Tag: antonio conte

  • Osvaldo dalla panchina, Conte conferma la coppia Matri-Vucinic

    Osvaldo dalla panchina, Conte conferma la coppia Matri-Vucinic

    Alle 20.45 di oggi 16 Febbraio i riflettori saranno puntati tutti sul Big Match che si svolgerà all’Olimpico: show offerto da Roma e Juventus. Le due nemiche storiche si affronteranno con due morali completamenti differenti. I padroni di casa reduci da un’annata che definire al momento “disastrosa” rispetto alle aspettative d’agosto non è un reato e quindi la vittoria diventa fondamentale per non fallire completamente anche l’obiettivo europeo. Tutt’altra storia per i bianconeri il cui morale è alle stelle dopo la bella vittoria sul campo difficile del Celtic in Champions League oltre a trovarsi in vetta della classifica del campionato. Dunque i presupposti per assistere ad uno spettacolo ci sono tutti.

    Andreazzoli, chiamato nell’arduo compito di guidare la squadra dopo l’esonero a Zeman, cerca i tre punti sfuggiti malamente contro la Sampdoria.

    Alessandro Matri
    Alessandro Matri ancora titolare | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    In occasione dell’arrivo dei Campioni d’Italia il tecnico giallorosso ha provato per tutta la settimana il 3-5-2 con Stekelenburg fra i pali, difesa a tre con Burdisso, Piris e Marquinhos. Ritorna a centrocampo Balzaretti che si piazzerà sulle fase con Torosidis, A completare il reparto De Rossi, Pjanic e Bradley mentre il reparto avanzato affidato a Lamela e Totti.

    Anche questa settimana Antonio Conte dovrà fare a meno di alcune pedine importanti come Marchisio costretto a saltare il big match per squalifica, lo stesso vale per Peluso che dopo le due prestazioni convincenti è costretto dal giudice a saltare la gara; tuttavia il tecnico salentino ritrova Bonucci dopo lo stop per squalifica di due giornate e Asamoah rientrato dalla Coppa D’Africa. 3-5-2 è il modulo fedele al tecnico pugliese che all’Olimpico affronterà gli avversari con Buffon in porta, difesa affidata a Barzagli, Bonucci e Caceres. In mediana spazio per Asamoah a sinistra e Lichtsteiner a destra, Pirlo al centro con Vidal e Pogba al posto dello squalificato numero 8 torinese. In attacco ancora fiducia per la coppia formata da Vucinic e Matri.

    ROMA-JUVENTUS
    Roma (4-2-3-1): Stekelenburg; Piris, Marquinhos, Burdisso, Balzaretti; Bradley, De Rossi; Lamela, Pjanic, Marquinho; Totti. All.: Andreazzoli.
    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Caceres; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah; Matri, Giovinco. All.: Conte.

  • Mazzarri risponde a Conte sulla polemica-calendario

    Mazzarri risponde a Conte sulla polemica-calendario

    Dopo la cocente sconfitta in Europa League del suo Napoli, Walter Mazzarri cerca di toccare le corde giuste per suscitare la reazione dei suoi uomini e per mantenere alta la concentrazione in vista del campionato, fermo restando che il tecnico continua a credere alla rincorsa-tricolore, anche se afferma di non gradire “la parola scudetto” e di non avvertire la pressione dell’inseguire la Juventus. Tuttavia, sono le sue stesse parole a dimostrare, quantomeno, una sua intima speranza nel raggiungere il tanto sognato obiettivo, considerando quali siano le tematiche toccate in conferenza stampa, con qualche frecciatina al veleno in direzione Juventus ed, in particolare, Antonio Conte. Il primo Marzo si avvicina sempre di più e, dunque, è già tempo di entrare in clima scontro diretto, in clima Napoli-Juventus, analizzando e puntualizzando a proposito del calendario delle due squadre, smentendo indirettamente le lamentele del tecnico bianconero che, qualche giorno fa, aveva sottolineato come la sua Juventus non venisse tutelata, con particolare riferimento al fatto che il match con la Roma è stato fissato nell’anticipo del sabato – dopo la trasferta con il Celtic nel martedì di Champions League – piuttosto che di domenica sera.

    Mazzarri replica a Conte sulla polemica-calendario | © Paolo Bruno/Getty Images
    Mazzarri replica a Conte sulla polemica-calendario | © Paolo Bruno/Getty Images

    In tal senso, dunque, Walter Mazzarri sottolinea che, dopo il match di Europa League contro il Plzen di giovedì sera, il Napoli ha avuto solo due giorni per recuperare prima della gara di domenica pomeriggio alle 15 contro la Sampdoria, al contrario dei bianconeri che, invece, ne hanno avuti quattro dal martedì sera al sabato sera, ossia “tre giorni interi per preparare la sfida contro la Roma”. A questo punto, dunque, giunge il parallelo con la condotta adottata dai rivali bianconeri sottolineando che “il Napoli sta zitto mentre chi se lo può permettere può lamentarsi di cose assurde. A me i conti non tornano”. 

    Walter Mazzarri aggiunge, poi, anche un ulteriore osservazione sulla differenza di trattamento riservata al Napoli dal calendario europeo e italiano, considerando ancora le differenze con la Juventus, facendo i conti in tasca al suo collega Conte in termini di tempistica per la preparazione dei prossimi match, fino allo scontro diretto, avvalorando le sue osservazioni dichiarando che la matematica non è un’opinione: “Dopo la Roma la Juventus avrà sette giorni per allenarsi mentre noi abbiamo la trasferta in Repubblica Ceca e poi giochiamo con l’Udinese di lunedì e poi ancora con la Juventus di venerdì”.

    Un modo per dimostrare, quindi, che il suo collega bianconero ha meno motivi per lamentarsi rispetto a lui che, però, finora ha preferito non farlo. Dunque, perchè farlo proprio ora?

    Probabilmente, il “cambio di strategia” di Mazzarri è un modo per calcare meglio la rivalità con i bianconeri al fine di fornire ai suoi uomini una dose supplementare di stimoli per la gara di domani contro la Sampdoria, cercando di tenere alta la tensione e facendo leva sulla voglia di reagire dopo la batosta europea che ha rappresentato una cocente “brutta figura” “che ci ha fatto capire che in Europa non si può andare in campo così”, nella speranza che il suo Napoli sia capace di confermare la tendenza mostrata finora, ossia la “capacità di reagire dopo aver preso i cazzotti”.

  • Conte e la Juventus alla prova Roma: “non sarà facile”

    Conte e la Juventus alla prova Roma: “non sarà facile”

    Dopo la soddisfazione per la grande prova di Glasgow, Antonio Conte e la Juventus si rituffano nel campionato che riserverà un match sempre affascinante, una “classica” come Roma-Juventus in programma domani sera all’Olimpico. Una scelta, quella di giocare di sabato sera, non gradita al mister leccese che già nei giorni scorsi aveva sollevato in merito le sue perplessità ma che ora preferisce non alimentare le polemiche in merito concentrandosi sulle questioni di campo, anche se sottolinea come si tratti della terza partita in sette giorni per la sua squadra. La sfida alla Roma non è mai un match facile, e sarà una gara difficile nonostante la Roma appaia in difficoltà, sia perchè “affrontarci offre grandi stimoli” e sia perchè non bisogna dimenticare la grande qualità dell’organico giallorosso che può contare su individualità come Daniele De Rossi e capitan Francesco Totti.

    La Roma, secondo mister Conte, possiede un organico di qualità e dai grandi valori tecnici, che a inizio stagione era partita per raggiungere grandi obiettivi e che ora non sono rispecchiati dalla posizione occupata in classifica. In parte, la situazione connessa al tecnico Zdenek Zeman ed ai problemi interni allo spogliatoio hanno influenzato le difficoltà della squadra, così come Antonio Conte ritiene andando a pagare, poi, per i mancati risultati: “noi tecnici siamo legati ai risultati e quindi la società ha preso questa decisione dando fiducia a Andreazzoli, un tecnico di cui parlano tutti bene”. Per questo la Juventus dovrà prestare attenzione alla voglia di riscatto dei giallorossi e dovrà continuare a mantenere il suo atteggiamento umile ed equilibrato, senza fare voli pindarici in un momento tanto importante della stagione: se prima Conte non vedeva la crisi, ora che sono giunti copiosi complimenti ed elogi non ritiene opportuno esaltarsi preferendo concentrarsi sul percorso di crescita della squadra, che punta a riconfermarsi “leader”.

    Conte e la Juventus alla prova-Roma | © Jeff J Mitchell/ Getty Images Sport
    Conte e la Juventus alla prova-Roma | © Jeff J Mitchell/
    Getty Images Sport

    Per quanto riguarda le scelte degli uomini che scenderanno in campo all’Olimpico, il quadro del gruppo bianconero fotografa una squadra ritornata dalla Scozia con il morale alle stelle, nella quale anche i gregari hanno ben figurato: anche per questo mister Conte rifiuta l’idea delle gerarchie prestabilite, sia in attacco che negli altri reparti.

    Se prima la coppia “titolare” era quella composta da Vucinic-Giovinco, ora – anche dopo la notte di Champions – sembra essere quella composta da Vucinic e Matri, ed “è normale valutare lo  stato di forma nell’effettuare le scelte, avendo la possibilità di scegliere fra cinque attaccanti”. In difesa, invece, prosegue positivamente il  recupero di Giorgio Chiellini che è vicini al rientro e Conte si augura di poterlo avere a disposizione contro il Siena.

    Dopo aver affrontato le tematiche strettamente connesse alla sua Juventus, Antonio Conte parla poi dei diversi temi di stretta attualità, dal caso Pistorius al brutto infortunio di Diego Milito nella gara di ieri contro il Cluj, alla scomparsa di Carmelo Imbriani.

    Nel primo caso, si mostra cauto nell’esprimere giudizi prima che ci sia chiarezza su quanto successo; nel secondo caso, invece, si mostra dispiaciuto per il Principe interista, “un gran calciatore e un ottimo ragazzo” augurandosi che si riprenderà presto; infine, profonda tristezza “per la scomparsa del mio amico Carmelo Imbriani”.

  • La Juventus può vincere la Champions? Il parere di Vialli

    La Juventus può vincere la Champions? Il parere di Vialli

    La vittoria della Juventus contro il Celtic in Champions League ha acceso i riflettori europei sulla squadra di Conte che finora, nonostante fosse la protagonista del campionato italiano ormai da due stagioni, nel panorama continentale viaggiava ancora a fari spenti, da outsider che appare nella scena europea che conta dopo anni di assenza. La vittoria del suo girone, eliminando i campioni d’Europa in carica del Chelsea e battendoli allo Stadium avrebbe potuto essere un “segnale” in tal senso, ma soltanto la vittoria per 3-0 al Celtic Park ha contribuito a mostrare una squadra attrezzata anche in campo europeo o, perlomeno, che può provare a giocarsela. Gli ottavi di finale, seppur quasi “ipotecati” sono ancora da conquistare con il ritorno del 6 Marzo a Torino, ma i commenti sulla prestazione di Coppa della Juventus sono stati molto positivi, quasi unanimemente. In tal senso, è da considerare il punto di vista di Gianluca Vialli, opinionista Sky e capitano della Juventus di Lippi del 1996, l’ultima formazione bianconera a laurearsi campione d’Europa, che ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport in cui analizza con attenzione le chance europee della Signora.

    In particolare, il parere di Gianluca Vialli appare ancora più autorevole considerando la sua profonda conoscenza del calcio internazionale e, nello specifico, di quello britannico: ciò gli permette di cogliere le differenze tra il calcio italiano e quello inglese, a vantaggio di quello di “casa nostra” e gli stessi britannici (includendo in tal senso anche gli scozzesi, ndr) sembra siano rimasti ben impressionati dalla freddezza e dalla capacità di soffrire della squadra di Conte che dapprima ha retto all’urto e alla veemenza del Celtic e poi ha colpito in maniera letale, ben tre volte, anche approfittando degli svarioni difensivi.

    Juventus, può vincere la Champions? | © Jeff J Mitchell/ Getty Images Sport
    Juventus, può vincere la Champions? | © Jeff J Mitchell/
    Getty Images Sport

    In tal senso, dunque, è bene “ponderare” il successo della Juventus rispetto al valore dell’avversaria che non può ovviamente essere annoverata tra le grandi del calcio europeo. Tuttavia, il calore e il rumore assordante del Celtic Park avrebbero di certo intimorito la Juventus degli anni scorsi: basti pensare alla cocente sconfitta in terra inglese (con il Fulham) subìta in Europa League nel 2010 durante la gestione Zaccheroni, quando riuscirono a farsi eliminare dagli ottavi della competizione dilapidando il risultato d’andata di 3-1. La Juventus di Conte, ovviamente, è tutta un’altra cosa – e questo era già noto – ma la prova negli ottavi di Champions, in cui gli errori non sono ammessi, era la necessaria cartina di tornasole.

    Una sorta di “messaggioche la Juventus ha inviato alle grandi d’Europa, alle più quotate pretendenti alla Coppa dalle grandi orecchie: secondo Gianluca Vialli si è trattato di un “messaggio di serietà” che lascia trapelare uno studio approfondito da parte di Conte, notoriamente maniacale nella cura dei particolari. Basti pensare in tal senso alla sicurezza di Peluso (esordiente assoluto in Champions League), ma anche la vena realizzativa di Matri (alla sua prima rete in Champions, e che Vialli dichiara di stimare molto, ndr) e l’approccio utile e costruttivo di Padoin, entrato a gara in corso e capace di dare il suo contributo sul terzo gol di Vucinic. Si parla, dunque, ancora una volta di gruppo, con i gregari che diventano importanti protagonisti, ma non è possibile tacere della prova maiuscola di Marchisio e Pirlo, così come della sicurezza di Barzagli e Bonucci.

    Questa Juventus ha dimostrato di esser capace di esprimersi al meglio sotto pressione, quando la posta in gioco è elevata e non si può sbagliare, coniugando coralità e atletismo alla qualità di alcune individualità che nel gruppo armonico si esaltano e secondo Vialli la forza di questa squadra è il centrocampo, che mister Conte esalta “perchè gli è rimasto qualcosa della vecchia vita da calciatore, con le coperture richieste agli attaccanti e il sostegno dei terzini”.

    Tuttavia, la Juventus nonostante le premesse positive, deve ancora misurarsi contro una squadra avversaria dalle individualità eccelse, per capire quali saranno le sue capacità nel fermare gli “alieni”. Il riferimento è, ad esempio, al Barcellona di Messi, ma anche al Real Madrid di Cristiano Ronaldo o al Manchester United: se dovesse trovarsi di fronte a squadre del genere, la Juventus sarà chiamata alla “prova del fuoco” e bisognerà vedere “se sarà in grado di fermare i fenomeni individuali”. 

    Prima, però, bisogna approdare definitivamente ai quarti di finale e, per questo, la Juventus dovrà giocare il ritorno con gli scozzesi con il medesimo ardore e impegno della gara d’andata: soltanto volando basso e preservando la propria fame, la Signora potrà continuare nel suo ruolo di outsider di lusso. Antonio Conte, probabilmente, sarebbe d’accordo.

  • Celtic-Juve, l’esordio di Conte in Champions. Asamoah in panchina

    Celtic-Juve, l’esordio di Conte in Champions. Asamoah in panchina

    Ritorna la Champions League e sarà l’esordio in panchina per Antonio Conte nella massima competizione a livello europeo. Infatti, l’allenatore bianconero ha dovuto saltare tutta la Fase a Gironi per squalifica e sembra più carico che mai in vista della sfida Celtic-Juventus, valida per l’andata degli Ottavi di Finale. La squadra bianconera ha deciso di allenarsi sul campo del Glasgow Rangers, indisponendo oltremodo alcuni componenti della formazione biancoverde. L’ambiente scozzese sembra già caldo e al Celtic Park sono previsti circa 60mila spettatori (tutto esaurito), pronti a spingere i propri idoli verso la vittoria. Tra le mura amiche, il Celtic diventa un avversario ostico, tanto da aver fermato anche il Barcellona durante la Fase a Gironi (anche se vinsero tirando in porta 2 volte e subendo il possesso palla blaugrana superiore al 70%).

    CELTIC – Squadra al completo per il tecnico degli scozzesi Lennon, che punterà sull’ottima forma dell’attaccante Hooper per scardinare l’organizzatissima difesa juventina. Per il resto, il Celtic non offre individualità di livello importante, escluso Samaras, elemento di grande esperienza, ma non fortunato dal punto di vista fisico. L’allenatore punta molto sul collettivo e sulla grinta dei suoi ragazzi. Gli scozzesi sono abili nel proteggere la propria porta e ripartire in contropiede.

    Esordio per Antonio Conte in Champions League © Stu Forster/Getty Images
    Esordio per Antonio Conte in Champions League © Stu Forster/Getty Images

    JUVENTUS – Qualche assenza pesante invece per Antonio Conte. Il tecnico bianconero, oltre a dover rinunciare a Chiellini (ancora fermo ai box), dovrà fare a meno di Asamoah, tornato domenica dalla Coppa d’Africa e l’ex mister di Siena e Bari preferisce farlo partire dalla panchina. Per il resto, formazione al completo con Buffon in porta. Trio difensivo formato da Bonucci, Barzagli e Caceres. A centrocampo gli esterni saranno Peluso a sinistra e Lichtsteiner a destra, mentre gli interni Vidal, Marchisio e Pirlo. In attacco, accanto a Vucinic (recuperato dopo l’infortunio contro la Fiorentina) giocherà Matri. Ancora panchina per Quagliarella e Giovinco.

    Dopo la vittoria in campionato contro la Fiorentina, ci si aspetta una conferma in campo europeo per la Juventus, che arriva al match in buona forma, dopo aver passato un periodo di leggera crisi a gennaio. La posta in palio è alta anche se Buffon e Conte hanno mostrato molta tranquillità nel corso della conferenza stampa di pre-gara, mostrandosi entrambi molto ottimisti sul risultato finale.

    PROBABILI FORMAZIONI CELTIC-JUVENTUS
    Celtic (4-4-2): Forster; Lustig, Wilson, Mulgrew, Izaguirre; Brown, Wanyama, Ledley, Commons; Samaras, Hooper. Allenatore: Lennon.
    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Caceres; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Peluso; Vucinic, Matri. Allenatore: Conte.

  • Juventus ospite dei Rangers. Torna Asamoah, Vucinic recupera

    Juventus ospite dei Rangers. Torna Asamoah, Vucinic recupera

    La missione-Glasgow della Juventus è iniziata con lo sbarco in terra scozzese, alla vigilia del match degli ottavi di andata di Champions League contro il Celtic in programma domani sera alle 20.45. In mattinata si è svolta la prima seduta di allenamento in casa degli odiati “cugini” Rangers, al Murray Park in una cornice caratterizzata da freddo gelido e temperature prossime allo zero, con le colline innevate vicino al campo d’allenamento. Ma non sarà il clima rigido a spaventare la Juventus di mister Antonio Conte, galvanizzata dal successo contro la Fiorentina in campionato ed, ora, totalmente proiettata al fondamentale impegno europeo, che può valere una mezza stagione. Piuttosto, il fattore campo potrà essere un elemento da considerare con attenzione, anche perchè è risaputo che il tifo del Celtic è fra i più calorosi e rumorosi d’Europa, e ne ha già dato prova in altre circostanze, come nel caso del match di Champions contro il Barcellona, e che in queste ore negli ambienti del Celtic si è registrato un certo malumore per la decisione della Juventus di andare ad allenarsi nell’impianto degli acerrimi rivali dei Rangers.

    Juventus ospite dei Rangers, torna Asamoah  e Vucinic recupera | © Andreas Solaro/Getty Images
    Juventus ospite dei Rangers, torna Asamoah e Vucinic recupera | © Andreas Solaro/Getty Images

    Ma, contesto infuocato a parte, l’aspetto essenziale su cui focalizzarsi è cercare di capire quali saranno gli uomini che mister Conte sceglierà per la battaglia del Celtic Park. Buone notizie provengono dal ritorno di Asamoah, reduce dalla Coppa d’Africa, tra i disponibili considerando che è riuscito a imbarcarsi sul volo Johannesburg-Londra per poi proseguire alla volta di Glasgow e raggiungere la squadra, che non vedeva dal 21 Dicembre scorso, ossia dall’ultima gara di campionato del 2012, quando la Juventus vinse contro il Cagliari sul neutro di Parma. Da allora, la sua assenza si è molto avvertita anche perchè era complesso sostituire un calciatore con le sue caratteristiche sulla fascia: il rientro di Asamoah, dunque, stanchezza del viaggio a parte, è una manna dal cielo per Conte che potrebbe decidere anche di schierarlo da titolare dopo aver valutato le sue condizioni fisiche, ancor di più perchè De Ceglie ha riportato una lesione di primo-secondo grado al muscolo semitendinoso della coscia destra e non sarà, quindi, disponibile.

    Oltre ad Asamoah, la notizia confortante per Conte giunge dall’infermeria bianconera, con Mirko Vucinic che sembra aver smaltito completamente il piccolo fastidio al ginocchio riportato nella gara contro la Fiorentina di sabato scorso e, pertanto, potrebbe partire titolare in attesa di capire chi sarà il suo compagno di reparto: Matri o Giovinco? Dopo la rete segnata contro i Viola (senza scarpetta, ndr) che ha fatto seguito al gol contro il Chievo sono in crescita le quotazioni di Matri, anche perchè dal punto di vista delle caratteristiche fisiche sembra meglio adattarsi a fronteggiare un confronto corpo a corpo con la difesa scozzese rispetto alla Formica Atomica.

    In difesa, ritorna Leonardo Bonucci – che in campionato ha “riposato” per due giornate per scontare la squalifica – al fianco di Barzagli e Martin Caceres, mentre il centrocampo sarà quello “ideale” con Vidal, Pirlo e Marchisio. In tal senso, dovrebbero giungere conferme sugli intenti di mister Conte durante l’allenamento di rifinitura, previsto alle ore 18 italiane (17 locali) al Celtic Park, lo stadio che domani sera sarà tutto esaurito e si prevederà quasi interamente bianco verde, in un’assordante bolgia che tenterà di intimorire la Juventus. I nervi saldi e la totale concentrazione, dunque, saranno un imperativo fondamentale per la Signora.

  • La Juve sfida la Fiorentina nell’inferno dello Stadium

    La Juve sfida la Fiorentina nell’inferno dello Stadium

    La 24° giornata di campionato riserba gia due match d’eccellenza infatti l’anticipo di Sabato 09 Febbraio manda in scena le due sfide-scudetto, si inizia con la Juve che riceverà la visita della Fiorentina e, a seguire, il Napoli che invece dovrà vedersela  all’Olimpico con la Lazio. Riflettori tutti puntati alle 18 sullo Juventus Stadium che per l’occasione, lo scrive la società bianconera sul proprio sito ufficiale, prenderà le sembianze dell’inferno. La frase dantesca non è piaciuta ai viola che non hanno perso tempo a ribadire le rivalità e le antipatie verso i bianconeri.  Ma accantonate le polemiche, sia Mister Conte che Vincenzo Montella sono determinati a non fallire l’appuntamento l’uno per mantenere il vantaggio sui rivali per lo scudetto l’altro per non allontanarsi dal treno Champions. Inoltre entrambi sperano di poter confermare l’addio al periodo no in cui le due formazioni sono incappate nel mese di Gennaio.

    Andrea Pirlo
    Niente Pallone d’Oro per Pirlo © Claudio Villa/Getty Images

    Per Antonio Conte si apre la settimana ricca di impegni con il grande ritorno Martedì 12 Febbraio in Champions League. Classico 3-5-2 con continue emergenze in difesa per la squalifica di Bonucci e l’assenza ormai lunga di Chiellini. Spazio a Marrone, Peluso e Barzagli con i due laterali De Ceglie sulla corsia di sinistra e su quella opposta Lichtsteiner. A centrocampo spazio a Vidal, Pirlo e il ritrovato Marchisio con attacco formato da Vucinic e Matri, quest’ultimo prova a fare affidamento sul suo momento positivo avendo segnato 4 reti nelle ultime 4 gare.

    Anche Mister Montella dovrà fare i conti con le assenze con Aquilani e Migliaccio costretti a stare fermi per un turno. Il 3-5-2 schierato da Montella prevede Viviano tra i pali, Roncaglia Rodriguez e Savic nelle retrovie; a centrocampo Cuadrado e Pasqual agiranno sulle corsie con Romolo, Pizarro e Boja Valero inmezzo. A Jovetic e Toni il compito di far male la Vecchia Signora.

    Juve-Fiorentina Le probabili Formazioni

    Juventus (3-5-2):Buffon; Barzagli; Marrore; Peluso; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio;De Ceglie; Vucinic; Matri. All. Conte
    A Disp. Storari;Robinho;Padoin; Caceres; Pogba; Giaccherinii; Giovinco; Quagliarella; Anelka

    Fiorentina (3-5-2): Viviano; Roncaglia; Rodriguez; Savic; Cuadrado; Romolo; Pizarro; Boja Valero; Pasqual; Jovetic; Toni. All: Montella
    A Disp. Neto; Lupatelli; Tomovic; Compper; Bernardeschi; Wolski; Capezzi; Llama;Ljajic; Larrondo; El Hamdaoui.

  • Conte non sente rivalità con la Fiorentina. Bonucci ricorso respinto

    Conte non sente rivalità con la Fiorentina. Bonucci ricorso respinto

    Alla vigilia di Juventus-Fiorentina la conferenza stampa di Antonio Conte offre spunti interessanti per analizzare il match di sabato alle ore 18 contro la squadra di Montella, ma anche per testare più in generale gli umori dello spogliatoio bianconero nel periodo di maggiore pressione, fra campionato e l’imminente ottavo di Champions League contro il Celtic. Per la Juventus il momento delicato del calendario coincide con il momento delicato dell’infermeria, anche se sembrano giungere buone notizie dai recuperi di Claudio Marchisio e Sebastian Giovinco, che sembra potranno essere disponibili già da domani, mentre Isla e Lichtsteiner hanno qualche problema: rispettivamente, influenza e fastidio al collo. Inoltre, rientrerà anche Mirko Vucinic che ha scontato la giornata di squalifica del post Juventus-Genoa: ancora assenti, invece, Leonardo Bonucci in difesa, considerando che è stato respinto il ricorso da parte della prima sezione della Corte di Giustizia Federale, e lo stesso mister Antonio Conte (che non aveva voluto ricorrere) e che seguirà la gara nel suo box schermato in tribuna, così come accadde all’andata al Franchi.

    Una circostanza che si ripete e che, probabilmente, permetterà al tecnico juventino di affrontare il match con maggiore calma, senza sentire le pressioni di una gara tanto tirata e sentita. In tal senso, è lo stesso Conte a precisare che “noi non sentiamo particolare rivalità con la Fiorentina, sono le altre squadre che quando giocano contro di noi fanno sempre la partita della vita”. E’ fondamentale raggiungere il bottino pieno contro i Viola, ossia la vittoria, anche se non sarà semplice contro una squadra forte che “gioca un bel calcio, come noi”, senza pensare alle distrazioni europee e la gara contro il Celtic di martedì: “la gara di domani è la più importante, poi penseremo alla Champions”.

    Conte non sente la rivalità con la Fiorentina | © ALBERTO PIZZOLI/Getty Images
    Conte non sente la rivalità con la Fiorentina | © ALBERTO PIZZOLI/Getty Images

    Il messaggio è, dunque, molto chiaro: step by step, anche se Antonio Conte non nasconde il suo fastidio verso la decisione della Lega di fissare la gara contro la Roma per sabato prossimo alle 20.45 piuttosto che in posticipo domenicale oppure nella giornata di lunedì: in tal senso, la Juventus avrebbe il vantaggio di recuperare più energie domani, evitando “di andare a dormire alle 2”, ma poi giocherà martedì sera e sabato in anticipo.

    Una circostanza che per Antonio Conte non ha una ratio, ed anzi risulta strano che si decida di far giocare la Juventus “in tutta fretta”, non tutelandola e costringendola a tre partite in sette giorni in un momento in cui anche un solo giorno in più per recuperare sarebbe molto importante, ancor di più che – a causa degli impegni della Nazionale – la squadra ha avuto solo un giorno per preparare il match contro la Fiorentina, e Andrea Pirlo è tornato a Torino con un acciacco alla gamba ma ci si augura possa essere solo un affaticamento.

    Le difficoltà, però, temprano la squadra ed esaltano la Juventus, almeno secondo quanto sostiene Conte da qualche settimana, probabilmente anche per caricare l’ambiente dopo il mese difficile di Gennaio, che sembra ormai alle spalle non soltanto sul calendario: “dobbiamo stringere i denti, stiamo affrontando l’emergenza a testa alta, senza snaturarci, facciamo di necessità virtù”.

  • Marchisio vuol esserci: “provo a rientrare con la Fiorentina”

    Marchisio vuol esserci: “provo a rientrare con la Fiorentina”

    La sfida alla Fiorentina di sabato pomeriggio allo Stadium sarà un impegno fondamentale nel cammino della Juventus, che aprirà il periodo più intenso della stagione bianconera, in un susseguirsi di impegni al cardiopalma, iniziando dal match degli ottavi d’andata di Champions League contro il Celtic di martedì prossimo, e passando poi per la gara con la Roma nella giornata di campionato seguente. La Juventus di Conte si avvicina a questa fase tanto delicata con una squadra rimaneggiata da infortuni e impegni di Nazionale, ma proverà a serrare i ranghi e gestire al meglio le forze e le energie. Sarà una settimana importantissima, come lo stesso Claudio Marchisio – veterano bianconero nonostante sia un classe 1986 – ha sottolineato quest’oggi, a margine di una giornata organizzata dalla Nike a Vinovo con la partecipazione di sedici giovani giocatori selezionati fra oltre centomila giovani promesse. Il centrocampista bianconero è reduce da un infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo nella scorsa giornata di campionato contro il Chievo ed è ancora in dubbio per l’impegno con la Fiorentina anche a causa dei tempi molto ristretti per il recupero.

    Marchisio punta a rientrare con la Fiorentina | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Marchisio punta a rientrare con la Fiorentina | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Saranno decisive le prossime 48 ore, anche se “deciderà Conte se rientrerò con la Fiorentina o con il Celtic. Abbiamo qualche giorno per valutare come sto e da parte mia c’è sempre voglia di giocare e anche di rischiare qualcosa non essendo al 100%”. Se le condizioni di Marchisio sono ancora in dubbio, il Principino della Juventus si esprime sulle condizioni della squadra, fotografando il momento bianconero e, soprattutto, il mese nero di Gennaio – ormai alle spalle – con la speranza di “tornare ai nostri livelli abituali”. La presente stagione, come lo stesso Claudio Marchisio sottolinea, ha un coefficiente di difficoltà notevolmente superiore rispetto alla scorsa annata, considerando che “abbiamo molti più impegni ravvicinati, mentre nell’ultima stagione giocavamo ogni sette giorni e avevamo più tempo per recuperare gli acciacchi”.

    Sul tema lotta-scudetto Claudio Marchisio è concorde con la maggior parte dei suoi compagni bianconeri che in questi giorni hanno indicato unanimemente il Napoli come la vera anti-Juve, in attesa dello scontro diretto del prossimo 1 Marzo allo Stadio San Paolo. Ed è significativo che gli elogi al Napoli ed alle potenzialità della squadra di Mazzarri provengano proprio dallo stesso Marchisio che, fino a qualche settimana fa, era stato protagonista di uno scambio di battute a distanza con l’ambiente partenopeo, che si era risentito per l’antipatia “sportiva” dichiarata dal centrocampista della Juventus.

    Marchisio ha, in seguito, ben chiarito la portata delle sue parole ed oggi afferma che “il Napoli è l’avversaria numero uno in campionato, hanno fatto un gran lavoro e hanno dimostrato tutta la loro forza e si giocheranno lo scudetto con noi fino all’ultimo”.

    In tal senso, la prossima giornata oltre a Juventus-Fiorentina proporrà anche lo scontro Lazio-Napoli, ma Marchisio preferisce pensare soltanto alla corsa della Juventus, nella quale risulteranno decisive le motivazioni e la voglia di vincere, anche se “giocando ogni tre giorni non è facile giocare sempre a mille”.

    L’essenziale è, dunque, non concedersi più distrazioni perchè, soprattutto in Champions League, anche un piccolo passo falso rischia di non essere recuperabile.

  • Matri e la fiducia ritrovata: “la concorrenza non mi spaventa”

    Matri e la fiducia ritrovata: “la concorrenza non mi spaventa”

    Lo scorso anno è stato il capocannoniere dell’attacco della Juventus Campione d’Italia, con dieci reti messe a segno, mentre quest’anno con l’arrivo di Sebastian Giovinco il suo impiego è stato part-time, anche a causa di una grande concorrenza interna: finora, però, uno dei problemi della Juventus di Conte è stata proprio la freddezza sottoporta, la concretizzazione delle occasioni create, al punto da render necessario l’acquisto di un rinforzo (che ancora dovrà essere testato sul campo) come Nicolas Anelka. Nonostante ciò, Alessandro Matri, dopo la buona prova contro il Chievo in cui ha realizzato la rete (bellissima, al volo) del 2-0, ostenta serenità e ottimismo, guardando al futuro prossimo con fiducia. Sarà perchè, dopo un periodo di digiuno, ha finalmente ritrovato la via del gol con maggiore continuità, al punto da essere attualmente l’attaccante bianconero con la migliore media realizzativa con 5 reti in 21 partite; sarà perchè la Champions League si avvicina sempre più e nella gara d’andata contro il Celtic lui stesso sogna di realizzare la sua prima rete nella competizione più importante d’Europa; sarà perchè ala Juventus sta bene e vuol rispettare il suo contratto che lo lega alla Signora per altri quattro anni, accettando di “sudarsi” e “conquistarsi” il posto in campo.

    Matri, la concorrenza non lo spaventa | © Dino Panato/Getty Images
    Matri, la concorrenza non lo spaventa | © Dino Panato/Getty Images

    Alessandro Matri è un attaccante atipico da questo punto di vista perchè non mostra manie di protagonismo, non fa polemiche, nè gesti fuori posto: attende il suo turno, e cerca di capitalizzare al meglio le occasioni che gli si presentano, senza lasciarsi turbare da “voci assurde che ho letto sul mio conto” in merito al calciomercato ormai concluso, in cui si ipotizzava quotidianamente una sua partenza in direzione Lazio o Fiorentina. Tutto ciò non è accaduto, e proprio nella gara di sabato prossimo contro i Viola, Alessandro Matri potrebbe essere ancora titolare in coppia con Vucinic, a causa dell’assenza di Giovinco che sta ancora smaltendo la forte contusione rimediata contro il Chievo.

    Un’occasione importante, ma soprattutto un match delicato per la Juventus considerando la forza dell’avversario e l’importanza dei punti in palio, con il Napoli sempre a meno tre. A proposito della lotta scudetto, Matri teme molto la concorrenza dei partenopei di mister Walter Mazzarri, perchè “è un gruppo che gioca insieme da tanti anni, ben consolidato e saranno loro la nostra avversaria fino alla fine, è una squadra che non molla mai”. 

    I gol di Matri, dunque, saranno fondamentali in un campionato che, fino alla fine, procederà in maniera tirata ed intensa, lottando su ogni singolo punto da conquistare, cercando di non far rimpiangere quel  “top player” tanto sognato che non è mai arrivato e provando a ritagliarsi un posto importante nelle gerarchie di Conte prima che, in estate, arrivi Llorente che, di fatto, presenta caratteristiche di gioco simili a lui: Alessandro Matri, però, non si lascia intimorire da quel che sarà ed, anzi, per la prossima stagione si è già fissato un obiettivo molto importante ed ambizioso: i Mondiali di Rio de Janeiro 2014. Per guadagnarsi la convocazione, però, è necessario trovare spazio con continuità e cercare di “fare meglio con la Juventus” anche perchè la concorrenza in maglia Azzurra (con la coppia Balotelli-El Sharaawy su tutti) è ancora più agguerrita: “ma sognare non costa nulla”.