Tag: antonio cassano

  • Il Barcellona punta Giuseppe Rossi, Prandelli su Balotelli

    Il Barcellona punta Giuseppe Rossi, Prandelli su Balotelli

    Sembra che in Italia non l’abbiano ancora capito ma Giuseppe Rossi in Spagna ha conquistato tutti venendo considerato uno degli attaccanti più estrosi e decisivi della Liga. Il Pepito con la maglia del Villareal ha sconfitto la diffidenza di chi prima lo vedeva gracile, poi discontinuo e adesso senza il giusto appeal per una big.

    Pare che lui stia meditando un ritorno in Italia per non sfuggire agli occhi distratti di Cesare Prandelli e perder il treno azzurro a discapito di giocatori fantasiosi si ma con un temperamento e una discontinuità caratteriale imbarazzante. L’ex tecnico viola non fa mistero di voler puntare su Balotelli e Cassano per il riscatto dell’Italia ma a nostro avviso, una menzione e un pò di considerazione la meriterebbe anche Giuseppe Rossi.

    A conferma del valore assoluto raggiunto dal ragazzo in Spagna sono sicuri dell’interessa da parte di Guardiola per rinforzare l’attacco per la prossima stagione. Secondo il tecnico blaugrana l’italiano ha le caratteristiche giuste per integrarsi al meglio con Messi e compagni.

  • Milan a Palermo con Cassano e Boateng

    Milan a Palermo con Cassano e Boateng

    Appuntamento cruciale per il Milan sabato sera al Barbera contro il Palermo. I rossoneri dopo il passo falso contro il Bari a San Siro devono far risultato pieno per mantenere i cinque punti di distacco dall’Inter tenendosi a distanza di sicurezza in vista del derby.

    La settimana rossonera è stata caratterizzata dalla squalifica di Ibrahimovic e da qualche polemica nei confronti di Allegri reo di non aver letto lo stato fisico e mentale dello svedese e forse di non aver preparato bene il match contro i galletti.

    Senza Ibra il peso dell’attacco cade su Pato e sopratutto su Antonio Cassano che fino al momento si era limitato a qualche comparsata mettendosi al servizio dello svedese mentre adesso dovrà caricarsi il Milan sulle spalle. Allegri può gioire anche per l’ormai prossimo recupero di Zambrotta e Boateng, il ganhese dovrebbe dar riposo a Robinho giocando da trequartista con Van Bommel, Gattuso e Flamini a centrocampo.

    Nesta e Gattuso, in diffida dovranno star attenti a Palermo per non saltare il match dell’anno.

  • Il Milan scopre l’altro Ibra. Il Bari sfiora l’impresa a San Siro

    Il Milan scopre l’altro Ibra. Il Bari sfiora l’impresa a San Siro

    Il pari dell’Inter sul campo del Brescia e la cocente eliminazione dalla Champions League facevano supporre una partita a senso unico a San Siro, con il Bari ultimo in classifica e con più di un piede in Serie B destinato ad esser vittima sacrificale per Ibra e compagni.

    Il calcio però non è scienza esatta e i pugliesi per lunghi tratti hanno accarezzato la succulenta idea di infrangere San Siro facendo un regalo all’Inter nella corsa allo scudetto più che a se stessi per la salvezza.

    La partita. Allegri sceglie ancora una volta Pato e Robinho come partner di Ibra in attacco, mentre Merkel è preferito ad Emanuelson a centrocampo. I pugliesi si schierano con un modulo abbottonato ma pronto a ripartire in contropiede grazie ai sapienti piedi di Almiron e Codrea. I rossoneri sono svogliati nei primi 45′ e per Gillet i pericoli arrivano solo su calcio da fermo, i pugliesi sornioni trovano pure il gol pesante sorprendendo la disattenta difesa rossonera su calcio da fermo e Rudolf beffa Abbiati. Pugliesi incredibilmente avanti all’intervallo.

    La ripresa parte con il volitivo Emanuelson in campo per Merkel e l’olandese è subito protagonista con un cross al bacio per la sponda di Ibra, ma Robinho è più avanti di tutto e l’urlo di San Siro è vano. Il Milan però è adesso cattivo e costringe gli uomini di Mutti alla difesa ad oltranza, Robinho spreca un’altra ghiotta occasione prima che Allegri lo sostituisca con Cassano.

    Fantantonio inizia con il fioretto cercando sempre Ibra, ma lo svedese è in panne ormai da troppe partite e prima spreca un’occasione d’oro ciabattando fuori una conclusione facile facile e poi decide che è l’ora di prendersi il riposo rifilando un pugno a Rossi che gli costa la doccia anticipata e mette a rischio la sua presenza nel derby.

    Poteva esser il colpo del ko invece è la sveglia per i rossoneri. E’ un assedio ma Gillet vola a chiudere ogni varco,a nove dalla fine però è il barese Cassano a trovare il pari su un assist di ANtonini. Poi Pato, ancora Cassano, Emanuelson, Van Bommel, Abate cercano il gol ma Gillet resiste tenendo ancora aperto il discorso scudetto.

  • Garrone duro su Pazzini: “Ha fatto di tutto per andare via”

    Garrone duro su Pazzini: “Ha fatto di tutto per andare via”

    Il presidente Doriano si è sfogato con i giornalisti di Sky in merito al caso Pazzini, e in particolare alla sua cessione. Parole amare per Garrone che spiega come non c’erano possibilità di trattenere il giocatore che aveva espressamente dichiarato di voler andar via: “Non c’è nessuno, a meno che non sia un folle, che tenga un giocatore che vuole andare via e che ha fatto di tutto per andare via. Questa è la ragione per cui è andato via Pazzini- ha spiegato ai giornalisti GarroneSi continua a dire sui media che questa situazione della Samp è la conseguenza dell’uscita di Pazzini. Ma in realtà Giampaolo Pazzini com’era a gennaio, a dicembre e com’è stato da quest’estate alla Sampdoria, sarebbe stato meglio far giocare Cristicic, sia ben chiaro”. Parole di un presidente che è stato tradito dai suoi giocatori migliori.

    Discorso a parte per il caso Cassano, di cui Garrone non vuole sentire più parlare. Il presidente doriano infatti chiude l’argomento con un pizzico di amarezza, mostrando una delusione evidente per i fatti accaduti: “ La storia di Cassano non è il caso di ripeterla. Io sarò fatto diverso da altri ma resto come sono sempre stato nella vita. Ci sono momenti in cui la dignità e il comportamento della gente è fondamentale rispetto a qualsiasi altra cosa, anche se ci possono essere delle conseguenze negative come ci sono state”.

    Dopo le ultime sconfitte, e la serie di risultati negativa che hanno portato la Sampdoria in piena zona retrocessione, sono arrivate le contestazioni dei tifosi, sempre in merito alla decisione di vendere Pazzini alla società nerazzurra di Massimo Moratti: “Sono amareggiato perché credo che tutti quelli che contestano non hanno capito che Pazzini non si poteva tenere e continuano a protestare su questo – ha ribadito il presidente blucerchiato – tra l’altro, è incomprensibile come i tifosi non capiscano che Pazzini non si poteva più tenere, tanto che l’hanno applaudito quando è venuto a giocare a Genova, mentre Cassano l’hanno fischiato”

    Sull’esonero del tecnico Di Carlo, Garrone aggiunge: “Dal punto di vista umano mi dispiace molto ma a questo punto si guardano i risultati ottenuti“. La Sampdoria infatti nelle ultime giornate aveva ottenuto una media punti da retrocessione. Il paradosso sta nel fatto che la società blucerchiata dopo aver sfiorato l’ingresso in Champions League con la sconfitta bruciante contro il Werder Brema, è praticamente crollata in una spirale discendente. L’addio di Del Neri, il litigio di Cassano con Garrone e la sua successiva esclusione hanno rovinato gli equilibri di un gruppo che nella scorsa annata aveva dimostrato di poter giocare un ottimo calcio e competere con le big. L’ulteriore partenza di Pazzini in direzione Milano nerazzurra è risultata essere decisiva per distruggere i sogni dei tifosi blucerchiati.

    Esonerato Di Carlo, che è stato utilizzato come capro espiatorio dalla tifoseria con uno striscione polemico durante la partita contro il Cesena recante scritto “Di Carlo Vattene” Garrone ha scelto come sostituto per la panchina doriana Alberto Cavasin :“La scelta arriva valutando tutti gli allenatori disponibili a prendere un incarico in questo momento. Si ritiene che la sua storia, la sua professionalità e il suo temperamento vadano bene in questo momento. E’ evidente che spero che questo sia sufficiente per risollevare la squadra”.

    Sicuramente la scelta di un nuovo tecnico darà una scossa psicologica alla squadra, ma le responsabilità di questa discesa in classifica non sono tutti attribuibili al tecnico ex Chievo, considerando anche come i sostituti arrivati per l’attacco, non siano stati in grado di sostituire la coppia dei gemelli del gol Cassano -Pazzini. Come troppo spesso accade nel mondo del calcio, è l’allenatore a pagare per gli errori  o le scelte sbagliate delle società!

    (Fonte: Eurosport)

  • Le ultime di Juve – Milan, Pato e Aquilani danno forfait

    Le ultime di Juve – Milan, Pato e Aquilani danno forfait

    Il big match tra Juventus e Milan in programma tra poche ore all’Olimpico perde due dei suoi possibili protagonisti. Del Neri ha sperato fino all’ultimo di poter recuperare Alberto Aquilani per dar quella ventata di qualità al centrocampo, ma l’ex Reds non ha superato l’ultimo provino. Sarà Marchisio ad accentrarsi con l’inserimento di Martinez sulla sinistra, in difesa dovrebbe riposare Bonucci con l’inserimento sulla sinistra Traorè.

    La febbre blocca Pato. Il Papero in gran spolvero nell’ultimo periodo è costretto a saltare il big match, out anche Oddo. Allegri a questo punto rilancia Cassano in tandem con Ibra e Boateng alle loro spalle.

    PROBABILI FORMAZIONI
    JUVE-MILAN
    Juventus (4-4-2):
    Buffon; Sorensen, Chiellini, Barzagli, Traorè; Krasic, Melo, Marchisio, Martinez; Matri, Toni.
    A disposizione: Storari, Grygera, Bonucci, Motta, Buchel, Del Piero, Iaquinta. All.: Delneri

    Milan (4-3-1-2):
    Abbiati; Abate, Nesta, T. Silva, Jankulovski; Gattuso, Van Bommel, Flamini; Boateng; Cassano, Ibrahimovic.
    A disposizione: Amelia, Yepes, Sokratis, Didac Vilà, Emanuelson, Seedorf, Robinho. All.: Allegri

  • Van Bommel: “Cassano? Un pò pazzo”

    Van Bommel: “Cassano? Un pò pazzo”

    Dopo la sfida tra Napoli e Milan, il titolo è più una questione a due che una corsa a tre, in attesa del derby di Milano in programma tra tre giornate.  C’è chi in casa rossonera non la pensa così, e vive l’attesa del derby con serenità, sapendo che manca ancora molto alla fine del campionato.

    Mark Van Bommel centrocampista olandese ex Bayern Monaco è sicuro che la sfida con i nerazzurri non sarà la partita scudetto: “Il derby è una partita molto importante ma non credo sia ‘la partita’, – ha detto il centrocampista rossonero ai microfoni di Sky Sport- quella che deciderà la stagione. Mancano ancora tante partite, sarà importante vincere il derby , ma penso che le altre partite siano comunque decisive, per cui prima di pensare all’Inter dobbiamo pensare alla Juve, al Tottenham, al Bari e al Palermo”.

    Essendo il suo primo derby in maglia rossonera non può sentire le stesse emozioni di chi la partita la sente con spirito diverso. Sicuramente avrà parlato con Wesley Sneijder, suo grande amico e compagno di nazionale per capire quanto sia importante questa sfida al di là del valore dei 3 punti. Su Sneijder solo belle parole e una curiosità che ci fa capire come la scaramanzia sia forte anche in Olanda: “Wesley oltre a essere un ottimo giocatore è un amico e una bellissima persona. Ma non abbiamo parlato di scudetto, porta sfortuna”.

    Prima dell’Inter la grande sfida nell’immediato sarà contro la Juventus a Torino, dove il Milan troverà sicuramente la squadra di Del Neri in crisi di risultati e non al top della forma, ma i bianconeri hanno già dimostrato contro l’Inter che contro le grandi squadre le motivazioni sono la carica in più per giocare grandissime partite.“E’ sempre un’emozione affrontare la Juventus e giocare questo genere di partite. – ha dichiarato il centrocampista olandese- Lì c’è anche il mio amico Salihamidzic, ma sarà una partita difficile, la Juve è in un momento complicato, ha perso molte partite e queste sono le gare più pericolose perché tutti credono che vinceremo, ma non sarà facile, soprattutto fuori casa”.

    Qualche parola anche sul suo perfetto inserimento negli schemi di gioco di Allegri e sul rapporto con il tecnico rossonero: “Allegri è un buon allenatore, è calmo e quando ti dice qualcosa è sempre corretto, anche nel suo modo di parlare in partita o in allenamento, dice le cose giuste”.

    Parlando dei nuovi compagni di squadra il centrocampista olandese ha spiegato come nel Milan ci siano tanti campioni con tanta voglia di vincere come Gattuso ed ha aggiunto particolari divertenti, in particolar modo parlando di Antonio Cassano: “Cassano è un bravo ragazzo, ma anche un ottimo giocatore. E’ uno che nello spogliatoio parla più di me, io parlo tanto in campo e lui fuori, ma è un giocatore importante per il gruppo. Lui e Gattuso ‘pazzi’? No, non sono pazzi, hanno un carattere forte ma stanno bene insieme. Gattuso è uno che vuole vincere tutto, è competitivo anche nelle corse in macchina. Cassano… Beh, alle volte sì, è un po’ pazzo”.

    (Fonte: Eurosport)

  • Highlights Milan – Parma 4-0. Prima perla di Cassano in rossonero

    Highlights Milan – Parma 4-0. Prima perla di Cassano in rossonero

    Milan travolgente a San Siro: i rossoneri tornano a sorridere rifilando 4 “sberle” al Parma: apre le danze Seedorf, raddoppia Cassano alla sua prima rete con la maglia del Milan, performance impreziosita da due assist, chiude i conti nella ripresa la doppietta di Robinho.

    [jwplayer mediaid=”106697″]

  • Milan – Parma 4-0, le pagelle

    Milan – Parma 4-0, le pagelle

    Milan
    Nesta e Thiago Silva 6,5 Sono un muro invalicabile, si completano a vicenda asfissiando gli attaccanti avversari.

    Gattuso: 6,5 A centrocampo fa sempre a sportellare e se gli escono pure quegli assist diventa un extraterrestre

    Seedorf: 6,5
    Ha abituato cosi tanto bene San Siro che i tifosi non gli perdonano nulla. Il suo ritorno è comunque importantissimo.

    Robinho: 7 Galliani ha visto bene il brasiliano è fondamentale nell’economia del gioco rossonero e adesos segna pure.

    Cassano: 8 Per questa volta ruba la scena ad Ibra con un gol e due assist. E’ tornato Fantantonio.

    Parma
    Dzemaili: 6,5 Lucido e pericoloso è uno dei pochi a crederci fino alla fine.

    Giovinco: 7
    E’ l’unico ad infiammare il gioco del Parma e a metter in apprensione la difesa rossonera.

    Amauri e Crespo: 5
    Si pestano i piede e non riescono quasi mai a sovrastare Nesta e Thiago Silva
    MILAN-PARMA 4-0
    8′ Seedorf, 17′ Cassano, 16′ st e 20′ st Robinho (M)
    Milan (4-3-1-2): Abbiati 6,5; Oddo 6, Thiago Silva 6,5, Nesta 6,5, Antonini 6; Gattuso 6,5 (18′ st Flamini 6), Van Bommel 6, Merkel 6; Seedorf 6,5 (13′ st Robinho 7); Cassano 8, Ibrahimovic 6,5 (24′ st Pato 6). A disposizione: Amelia, Yepes, Jankulovski, Emanuelson. All.: Allegri

    Parma (4-3-1-2): Mirante 6,5; Zaccardo 6, Paci 5,5, A. Lucarelli 5, Gobbi 5,5; Candreva 5,5, Dzemaili 6,5 (40′ st Galloppa sv), Valiani 5, Giovinco 6,5 (24′ st Angelo 6); Crespo 5 (24′ st Bojinov 6), Amauri 5. A disposizione: Pavarini, Paletta, Modesto, Palladino. All.: Marino
    Arbitro: De Marco

  • Il Milan torna super. Cassano fa 100

    Il Milan torna super. Cassano fa 100

    Dopo due pari consecutivi il Milan torna a brillare a San Siro conquistando tre punti importantissimi contro un Parma penalizzato oltremisura dal 4-0 finale. Allegri senza Pirlo da ancora una volta le chiavi del centrocampo a Van Bommel con Merkel e Gattuso ai lati mentre dietro le punte c’è il recuperato Seedorf.

    I rossoneri partono fortissimo e trovano il gol praticamente al primo affondo con Ibra geniale nello smarcare Seedorf. Il MIlan giganteggia e dopo venti minuti chiude la partita con la prima rete di Cassano in rossonero e la centesima in serie A. Gol quasi fotocopia a quello dell’olandese con la differenza che l’assist è di un insolito Gattuso. Nel finale Merkel sbaglia incredibilemnte e Mirante si supere su Robinho e Ibra.

    Nella ripresa il Parma prova ad impensierire i rossoneri ma dopo qualche spavento è Robinho questa volta precisissimo a chiudere la partita con una doppietta finalizzando al massimo gli assist di un Cassano sempre più uomo sqaudra. Milan, insomma, fa appieno il suo dovere, lanciando un messaggio forte e chiaro a chi deve inseguire: per l’aggancio e il sorpasso ci sarà da sudare parecchio. Il Parma paga forse l’atteggiamento troppo spregiudicato e le disattenzioni della difesa.

  • Serie A: Milan – Parma, probabili formazioni. Gioca Cassano, Pato va in panchina

    Serie A: Milan – Parma, probabili formazioni. Gioca Cassano, Pato va in panchina

    Match importante per il Milan questo pomeriggio a San Siro contro il Parma. I rossoneri, un pò appannati nelle ultime uscite, devono ritrovare la retta via per portare a casa i 3 punti che mancano da un pò di tempo, esattamente dal 29 gennaio.

    Allegri lancia dal primo minuto Cassano al posto di Pato che affiancherà nell’attacco rossonero l’insostituibile Ibrahimovic; alle loro spalle Robinho pronto a svariare da una parte all’altra del campo. Van Bommel è il vice Pirlo (infortunatosi nuovamente dopo aver recuperato da un altro infortunio) mentre Nesta riprenderà il suo posto al centro della difesa.

    Marino risponde con le due torri Crespo e Amauri supportate da Giovinco; in mediana giocheranno Candreva, Dzemaili e Valiani. Palladino partirà dalla panchina.

    Probabili formazioni MILAN – PARMA (ore 18:00)

    MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Oddo, Thiago Silva, Nesta, Antonini; Gattuso, Van Bommel, Flamini; Robinho; Cassano, Ibrahimovic.
    Panchina: Amelia, Legrottaglie, Yepes, Jankulovski, Seedorf, Emanuelson, Pato.
    Allenatore: Allegri
    PARMA (4-3-1-2): Mirante; Zaccardo, Paci, A. Lucarelli, Gobbi; Candreva, Dzemaili, Valiani; Giovinco; Crespo, Amauri.
    Panchina: Pavarini, Paletta, Galloppa, Modesto, Palladino, Bojinov, Angelo.
    Allenatore: Marino