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  • Consigli Fantacalcio 2012-2013 22 giornata

    Consigli Fantacalcio 2012-2013 22 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, ecco i consigli fantacalcio della 22esima giornata di Serie A che si preannuncia molto incerta con tante partite interessanti e dal risultante finale assolutamente incerto con le big alle prese con i tanti infortuni e con la distrazione rappresentata dal calciomercato. La Juventus ospita un Genoa desideroso di cambiare pagina dopo la pessima parentesi di Gigi Delneri con il ritorno di mister Ballardini dopo i fasti della stagione 2010-2011, il Milan va a Bergamo in una trasferta sempre insidiosa per i rossoneri, il Napoli affronterà in trasferta la sorpresa Parma mentre sia la Lazio che L’Inter potrebbero approfittare di un turno casalingo apparentemente facile, ma occhio alle sorprese.

    Consigli Fantacalcio giornata 22 guida alla formazione

    Lazio-Chievo sabato ore 18:00
    Padroni di casa biancocelesti che devono con ogni probabilità fare ancora a meno di Miroslav Klose, Petkovic lo vuole preservare in vista del ritorno in coppa Italia contro la Juve e quindi spazio a Sergio Floccari con Hernanes, Lulic e Mauri su tutti. Nel Chievo orfano di Sorrentino diamo fiducia a Paloschi, Cofie e Thereau.

    Juventus-Genoa sabato ore 20:45
    Emergenza continua in casa bianconera, Pirlo è ancora fuori e da valutare sono le condizioni di Pogba e Bonucci. Dovrebbe tornare Quagliarella in avanti in coppia con Vucinic, inseriamo sempre Lichsteiner e Marchisio. Nel Grifone occhio a Borriello e Immobile con Jankovic e Vargas indisponibili.

    Bologna-Roma  domenica ore 12:30
    come sempre si prevedono tanti bonus quindi lasciamo a riposo la difesa rossoblù ma diamo spazio a tutti i giocatori di mister Pioli dalla mediana in su. Nella Roma out Destro, fiducia incondizionata a capitan Totti, Osvaldo e Lamela con la sorpresa Piris in agguato.

    Atalanta-Milan domenica ore 15:00
    Rossoneri che devono fare  ameno di Emanuelson, inseriamo Boateng oltre a tutto il tridente offensivo mentre nell’Atalanta potrebbe essere la volta buona per German Denis, a secco nelle ultime giornate.

    Cagliari-Palermo ore 15:00
    Ospiti rosanero rivoluzionati dalla cura Lo Monaco in questa finestra di calciomercato, diamo fiducia a Ilicic e Miccoli mentre nel Cagliari non si può fare a meno di Sau con Pinilla in odore di gol.

    Catania-Fiorentina ore 15:00
    Match ricco di spunti interessanti in primis con il ritorno di Vincenzo Montella nella sua Catania. Potrebbe essere la giornata giusta per Stefan Jovetic ma inseriamo anche Cuadrado, Pasqual e Gonzalo Rodriguez. Nel Catania impossibile fare a meno del tridente offensivo con il rientro con Marchese e Izco possibili sorprese.

    Antonio Cassano ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    Antonio Cassano ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Parma-Napoli  ore 15:00
    Match difficile per i partenopei che sono però fortemente intenzionati ad espugnare il Tardini sin qui inviolato. Inseriamo i tre tenori oltre Inler e Britos mentre nel parma spazio a Biabiany, Belfodil e Marchionni.

    Sampdoria-Pescara  ore 15:00
    Blucerchiati che devono assolutamente conquistare tre punti in una sfida salvezza a tutti gli effetti ed in pronosticabile alla vigilia del campionato. Inseriamo De Silvestri, Poli e Icardi mentre nel Pescara diamo spazio al neo acquisto D’Agostino e a Celik.

    Udinese-Siena ore 15:00
    Sempre e solo Totò Di Natale show, capitano bianconero insostituibile ma diamo una possibile anche a Dusan basta e a Muriel, quest’ultimo opaco contro la Juve una settimana fa. Nel Siena lasciamo a riposo la difesa e spazio solo a Reginaldo e Rosina.

    Inter-Torino domenica ore 20:45
    Posticipo domenicale per i nerazzurri da sfruttare dopo il pareggio con la Roma di una settimana fa. Possibile rientro di Cassano che agirà a fianco di Palacio. Inseriamo anche Nagatomo e Guarin mentre fra i granata dentro Cerci, Santana ed il rientrante Rolando Bianchi.

  • Riccardo Garrone, il ricordo del mondo del calcio

    Riccardo Garrone, il ricordo del mondo del calcio

    La Sampdoria piange ancora la morte di Riccardo Garrone, suo presidente, scomparso ieri all’età di 76 anni. Nella lotta contro un tumore il patron blucerchiato ha avuto la peggio e intorno alle 19:30 di lunedì si è spento dopo una lunga battaglia. Come riporta il sito della Gazzetta dello Sport, i funerali pubblici saranno svolti domani, proprio il giorno in cui Garrone avrebbe spento 77 candeline. Non solo la Sampdoria piange la scomparsa di Riccardo Garrone ma anche tutto il mondo del calcio e non: tifosi, calciatori, presidenti, sono tutti uniti nel ricordo dell’ex presidente dei blucerchiati. Garrone era diventato presidente della Samp nel lontano 2002 e al primo anno aveva conquistato la promozione in Serie A: la ciliegina sulla torta della sua presidenza è stata senz’altro l’annata 2009-2010, anno in cui la squadra arrivò quarta qualificandosi per i preliminari di Champions League. Il punto più basso, oltre alla sconfitta contro il Werder Brema proprio nei preliminari, è stata la retrocessione al termine di quella stagione in Serie B. In un anno la Sampdoria è però riuscita a risorgere e tornare nella massima serie. Un capitolo a parte meriterebbe il rapporto fra Garrone e Cassano, ex giocatore della Samp: la gestione del barese da parte del presidente, la furibonda lite fino alla cessione al Milan di Cassano e la pace siglata fra i due.

    Riccardo Garrone assieme a Palombo e Cassano | © Massimo Cebrelli/Stringer /Getty Images
    Riccardo Garrone assieme a Palombo e Cassano | © Massimo Cebrelli/Stringer /Getty Images

    TUTTI UNITI – La Sampdoria non è sola perchè a ricordare Garrone ci sono molti altri club. Tantissimi i messaggi di cordoglio all’indirizzo del presidente, considerato persona straordinaria da chi l’ha conosciuto. Dall’Atalanta all’Udinese, in ordine alfabetico ogni squadra di Serie A ha voluto ricordare Garrone. Un pensiero sincero, non certo fatto tanto per fare scena. In particolare Beppe Marotta, amministratore delegato della Juventus, ha parlato in prima persona del suo splendido rapporto con Garrone, una persona al quale deve tutto perchè è anche grazie a lui che è arrivato dov’è ora. Dall’altra parte del globo arriva puntuale anche il cordoglio di Alessandro Del Piero che si rammarica per la scomparsa di un uomo di valore e di un grande presidente. Il presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta ha voluto sottolineare non solo la passione di Garrone per il calcio ma anche la sua capacità lavorativa, le tante intuizioni che lo hanno fatto essere un imprenditore di successo e che hanno aiutato molto l’economia italiana.

    SAMPDORIA – Vediamo adesso come Riccardo Garrone è stato ricordato dall’ambiente “interno” ovvero dalla sua Sampdoria o dagli uomini legati ad essa. In primis, da riportare le parole di Antonio Cassano, croce e delizia del patron blucerchiato.  Le parole del nerazzurro sono apparse sul sito dell’Inter e, in modo breve e preciso, hanno espresso  dolore ma anche affetto nei confronti di Garrone. Anche Giampaolo Pazzini, attaccante che ai tempi della Sampdoria formava un super attacco assieme a Cassano, ha rimarcato le tante qualità del presidente che verranno a mancare al mondo del calcio. Altri messaggi particolarmente toccanti sono quelli di Fabio Bazzani, ex giocatore della Samp che ricorda Garrone nel 2002 il giorno della promozione in A per aver festeggiato a suo fianco, e di Francesco Flachi, perdonato dal presidente nonostante i suoi problemi ai tempi di Genova. Da segnalare anche il caldo contributo offerto dai tantissimi tifosi doriani che domenica promettono di riempire lo stadio per onorare il loro amato e indimenticabile presidente.

  • Addio Riccardo Garrone, la Sampdoria piange il suo presidente

    Addio Riccardo Garrone, la Sampdoria piange il suo presidente

    Lutto per la città di Genova e per la squadra della Sampdoria: nella serata di ieri si è spento all’età di 76 anni il presidente della Sampdoria, oltre che presidente onorario dell’Erg, Riccardo Garrone, dopo una lunga malattia. Un uomo che mancherà al mondo del calcio oltre che alla sua società, che ha amato come se ne fosse innamorato da quando nel 2002 ne rilevò la proprietà salvandola, anche in virtù della sua grande amicizia con l’ex presidente Mantovani. La squadra perde una figura carismatica, garbata e distinta, ma anche impulsiva al tempo debito, come nel caso “Cassano” – divenuto suo “figlioccio” ai tempi della sua militanza blucerchiata – con cui ebbe l’ormai celebre lite furibonda del 2010 a seguito di un suo rifiuto nel seguire il presidente a Sestri Levante ad una cerimonia di premiazione: nonostante ciò, un anno dopo la lite ed il successivo trasferimento al Milan, tra i due avvenne la riappacificazione ed è per questo che Antonio Cassano, che a Riccardo Garrone ed alla sua famiglia deve la sua rinascita calcistica dopo il periodo buio di Madrid, nel giorno della scomparsa del presidente gli rivolge un ultimo saluto molto commosso, che esprime il legame forte che li aveva uniti: “Un dolore straziante, oggi è uno dei giorni più brutti e tristi della mia vita. Rimarrai nel mio cuore e ti vorrò bene per sempre”. 

    Riccardo Garrone, la Sampdoria piange il suo presidente | © : Massimo Cebrelli/Getty Images Sport
    Riccardo Garrone, la Sampdoria piange il suo presidente | © : Massimo Cebrelli/
    Getty Images Sport

    Come Antonio Cassano, anche l’attuale amministratore delegato juventino Beppe Marotta aveva un rapporto molto forte con il presidente Riccardo Garrone consolidato negli anni di Marotta da dirigente blucerchiato, che hanno “lanciato” lo stesso Marotta come dirigente di primo piano del nostro calcio, portandolo alla corte di Andrea Agnelli. E’ per questo che, dunque, Marotta esprime tutta la sua riconoscenza al presidente scomparso, elogiandone la sua grande spinta etica e la sua moralità, oltre che la passione civile: “Riccardo Garrone non era un grande intenditore di calcio, lo diceva lui stesso, ma era una persona ricca di valori”.  

    Ma nel giorno della sua scomparsa non è solo chi lo ha conosciuto da “dipendente” a volergli tributare un ricordo o un pensiero, e questo lascia intendere la portata della sua figura, che andava oltre i colori sportivi, essendosi guadagnato una stima ed una considerazione trasversale. Così, il portiere della Juventus e della Nazionale Gigi Buffon sottolinea come “il calcio abbia perso una figura positiva, realmente uno dei pochi personaggi del panorama calcistico che stimavo, pur non conoscendolo”; e poi, naturalmente, i messaggi di cordoglio da parte di tutte le squadre di serie A, dall’Inter all’Udinese, dal Milan alla Juventus al Napoli ed alla Fiorentina, solo per citarne alcune.

    Molto sentito, poi, anche il ricordo di tutta la tifoseria blucerchiata che, nonostante qualche screzio “terreno”, nel giorno della sua scomparsa gli tributa un ringraziamento “per tutte le esultanze e per tutte le lacrime”, mostrandogli grande riconoscenza per il fatto che “se non ci fossi stato tu, chissà se esisterebbe ancora la Sampdoria”, riferendosi appunto al salvataggio della società dal fallimento da parte del presidente Riccardo Garrone, confermando in quell’occasione la sua figura di grande imprenditore (che gli era valso il titolo di Cavaliere del Lavoro) ma, soprattutto, di uomo legato alla sua Genova.

    Ora, il club rimarrà nelle mani della sua famiglia, (il presidente lascia sei figli), con il primogenito Edoardo (già presidente Erg) che, negli anni della malattia del padre, aveva ricoperto il ruolo di vicepresidente operativo della Sampdoria e che, ora, proverà a sostituirlo, ma non sarà facile: come hanno testimoniato molti protagonisti del calcio, il vuoto che lascia è davvero incolmabile.

  • Cassano Stramaccioni: la fine di un idillio?Video

    Cassano Stramaccioni: la fine di un idillio?Video

    Antonio Cassano è quasi sempre stato una testa un po’ calda. Con il passare del tempo, per fortuna sua, delle squadre in cui ha militato, e per tutti gli amanti del calcio, questi tipi di atteggiamenti si sono placati. Del tutto? A dire il vero no. Anche ai tempi del Milan, si parla di circa due stagioni fa, Cassano aveva fatto parlare di sè per dei diverbi avuti con diversi giornalisti rei di aver violato la sua vita privata. Ovviamente niente a che vedere con le sceneggiate stile Milan-Roma, finale di coppa Italia della stagione 2002\2003, in cui il barese, in quel periodo in forza ai giallorossi, dopo essere stato espulso dall’arbitro ha rivolto a quest’ultimo non solo offese ma anche il gesto delle corna. Come scordarsi poi dei vari litigi avvenuti a Madrid quando sulla panchina delle Merengues sedeva Fabio Capello? Epica, quasi comica, l’imitazione dell’allenatore italiano. Un altro episodio recente, questa volta con la maglia della Samp, avvenne per via di una squalifica: Cassano, poichè squalificato per la prossima partita, gettò la maglia in faccia all’arbitro prima di dirne di tutti i colori. Questo breve riepilogo, formato solo da alcuni dei tanti episodi della carriera di Antonio Cassano, è stato fatto per far presente che il giocatore non è nuovo a situazioni simili a quella che stiamo per descrivere.

    Antonio Cassano | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Antonio Cassano | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    SOSTITUZIONE – Inter-Pescara, 12 gennaio, stadio San Siro. Match valevole per la prima giornata del girone di ritorno. E’ il minuto 23 del secondo tempo quando Antonio Cassano viene sostituito dall’allenatore nerazzurro Andrea Stramaccioni. Al posto del barese è pronto ad entrare in campo Tommaso Rocchi, fra l’altro esordio con la maglia dell’Inter. Al momento del cambio, Cassano, si è rivolto verso la panchina dicendo : “Ma io?” con tutta l’incredulità di chi non vuol sentire ragioni di uscire dal terreno di gioco. Durante la sostituzione, poi, lo stesso Cassano ha borbottato frasi incomprensibili prima di dirigersi direttamente verso gli spogliatoio del Meazza. Il giorno dopo la partita, i media sono impazziti nel cercare di dare una spiegazione all’accaduto: dopo la fine del rapporto idilliaco fra il Milan e Cassano, che sia già esaurito l’entusiasmo del barese con la maglia nerazzurra. In molti giuravano di sì. Ma è veramente mal di pancia quello di Cassano?

    MINIMIZZARE – Nel post partita, Andrea Stramaccioni ha parlato dell’episodio appena descritto. Queste le sue parole: “Cassano ha avuto una reazione dopo la sostituzione, ma credo che sia normale perché eravamo in un momento in cui stavamo costruendo tanto, ripartivamo, lui aveva avuto diverse occasioni. Questo dimostra anche quanto lui sia attaccato all’Inter. E’ normale che un giocatore come Cassano voglia sempre stare in campo e dare il suo contributo. Non c’è nulla da chiarire. Lui giustamente voleva stare più minuti in campo, io faccio l’allenatore e faccio le mie scelte“. Dunque nulla da chiarire fra il tecnico romano e Cassano ma la sensazione è che episodi simili non debbano più accadere per poter avere la certezza che non esistano mal di pancia da parte di nessuno. Sicuramente il malumore di Cassano è frutto delle ultime prestazioni del barese. Ricordiamo che l’ex rossonero non segna da fine ottobre e che l’Inter ha attraversato un brutto calo di forma nell’ultimo periodo interrotto solo con la vittoria interna contro il Pescara.

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  • Lampo Palacio, furia Guarin. Inter-Pescara 2-0

    Lampo Palacio, furia Guarin. Inter-Pescara 2-0

    Un Inter al piccolo trotto ha la meglio 2-0 su un Pescara decisamente sotto tono ed irriconoscibile rispetto alla sorprendente vittoria sulla Fiorentina della settimana scorsa. Decidono le reti di Palacio nel primo tempo e di Fredy Guarin nella ripresa.

    Sorpresa nell’undici iniziale nerazzurro, davanti la coppia d’attacco è formata da Rodrigo Palacio ed Antonio Cassano con Diego Milito in panchina e a centrocampo c’e’ l’esordio del giovane Benassi con Cambiasso arretrato in difesa a causa dell’emergenza che ha colpito il reparto arretrato interista. Nel Pescara invece Bergodi non cambia nulla rispetto alla vittoria di Firenze affidandosi alla coppia d’attacco formata da Celik e Jonathas.

    La prima frazione di gioco è letteralmente dominata dalla formazione di Andrea Stramaccioni che non rischia mai nulla in difesa tenendo sempre il pallino del gioco in mano. Tuttavia Perin non deve compiere tante parate nei primi 45’ ma deve capitolare al minuto 31 grazie al bel movimento in area di Palacio che sfrutta un filtrante di Chivu ed un velo di Cassano realizzando il gol numero 11 in stagione. Il primo tempo si chiude praticamente qui con una sola squadra in campo e con il Pescara troppo rinunciatario ed irriconoscibile rispetto ad una settimana fa.

    Fredy Guarin ©Claudio Villa/Getty Images
    Fredy Guarin ©Claudio Villa/Getty Images

    Il secondo tempo si apre con un Pescara un po’ più voglioso alla ricerca del pareggio ma basta una discesa di Guarin supportata da un sontuoso dribbling di Palacio con l’argentino che serve allo stesso colombiano un assist al bacio per un comodo raddoppio nerazzurro. Il Pescara proprio non riesce ad impensierire Handanovic e da segnalare negli ultimi minuti c’e’ solamente un incomprensibile nervosismo di Cassano dopo la sostituzione con Tommaso Rocchi con il barese ad abbandonare il campo senza salutare Stramaccioni.

    Buona vittoria per l’Inter supportata dalle belle prestazioni del giovane Benassi e con riscatti sulle fasce di Jonathan ed Alvaro Pereira. Pescara rimandato alla prossima giornata e decisamente sempre più destinata ad una provabilissima retrocessione.

    Le Pagelle di Inter-Pescara 2-0

    INTER (3-4-1-2): Handanovic 6; Silvestre 6, Cambiasso 6,5, Chivu 6; Jonathan 6,5, Zanetti 6,5, Benassi 6,5, Pereira 6,5; Guarin 7,5 (33′ st Mudingayi 6); Palacio 7 (42′ st Milito s.v.), Cassano 6,5 (23′ st Rocchi 6). (Belec, Di Gennaro, Bianchetti, Mariga, Obi, Duncan, Coutinho, Livaja). All. Stramaccioni

    PESCARA (4-3-1-2): Perin 6; Balzano 6, Capuano 5,5, Terlizzi 5,5, Modesto 5; Nielsen 5 (19′ st Cascione 5,5), Colucci 5,5, Bjarnason 5,5; Weiss 5 (37′ st Caprari s.v.); Jonathas 4,5, Celik 5 (32′ st Abbruscato 5). (Pelizzoli, Falso, Zanon, Romagnoli, Bocchetti, Blasi, Vukusic). All. Bergodi.

     

  • Di Natale e Muriel fanno arrabbiare Stramaccioni

    Di Natale e Muriel fanno arrabbiare Stramaccioni

    Otto punti in otto partite, una media da zona retrocessione che farebbe tremare qualsiasi panchina di serie A ma non quella di Andrea Stramaccioni. Il giovane tecnico romano gode infatti di una stima quasi inspiegabile che gli permette un credito con i cattivi risultati superiore a quello dei predecessori più esperti e illustri che negli ultimi anni si sono succeduti sulla panchina dell’Inter. A dir la verità Stramaccioni paga anche una rosa non ben amalgamata, tantissimi infortuni e soprattutto la mancanza di un vero regista a centrocampo capace di dettare i tempi di gioco e accelerare la manovra quando le squadre avversarie son ben chiuse evitando di fatto di mostrare il fianco alle ripartenza dell’Inter.

    La partita Il forfait di Milito convince Stramaccioni a rinforzare il centrocampo inserendo Guarin come trequartista e lasciando il peso dell’attacco sulle spalle di Antonio Cassano e Rodrigo Palacio. Guidolin conferma invece il mostruoso tandem d’attacco con capitan Di Natale a far da chioccia all’esplosivo Muriel.

    Antonio Di Natale mata l'Inter di Stramaccioni | ©Getty Images
    Antonio Di Natale mata l’Inter di Stramaccioni | ©Getty Images
    Il primo tempo scivola via senza particolari occasioni se non una protesta dell’Inter per un contatto sospetto tra Domizzi e Palacio in area di rigore e un siluro di Totò Di Natale su calcio piazzato che si stampa sulla traversa con Handanovic immobile. Nella ripresa l’Inter sembra aver la meglio in mediana confezionando due occasioni da gol sprecate però da Palacio e soprattutto da Jonathan. Nel momento migliore dei nerazzurri però Antonio Di Natale beffa Handanovic grazie ad un delizioso assist di Lazzari, passano 2′ e finisce la partita di Juan Jesus, costretto per la seconda volta a fermare col fallo da ammonizione la progressione di Muriel. L’Udinese adesso gioca sul velluto e trova sull’asse Basta Muriel la rete del raddoppio, entra anche Rocchi ma la partita è oramai compromessa e i restanti minuti servono solo a Di Natale per firmare la doppietta e ricevere la meritata standing ovation dei suoi tifosi.

    Stramaccioni fuorioso Il tecnico nerazzurro nel post partita elogia comunque la partita dei suoi ragazzi scagliandosi ancora una volta contro gli arbitri per l’atteggiamento riservato alla sua squadra “Non siamo fortunati con le decisioni arbitrali: su Palacio c’era rigore e Domizzi andava espulso. Non è possibile non assegnare un rigore del genere, è strano. Quell’episodio ha indirizzato in modo chiaro la partita: Palacio era davanti alla porta, Domizzi gli taglia la strada e lo sbilancia. Era rigore ed espulsione, invece abbiamo preso un’ammonizione per simulazione. Non ho sospetti sulla buonafede degli arbitri, loro fanno il loro lavoro, ma noi siamo sfortunati. È innegabile come abbiamo subito tante valutazioni sbagliate. Palacio è partito in fuorigioco? Se l’avesse fischiato sarebbe stato meglio. E poi noi abbiamo chiuso la partita con 4 cartellini gialli, mentre l’Udinese solo uno: com’è possibile non ammonire Allan per il fallo a piedi pari su Guarin nel primo tempo?”.

    Udinese-Inter 3-0 le pagelle
    Udinese (3-5-2): Brkic 6,5; Heurtaux 6, Danilo 6,5, Domizzi 6,5; Basta 7, Pereyra 6, Allan 6,5, Lazzari 6, Pasquale 6; Muriel 7,5 (36′ st Maicosuel sv), Di Natale 8 (43′ st Willians sv). A disposizione: Padelli, Pawlowski, Angella, Faraoni, Barreto, Ranegie, Coda, Gabriel Silva, Merkel, Zielinski. All.: Guidolin 7.
    Inter (3-5-2): Handanovic 5,5; Samuel 5, Cambiasso 5, Juan Jesus 4,5; Jonathan 4 (32′ st Rocchi sv), Zanetti 5, Gargano 5 (29′ st Duncan sv), Guarin 6, Pereira 4,5; Cassano 6 (36′ st Silvestre sv), Palacio 5. A disposizione: Belec, Di Gennaro, Mariga, Benassi, Mbaye, Bessa, Livaja. All.: Stramaccioni 5.
    Arbitro: Giannoccaro
    Marcatori: 18′ st, 34′ st Di Natale, 30′ st Muriel
    Ammoniti: Danilo, Allan, Maicosuel (U), Pereira, Palacio (I)
    Espulsi: 20′ st Juan Jesus (I) per doppia ammonizione

  • Udinese-Inter, Strama non vuole far scappare la Lazio

    Udinese-Inter, Strama non vuole far scappare la Lazio

    La 19°giornata di campionato è l’ultima del girone d’andata e la prima del nuovo anno, quindi smaltiti i veglioni e i panettoni è tempo di tornare in campo.
    Dopo gli anticipi tra Catania-Torino e Lazio-Cagliari, nel giorno dell’Epifania il lunch match è tutto per Udinese-Inter.
    Dopo il segnale lanciato dalla Lazio, vittoriosa contro il Cagliari nel posticipo serale,  i nerazzurri non possono commettere altri passi falsi per rimanere agganciati alla zona Champions,considerati i risultati delle ultime uscite.

    Guidolin dovrà fare a mene di Benatia e Badu  impegnati in Coppa d’Africa, in difesa, al suo posto del marocchino, dovrebbe essere favorito Angella con Danilo e Domizzi a completare il reparto, mentre Basta muoverà sulla corsia di destra e Pasquale su quella di sinistra. Allan con Pereyra e Lazzari a centrocampo con Muriel e Di Natale ad agire nel reparto offensivo.

    Cassano i pole per Udinese-Inter | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Cassano i pole per Udinese-Inter | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Stramaccioni è costretto a fare i conti con qualche assenza importante, soprattutto nel reparto difensivo in cui deve fare a meno di Ranocchia (fermato dal giudice sportivo)  e Chivu; out anche Nagatomo, Obi, Alvarez, Stankovic, Mudingayi e Coutinho, dubbi anche su Milito che potrebbe partire dalla panchina, per  Rocchi potrebbe arrivare il momento del debutto in maglia nerazzurra. Dunque il tecnico nerazzurro si affiderà al 3-5-2- con Handanocvic che ritorna dai suoi ex compagni, Samuel e Juan Jesus nelle retrovie con Cambiasso centrale; a centrocampo torna Guarin con Gargano Capitan Zanetti e Pereira. In attacco spazio per Cassano e Milito.

    PROBABILI FORMAZIONI UDINESE-INTER

    Udinese (3-5-2): Brkic; Angella, Danilo, Domizzi; Basta, Pereyra, Allan, Lazzari, Pasquale; Muriel, Di Natale.
    A disp.: Padelli, Pawlowski, Heurtaux, Coda, Faraoni, Ranegie, Zielinski, Merkel, Maicosuel, Gabriel Silva, Willians, Barreto. All.: Guidolin
    Squalificati: Pinzi (1)
    Indisponibili: Fabbrini, Badu e Benatia (coppa d’Africa)

    Inter (3-5-2): Handanovic; Samuel, Cambiasso, Juan Jesus; Jonathan, Gargano, Guarin, Zanetti, Pereira; Cassano, Milito.
    A disp.: Belec, Di Gennaro, Mbaye, Silvestre, Mariga, Benassi, Duncan, Bessa, Rocchi, Palacio, Livaja. All.: Stramaccioni
    Squalificati: Ranocchia (2)
    Indisponibili: Stankovic, Obi, Castellazzi, Nagatomo, Coutinho, Alvarez, Mudingayi, Chivu

  • Consigli Fantacalcio 2012-2013 19 giornata

    Consigli Fantacalcio 2012-2013 19 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, 19esima giornata di serie A attesissima dopo la sosta natalizia. La Juventus sarà di scena allo “Juventus Stadium” contro una Sampdoria nella continua ricerca di un’identità smarrita nelle ultime giornate. Sfida difficile per L’Inter ad Udine mentre potrebbe essere un turno facile per Lazio e Milan impegnate rispettivamente in casa contro Cagliari e Siena

    Consigli Fantacalcio giornata 19 guida alla formazione
    La giornata vedrà il suo culmine ovviamente domenica sera con la sfida dallo spettacolo assicurato fra il Napoli di Edinson Cavani e la Roma di Francesco Totti che dovrebbe dare dei segnali importanti in ottica Champions League.

    Catania-Torino sabato ore 18:00
    Sfida che potrebbe regalare dei gol e quindi inseriamo tutti i giocatori del Catania presenti nelle vostre rose dalla mediana in su mentre fra i granata diamo spazio a Rolando Bianchi con Birsa e Cerci.

    Lazio-Cagliari sabato ore 20:45
    Biancocelesti che devono sfruttare il match casalingo contro la formazione sarda non certo irresistibile degli ultimi tempi. Dentro Hernanes, Klose, Konko e Mauri, e nel Cagliari diamo spazio a Pinilla, Cossu e Sau.

    Udinese-Inter  domenica ore 12:30
    Match tradizionalmente sempre spettacolare, lasciamo a riposo le difese con le eccezioni rappresentate da Basta e Nagatomo. In attacco fra i nerazzurri possibile ballottaggio fra Cassano e Palacio e preferiamo il barese all’argentino.

    Chievo-Atalanta domenica ore 15:00
    Ospiti bergamaschi indebolititi dalla partenza di Peluso, inseriamo Denis e Schelotto mentre nel Chievo diamo fiducia a Thereau, Paloschi con possibili inserimenti di Luciano e Andreolli dalle retrovie.

    Fiorentina-Pescara ore 15:00
    La formazione di Vincenzo Montella non deve assolutamente sottovalutare un Pescara rivitalizzato dalla cura Bergodi e quindi fra gli ospiti diamo spazio ai soliti Weiss, Abbruscato con la sorpresa rappresentata dal brasiliano Togni. Inseriamo tutti i giocatori viola presenti nelle vostre rose.

    Parma-Palermo ore 15:00
    rosanero indecifrabili in trasferta, inseriamo solamente Ilicic, Brienza, Miccoli e Santiago Garcia. Fra i ducali dentro tutto il reparto offensivo con un occhio di riguardo a Marchionni e Biabiany.

    Francesco Totti ©TIZIANA FABI/AFP/Getty Images
    Francesco Totti ©TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    Genoa-Bologna  ore 15:00
    Gigi Delneri vuole mantenere alta la tensione fra i suoi ragazzi, prima da titolare per Floro Flores insieme a Borriello e fuori Immobile destinato a Palermo. Nel Bologna dentro Gilardino e Gabbiadini in una partita che potrebbe regalare molti gol.

    Juventus-Sampdoria  ore 15:00
    Formazione bianconera molto carica e decisa ad aprire il nuovo anno alla grande, Lichsteiner è squalificato dentro Isla con Vucinin e Giovinco intoccabili. Nella Sampdoria giocheranno Icardi ed Eder, inseriamoli insieme a Poli e lasciamo a riposo se possibile tutti gli altri.

    Milan-Siena ore 15:00
    Padroni di casa rossoneri che potrebbero essere distratti dalle vicende di mercato che riguardano Pato e Robinho, comunque il secondo potrebbe partire titolare e quindi inseriamolo al pari del Faraone e Pazzini. Dentro anche De Sciglio e Boateng mentre nel Siena possibile sorpresa Larrondo con Rosina a regalare qualche assist.

    Napoli-Roma domenica ore 20:45
    Match clou della giornata, ovviamente cerchiamo di limitare al mimino gli inserimenti nei rispettivi reparti difensivi perché ci saranno molti gol. Osvaldo potrebbe essere fuori, spazio a Destro ed all’immortale Totti con Lamela e Pjanic. Nel Napoli dentro Cavani, Hamsik, Insigne e Maggio.

  • Lazio basta Klose, Inter sfortunata

    Lazio basta Klose, Inter sfortunata

    Poteva e doveva essere la partita della svolta decisiva e della definitiva conferma della squadra di Stramaccioni, come anti-Juve, dopo la vittoria interna contro il Napoli, infatti, in molti si aspettavano una prestazione di carattere anche a Roma, con un successo che avrebbe consentito ai nerazzurri di riportarsi a -1 dalla vetta e di mettere pressione alla capolista, attesa oggi pomeriggio da un non facile interno casalingo contro l’Atalanta. Purtroppo per i tifosi della Beneamata sulla strada verso la vetta ci si è messo di mezzo Miroslav Klose, bomber di razza purissima che a Roma sta vivendo una seconda giovinezza e che all’81’, poco prima di uscire per crampi, con un guizzo regala i tre punti alla propria squadra e il momentaneo terzo posto insieme al Napoli.

    La partita-Una gara tutto sommato avara di emozioni. Stramaccioni arriva all’Olimpico, modificando il tanto apprezzato modulo a 3 e consegna le fasce a Pereyra e Nagatomo, relegando in panchina Juan Jesus e preferendo Cassano ad uno spento Palacio dell’ultimo periodo. Petkovic dal canto suo conferma il solito 4-1-4-1, reiserendo però Lulic tra i titolari ai danni di Candreva, mandato in campo solo nel secondo tempo, e ritrovando Klose come punta di diamante del proprio attacco.

    Il primo tempo come detto non regala molte occasioni da segnalare, gli unici guizzi sono dei tiri da fuori provati Ledesma ed Hernanes, il primo manda il pallone di poco a lato alla destra di Handanovic, il secondo spedisce troppo centrale e rende facile l’intervento del numero uno nerazzurro. Il modulo con Guarin sulla trequarti non porta i frutti sperati, tanto è vero che nella prima frazione i nerazzurri non rischiano nulla, ma non tirano mai in porta.

    Miroslav Klose| © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images
    Miroslav Klose| © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Il secondo tempo si apre con la voglia di far meglio da parte di entrambe le squadre, gli ospiti rientrano in campo con un più compatto 4-4-2, con Zanetti arretrato sulla linea di difesa e Nagatomo spostato a sinistra a far coppia sull’out con Pereyra, l’Inter vuole portare il risultato a casa e fa entrare Palacio, che si piazza sulla fascia in una sorta di 4-2-3-1. I padroni di casa calano vistosamente e rischiano il tracollo più volte, la prima con Guarin che con un destro a giro da poco fuori area colpisce il palo. La seconda capita sui piedi di Cassano che in un’azione fotocopia a quella del compagno colpisce lo stesso palo, sulla palla si avventa Nagatomo, ma Marchetti si conferma ancora una volta decisivo e blocca il terzino giapponese. La partita sembra condursi stancamente verso lo 0-0 e invece all’81’ su una palla in profondità di Mauri, Klose s’infila nell’unico spazio concessogli e lascia partire un perfetto diagonale che s’insacca e batte sulla sua destra l’incolpevole Handanovic. Il guizzo di un campione dato troppo presto per finito e che regala 3 punti e aggancio al Napoli.

    Pagelle

    Klose 7,5 la Lazio non può prescindere dal suo bomber principe, vigile per tutta la partita, alla prima vera occasione colpisce come un falco lasciando di stucco la difesa avversaria.
    Ledesma 6,5 determinante il suo apporto in mezzo al campo, sa sempre cosa fare e da sempre una mano al compagno in difficoltà, uomo d’ordine e tatticamente impeccabile.
    Milito 4,5  non tocca una palla nel primo tempo e nel secondo si limita a qualche sponda, troppo poco per uno come lui che ci ha abituati a grandi prestazioni. Perde nettamente il duello a distanza con Klose.
    Cassano 5,5 lui predica ma i suoi compagni non lo seguono e di questo ne risente anche la sua prestazione, è l’uomo in più nerazzurro ma senza assistenza non può vincere le battaglie da solo.

    Gli highlights

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  • Inter-Napoli, la sfida dei bomber: Cavani vs Milito

    Inter-Napoli, la sfida dei bomber: Cavani vs Milito

    Sale l’attesa per la sfida tra Inter-Napoli del posticipo serale della sedicesima giornata di campionato. Il match mostrerà a entrambe le compagini, quale delle due squadre, nella rincorsa allo scudetto potrà ambire al titolo onorevole di vera e unica anti Juventus. Un aiuto indiretto è arrivato dalla qualificazione bianconera agli ottavi di Champions, considerando come la Juventus, dovendo lottare su più fronti potrebbe inevitabilmente mollare un po’ la corsa nel campionato, lasciando spiragli di speranza per le altre due contendenti al titolo. Entrambe le squadre, sia Inter che Napoli hanno di fatto praticato un massiccio turn over nell’ultimo turno di Europa League di giovedì sera, con i partenopei che hanno rimediato una sconfitta contro il Psv, e i nerazzurri che si sono accontentati di un pareggio casalingo contro il modestissimo Nefcthi, dimostrando come la sfida di campionato fosse già nelle menti dei due tecnici. Mazzarri vs Stramaccioni, Cavani vs Milito, chi la spunterà?

    Diego Milito ©Claudio Villa/Getty Images

    INTER – Stramaccioni nelle vesti di pompiere, cerca di spegnere le polemiche nate dal mancato utilizzo di Sneijder, che ufficialmente è escluso per problemi muscolari, mentre ufficiosamente non gioca per il mancato rinnovo del contratto. Non bastassero le grane, peserà moltissimo l’assenza nel reparto arretrato di Samuel, che deve scontare un turno di squalifica inflitto dal giudice sportivo. A questo punto sono plausibili due ipotesi: la prima con l’utilizzo di Silvestre come centrale affiancato da Ranocchia e Juan Jesus, ma l’argentino non sembra essere nella miglior forma, soprattutto di fronte ad avversari come Cavani e Hamsik. La seconda vedrebbe Cambiasso scalare nella linea dei difensori, con il suo nuovo adattamento come centrale e in mediana spazio a Guarin al suo posto affiancato dall’ex di turno Gargano. Spazio sulla fascia per Nagatomo (apparso in buonissima condizione nelle ultime uscite) che dovrebbe insidiare un Zuniga non certo specialista nella fase difensiva. Davanti rientra Cassano, con l’ipotesi più concreta dell’utilizzo delle tre punte, con il talento di Bari vecchia affiancato da Palacio e Milito.

    NAPOLI- Mazzarri tira un sospiro di sollievo per il recupero di Hamsik, che ha smaltito con tempi da record una lieve sindrome influenzale. Pochi dubbi per il tecnico dei partenopei che dovrebbe confermare in blocco la formazione scesa in campo nelle ultime gare: Spazio a Britos, con Cannavaro e Gamberini nella retroguardia, con Campagnaro che di conseguenza (complice la non migliore condizione fisica e le contemporanee buone prestazioni di Britos) dovrebbe accomodarsi in panchina. Per il centrocampo è recuperato Maggio dall’infiammazione al tendine dell’adduttore che l’aveva tenuto fuori contro il Pescara. Spazio quindi a Zuniga, Beherami e lo svizzero Inler che sembra essere in uno dei suoi momenti migliori insieme al compagno Hamsik. Davanti inamovibile il bomber azzurro Matador Cavani, con il ballottaggio tra Insigne e Pandev, che dovrebbe essere a favore del primo, e con il macedone pronto a subentrare a partita in corso.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER-NAPOLI

    INTER (3-4-3): Handanovic; Ranocchia, Silvestre, Juan Jesus; Zanetti, Gargano, Cambiasso, Nagatomo; Palacio, Milito, Cassano
    A disp.: Castellazzi, Belec, Pasa, Mbaye, Mariga, Benassi, Romanò, Duncan, Coutinho, Livaja, Guarin, Pereira.
    All.: Stramaccioni

    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Gamberini, Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami, Inler, Zuniga; Hamsik; Insigne, Cavani
    A disp.: Rosati, Colombo, Grava, Campagnaro, Fernandez, Aronica, Dzemaili, Mesto, Donadel, Dossena, Vargas, Pandev. All.: Mazzarri