Tag: antonio cassano

  • La Samp becca il Werder di Ozil e Arnautovic

    La Samp becca il Werder di Ozil e Arnautovic

    Tutto sommato benevola l’urna di Nyon per la Sampdoria di Di Carlo che becca i tedeschi del Werder Brema di Mesut Ozil e della meteora interista Arnautovic. I teutonici sono una formazione esperta e da prender con le pinze ma il doppio confronto con ritorno in casa è alla portata di Cassano e Pazzini. L’andata sarà il 17/18 agosto mentre il ritorno il 24/25 agosto.

    Percorso Campioni:

    • Salisburgo (Aus)-Hapoel Tel Aviv (Isr)
    • Rosenborg (Nor)-Fc Copenaghen (Dan)
    • Basilea (Svi)-Sherif (Mol)
    • Sparta Praga (R. Ceca)-Zilina (Svk)
    • Partizan (Srb)-Anderlecth (Bel)

    Percorso piazzate

    • Young Boys – Tottenham
    • Werder Brema – Sampdoria
    • Zenit – Auxerre
    • Sporting Braga – Anderlecht
    • Dinamo Kiev – Ajax
  • Prandelli convoca Cassano e Balotelli. Tra i 22 anche Amauri

    Prandelli convoca Cassano e Balotelli. Tra i 22 anche Amauri

    C’è attesa per conoscere i primi 22 azzurri dell’era Prandelli. La rivoluzione post mondiale partirà dall’amichevole di Londra in programma il 10 agosto a Londra contro la Costa d’Avorio.

    Le novità assolute dovrebbero esser il ritorno in nazionale di Cassano e la prima assoluta di Mario Balotelli e dell’oriundo Amauri. La nuova Italia sarà a grosse tinte bianconere con Amauri infatti saranno tra i 22 Chiellini, Bonucci, Pepe e Marchisio.

    Fuori Buffon, Pirlo e Gilardino potrebbero avere una chance azzurra Sirigu e gli oriundi Thiago Motta e Ledesma.

  • La rivoluzione di Prandelli: Thiago Motta e Ledesma nei trenta pre-convocati

    La rivoluzione di Prandelli: Thiago Motta e Ledesma nei trenta pre-convocati

    Da domani inizierà il countdown per conoscere la prima Nazionale di Prandelli che sarà di scena a Londra contro la Costa d’Avorio il prossimo 10 agosto. C’è attesa per capire se la rivoluzione sarà reale o continuerà ad esser solo mediatica, la Gazzetta oggi svela la lista dei possibili trenta pre-convocati dai quali usciranno i primi 22 dell’era prandelliana.

    Stando alle indiscrezioni della rosea le novità di Prandelli dovrebbero esser Viviano il lizza con i portieri, Antonini come opzione per la difesa. Le maggiori novità a centrocampo dove oltre a Galloppa potrebbero trovare spazio gli oriundi Ledesma e Thiago Motta. In avanti scontata la presenza di Balotelli e Cassano.

    I 30 pre-convocati secondo la Gazzetta:
    PORTIERI: Marchetti, Viviano, Sirigu, Mirante
    DIFENSORI: Bonucci, Chiellini, Antonini, Zaccardo, Cassani, Gamberini, Bocchetti, Maggio
    CENTROCAMPISTI: Montolivo, Pirlo, De Rossi, Marchisio, Pepe, Cristian Ledesma, Thiago Motta, Galloppa, Palombo
    ATTACCANTI: Gilardino, Pazzini, Borriello, Cassano, Balotelli, Giuseppe Rossi, Palladino, Quaglierella

    Il calendario:
    10 agosto: Italia-Costa D’Avorio (a Londra – gara amichevole)
    03 settembre: Estonia-Italia (a Tallin)
    07 settembre: Italia-Far Oer (a Firenze)
    08 ottobre: Irlanda del Nord-Italia 12 ottobre: Italia-Serbia
    17 novembre: amichevole contro avversario da stabilire
    09 febbraio 2011: Germania-Italia (gara amichevole)
    25 marzo: Slovenia-Italia
    29 marzo: amichevole contro avversario da stabilire
    03 giugno: Italia-Estonia
    07 giugno: amichevole contro avversario da stabilire

  • Secco, fuoco sulla Juve: “Qualcuno si oppose agli acquisti di Cassano e Mascherano”

    In un’intervista concessa a La Stampa, l’ex direttore sportivo della Juventus con il dente avvelenato Alessio Secco ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa: in particolare, accusato dai media per lo scarso mercato effettuato negli ultimi anni e vistosi addossare tante colpe non sue venendo utilizzato come capro espiatorio, l’ex dirigente bianconero non le manda a dire difendendo il suo operato da ds negli anni di permanenza in bianconero raccontando alcuni retroscena di mercato:

    • Avevo preso Mascherano, nel gennaio 2007: sarebbe venuto in prestito, anche in B. Mi dissero che non si poteva, perché la proprietà del cartellino era un intreccio tra persone e società, e la Juve ha un codice etico. Lui si mise a piangere.
      Van der Vaart nel 2009 e Cassano, tre e due anni fa, l’avevamo in mano. Ma c’erano perplessità da parte di qualcuno: invece sapevo che Antonio non era più un enfant terrible
      “.

    L’imputazione maggiore di cui viene accusato è stata la scelta di aver preferito Poulsen a Xabi Alonso:

    • Si decise per quel tipo di giocatore: costava la metà, ma il prezzo non c’entrò nulla. Fu una decisione a livello collegiale, come sempre: io, Ranieri e Blanc e il cda. Il problema è che la gente mi investiva di un potere che non avevo: in società come la Juve, la gestione degli acquisti è democratica, diciamo. Frutto di decisioni collegiali“.

    Secco però sa di aver fatto un buon lavoro e va fiero soprattutto di due acquisti: “Sissoko e anche Diego, nonostante l’anno passato” è fiducioso sulle potenzialità di Felipe Melo: “Non si gioca per caso nel Brasile. É un ottimo giocatore” e infine confessa infine di essere stato vicino all’ingaggio di Giampaolo ma che la proprietà gli preferì Ferrara.

  • Diego alla Cassano. La Juve spera in Del Neri

    Disfarsi dei giocatori fuori progetto è davvero difficile in questo mercato senza doversi accontentare di una minusvalenza da paura e il vero compito di Beppe Marotta alla Juve sarà proprio quello di piazzare i giocatori in esubero o fuori dagli schemi tattici di Del Neri.

    I casi più emblematici sono Diego e Felipe Melo. Colpi da novanta della passata stagione si sono trasformati presto in terribili zavorre per il bilancio. Il fantasista brasiliano sarebbe praticamente fuori dagli schemi dell’ex tecnico doriano il cui modulo non contempla un trequartista ma in questi giorni di ritiro, costretto a lavorare con una rosa incompleta e ricca di possibili partenti Del Neri ha avuto l’intuizione.

    Diego nel ruolo di seconda punta alla Cassano. Idea difficile da compiere per chi è abituato a prender palla quasi a ridosso del centrocampo ma non impossibile per chi vuol dimostrare di non esser stato un flop. Inutile dire quanto farebbe piacere in casa Juve la bontà di questa soluzione la cui riuscita aumenterebbe il potere decisionale di Del Neri nello spogliatoio.

  • Cannavaro:”Non esistono più i Totti o i Del Piero di una volta”

    Dopo l’eliminazione al Mondiale sudafricano, oltre a Lippi è toccato anche a Cannavaro analizzare la disfatta che ha visto la nazionale italiana protagonisti. “Una delle serate più brutte, nessuno si aspettava che finissimo ultimi nel girone e che ci fosse questa mancanza di gioco. Vincere il Mondiale era difficile, ma la speranza era di andare avanti il più possibile”, confessa amareggiato.

    Poi il prossimo giocatore dell’Al-Ahli, ricalca in qualche maniera, le dichiarazioni di Lippi e di Abete nei confronti dei giocatori lasciati a casa. Il riferimento a Balotelli e a Cassano (giusto per fare due nomi) è ovvio “Io con Antonio ho fatto due europei, ma non li abbiamo vinti e Balotelli è molto giovane. Fenomeni in giro non ce ne sono, non ci sono più i Totti, i Del Piero di una volta. Se qualcuno li ha visti li portasse”, sottolinea il capitano azzurro.

    Di certo grandi fenomeni come nelle altre nazionali per fare un esempio (Argentina e Brasile) non ce ne sono, ma sicuramente visti i problemi di concretizzazione e di costruzione di gioco, portare due  giocatori fra i più talentuosi in Italia, di certo non avrebbe guastato..

  • Nazionale da rifondare? Ecco i nomi da cui ripartirà Prandelli

    Nazionale da rifondare? Ecco i nomi da cui ripartirà Prandelli

    In Italia c’è voglia di voltar pagine e dimenticare più in fretta possibile l’onta di una disfatta annunciata ma non prevedibile in queste dimensioni. Il dopo Lippi sarà per Prandelli ancora più difficile e per l’ex tecnico viola non ci sarà la pazienza di aspettare la formazione di un nuovo gruppo.

    Il compito di Prandelli non sarà semplice, sostituire i logori campioni del mondo di Lippi in un campionato dove da tanto tempo non vi è un ricambio generaziole in alcuni ruoli cardine sarà davvero un compito arduo. Ma in attesa di capire come vorrà agire il nuovo commissario tecnico e sopratutto il modo in cui la Federazione proverà ad arginare il problema, magari naturalizzando per tempo i giocatore dei vivaii italiani, proviamo a veder da dove potrà ripartire.

    In porta, il rebus è Gigi Buffon, il portierone bianconero dopo tre stagioni di calvario ha deciso di ricorrere all’operazione per debellare finalmente il problema cronico alla schiena. Operazione complicata, sopratutto per un portiere, ma tutta Italia spera di poter ancora fare affidamento sul suo carisma tra i pali. Alle spalle, l’incerto Marchetti del Sudafrica merita un altra possibilità anche se il vero talento sembra Emiliano Viviano.

    La difesa, reparto sotto accusa in Sudafrica, ripartirà da Chiellini e Bonucci e su questo reparto dovrà esser Prandelli a metterci del suo perchè al momento non si vedono giocatori prontissimi all’esperienza azzurra da protagonisti. Indiziati, sugli esterni potrebbero esser Santon, Motta e De Silvestri più la riconferma di Maggio e Criscito, nel ruolo di centrale si spera nella definitiva esplosione di Ranocchia.

    Capitolo centrocampo: Pirlo già ieri ha dato la sua disponibilità per il nuovo corso azzurro, infortuni permettendo sarà ancora il regista rossonero a dettare tempi e movimenti nell’Italia prandelliana ma è d’obligo iniziar a trovare il suo sostituto in ottica Brasile 2014. Del gruppo Lippi dovrebbero esser riconfermati De Rossi, Palombo, Marchisio e Montolivo entrerà nel gruppo il giovane Poli e dall’estero si spera che possa tornare un Aquilani in condizioni fisiche stabili.

    In avanti, scontato che Prandelli si affidi ancora una volta al fido Gilardino. Porte aperta anche per Pazzini (speriamo siano superate le incomprensioni di Firenze), Quagliarella e agli esclusi dell’ultimo momento Borriello e Rossi. A furor di popolo sembrano scontati gli inserimenti in pianta stabile di Mario Balotelli e di Antonio Cassano.

  • Mondiali 2010: i bocciati di Lippi. Ecco la nazionale degli assenti

    Mondiali 2010: i bocciati di Lippi. Ecco la nazionale degli assenti

    L’avvio stentato (eufemismo) della Nazionale italiana a Sudafrica 2010 rilancia le critiche circa le convocazioni del C.T. Marcello Lippi che avevano destato più di una perplessità già nel momento dell’ufficializzazione dei 23 prescelti. Il Commissario Tecnico italiano, in verità, è in buona compagnia in tal senso dato che anche Dunga, Maradona e Domenech erano stati oggetto di feroci critiche da parte di media e tifosi (come lasciare a casa elementi del calibro di Pato, Ronaldinho, Cambiasso, Zanetti, Benzema e Mexes, solo per citarne alcuni, e pretendere di essere immuni dagli strali dell’opinione pubblica?).

    Se tuttavia i due C.T sudamericani possono vantare comunque un parco giocatori di tutto rispetto ed il responso del campo (per ora) favorevole alle loro scelte, Domenech e Lippi vivono momenti delicati con il francese già eliminato e l’italiano che si gioca tutto contro la Slovacchia di Hamsik. Puntando sul modulo più frequentemente usato da Lippi in questo avvio di Mondiale, il 4-2-3-1, e giocando con gli esclusi, abbiamo provato ad ipotizzare una Nazionale degli assenti. Tra i pali Sirigu del Palermo, convocato da Lippi nei 30 azzurri iniziali e poi lasciato a casa (scelta questa non criticata). La linea a quattro difensiva, stante le indisponibilità di Ranocchia e Nesta, conta su Cassani a destra e Santon a sinistra (con l’eroe di Germania 2006 Fabio Grosso ed il romanista Cassetti rincalzi di lusso) mentre per il reparto centrale i prescelti sono Paolo Cannavaro, autore di un campionato splendido a Napoli, e Legrottaglie, vale a dire l’usato garantito.

    Per i mediani davanti alla difesa, la scelta ricade su Ambrosini ed Aquilani, giusto mix di fisicità e tecnica, freschezza ed esperienza, con D’Agostino e Nocerino come principali alternative. Per quanto concerne il terzetto di talentuosi alle spalle dell’unica punta, identificabile in Borriello (freddo sotto porta, forte fisicamente e perfetto per movimenti nel 4-2-3-1), pochi dubbi: fuori Miccoli per infortunio, i deputati ad inventare assist e reti sarebbero Giuseppe Rossi, Cassano e Balotelli con Cossu,Perrotta e Candreva ad accomodarsi in panchina. Un gruppo di calciatori di livello internazionale, dunque, lasciato a casa: questa Nazionale di Illustri Assenti avrebbe demeritato in Sudafrica?

  • Cassano vs Lippi: l’ultimo tackle. Il barese spera in Prandelli

    E’ un fiume in piena Antonio Cassano in una intervista rilasciata il giorno dopo il debutto sudafricano dell’Italia e messa da parte la diplomazia attacca direttamente il ct Marcello Lippi

    “Sarei contento se l’Italia vincesse, ma non per Lippi. Le porte sono state aperte per tutti ma non per me. Può darsi che Lippi soffra la mia personalità. Spero che con Prandelli sia diverso…”. Non so se Lippi abbia mai detto che io sono uno che spacca il gruppo – dice ancora il barese -. Sicuramente lo pensa. Il ct ha detto che i giocatori devono essere pronti per la Nazionale a livello psico-tecnico e io a livello mentale faccio fatica. Ripeto, sarei contento se l’Italia vincesse ma non lo sarei per lui”.

    Capitolo Matrimonio

    “Carolina in questi tre anni mi ha cambiato la vita. Garrone mi deve fare un bel regalo – scherza Cassano -, magari il rinnovo. Sarà in prima fila al mio matrimonio e ci saranno anche Delneri e Conti”.

    Palombo

    “Palombo parte? Ma se andiamo in Champions come facciamo senza di lui? – si interroga il fuoriclasse di Bari Vecchia -. In questo periodo, comunque, si dicono tante cose ma solo il 5% sono vere. Angelo è importante, è il nostro leader, il nostro capitano, mi auguro che posa rimanere ma dovete chiedere a Gasparin. L’anno scorso all’Inter è andato via Ibrahimovic per una valanga di soldi ma nel caso di Palombo è difficile che arrivi uno più forte”.

    Il mancato trasferimento in viola
    “Non ci ho dormito la notte – ricorda -. Ho riflettuto su quanto la gente mi vuole bene, su quanto il presidente mi ha dato e ho ritenuto giusto rimanere. Mi sono detto: “Devo far bene qua e devo fare qualcosa di importante per questa maglia“. Ho ritenuto giusto rimettermi in gioco e ho avuto ragione io, ho fatto un ottimo finale di campionato”.

  • Juventus: Palombo seguirà Marotta e Del Neri. Pazzini “ni”, Cassano resta alla Samp

    Juventus: Palombo seguirà Marotta e Del Neri. Pazzini “ni”, Cassano resta alla Samp

    Da mercoledì Luigi Del Neri sarà a tutti gli effetti il nuovo allenatore della Juventus, il terzo tassello del nuovo corso bianconero dopo le nomine di Andrea Agnelli alla presidenza del club e di Beppe Marotta che assumerà il ruolo di direttore generale. Tutto questo tra due giorni quando si riunirà il CdA della Juventus.
    Voluto fortemente da Marotta, Del Neri, a 60 anni, avrà la possibilità di giocarsi la sua grande occasione in un top club dopo le brevi parentesi Porto (durata solo qualche giorno) e Roma e le avventure, alcune fortunate altre meno, nelle provinciali a partire dalla favola Chievo Verona, passando per Palermo, Atalanta e arrivando infine a quella Sampdoria portata in Champions League a distanza di 18 anni.

    Ma l’esodo sull’asse Genoa – Torino non dovrebbe essere finito qui: infatti il principale obiettivo dell’accoppiata Marotta – Del Neri è il centrocampista Angelo Palombo, una vita trascorsa in blucerchiato. Il capitano dei doriani sarebbe un ottimo acquisto e quello di cui la Juventus aveva bisogno nella zona nevralgica del campo. Unica controindicazione il costo del cartellino: Garrone chiede 20 milioni di euro che, per un giocatore di 28 anni, sembra piuttosto elevato. In ogni caso non ci dovrebbe essere nessuna complicazione per la trattativa data l’amicizia e il rapporto di lavoro durato per 8 lunghi anni tra presidente ed ex ad blucerchiato che, per far abbassare il prezzo, inserirà qualche contropartita tecnica.
    Palombo non dovrebbe però essere l’unico. Nella lista della spesa ci sono anche Pazzini e Ziegler: l’attaccante, che ha trascinato la Samp alla conquista del quarto posto con le sue 19 reti in campionato, potrebbe approdare a Torino l’anno prossimo e sostituire il partente Trezeguet nel pacchetto dei centravanti bianconeri. Difficile però che Garrone si privi del “Pazzo” visto che i doriani dovranno mantenere anche nella prossima stagione una rosa all’altezza per ben figurare in Champions League. Al momento le possibilità che arrivi a Torino sono del 50%; sono maggiori invece quelle del terzino sinistro svizzero che andrebbe a prendere il posto di Grosso, bocciato dalla nuova dirigenza, nello scacchiere bianconero.
    Non si muoverà invece da Genova Antonio Cassano, che con la partenza di Palombo, diventerebbe il nuovo capitano e leader indiscusso della Samp.

    Infine la Juventus dovrà cercare di accaparrarsi in sede di mercato nuove ali che facciano al caso del 4-4-2 di Del Neri mentre Diego, visto l’investimento ingente di quasi 25 milioni di euro della passata stagione, avrà a disposizione un’altra chance e dimostrare tutto il suo valore non più da trequartista ma da seconda punta.