E’ un’Italia dai due volti quella che è scesa in campo contro un modesto avversario come le Far Oer, 111ma del ranking Fifa e composta da calciatori semiprofessionisti, lontani anni luce dai nostri lussuosi atleti pagati e ricoperti d’oro dalle proprie società di appartenenza. Gli azzurri schierati da Prandelli e guidati in campo dal duo Cassano-Rossi, nella prima mezz’ora appaiono come padroni della partita e pronti a poter dilagare in qualsiasi momento, una nazionale stile Barça, che però col passare dei minuti appare sempre più vicina al modello lippiano dell’ultimo mondiale fatto di tanta corsa ma di poche idee chiare che neanche il faro del centrocampo Pirlo pare poter riuscire ad accendere. Come detto l’Italia appare padrona del campo e nei primi minuti della gara sfiora più volte il vantaggio prima con Montolivo che ci prova con una bordata da fuori e poi con un’azione sull’asse Pirlo-Cassano con il primo che illumina con un lancio calibrato a scavalcare la difesa avversaria e il secondo bravo a mettere giù in area, un po’ meno a battere a rete e che trova sulla propria strada il portiere isolano Torgard, meccanico di professione ma reattivo fra i pali. I nostri però dopo 10 minuti di pressione passano al 10′, è sempre Pirlo ad illuminare e Cassano a trovare la via del gol, anche in maniera fortunosa, scatto sul filo del fuorigioco rimbalzo vinto con il portiere e il barese insacca a porta vuota, fra le proteste degli avversari che vorrebbero un fuorigioco che pare non esserci. Sembra essere tutto facile, ma ecco che gli azzurri spariscono dal campo e le Far Oer prendono coraggio arrivando addirittura a colpire un palo al 24′ con Olsen, che dopo una bella azione dei suoi sulla destra viene liberato al tiro da fuori che va a stamparsi sulla base del legno alla sinistra di Buffon. Prima della fine del tempo altri due lampi azzurri con De Rossi e Criscito che chiamano in causa il portiere faroerese, il quale risponde presente respingendo con attenzione. Rientrano in campo le squadre, ma la musica non cambia, l’Italia riconfermata di Prandelli, pare in pieno possesso delle proprie capacità ma non affonda mai il colpo, Pepito Rossi, vaga senza meta, Pirlo predica nel deserto e sulle fasce Maggio e Criscito appaiono intimoriti dai dirimpettai artigiani. Il Cesare allora prova a mettere mano alla panchina e modificare l’assetto delle proprie truppe in campo, ma anche l’ingresso dei vari Pazzini, Aquilani e Balotelli non cambia la musica, anzi, sono i padroni di casa ad andare vicini al gol del pari, colpendo il secondo legno della serata con Holst che sfruttando un bel cross dalla destra da posizione favorevole manda la palla sulla traversa a Buffon battuto. E’ l’ultimo serio pericolo per la porta dei nostri, che proteggono il risultato senza mai pungere l’avversario se non con vani tentativi poco congeniali al tanto decantato modulo blaugrana, e allora l’Italia catenacciara mantiene il risultato e si riconferma in vetta al girone mettendo in cascina questi punti importanti e arrivando al prossimo impegno contro la Slovenia con una sicurezza in più, quella di saper soffrire anche con le squadre apparentemente materasso. Certo ci aspettiamo di vedere l’undici prandelliano con la stessa verve e foga mostrati nella vittoria contro i campioni del mondo della Spagna, ma si sa trovare stimoli in partite di cartello è sempre più facile, per ora va bene così e sempre forza Azzurri.
Tag: antonio cassano
-
Qualificazioni Euro2012: Italia-Far Oer, probabili formazioni. In attacco Cassano-Rossi
Se il campionato stenta a partire a darci la possibilità di ammirare i nostri beniamini azzurri,in un ritrovato amore per la nazionale, ci pensano le qualificazioni ad Euro 2012. Certo l’impegno che attende gli uomini di Prandelli non è dei più impegnativi, stasera, infatti, bisogna vincere per consolidare ulteriormente la leadership nel girone e non perdere punti preziosi contro le modeste Far Oer. Il tecnico di Orzinuovi ha intenzione di confermare la stessa formazione che ha battuto la Spagna in amichevole, “Voglio dare continuità al nostro progetto – ha detto il ct -, poi in corso di partita vediamo se cambiare o fare altre valutazioni”. L’undici titolare quindi vedrà fra i pali il capitano Gigi Buffon, con Maggio e Criscito sugli esterni e la coppia Ranocchia-Chiellini a completare il reparto arretrato. A centrocampo il cervello di Pirlo, sarà affiancato da i muscoli e la qualità di Thiago Motta e De Rossi, mentre Montolivo agirà da vertice alto di questo pseudo rombo, quasi in posizione da trequartista, a sostegno del duo d’attacco formato da Cassano e Rossi. Italia (4-3-1-2): Buffon; Maggio, Ranocchia, Chiellini, Criscito; Thiago Motta, Pirlo, De Rossi; Montolivo; Cassano, Rossi. In casa Far Oer i giocatori che non sono professionisti, ma semplicemente appassionati del gioco del calcio, una nazionale con poche aspirazioni se non quella di togliersi qualche soddisfazione facendo lo sgambetto ad una delle nazionali più titolate del globo. Questa di seguito la probabile formazione isolana: Far Oer (4-5-1): Torgard; Naes, Baldvisson, Gregersen, Davidsen; Udsen, Danielsen, Olsen, Holst, Benjaminsen; Edmundsson.
-
Cassano in ginocchio per l’azzurro
Cassano show, nel ritiro di Coverciano della Nazionale, questa mattina: un diversivo nella routine degli allenamenti, in favore di telecamera, coinvolgendo nel siparietto il preparatore atletico Venturati, guardalinee nella partitella di ieri, in cui Antonio Cassano aveva contestato la sua decisione di Venturati stesso, nelle vesti di guardalinee per l’occasione, di convalidare un gol di Alberto Gilardino, in sospetto fuorigioco. Fantantonio, infatti, ha preso da parte Venturati, invitandolo ad abbracciarsi forte, di fronte a tutti, per dimostrare che fra i due non ci sia alcun problema personale e, soprattutto, per sottolineare come Antonio Cassano stia bene nell’ ambiente della Nazionale, al contrario di come la gran parte della stampa aveva raccontato l’ episodio della contestazione di Cassano nella partitella di ieri. Ma non ha dimenticato le scuse, plateali, per la sua eccessiva foga di ieri: Cassano in ginocchio, con le braccia spalancate
-
Italia, torna Gilardino. Prandelli snobba ancora Abate
Cesare Prandelli dirama l’elenco dei convocati per il doppio impegno contro le Isole Far Oer e la Slovenia in programma il 2 e il 6 settembre e valido per le qualificazione ad Euro 2012. Non ci sono grosse sorprese tra i convocati se non il ritorno di Alberto Gilardino tenuto a riposo nel match contro la Spagna e quello del cagliaritano Astori preferito ad Ogbonna per completare il reparto difensivo. Fa notizia l’assenza ancora una volta di Ignazio Abate nonostante gli evidenti progressi nel ruolo di esterno basso di destra conseguiti con Allegri sulla panchina del Milan. Prima convocazione da rossonero per Aquilani in avanti conferme per Cassano e Balotelli. Portieri: Buffon (Juventus), De Sanctis (Napoli) Sirigu (Paris St.Germain). Difensori: Astori (Cagliari), Balzaretti (Palermo), Bonucci (Juventus) Cassani (Fiorentina), Chiellini (Juventus), Criscito (Zenit St. Pietroburgo), Maggio (Napoli), Ranocchia (Inter). Centrocampisti: Aquilani (Milan), De Rossi (Roma), Marchisio (Juventus), Montolivo (Fiorentina), Motta Thiago (Inter), Nocerino (Palermo), Pirlo (Juventus). Attaccanti: Balotelli (Manchester City), Cassano (Milan), Gilardino (Fiorentina), Giovinco (Parma), Pazzini (Inter), Rossi (Villarreal).
-
Juve, è subito Vidal. Milan e Inter riscoprono Cassano e Milito
L’Inter continua ad avere un rapporto privilegiato con il Trofeo Tim vincendolo per la settima volta su undici edizioni disputate. Le tre big del campionato italiano hanno ancora una volta entusiasmato Bari dando vita a tre partite interessanti e ricche di spunti per leggere la salute di Inter, Milan e Juve. Iniziamo con la nostra analisi dal Milan ultima classificata e con un solo gol all’attivo. Le attenuanti per Allegri ci sono tutte, dall’assenza dei sudamericani fino alla lunga lista di infortunati. Analizzando i contenuti della partita a Bari ancora una volta emerge un volitivo Cassano autore del gol contro la Juventus e di tante buone giocate che fanno ben sperare per il futuro. Le note negative sono l’ennesima prova poco convincente di Taiwo in difesa e l’involuzione di Antonini che sono più di un allarme per l’annoso problema sugli esterni. La Juventus scopre Arturo Vidal e il cileno non poteva aspettarsi debtutto migliore. Vidal oltre al gol contro i rossoneri ha fatto vedere le sue immense qualità nel leggere la partita adempiendo, dopo solo due giorni di allenamento, ai dettami tattici di Conte e dimostrando di potre creare una bella cerniera di centrocampo con Pirlo. Proprio dall’ex milanista arriva la seconda nota lieta, disposto come non mai a contenere illumina il gioco e regala ancora una volta un assist a Vucinic per quello che potrebbe esser un lieto lietmotiv della stagione. Per ultimo analizziamo i vincitori e non possiamo che citare Diego Milito. Il principe dopo un anno anonimo ha voglia, complice anche il rapporto con Gasperini, di riprendersi i nerazzurri facendo dimenticare il prima possibile la partenza di Eto’o. Il gol al Milan è un tuffo lungo due anni quando Milito aveva abituato i suoi tifosi ad esser devastante ad ogni minima occasione. Ancora una prova positiva di Obi a centrocampo. [jwplayer config=”240s” mediaid=”92483″]
-
Trofeo Tim le tre big senza big
Nove giorni all’inizio del campionato e un appuntamento oramai classico d’agosto, il San Nicola di Bari accende i suoi riflettori per ospitare l’undicesima edizione del Trofeo Tim con Juve, Milan e Inter pronte a darsi battaglia e superarsi per far capire chi almeno inizialmente gode dello stato di forma migliore. Con il mercato in fermento però il calcio giocato passa in secondo piano e le tantissime assenze non fanno che abbassarne ulteriormente i contenuti tecnici ma non l’entusiasmo del popolo barese che questa sera occuperà gli spalti. Nell’Inter non ci sarà ovviamente Eto’o oramai prossimo all’addio e Maicon costretto a rallentare la preparazione per un problema al ginocchio. Sarà l’occasione invece per vedere all’opera il brasiliano Jonathan, una nuova occasione per Alvarez e Castaignos e sopratutto l’olandese Sneijder dato per scontento in nerazzurro ma apparentemente fuori da ogni trattativa di mercato. Tante assenza anche tra le fila rossonere da Ibrahimovic a Seedorf passando per i lungodegenti Inzaghi e Mexes. Mancherà anche Abbiati e il piccolo faraone El Shaarawy sarà una nuova occasione per Cassano davanti al suo pubblico, per Taiwo in difesa e per i tanti giovanissimi in attacco, dal neo arrivato Comi al figlio d’arte Ganz fino alla rivelazione Kingsley Boateng. Nella Juve, invece, non ci sono Chiellini, Toni, Iaquinta, Pepe, Martinez e Quagliarella: tutti non al meglio e lasciati a riposo da Antonio Conte, in avanti ci sarà capitan Del Piero a dividersi l’attacco con Vucinic prima e Matri poi. C’è comunque curiosità nel vedere all’opera Arturo Vidal al fianco di Pirlo. Si inizia alle 20:45 con Juventus-Inter, la perdente giocherà subito contro il Milan mentre la vincente aspetterà 45′.
-
Cassano si offre a Totti e perde il Milan
Sarà l’ennesima boutade o un tentativo goliardico di Antonio Cassano per recuperare la stima e la simpatia del suo vecchio capitano e simbolo della Roma Francesco Totti ma la telefonata del barese, qualora fosse vera, rischia di estrometterlo definitivamente dallo spogliatoio rossonero. Si è sempre detto che la forza del Milan sta infatti nella solidità del suo spogliatoio basato però su regole ferree demandate da capitano a capitano e accettate a testa bassa da chiunque ne è passato senza batter ciglio. Cassano in questi mesi di Milan ha rigato dritto, ha messo da parte la sua esuberanza rispettando tutto e tutti ma allo stesso tempo ha perso brillantezza e vivacità nel rettangolo di gioco passando da riserva di lusso a panchinaro cronico. Il consiglio di Prandelli è oramai noto e il barese pur continuando ad allenarsi cerca una soluzione consona per farlo esprimere al meglio. La sensazione è che intorno al gong Fantantonio saluterà il Milan andando a rinforzare una delle sue tante pretendenti che non sono però la Roma e sopratutto non in uno scambio con Borriello che nella scorsa stagione pur di non far da riserva a Ibra accettò il passaggio in giallorosso.
-
Milan-Malmoe, con Cassano brilla il baby Kingsley Boateng. Video
Il Milan vince il torneo The Champions Game battendo il Malmoe ai calci di rigore dopo un entusiasmante 2-2 acciuffato nel finale grazie ad un acuto del giovanissimo Kingsley Boateng. Allegri senza i sudamericani, Nesta, Inzaghi e Flamini fa un abbondante turnover schierando il giovane Rodrigo Ely in coppia con Bonera mentre in avanti è Cassano a far coppia con la stella della serata Ibra. Lo svedese davanti ai propri tifosi non entusiasma tantissimo complice una botta rimediata alla caviglia. Il barese invece continua il trend positivo iniziato con la maglia azzurra fornendo una prestazione convincente condita da un gol ed un assist. I rossoneri partono forte e dopo un occasione per Ibra e una spettacolare conclusione di Boateng trovano il vantaggio con Cassano bravo a depositare in rete un assist di Emanuelson sfruttando al meglio un errore della difesa svedese. I padroni di casa pareggiano con un bellissimo gol di Durmaz dalla distanza. In avvio di ripresa un errore di Rodrigo Ely, fino a quel momento più che positivo, spiana la strada ai padroni di casa. La girandola della sostituzioni fa perdere d’intensità la partita ma quando tutto lasciava presagire una sconfitta per i rossoneri il baby Boateng sfrutta al meglio l’occasione per ragalare il pareggio al Milan e conquistare la prima pagina. Dal dischetto questa volta i rossoneri hanno la meglio. La partita seppur vinta ha dato comunque degli spunti di riflessione, l’involuzione di Antonini distratto e discontinuo, il mistero Taiwo e la necessità di aumentare la qualità del centrocampo. Bene Cassano, il recuperato Bonera e i giovani Rodrigo Ely, Kingsley Boateng [jwplayer config=”180s” mediaid=”92179″]
-
Italia-Spagna 2-1, le pagelle di una notte Mundial
Buffon: 6 Decide di togliersi la fascia di capitano per far capire a Cassano l’importanza del gruppo. Attento nelle incursioni spagnole, viene beffato solo su calcio di rigore. Maggio: 6,5 Cresce da difensore puro, è devastante nella fase di spinta. Conferma. Ranocchia: 6 I giocolieri spagnoli non danno punti di riferimeno e a soffrire sono quasi sempre i difensori centrali. Se la cava comunque anche se deve migliorare nella fase d’impostazione. Chiellini: 5,5 Il difensore bianconero viene forse punito oltremodo con il calcio di rigore, deve però placare il suo istinto ed iniziare a giocare con la testa. Criscito: 7 Il calcio italiano ha perso un grande giocatore, dinamico e duttile copre tutta la fascia sinistra con una disarmante facilità. Thiago Motta: 5,5 Prandelli da lui vuole gli inserimenti senza palla, ieri sera, forse per le precarie condizioni fisiche, si è limitato al compitino a centrocampo. Pirlo: 7 Se gli altri fanno movimento il suo piede diventa magico. Bravo in interdizione si esalta quando deve suggerire. Montolivo: 7,5 Il ragazzo è finalemente maturo e pronto a prendersi le sue responsabilità. Fa bene Prandelli a pungolarlo da lui può arrivare quel qualcosa in più in termini di qualità e quantità. Cassano: 6,5 Ci mette tanta voglia e si rivedono le sue qualità, non sarà sempre Bari deve adesso trovare continuità. Rossi: 6 Meno brillante del solito è bravo a far salire la squadra vincendo spesso i duelli fisici con Pique e Albiol. Marchisio 6,5 Nel momento peggiore degli azzurri garantisce corsa e sacrificio per poi riproporsi. Prezioso. Pazzini: 6 Ha poche occasioni per metetrsi in mostra in area è però preziosissimo in allegerimento. Balotelli: 6 A vederlo sembra spento e distaccato dalla partita con la palla tra i piedi mette sempre in appresione la difesa iberica e va vicinissimo al gol in almeno due occasioni.
-
Per un tempo Furie Azzurre, Italia-Spagna 2-1
Non esaltiamoci. Una amichevole è pur sempre amichevole e noi italiani che spesso le snobbiamo e le perdiamo non possiamo esaltarci per aver vinto una partita ma allo stesso tempo l’Italia di questa sera dimostra un interessante inversione di tendenza che può fare del bene a tutto il movimento azzurro. Un Italia inedita con due piccoletti in avanti e un centrocampo senza interditori puri e tanti piedi buoni che per venticinque minuti ha la meglio di una Spagna spaesata e messa sotto nel possesso palla. Cassano, leggittimato dalla fascia di capitano, ha voglia di ringraziare il suo caloros pubblico lottando su ogni pallone e inventando tantissime occasioni per i compagni. Gli azzurri pressano e non trovano subito il vantaggio solo grazie ad un Casillas in versione mondiale, il portierone madrileno però non può nulla sulla verticalizzazione di Criscito (migliore in campo) per Montolivo che lo supera con un delizioso pallonetto. Il gol subito sveglia un pò le Furie Rosse che iniziano a farsi apprezzare nella manovra anche se non sono mai pericolose dalla parti di Buffon. Il pari arriva però da ingenuità di Chiellini e da un arbitro in vena di regali, un contatto energico tra il difensore bianconero e Lloriente viene giudicato da rigore e dagli undici metri Xabi Alonso supera Buffon. Nella ripresa la Spagna si fa preferire grazie ad un Silva scatenato e ad una maggiore circolazione di palla in mezzo al campo. Le occasioni fioccano ma le Furie Rosse hanno le polveri bagnate sbagliando tanti gol e nel finale subiscono la reazione degli azzurri che trovano il gol del vantaggio con Aquilani che supera Victor Valdes grazie ad una deviazione. Italia vs. Spagna 2 – 1 Marcatori: 11? Montolivo, 36? Xabi Alonso, 84? Aquilani. ITALIA: 1 Buffon, 11 Maggio, 15 Ranocchia (31? 19 Bonucci), 3 Chiellini, 4 Criscito, 5 De Rossi (21?st 14 Aquilani) , 21 Pirlo, 6 Thiago Motta (9?st 8 Marchisio), 18 Montolivo (29?st 18 Nocerino), 10 Cassano (14?st 9 Balotelli), 22 Rossi (15?st 7 Pazzini) Panchina: 12 Sirigu, 13 De Sanctis, 16 Cassani, 24 Balzaretti, 2 Ogbonna, 17 Palombo, 20 Giovinco All.: Prandelli. SPAGNA: 1 Casillas (1?st 12 Valdes), 2 Iraola (1?st 22 Alcantara), 4 Piquè, 3 Albiol (45?pt 16 Busquets), 13 Arbeloa, 8 Iniesta (1?st 7 Villa), 4 Xabi Alonso, 5 Martinez, 18 Silva, 9 Torres (15?pt 19 Llorente), 20 Cazorla (34? 13 Mata). Panchina: 22 Reina, 6 Monreal, 21 Pedro, 22 Negredo All.: Del Bosque Ammoniti: Arbeloa (S), Chiellini e Balotelli (I)