Tag: antonio cassano

  • Cassano diventa papà. E’ nato il piccolo Christopher

    Cassano diventa papà. E’ nato il piccolo Christopher

    Fiocco azzurro in casa Cassano, il fantasista del Milan infatti è diventato padre per la prima volta: stanotte la moglie, la pallanuotista Carolina Marcialis sposata lo scorso giugno, ha dato alla luce a Genova il primogenito del Pibe de oro di Barivecchia, Christopher.
    A dare l’annuncio del lieto evento il sito del Milan: “Tutti i milanisti e tutti gli appassionati di calcio fanno le loro congratulazioni alla famiglia di una grande coppia di sportivi“.

    Fantantonio oggi ha comunque svolto regolarmente l’allenamento a Milanello per preparare al meglio la partita di sabato contro la sua ex squadra la Sampdoria con la quale non si è lasciato bene a gennaio dopo il diverbio avuto con il presidente Riccardo Garrone e le conseguenti critiche provenienti dalla tifoserie blucerchiata.

    E chissà se il piccolo Christopher Cassano erediterà da Antonio il talento e un giorno non decida di seguire le orme del padre e intraprendere la carriera di calciatore.

  • Il mea culpa di Cassano “Ennesima ingenuità. Mazzarri? Un grande”

    Il mea culpa di Cassano “Ennesima ingenuità. Mazzarri? Un grande”

    Dopo la vittoria nella stracittadina il Milan torna oggi a lavorare in vista del match contro la Fiorentina del Franchi in programma domenica sera. A concedersi ai microfoni è Antonio Cassano, nota negativa del derby per la sua ingenua espulsione. Il giudice sportivo gli ha oggi comminato la giusta squalifica e il barese chiede scusa assumendosi tutte le colpe “Il mio è un record mondiale: gol, ammonizione e espulsione in un minuto. Sono però contento di essere entrato nella storia del derby, così ho segnato in cinque derby di cinque città diverse – ha aggiunto ai microfoni di Sportmediaset -. La seconda ammonizione? Mentre stavo cercando di contrastare Cordoba ero convinto di prendere il giallo, ma ero talmente felice per il gol che mi ero dimenticato di essere stato appena ammonito: è un’altra ingenuità che ho commesso e che pagherò. Ne ho commesse tante di ingenuità nella mia carriera e spero di commetterne sempre meno”.

    Il rigraziamento a Berlusconi ed ai tifosi

    Berlusconi diceva che sarei stato decisivo al derby: io posso dire che il presidente è una persona che stimo moltissimo. Ha sempre riservato parole stupende sul Cassano calciatore e anche sul Cassano uomo e per questo lo voglio ringraziare di cuore. Anche con i tifosi ho un rapporto stupendo: quando mi stavo scaldando mi incitavano e appena sono entrato c’è stato un boato. Dal primo giorno si è creato un rapporto meraviglioso con i tifosi e con la curva, che mi ha adottato subito: sarà questione di pelle, ma voglio ringraziare anche loro pubblicamente“.

    Lo scudetto e Mazzarri
    “E’ importante il ritorno di Ibrahimovic, che per noi è fondamentale quanto Pato; ora dobbiamo pensare a fare bottino pieno contro la Fiorentina. Il Napoli? Non me lo aspettavo così in alto, ma ha un allenatore fenomenale che è Mazzarri: in questo momento è la squadra che rappresenta il sud e spero che possa centrare il secondo posto, dietro di noi”

    La Nazionale e la nascita del figlio

    “Prandelli ha grande stima di me: ormai so che nel bene e nel male, anche in Nazionale, si parla di me e quando si parla del male si accentua un po’. Ora tocca a me dimostrare continuità anche in Nazionale. Tra 15-20 giorni diventerò padre: il nome l’abbiamo già deciso e posso dirvi che comincia con la C…”.

  • Giudice Sportivo, Mutu salta il Milan. Inibito Tare

    Giudice Sportivo, Mutu salta il Milan. Inibito Tare

    Sono quindici gli squalificati dal giudice sportivo Tosel dopo la 31° giornata. La Fiorentina perde Mutu per l’ammonizione dubbia presa nella gara di ieri al Manuzzi e dovrà farne a meno nella gara di domenica prossima contro il Milan. I rossoneri saranno senza Cassano, all’Inter mancherà Mutu.

    La Lazio penalizzata dalle decisioni del livornese Banti ieri al San Paolo dovrà fare a meno di Biava e Mauri, mentre è stato inibito fino al 2 maggio il ds Tare “per avere, al termine della gara, negli spogliatoi, assunto un atteggiamento gravemente intimidatorio e ingiurioso nei confronti dell’arbitro“. Ammende a Fiorentina (25mila euro), Milan (20mila), Juventus (15mila), Roma (15mila), Cesena (3000), Napoli (3000) e Lazio (1000).

    L’elenco dei squalificati
    Biava e Mauri (Lazio), Cassano (Milan), Chivu (Inter), Cavani (Napoli), Criscito (Genoa), Grosso (Juventus), Guana (Chievo), Inler (Udinese), Migliaccio (Palermo), Morrone (Parma), Munoz (Palermo), Mutu (Fiorentina), Pastore (Palermo) e Silvestre (Catania).

  • Milan – Inter: Allegri sceglie Zambrotta, Leo lancia Stankovic

    Milan – Inter: Allegri sceglie Zambrotta, Leo lancia Stankovic

    Finalmente il giorno è arrivato! Stasera alle ore 20 e 45 allo Stadio Giuseppe Mezza si sfideranno le due contendenti al titolo, il Milan capolista contro l’Inter inseguitrice. Dopo una pausa infinita lunga quasi 15 giorni, non se ne poteva più di aspettare e sentire continue dichiarazioni sul fatto che la partita fosse decisiva o no. Stasera a parlare sarà il campo.

    Se a vincere dovesse essere il Milan di Allegri, sarebbe una forte risposta al periodo un po’ storto del Milan, che dopo lo scialbo pareggio di Bari e la pesante sconfitta di Palermo ha perso lo smalto necessario a mantenere il primato in classifica. Vincendo i rossoneri si garantirebbero un + 5 sull’Inter e ulteriore distacco sul pericolosissimo Napoli. Per l’Inter vincere significherebbe molto di più a livello di morale, che di punti. Un’eventuale vittoria infatti porterebbe i nerazzurri a scavalcare il Milan con un vantaggio esiguo di un solo punto. Certamente togliere il primato ai cugini rossoneri vorrebbe ribaltare le carte in tavole e non poter più contare solo sulle proprie forze come si auspicano Galliani e Berlusconi.

    Proprio il presidente Rossonero si è detto ottimista augurandosi che a decidere il derby sia un gol di Fantantonio Cassano : “La vittoria arriverà magari con un gol o un assist di Cassano . Parte in panchina? Può essere decisivo entrando a partita in corso, come è già successo”.

    Dall’altra sponda di Milano, quella interista le dichiarazioni d’amore sono arrivate direttamente dalla Spagna dove Mourinho si è detto quasi invidioso di  non poter giocare un derby così importante: “È un bel derby, quest’anno sarà ancora più bello perché negli ultimi due anni non c’era in palio il titolo mentre domani giocano la prima contro la seconda, un incentivo in più perché in ballo c’è lo scudetto”

    Vediamo come si stanno organizzando i due tecnici in vista del big match di stasera.

    Allegri nonostante nella conferenza stampa non abbia sciolto i dubbi sulle possibili formazioni, l’incognita più grande per il tecnico livornese rimane sul possibile utilizzo di Van Bommel, recuperato in extremis. Infatti se dovesse giocare l’olandese, Seedorf eviterà di orbitare in una posizione arretrata che mai ha gradito. In difesa la coppia centrale è scontata con il duo Thiago Silva e Nesta. Rispettivamente, a destra Abate e a sinistra Zambrotta favorito su Antonini. A centrocampo se ce la fa,  giocherà Van Bommel schermo davanti alla difesa con Seedorf e Gattuso a supportarlo, oppure l’alternativa è schierare Flamini con Seedorf basso. Boateng agirà dietro il tandem brasiliano Robinho e Pato, con l’esclusione di Cassano pronto a subentrare a partita in corso.

    Leonardo riceve buone notizie dall’infermeria, che col passare dei giorni sembra svuotarsi. Infatti in vista della sfida scudetto il tecnico brasiliano convoca tutti i giocatori ad esclusione di Suazo e Samuel infortunati e lo squalificato Lucio. Si accomoda in panchina Diego Milito, recuperato e probabilmente da inserire a partita in corso. L’undici titolare dovrebbe vedere l’inedita coppia di centrali composta da Chivu Ranocchia, entrambi recuperati nelle ultime giornate, con Maicon e Zanetti a garantire spinta e copertura sulle fasce. Il centrocampo anche per Leonardo rimane l’unico dubbio. Leo potrebbe schierare due mediani bassi (Thiago Motta e Cambiasso) con Sneijder a supporto del tridente Eto’o, Pazzini e Pandev. Oppure scegliere un modulo meno spregiudicato e lasciare Thiago Motta unico play basso, con l’aiuto ai lati di Cambiasso e Stankovic, lasciando in questo caso fuori Pandev e invariato l’attacco, sempre supportato dal tulipano orange Sneijder.

    Probabili formazioni

    Milan (4-3-1-2) Abbiati; Abate, Nesta, T.Silva, Antonini; Flamini, Seedorf, Gattuso; Boateng; Pato, Robinho.
    A disposizione: Amelia, Zambrotta, Yepes, Emanuelson, Merkel, Strasser, Van Bommel, Cassano.
    Allenatore: Allegri
    Squalificati: Ibrahimovic (1)
    Diffidati: Pirlo, Bonera, Gattuso, Ibrahimovic, Nesta
    Indisponibili: Inzaghi, Ambrosini, Bonera
    Inter (4-2-3-1) J.Cesar; Maicon, Ranocchia, Chivu, Zanetti; Cambiasso, T.Motta; Snejider, Stankovic, Eto’o; Pazzini.
    A disposizione: Castellazzi, Cordoba, Materazzi, Nagatomo, Kahrja, Mariga, Coutinho, Milito, Pandev.
    Allenatore: Leonardo
    Squalificati: Lucio (1)
    Diffidati: Pazzini, Nagatomo, Eto’o
    Indisponibili: Samuel

  • Gilardino capitano: “Che onore”

    Gilardino capitano: “Che onore”

    Nell’Italia rivoluzionata da Prandelli per l’amichevole contro l’Ucraina di domani sera, Alberto Gilardino indosserà la fascia da capitano. Grande soddisfazione per l’attaccante biellese della Fiorentina, soprattutto se giunge in una stagione non propriamente esaltante per la sua squadra, nè per lui a livello personale, afflitto da qualche acciacco ed infortunio di troppo.

    Un “onore”, come lo stesso attaccante ha dichiarato.  “Indossare domani la fascia di capitano è un bel regalo che la Nazionale mi fa, ringrazio, è un grande onore pensando anche ai tanti capitani azzurri con i quali sono orgoglioso di aver giocato, da Fabio Cannavaro a Gigi Buffon”.

    In conferenza stampa, inoltre, l’attaccante Viola ha parlato anche dell’ambiente azzurro, dei meccanismi interni allo spogliatoio, soprattutto nel suo reparto di competenza, l’attacco. Nessun dualismo con Pazzini, nè con gli altri compagni.  “Qui non c’è dualismo, semmai tanta competizione e credo che questo sia un bene per me, per i miei compagni, per l’Italia”. L’unità e la solidità del gruppo e lo spirito di collaborazione reciproca, d’altronde, sono dei cardini fondamentali della filosofia di Cesare Prandelli.

    Così come la voglia di dimostrare l’attaccamento alla Nazionale, anche negli incontri amichevoli. Naturalmente, anche Alberto Gilardino concorda con il ct: “La partita di domani, anche se non è una gara di qualificazione, è importante per noi, abbiamo voglia di dimostrare che possiamo fare bene sempre”, cancellando la parola amichevole e mostrando che si può sempre fare affidamento su questo gruppo.

    Gilardino, comunque, è estremamente motivato a chiudere la stagione nel migliore dei modi, dimostrando  a Prandelli che potrà sempre contare su di lui. “Quest’anno a inizio stagione, ho avuto dei problemi fisici ma ora sto bene e ho tanta voglia di chiudere l’annata alla grande. Tra l’altro Prandelli mi conosce bene, quindi sa che cosa posso dare. Io sottovalutato? Ormai mi sono abituato, e comunque sono sereno. Il c.t. sa che, se lui avrà bisogno di me, io ci sarò”.

    In casa Azzurri, Prandelli ha comunicato che vi saranno sette cambi rispetto alla partita di Venerdì; la formazione annunciata in conferenza stampa è la seguente: Viviano; Maggio, Gastaldello, Chiellini, Criscito; Marchisio, Montolivo, Nocerino; Aquilani; Gilardino, Rossi. Confermato, dunque, il 4-3-1-2, con Prandelli pronto a fare entrare nel secondo tempo tutti gli altri ancora non visti all’opera, con i probabili debutti assoluti per Matri e Parolo.  Ribadendo il concetto, riferito – tra le righe – alla posizione di Antonio Cassano che “nessuno deve ritenersi titolare di diritto perchè le dinamiche del gruppo hanno sempre la priorità assoluta” anche perchè al barese del Milan manca la continuità di gioco e ciò ostacola in modo rilevante la sua tenuta atletica nel corso dei novanta minuti: “Se potesse giocare con maggiore continuità, e lo sa anche lui, potrebbe fare di più”. Invece, Prandelli sottolinea le qualità e l’importanza di Giuseppe Rossi: “In futuro lo vorrei vedere in certe zone del campo dove può essere determinante, data la sua capacità di fare gol anche perchè ha saputo trovare una grandissima consapevolezza nei suoi mezzi”.

    Per quanto concerne i nostri prossimi avversari,  l’Ucraina, sembra certa l’assenza di  Andriy Shevchenko nella partita di Kiev. L’attaccante, infatti, ha comunicato la sua defezione per “problemi familiari di lieve entità”.

  • Prandelli: “Balotelli si fa male da solo”

    Prandelli: “Balotelli si fa male da solo”

    Stavolta anche Prandelli non ha più scuse per difendere Balotelli, e  alla vigilia dell’amichevole contro l’Ucraina il ct azzurro gli chiude le porte della Nazionale in faccia. Cesare Prandelli è ormai stufo dei suoi pessimi comportamenti in particolare fuori dai campi di gioco. Nella conferenza stampa alla vigilia della sfida di Kiev dove la nazionale azzurra sfiderà l’Ucraina, il ct azzurro smonta l’ipotesi di una possibile convocazione di Super Mario con queste parole: “Balotelli deve capire che certi atteggiamenti possono fargli male. Devo capire se Balotelli è maturo abbastanza per entrare in questo gruppo”.

    Poche scuse sull’ultima marachella di Mario che a Carrington al centro tecnico del City ha iniziato a tirare delle freccette dalla finestra verso alcuni ragazzini della primavera: “Difficile commentare da lontano: ‘Mi annoiavo’ ( questa la spiegazione di Balotelli) forse è stata una risposta provocatoria. Noi per lui ci siamo sempre, se si annoia la prossima volta può chiamarmi. Deve capire che forse il messaggio è “aiutatemi, ho bisogno d’affetto”, ma il calcio non aspetta nessuno”. Parole che suonano come una bocciatura, soprattutto da parte di chi aveva veramente riposto molto fiducia in Mario, e nella disponibilità concessa al giocatore in cambio di limare certi atteggiamenti troppo turbolenti. Promesse non mantenute da Mad Mario.

    Prandelli chiude le polemiche motivando con queste parole l’assenza del giovane italiano dalla lista dei convocati: “Avevo pensato di chiamare Balotelli ma sono rimasti tutti in gruppo”.

    CASSANO ROSSI- Esclusione dall’undici titolare anche per Fantantonio Cassano, che è apparso sottotono prima nella sfida contro il Palermo con la maglia rossonera, e comunque al di sotto delle aspettative in azzurro contro la Slovenia: “Cassano stavolta non gioca: nessuno può ritenersi titolare. Antonio sa che se giocasse con maggiore continuità avrebbe un rendimento diverso“. Nella probabile formazione infatti c’è il sorpasso di Giuseppe Rossi ai danni del barese. A conferma che il posto da titolare nel ruolo di seconda punta è ancora da assegnare. I numeri parlano chiaro Pepito Rossi quest’anno con il Villareal ha segnato 26 gol (15 nella Liga, 8 in Europa League e 3 in Coppa del Re) contro le prestazioni altalenanti di Cassano. L’occasione di diventare un punto fisso di questa Nazionale è il minimo che gli si debba concedere!

    FORMAZIONE- Prandelli in vista della sfida contro l’Ucraina annuncia la formazione che scenderà in campo a Kiev, mostrando come era prevedibile un turn over che lascerà spazio a chi ha giocato meno con la maglia azzurra. Questo l’undici titolare: Viviano; Maggio, Criscito, Chiellini, Gastaldello; Montolivo, Marchisio, Nocerino, Aquilani; Gilardino, Giuseppe Rossi. Il commissario tecnico azzurro però mette in guardia i suoi da un possibile rilassamento: “Ho visto il gruppo motivato, la voglia di giocare c’è, dovremmo cancellare la parola amichevole, mi aspetto una partita vera”.

    Aggiungendo come nonostante i numerosi cambi, la squadra dovrà fare bene adattandosi alla filosofia di gioco prandelliana: “Gli interpreti saranno diversi e quindi anche le giocate saranno differenti, ma vorrei vedere più profondità e più corsa una squadra che inizia a costruire, a partire dal portiere”.

    GILARDINO CAPITANO – Domani sera a Kiev nell’amichevole contro l’Ucraina ci sarà il ritorno dal primo minuto in campo di Alberto Gilardino, con la responsabilità derivante dalla nomina di capitano della squadra: Indossare domani la fascia di capitano è un bel regalo che la nazionale mi fa, ringrazio, è un grande onore pensando anche ai tanti capitani azzurri, da Cannavaro a Buffon”.

    Parlando del presente e della stagione attuale non proprio perfetta Gila spiega con queste parole la lunga assenza con l’appuntamento con la maglia azzurra: “Quest’anno a inizio stagione, ho avuto dei problemi fisici ma ora sto bene e ho tanta voglia di chiudere l’annata alla grande. Tra l’altro Prandelli mi conosce bene, quindi sa che cosa posso dare”. Chiusura nel finale alle critiche giornalistiche con la sua completa disponibilità verso il mister e la Nazionale: “ Io sottovalutato? Ormai mi sono abituato, e comunque sono sereno. Il ct sa che, se lui avrà bisogno di me, io ci sarò”.

    (Fonte: Eurosport)

  • Slovenia  – Italia 0-1, le pagelle

    Slovenia – Italia 0-1, le pagelle

    Buffon: 6 Il portierone festeggia le 100 presenze in azzurro con una serata abbastanza tranquilla. Qualche indecisione in uscita, per il resto ordinaria amministrazione.

    Maggio: 7 Abituati a vederlo come attaccante aggiunto nel Napoli si faceva fatica a riconoscerlo. Ottima la sua partita, è prezioso nella diagonale su Novakovic.

    Bonucci: 6,5 Novakovic è un osso duro ma lo tiene a bada.

    Chiellini: 6 Quando deve difendere è quasi un muro, si dimentica spesso i suoi limiti di impostazione e sbaglia in avvio d’azione.

    Balzaretti: 6 Birsa lo mette in difficoltà nei primi e gli impedisce di spingere come sa ma alla lunga ne esce vincitore.

    Thiago Motta: 7 I bassi ritmi sloveni lo fanno emergere anche in un ruolo in cui fatica anche in nerazzurro. Sblocca la partita, può esser l’alternativa a Pirlo.

    Aquilani: 6 Meglio nella ripresa, ha qualità enormi ma spesso perde palloni in modo ingenuo.

    Montolivo: 6,5 Come per Thiago Motta senza pressing fa emergere la sue qualità. Prova positiva ma può e dere far di più.

    Mauri: 6,5 Trequartista atipico fa un gran lavoro di disturbo e funge da collante tra attacco e centrocampo andando ad aiutare nel pressing chiunque.

    Cassano: 6
    Tanta buona volontà ma da Fantantonio ci aspettiamo di più.

    Pazzini: 6 E’ servito male ma si trova le occasioni per esser pericoloso.

    Nocerino: 6 Entra per dar quantità al centrocampo.
    Giuseppe Rossi: sv qualche dribbling alla sua maniera ma poco tempo per metter in mostra.
    Marchisio: sv

    Prandelli: 7
    C’è ancora molto da lavorare ma dimostra coraggio e idee

    Slovenia (4-4-2): Handanovic S. 7; Brcko 5 (25’st Andelkovic 6), Suler 5,5, Cesar 5, Jokic 6; Birsa 6,5 (29’st Ilicic 6), Koren 6,5, Radosavljevic 6, Kirm 6,5; Dedic 5 (11’st Ljubijankic 6,5), Novakovic 6. A disp.: Handanovic J., Mavric, Andelkovic, Ljubijankovic, Ilicic, Bacinovic, Pecnik. All.: Kek.

  • L’Italia sta crescendo, Thiago Motta decide in Slovenia

    L’Italia sta crescendo, Thiago Motta decide in Slovenia

    Il coraggio e la determinazione di Prandelli stanno finalmente riportando l’Italia in una dimensione più consona al suo blasone. L’ambizioso progetto dell’ex tecnico della Fiorentina è forse più arduo di quello della Nazionale Campione del Mondo di Lippi e prevede di superare la coesione del gruppo, lo spirito di squadra, le individualità per arrivare finalmente alle gestione qualitativa del gruppo.

    E’ chiaro, la strada è difficile e gli ostacoli son sempre dietro l’angolo ma se la Slovenia qualche mese fa poteva incuterci timore la sfida di questa sera ha quanto meno riportato le gerarchie. Prandelli schiera un Italia a trazione anteriore con due esterni di spinta come Maggio e Balzaretti, centrocampo a rombo senza incontristi con Thiago Motta playmaker basso, Mauri trequartista e Montolivo e Aquilani ai lati. In avanti Pazzini e Cassano.

    La Slovenia si contrappone con un centrocampo di rottura cercando di far male con i duelli sugli esterni con il prossimo genoano Birsa contrapposto a Balzaretti e lo sgusciante Kirm a Maggio. La prima occasione è azzurro con un piattone di Montolivo che esalta Handanovic, la Slovenia cerca la pressione ma è Pazzini a far tremare il palo con un tiro improvviso. Alla mezzora la prima parata di Buffon su un bel tiro dalla distanza di Koren. L’Italia quando attacca fa paura agli sloveni: un paio di belle triangolazioni fanno arretrare i nostri avversari ma Pazzini non concretizza delle belle iniziative corali. Il primo tempo va in archivio sullo 0-0.

    La ripresa inizia con gli azzurri ancora più pimpanti e Handanovic protagonista assoluto su Cassano, Mauri e Aquilani. Il ct sloveno Kek vede i suoi in difficoltà e decide di inserire Ljubijankič: il nuovo entrato ripaga la fiducia con un destro poderoso che si schianta sulla traversa di Buffon. Prandelli risponde con Nocerino per Mauri, quando la partita sembra orientata verso il pari una bella triangolazione Cassano, Balzaretti, Thiago Motta permette all’interista di segnare di sinistro il primo gol in azzurro.

    Giuseppe Rossi prende il posto di Cassano, nella Slovenia entra Ilicic (perchè in panchina?) ma pur con qualche affanno la difesa azzurra regge portando a casa una vittoria preziosa che permette quasi di staccare il biglietto per gli Europei del 2012.

    QUALIFICAZIONI EURO 2012: RISULTATI E CLASSIFICHE

  • Da Cassano-Pazzini alla lotta salvezza, la parabola discendente della Samp

    Da Cassano-Pazzini alla lotta salvezza, la parabola discendente della Samp

    Ad agosto nemmeno il più sfegatato dei tifosi genoani avrebbe scommesso su una possibile retrocessione dei cugini doriani. Ora che sono passati sette mesi la Sampdoria è in caduta libera con 4 sconfitte consecutive alle spalle e tre soli punti dalla zona retrocessione. Andiamo a ripercorrere le tappe di una stagione cominciata nell’entusiasmo generale e che rischia di finire nel peggiore dei modi.

    PRELIMINARI – La Samp comincia la stagione sul più prestigioso dei palcoscenici, quello della Champions League, grazie al 4° posto ottenuto nella stagione precedente. Per accedere alla fase a gironi gli uomini dell’allora tecnico Di Carlo, l’uomo del dopo Delneri, devono sconfiggere il Werder Brema (curiosamente anche i tedeschi sono attualmente in lotta salvezza). Nella gara in Germania i blucerchiati perdono 3 a 0 fino a pochi secondi dal termine quando Pazzini segna un gol buono ad alimentare le speranze per la gara di ritorno, dove la “Doria” si vede restituire il favore di un gol all’ultimo minuto. Ai supplementari passano i tedeschi con gol di Pizarro.

    INIZIO CAMPIONATO – Nonostante la cocente delusione per l’eliminazione in Champions il campionato della Sampdoria comincia bene, grazie alla coppia offensiva formata da Cassano e Pazzini e da una squadra che sembra giovare per intero della presenza dei due campioni in attacco. Dopo 8 giornate la squadra genovese occupa l’8° posto. Il 29 ottobre però arriva il primo elemento di rottura nella stagione della Samp con l’allontanamento dal gruppo di Cassano, per un acceso diverbio tra il talento barese e il presidente Garrone. Da quel momento in poi Cassano non vestirà più la maglia numero 99 della Samp. Passano le giornate e i doriani cercano di andare avanti, spinti da un immenso Pazzini che adesso fa coppia con Pozzi, non proprio la stessa cosa che giocare con il “genio” di Bari vecchia. Alla 2a giornata di ritorno Palombo e compagni sono al 10° posto in classifica, ma la campagna acquisti del presidente Garrone priva la squadra del suo elemento migliore: il “Pazzo” prende la strada per Appiano Gentile e a Genova arrivano Biabiany, Maccarone e Macheda.

    CRISI PROFONDA – Senza i suoi punti di riferimento in avanti la Sampdoria va allo sbando e complice anche l’infortunio di Palombo, i blucerchiati perdono 8 partite su 10. Nel mezzo anche il cambio di allenatore, con la squadra affidata alle cure di Cavasin, tecnico ritenuto esperto per quanto riguarda la lotta salvezza. I dati dei nuovi arrivati parlano da soli: 2 reti in tre, messe a segno entrambe da Maccarone e una Samp che non sembra in grado di reagire alla nuova situazione di classifica.

    Adesso arrivano due sfide fondamentali per la permanenza in A: la trasferta di Verona contro il Chievo e l’importantissimo spareggio salvezza in casa contro il Lecce. Poi la gara col Milan e altre due sfide che la Samp non si può permettere di sbagliare contro Bari e Brescia. La salvezza blucerchiata passa dagli scontri diretti che fino a 7 mesi fa sembravano impensabili. E chissà se Garrone non si stia un pò pentendo di aver lasciato partire Pazzini con 6 mesi di anticipo…

  • Palermo – Milan: Le probabili formazioni. Spazio a Cassano – Pato

    Palermo – Milan: Le probabili formazioni. Spazio a Cassano – Pato

    Dopo il mezzo passo falso col Bari della settimana scorsa il Milan deve far ripartire la sua corsa scudetto contro un Palermo in piena crisi di risultati. I siciliani sono reduci da 5 sconfitte conosecutive (due nella nuova gestione Cosmi) e stasera devono sfoderare una grandissima prestazione per dare entusiasmo ad un ambiente che, a cominciare dal presidente Zamparini, sta manifestando segnali di sconforto e delusione. I rossoneri dopo l’eliminazione dalla Champions League possono concentrare tutte le energie nella cavalcata finale in campionato e vincendo stasera arriverebbero al derby della settimana prossima nelle migliori condizioni. Allegri cerca di mostrare la sicurezza che si addice ad una squadra in testa da tante giornate: “Siamo in testa al campionato da 20 giornate e dobbiamo fare di tutto per rimanerci. Abbiamo 5 punti di vantaggio che non sono pochi”

    FORMAZIONI – Orfano di Ibrahimovic, il tecnico toscano proporrà in avanti il tandem Cassano-Pato che verrà supportato da Seedorf, preferito a un Boateng ancora non in perfette condizioni. In difesa Jankulovksi favorito su Antonini per un posto da titolare. Per i siciliani ci dovrebbe essere Goian al centro della difesa a tre, completata da Munoz e Migliaccio. A centrocampo Darmian sarà l’esterno destro mentre in attacco spazio al trio composto da Pastore, Miccoli e il giovane uruguayano Hernandez

    Palermo (3-4-1-2): Sirigu; Munoz, Goian, Migliaccio; Darmian, Bacinovic, Nocerino, Balzaretti; Pastore; Hernandez, Miccoli. A disposizione: Benussi, Andelkovic, Liverani, Acquah, Kasami, Ilicic, Pinilla.

    Allenatore: Cosmi.

    Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Jankulovski; Flamini, van Bommel, Gattuso; Seedorf; Cassano, Pato. A disposizione: Amelia, Antonini, Bonera, Yepes, Emanuelson, Boateng, Robinho.

    Allenatore: Allegri.