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  • Juventus-Genoa 1-1, Conte contro Guida: “Vergogna”

    Juventus-Genoa 1-1, Conte contro Guida: “Vergogna”

    Juventus-Genoa termina 1-1, con un pareggio che frena la fuga della Juventus (anche se guadagna un punto sulla Lazio che ha perso nel pomeriggio contro il Chievo, ndr) ma soprattutto finisce con un uragano di polemiche e contestazioni, dopo l’episodio del tocco di mano in area di Granqvist al 92‘ con il difensore genoano che tocca in goffa scivolata il pallone, che gli rimbalza sul braccio allargato mentre cade con le braccia allargate in maniera scomposta. Il direttore di gara Guida non lo concede, nonostante il giudice di porta Romeo in un primo momento sembri intenzionato a concederlo: si accende, così, un parapiglia che si rinfocola al triplice fischio finale, con lo stesso Conte che entra in campo urlando “Vergogna, Vergogna” all’indirizzo del direttore di gara e dei suoi assistenti, rivelando, poi, nel post-partita che l’arbitro Guida avrebbe spiegato la mancata concessione del rigore con un “non me la sono sentita”, ed è stata proprio tale frase a far scattare la furia del tecnico bianconero, indignato dalla non assunzione di responsabilità dell’arbitro.

    Una gara, peraltro, già contrassegnata da molti errori nella direzione, come l’episodio del primo tempo con il tocco di braccio di Vucinic, e poi quelli del secondo tempo, con il fallo di Antonelli che trattiene Vucinic per la maglia impedendoli di raggiungere il pallone davanti alla porta, e poi il più eclatante mani di Granqvist che, proprio perchè accaduto in extremis, lascia negli occhi l’impressione di esser stato determinante e, dunque, costituisce la “molla” delle proteste bianconere che si esprimono anche con Beppe Marotta, che addirittura fa riferimento alla provenienza geografica (Torre Annunziata, provincia di Napoli) per comprendere la causa della difficoltà dell’arbitro Guida nell’ assumersi la responsabilità di concedere il penalty proprio allo scadere.

    Juventus-Genoa 1-1, Conte contro Guida | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Juventus-Genoa 1-1, Conte contro Guida | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Episodi a parte, Juventus-Genoa è stato un match intenso, combattuto e tirato nel primo tempo, con la squadra del debuttante Ballardini che mostra gran carattere e voglia di riscatto, e riesce a imbrigliare bene i tentativi bianconeri che, infatti, non riescono ad essere pericolosi anche a causa di un Vucinic troppo nervoso, che si intestardisce con iniziative personali di scarso effetto. Nel secondo tempo, invece, la Juventus entra in campo con ben altro piglio ed inizia a macinare gioco, a tenere palla ed alzare il ritmo e, così, al minuto 54′ giunge la rete che sblocca il risultato su grande intuizione di Vucinic che libera in profondità Lichtsteiner che mette al centro per la deviazione di Quagliarella (il gol è suo anche se Granqvist manda in rete): 1-0.

    Dopo il vantaggio, la Juventus potrebbe raddoppiare ma, a sorpresa, arriva il pareggio da doccia fredda del Genoa al minuto 69′, realizzato proprio dall’ex Borriello (appena entrato) su colpo di testa su cross di Kucka dalla destra: 1-1, Borriello non esulta nella “casa” della sua ex squadra con cui ha vinto lo scorso anno lo scudetto.

    Conte prova a rimediare alla rete subita ed inserisce in campo Giovinco e, poi, il giovane Beltrame all’esordio in serie A, ed è lo stesso Sebastian Giovinco a sfiorare la rete del vantaggio, su un calcio di punizione calciato magistralmente che, però, termina sul palo con Frey ormai battuto. Pochi minuti dopo, anche Beltrame impensierisce Frey, con un bel tiro potente che il portiere francese riesce a respingere. Nel finale il Genoa resta in dieci per l’infortunio di Floro Flores (con i cambi ormai terminati da Ballardini), ed il copione prevede assalto della Juventus, con i rossoblu totalmente rintanati nella propria trequarti difensiva. Il muro del Genoa non crolla, al 92′ il brivido finale è per il colpo di testa di Bonucci che però non inquadra la porta: poi, la scena è tutta per il fallo di mano di Granqvist.

    Juventus-Genoa, le pagelle

    Vidal 7 In grande crescita, sta tornando ai suoi livelli dopo un periodo di flessione fisica

    Bonucci 7 Sicuro e preciso nelle chiusure, azzarda anche qualche “sombrero” in fase di disimpegno

    Borriello 6.5 Entra e segna alla sua ex squadra, con un gol di testa che risulta essere il suo “marchio”

    Juventus-Genoa, il tabellino:

    Juventus (3-5-2): Buffon sv; Barzagli 6.5, Bonucci 7, Caceres 6; Lichtsteiner 6, Vidal 7, Pogba 6, Marchisio 6 (82′ Beltrame), De Ceglie 6 (73′ Giaccherini); Vucinic 6, Quagliarella 6.5 (69′ Giovinco). Allenatore: Conte.

    Genoa (3-5-2): Frey 6,5; Granqvist 6, Manfredini 6 (66′ Rossi), Moretti 6; Pisano 6.5, Kucka 6.5, Matuzalem 6.5, Olivera 6 (59′ Bertolacci), Antonelli 6; Immobile 5.5 (59′ Borriello 6.5), Floro Flores 5. Allenatore: Ballardini.

    Juventus-Genoa 1-1: 54′ st Quagliarella, 69′ Borriello

    Juventus-Genoa, video:

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  • Juventus-Genoa: Pirlo out, in avanti Quagliarella-Vucinic

    Juventus-Genoa: Pirlo out, in avanti Quagliarella-Vucinic

    Juventus-Genoa è il secondo anticipo del sabato di campionato, con la prima della classe che scenderà in campo conoscendo già il risultato della Lazio, inseguitrice in campionato oltre che rivale nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, in programma all’Olimpico il prossimo martedì 29 Gennaio. In ogni caso, in coerenza con la filosofia-Conte, la Juventus dovrà avere l’obiettivo massimo contro i rossoblu, per preservare il distacco in cista del momento più caldo della stagione che, con l’arrivo di Febbraio, porterà anche gli impegni di Champions League. Con gli occhi puntati alle tribune dello Juventus Stadium per cercare di scorgere la presenza più che probabile di Nicolas Anelka – che domani dovrebbe sostenere le visite mediche – la Juventus recupera per la gara di questa sera qualche uomo importante, in particolare nel reparto offensivo, falcidiato dagli infortuni la scorsa settimana. In campo dal primo minuto dovrebbe scendere Fabio Quagliarella, al rientro ed in cerca di un gol che gli manca dal mese di Novembre, al fianco di Mirko Vucinic, mentre Sebastian Giovinco in fase di recupero siederà in panchina con  Alessandro Matri. Ancora assente Andrea Pirlo, a riposo in vista del probabile ritorno in Coppa Italia contro la Lazio, ma il suo posto sarà occupato da Pogba, in stato di grazia in questo periodo: a completare la mediana vi saranno, poi, Marchisio e Vidal. In difesa il terzetto Barzagli-Bonucci-Caceres davanti  a Buffon fresco di rinnovo contrattuale, mentre i dubbi di Conte riguardano le fasce: se la presenza di Lichtsteiner è certa, il ballottaggio potrebbe essere tra De Ceglie e Padoin, con il secondo favorito.

    Juventus-Genoa, Conte punta ancora su Pogba | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Juventus-Genoa, Conte punta ancora su Pogba | © Valerio Pennicino/Getty Images

    In casa Genoa, invece, la novità è proprio il tecnico, con Davide Ballardini che debutta (ma si tratta di un ritorno a distanza di due anni, ndr) dopo aver sostituito Gigi Del Neri, ed ha il compito di cercare di risollevare umore e classifica dei rossoblu, attualmente terzultimi in serie A. La formazione del Grifone di questa sera sarà orientata a cercare una prestazione fatta d’intensità e ritmo, così come lo stesso Ballardini ha spiegato alla vigilia di questo Juventus-Genoa: l’unico modo per impensierire i bianconeri. Nel modulo 4-4-2, eredità del suo predecessore, in porta giocherà Frey, nella difesa a quattro vi saranno Granqvist e Manfredini centrali e sulle fasce Pisano e Moretti; a centrocampo Kucka e Matuzalem centrali con Rossi e Bertolacci a completare il reparto, mentre in avanti pare probabile che la presenza della coppia Immobile-Borriello, entrambi campani ed entrambi ex juventini, che avranno qualche stimolo in più dell’ordinario nello scendere in campo contro la Signora, anche se al posto di Borriello non è da escludere che Ballardini possa decidere in extremis di schierare Floro Flores.

    Juventus-Genoa, le probabili formazioni:

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Caceres; Lichtsteiner, Vidal, Pogba, Marchisio, Padoin; Vucinic, Quagliarella. A disposizione: Storari, Rubinho, Peluso, Isla, Marrone, Giaccherini, De Ceglie, Matri, Giovinco. Allenatore: Antonio Conte

    Genoa (4-3-1-2): Frey; Pisano, Granqvist, Manfredini, Moretti; Rossi, Matuzalem, Kucka; Bertolacci; Borriello, Immobile. A disposizione: Tzorvas, Donnarumma, Bovo, Sampirisi, Nadarevic, Tozser, Olivera, Antonelli, Floro Flores, Said. Allenatore: Davide Ballardini.

    Allo Stadium di Torino, Juventus-Genoa sarà arbitrata dal signor Guida di Torre Annunziata.

  • Anelka alla Juve tra luci e ombre: è la scelta giusta?

    Anelka alla Juve tra luci e ombre: è la scelta giusta?

    Manca ormai soltanto il transfer da parte della Fifa per l’arrivo di Nicolas Anelka alla Juventus, 34 enne emigrato in Cina allo Shangai Shenua dopo una carriera in Europa, fra stagioni positive e annate meno brillanti, figlio della generazione dei grandi campioni francesi – da Henry a Trezeguet da Thuram a Vieira – anche se non è possibile paragonarlo ai più celebri connazionali, soprattutto in termini di continuità di rendimento e di affidabilità caratteriale che lo hanno portato a peregrinare per le grandi corti europee, in maniera inquieta, fino alla parentesi cinese che, però, non è stata in grado di stimolarlo a dovere, almeno a giudicare dal rendimento in zona-gol, con appena 3 reti realizzate in 22 preenze. Dopo gli anni tra Paris Saint Germain, Real Madrid ed in Premier League (all’Arsenal, al Liverpool, al Manchester City, al Bolton) una delle pagine più importanti della sua carriera è stata quella con il Chelsea, dove partecipò alla sfortunata roulette dei rigori nella finale di Champions League persa contro il Manchester United nel 2008, ma dove riuscì anche riscattarsi con un impiego più continuo nella stagione successiva, conquistando anche il titolo di capocannoniere di Premier League con 19 reti: sembra si sia trattato, però, di un exploit isolato in una stagione particolarmente propizia considerando che, nel complesso, raramente in carriera ha raggiunto la doppia cifra in termini realizzativi ed, anche con il Chelsea, ha attraversato la stagione 2007/2008 segnando appena 1 gol ed, anche per questo, è lecito chiedersi se sarà in grado di rafforzare l’attacco bianconero in termini di concretezza sotto porta.

    Anelka alla Juve: sarà scelta giusta? | © PETER PARKS/AFP/Getty Images
    Anelka alla Juve: sarà scelta giusta? | © PETER PARKS/AFP/Getty Images

    Esperienze di livello in Europa, sì, curriculum di rispetto ma non si tratta di certo di Didier Drogba: la Juventus, dunque, “pesca” in Cina ma non sembra essere una scelta “top”, oltretutto colta in extremis nell’ultima settimana del mercato di riparazione. Un good player con incognita, anche perchè sarà necessario testarlo nel ritorno al calcio Europeo (ed in Champions League), oltre che nel campionato italiano dove non ha mai giocato, dopo un anno di Chinese Super League disputato a ritmi blandi anche in virtù del particolare ruolo di calciatore-allenatore. In questi mesi, però, Anelka ha respirato aria d’Europa allenandosi fino al 17 Gennaio con il Paris Saint Germain di Ancelotti, con il quale pare abbia un ottimo rapporto fin dai tempi del Chelsea, ed è lo stesso Carlo Ancelotti a “raccomandarlo” sottolineandone le qualità “è un giocatore eccezionale e un valido professionista”.

    Nonostante le referenze positive di Ancelotti, ciò che lascia qualche “dubbio” è il fatto che, a detta di molti, Anelka abbia un caratterino non troppo malleabile e, dunque, la sua scelta pare contrastare con le preferenze del “sergente” Antonio Conte: basti pensare che nel Mondiale Sudafricano del 2010 venne escluso dal ct Domenech dalla Nazionale francese a causa di un pesante diverbio, nel quale l’attaccante usò degli insulti molto pesanti nel confronti del suo allenatore, con tanto di uragano di polemiche successive, con lo stesso Anelka che si scagliò contro la stampa francese, rea di andar pesante con le accuse soprattutto nei confronti “dei neri, dei maghrebini e dei musulmani”. Ovviamente, la capacità gestionale del gruppo che connota Antonio Conte non è affatto paragonabile a quella di Domenech e, dunque, Anelka potrà integrarsi al meglio nel gruppo bianconero dove, tradizionalmente, i calciatori francesi hanno sempre trovato terreno molto fertile, nella speranza bianconera di mantenere tale trend positivo.

    Inoltre, la soluzione Anelka presenta un indiscutibile vantaggio sul piano economico, considerando che si tratta proprio di un arrivo “low cost”, una sorta di “saldo” di fine serie, con contratto di sei mesi da seicento mila euro, più bonus risultati: la firma potrebbe arrivare tra domani e lunedì, mentre pare che stasera inizierà ad osservare dalla tribuna i suoi prossimi compagni, impegnati in Juventus-Genoa.

  • Semifinale Juventus-Lazio: Matri unica punta, out Klose

    Semifinale Juventus-Lazio: Matri unica punta, out Klose

    Il programma delle semifinali di Coppa Italia si apre questa sera con la sfida di lusso Juventus-Lazio, che vedrà di fronte la capolista in campionato e una delle due inseguitrici, in uno scontro che si preannuncia di alto livello anche se sarà privo di alcuni protagonisti importanti, soprattutto nei reparti offensivi delle rispettive squadre a causa di qualche infortunio di troppo. In casa Juventus, mister Conte, infatti, ha problemi di formazione sia a centrocampo, dove saranno sicure le assenze di Andrea Pirlo, non convocato a causa di un affaticamento muscolareed Arturo Vidal – che partirà dalla panchina – che nel reparto d’attacco, dove mancherà lo squalificato Quagliarella e l’acciaccato Sebatian Giovinco, mentre Mirko Vucinic partirà dalla panchina per evitare di sforzare troppo il tendine d’Achille dopo i novanta minuti disputati sabato scorso contro l’Udinese. In avanti, quindi, come preannunciato da Conte in conferenza stampa è probabile l’esperimento dal primo minuto del modulo con l’unica punta Alessandro Matri, supportato da un centrocampo in cui il compito di agire in regia sarà affidato a Paul Pogba, protagonista indiscusso dell’anticipo con l’Udinese, ed al rientrante Claudio Marchisio, oltre che il confermatissimo Giaccherini, apparso in ottima forma e che potrebbe essere utile soprattutto in fase di spinta assecondando le sue naturali inclinazioni in tal senso. Il reparto difensivo, invece, vedrà la presenza di Barzagli, Marrone e Caceres, con il probabile riposo concesso a Bonucci, oltre che a Buffon, che sarà sostituito da Storari- come sempre accade in Coppa Italia.

    Juventus-Lazio, Matri unica punta per Conte | © Valerio Pennicino/Getty Images Sport
    Juventus-Lazio, Matri unica punta per Conte | © Valerio Pennicino/Getty Images Sport

    La Lazio di Vladimir Petkovic, invece, sta attraversando un buon periodo di forma, considerando che proviene da ben 15 risultati utili consecutivi, ma in campo sarà priva di un uomo-gol fondamentale, il suo bomber Miroslav Klose, che sarà sostituito da Sergio Floccari, a segno nel match di campionato contro il Palermo, ed anche in tal caso sarà schierato nel ruolo di unica punta. Assente anche Konko, che verrà sostituito da Cavanda nel ruolo di terzino destro, a completare la retroguardia insieme a Biava, Ciani e Lulic. Il centrocampo biancoceleste, invece, è al completo con Candreva (ex dell’incontro), Gonzalez, Mauri ed il Profeta Hernanes.

    I temi della semifinale d’alta quota Juventus-Lazio sono, dunque, incentrati sulle assenze di alcuni potenziali protagonisti (che ci si augura di vedere in campo nel match di ritorno all’Olimpico) ma anche nell’essenza di questa gara, che contrappone due tra le pretendenti alla vittoria finale sia in campionato che in Coppa Italia. I due tecnici avversari si rispettano vicendevolmente, e non ne hanno fatto mistero scambiandosi complimenti per il lavoro fin qui svolto, ma entrambi ovviamente puntano alla vittoria in chiave qualificazione alla finale. Come di consueto, nonostante l’emergenza Antonio Conte predica il verbo vincere ai suoi uomini per dimostrare che “non siamo mai stati in crisi”, ma anche Vladimir Petkovic non si nasconde e nelle dichiarazioni della vigilia ha delineato le caratteristiche necessarie per far risultato allo Juventus Stadium, caricando i suoi sotto il profilo psicologico: “occorre una Lazio di testa e di cuore, voglio dei guerrieri”.

    Juventus-Lazio, le probabili formazioni:

    Juventus (3-5-2): Storari; Barzagli, Marrone, Bonucci; Isla, Padoin, Pogba, Marchisio, Peluso; Giaccherini, Matri. A disposizione: Buffon, Rubinho, Caceres, Rugani, Lichtsteiner, De Ceglie, Vidal, Vucinic, Schiavone, Pol Garcia, Beltrame. Allenatore: Conte.

    Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Cavanda, Biava, Ciani, Lulic; Ledesma; Candreva, Gonzalez, Hernanes, Mauri; Floccari. A disposizione: Bizzarri, Carrizo, Scaloni, Zauri, Radu, Brocchi, Kozak, Rozzi. Allenatore: Petkovic.

    Allo Stadium di Torino, Juventus-Lazio sarà diretta dal signor Damato.

  • Juventus in emergenza, Matri unica punta contro la Lazio

    Juventus in emergenza, Matri unica punta contro la Lazio

    La vittoria contro l’Udinese in campionato, e i successivi pareggi delle inseguitrici Lazio e Napoli, ha dato una boccata d’ossigeno alla Juventus di Antonio Conte per cui, però, è già tempo di proiettarsi all’impegno contro la Lazio nella semifinale d’andata di Coppa Italia in programma domani sera allo Juventus Stadium. Per il mister bianconero i problemi principali riguardano la gestione degli infortunati che, in questo periodo, stanno affollando l’infermeria di Vinovo. Nella conferenza stampa di Conte, dunque, dapprima si fa la conta degli acciaccati, sottolineando la sicura assenza di Andrea Pirlo, anche se – a centrocampo – la buona notizia è il probabile ritorno di Claudio Marchisio.

    In attacco, invece, la situazione della sua Juventus sembra realmente molto delicata e di piena emergenza e la “coperta” risulta essere davvero corta, considerando la sicura assenza di Fabio Quagliarella per squalifica (e di Niklas Bendtner, ovviamente, infortunato di lungo corso) ma anche il più che probabile forfait di Sebastian Giovinco, uscito anzitempo nel corso dell’anticipo di sabato sera: “quasi sicuramente non ci sarà”. Nel caso di Mirko Vucinic, che nelle scorse settimane era colui che maggiormente impensieriva il suo allenatore con i problemi al tendine d’Achille, le condizioni sono da valutare considerando che nella gara di sabato scorso ha portato a termine una gara intera dopo molto tempo e che, dunque, potrebbe essere rischioso schierarlo ancora dal primo minuto a distanza di tre giorni. In avanti, dunque, allo stato dei fatti rimane, così, soltanto la certezza-Matri, subentrato dalla panchina sabato scorso, ma che ha anche realizzato il quarto gol contro l’Udinese e che Conte stima molto “per la sua grande umiltà, mi rivedo nella sua voglia di migliorare” e che potrebbe indurre Conte a sperimentare un modulo ad una sola punta, ma non con Pogba avanzato perchè Conte preferisce il francese in mediana.

    Juventus in emergenza attacco contro la Lazio | ©  Marco Luzzani/Getty Images
    Juventus in emergenza attacco contro la Lazio | © Marco Luzzani/Getty Images

    In generale, dunque, le valutazioni da fare in chiave reparto offensivo sembrano realmente necessarie, anche in virtù del fatto che per la Juventus è ormai giunto uno dei momenti topici della stagione, con impegni in campionato e Coppa Italia (il ritorno con la Lazio si disputerà la prossima settimana all’Olimpico, ndr) e poi gli ottavi di Champions League che incombono, ed è lo stesso mister Conte ad esprimersi in tal senso: “Bisognerà fare delle attente valutazioni, è un periodo in cui ci attende un mese e mezzo di lavori straordinari e ordinari”.

    Non è dato sapere se il riferimento fosse o meno al mercato, un tema che, nelle ultime settimane, sembra essere diventato una sorta di tabù per Conte probabilmente anche a causa delle continue voci su probabili nuovi arrivi in attacco che, però, finora non si sono concretizzate. Ecco, dunque, che il mister salentino non smentisce il suo consueto senso pratico e pragmatico, concentrandosi sulla forza dell’avversario di domani sera, considerando che “ci giochiamo una finale” ed anche che la Lazio di Vladimir Petkovic è anche una delle dirette inseguitrici in campionato e che “lotterà fino in fondo con noi per lo scudetto“.

    In merito al collega Petkovic, poi, Conte esprime parole di grande elogio, sottolineando la grande compattezza tattica della squadra biancoceleste, alla quale mister Petkovic ha saputo infondere grande consapevolezza e fiducia nei suoi mezzi: “sarà una Lazio forte, compatta e ordinata”.

  • Juventus-Udinese clima avverso e tante assenze. Anche Di Natale ko

    Juventus-Udinese clima avverso e tante assenze. Anche Di Natale ko

    Continua con la partitissima tra Juventus e Udinese allo Stadium la ventunesima giornata di campionato. I bianconeri vogliono cancellare le défaillance delle due ultime uscite che hanno portato un solo punto nel 2013 contro Sampdoria e Parma. Un nuovo stop dei Campioni d’Italia potrebbe definitivamente annullare le distanze con le due inseguitrici, Lazio e Napoli. La condizioni climatiche potrebbero minacciare la gara stessa, nel pomeriggio infatti sulla città piemontese è ricomparsa la neve, tuttavia lo scorso anno lo Juventus Stadium ha dimostrato di essere pronto ad emergenze di questo tipo, la stessa gara dello scorso anno tra le due formazioni si giocò sotto una fitta nevicata.

    Se la neve potrebbe non costituire un pericolo Conte si trova comunque costretto a dover gestire, oltre al calo di forma di alcuni dei suoi gioielli, anche le numerose e importanti assenze come quella di Claudio Marchisio che, contrariamente a quanto si sperava in settimana, non ha recuperato dall’infortunio rimediato nel match contro la Sampdoria; illustre assente anche Pirlo fermato da un affaticamento al polpaccio destro e, infine, forfait per Quagliarella, out per un problema al tendine dell’adduttore della coscia sinistra. Potrebbe invece recuperare Vidal anche se le sue condizioni non sono certamente al 100% e per questo potrebbe partire dalla panchina.
    Dunque Mister Conte potrebbe confermare l’amato 3-5-2 con Buffon tra i pali, Caceres nelle retroguardia ad affiancare Barzagli e Bonucci; a centrocampo sui lati Lichtsteiner e Padoin e in mezzo, se non dovesse farcela Vidal, Marrone con Giaccherini e Padoin. Coppia d’attacco formata da Giovinco e Vucinic che per l’occasione ritorna in campo dal primo minuto.

    Mirko Vucinic  titolare contro l'Udinese | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Mirko Vucinic titolare contro l’Udinese | © Valerio Pennicino/Getty Images

    I friuliani stanno attraversando un buon momento di forma documentato dai 6 risultati positivi consecutivi tra cui le importanti vittorie contro Inter e Fiorentina. Unico dubbio per Guidolin riguarda l’impiego di Di Natale che, causa influenza, in settimana non si è allenato. Al suo posto il tecnico potrebbe decidere di affiancare a Muriel lo svedese Ranegie. Confermato il 3-5-1-1 con Padelli in porta e linea difensiva formata da Heurtaux, Danilo e Domizzi; sugli esterni Pasqual e Basta con Pinzi, Allan e Lazzari a completare il reparto.

    Juventus-Udinese Le probabili Formazioni

    Juventus (3-5-2): Buffon; Bonucci, Barzagli, Caceres; Lichtsteiner, Giaccherini, Pogba, Vidal De Ceglie; Giovinco, Vucinic
    A disp.: Storari, Rubinho, Rugani, Pol Garcia, Isla, Peluso, Marrone, Schiavone, Kabashi, Padoin, Matri. All.: Conte
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Pepe, Chiellini, Bendtner, Asamoah (Coppa d’Africa), Marchisio, Pirlo, Quagliarella

    Udinese (3-5-1-1): Padelli; Heurtaux, Danilo, Domizzi; Basta, Pinzi, Allan, Lazzari, Pasquale; Muriel, Ranegie
    A disp.: Pawlowski, Scuffet, Coda, Angella, Faraoni, Silva, Campos Toro, Merkel, Pereyra, Fabbrini, Maicosuel, Di Natale. All.: Guidolin
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Brkic, Fabbrini, Benatia (Coppa d’Africa), Badu (Coppa d’Africa)

  • Juventus, scritte ingiuriose contro Marchisio

    Juventus, scritte ingiuriose contro Marchisio

    La polemica tra il Napoli e la Juventus sembrava, ormai, una storia finita perchè, a ben vedere, non avrebbe più ragione di esistere considerando che è ormai avvenuto il chiarimento con Claudio Marchisio, che ha spiegato anche alla trasmissione di Italia Uno “le Iene” le ragioni della sua frase sana antipatia sportiva” adoperata nei confronti della squadra partenopea nel corso di un’intervista al mensile Style, e negando  così ogni tipo di “odio” verso la città o verso la squadra partenopea. Probabilmente, però, c’è chi non vuol capire, o preferisce continuare a cavalcare in prima persona l’ondata di astio, rinfocolandola con episodi riprovevoli come quello accaduto ieri sera nei pressi del centro sportivo di Vinovo, dove si allena la Juventus.

    Sui muri dell’impianto sportivo, infatti, nelle ore notturne (quando la squadra non era presente, ndr) sono apparse alcune scritte connotate da insulti e minacce all’indirizzo della Juventus, ed in particolare del mister Antonio Conte e dei calciatori Claudio Marchisio e Luca Marrone, rei di aver osato sottolineare la rivalità sportiva tra la Juventus e la squadra azzurra di Walter Mazzarri, connessa soprattutto alla finale di Coppa Italia dello scorso anno vinta dal Napoli ed alla rivincita della gara di Supercoppa Italiana di Pechino vinta, invece, dalla Juventus che avevano indotto Marchisio ad affermare che “quando mi trovo a giocare contro il Napoli scatta qualcosa, soprattutto dopo le due finali”, ed avevano spinto il giovane compagno di squadra Marrone ad associarsi alle sue parole e dichiarare “anche io odio Napoli sportivamente, ma non è odio vero ma solo antipatia sportiva, è quasi un complimento perchè è antipatico chi vince”.

    Juventus, scritte ingiuriose contro Marchisio, Conte e Marrone | immagini dal web
    Juventus, scritte ingiuriose contro Marchisio, Conte e Marrone | immagini dal web

    Le scritte ingiuriose hanno un autore che si firma “Chiuto artista napoletano”, che ha pensato di “farsi giustizia da solo” armato di bomboletta spray e compiendo quest’atto vandalico nel quale descrive Claudio Marchisio come “un fessacchiotto che dice che siamo antipatici”, dedicandogli anche una scritta offensiva in dialetto napoletano, assurgendo a motivazione di tali offese di “non aver rispetto per chi tocca Napoli e i napoletani”: una sorta di vendetta, dunque, con la quale l’artista in questione ha deciso di imbrattare i muri di Vinovo con tali improperi. L’episodio, inoltre, è stato anche “documentato” da un video diffuso sul web, ma poi rimosso, in cui lo stesso autore descrive la propria “azione”.

    L’episodio è stato sottolineato anche in via “ufficiale” dalla Juventus che ne ha in qualche modo sottolineato l’irritazione ed il fastidio per una polemica che, a questo punto, dovrebbe essersi sgonfiata ma che, a causa di alcuni “estremismi” continua a vivere in maniera becera, proseguendo sulla scia dell’ applicazione per smartphone pubblicata online nei giorni scorsi dal titolo più che eloquente “Picchiamo Marchisio”, che rappresenta i giocatori del Napoli intenti a inseguire in maniera minacciosa il centrocampista juventino per menarlo.

    Ci si augura che, dunque, che questo sia davvero l’ultima puntata di una polemica realmente poco edificante, in particolar modo se espressa in queste modalità, assolutamente da stigmatizzare affinchè non si ripeta.

  • Immobile si candida per la Juventus: “sono pronto”

    Immobile si candida per la Juventus: “sono pronto”

    L’esigenza della Juventus sul mercato di riparazione è, come noto, quella di riuscire a rinforzare il proprio attacco con una soluzione che possa conciliare l’esigenza di rispettare il budget limitato con la necessità di infoltire un reparto che, a causa dei problemi fisici di Mirko Vucinic, della vena non più ottimale di Fabio Quagliarella, del lungo stop a Niklas Bendtner, del rendimento a corrente alternata di Matri e Giovinco, sembra il principale “colpevole” della mini-crisi di inizio 2013, che ha portato agli uomini di Conte solo un punto in due partite di campionato. Per questo, nel post-partita del Tardini, dopo il pareggio contro il Parma, Antonio Conte non ha potuto sottrarsi alle domande sul mercato attaccanti ed ha usato toni schietti, ribadendo la necessità di acquisti low cost che ptrebbero portare, così, a Ciro Immobile, attuale attaccante del Genoa.

    Lo stesso Immobile non ha fatto mistero di esser pronto a correre a Torino qualora giungesse una chiamata della Juventus, un ambiente che conosce alla perfezione avendo fatto tutta la trafila nelle giovanili bianconere: ora, invece, il suo cartellino è a metà tra Genoa e Juventus, dopo l’operazione da 4 milioni di euro portata avanti nello scorso mercato estivo, e prima del nuovo interessamento della Juventus, per Immobile non c’erano altri pensieri fuorchè la squadra rossoblu, nella quale si è saputo mettere bene in luce in questo scorcio di stagione. Ma, dopo aver sentito “profumo di Juve” le cose sono cambiate, anche perchè per il giovane di origini campane sarebbe un sogno “lottare per lo scudetto ed avere un’occasione di svolta per la mia carriera: o bene o male male”. 

    Immobile si candida per la Juventus | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Immobile si candida per la Juventus | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    La Juventus, dunque, potrebbe essere una sorta di trampolino di lancio definitivo per lui, finora considerato un giovane dal buon potenziale, ritrovando Antonio Conte in veste di allenatore dopo l’esperienza di Siena che sembra aver lasciato nel ventitreenne Immobile un ricordo molto positivo del tecnico salentino, al punto da sottolinearne le grandi doti di motivatore e la capacità di curare i dettagli e di restituire alla Juventus una mentalità vincente, aggiungendo di “essere orgoglioso per i complimenti dell’allenatore campione d’Italia non possono che fare piacere, sono uno stimolo per migliorarsi”.

    Se, quindi, dal canto suo Immobile sarebbe ben lieto di compiere il viaggio Genova-Torino, resta da capire quali siano le intenzioni dei due club: per la Juventus, l’affare potrebbe farsi considerando che il calciatore risponde alle caratteristiche richieste dal mister, ma resterebbe da comprendere su quali basi economico-tecniche poter discutere con il presidente del Genoa Preziosi. Infatti, l’entourage del numero uno rossoblu ha fatto trapelare che per la partenza dell’attaccante, il Genoa vuole in cambio una contropartita da scegliere fra Padoin e Marrone, due giocatori molto ben visti da Conte che, nonostante non li consideri due titolari, non ha mai negato loro il giusto spazio sia in campionato che in Coppa Italia, e che soprattutto in un periodo fitto di impegni come quello appena iniziato non vorrebbe lasciar partire.

    Probabilmente, per evitare di privarsi di uno tra i due calciatori, la Juventus dovrebbe alzare l’offerta economica per il cartellino fino a sei milioni di euro, una cifra ragionevole per concludere l’operazione in breve tempo anche considerando i buoni rapporti tra i due club.

  • Conte assolve Vucinic, mea culpa sul gol del Parma

    Conte assolve Vucinic, mea culpa sul gol del Parma

    Il pareggio maturato allo stadio Tardini contro il Parma nella gara di domenica pomeriggio brucia ancora alla Juventus, ma Antonio Conte questa volta nel post partita non sembra mostrare i segni dell’arrabbiatura che, invece, faticava a celare dopo la sconfitta con la Sampdoria di domenica scorsa.

    Ovviamente, un pareggio in trasferta contro una squadra imbattuta in casa propria è meglio di una sconfitta giunta in casa, in superiorità numerica e subìta in rimonta, ma forse c’è di più. In primis, c’è la maggiore serenità per la reazione della squadra che, comunque, non ha sfigurato in un match ostico che, fino a dodici minuti dalla fine avrebbe potuto vincere; in secundis, c’è la consapevolezza che la squadra – nonostante le pesanti assenze di Chiellini,  Marchisio e Asamoah riesce a fare il suo, pur non avendo quella brillantezza che la contraddistinguevano prima della sosta natalizia e che ora, probabilmente, è venuta meno anche per i forti carichi di lavoro svolti nel ritiro di fine anno, in cui si è cercato come si suol dire di “mettere fieno in cascina” in vista della fase cruciale della stagione. Ma, in particolare, Antonio Conte non poteva essere arrabbiato con la squadra in occasione del gol del pareggio del Parma perchè, come lui stesso ha rivelato, era sua responsabilità la palla persa da Vucinic a metà campo, che ha poi innescato il lungo lancio di Paletta a cercare (e trovare) Sansone, che ha beffato la difesa bianconera ed ha battuto Buffon. Ho chiamato io il velo a Vucinic. Sul gol del Parma la colpa è mia, gli ho detto ‘Lascia’ e lui ha eseguito”.

    Dunque, nessuna leggerezza o ingenuità da parte dell’attaccante montenegrino che in quella circostanza si è comportato da esecutore delle direttive del suo tecnico e che, dunque, non ha commesso “personalmente” l’errore che, poi, è stato decisivo per compromettere il risultato pieno e per tenere a debita distanza le inseguitrici che, invece, ora si avvicinano pericolosamente, con la Lazio di Petkovic a meno tre ed il Napoli a meno cinque, anche se in attesa del giudizio sul ricorso presentato contro la penalità di due punti in classifica.

    Conte fa mea culpa sul gol del Parma | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Conte fa mea culpa sul gol del Parma | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Per questo motivo, ma anche per affrontare in maniera realista quelli che sono stati i problemi della sua Juventus in questo scorcio di 2013, Antonio Conte si dice convinto che il campionato sia ancora apertissimo, e che esistano grandi competitors,al contrario di quanto sostiene qualcun’altro…” riferendosi, così, a Fabio Capello che in una recente intervista aveva analizzato la lotta-scudetto di questa stagione ed aveva sentenziato che la Juventus di Conte avrebbe vinto senza problemi il tricolore, anche per mancanza di avversarie che potessero essere in grado di impensierirla.

    Conte, invece, sottolinea ancora una volta che “non sarà facile ripeterci e dovremo lottare fino alla fine”,  aggiungendo che probabilmente dal mercato di Gennaio non arriveranno rinforzi di peso perchè “non ci sono soldi e quindi dovremo studiare una soluzione low cost”.

    Ma, più che gli arrivi per la sua Juventus appare fondamentale ritrovare gli uomini di peso, le sue certezze: Chiellini come baluardo della difesa, Marchisio a centrocampo e Vucinic a pieno servizio, in grado di poter giocare un’intera partita.

  • Parma-Juventus 1-1, Sansone risponde a Pirlo

    Parma-Juventus 1-1, Sansone risponde a Pirlo

    Parma-Juventus doveva essere un match ostico ed interessante e così si presenta, nonostante gli incresciosi episodi di violenza tra tifoserie opposte che lo hanno preceduto, offrendo un buon primo tempo anche se giocato sotto la pioggia battente che rende il campo pesante e fangoso e costringe il palleggiatori a cambiar mestiere, se non altro per evitare brutte figure, ed una ripresa in cui giungono i due gol, uno per parte che determinano il pari finale, che costa alla Juventus un’altra parziale battuta d’arresto.

    Il Parma sembra molto a proprio agio e non teme l’avversario, con la velocità di Biabiany e Marchionni e la fisicità tecnica di Belfodil, che mettono in difficoltà la difesa bianconera, in particolar modo nell’area presidiata da Martin Caceres, troppo morbido e svagato nei suoi interventi. Il Parma costruisce, così, buone occasioni che potrebbero impensierire Gigi Buffon: la prima di queste è lo scambio tra Gobbi e Amauri e il successivo tiro di Paletta che esce sopra la traversa; poi, un’ occasione per Belfodil su grande azione di Biabiany, ed ancora grande occasione di Belfodil con Lichtsteiner che si immola e manda in calcio d’angolo.

    La Juventus, però, sul finire della prima frazione di gioco costruisce due grandi occasioni, prima con Lichtsteiner al 35′ che da posizione defilata cerca di infilare Mirante ma vede respingere il suo tiro in corner, e poi con Quagliarella che, solo davanti al portiere del Parma in uscita, si fa ipnotizzare. Poi, è Andrea Pirlo ad avere una buona occasione con una punizione molto ben calciata che, però, Mirante è molto attento a deviare in calcio d’angolo prima che si infili sotto l’incrocio dei pali.

    Parma-Juventus 1-1, Sansone risponde a Pirlo | © Marco Luzzani/Getty Images
    Parma-Juventus 1-1, Sansone risponde a Pirlo | © Marco Luzzani/Getty Images

    Il secondo tempo si apre con la punizione di Andrea Pirlo, che riesce a beffare su deviazione decisiva di Biabiany il portiere Mirante, e realizzare così lo 0-1 bianconero. La Juventus, dopo il vantaggio, non costruisce altre clamorose occasioni, nonostante l’ingresso in campo di Vucinic che sostituisce Quagliarella. Il cinismo degli uomini di Donadoni si dimostra, però, in concomitanza di un’altra leggerezza della retroguardia, innescata da una finta di troppo di Vucinic che perde palla e si fa beffare dal lungo lancio di Paletta, che si dimostra capace di intuire lo scatto del neo entrato Sansone (che sostituisce Amauri, ndr) che beffa Caceres ed infila Buffon, realizzando il pareggio per 1-1.

    La Juventus prova la reazione, ma non riesce a costruire grandi pericoli davanti a Mirante, mancando di precisione nell’ultimo passaggio e non riuscendo a sfruttare i calci d’angolo battuti nel finale, sui quali la difesa del Parma si fa trovare attenta e precisa. La partita termina, così, con un pareggio che può essere considerato giusto per quanto visto in campo, che conferma l’imbattibilità interna del Parma e le difficoltà della Juventus del dopo-sosta priva dei suoi uomini più importanti, Chiellini, Marchisio, Asamoah e Vucinic, davvero lontano dalla migliore condizione, rimandando ancora l’appuntamento con la vittoria in campionato nel 2013.

    Parma-Juventus le pagelle:

    Paletta 7 Ottima prova, grande intuizione sul lancio che libera il tiro di Sansone per il gol del definitivo pareggio

    Sansone 7,5 Cinismo perfetto, entra dalla panchina e segna anche alla Juventus, confermandosi ammazza-grandi, dopo il gol all’Inter

    Pirlo 6,5 Ottima punizione, con la complicità della deviazione di Biabiany: solita preziosa luce del centrocampo

    Caceres 5 Aveva giocato bene contro il Milan in Coppa Italia, mentre si dimostra svagato e distratto nella gara odierna facendo rimpiangere l’assenza di Chiellini

    Parma-Juventus, il tabellino:

    Parma (3-5-2): Mirante 6,5; Santacroce 6,5, Paletta 7, Zaccardo 6; Biabiany 6, Marchionni 5,5 (Acquah), Valdes 6, Parolo 6,5, Gobbi 6; Amauri 5,5 (Sansone 7,5), Belfodil 6,5.
    Juventus (3-5-2): Buffon 6; Bonucci 6, Barzagli 6, Caceres 5; Lichtsteiner 5,5, Pogba 6, Vidal 5,5, Pirlo 6,5, Padoin 5,5 (De Ceglie); Quagliarella 6 (Vucinic), Giovinco 6.

    Marcatori Parma-Juventus: 51′ Pirlo, 76′ Sansone

    Video Parma-Juventus:

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