Images

    Per quanto riguarda le formazioni che scenderanno in campo Antonio Conte recupera Buffon e De Ceglie, assenti per motivi diversi sabato scorso contro il Napoli ma che saranno abili e arruolabili a differenza di Asamoah e Lichtsteiner, i quali si vanno ad aggiungere a Pepe nella lista degli assenti. Dubbi ancora sulla presenza di Vucinic. Mini emergenza esterni dunque per l’allenatore bianconero che pensa poi a dare un turno di riposo a Barzagli, lasciando spazio a Lucio in difesa e al duo Caceres De Ceglie sulle corsie laterali.

    Come al solito grande ballottaggio in avanti dove Matri e Giovinco sono in vantaggio rispetto agli altri tre, con Bendtner che potrebbe subentrare nella ripresa in una gara tutta particolare per lui visto che si gioca nella sua nazione, la Danimarca. Nel 3-5-2 di Conte davanti a Buffon pacchetto arretrato formato da Lucio, Bonucci e Chiellini. In mezzo al campo agiranno Pirlo, Marchisio e Vidal, con Caceres e De Ceglia esterni. In avanti Matri farà coppia con Giovinco, a meno di sorprese dell’ultima ora, apparso molto sgusciante nel match vinto 2-0 contro il Napoli.

    Dall’altro lato il tecnico dei danesi Hjulmand è intenzionato a schierare i suoi con il 4-2-3-1. Davanti al portiere Hansen la difesa sarà formata da Okore e Runje centrali, con Arkhurst e Mtiliga laterali. Adu e Stokholm agiranno davanti alla difesa con il trio Lorentzen, Christensen e John dietro l’unica punta che sarà Beckman. Solo panchina invece per Laudrup, figlio di Michael che in bianconero vinse una Coppa Intercontinentale.

    Le probabili formazioni di Nordsjaelland-Juventus:
    NORDSJAELLAND (4-2-3-1): J. Hansen; Arkhurst, Okore, Runje, Mtiliga; Adu, Stokholm; , Lorentzen, Christensen, John; Beckman. In panchina: Villandsen, Gundelach, Ticinovic, Petry, Laudrup, Christiansen, Nordstrand. Allenatore: Hjulmand
    JUVENTUS (3-5-2):  Buffon; Lucio, Bonucci, Chiellini; Caceres, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Matri, Giovinco. In panchina: Storari, Barzagli, Isla, Pogba, Bendtner, Vucinic, Quagliarella. Allenatore: Alessio

  • Caceres e Pogba castigano il Napoli, Juve in fuga

    Caceres e Pogba castigano il Napoli, Juve in fuga

    Implacabile. La Juventus non sbaglia e batte anche il Napoli cancellando così quindi giorni di veleni e polemiche. Un successo sudato e sofferto per i bianconeri che grazie a Caceres e Pogba, giocatori subentrati nella ripresa, porta a casa tre punti d’oro quando ormai il match sembrava incanalato sullo 0-0. Bianconeri che in un sol colpo salgono a quota 47 risultati utili consecutivi in campionati, allungano a più tre sul secondo posto, fermano l’imbattibilità del Napoli e conquistano anche la miglior difesa. Una serata memorabile dunque per i bianconeri che ripagano con un successo la riaccesa passione dei propri tifosi, tornati a sostenere i propri beniamini dopo lo sciopero che aveva contraddistinto le ultime gare interne dei ragazzi di Conte.

    Cambi decisivi dunque al termine di una gara equilibrata e molto intensa, lottata a tutto campo con tanta grinta e determinazione. Di sicuro una grande iniezione di fiducia per i bianconeri a differenza dei napoletani che ancora una volta toppano nei match clou, in particolare quelli lontani dal San Paolo. Lo spettacolo, c’è da dire, non è stato dei migliori, ma la posta in palio, nonostante siamo solo all’ottava giornata di campionato, era alta, e nessuna delle due voleva perdere e dare il via libera in classifica all’altra. I bianconeri hanno dimostrato ancora una volta la propria dipendenza da Vucinic in attacco: se infatti Giovinco ha fatto la sua gara con tanto dinamismo e la solita combattività, Quagliarella è apparso spento, abulico. Nemmeno Matri, suo sostituto, ha brillato, e ancora una volta sono venuti fuori i limiti dei bianconeri. Limiti si, ma anche note positive: a partire dai cambi.

    Caceres e Pogba, appena entrati, hanno fatto centro, dimostrando che non basta un grande bomber per vincere gli incontri. Quel bomber che il Napoli ha, ovvero Cavani, ma che non è bastato. La sua traversa, il suo spirito di sacrificio, non sono stati utili ai partenopei per quel colpaccio che in molti sognavano. Ma nel reparto offensivo dei campani è stato l’unico a salvarsi: Hamsik come al solito in queste partite è assente ingiustificato, Pandev invece ha invertito quel trend che lo vedeva bestia nera della Juventus. Tornando alla gara non ci sono state sorprese nei due undici.

    Dopo un bel guizzo di Giovinco (che più in avanti sprecherà un regalo di Campagnaro), con annessa risposta di De Sanctis, il match promette spettacolo ma non è così. La Juve prova a prendere in mano il pallino del gioco ma con un Quagliarella spento e un centrocampo fermato dai dirimpettai azzurri, non è poi così facile. Mettici un problema al ginocchio per Bonucci e le cose non sembrano poi andare così lisce, anche se sulla sinistra Asamoah garantisce una spinta costante.

    Martin Caceres esulta
    Martin Caceres esulta © Valerio Pennicino/Getty Images

    Il Napoli sembra preferire il contropiede ma è su punizione che costruisce la palla gol più grande della sua partita: un gran tiro a giro di Cavani centra in pieno la trasversale a Storari battuto. Le azioni da rete sono poche e prima della chiusura del tempo solo Giovinco ci prova con una bella conclusione dalla distanza: De Sanctis dice di no. Nella ripresa la Juve sembra calare e il Napoli prende fiducia. Alessio lancia Matri per Quagliarella ma è Giovinco ad avere una bella occasione calciando di poco a lato. Si illumina anche Pirlo che apre un’autostrada a Matri ma quest’ultimo, timidamente, favorisce l’uscita di De Sanctis.

    Nel giro di 2’ (30’ e 32’) Alessio cambia ancora inserendo Pogba e Caceres. E nel giro di 2’ (34’ e 36’) i due ricambiano la fiducia: prima l’uruguayano di testa su corner di Pirlo insacca, poi il secondo con un gran tiro dalla distanza insacca alle spalle di De Sanctis. Cala il buio pesto sul Napoli: per la lotta scudetto serve probabilmente qualcosa in più. Per la Juve invece una vittoria pesante che significa fuga solitaria al primo posto.

    Le pagelle di Juventus-Napoli:
    Asamoah 7: Una furia. Sulla fascia non ha rivali in velocità e ogni qualvolta punta il diretto avversario lo supera senza affanni.
    Pogba 7: Entra conquista palloni e segna il gol della sicurezza. Stavolta però lo fa da vice Vidal. E la cosa dovrebbe far riflettere chi lo vorrebbe come sostituto di Pirlo.
    Quagliarella 5: Alla vigilia aveva detto che non avrebbe esultato in caso di gol. Ma per andare a rete devi prima calciare in porta.
    Hamsik 5: Come al solito in queste gare è l’ombra di se stesso. Probabilmente sarà un problema psicologico, fatto sta che la pressione non gli fa un bell’effetto.
    Inler 6: Lotta in mezzo al campo e in più di un caso imbriglia i dirimpettai.
    Cavani 6.5: Lotta in ogni zona del campo, centra una splendida traversa su punizione. Un predicatore nel deserto.

    Il tabellino di Juventus-Napoli
    JUVENTUS (3-5-2): Storari 6; Barzagli 7, Bonucci 6,5, Chiellini 6,5; Lichsteiner 6, Vidal 6 (30′ st Pogba 7), Pirlo 7, Marchisio 6,5, Asamoah 7 (32′ st Caceres 7); Quagliarella 5 (15′ st Matri 5,5), Giovinco 6. In panchina: Rubinho, Branescu, Lucio, Marrone, Padoin, Isla, Giaccherini, Bendtner. Allenatore: Alessio 7
    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis 6; Campagnaro 5,5, Cannavaro 5,5, Gamberini 5,5 (38′ st Insigne sv); Maggio 5.5, Inler 6, Behrami 5,5 (43′ st Dzemaili sv), Zuniga 6; Hamsik 5; Pandev 4,5, Cavani 6,5
    In panchina: Rosati, Colombo, Grava, Aronica, Uvini, Fernandez, Mesto, El Kaddouri, Donadel, Dossena, Vargas. Allenatore: Mazzarri 5,5

    VIDEO HIGHLIGHTS JUVENTUS-NAPOLI 2-0

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”157632″]

  • Juventus-Napoli, Giovinco favorito su Matri

    Juventus-Napoli, Giovinco favorito su Matri

    Due settimane di polemiche e veleni. Ma adesso la parola passa al campo. Alle 18, orario insolito per un match di questa portata, Juventus e Napoli si ritroveranno l’una di fronte all’altra. Ancora una volta. Due mesi fa fu la Supercoppa a mettere a confronto le due squadre: a Pechino furono i bianconeri a spuntarla per 4 a 2 dopo i tempi supplementari e al termine di un match in cui il Napoli protesto per l’arbitraggio tanto da non presenziare alla premiazione.

    Adesso però è campionato e le due squadre si presentano al match in testa alla classifica con 19 punti, ovvero un cammino quasi immacolato considerando che sin qui si sono giocate appena sette partite. I temi della partita saranno tanti. Ovviamente il Napoli cerca la rivincita dopo la sfida di Pechino. La Juventus vuole invece rispondere sul campo alle insinuazioni partenopee sull’impiego dei nazionali. Si troveranno davanti inoltre il migliore attacco della Serie A, quello juventino, contro la miglior difesa, quella dei campani.

    La formazione bianconera arriva da una lunga striscia di risultati utili consecutivi: sono ben 46, 38 dei quali la scorsa stagione e 7 in questa. Quello che residua risale all’annata 2010/2011 ottenuto proprio contro il Napoli all’ultima giornata. E il sogno azzurro è quello di chiudere il cerchio la dove si era aperto oltre due anni fa. I partenopei, tra l’altro, sono stati l’ultima e l’unica squadra della scorsa stagione a far perdere una gara alla Juve: era la finale di Coppa Italia e si giocò a Roma. Nell’unico precedente allo Juventus Stadium poi non ci fu storia, con i torinesi che nello scorso aprile si imposero 3-0 sbloccando la gara nella ripresa.

    Tornando alla gara Antonio Conte dovrà fare i conti con delle assenze piuttosto pesanti. Il riferimento è a Gigi Buffon che ha accusato problemi muscolari sin da dopo la sfida con l’Armenia di venerdì scorso e che non è stato convocato al pari di Mirko Vucinic, alle prese invece con uno stato influenzale che lo ha debilitato tanto da non permettergli i scendere in campo. A questi vanno aggiunti i forfait dei due laterali De Ceglie e Pepe.

    Sebastian Giovinco
    Sebastian Giovinco © FABIO MUZZI/AFP/GettyImages

    Ce la fa invece Marchisio che ha recuperato dal problema alla spalla e scenderà in campo. In porta invece andrà Storari mentre l’unico dubbio è in avanti: Giovinco e Matri si giocano una maglia accanto all’ex di turno Quagliarella. Favorita la Formica Atomica. Pochissimi problemi invece per Mazzarri che deve rinunciare solo a Britos mentre Cavani, rientrato in ritardo dal Sud America, sarà regolarmente in campo. In difesa spazio a Gamberini con Aronica che ancora una vola si accomoderà in panchina. In avanti come al solito Pandev, con Insigne che partirà dalla panchina.

    Le probabili formazioni di Juventus-Napoli:
    JUVENTUS (3-5-2): Storari; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Quagliarella, Giovinco. In panchina: Rubinho, Lucio, Marrone, Caceres, Pogba, Padoin, Isla, Branescu, Giaccherini, Matri, Bendtner. Allenatore: Alessio
    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Gamberini; Maggio, Inler, Behrami, Zuniga; Hamsik; Pandev, Cavani. In panchina: Rosati, Colombo, Grava, Aronica, Uvini, Fernandez, Mesto, Dzemaili, Donadel, Dossena, Insigne, Vargas. Allenatore: Mazzarri

  • Kutuzov accusa Conte “sapeva della combine Salernitana-Bari”

    Kutuzov accusa Conte “sapeva della combine Salernitana-Bari”

    Il calcioscommesse acquista Kutuzov e conferma Conte. Vecchie storie aggiungono paragrafi interessanti all’inchiesta Last Bet degli ultimi mesi. La bufera Kutuzov arriva direttamente da Bari, dove la Procura continua ad indagare da mesi ormai sulla squadra dei Galletti, dal cui filone ci si aspettano le novità più clamorose profetizzate in tempi non sospetti dal capo della Polizia Manganelli. L’attaccante bielorusso ammette che l’incontro Salernitana-Bari (23 maggio 2009, conclusosi con la vittoria dei padroni di casa per 3-2), valido per la penultima giornata del Campionato di Serie B, era stato deciso a tavolino dai giocatori di entrambe le squadre.

    GEMELLAGGIO– Il Bari aveva appena conquistato la promozione diretta in Serie A (primo titolo come allenatore per Antonio Conte), mentre la Salernitana aveva assoluto bisogno dei tre punti per non retrocedere nella serie inferiore. La tifoseria del Bari (gemellata con quella della Salernitana) non avrebbe mai accettato uno “sgarbo” da parte dei propri giocatori agli avversari “amici”, e ciò spinse buona parte dello spogliatoio barese ad accettare la proposta dell’ex giocatore biancorosso Ganci, quest’ultimo in forza alla Salernitana.

    A.C. Milan's midfielder Gennaro Ivan Gat
    Kutuzov, dopo Carobbio arriva l’ex Bari ad accusare Conte | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    TUTTI SAPEVANO – Kutuzov conferma sostanzialmente quanto raccontato da Andrea Masiello in estate, ovvero che tutti quanti, giocatori e allenatore, sapevano della combine. Sempre Kutuzov ha precisato come Antonio Conte non sapesse però del denaro che i calciatori ricevettero in seguito, e come anche lui non abbia mai guadagnato nessuna somma di denaro, al contrario di chi partecipò effettivamente alla combine, fra cui lo stesso capitano Gillet (che però non disputò quella partita). Oltre a Gillet anche Gazzi (entrambi ora al Torino ndr) recitò un ruolo di primo piano in Salernitana-Bari.

    COSA RISCHIA CONTE – Al momento Antonio Conte non rischia nulla in quanto il suo nome non risulta nel registro degli indagati della Procura di Bari, dalla quale era stata ascoltato semplicemente come persona informata dei fatti un mese e mezzo fa. I tifosi della Juve però non possono dormire sogni tranquilli quando le due “C” di calcioscommesse e Conte sono nello stesso paragrafo.