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  • Ad un passo dall’impresa, Spagna Italia 1-1

    Ad un passo dall’impresa, Spagna Italia 1-1

    Si chiude con un pareggio il primo match per l’Italia che, nell’incontro con la Spagna, va in vantaggio con Di Natale per poi venire raggiunti pochi secondi dopo dagli spagnoli che vanno a segno grazie all’ottimo gioco tra David Silva e Fabregas. Ottima comunque la prova degli azzurri che dimostrano grinta, determinazione e volontà contro la squadra più quotata alla vittoria finale.

    L’Italia scende in campo con  Buffon, Bonucci, De Rossi, Chiellini, Maggio, Thiago Motta, Pirlo, Marchisio, Giaccherini, Balotelli e Cassano, mentre la Spagna schiera Casillas, Arbeloa, Sergio Ramos, Piqué, Jordi Alba, Busquets, Xabi Alonso, Xavi, Fabregas, Iniesta e Silva.

    Palla della Spagna che apre questo match preparato da entrambe le squadre quasi come una partita a scacchi. Intanto De Rossi si fa trovare pronto in difesa nel suo nuovo ruolo, facendo partire gli applausi dei numerosi tifosi azzurri accorsi a Danzica per sostenere i propri beniamini. La prima punizione per l’Italia arriva al 5’ ma Pirlo viene fermato dalla difesa spagnola, la quale ferma anche lo schema da calcio d’angolo poco dopo.

    Il primo brivido azzurro arriva al 22’ con Cassano che mette la palla al centro ma Balotelli non arriva in tempo per toccare il pallone e metterla dentro. Lo stesso Cassano al 32’ viene graziato dall’arbitro dopo un brutto intervento su Casillas il quale chiede il cartellino giallo all’attaccante rossonero. Troppo nervoso anche Balotelli che entra con il piede a martello sul piede del difensore spagnolo guadagnandosi così l’ammonizione. Il primo tempo si chiude con l’ottimo intervento di Casillas che su colpo di testa di Thiago Motta si fa trovare prontissimo nonostante il gran colpo dell’azzurro.

    Nella ripresa la Spagna cerca di andare a segno nei minuti iniziali ma Buffon chiude ottimamente la porta e in un secondo momento la fortuna sta dalla parte degli azzurri quanto al 6’ Iniesta dalla vicinanza sfiora il palo. Arriva quindi la risposta dell’Italia che, con un grande gioco di Balotelli arriva davanti all’area da solo ma si fa recuperare da Ramos perdendo la palla; Prandelli decide quindi di giocare il primo cambio inserendo al 55′ Di Natale al posto di super Mario.

    Di Natale © Shaun Botterill/Getty Images

    Cambio azzeccatissmo per l’Italia: al 61′ su un magnifico passaggio filtrante di Pirlo, Di Natale supera Casillas insaccando la rete e mettendo a segno il proprio undicesimo goal in azzurro. Neanche il tempo di esultare per l’Italia e la Spagna si inserisce con Fabregas al centro della difesa italiana, grazie all’ottimo passaggio di David Silva, superando Buffon e andando a pareggiare al 64’.

    Prandelli e Del Bosque decidono quindi di eseguire un altro cambio dentro Navas e fuori Silva per la Spagna e fuori Cassano e dentro Giovinco per l’Italia. Arriva il momento di entrare anche per Fernando Torres: fuori l’autore della rete spagnola Fabregas e dentro el nino. Quest’ultimo però si rivela un flop: prima da solo contro Buffon viene scartato da quest’ultimo che si improvvisa difensore mettendo in fallo laterale la palla, poi si guadagna addirittura un cartellino giallo per gomitata in faccia a De Rossi e subito dopo l’attaccante sbaglia anche il pallonetto da fuori area con Buffon fuori dalla porta. Nei minuti finali le due squadre tentano il tutto e per tutto con vari tiri da entrambe le parti ma il risultato non cambia. Buona prova dunque per l’Italia che fino a ieri veniva decisamente vista come sconfitta sicura della gara.

    PAGELLE:
    Spagna: Casillas 7.5, Arbeloa 6, Piquè 6.5, Sergio Ramos 6, Jordi Alba 6, Xavi 6.5, Busquets 6, Xabi Alonso 6, David Silva 6 (19′ st Jesus Navas), Fabregas 7 (28′ st Torres 4), Iniesta 7.
    Italia: Buffon 7, Bonucci 6.5, De Rossi 7.5, Chiellini 6.5, Maggio 6, Marchisio 6.5, Pirlo 6.5, Thiago Motta 5.5 (43′ st Nocerino), Giaccherini 6, Balotelli 5.5 (Di Natale 7), Cassano 6.5 (Giovinco). All. Prandelli 7.5

    CLASSIFICA GIRONE C

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO SPAGNA-ITALIA 1-1

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  • Spagna Italia, è l’ora della verità

    Spagna Italia, è l’ora della verità

    Terza giornata ad Euro 2012 dove prenderà il via il girone C che vede inserite oltre all’Italia, la Spagna, la Croazia e l’Irlanda di Trapattoni. Saranno proprio gli azzurri aprire le danze sfidando la Spagna alle ore 18 a Danzica in diretta su Rai Uno; gli spagnoli sono i detentori del titolo europeo conquistato 4 anni fa proprio dopo aver battuto l’Italia di Donadoni ai calci di rigore in semifinale. Arbitro della sfida di stasera sarà l’ungherese Viktor Kassai.

    L’Italia guidata da Cesare Prandelli sembra avere cambiato qualcosa dopo aver incassato 3 reti dalla Russia e non essere riuscita a segnare nemmento un goal: il ct ha quindi deciso di optare per lo spostamento di De Rossi centrale, in mezzo ai due juventini Bonucci e Chiellini. In attacco vengono proposti Cassano e Balotelli, sperando siano capaci di sorprendere la retroguardia spagnola dove al posto dell’infortunato Puyol scenderà in campo Sergio Ramos.

    Per quanto riguarda la formazione di Del Bosque vorrà sicuramente dimostrare che non a caso si trovano ad essere sul tetto d’Europa e del Mondo e che anche quest’anno possono conquistare il titolo; i giocatori che hanno infatti vinto negli anni passati sono ancora in ottima forma e Xavi, Iniesta, Fabregas e Fernando Torres sapranno regalare grandi e non far sentire la mancanza del capitano Puyol e del bomber David Villa.

    Italia © AFP PHOTO / FABRICE COFFRINI/ Getty Images

    La sempre nota insuperabile difesa italiana potrebbe rivelarsi questa volta il punto debole della compagine azzurra dove, dopo l’infotunio di Barzagli, Prandelli ha cambiato lo schema in un 3-5-2. Il centrocampo è quindi il punto di forza degli azzurri dove Pirlo, Marchisio, Thiago Motta, Nocerino, Diamanti e Montolivo sono tutti elementi capaci di garantire qualità, quantità e soprattutto duttilità, doti utili ad evitare di dare punti di riferimento all’avversario.

    Una tattica studiata dunque per contrastare il forte reparto centrale spagnolo che vede Xavi Hernandez condurre il centrocampo della Spagna. Pochi i punti deboli delle furie rosse che si presentano a questo torneo come una delle squadre più quotate alla vittoria finale.

    “Rispettiamo l’Italia anche se ha cambiato generazione – spiega il ct della Spagna Vicente Del Bosque – da quando c’è Prandelli l’Italia ha anche modificato il gioco diventando una squadra sicuramente forte. Già in passato siamo partiti in un Europeo con una sconfitta e questa volta non voglio perdere”.

    “Ci siamo allenati bene – ribatte il ct dell’Italia Cesare Prandelli – abbiamo preparato la partita nella maniera migliore, il pessimismo ci accompagna, non ci dà fastidio e la squadra ha voglia di sovvertirlo. De Rossi è molto convinto, per quanto riguarda l’interpretazione del ruolo aspettiamo la partita, Daniele l’ha già fatto nella Roma”.

    Le formazioni di Italia Spagna
    La probabile formazione della Spagna sarà un 4-3-3 con Casillas, Arbeloa, S. Ramos, Piqué, Jordi Alba; Busquets, Xavi, Xabi Alonso; Iniesta, Torres, Silva.
    A disposizione: Valdés, Reina, Albiol, Javi Martinez, Juanfran, Fabregas, Cazorla, J. Navas, Pedro, Mata, Negredo, Llorente.
    Allenatore: Vicente Del Bosque.

    La probabile formazione dell’Italia sarà un 3-5-2 con Buffon, Bonucci, De Rossi, Chiellini; Maggio, Marchisio, Pirlo, T. Motta, Giaccherini; Cassano, Balotelli.
    A disposizione: De Sanctis, Sirigu, Ogbonna, Abate, Balzaretti, Montolivo, Nocerino, Diamanti, Di Natale, Giovinco, Borini.
    Allenatore: Cesare Prandelli.

  • Euro 2012 Gruppo C: Italia, Spagna e lo spauracchio Trap

    Euro 2012 Gruppo C: Italia, Spagna e lo spauracchio Trap

    Siamo arrivati oggi al Gruppo C, quello della nostra Nazionale. Gli azzurri dovranno affrontare Spagna, Irlanda e Croazia. Sulla carta la qualificazione dovrebbe essere abbastanza agevole per gli azzurri, con Irlanda e Croazia che sembrano non poter impensiere più di tanto gli uomini di Cesare Prandelli. Ma come ci insegna il vecchio Trap, non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. E allora guardiamo cosa ci propone il sacco del girone C.

    LA STORIA – Pare quasi un paradosso come questo girone sia il secondo meno titolato di questi Europei, se prendiamo esclusivamente la rassegna continentale. Tre titoli, di Italia e Spagna. Gli azzurri trovarono il loro trionfo nel lontano ’68, mentre la Roja, dopo il successo nella seconda edizione del ’64 giocata in casa, dovette aspettare altri 54 anni prima di tornare a vincere nel 2008. Rimangono le briciole invece alle restanti due Nazionali. Per l’Irlanda quella di quest’anno è la seconda partecipazione ad una fase finale, dopo la sfortunata esperienza dell’88 che li vide uscire durante la fase a gironi superata da Russia e Olanda. La Croazia invece è una Nazionale relativamente giovane, nata nei primi anni ’90 e capace di togliersi già alcune belle soddisfazioni, non ultima la qualificazione ai quarti nella scorsa edizione, dove poi venne battuta dalla Turchia ai tempi supplementari.

    SPAGNA

    Spagna © Jasper Juinen/Getty Images

    L’ASSENZA – Apparentemente è la Nazionale da battere, vuoi perché sono i campioni in carica d’Europa e del Mondo, vuoi perché è espressione del calcio tanto spettacolare quanto vincente messo in mostra dal Barcellona negli ultimi anni, e poi perché l’esperienza acquisita a livello di club e internazionale è qualcosa di non paragonabile con gli altri calciatori presenti in Ucraina e Polonia. C’è un però, le assenze. Mancheranno infatti due giocatori fondamentali per la Roja, due blaugrana doc, entrambi per infortunio. Da una parte Carles Pujol, capitano e leader carismatico della selezione iberica e David Villa, bomber di razza delle Furie Rosse, che ancora non ha recuperato dal terribile infortunio alla tibia patito durante il Mondiale per Club di quest’anno in semifinale. Assenze pesanti, che forse stanno passando fin troppo in secondo piano. In ogni caso la rosa delle Furie Rosse resta altamente competitiva. Il reparto di difesa è costituito in gran parte dal blocco Real, con Casillas tra i pali più Arbeloa, Sergio Ramos e Albiol tra i sette difensori convocati dal ct Del Bosque, fra cui figura anche la sorpresa Juanfran dell’Atletico Madrid, senza dimenticare il totem Pique, che per la verità non ha poi convinto più di tanto questa stagione. A centrocampo si commenta da se l’onnipresenza del Barcellona, con Iniesta, Xavi, Fabregas e Busquets alfieri della metà campo spagnolo, con il solo Xabi Alonso a spezzare l’egemonia blaugrana. Con ogni probabilità sarà Torres al centro del 4-3-3, con il Blues preferito a chi come Fernando Llorente ha scritto pagine storiche per l’Athletic Bilbao di Bielsa. Nel 4-3-3 della Roja dovrebbe poi trovare un posto da titolare nella corsia di destra Mata, compagno di squadra del Nino nel Chelsea, senza dimenticare però che in panchina figura un certo Pedro, il quale però potrebbe essere tenuto a riposo per entrare poi in partita in corso, avendo già dato ampia dimostrazione di come possa essere decisivo anche entrando dalla panchina. Se la Spagna riuscirà a dare velocità alla sua manovra, senza cadere nell’errore di specchiarsi, allora difficilmente potrà avere rivali. Da non sottovalutare però un aspetto fondamentale, ovvero quello delle motivazioni. Dopo aver vinto tutto quanto negli ultimi 4 anni, i calciatori della Roja avranno quell’umiltà e quella determinazione di centrare un nuovo storico traguardo? Il punto interrogativo è questo, la risposta ci verrà data durante gli Europei.

    ITALIA

    Cassano e Balotelli © Gabriele Maltinti/Getty Images

    PROMESSA – La Nazionale azzurra non parte di certo con i favori del pronostico, anche se le semifinali del torneo dovrebbero essere un obiettivo abbastanza realistico a cui poter puntare, per poi sognare anche una finale e perché no, una nuova finale dopo quella del Mondiale 2006 ed Euro 2000. Il ct Prandelli ha varato una linea verde che tanto si dissocia da quel passato recente che, nonostante le valanghe di critiche, è riuscito a consegnarci una Coppa del Mondo dopo un quarto di secolo. Dei protagonisti di Berlino sono rimasti soltanto Pirlo e Buffon, con De Rossi e Chiellini più maturi rispetto a sei anni fa. Per gli Europei il commissario tecnico ha deciso di affidarsi al blocco della Juventus campione d’Italia, e non è da escludere che decida di adottarne anche il modulo (3-5-2), schierando i tre bianconeri Barzagli, Chiellini e Bonucci, con quest’ultimo anello debole (attenzione però anche alla possibile sorpresa Ogbonna). Sugli esterni dovrebbe essere certa la presenza di Maggio e Balzaretti, dopo che Criscito è rimasto in Italia per le note vicende del calcioscommesse. Entrambi hanno gamba e forza per spingersi in avanti, e se per Maggio l’esperienza di quest’anno in Coppa Campioni con la maglia del Napoli può essere salutata come acqua nel deserto, la stessa cosa non si può dire per il terzino rosanero, che in Nazionale ha all’attivo 8 presenze soltanto. Al momento però, considerando quanto può offrire il calcio italiano in questo reparto, non ci sentiamo di criticare Prandelli, sebbene forse una riflessione in più sulla convocazione di Bonucci la si sarebbe potuta fare, e non tanto per l’avviso di garanzia della Procura, quanto proprio per una questione tecnica, con magari un Ranocchia o un Astori più meritevoli di quanto fatto vedere quest’anno dal bianconero, sopratutto il sardo. Analizzando il centrocampo italiano, difficilmente riusciamo a trovarne uno migliore per quantità e qualità, paragonabile senza alcun impedimento di sorta a quello della Roja. Andrea Pirlo rimane il play più forte al mondo, alla stregua di un Rondo o un Parker del basket. Ci sono poi De Rossi e Marchisio, due prodotti doc del vivaio di Roma e Juve, senza dubbio il meglio di quanto si può auspicare. Proprio loro tre dovrebbero illuminare le azioni dell’Italia. Qualche dubbio lo lasciano Riccardo Montolivo e Thiago Motta. Il primo è atteso sempre dalla consacrazione ufficiale, sopratutto ora che è approdato in rossonero, del secondo invece si teme la lentezza, sia di gambe che nel creare gioco. Non ce ne vorrà Thiago, ma considerarlo il vice di Pirlo è qualcosa di improponibile, meglio uno tra De Rossi e Montolivo. C’è poi il gregario Nocerino, che nei pensieri del tecnico Prandelli dovrebbe essere l’alternativa di Marchisio, mentre in Ucraina c’è già chi scommette sull’outsider Diamanti, portato contro ogni pronostico dal ct agli Europei, sebbene il suo utilizzo appare in forte dubbio ora che sta prendendo sempre più piede il disegno tattico del 3-5-2 dopo la debacle con la Russia di Advocaat.

    In attacco spazio alla fantasia, con Cassano, Giovinco e Balotelli in lotta per i due posti da titolare lì davanti. La magia e la poesia direbbe Cassano in coppia con Supermario, la logica invece preferirebbe Giovinco al rossonero. Il perché è presto detto, dal momento che la Formica Atomica appare decisamente come l’uomo più in forma dell’Italia in questo momento, dato testimoniato anche dalle ultime spettacolari prestazioni con la maglia del Parma. In secondo piano Di Natale e Borini. Il primo, nonostante i titoli di capocannoniere ad Udine, non ha mai convinto più di tanto in Nazionale, e a meno di stravolgimenti climatici anche in quest’occasione il calciatore bianconero non dovrebbe recitare un ruolo di protagonista nella spedizione azzurra (saremo ben felici di ricrederci in caso contrario). L’attaccante della Roma invece è approdato solo di recente alla ribalta Nazionale, tanto da poter contare su una sola presenza con la maglia dei “grandi” (l’ultima amichevole di febbraio contro gli Usa). In ogni caso Borini si è meritatamente conquistato la convocazione agli Europei, dimostrando grande freschezza atletica e doti da goleador importanti nel suo primo anno alla Roma. Pronostici? Scaramanzia a parte, diciamo quarti di finale e poi si vedrà. Molto dipenderà dal carattere e dalla determinazione che la nostra Nazionale riuscirà a mettere in campo, e quanto l’inchiesta del calcioscommesse influirà sulla psiche dei giocatori italiani. Onestamente crediamo che con l’inizio degli Europei i giocatori sapranno mettersi alle spalle quanto sta succedendo in Italia e qualora dovesse arrivare un buon risultato nel match inaugurale contro la Spagna allora potremo davvero pensare in grande.

    IRLANDA

    Giovanni Trapattoni © PATRIK STOLLARZ/AFP/GettyImages

    VOLPE TRAP – Chi non conoscesse Trapattoni non darebbe nemmeno una chance all’Irlanda, impegnata nel Gruppo che vede l’Italia e la Spagna protagoniste. Eppure senza presentare molte stelle, la Nazionale del Trap è approdata alle fasi finali dell’Europeo e si appresta a viverlo come possibile outsider almeno per un posto ai quarti di finale, poi chissà. Quest’anno Di Matteo ci ha ricordato come il vecchio calcio all’italiano continui a dare i suoi frutti, contro squadre blasonate come il Barcellona e il Bayern. La vera punta di diamante dell’Irlanda è il solito Robbie Keane, che oggi gioca in America insieme a David Beckham nei Galaxy. Al suo fianco dovrebbe giocare uno tra Doyle e Walters, anche se la sorpresa potrebbe essere dettata dal giovane del West Bromwich Shane Long. Insieme a Keane l’altro calciatore di maggiore talento è l’ala sinistra Aiden McGeady, attualmente in forza allo Spartak Mosca. Nel 4-4-2 del Trap sulla corsia di destra troviamo l’esperto Damien Duff, che all’età di 33 anni è alla sua ultima grande occasione in una rassegna così importante. In difesa O’Shea (Sunderland) e Richard Dunne (Aston Villa) dovranno guidare una difesa che al centro conta la presenza di Sean Ledger (Leicester City, Serie B inglese) che non può avere l’esperienza necessaria per giocare sfide a così alto livello. In porta l’altro cavallo di battaglia del Trap, Shay Given (Aston Villa), che all’età di 36 anni rimane uno dei portieri più forti della Premier. In molti si chiedono se l’Irlanda riuscirà ad essere la sorpresa del Gruppo C. Noi rispondiamo che nel calcio non bisogna mai dare nulla per scontato, e che Trapattoni ha più volte giocato un brutto tiro ai colori azzurri, e lo stesso Cesare Prandelli se lo ricorda piuttosto bene.

    CROAZIA

    Croazia © HRVOJE POLAN/AFP/GettyImages

    CI SCOMMETTETE? – Diciamo subito che sarebbe davvero un azzardo scommettere sul passaggio del turno della Nazionale croata. Gli uomini guidati dal talentuoso ct Slaven Bilic (in carica dal luglio del 2006) dovrebbe recitare un ruolo di secondo piano all’interno del Gruppo C. Soltanto il centrocampo sembra offrire qualche spunto di vitalità, data la relativa freschezza del reparto in termini anagrafici e sopratutto grazie alla presenza del faro Luka Modric, autentica stella del suo Paese. Il calciatore del Tottenham è il più talentuoso tra i 23 convocati da Bilic per gli Europei, sebbene difficilmente da solo potrà sovvertire i pronostici della vigilia. In attacco la Croazia presenta i soli Olic e Mandzukic a poter impensierire le difese avversarie, anche perché il brasiliano Eduardo non sembra più lo stesso calciatore che avevamo ammirato qualche anno fa con la maglia dell’Arsenal. Va meglio nel settore nevralgico della squadra. Oltre a Modric e il suo compagno di club Niko Kranjcar, i croati possono contare sull’apporto di gente come Rakitic (centrocampista del Siviglia) e la giovane stella della Dinamo Zagabria Badelj. I guai arrivano in difesa, dove la coppia centrale titolare Simunic-Schildenfeld si candida come tra le più perforabili del torneo. Il difensore migliore è Corluka, che all’accorrenza può giocare anche come terzino sinistro, sebbene quel ruolo sarà con tutta probabilità ricoperto dal capitano della spedizione, l’esperto Darijo Srna.

    SPECIALE EURO 2012

    ANALISI GRUPPO A
    ANALISI GRUPPO B
    ANALISI GRUPPO D

  • Prandelli che coraggio! Italia sperimentale a Euro 2012

    Prandelli che coraggio! Italia sperimentale a Euro 2012

    Archiviato il massimo campionato nella serata di ieri, l’Italia è già proiettata su quel che sarà dal prossimo 8 giugno, ovvero l’inizio dei campionati europei di calcio in Polonia e Ucraina. L’Italia farà il suo esordio domenica 10 giugno alle ore 18:00 e sfiderà la Spagna campione del mondo e d’Europa in carica.

    Ieri pomeriggio Cesare Prandelli, commisario tecnico della nazionale italiana, ha diramato la lista dei 32 pre-convocati per gli Europei in Polonia e Ucraina. I giocatori presenti nella lista si sono radunati oggi e sono stati sottoposti a dei test fisici in quel di Coverciano, eccezion fatta per i giocatori militanti in Juventus, Napoli e Paris Saint-Germain che devono ancora concludere la loro stagione rispettivamente con la finale di Coppa Italia e l’ultimo turno di Ligue 1. Dei 32 pre-convocati solo 23 avranno l’onore di difendere i colori italiani nella rassegna europea e i loro nomi verranno comunicati dalla Figc il 29 maggio. Tanti giocatori giovani e alcuni giocatori della vecchia guardia, vanno a comporre la lista dei top 32 di Prandelli.

    LISTA PRE-CONVOCATI ITALIA EURO 2012

    Cesare Prandelli spiega le scelte per gli azzurri di Euro 2012 | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Salvatore Sirigu (Paris Saint Germain), Morgan De Sanctis (Napoli), Emiliano Viviano (Palermo).
    Difensori: Cristian Maggio (Napoli), Domenico Criscito (Zenit San Pietroburgo), Ignazio Abate (Milan), Federico Balzaretti (Palermo), Davide Astori (Cagliari), Salvatore Bocchetti (Rubin Kazan), Leonardo Bonucci (Juventus), Andrea Barzagli (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Andrea Ranocchia (Inter), Angelo Ogbonna (Torino).
    Centrocampisti: Andrea Pirlo (Juventus), Claudio Marchisio (Juventus), Emanuele Giaccherini (Juventus), Daniele De Rossi (Roma), Thiago Motta (Paris Saint Germain), Antonio Nocerino (Milan), Riccardo Montolivo (Fiorentina), Ezequiel Schelotto (Atalanta) Luca Cigarini (Atalanta), Alessandro Diamanti (Bologna), Marco Verratti (Pescara).
    Attaccanti:Antonio Cassano (Milan), Mario Balotelli (Manchester City), Sebastian Giovinco (Parma), Antonio Di Natale (Udinese), Mattia Destro (Siena), Fabio Borini (Roma).

    La più grande sorpresa è la convocazione di Marco Verratti , classe 92 del Pescara delle meraviglie, convocazione meritata per il numero 10 abbruzzese che era appena entrato nel giro della nazionale U21 (2 presenze) e adesso si ritrova catapultato tra i grandi. Scelta coraggiosa per Prandelli, ma che fa capire quanto questa nazionale punti sui giovani. Nella lista dei 32 figura anche il giovane difensore del Torino Angelo Ogbonna, che insieme al già citato Verratti va a formare il duetto proveniente dalle Serie B 2011/2012.

    Sebastian Giovinco e Antonio Cassano © Claudio Villa/Getty Images

    I grandi esclusi da mister Prandelli sono Giampaolo Pazzini, che paga lo scarso rendimento avuto nel suo club di appartenenza e Alessandro Matri, al quale non sono bastati 10 goal in campionato per convincere il ct italiano. A dire il vero leggendo i nomi degli attaccanti presenti in lista, possiamo notare che Prandelli ha prediletto avere più attaccanti mobili che di sfondamento, vedere Di Natale, Giovinco, Borini e Cassano. L’attaccante ariete della nazionale sarà Mario Balotelli (7 presenze 1 goal in nazionale) fresco campione d’Inghilterra con il Manchester City di Roberto Mancini. Il sesto attaccante della lista è Mattia Destro, definito da Prandelli “attaccante ideale”. Il classe 91, attualmente in comproprietà tra Genoa e Siena, festeggia così la sua splendida stagione (12 goal) vissuta quest’anno con la maglia del Siena.

    4  portieri convocati da mister Prandelli, oltre all’inamovibile Buffon sono presenti Sirigu, Viviano e De Sanctis. Di questi 4 solo 3 andranno in Polonia e Ucraina (ballottaggio Viviano-Sirigu). In difesa spazio allo zoccolo duro della Juventus campione d’Italia che dà alla nazionale i suoi 3 centrali difensivi (Chiellini, Barzagli, Bonucci). Sulle fasce confermati Maggio, Balzaretti e Criscito. Sorpresa Bocchetti del Rubin Kazan. Fiducia a Ranocchia (unico interista del gruppo). Grandi conferme per il centrocampo. Sono presenti ben 3 giocatori juventini ( Pirlo, Marchisio e Giaccherini), 2 giocatori del Milan (Nocerino e Montolivo) e ben 2 dell’Atalanta (Cigarini e Schelotto), a conferma della grande stagione disputata dai nerazzurri di Bergamo. A completare il pacchetto di metà campo ecco Daniele De Rossi, Thiago Motta e la new entry Alessandro Diamanti.

  • Italia preconvocati Prandelli c’è Di Natale. Sorpresa Destro

    Italia preconvocati Prandelli c’è Di Natale. Sorpresa Destro

    Domani sera o comunque lunedì entro mezzogiorno conosceremo i preconvocati di Prandelli per gli Europei di Polonia ed Ucraina. Saranno in trenta a raggiungere il centro sportivo di Coverciano per ritrovare le forze e cercare di far più strada possibile ad Euro 2012. Del gruppo dei trenta soltanto ventitre avranno la possibilità di vestire la maglia azzurra e per questo in queste ore è partito una sorta di totonome sui giocatori che grazie ad una stagione importante hanno messo in difficoltà il mister e adesso sperano di strappare una maglia per l’Europeo 2012. Ovviamente lo zoccolo duro della squadra è già formato e il completo recupero di Antonio Cassano toglie di fatto un’incertezza in attacco che resta comunque il reparto con i più grandi dubbi viste la defezione di Giuseppe Rossi ma anche per il campionato tutt’altro che esaltante di Gilardino, Pazzini e Matri.

    Alessandro Diamanti Italia preconvocati Prandelli | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Analizziamo l’Italia ruolo per ruolo evidenziando i dubbi di Prandelli e quelle che ad oggi dovrebbero esser le certezze. Tra i pali è oramai ufficiale l’esclusione di Federico Marchetti dopo la sfuriata nel match tra la Lazio e l’Udinese. Con Gigi Buffon dovrebbero esser confermati Morgan De Sanctis e Salvatore Sirigu anche se Emiliano Viviano cercherà di guadagnare una posizione nel ritiro di Coverciano. In difesa scontata la convocazione del blocco Juventus con Barzagli e Chiellini a far coppia titolare e Bonucci prima alternativa. Per il ruolo di quarto centrale sarà ballottaggio tra Ogbonna e Astori. Gli esterni Maggio e Criscito sono i due titolari le alternative dovrebbero esser Ignazio Abate che ha definitivamente superato Cassani e Balzaretti. Dovrebbe andare anche a Coverciano l’atalantino Peluso.

    A centrocampo sembra esserci soltanto un posto libero. Con Pirlo, Marchisio, De Rossi, Montolivo, Nocerino e Thiago Motta sicuri di un posto saranno Pepe, Giaccherini, Aquilani e sopratutto Diamanti a giocarsi le due maglie restanti. L’attacco è il più grande dilemma, sembra oramai scontata la convocazione di Antonio Di Natale, sicure quelle di Antonio Cassano, Mario Balotelli e Sebastian Giovinco restano liberi due posti. Prandelli porterà a Coverciano Osvaldo, Matri e i due giovani Borini e Destro che in virtù di una ottima stagione hanno tante possibilità di esser scelti.

    Italia preconvocati Prandelli, (sicuri di andare all’Europeo)
    Portieri: Gigi Buffon, Salvatore Sirigu e Morgan De Sanctis
    Difensori: Ignazio Abate, Andrea Barzagli, Leonardo Bonucci, Giorgio Chiellini, Mimmo Criscito, Cristian Maggio
    Centrocampisti: Daniele De Rossi, Claudio Marchisio, Riccardo Montolivo, Antonio Nocerino, Andrea Pirlo, Thiago Motta
    Attaccanti: Mario Balotelli, Antonio Cassano, Antonio Di Natale, Sabastian Giovinco

    Italia preconvocati Prandelli (in lotta per un posto)
    Portieri: Emiliano Viviano
    Difensori: Davide Astori, Federico Balzaretti, Mattia Cassani, Angelo Ogbonna
    Centrocampisti: Alberto Aquilani, Alessandro Diamanti, Emanuele Giaccherini, Simone Pepe
    Attaccanti: Fabio Borini, Mattia Destro, Alessandro Matri, Osvaldo

  • Milan – Atalanta, dubbio Robinho El Shaarawy con Ibra

    Milan – Atalanta, dubbio Robinho El Shaarawy con Ibra

    Stasera a San Siro va di scena Milan Atalanta, sfida valida per la 36 giornata di Serie A. I rossoneri vogliono continuare a tenere aperto il campionato, consapevoli però che togliere lo scudetto alla Juventus sia ormai diventata un’impresa impossibile. Torna nella lista dei convocati Robinho, dopo le due assenze consecutive negli ultimi due incontri. Il brasiliano sarà in ballottaggio fino all’ultimo con El Shaarawy. Oltre a Binho, Allegri recupera anche Massimo Ambrosini. Con ogni probabilità il capitano partirà titolare in mezzo al campo. Tra gli ospiti c’è la tranquilli di chi non ha più nulla da chiedere al campionato. La classifica dice 46 punti (sarebbero 52 senza la penalizzazione), salvezza matematica raggiunta e quota 50 distante solo 4 punti. Obiettivo prestigioso, salvo il fatto che il personalissimo scudetto i nerazzurri l’hanno già portato a casa.

    UNDICI ROSSONERO – Il Milan scende in campo con il consueto 4-3-1-2. In porta Abbiati, difesa a quattro composta dalla coppia centrale Nesta-Yepes, con Bonera e Antonini terzini. Ancora non convocato Thiago Silva, mentre Bonera sostituisce l’infortunato Abate. A centrocampo classica linea a tre muscolare, con Nocerino e Muntari insieme al rientrante Ambrosini. Sulla trequarti giocherà titolare il ghanese Boateng, ormai pienamente recuperato, che agirà alle spalle del tandem d’attacco Ibrahimovic El Shaarawy. Difficile ipotizzare la presenza dal primo minuto di Cassano, se si tiene in considerazione del match disputato solamente tre giorni fa al Franchi di Siena. L’unico ballottaggio riguarda il compagno di reparto del capocannoniere svedese. Le indiscrezioni della vigilia danno favorito il Faraone, non è da escludere però un ritorno di fiamma di Robinho.

    robinho | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    ATALANTA – Reduce da tre vittorie nelle ultime 4 partite, i bergamaschi sono una delle squadre più in forma del campionato. Questa sera dovrebbero scendere in campo con il classico 4-4-1-1. Consigli guiderà la difesa a 4 costituita da Stendardo e Manfredini centrali, Raimondo e Peluso terzini. Lungo le fasce Colantuono opta per Schelotto a destra e Bonaventura a sinistra, mentre in mezzo al campo giocheranno Cigarini e Cazzola. Dietro El Tanque Denis, Tiribocchi è favorito su Moralez e Gabbiadini.

    PRECEDENTI – All’andata il Milan batté l’Atalanta all’Atleti Azzurri d’Italia per 2-0, grazie ai gol di Ibrahimovic su rigore e Boateng. La scorsa stagione, con Allegri in panchina, i rossoneri sconfissero i nerazzurri di Bergamo per 3-1 (doppietta di Pato e Borriello). L’ultimo successo dell’Atalanta in casa con il Milan risale alla stagione 2007-2008, quando i bergamaschi sbancarono il campo di San Siro per 1-2 con le reti di Floccari e Langella.

    Probabili formazioni Milan Atalanta, 36 giornata Serie A
    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Bonera, Nesta, Yepes, Antonini, Ambrosini, Muntari, Nocerino, Boateng, Ibrahimovic, El Shaarawy.
    Panchina: Amelia, Mexes, Mesbah, Aquilani, Gattuso, Robinho, Cassano. Allenatore: Massimiliano Allegri.
    Atalanta (4-4-1-1): Consigli, Raimondi, Stendardo, Manfredini, Peluso, Schelotto, Cigarini, Cazzola, Bonaventura, Tiribocchi, Denis.
    Panchina: Frezzolini, Bellini, Ferreira Pinto, Lucchini, Carmona, Moralez, Gabbiadini. Allenatore: Stefano Colantuono.

  • Torna Cassano, Siena Milan 1-4 un poker di rimpianti

    Torna Cassano, Siena Milan 1-4 un poker di rimpianti

    Un poker di rimpianti per i rossoneri dopo Siena Milan e il rammarico che forse più del famoso gol di Muntari a pesare sulla conquista del campionato siano state le assenze di Cassano e Boateng. Allegri quest’oggi seppur senza pedine importanti come Thiago Silva e Nesta in difesa trova una dignitosa prestazione su un campo notoriamente difficile per chiunque rispolverando la grinta di Gattuso in mediana ma lanciando sopratutto il tridente titolare in attacco. Cassano seppur ancora a corrente alternata è la medicina giusta per vitalizzare uno spento Ibrahimovic e i tagli di Boateng, così come le sue conclusione dalla distanza, sono pane necessario per vivacizzare la manovra e renderla imprevedibile per difese attente e troppo chiuse. Oltre alla coppia Cassano Ibrahimovic è da segnalare ancora una volta Antonio Nocerino partito questa volta dalla panchina e autore della sua decima rete in campionato dimostrando di esser fondamentale per i rossoneri.

    con Ibra e Cassano è un altro Milan | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Siena Milan, la partita L’avvio di partita è tutt’altro che agevole per i rossoneri, Sannino infatti ha allestito il suo Siena in modo accorto chiedendo un asfissiante pressing ai suoi centrocampisti e continui raddoppi agli attaccanti. L’avvio di gara di Ibrahimovic svogliato e avulso dal gioco e un Cassano non troppo poco incisivo facevano presagire una giornata no cambiata in un sol colpo da un regalo di Brkic incapace di trattenere il pallone su un tiro cross dello svedese favorendo il ritorno al gol di Cassano. Due minuti e Ibra decide di metter il suo sigillo con una fucilata da dentro l’area di rigore. La partita cambia e il Milan torna a giocare un calcio convincente e a tratti spettacolare. Nella ripresa i ritmi calano e la partita scivola via senza particolari sussulti fino al gol di Bogdani che risveglia l’orgoglio rossonero che nel giro di tre minuti segna altre due reti. Nocerino, in versione Kaka, semina avversari prima di segnare la sua decima rete in campionato. Ibra nell’ultimo minuto di recupero arrotonda la sua posizione al vertice della classifica marcatori sull’ennesimo assist di Cassano.

    Siena Milan tabellino e pagelle
    Siena (4-4-1-1):
    Brkic 4,5; Vitiello 5, Rossettini 6, Terzi 5 (36′ Contini 5,5), Del Grosso 6; Grossi 6 (20′ st Bogdani 6), Vergassola 6, Gazzi 5,5, Brienza 5,5; Destro 5, Larrondo 5,5 (9′ st Bolzoni 6). A disp.: Pegolo, Contini, Belmonte, D’Agostino, Mannini, Bogdani. All.: Sannino
    Milan (4-3-1-2): Abbiati 6; Abate 6, Bonera 6,5, Yepes 6,5, Mesbah 5,5; Gattuso 6 (30′ st Nocerino 7), Van Bommel 6, Muntari 6 (15′ st Aquilani 5,5); Boateng 6 (35′ st El Shaarawy sv); Ibrahimovic 7, Cassano 7. A disp: Amelia, Mexes, Antonini, Maxi Lopez. All.: Allegri
    Arbitro: Brighi
    Marcatori: 26′ Cassano, 29′ e 47′ st Ibrahimovic, 45′ st Nocerino (M), 38′ st Bogdani (S)
    Ammoniti: Terzi (S), Gattuso, Van Bommel (M)

    Video Siena Milan 1-4 highlights Youtube
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    SERIE A 35 GIORNATA RISULTATI MARCATORI E CLASSIFICA

  • Siena Milan, Allegri sceglie Boateng e Cassano

    Siena Milan, Allegri sceglie Boateng e Cassano

    Il Milan continua l’inseguimento alla Juve sperando di sfruttare un passo falso della capolista per poter ancora sperare nel secondo scudetto consecutivo dell’era Allegri. Impegnata alle 15 a Siena i rossoneri sono consapevoli che i toscani non faranno sconti nonostante i 43 punti in classifica che significano la salvezza.
    Giuseppe Sannino dovrà rinunciare allo squalificato Rossi e a Giorgi, Gonzalez, Calaiò ed Angelo fermati da risentimenti muscolari. I bianconeri scenderanno in campo con il solito 4-4-2, davanti a Pegolo, ci saranno Vitiello, Rossettini, Terzi e Del Grosso. Centrocampo con Brienza e Mannini sugli esterni con il duo Vergassola-Gazzi al centro. In attacco, in coppia con il bomber Destro, spazio a Bogdani.

    Allegri per Siena Milan decide ancora una volta di rinunciare per scelta tecnica a Robinho e Seedorf confermando le indiscrezioni che vogliono una frattura tra il tecnico livornese e i due giocatori.

    Gattuso torna titolare in Siena Milan | ©Marco Luzzani/Getty Images

    Ancora out gli infortunati Pato, Ambrosini, Emanuelson e Thiago Silva inoltre, nel 4-3-1-2 di quest’oggi in difesa con Nesta ci sarà ancora una volta Yepes preferito a Bonera al centro mentre Abate e Antonini lavoreranno sulle fasce; in mediana dovrebbe rivedersi Gattuso che in veste di capitano cercherà di dar carica e nuova linfa ai rossoneri per non lasciar nulla d’intentato nella lotta scudetto. Muntari dovrebbe cosi scalare nel ruolo di play davanti alla difesa e Nocerino recuperare quel posto di mezzala sinistra che sembra permettergli andare con più facilità al tiro. Sulla trequarti si rivede finalmente il ritrovato Boateng autore del gol contro il Genoa di mercoledì scorso, mentre in attacco Cassano sembra favorito ad El Shaarawy come partner di Zlatan Ibrahimovic.

    PROBABILI FORMAZIONI SIENA MILAN
    SIENA (4-4-2): Pegolo; Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso; Mannini, Vergassola, Gazzi, Brienza; Destro, Bogdani. Allenatore: Sannino. A disposizione: Brkic, Contini, Belmonte, D’Agostino, Bolzoni, Sestu, Larrondo.

    MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Yepes, Antonini; Nocerino, Muntari, Gattuso; Boateng; Ibrahimovic, Cassano. Allenatore: Allegri. A disposizione: Amelia, Bonera, Mexès, Mesbah, Aquilani, El Shaarawy, Maxi Lopez

  • Milan Bologna Allegri si affida ad Ibra

    Milan Bologna Allegri si affida ad Ibra

    Partita fondamentale, per non perdere punti importanti e mettere pressione alla Juventus, quella che aspetta oggi il Milan. In questo 34° turno, cominciato sotto il ricordo di Piermario Morosini, i rossoneri saranno chiamati ad affrontare una partita molto delicata, contro un Bologna che in questo campionato s’è dimostrato grande con le grandi, levandosi grosse soddisfazioni come battere l’Inter a San Siro o pareggiare allo Juventus Stadium.

    Per superare l’ostacolo rossoblu, Allegri dovrà fare a meno dei soliti noti come Thiago Silva, Boateng e l’ammalato cronico Pato, anche se i primi due sono sulla via del recupero e dovrebbero essere disponibili per questo finale di campionato. Il tecnico toscano recupera Abate che scenderà regolarmente in campo occupando l’out di sinistra con Antonini ad occupare l’altro settore e la coppia Bonera-Nesta, a completare un reparto come detto orfano di un tassello importante come il centrale brasiliano. In mediana confermato il terzetto tutto corsa e muscoli composto da Muntari, Nocerino e Van Bommel nel ruolo di regista arretrato che avrà come vertice alto del rombo Seedorf, il numero 10 milanista agirà alle spalle della coppia composta dall’insostituibile Ibrahimovic e da uno a scelta tra Robinho e Cassano, con il brasiliano in vantaggio sul Pibe de Bari che però potrebbe rappresentare la carta a sorpresa dello schieramento rossonero. A tal proposito Allegri non ha ancora sciolto le riserve anche se alla fine probabilmente opterà per la coppia Ibra-Binho, visto anche la lungo degenza del talento barese che non ha ancora i 90′ nelle gambe e potrebbe risultare più decisivo a partita in corsa.

    Massimiliano Allegri | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Il Bologna arriverà a San Siro con lo spirito della squadra che da questa partita ha tutto da guadagnare, ormai ad un passo dalla salvezza matematica, la squadra felsinea avrà il vantaggio di potersi giocare la partita a visto aperto schierandosi anche con un modulo un po’ più spregiudicato.

    In casa rossoblu tutti o quasi a disposizione per Pioli, che dovrà solo fare a meno di una pedina importante come il portiere Gillet, che sarà sostituito da Agliardi. Per il resto solito 3-4-2-1 con il terzetto difensivo composto da Raggi, Portanova e Cherubin. In mediana sugli esterni agiranno Garics e Rubin, entrambe avranno il compito di tenere a bada le sfuriate dei terzini rossoneri, rinculando in fase di difesa e trasformando di fatto la linea a 3 in una 5 più coperta. In mezzo la coppia muscoli e polmoni Mudingayi-Perez, a far da diga e coprire le due mezze punte Diamanti e Ramirez che avranno il compito di rifornire il loro capitano Di Vaio, schierato come unica punta, e ovviamente di cercare il gol con qualche tiro dalla distanza data la loro notevole capacità balistica. Sarà sicuramente una partita importante per il trequartista toscano che spera di continuare a far bene per poter sperare in una chiamata per la spedizione europea, da parte del Ct Prandelli.

    PROBABILI FORMAZIONI MILAN BOLOGNA

    Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Bonera, Antonini; Nocerino, Van Bommel, Muntari; Seedorf; Ibrahimovic, Robinho. A disp: Amelia, Yepes, Gattuso, Aquilani, Emanuelson, Maxi Lopez, Cassano. All.: Allegri.

    Bologna (3-4-2-1): Agliardi; Raggi, Portanova, Cherubin; Garics, Perez, Mudingayi, Rubin; Ramirez, Diamanti; Di Vaio. A disp.: Stojanovic, Antonsson, Morleo, Kone, Taider, Gimenez, Acquafresca. All.: S. Pioli

  • Giuseppe Rossi ancora ko, addio Europei

    Giuseppe Rossi ancora ko, addio Europei

    Non c’è pace per Giuseppe Rossi che sembra essere perseguitato dalla sfortuna: l’attaccante del Villarreal non ha neanche fatto in tempo a recuperare dal precedente infortunio che lo ha tenuto fuori per quasi 6 mesi che lo stesso ginocchio lo ha tradito e fatto nuovamente crack.

    L’italo-americano infatti durante l’allenamento odierno, in vista del suo imminente ritorno in campo, ha avuto una ricaduta all’arto già operato lo scorso ottobre procurandosi la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro che lo costringerà a star fuori per altri 6 mesi. Si spengono definitivamente quindi le speranze di vederlo protagonista agli Europei con la maglia azzurra, il ct Cesare Prandelli contava molto sul suo recupero e sarà costretto così a rinunciare ad una pedina che considera fondamentale per la sua Italia.

    Giuseppe Rossi © Michael Regan/Getty Images

    Per Prandelli le convocazioni si fanno sempre più difficili dal momento che deve fare i conti già con l’incognita Cassano che ha ricevuto proprio da pochi giorni il permesso dalla commissione medica della Figc per tornare a giocare dopo l’operazione subita per risolvere il problema cardiaco che gli aveva provocato un ictus ischemico, malore accusato mentre era di ritorno con il Milan dalla trasferta di Roma che lo ha colpito lo scorso 29 ottobre, e deve ancora ritrovare la forma migliore e il ritmo partita e con la grana Balotelli che con i suoi continui comportamenti indisciplinati, per ultima l’espulsione rimediata per diversi fallacci nella gara che il Manchester City ha giocato contro l’Arsenal, non osserva il codice etico del ct della Nazionale correndo il serio rischio di rimanere escluso dalle convocazioni ad Euro 2012. L’infortunio di Giuseppe Rossi non fa altro che complicare il compito. già difficile, del ct.

    Pepito ora verrà operato per la seconda volta nel giro di pochi mesi con l’augurio e la speranza che il calvario finisca ancor prima della data fissata per il nuovo rientro (ottobre) dal momento che è stato già costretto a saltare un’intera stagione, questa, per lui infatti solo 14 apparizioni tra campionato e coppa con 5 reti all’attivo.