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  • Bologna-Inter, Stramaccioni col dubbio: Alvarez o tridente?

    Bologna-Inter, Stramaccioni col dubbio: Alvarez o tridente?

    Stramaccioni meglio di Mourinho? Un’eresia penseranno in molti, avvicinando il Vate di Setubal, lo Special o che si voglia l’uomo del Triplete all’esordiente Strama! Niente affatto perché numeri alla mano per quanto riguarda le statistiche Stramaccioni con la sesta vittoria consecutiva supera l’allenatore portoghese fermo a cinque vittorie di fila. I numeri nel calcio contano poco si sa, ma il morale per aver trovato una quadratura di una rosa che mostra solidità difensiva e buona propensione all’attacco sono gli ingredienti giusti con i quali l’Inter affronterà il Bologna nella trasferta della nono turno di campionato. Considerando inoltre come la classifica inizi a diventare ‘interessante’ visto lo stop del Napoli, e le sole 4 distanze dalla capolista bianconera, l’imperativo categorico in casa Inter è continuare a strappare i tre punti, per mantenere il passo con le altre davanti e arrivare con il morale inalterato sino al big match contro la Juventus del 3 novembre.

    Chance dal primo minuto per Ricky Alvarez? © Giuseppe Bellini
    Getty Images Sport

    BOLOGNA-Morale inversamente proporzionale quello degli emiliani, che dopo una buona partenza hanno di fatto mollato la presa raccogliendo tre sconfitte nelle ultime quattro partite, scendendo vertiginosamente nella classifica. L’Inter è un avversario difficile, ma dopo l’ultima sconfitta esterna contro il Cagliari, è ora di iniziare a racimolare punti in casa per puntare senza troppa fretta alla lotta salvezza. È una sfida dal sapore particolare tra giocatori di fantasia come Diamanti e Cassano, dotati di genio e sregolatezza al tempo stesso, entrambi in vetrina negli ultimi europei. Il tecnico degli emiliani Pioli dovrebbe schierare un 4-3-1-2 per dare garanzie alla retroguardia e innescare con un centrocampo di qualità il duo offensivo. Nel dettaglio, solita difesa a quattro con Garics, Antonsonn, Cherubin e Morleo. In mediana spazio a Taider, Pazienza e Kone, mentre più avanzato nel suo ruolo preferito alle spalle delle punte agirà Diamanti. Tandem d’attacco composto dal bomber Gilardino in coppia con Gabbiadini.

    INTER- Stramaccioni ha il sorriso amaro dopo aver vinto nell’ultimo turno di Europa League, perdendo però per circa 30 giorni un giocatore in forma come Coutinho per infortunio. In assenza di Sneijder il brasiliano sarebbe stato il sostituto ideale dell’olandese. Potrebbe trovare spazio quindi, Alvarez che dopo la deludente prova di Catania avrà l’occasione di far ricredere i suoi tifosi. Si torna con la difesa a tre dove l’immancabile Juan Jesus ritroverà i suoi compagni Samuel e Ranocchia. In mediana viste le brutte prestazioni di Guarin, si prenota un posto per Gargano in coppia con Cambiasso e in rampa di lancio Nagatomo in ballottaggio con Pereira. Davanti rimangono i dubbi maggiori, con le parole di Stramaccioni in conferenza stampa che lasciano più di qualche dubbio: ‘Cassano gioca’. Vista la vena realizzativa di Palacio con due reti negli ultimi match giocati sarebbe un vero e proprio suicidio calcistico lasciarlo fuori. A questo punto o sarà tridente super offensivo con Cassano, Milito e Palacio, o uno dei tre siederà in panchina pronto a subentrare a gara in corso e dietro le due punte agirà Alvarez.

    PROBABILI FORMAZIONI BOLOGNA-INTER :

    BOLOGNA (4-3-1-2): Agliardi; Garics, Antonsson, Cherubin, Morleo; Taider, Pazienza, Kone; Diamanti; Gilardino, Gabbiadini.
    A disp: Lombardi, Marchignoli, Sorensen, Carvalho, Motta, Abero, Pulzetti, Guarente, Khrin, Riverola, Pasquato, Paponi.
    All.: Pioli

    INTER (3-4-3): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Zanetti, Gargano, Cambiasso, Nagatomo; Alvarez, Cassano, Milito.
    A Disp.: Castellazzi, Belec, Jonathan, Silvestre, Guarin, Mudingayi, Pereira, Palacio, Livaja.
    All.: Stramaccioni

  • Juve primato da record. Inter, è il miglior Cassano di sempre

    Juve primato da record. Inter, è il miglior Cassano di sempre

    Le prime 8 giornate della Serie A 2012/2013 hanno fornito buone indicazioni su quel che sarà il resto della stagione. La Juventus, campione d’Italia in carica, si è confermata vincente e da imbattuta guida la classifica in solitaria dopo aver smorzato momentaneamente i sogni di gloria del Napoli. Certo, la squadra di Mazzarri sembra la più attrezzata per competere con la Juve, ma il modo in cui è maturata la prima sconfitta in campionato fa intuire che il gap con i bianconeri non è ancora colmato del tutto. Detto questo i partenopei mai come quest’anno possono ambire al tricolore, forti di un’organizzazione di squadra notevole unita alla mancanza della Champions, competizione che alla Juve potrà togliere energie preziose soprattutto dal punto di vista mentale. Il Napoli a 3 punti dalla vetta, deve però guardarsi le spalle dal duo minaccioso formato da Lazio e Inter. I laziali, non nuovi a partenze sprint, con l’avvento di Petkovic e i gol dei terribili Hernanes-Klose appaiono ancor più squadra di quando in panchina siedeva Reja, l’Inter invece è ritornata nelle posizioni di vertice, mancate amaramente lo scorso anno.

    Iniziamo la nostra analisi serie A notando che le prime 4 della classifica viaggiano ad una media superiore ai 2 punti a partita, ritmo vertiginoso che sembra aver creato la prima frattura importante in classifica. Non a caso la quinta forza del campionato al momento è rappresentata dalla Roma di Zeman, distante 4 punti dalla zona Champions ma ancora troppo discontinua per ambire al vertice. Un dato che accomuna le prime 5 forze del campionato è che tutte e 5 hanno migliorato il loro bottino di punti rispetto alla passata stagione. La partenza quasi perfetta della Juve (22 punti su 24 disponibili) oscura gli ottimi 19 punti del Napoli e i 18 punti di Lazio e Inter. Basti pensare che l’anno scorso dopo 8 giornate la Juve comandava la classifica con ‘soli’ 16 punti, ovvero 2 punti in meno dell’attuale terzo posto.

    Juve
    Numeri da record per la Juventus © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    1° Juventus 22 puntiQuando si parla di Juve, non bisogna neanche spendere troppe parole visto che per lei parlano i numeri. Imbattuti da 47 partite di campionato, i ragazzi di Antonio Conte sono senza dubbio la squadra da battere. Meno brillanti sul piano del gioco rispetto all’anno scorso, ma più cinici che mai. Ecco spiegate le 7 vittorie nelle prime 8 partite, che permettono ai bianconeri di comandare al classifica con ben 6 punti in più rispetto alla passata stagione, quella che ha visto i bianconeri poi trionfare a maggio da imbattuti. I bianconeri hanno il miglior attacco (19 gol) e la miglior difesa (4 gol subiti) del campionato, conseguenza di una squadra altamente organizzata e potenziata in estate con acquisti mirati vedi Asamoah e Pogba. I Campioni d’Italia nelle prime 8 partite sono andati a segno con ben 12 giocatori, dato che riflette la grandezza e la forza del gruppo di Conte. La difesa si è confermata difficilmente perforabile con soli 4 reti subite, 2 in meno rispetto all’anno scorso. Il centrocampo è il fiore all’occhiello dell’undici bianconero, il motore del successo animato dall’immensa classe di Pirlo. I numeri lo confermano a gran voce, la Juventus è la squadra da battere.

    2° Napoli 19 punti – Il Napoli di Walter Mazzarri sarà grande protagonista di questo campionato. La sconfitta patita allo Juventus Stadium non deve ingannare i più, basti pensare a come è maturata. La Juve ha vinto grazie ai gol dei 2 cambi Caceres e Pogba, nel Napoli di cambi non se ne sono visti forse perchè Mazzarri non ha avuto il coraggio di farli, forse perchè le cosidette seconde linee non sono ritenute all’altezza dei titolarissimi. Difficile spiegare perchè il tecnico toscano non abbia provato a cambiare qualcosa in una partita molto equilibrata giocata sul fisico e sui nervi. Resta il fatto che la Juve l’ha vinta sfruttando una profondità di rosa incredibile che il Napoli attualmente non può vantare. Tuttavia i partenopei possono dormire sogni tranquilli perchè i numeri dicono che la squadra ha 5 punti in più rispetto all’anno scorso, conseguenza di un gruppo che gioca a memoria da anni e che ha in Cavani-Hamsik-Pandev un tridente offensivo invidiabile. Quarto miglior attacco (14 gol) della Serie A, seconda miglior difesa con appena 5 gol subiti, uno in più della Juve. La banda di Mazzarri ha tutte le carte in regola per insidiare la vetta.

    LAZIO
    La Lazio sogna con i gol di Klose-Hernanes © ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    3° Lazio 18 punti – 6 vittorie e 2 sconfitte, la Lazio di Vladimir Petkovic è un rullo compressore in questa prima fase della stagione. 15 gol fatti, di cui 11 firmati dalla premiata ditta Klose-Hernanes, ed 8 gol subiti, un pò troppi per ambire allo scudetto. Detto questo Hernanes e compagni possono dire la loro per conquistare un posto in Champions sfuggito di un soffio nelle ultime due stagioni. Nelle 8 partite fino ad ora giocate, i laziali non sono pervenuti solo una volta, quando al San Paolo il Napoli ha stravinto 3-0. Il passo falso casalingo con il Genoa poteva essere evitato, ma ciò non toglie che la Lazio rappresenta una squadra molto equilibrata che ha in Klose e Hernanes due armi letali e da maneggiare con cura.

    3° Inter 18 punti – L’Inter di Stramaccioni si sta facendo largo tra le grandi del campionato, 18 punti conquistati (valevano il primo posto l’anno scorso) frutto di 6 vittorie in 8 partite ma soprattutto di un rendimento esterno semplicemente perfetto: 4 trasferte vinte su 4, 8 gol fatti e 0 subiti. Rispetto alle prime 3 i nerazzurri hanno cambiato tanti giocatori ma soprattutto l’assetto tattico. Proprio qui sta però la forza del gruppo di Stramaccioni, gruppo che non ha ancora trovato la massima espressione del suo potenziale. La svolta non è stata il passaggio alla difesa 3 ma il modo di difendere di tutta la squadra. Molti l’hanno definita provinciale, ma in tale parola non possono essere racchiusi solo significati negativi. La grande forza attuale dell’Inter è il sapersi adattare all’avversario. A differenza delle prime 3, l’Inter non ha un modo di giocare predefinito ma gioca sull’avversario provando a sfruttare i punti deboli. Un altro dato fondamentale che riflette la solidità difensiva trovata dai nerazzurri sono i 6 gol subiti dall’Inter (l’anno scorso furono 14 nelle prime 8) arrivati tutti in casa e concentrati in sole 3 partite. In ben 5 occasioni l’Inter ha tenuto la porta inviolata, cosa riuscita alla Juve capolista 4 volte su 8 quest’anno. Il centrocampo è il punto debole dell’undici di Stramaccioni anche perchè è chiamato a reggere il reparto offensivo più forte del campionato con le presenze di Milito, Palacio e un Cassano mai così prolifico. I numeri dicono che l’Inter è presente, se per il titolo o per la zona Champions lo capiremo prossimamente.

  • Buon Catania, Inter cinica. Cassano, Palacio e il terzo posto

    Buon Catania, Inter cinica. Cassano, Palacio e il terzo posto

    Inter-Catania termina 2-0, grazie ai gol di Cassano e Palacio i nerazzurri centrano la quarta vittoria consecutiva in campionato e agganciano la Lazio al terzo posto in classifica ad una sola lunghezza dal Napoli secondo. Il Catania ancora una volta quest’anno non brilla lontano dal Massimino. Per i ragazzi di Maran terza sconfitta esterna in 4 trasferte giocate, per una salvezza tranquilla gli etnei dovranno cercare di racimolare più punti in trasferta. Il tabù San Siro è un ricordo lontano per l’Inter di Stramaccioni che si è confermata vincente anche tra le mura amiche e adesso guarda alle prossime partite con piena fiducia. La mente già vola al match con la Juve del 3 novembre ma prima della sfida allo Juventus Stadium i nerazzurri dovranno fare i conti con la trasferta di Bologna e l’impegno casalingo con la Sampdoria di Ferrara.

    LA PARTITA – Grande sorpresa nell’Inter, Stramaccioni sfida il Catania con il tridente pesante composto da Milito, Cassano e Palacio, a centrocampo c’è Mudingayi e non Gargano con la presenza confermata di Obi. L’Inter parte meglio con Cassano e Palacio molto inspirati, tuttavia la prima palla gol è targata Catania con Almiron che davanti ad Handanovic spara alto. L’Inter schierata con un insolito 3-4-3 prova a smuovere la difesa dei siciliani ma deve attendere il 28′ per passare in vantaggio: Cambiasso con un lancio millimetrico pesca Cassano che di testa supera Andujar firmando l’1-0. Il gol del vantaggio mette tranquillità ai nerazzurri che tremano solo sul finire del primo tempo quando su un cross di Marchese arriva il colpo di testa di Izco che sibila di poco a lato.

    Palacio
    Palacio festeggia il suo primo gol nerazzurro in campionato © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    La ripresa inizia senza cambi anche se Stramaccioni decide di cambiare assetto tattico alla sua Inter passando dal 3-4-3 al 4-4-2 con Zanetti terzino e Palacio esterno di centrocampo. Proprio Palacio al 57′ non arriva per poco sul pallone del 2-0 servito perfettamente da un ottimo Cassano. Al 60′ inizia il valzer dei cambi, tra i nerazzurri entrano Gargano per Obi, Alvarez per Cassano e Guarin per Mudingayi, nel Catania invece Castro sostituisce Izco. La palla del raddoppio nerazzurro capita sui piedi di Ricky Alvarez, che non finalizza bene un contropiede micidiale mentre Ranocchia pochi minuti dopo di testa centra il palo su un cross di un mostruoso Cambiasso. Gli uomini di Maran col passare dei minuti perdono di convinzione risultando poco pericolosi in avanti, l’Inter allora ne approfitta a pochi minuti dal triplice fischio finale: Milito serve in profondità Rodrigo Palacio che si aggiusta la palla col petto prima di tirare un sinistro al volo che trafigge Andujar e firma il 2-0 finale. L’Inter centra la quarta vittoria consecutiva in campionato e si riporta al terzo posto con la Lazio, ad un punto dal Napoli secondo e a 4 lunghezze dalla Juve capolista.

    Pagelle e tabellino Inter-Catania 2-0

    Inter (3-4-3): Handanovic 6,5; Ranocchia 6,5, Samuel 6, J. Jesus 6; Obi 6(16′ st Gargano 6,5), Mudingayi 6 (24′ st Guarin 6), Cambiasso 7,5, Zanetti 6,5; Palacio 7, Milito 6,5, Cassano 7 (24′ st Alvarez R. 5,5). Panchina: Belec, Cincilla, Silvestre, Jonathan, Pereira, Mbaye, Duncan, Coutinho, Livaja. Allenatore: Andrea Stramaccioni

    Catania (4-3-3): Andujar 6; Alvarez 6, Legrottaglie 6, Spolli 6, Marchese 6,5; Izco 5,5 (19′ st Castro 6), Lodi 5,5, Almiron 6,5 (35′ st Ricchiuti s.v); Barrientos 6, Bergessio 6, Gomez 6. Panchina: Frison, Messina, Potenza, Rolin, Biagianti, Salifu, Capuano, Morimoto, Doukara. Allenatore: Rolando Maran

    Video gol Inter-Catania 2-0 (28′ Cassano, 85′ Palacio) 

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  • Inter-Catania, Cassano e Milito per continuare a sognare

    Inter-Catania, Cassano e Milito per continuare a sognare

    Preview Inter-Catania – Alle ore 15 va in scena a San Siro Inter-Catania, i nerazzurri cercano la quarta vittoria di fila in campionato mentre i siciliani dopo aver ottenuto 11 punti nelle prime 7 giornate arrivano alla Scala del calcio senza troppa pressione e con la voglia di fare risultato esprimendo il solito bel calcio. La Juve sta volando, ma dietro di lei c’è gran bagarre per il secondo posto. I ragazzi di Stramaccioni, dopo aver sfatato il tabù San Siro con la Fiorentina, proveranno a fare risultato pieno quest’oggi in modo tale da agganciare la Lazio al terzo posto e mettere pressione al Napoli, fermo a 19 punti dopo l’uno due micidiale subito in quel di Torino.

    Qui Inter – In casa Inter c’è grande entusiasmo, dopo un inizio a sprazzi la squadra nelle ultime settimane ha dato prova di grande continuità soprattutto in termini di risultati. Il gioco invece spesso latita ed è comprensibile per una squadra che ha cambiato sistema di gioco e molti giocatori. I risultati positivi recenti oscurano spesso le lacune ancora presenti nello scacchiere nerazzurro, ma la strada intrapresa sembra essere quella giusta. La partita di oggi è la prova del 9 per Stramaccioni e la sua Inter, una vittoria confermerebbe un’identità di squadra ritrovata e lancerebbe i nerazzurri verso lidi ambiziosi, già presidiati da Napoli e Lazio. Per vincere Stramaccioni ha in mente di proporre una squadra simile a quella che schiantò la Fiorentina 3 settimane fa. Spazio al 3-4-1-2 con la classe di Coutinho al servizio di Cassano e Milito coppia d’attacco chiamata ancora una volta ad alimentare i sogni di gloria del popolo nerazzurro.

    Diego Milito
    Diego Milito © Claudio Villa/Getty Images

    In porta ci sarà Samir Handanovic, in difesa Samuel, Juan Jesus e Ranocchia comporranno ancora una volta il pacchetto difensivo a 3, punto di forza di questa nuova Inter. A centrocampo probabile l’impiego di Gargano e Cambiasso al centro e Zanetti ed Obi sulle fasce. Nagatomo è assente per squalifica mentre Guarin e Pereira, da poco tornati dal Sud America dovrebbero partire dalla panchina. Palacio, tornato a disposizione dopo l’infortunio, potrebbe essere utilizzato a partita in corso altrimenti rivedrà il campo giovedì prossimo in Inter-Partizan Belgrado.

    Qui Catania – Il Catania di Rolando Maran cerca a San Siro la prima vittoria esterna in campionato dopo le sconfitte di Firenze e Bologna e il pareggio ottenuto all’Olimpico con la Roma. Degli 11 punti in classifica, 10 sono arrivati al Massimino a dimostrazione che in trasferta gli entei non riescono ad esprimersi come potrebbero. Ecco perchè il Catania arriva a Milano per giocarsi la partita a viso aperto con il solito 4-3-3 offensivo. In difesa torna dal 1′ Nicolas Spolli che affiancherà Legrottaglie mentre sulle fasce agiranno Alvarez e Marchese. A centrocampo spazio alla regia di Lodi, supportato da Almiron e Izco. In avanti confermatissimo il trio argentino composto da Barrientos, el Papu Gomez (vecchio pallino dell’Inter) e Barrientos.

    Probabili formazioni Inter-Catania

    Inter (3-4-1-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Zanetti, Gargano, Cambiasso, Obi; Coutinho; Cassano, Milito. Allenatore: Andrea Stramaccioni

    Catania (4-3-3): Andujar; Alvarez, Spolli, Legrottaglie, Marchese; Lodi, Izco, Almiron; Barrientos, Gomez, Bergessio. Allenatore: Rolando Maran

  • Cassano show a ‘Che tempo che fa’

    Cassano show a ‘Che tempo che fa’

    Un Antonio Cassano a tutto tondo quello ospite ieri sera a Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. L’attaccante nato a Bari vecchia ha parlato di svariati argomenti, incentrati soprattutto sul calcio e intervallati da momenti di pura simpatia. Simpatia a parte, Cassano ha temuto seriamente per la sua vita un anno fa quando gli fu riscontrato un problema al cuore, poi fortunatamente risolto: “Quella cosa mi ha cambiato sono diventato più responsabile. Così come mi ha cambiato la nascita di mio figlio”. Il talento barese si è dichiarato migliorato da quella esperienza difficile, tanto che adesso la voglia di giocare gli è ritornata e i suoi numeri sul campo ne sono la conferma. Giocare a calcio e divertirsi è un motto per Cassano, che però ha voluto precisare di non aver più la passione degli inizi: “Il pallone è divertimento, allegria, popolarità, soldi, ma la passione è un’altra cosa. Il massimo era giocare a torso nudo in piazza. Vincevo sempre, ero il più forte e non avevo responsabilità”.

    Antonio Cassano
    Antonio Cassano © Claudio Villa/Getty Images

    Cassano ha confermato che a breve diventerà padre per la seconda volta augurandosi che anche il secondogenito sia maschio. Il numero 99 nerazzurro ha poi speso buone parole nei confronti dell’Inter, suo club attuale nonchè sua squadra del cuore fin da bambino: “L’Inter è sopra il cielo. Devo ringraziare Stramaccioni che mi ha voluto, e spero che non abbia fatto la peggior fesseria della sua vita, e anche il presidente Moratti che ci ha messo la faccia. Spero di ricambiarli sul campo”. Tuttavia FantAntonio non ha nascosto il desiderio di tornare un giorno alla Samp, trovando il naturale consenso di Fazio, noto tifoso blucerchiato. Proprio di recente l’ex attaccante di Roma e Bari ha fatto visita alla squadra blucerchiata in quel di Bogliasco, a conferma di come il rapporto con la famiglia Garrone sia tornato sereno dopo quel litigio che provocò la cessione al Milan nel gennaio 2011.

    Nella sua intervista Antonio Cassano ha parlato anche di nazionale e spera di poter giocare il suo primo mondiale nonostante il ct della nazionale Cesare Prandelli lo stia ignorando negli ultimi tempi: “Mi irrita un po’ che i giornalisti sapessero cinque giorni prima di me che non sarei stato chiamato in Nazionale, nonostante un buon inizio di campionato, con quattro gol e due assist. Spero di andare al Mondiale, ma se non accade vorrà dire che ho saltato anche il terzo, non è un dramma”. Tra le tante maglie indossate, FantAntonio non ha mai indossato quella della Juventus nonostante abbia avuto delle occasioni per vestirla: “La Juventus l’ho rifiutata tre volte. Lì vogliono solo soldatini, che vanno sempre dritti. Io sono uno che spesso esco dai binari”. Infine Cassano non ha dubbi su chi sia il calciatore più forte del mondo: “Messi è il più grande, dieci spanne sopra gli altri. Da cinque anni gioca a livello altissimo e ha già segnato oltre duecento gol”.

    Video Antonio Cassano ospite a ‘Che tempo che fa’ 

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  • Prandelli esclude Cassano. Scelta tecnica o c’è dell’altro?

    Prandelli esclude Cassano. Scelta tecnica o c’è dell’altro?

    Balotelli si, Cassano no. Perché? Cesare Prandelli ha sempre fatto dell’etica morale e del comportamento fuori e dentro il campo, il suo cavallo di battaglia nella scelta  dei giocatori da convocare per gli impegni della Nazionale italiana. Ma cosa è successo stavolta? Ha convocato l’attaccante del Manchester City che in questo periodo sta dando non pochi problemi al tecnico Mancini, lasciando a casa il fantasista dell’Inter, autore di un inizio di stagione straordinario sia dal punto di vista del rendimento che da quello comportamentale. Scelte insolite per l’ex tecnico della Fiorentina che un mese fa, non prese bene la decisione di SuperMario di farsi operare agli occhi per ridurre la miopia, proprio in concomitanza del doppio impegno della Nazionale valido per la qualificazione ai Mondiali in Brasile del 2014.

    Prandelli si è difeso con la frase “è un talento“, aggiungendo “voglio che capisca che la Nazionale è una cosa molto importante per tutti i giocatori e che voglia davvero diventare un campione”. Parole che sanno tanto di metodo del bastone e della carota, ma la realtà sta nel fatto che Balotelli, nonostante non abbia rispettato pienamente le regole comportamentali imposte dal ct dal suo primo giorno a Coverciano, si ritrova convocato e per esempio, un giocatore sempre corretto come Mimmo Criscito ha perso gli Europei per un avviso di garanzia di troppo (e con le stesse accuse ma con un foglio in meno, Bonucci ha potuto parteciparvi). Il commissario tecnico italiano sembra quasi andare in confusione e queste leggerezze potrebbero portare a creare un precedente importante in vista dei prossimi impegni.

    Antonio Cassano
    Cassano, escluso da Prandelli © Claudio Villa/Getty Images

    L’opinione pubblica si divide tra chi è d’accordo nel convocare sempre un talento come Balotelli e chi preferirebbe lasciarlo a casa fino a quando non riuscirà a mettere definitivamente la testa a posto (ci riuscirà mai?!). Prandelli per il momento sta con i primi, visto che in conferenza stampa ha sottolineato come l’attaccante del City possa essere importante in Nazionale per il suo modo di giocare. Quindi? L’etica morale tanto proclamata viene fatta saltare solo per Mario oppure bisogna rivedere tutte le regole?

    Altro caso importante è l’assenza di Antonio Cassano. Trasferitosi dal Milan all’Inter durante il mercato estivo, diventando decisivo per la squadra nerazzurra in questi primi mesi alla Pinetina. Nonostante l’ottimo rendimento, il fantasista di Bari Vecchia non risulta presente nella lista dei convocati, ma Cesare Prandelli non chiude le porte al suo ritorno in Nazionale, prendendo come esempio Antonio Di Natale, poco considerato durante le qualificazioni per gli ultimi Europei, salvo poi trovare posto per la rassegna europea, con tanto di gol contro la Spagna alla prima partita. E’ giusto secondo voi fare a meno del talento di Cassano, che sembra aver trovato una serenità mai avuta prima, rispetto ad un’altrettanto talento ancora alla ricerca di una stabilità interiore che neanche la futura paternità sembra avergli dato?

    L’ex Milan è passato dall’essere considerato un elemento fondamentale nel progetto di Prandelli ad escluso eccellente. Solo scelta tecnica oppure c’è dell’altro? L’ex tecnico viola si nasconde in un “se dovessi prendere Cassano non potrei metterlo come quinta-sesta punta”. Le gerarchie sono cambiate, ma il buon Cesare non vuole ammetterlo, difficilmente ritroveremo FantAntonio con la maglia azzurra.

  • Criscito si riprende l’azzurro. I convocati di Prandelli per Armenia e Danimarca

    Criscito si riprende l’azzurro. I convocati di Prandelli per Armenia e Danimarca

    Convocati Italia. Poco prima dell’inizio del doppio posticipo serale della settima giornata di serie A, sono state diramate le convocazioni per le qualificazioni ai Mondiali di Brasile 2014. Cesare Prandelli ha deciso di chiamare 27 giocatori per la doppia sfida di venerdi 12 ottobre in Armenia e del 16 ottobre contro la Danimarca a San Siro, dove spiccano su tutti i ritorni di Criscito e Gilardino. Il terzino sinistro dello Zenit non ha preso parte all’Europeo di Polonia e Ucraina per le note vicende di scommessopoli, mentre l’attaccante del Bologna ha ritrovato proprio in Emilia, gol e prestazioni importanti dopo un anno non brillante passato tra Firenze e Genova.

    Spiccano le presenze anche di Ranocchia e Candreva, il primo assente dal giro della Nazionale dal 2011, il secondo dopo nove mesi di Lazio, riconquista la maglia azzurra che non indossava dal lontano 2009. Il Commissario Tecnico esclude ancora una volta Antonio Cassano, nonostante il barese sia in ottima forma, facendo intuire che probabilmente non ci sarà più spazio per l’ex Milan nell’Italia. Prandelli conferma invece il blocco Juve, chiamando otto bianconeri, compreso Giaccherini, che nonostante non sia uno dei titolari dell’armata di Conte, trova la fiducia incondizionata dell’ex tecnico della Fiorentina. Presenti in rosa anche i due romanisti De Rossi e Osvaldo, esclusi nell’ultima gara contro l’Atalanta da Zemanper scarso impegno in allenamento.

    Cesare Prandelli
    Prandelli, richiama Criscito in Nazionale © Janek Skarzynski/Getty Images

    Tra i giovani vedremo invece Verratti che ha conquistato Parigi con il suo talento, Balotelli che lentamente, tra un litigio e l’altro con Mancini, sta ritrovando condizione fisica e gol ed infine El Shaarawy, autentico trascinatore del Milan nell’ultimo mese.

    Gli azzurri si raduneranno quest’oggi alle 12.30 a Coverciano per preparare la partenza in Armenia per mercoledi. Il ritorno in Italia è previsto sabato (il giorno dopo la partita) con trasferimento a Milano lunedì, alla vigilia di Italia-Danimarca.

    Ecco i convocati per la doppia sfida valevole per la qualificazione ai Mondiali Brasile 2014

    Portieri: Buffon (Juventus), De Sanctis (Napoli), Sirigu (Paris St. Germain), Viviano (Fiorentina);
    Difensori: Abate (Milan), Balzaretti (Roma), Barzagli (Juventus), Bonucci (Juventus), Chiellini (Juventus), Criscito (Zenit St. Pietroburgo), Maggio (Napoli), Ogbonna (Torino), Ranocchia (Inter);
    Centrocampisti:  Candreva (Lazio), De Rossi (Roma), Diamanti (Bologna), Giaccherini (Juventus), Marchisio (Juventus), Montolivo (Milan), Pirlo (Juventus), Verratti (Paris St. Germain);
    Attaccanti: Balotelli (Manchester City), Destro (Roma), El Shaarawy (Milan), Gilardino (Bologna), Giovinco (Juventus), Osvaldo (Roma).

  • Milan-Inter, Allegri fa fuori Abate e Pazzini

    Milan-Inter, Allegri fa fuori Abate e Pazzini

    Stasera San Siro si accende per il derby Milan-Inter. Incontro che ad oggi non rappresenta più un big match per lo scudetto. Le gerarchie del campionato appaiono piuttosto chiare. Milano non è più terra di tricolore come lo è stata negli anni passati. Due squadre profondamente cambiate, su cui il fair-play finanziario ha pesantemente inciso. Sulla carta l’Inter è la squadra con più esperienza, potendo ancora contare su giocatori come Milito, Zanetti, Cambiasso e Samuel. Dall’altra parte il Milan invece può contare sulla freschezza e l’entusiasmo di calciatori come El Shaarawy e De Sciglio che si sono rivelati fin qui le vere sorprese del campionato rossonero. Milan-Inter sarà anche la sfida tra Allegri e Stramaccioni, due tecnici molto discussi ad inizio stagioni, le cui quotazioni appaiono in netta crescita.

    ENTUSIASMO– E’ quello che cerca Allegri, è quello che i tifosi del Milan sono chiamati a dare, è quello che i giocatori devono sviluppare. Sì, perché anche i calciatori dovranno mettere in campo quei dettami tecnico-tattici essenziali per avere la meglio sull’Inter. Anche se quest’ultima è data come favorita da addetti lavori e grandi ex (ultimo in ordine di tempo Matthaus), i rossoneri possono creare grossi problemi ad una difesa lenta e compassata come quella nerazzurra. Lì davanti Allegri ripropone El Shaarawy-Emanuelson sulle fasce, mentre in attacco c’è ancora il ballottaggio tra Pazzini e Bojan, con lo spagnolo favorito sul grande ex di giornata. Come trequartista fiducia ancora a Boateng. Il ghanese nelle ultime partite ha mostrato qualche segnale di miglioramento e le belle parole spese per lui da Savicevic (“merita di indossare la numero 10”) lo spingeranno a fare bene anche questa sera. A centrocampo confermata la coppia Montolivo-De Jong, mentre in difesa dovrebbe giocare dal primo minuto De Sciglio sulla sinistra. Oltre ad Antonini resterà fuori anche Abate, al suo posto Bonera. Al centro invece il solo Yepes è sicuro di una maglia da titolare, mentre è corsa a due fra Mexes e Zapata per affiancare il colombiano.

    FC Internazionale Milano v ACF Fiorentina - Serie A
    Milito-Cassano, la coppia che deciderà il derby? | ©Claudio Villa/Getty Images

    ESPERIENZA – L’Inter di Stramaccioni risponde con l’esperienza e la fisicità dei suoi giocatori più importanti. Il tecnico romano prosegue con il 3-4-1-2, lanciando dal primo minuto il baby Coutinho, sempre più protagonista nei meccanismi di gioco della squadra nerazzurra. In attacco giocherà l’uomo derby Milito in coppia con l’ex Cassano, trasferitosi all’Inter tra le polemiche a fine estate. A centrocampo sugli esterni giocheranno Zanetti da una parte e Nagatomo dall’altra, con Cambiasso e Gargano a costruire la diga di centrocampo. In difesa invece ancora panchina per l’ex Palermo Silvestre, al quale viene preferito il giovane brasiliano Juan Jesus, particolarmente brillante nelle ultime uscite. Compongono la panchina di questa sera fra gli altri, anche i ragazzi della Primavera Belec, Duncan e Livaja, quest’ultimo in gol nel match di Europa League giocato a Baku tre giorni fa.

    ARBITRA VALERI – Paolo Valeri di Roma è stato designato come arbitro dell’atteso derby della Madonnina. L’anno scorso bilancio piuttosto favorevole per entrambe le squadre. A sorridere è stato sopratutto il Milan, capace di raccogliere tre vittorie in altrettante partite arbitrate dal fischietto capitolino (Palermo, Cesena, Chievo). Anche l’Inter può ritenersi piuttosto soddisfatti per quanto riguarda il recente passato. Sono infatti due i pareggi conquistati (Atalanta, Fiorentina) e una vittoria (Genoa) gli ultimi risultati con l’arbitro Valeri. Complessivamente Valeri è un direttore di gara favorevole ai rossoneri (6 vittorie, 1 pareggio, 0 sconfitte), mentre i nerazzurri vantano una tradizione altalenante (2 vittorie, 5 pareggi, 2 sconfitte).

    MILAN INTER PROBABILI FORMAZIONI
    Milan (4-2-3-1): Abbiati, Bonera, Yepes, Zapata, De Sciglio, De Jong, Montolivo, El Shaarawy, Boateng, Emanuelson, Bojan.
    A disposizione: Amelia, Abate, Antonini, Mexes, Acerbi, Nocerino, Constant, Flamini, Ambrosini, Pazzini, Robinho, Niang. Allenatore: Massimiliano Allegri
    Inter (3-4-1-2): Handanovic, Ranocchia, Samuel, Juan Jesus, Zanetti, Gargano, Cambiasso, Nagatomo, Coutinho, Milito, Cassano.
    A disposizione: Castellazzi, Belec, Silvestre, Jonathan, Bianchetti, Duncan, Pereira, Guarin, Mudingayi, Obi, Alvarez, Livaja. Allenatore: Andrea Stramaccioni.

    Come finirà il derby?

    • Vittoria Milan (46%, 28 Voti)
    • Vittoria Inter (46%, 28 Voti)
    • Pareggio (8%, 5 Voti)

    Totale Votanti: 61

  • Verso Milan-Inter, Cassano sfida il passato. Milito confida in Abate

    Verso Milan-Inter, Cassano sfida il passato. Milito confida in Abate

    Vigilia di Milan-Inter – Domani sera il Milan ospita l’Inter nel posticipo serale della settima giornata di Serie A. Un derby non è mai una partita banale, ma questo derby vale molto più di una supremazia cittadina e di 3 punti in classifica. L’Inter reduce, da 3 vittorie consecutive tra campionato e coppa, cerca contro i cugini milanisti la settima vittoria in altrettante partite giocate in trasferta. Il derby è una partita che sfugge ad ogni tipo di pronostico ma l’impressione è che l’Inter ci arrivi leggermente meglio del Milan e non solo per i 5 punti di vantaggio in classifica. Classifica che conta relativamente quando a sfidarsi sono 2 squadre della stessa città basti pensare che nella passata stagione l’Inter peggiore degli ultimi 10 anni abbia vinto entrambi i derby contro un Milan in lotta fino alla fine per lo scudetto.

    Milito&Cassano
    Diego Milito e Antonio Cassano © Claudio Villa/Getty Images

    Il Derby della rinascita – Il derby che andrà in scena domani sera a San Siro potrà significare per entrambe le squadre una rinascita. Per il Milan la rinascita di un gruppo devastato nelle ambizioni come conseguenza dei tanti addii per l’Inter la rinascita di un gruppo che dopo gli anni gloriosi di Mancini e Mourinho vuole ritornare ad essere protagonista in campionato. Per vincere Stramaccioni confermerà la difesa a 3 oramai imprescindibile per l’equilibrio tattico dei nerazzurri. Gli interpreti saranno Ranocchia, Juan Jesus al debutto nella stracittadina e Walter Samuel, talismano nerazzurro visto che con lui in campo l’Inter ha vinto 9 derby su 9.  Oltre al reparto difensivo Stramaccioni non ha dubbi su chi giocherà in porta e in attacco. A difendere i pali nerazzurri, per la prima volta in un derby, ci sarà Samir Handanovic mentre in attacco confermatissima è la coppia Cassano-Milito.

    Milito, l’incubo di Abate – Il bomber argentino quando vede il Milan diventa spietato e ne sa qualcosa il milanista Abate, decisivo in negativo negli ultimi derby sempre quando si è ritrovato a marcare il numero 22 nerazzurro. I tifosi interisti sperano che Abate giochi titolare domani sera e così dovrebbe essere a meno di clamorose sorprese. Per il terzino destro rossonero Milito è un incubo vero e proprio basti pensare che ben 3 derby recenti sono andati ai nerazzurri grazie a suoi errori in marcatura sull’ex Genoa. In particolare Abate non avrà dimenticato l’errore che permise a Milito di siglare l’1-0 in Inter-Milan 2-0 del 24 gennaio 2010 così come nella passata stagione la vittoria nerazzurra nel derby d’andata arrivò grazie ad un liscio di Abate che lasciò Milito libero di siglare il gol vittoria. Anche nell’ultimo derby, terminato 4-2 per l’Inter, Abate ha sofferto il bomber nerazzurro visto che il rigore del 2-2 realizzato da Milito è scaturito proprio da un suo fallo sull’argentino. Insomma i precedenti di Abate nei derby non sono ben auguranti per i tifosi del diavolo, che sicuramente non si strapperebbero i capelli nel caso Allegri lo lasciasse in panchina.

    Cassano sfida il passato – Oltre a Milito domani sera il Milan dovrà fare i conti con Antonio Cassano. Il talento di Bari vecchia giocherà per la prima volta un derby con la maglia dell’Inter, sua squadra del cuore fin da bambino. A questa sfida con il passato Cassano ci arriva riposato in virtù della mancata trasferta in Azerbajian e motivato dai 4 gol siglati nelle prime 6 giornate. Nel derby FantAntonio ritroverà da avversario l’amico Pazzini, compagno d’attacco ai tempi della Samp. Sembra strano ma sono passati solo 5 mesi dall’ultimo derby in cui i 2 giocavano con maglie opposte prima che lo scambio pazzo del mercato si materializzasse in estate. Al momento ad averci guadagnato da questo scambio sembra l’Inter e non solo per il conguaglio di 7 milioni ricevuto. A Pazzini il compito di smentire tale linea di pensiero magari con un gol da 3 punti nel derby mentre per l’ex Milan Cassano il derby potrebbe rappresentare la consacrazione in nerazzurro.

  • Consigli Fantacalcio 2012-2013 7 giornata

    Consigli Fantacalcio 2012-2013 7 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, ecco le dritte per la settima giornata di Serie A con la speranza di indovinare tutti i consigli che la nostra redazione ha preparato per voi.

    Consigli Fantacalcio settima giornata
    Settima giornata d’andata del campionato di Serie A che vedrà il suo culmine domenica sera con i due posticipi super, Napoli – Udinese ed il derby di Milano  fra il Milan e l’Inter che promettono gol e bonus per tutti voi.

    Chievo-Sampdoria sabato ore 18
    I padroni di casa devono assolutamente cercare di invertire il trend negativo che ha causato la panchina di Mimmo Di Carlo, Marco Rigoni è andato a segno contro il Palermo e potrebbe dare continuità contro i blucerchiati oltre alla scommessa in difesa rappresentata da Cesar. Fra gli ospiti c’e’ il rientro di Maxi Lopez e consigliamo anche Maresca ed il danese Poulsen alla prima in campionato.

    Genoa-Palermo sabato ore 20:45
    Gasperini torna nella sua Genova cercando di ripetere la prova contro il Chievo con ovviamente Fabrizio Miccoli in prima fila. Giorgi è un centrocampista che gioca in attacco e ci sentiamo di dare una possibilità ad Abel Hernandez nonostante le ultime prestazioni fornite in passato. I rossoblù perdono Jankovic ma chi ha Antonelli lo deve schierare oltre ai soliti due Immobile – Borriello.

    Roma-Atalanta domenica ore 12:30
    Considerato il trend giallorosso evitiamo Stekelenburg ed anche Consigli oltre a tutta la difesa romanista con l’unica eccezione rappresentata da Federico Balzaretti. Prevediamo una sconfitta dell’Atalanta e quindi schierate solamente Moralez e Denis.

    Catania-Parma domenica ore 15:00
    Bergessio – Gomez – Barrientos, non si può prescindere da questo trio che porterà molti bonus a tutti voi fantallenatori. Occhio a Legrottaglie che potrebbe insaccare il suo primo gol stagionale mentre fra gli ospiti si punta su Rosi, Biabiany ed Amauri.

    Fiorentina-Bologna ore 15:00
    Ljajic è bocciato quindi occasionissima per El Hamdaoui in attacco con tutti i giocatori viola presenti nelle vostre rose da schierare considerato l’ottimo momento della squadra di Vincenzo Montella. Evitiamo i difensori del Bologna e schieriamo solamente Diamanti, Morleo e Gilardino.

    Siena-Juventus ore 15:00
    Sempre ostico il Siena in casa per la compagine di Antonio Conte ma non ci possiamo esimere dall’inserire tutti i giocatori della Juve presenti nelle vostre rose. Scommettiamo su Isla e Bendtner ed un gol di Lucio da calcio d’angolo, mentre nel Siena inserire solamente Emanuele Calaiò.

    Niklas Bendtner ©Marco Luzzani/Getty Images

    Pescara-Lazio ore 15:00
    Non ci sarà Weiss squalificato ma rientra Quintero nel Pescara con Vukusic che potrebbe finalmente realizzare il suo primo gol in Serie A. La Lazio sarà stanca dalla prova fornita in Europa League, evitiamo i due centrali ed inseriamo ovviamente Klose, Candreva, Hernanes ed ovviamente Ederson che è in forma smagliante.

    Torino-Cagliari ore 15:00
    Le prestazioni fornite sino ad oggi dalla squadra di mister Ventura consigliano vivamente di inserire tutti i giocatori granata dalla mediana in su con Rolando Bianchi in pole position. Il Cagliari viene dall’esonero di Ficcadenti ma potrebbe essere la giornata di Pinilla ed Ibarbo.

    Napoli-Udinese ore 20:45
    La brutta sconfitta subita contro il Psv non dovrebbe scalfire la convinzione della squadra partenopea di poter battere un Udinese che risentirà sicuramente delle fatiche prodotte a causa dell’impresa ad Anfield contro il Liverpool. Si prevede una vittoria del Napoli e quindi evitiamo tutti i giocatori dell’Udinese.

    Milan-Inter ore 20:45
    Coutinho potrebbe essere la sorpresa di Stramaccioni, Guarin e Cambiasso potrebbero essere stanchi mentre sono da schierare sicuramente Milito e Cassano che hanno riposato giovedì. Nel Milan c’e’ grande voglia di ripetere l’ottima vittoria contro lo Zenit, Boateng deve sbloccarsi quindi inseriamo il principe rossonero insieme al Faraone mentre teniamo a riposo sia Abbiati che Handanovic.