Tag: antonio cassano

  • Torino-Inter 0-2, le pagelle. Milito e Cassano stendono i granata

    Torino-Inter 0-2, le pagelle. Milito e Cassano stendono i granata

    Serviva una prova della riscossa e l’Inter a Torino stende la squadra granata di Ventura grazie a un 2 a 0 firmato da Milito e Cassano. Buona la prova dei nerazzurri, soprattutto in fase difensiva grazie alla nuova accoppiata difensiva Juan Jesus, Ranocchia che hanno praticamente annullato ogni velleità di segnare degli attaccanti del Torino. Inter che davanti si mostra cinica e spietata tramutando in gol forse le due uniche vere e proprie palle gol concesse, ritrovando il sorriso con un Cassano che aumenta il suo bottino personale con 6 gol messi a segno verso i granata. Stramaccioni sorride e gongola in vista della prossima partita di Europa League. Le nubi sono all’orizzonte, il sole splende su Torino.

    LA PARTITA

    Stramaccioni decide di cambiare, cercando di limitare il passivo troppo elevato subito nelle ultime uscite, scegliendo un 4-4-1-1 con Milito unica punta e lanciando sin dal primo minuto Juan Jesus come centrale difensivo. Ancora in mediana Pereira, e sulle corsie difensive spazio a Nagatomo e Jonathan. Ventura dal canto suo conferma il suo 4-2-4 classico.

    Diego Milito e Antonio Cassano © Claudio Villa Getty Images Sport
    La partita parte al piccolo trotto, con ritmi bassi e poche azioni degne di nota per la noia dei tifosi. Solo una fiammata di Milito al quindicesimo minuto accende gli animi dei nerazzurri: l’attaccante argentino prova una conclusione al volo da fuori area, calciando di potenza e precisione al tempo stesso, trovando l’angolino basso e portando i suoi in vantaggio con un gol bellissimo. La reazione del Torino è poca cosa, e la partita torna sui ritmi iniziali, con le squadre che pur accelerando il gioco difficilmente riescono a creare azioni pericolose. Primo tempo che si chiude con l’Inter in vantaggio dopo 3 minuti di recupero. Da segnalare un problema alla spalla per Jonathan a seguito di uno scontro gioco.

    Nella ripresa è infatti il brasiliano a lasciare il campo per un rientro importante come quello di Ricky Alvarez, a lungo assente dai campi da gioco dopo l’infortunio dello scorso anno. Stramaccioni fa scalare Pereira in difesa a sinistra, con Nagatomo sul versante opposto e Alvarez in mediana a sinistra. L’Inter acquista di qualità con questa mossa e si affaccia più volte pericolosamente nei pressi dell’area di rigore granata. Ventura si gioca le sue carte togliendo al 15’ sia Stevanovic che Sgrigna e inserendo Cerci e Meggiorini. Spreca l’occasione della vita il Torino al ventesimo, su una ripartenza velocissima con Bianchi che servito da Meggiorini calcia forte ma troppo centrale colpendo Handanovic in pieno. Stramaccioni poco toglie Sneijder inserendo Cassano, con l’olandese visibilmente infastidito dalla sostituzione. Il Torino spinge fortissimo abbassando la testa e sfruttando la freschezza di Meggiorini e Cerci che sulle fasce hanno moltissimo spazio. L’Inter è brava a tenere botta e quando le forze del Toro scemano, gli uomini di Stramaccioni fanno male ai granata con il colpo del ko firmato Cassano, che servito da Alvarez, lascia scorrere la palla elude la difesa di Masiello e batte Gillet per la rete del 2 a 0.

    Pagelle Torino Inter

    Ogbonna 6 Dopo la partita contro la nazionale dimostra di avere moltissima personalità, chiudendo quando può e ripartendo palla al piede con la licenza di calciare anche in porta.

    Masiello 5,5 Si perde un po’ troppo facilmente l’uomo sul velo di Miltio, lasciando Cassano indisturbato sulla rete del 2 a 0.

    Stevanovic 5 Sarà che vuole dimostrare tutto e subito contro la sua ex squadra, ma fatto sta che stasera non gliene riesce mezza e va a riposo sostituito da Ventura. Deludente

    Bianchi 5,5 Si trova un cliente scomodo come Juan Jesus che gli chiude tutte le porte in faccia. L’unica occasione buona la spara sul ginocchio di Handanovic.

    Juan Jesus 7,5 Alla faccia dell’inesperienza. 20 anni e non sentirli. Dirige il reparto arretrato con la sicurezza di un veterano e non sbagli un colpo. Saracinesa. Il maestro Thiago Silva in nazionale ha raccolto il suo erede.

    Ranocchia 7 Stesso discorso per Juan Jesus, per un Ranocchia ritrovato dopo la scorsa stagione non proprio esaltante. Stasera si fa carico delle sue responsabilità e diventa il leader nerazzurro della difesa interista.

    Cassano 6,5 Fantantonio torna a segnare, dimostrando come il Torino sia una delle sue vittime preferite. Protezione palla e gol sono ormai il suo marchio di fabbrica

    Milito 7 Il Principe è spietato. Tocca un pallone davanti e lo tramuta in gol realizzando una rete bellissima e al tempo stesso difficile dai 25 metri, infilando un incolpevole Gillet.

    TORINO:Gillet 5,5, Darmian 6, Glik 6, Ogbonna 6, Masiello 5,5, Brighi 6, Gazzi 5,5, Stevanovic 5 (dal 57’ Cerci 5,5), Sgrigna 5,5 (dal 57’ Meggiorini 5,5), Bianchi 5,5, Santana 5. All. Ventura

    INTER :Handanovic 6,5; Jonathan 5,5 (45’ Alvarez 6,5), Ranocchia 7, Juan 7,5, Nagatomo 6; Zanetti 6,5,
    Cambiasso 6, Guarin 6,5 (80’ Gargano), Pereira 6; Sneijder 6 (65’ Cassano 6,5); Milito 7.

    Video Gol e Highlights Torino Inter
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  • Torino-Inter Juan Jesus e difesa a tre per domare il Toro?

    Torino-Inter Juan Jesus e difesa a tre per domare il Toro?

    Dopo la caduta contro la Roma di Zeman, Stramaccioni e la sua Inter sono pronti al riscatto nel posticipo di stasera contro il Torino di Ventura. Statistiche alla mano, giocare fuori casa per i nerazzurri diventa un vantaggio, considerando come nelle trasferte europee (Spalato e Vaslui) e in quella contro il Pescara, l’undici interista abbia sempre portato a casa i 3 punti, dimostrando al tempo stesso anche una notevole solidità difensiva. Il trend negativo invece porta proprio il nome di San Siro, dove l’Inter invece di tranre vantaggio diventa una squadra piccola e poco efficace sottoporta. La pausa forzata per le nazionali, dovrebbe aver fatto rigenerare qualche giocatore non proprio al top, e concesso due settimane di buon lavoro al tecnico nerazzurro per provare le sue idee tecnico tattiche sui nuovi arrivi. Una cosa è certa, Ventura e il suo Torino in casa, non sono un avversario facile, e sicuramente non renderanno la vita facile ai nerazzurri.

    Juan Jesus © Claudio Villa Getty Images Sport
    TORINO- Il tabellino stagionale granata parla chiaro: un pari e una vittoria con zero gol subiti, sono sicuramente un buon inizio di stagione. Stasera c’è bisogno di confermare quanto di buono visto nelle prime uscite stagionali. Ventura dovrebbe a questo punto confermare il suo modulo ultra offensivo, con 4 punte, schierando un 4-2-4 tutto ali e tanta corsa. Nell’undici iniziale: Gillet tra i pali, con davanti linea a quattro uomini composta da Glik e la rivelazione Ogbonna al centro, e l’ex rossonero Darmian e Masiello sulle corsie laterali. Ovviamente in mediana spazio per Brighi e Gazzi, con compiti prevalentemente difensivi, mentre sulle ali è attesa la corsa e la spinta di Vives e l’ex nerazzurro Stevanovic. Davanti prima punta il bomber Rolando Bianchi affiancato da un ispiratissimo Sgrigna.

    INTER- Stramaccioni deve dimostrare come la sconfitta casalinga contro la Roma sia stata solo una deviazione di percorso, un errore, un black-out non ripetibile. La strada dei tre punti deve essere ritrovata sin da subito, e con essa quella del bel gioco, anche perché tra campionato e Europa League incombe un tour de force a livello di partite da giocare non indifferente. Stramaccioni a questo punto avrebbe in mente qualche idea particolare in merito al modulo da schierare in campo: se dovesse scegliere di lasciare tutto invariato, spazio al 4-3-1-2 con l’innesto di Samuel al centro della difesa e con Pereira in mediana invece che sulla corsia difensiva. Mentre sta circolando nell’aria (soprattutto guardando le ultime indicazioni negli allenamenti) la possibilità di una difesa a tre con l’inserimento di Juan Jesus, e una mediana più folta per tamponare le offensive delle ali granata. Da segnalare il rientro del portiere Handanovic, dopo l’intervento al menisco e il recupero lampo di Rodrigo Palacio, con Stramaccioni, che dovrebbe comunque schierare Cassano nuovamente dal primo minuto in coppia fissa con il bomber Milito.

    PROBABILI FORMAZIONI TORINO INTER:

    TORINO (4-2-4): Gillet; Darmian, Glik, Ogbonna, Masiello; Brighi, Gazzi; Stevanovic, Sgrigna, Bianchi, Vives. A disposizione: L. Gomis, D’Ambrosio, Rodriguez, Di Cesare, Basha, Santana, Cerci, Verdi, Sansone, Meggiorini. Allenatore: Ventura

    INTER (4-3-1-2): Handanovic; Zanetti, Ranocchia, Samuel, Nagatomo; Guarin, Cambiasso Pereira; Sneijder; Milito, Cassano. A disposizione: Castellazzi, Belec, Silvestre, Juan Jesus, Jonathan, Bianchetti, Alvarez, Gargano, Duncan, Coutinho, Livaja, Palacio. Allenatore: Stramaccioni

  • Inter a Torino in cerca di riscatto

    Inter a Torino in cerca di riscatto

    Una sconfitta utile l’aveva definita Andrea Stramaccioni, nell’immediato post gara che aveva visto la sua Inter soccombere per 3 a 1 in casa contro i giallorossi guidati da Zeman. L’aggettivo che forse meglio di tutti racchiude questo inizio di stagione nerazzurro è ‘altalenante’, considerando le buone prove in trasferta, prima contro l’Hadjuk di Spalato, poi contro il Vaslui e contro il modestissimo Pescara, rimediando al tempo stesso nelle partite successive sconfitte e pareggi sul campo di San Siro, a dimostrazione di una continuità totalmente assente. I campionati si vincono con la continuità, e la Champions (quest’anno l’Europa League) con i dettagli, volendo citare Josè Mourinho. Questo Stramaccioni lo sa benissimo, ed è per questo motivo che l’Inter dovrà già domenica sera nel posticipo contro il Torino in trasferta, rialzare la testa, (prendere il toro per le corna, volendo fare un gioco di parole) e ritrovare i tre punti per ritrovare quella spinta motivazionale utile per le prossime settimane piene di impegni calcistici.

    Antonio Cassano © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Cosa c’è da salvare dopo la sconfitta e la lezione presa da Zeman? Bè sicuramente è chiaro come il reparto arretrato sia quello più sotto accusa, capace di subire in tre partite casalinghe ben 7 gol, dimostrando come la solidità difensiva assente nella passata stagione sia ancora da risolvere in questa prima parte di campionato. Walter Samuel, il ‘muro’, sta mostrando come la condizione fisica migliore sia ancora lontana, e Matias Silvestre, acquistato per completare il reparto arretrato, e per fare il salto di qualità sta deludendo sotto ogni punto di vista. Rimane Andrea Ranocchia, che nonostante la passata stagione assolutamente al di sotto di ogni aspettativa, sta dimostrando di essersi guadagnato la riconferma, e soprattutto sta scalando ogni tipo di gerarchia per il posto fisso da titolare al centro della difesa. Rimangono i dubbi sulla tenuta fisica di Chivu, ancora alle prese con la lussazione del dito al piede, e sull’inesperienza del giovanissimo Juan Jesus, forse troppo acerbo per un campionato difficile come la Serie A. L’ultimo arrivato sulla corsia sinistra, Alvaro Pereira, dopo l’iniziale periodo di ambientamento dovrà dimostrare il suo reale valore, e scalzare ogni dubbio di ballottaggio sulla corsia tra lui e Nagatomo, dirottando magari il nipponico a destra, e permettendo l’avanzamento di Zanetti in mediana.

    Risolti i problemi in difesa, le brutte notizie arrivano davanti, con Palacio fermo per un affaticamento muscolare, e quindi con molta certezza out per la trasferta torinese. Il ‘Trenza’ si è infortunato con la maglia della propria nazionale nel match contro il Paraguay, ipotizzando a questo punto un suo plausibile rientro nella trasferta europea, contro il Rubin Kazan nella prima partita valida per i gironi dell’Europa League. Spazio, quindi, dal primo minuto, come già capitato contro la Roma al tandem offensivo composto da Cassano e il Principe Diego Milito. Proprio il talento di Bari vecchia, vede nel Torino una delle sue vittime preferita con 5 gol all’attivo messi a segno contro i granata.

    Fiducia consolidata per Stramaccioni, ma a questo punto della stagione per evitare strascichi polemici infinitamente lunghi il riscatto nerazzurro è più che un obbligo!

  • Zeman demolisce Stramaccioni, Inter-Roma 1-3

    Zeman demolisce Stramaccioni, Inter-Roma 1-3

    Gioie e dolori. Gioie giallorosse e dolori nerazzurri. Se da un lato la Roma di Zeman si esalta alla fine di questo match, candidandosi ufficialmente insieme al Napoli di Mazzarri come le due uniche squadre anti Juve, dall’altro l’Inter di Stramaccioni che volava sulle ali dell’entusiasmo dopo la vittoria di Pescara, finisce rovinosamente a terra dopo questa battuta d’arresto. Risultato che non ammette repliche 3 a 1 a Milano per la Roma che dopo un primo tempo ben giocato, nella ripresa schianta senza usare mezzi termini un’Inter a corto di fiato e anche di idee. Stramaccioni dovrà riflettere sugli errori commessi e sulle modifiche da apportare. Il tempo è a suo favore considerando come la sosta per le nazionali mitigherà una sconfitta certamente più amara del previsto.

    INTER-ROMA LA PARTITA

    Stramaccioni cambia le carte in tavola, schierando a sinistra sia Pereira che Nagatomo, con il nipponico in veste di terzino sinistro, e l’ultimo arrivato più avanzato. Davanti spazio a Cassano in coppia con Milito che vince il ballottaggio con Palacio. Zeman conferma le aspettative schierando Florenzi in mediana.
    I giallorossi partono subito forte, con un pressing asfissiante, cercando di fermare dal nascere le fonti gioco nerazzurre. Roma che subito avanti dopo un quarto d’ora con il primo gol per l’esordiente Florenzi che approfittando dello splendido cross di Totti, si inserisce con un tempismo perfetto in area e batte di testa Castellazzi. La squadra di Zeman si abbassa notevolmente dopo aver realizzato la rete del vantaggio, passando il pallino del gioco nelle mani dell’Inter, che nonostante la buona volontà e il gioco espresso non riesce a trovare il guizzo decisivo per trovare la rete del pari. Quando sembra ormai finito il primo tempo, nel primo minuto di overtime Cassano servito in area da un lancio lungo, mette a sedere Castan e fa partire un destro ‘fortunato’ che impatta su Burdisso, prende una traiettoria beffarda cha scavalca Stekelenburg e si insacca in rete per il gol dell’1 a 1.

    Diego Milito © Claudio Villa Getty Images Sport
    Roma sprecona nell’avvio di ripresa con un paio di occasioni capitate ad Osvaldo e spedite in tribuna per la fortuna dell’Inter. Molto sfortunati i giallorossi che dopo aver perso per infortunio nel primo tempo De Rossi, perdono anzitempo anche Balzaretti,out per un problema fisico sostituito da Taddei. L’Inter si riversa in avanti e nel suo momento migliore da un’invenzione di Totti che serve l’assist perfetto a Osvaldo, nasce il gol che porta la Roma avanti per 2 a 1: il capitano giallorosso verticalizza tagliando fuori entrambi i centrali nerazzurri, trovando Osvaldo in solitario contro Castellazzi, con l’italo argentino che con un cucchiaio perfetto scavalca il portiere interista e prende gli applausi di tutto San Siro. Stramaccioni prova ad inserire Cambiasso e Coutinho, ma è nuovamente la Roma di Zeman a continuare ad attaccare e al 36’ a trovare con Marquinho un gol bellissimo e al tempo stesso quasi impossibile, considerando come il brasiliano calci dalla linea di fondo, beffando Castellazzi non proprio impeccabile nel coprire il suo palo. Da segnalare l’espulsione (somma di ammonizioni) di Osvaldo nel finale per aver colpito di mano la palla, con un eccessivo zelo di Bergonzi che avrebbe potuto evitare. Fischio finale con la Roma che esce sicuramente rigenerata dopo questo secco 3 a 1 che non lascia repliche.

    PAGELLE INTER-ROMA

    Castellazzi 5 Prendere un cucchiaio non è mai bello, e certamente la serata dopo il primo gol non era iniziato per il meglio. Ma l’errore sul terzo gol denota un piazzamento sbagliato che condanna ulteriormente la sua squadra.

    Ranocchia 5,5 Gioca una partita senza sbavature, poi si dimentica di chiudere su Osvaldo facendosi infilare come un pollo

    Guarin 6,5 Uno dei pochi dei suoi a non naufragare. Corre per tre e quando può prova la conclusione da lontano (forse anche troppo)

    Milito 5 Il principe stasera non riesce mai ad essere incisivo e quando dovrebbe colpire si fa anticipare sempre un attimo prima

    Osvaldo 7 Assolutamente decisivo. Prima con il gol capolavoro con citazione a Totti e poi con una trivela (citazione a Quaresma) che diventa l’assist perfetto per Marquinho

    Marquinho 7 Entra e cambia la partita con accelerazioni e dribbling. Gol splendido da posizione impossibile

    Florenzi 7 La meglio gioventù

    Totti 8 L’età non conta. Zeman lo fa giocare esterno? Lui corre come un ragazzino, disegnando calcio come un pittore e inventando traiettorie da vero artista. Insostituibile

    Inter (4-3-1-2): Castellazzi 5 ; Zanetti 5,5, Silvestre 5, Ranocchia 6, Nagatomo 6; Guarin 6,5, Gargano 6 (31′ st Coutinho sv), Pereira 6 (21′ st Cambiasso 5,5); Sneijder 5,5, Cassano 6,5 (6′ st Palacio 5); Milito 5.

    Roma (4-3-3): Stekelenburg 6,5; Piris 6, Burdisso 6,5, Castan 6, Balzaretti 6,5 (11′ st Taddei 6); Tachtsidis 6,5, De Rossi 6,5 (32′ Marquinho 7), Florenzi 7,5; Destro 5,5 (25′ st Lamela 6), Osvaldo 7, Totti 8

    Video Gol e Highlights Inter Roma
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  • Inter-Roma, Destro e Cassano contro il loro passato

    Inter-Roma, Destro e Cassano contro il loro passato

    Esordio stagionale in campionato per l’Inter di Stramaccioni a San Siro, impegnata questa sera alle ore 20 e 45 nel primo vero e proprio big match stagionale contro la Roma di Zeman. Dopo aver conquistato (non senza sudare) la qualificazione ai gruppi di Europa League con il pareggio casalingo contro il Vaslui, stasera arriverà il primo vero test stagionale per capire quale sia la reale forza dell’Inter, e magari per Stramaccioni, per screditare il trend negativo che vede i nerazzurri non vincere mai nelle mura del proprio stadio. Zeman e la sua Roma cercano la prima vittoria esterna, dopo aver di fatto certamente un po’ deluso le aspettative dei tifosi nel primo match casalingo pareggiato per 2 a 2 contro un modesto Catania. Solitamente guardando al passato, le sfide tra Inter e Roma hanno sempre regalato suon di gol e spettacolo, a questo punto considerando l’avvento sulle reciproche panchine di due allenatori votati al calcio d’attacco, stasera le premesse per una sfida al cardiopalma ci sono tutte.

    Mattia Destro © Giuseppe Bellini Getty Images Sport
    INTER- Stramaccioni ha voglia di rivincita e rivalsa contro la società capitolina che non ha certamente creduto in lui. Dopo la parentesi delle giovanili giallorosse, il tecnico romano è di fatto passato ad allenare la primavera nerazzurra, vincendo tutto e guadagnandosi il gradino più alto. La voglia di fare bella figura davanti a un suo idolo come Zeman è moltissima, e oggi con gli innesti dei nuovi arrivati, i nerazzurri cercheranno di cancellare la brutta parentesi europea. Pochi dubbi sul modulo con il confermatissimo 4-3-2-1, con Handanovic ancora out tra i pali e Castellazzi pronto a dare il suo contributo. In difesa tornano la coppia di centrali con Silvestre e Ranocchia (vista la pessima prestazione di Samuel in Europa League), mentre sugli esterni a sinistra dovrebbe fare il suo esordio Pereira, e a destra salutato Maicon c’è spazio per Zanetti. In mediana linea a tre con Gargano, Cambiasso e Guarin, mentre più avanzati dietro l’unica punta Milito dovrebbero esserci Sneijder e uno tra Palacio e Cassano, con il barese in vantaggio.

    ROMA- Zeman dopo il pareggio contro il Catania vuole assolutamente portare a Roma i primi 3 punti stagionali. Fatte le giuste lodi a Stramaccioni e all’Inter (con la conferma che Moratti l’abbia cercato in tempi non sospetti) nella conferenza stampa pre partita, il tecnico boemo ha già in mente il suo undici titolare. 4-3-3 ultra offensivo, nel più classico modo di vedere il calcio zemaniano, con Stekelenburg confermato titolare tra i pali, linea a quattro con Burdisso e Castan centrali e Piris e Balzaretti sulle corsie esterne. Out Bradley in mediana, potrebbe trovare il posto il giovane Florenzi, affiancato da uno tra Pjanic e il greco Tachtsidis, al fianco di capitan futuro Daniele De Rossi. Tridente offensivo, che vista la partenza di Bojan vedrà sicuramente il capitano Francesco Totti sull’esterno, insieme a Osvaldo punta centrale e Destro sull’altro versante.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER-ROMA

    Inter (4-3-2-1): Castellazzi; Zanetti, Ranocchia, Silvestre, Pereira; Guarìn, Gargano, Cambiasso; Sneijder, Cassano; Milito.
    A disp.: Belec, Samuel, Mbaye, Juan, Jonathan, Bianchetti, Nagatomo, Coutinho, Benassi, Duncan, Livaja, Palacio.
    All.: Stramaccioni

    Roma (4-3-3): Stekelenburg; Piris, Burdisso, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Florenzi; Totti, Osvaldo, Destro.
    A disp.: Lobont, Marquinhos, Romagnoli, Taddei, Tachtsidis, Marquinho, Lamela, Tallo, Lopez.
    All.: Zeman

  • Inter-Vaslui, Stramaccioni lancia Coutinho e Juan Jesus

    Inter-Vaslui, Stramaccioni lancia Coutinho e Juan Jesus

    L’Inter di Stramaccioni, dopo aver vinto e convinto nella prima stagionale contro il Pescara, torna in casa propria a San Siro, davanti al suo pubblico per affrontare nel match di ritorno dei playoff di Europa League il Vaslui. Forti del risultato dell’andata, con cui i nerazzurri si sono imposti per 2 a 0, gli uomini di Strama, non vorranno certamente ripetere la pessima figuraccia rimediata proprio a Milano contro l’Hadjuk di Spalato. Sarà certamente una serata particolare, piena di nostalgia e con un pizzico di amaro in bocca per due grandi giocatori che dopo aver fatto grande l’Inter salutano i colori nerazzurri: in primis Julio Cesar che dopo aver trovato l’accordo con il Qpr, ha espressamente richiesto di salutare i suoi tifosi a San Siro, e poi Maicon che nonostante sia stato convocato per il match di stasera, ha trovato la base d’intesa per trasferirsi alla corte di Mancini con la nuova maglia del Manchester City.

    Philippe Coutinho © STRINGER AFP
    INTER- Via i due colossi della grande Inter del Triplete, Stramaccioni ha completamente ridisegnato la sua nuova rosa, ma nel dettaglio in questo match si trova in seria difficoltà vista la penuria di giocatori in mediana. Gli unici disponibili infatti saranno proprio Cambiasso, Guarin, Sneijder, e capitan Zanetti. Tra i pali, vista l’ottima prova di Pescara e la sicurezza dimostrata, è confermatissima la presenza di Castellazzi, che avrà di fronte a sé un linea difensiva classica a quattro uomini. Riposo precauzione per Ranocchia, con Samuel pronto a subentrare per formare una coppia tutta argentina con Silvestre, e sulle fasce spazio dal primo minuto al debuttante Juan Jesus a sinistra (facendo riposare Nagatomo) e Jonathan al posto del partente Maicon. In mediana zero dubbi con Cambiasso, Guarin e Zanetti nella linea a tre, con Sneijder e uno tra Coutinho e Cassano per affiancare l’olandese alle spalle dell’unica punta Palacio, concedendo in questo modo un turno di riposo a Milito. Possibile anche lo slittamento di Coutinho sulla trequarti con Cassano che in questo caso andrebbe ad affiancare Palacio come seconda punta effettiva.

    VASLUI- La squadra di mister Sumudica dovrebbe confermare quanto mostrato nel match casalingo dell’andata con un 4-2-3-1 o un 4-4-1-1 per arginare le offensive nerazzurre e riuscire ad affondare i colpi giusti durante le ripartenze. Davanti al portiere Coman agirà la coppia di centrali formata da Celeban e Charalmbous, mentre sulle corsie laterali ci saranno Milanov sul lato destro e Salagenau sul versante opposto. Spazio in mediana per N’Doye che ha ben impressionato nel match dell’andata affiancato da Cauè al posto di Varela. Più avanzati Antal autore di uno splendida prestazione casalinga, con Sanmartean sulle corsie laterali. Subito dietro l’unica punta Niculae dovrebbe giocare la giovane promessa Stanciu, che all’andata sicuramente risultò uno dei peggiori in campo, avendo con questa nuova posizione da trequartista, la possibilità di smentire le critiche piovutegli addosso.

    Probabili Formazioni Inter-Vaslui

    Inter (4-3-1-2): Castellazzi; Jonathan, Silvestre, Samuel, Juan Jesus; Guarin, Cambiasso, Zanetti; Sneijder; Coutinho, Palacio.
    All.: Stramaccioni

    Vaslui (4-2-3-1): Coman, Milanov, Celeban, Charalambous, Salageanu; Caue, N’Doye; Antal, Stanciu, Sanmartean; Niculae.
    All: Sumudica

  • Pescara-Inter, show nerazzurro con Cassano

    Pescara-Inter, show nerazzurro con Cassano

    Buona la prima. Anzi Ottima! Perché l’Inter di Stramaccioni che non sapeva più vincere al debutto stagionale strapazza con un secco 3 a 0 un Pescara che non si arrende mai. Sneijder, Milito e Coutinho mettono il sigillo su una partita che ha fatto tornare a gioire i tifosi interisti, dimostrando come le idee del tecnico romano siano già messe in pratica dai suoi uomini. Notevole anche la prova di Cassano, nonostante le condizioni non ottimali, delizia il suo nuovo pubblico, regalando un assist per Milito e molte buone verticalizzazioni. Moratti e Stramaccioni possono solo sorridere.

    Nel dettaglio la sintesi della partita:

    Stramaccioni sorprende un po’ tutti lanciando dal primo minuto l’ultimo arrivato Antonio Cassano, preferendolo al brasiliano Philippe Coutinho, subito dietro alle spalle di Milito con Sneijder. Nel Pescara tutto secondo le previsioni con Jonathas punta centrale.

    Wesley Sneijder © VINCENZO PINTO/AFP/GettyImages
    Parte sicuramente meglio il Pescara, mostrando una buona personalità in mezzo al campo e moltissima corsa nelle gambe, con un paio di occasioni nitide sventate da un pronto Castellazzi tra i pali. L’Inter si sveglia al 17’ con una bella sgaloppata di Zanetti che serve Milito, con il Prinicipe che regala un assist perfetto a tagliare tutta l’area per Sneijder che senza troppe difficolta sottoporta insacca portando i suoi in vantaggio. Non passa nemmeno un minuto e i nerazzurri calano il bis, su una bella imbucata di Sneijder a trovare Cassano sul filo del fuorigioco: assist al centro e finalizzazione di Milito per il 2 a 0. Il primo tempo si chiude con un vero e proprio miracolo di Castellazzi su un colpo di testa ravvicinato di Cascione.

    Nella ripresa le squadre non regalano grandissime emozioni, con l’Inter che cerca di rallentare il gioco smaltendo le fatiche dell’ultima trasferta di Europa League. L’oscar per l’occasione sprecata dell’anno, va a Diego Milito, che alla mezz’ora della ripresa servito da Coutinho (subentrato al posto di Cassano)da solo davanti a Perin angola troppo il tiro calciando alto sopra la traversa. Entra nel registro dei marcatori anche Philippe Coutinho segnando la rete del 3 a 0 su uno splendido assist di Milito in versione assist man. Negli ultimi minuti spazio per la green generation con Duncan e Livaja. Fischio finale e Inter che dopo 5 anni torna a vincere nel suo debutto stagionale.

    PAGELLE PESCARA-INTER

    Cascione 6 Soffre con tutta la sua retroguardia le offensive dell’attacco nerazzurro, prendendo molte imbucate, ma riesce sul finire del primo tempo a sfiorare il gol, sventato solo da un miracolo di Castellazzi.

    Weiss 6,5 Lo slovacco noto alle cronache per il gol nei mondiali contro l’Italia, è autore di una buona prestazione, soprattutto con molti affondi sulla fascia.

    Sneijder 7 La luce dell’Inter è tornata. Ispirato stasera segna, incanta, e si diverte regalando geometrie, tempi di gioco e assist per i compagni in maniera deliziosa.

    Cassano 6,5 Forse forse davvero l’Inter ha fatto l’affare con lo scambio con Pazzini. FantAntonio non è al top della forma, anzi, ma riesce con le sue giocate a strappare applausi e il suo primo assist in nerazzurro.

    Milito 7,5 Protagonista assoluta della partita con un gol nel tabellino e due assist nelle altre reti. Il primo servito a Sneijder e il secondo a Coutinho. Sbaglia un gol assurdo, ma stasera gli si perdona tutto.

    Pescara (4-3-3): Perin 5,5; Zanon 5, Cascione 6, Capuano 5, Romagnoli 5,5; Balzano 5,5, Weiss 6,5, Colucci 5; Nielsen 5 (16′ st Quintero 5,5), Jonathas 5 (30′ st Abbruscato 5,5), Caprari 6,5 (20′ st Celik 6).

    Inter (4-3-2-1): Castellazzi 7; Zanetti 6, Silvestre 6, Ranocchia 6,5, Nagatomo 6,5; Gargano 6,5 (41′ st Duncan sv), Cambiasso 6, Guarin 6,5; Sneijder 7, Cassano 6,5 (22′ st Coutinho 7); Milito 7,5 (39′ st Livaja sv)

    Video Gol e Highlights Pescara Inter

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  • Pescara-Inter debuttano Cassano e Gargano

    Pescara-Inter debuttano Cassano e Gargano

    Bentornato Campionato! Nel pieno fermento del calciomercato estivo che aspetta ancora pochi giorni per regalare i suoi colpi più ad effetto, torna a farci sognare la tanto attesa prima giornata della Serie A 2012/2013. Esordio con la prima trasferta stagionale per l’Inter di Stramaccioni, che scenderà in campo questa sera contro il Pescara guidato da Stroppa, cercando di invertire una tendenza non certamente positiva: i nerazzurri non vincono all’esordio in campionato addirittura dal 9 settembre 2006, (Fiorentina-Inter per 3 a 2), collezionando quattro pareggi e una sconfitta nelle restanti prime partite stagionali. Dopo una prima parte di mercato un po’ a rilento, Massimo Moratti ha di fatto ridisegnato una squadra, regalando tutti i calciatori di cui Stramaccioni aveva fatto esplicita richiesta, inserendo nella lista dei nuovi gli ultimi colpi ad affetto Pereira, Cassano e Gargano, senza considerare la possibile ciliegina sulla torta del vice Milito che potrebbe arrivare nella sessione finale di questo mercato. Le premesse per partire e fare bene ci sono tutte.

    Antonio Cassano © New Press/Getty Images

    PESCARA- Il ritorno in Serie A per gli abruzzesi si concretizzerà con un match molto impegnativo, che testerà sin da subito le reali capacità dell’ex squadra guidata da Zeman. Dopo aver vinto il campionato di Serie B lo scorso anno, e avendo di fatto incantato con un calcio spettacolare e divertente (come sempre il marchio di Zeman impone), il Pescara è stato ‘saccheggiato’ dei suoi talenti migliori: via Verratti al Psg, via il capocannoniere Immobile approdato al Genoa, e non ultimo via anche l’estro e il talento di Lorenzo Insigneora in maglia azzurra del Napoli. Senza questi elementi il nuovo tecnico Stroppa dovrà far di necessità virtù, schierando un 4-3-3 che dovrebbe dar comunque fastidio a un’Inter tutta nuova e in fase di rodaggio. Nel dettaglio il Pescara dovrebbe avere questo undici titolare: il giovane Perin tra i pali, difesa a quattro con Zanon-Romagnoli-Capuano-Balzano tutti al loro esordio in Serie A e un centrocampo con Colucci, Nielsen e Cascione a cercare di ergere un muro per aiutare la loro retroguardia. Davanti l’unica punta Jonathas (in ballottaggio con Abbruscato) sarà affiancato sulle fasce da Caprari e Weiss.

    INTER- Stramaccioni ha davvero il dubbio della scelta con i numerosi nuovi innesti arrivati all’ultimo momento. Rimangono a casa Maicon (in chiave mercato, ormai vicino il suo addio) e Pereira che non è utilizzabile poiché non è arrivato in tempo il transfer. L’Inter dovrebbe scendere in campo con il solito 4-3-2-1 con i dubbi più forti legati alla difesa e sulla seconda punta. Visto l’infortunio di Handanovic, Castellazzi difenderà i pali, aiutato da Silvestre e Ranocchia al centro (con il ballottaggio di Samuel), con Zanetti e Nagatomo più larghi sulle corsie laterali. In mediana linea a tre con Cambiasso, Guarin e il nuovo arrivato Gargano per garantire la giusta copertura alla linea difensiva, mentre più avanzato a supporto dell’unica punta Milito agirà Sneijder, aiutato da uno tra Coutinho e Cassano. È favorito il brasiliano per il posto da titolare, ma rimane il fatto che il talento di Bari vecchia segni sempre al suo esordio. Stramaccioni userà questo talismano porta fortuna.

    PROBABILI FORMAZIONI PESCARA INTER Ore 20,45
    Pescara (4-3-3) Perin; Zanon, Romagnoli, Capuano, Balzano; Nielsen, Colucci, Cascione; Weiss, Jonathas, Caprari
    A disp: Anania, Terlizzi, Cosic, Bocchetti, Bjarnason, Blasi, Quintero, Ragusa, Brugman, Celik, Chiaretti, Abbruscato
    All.: Stroppa

    Inter (4-3-1-2) Castellazzi, Zanetti, Silvestre, Ranocchia, Nagatomo; Cambiasso, Gargano, Guarin; Sneijder; Coutinho, Milito
    A disp.: Belec, Cincilla, Samuel, Bianchetti, Mbaye, Juan Jesus, Jonathan, Duncan, Benassi, Cassano, Longo, Livaja
    All.: Stramaccioni

  • Antonio Cassano al vetriolo: “Ero la sesta punta del Milan”

    Antonio Cassano al vetriolo: “Ero la sesta punta del Milan”

    Conferenza stampa di presentazione all’Inter di un Antonio Cassano scatenato che tuona contro la sua ex squadra, il Milan, e soprattutto critiche a Massimiliano Allegri e Adriano Galliani.

    Non è mai bello sentire un calciatore criticare così aspramente la sua ex squadra e a maggior ragione, per quello che il Milan ha fatto per Cassano durante il suo infortunio al cuore, ci sentiamo di non condividere i toni del fuoriclasse barese che è sembrato decisamente un po’ sopra le righe.

    Purtroppo come per Mario Balotelli, madre Naturaè stata troppo magnanina nel donare un talento calcistico  straordinario al giocatore di Bari vecchia ed al tempo stesso, molto avara dal punto di vista cerebrale con l’ennesima dimostrazione di una conferenza stampa di cassano in cui decisamente le parole non sono state collegate al cervello.

    Antonio Cassano ©ALBERTO PIZZOLI/AFP/GettyImages

    C’e’ da dire comunque una cosa, con cassano non ci si annoia mai, critiche aspre del nuovo numero 99 nerazzurro rivolte sia a Massimiliano Allegri ed Adriano Galliani: “Io ho iniziato a dire di voler andar via durante l’Europeo. Lo dicevo ad Allegri, che poi lo comunicava a Galliani. Ma io per Allegri contavo come il due di coppe con briscola a bastoni. Per lui ero la quinta, sesta, settima punta, non so nemmeno io. Lui mi diceva che non poteva assicurarmi niente, e allora io me ne vado. Tutti i miei compagni del Milan mi sono stati vicini, erano dispiaciuti della mi partenza. Mi fa piacere che mi vogliono bene ed io a loro. Da altre persone sms zero in un anno e mezzo, in questo periodo meno di zero ma me l’aspettavo“. Ed ancora sull’Amministratore Delegato rossonero: “Al Milan non ho sbagliato io, non hanno sbagliato i giocatori e nemmeno l’allenatore, ma qualcuno più in alto di lui. Qualcuno che faceva il furbo, che prometteva e non manteneva, qualcuno che faceva tanto fumo e poco arrosto. Quando mi prendono in giro, a me non va bene. Io devo ringraziare i tifosi che mi sono stati vicini quando stavo male, ma non lui. Da un anno si parlava di rinnovo di contratto, ma sto ancora aspettando. Se sto parlando di Galliani? Lo dite voi, io non voglio nemmeno fare i nomi. Si parla di irriconoscenza? Io devo ringraziare i tifosi che mi hanno messo gli striscioni in ospedale, Silvio Berlusconi che mi ha messo a disposizione un impero, Barbara che è stata gentile, Tavana che mi ha salvato la vita, e Tassotti con cui andavo d’accordo. Avevo un problema solo con una persona“.

    Quando Cassano arrivò al Milan disse che sopra la squadra rossonera c’era il cielo, adesso la dichiarazione d’amore verso l’Inter  ancora più superiore con l’affermazione che la squadra più “Pazza” del Mondo è addirittura sopra il cielo e con la speranza dei tanti tifosi nerazzurri che questa sia l’ultima e non la prima “Cassanata” interista.

     

  • Inter, Stramaccioni e la fantasia al potere

    Inter, Stramaccioni e la fantasia al potere

    Una delle grandi curiosità dell’imminente campionato di Serie A è la nuova Inter di Andrea Stramaccioni. La società di Corso Vittorio Emanuele ha piena fiducia nel suo allenatore, il cui compito sarà ben più arduo di quanto lo è stato il finale dello scorso campionato. L’Inter punta a tornare ai vertici e il mercato messo in atto è la chiara dimostrazione della voglia di vincere presente ad Appiano Gentile. Gli ultimi 2 acquisti in ordine cronologico rispondono ai nomi di Cassano e Gargano, 2 ottimi giocatori che garantiscono indicazioni significative sull’idea di gioco che ha in mente l’ex allenatore della primavera. L’arrivo di Cassano con la contemporanea perdita di Pazzini ci dà l’idea di un Inter nella quale la fantasia sarà al potere, ma molti si chiederanno adesso come giocheranno i nerazzurri e come Stramaccioni riuscirà a far coesistere così tanta qualità in una tattica di gioco che garantisca non solo spettacolo ma anche sicurezza al reparto difensivo.

    Innanzitutto l’arrivo di Cassano completa l’attacco nerazzurro anche se molti sostengono ancora che manchi un vice Milito dimenticando che in rosa c’è Palacio, giocatore duttile che oltre a fare l’esterno d’attacco o la seconda punta può benissimo all’occorrenza sostituire Milito come punta centrale. Fatta questa precisazione bisogna però ammettere che nel reparto offensivo nerazzurro c’è grande abbondanza soprattutto sulla trequarti visto che oltre a Cassano sono presenti in rosa Sneijder, Coutinho e Ricky Alvarez. Ecco l’acquisto di Cassano potrebbe togliere spazio a Coutinho, rivitalizzato dalla cura spagnola, e autore di ottime prestazioni nel precampionato. Figuriamoci ad Alvarez.

    Andrea Stramaccioni © Valerio Pennicino/Getty Images

    Dopo aver fatto le dovute premesse proviamo a disegnare l’Inter che ha in mente Andrea Stramaccioni non dimenticando che in campo ci sono 11 avversari che corrono. In porta giocherà Samir Handanovic, infortunato ma pronto a rientrare a metà settembre. In difesa c’è ancora qualche punto interrogativo considerato il possibile acquisto di Alvaro Pereira sulla corsia sinistra con conseguente dirottamento a destra di Nagatomo con la possibile cessione di Maicon senza dimenticare il possibile utilizzo di Zanetti come terzino destro. La coppia di centrali difensivi ha al momento una sola certezza con Samuel mentre Ranocchia, Silvestre e Chivu si giocano l’altro posto. A centrocampo i nerazzurri con gli acquisti di Guarin, Mudingayi e Gargano hanno unito qualità e quantità anche perchè non si può pretendere che Cambiasso e Zanetti, in età avanzata, giochino al massimo per 50 partite. Il centrocampo, chiave del possibile successo nerazzurro, avrà il compito di proteggere la difesa, bucata più volte l’anno scorso, garantendo solidità ad una squadra che in attacco avrà più di 2 frecce. Diego Milito è la punta centrale designata ma resta da capire come verrà supportato ma soprattutto da chi. Nonostante il modulo prediletto da Stramaccioni sia il 4-2-3-1 appare molto difficile che l’Inter possa (con il tipo di rosa a disposizione) giocare in questo modo garantendo solidità alla squadra. Ecco quindi che Stramaccioni dovrà variare in corsa il modulo scegliendo tra due opzioni principali. La prima è un 4-3-2-1 più coperto con Gargano-Guarin-Cambiasso a formare la diga di centrocampo e Sneijder e Cassano (Palacio) dietro Milito. La seconda è il 4-3-1-2 con Cassano o Palacio accanto a Milito e Sneijder unico trequartista.

    Il 4-2-3-1 con Cassano, Sneijder e Palacio ad innescare Milito è un’idea di gioco spettacolare ma poco praticabile soprattutto ad inizio stagione con i giocatori ancora non al top della forma. In questo caso sarebbe richiesto un grande sforzo non solo ai 2 di centrocampo ma anche agli esterni d’attacco costretti a fare gli Eto’o di turno ma non con gli stessi risultati. Ecco perchè Stramaccioni dovrà essere bravo a variare almeno due moduli a seconda delle esigenze e dovrà saper scegliere tra le numerose frecce d’attacco quelle più congeniali in relazione anche all’avversario. In attesa di vedere all’opera l’idea tattica di Stramaccioni dopo i recenti acquisti, all’Inter sperano soprattutto che la grande intesa tra Sneijder e Cassano si palesi anche in campo. Con Stramaccioni pronto a ringraziare con un ‘bene bene’..