Tag: antonio cassano

  • Italia-Inghilterra, le pagelle. Personalità Pirlo, eremita Rooney

    Italia-Inghilterra, le pagelle. Personalità Pirlo, eremita Rooney

    Di seguito le pagelle della sfida Italia-Inghilterra. Tra gli Azzurri tantissimi voti alti, e non poteva essere altrimenti vista la grande prova profusa, ad eccezione di qualche uomo apparso un po’ in ombra, leggasi Cassano. Tra gli inglesi sono pochi quelli che si salvano, in particolare ci si aspettava molto di più da Gerrard e Rooney. Positivo invece Terry.

    PAGELLE ITALIA
    Buffon 7: La parata ad inizio gara su Johnson è il preludio ad una serata positiva che passa dalla punizione di Gerrard sulla quale non si fa sorprendere e soprattutto dal rigore parato a Young.
    Abate 6,5: Nel primo tempo quasi non crede ai propri occhi vedendo l’autostrada che ha davanti. Nella ripresa invece comincia a spingere come un dannato e solo un guaio fisico lo ferma.
    Barzagli 7: Intavola duelli dai quali esce sempre vincente, chiunque sia l’avversario. Una prova maiuscola la sua che guida veramente in maniera impeccabile la difesa.
    Bonucci 7: C’era un po’ di timore fra i tifosi Azzurri alla vigilia del match, ma lui ha spazzato via ogni ombra con una prova perfetto. Anticipa, chiude e sui calci piazzati si fa trovare sempre in avanti. Impeccabile.
    Balzaretti 7: E’ una costante spina nel fianco per gli inglesi. Tanti cross, tanta corsa, si danna l’anima per una gara intera. Prova generosa e di qualità la sua.
    Marchisio 7: Maiuscola la sua prova in mezzo al campo. Sembra non patire la stanchezza e soprattutto nello stretto fa girare palla che è una bellezza. Serve due assist d’oro a De Rossi che non li sfrutta.
    Pirlo 7,5: Quel rigore, più che stilisticamente, è stato bello per la scossa che ha dato alla squadra in un momento di grossa difficoltà. Per compiere una pazzia ci vuole personalità, e lui ne ha da vendere. Durante la gara sbaglia poco o nulla.
    De Rossi 7: Fosse entrato quel gol al 3’, di sicuro sarebbe entrato in lizza per la marcatura più bella dell’Europeo. E invece nella ripresa fallisce uno dei gol più facili della competizione, ma ciò non offusca la splendida prova che offre in mezzo al campo. Abbandona il terreno solo per infortunio.
    Montolivo 6,5: Il rigore sbagliato, sebbene importante, non inficia un’ottima prestazione. Più volte smarca Balotelli davanti al portiere, ma se deve dare una mano ai compagni in difesa lo fa senza problemi. Resiste 120’, e ciò è già una notizia visto che non era pienamente in condizione.
    Balotelli6: La porta la centra solo ai calci di rigore, quando non sbaglia di fronte al suo compagno Hart. Tra le occasioni fallite però rilevante appare essere solo la prima quando si appisola e permette a Terry di rientrare. Ma è l’unico azzurro, De Rossi a parte, a calciare verso la porta avversaria.
    Cassano 5,5: Dopo tre gare di buon livello incappa nella classica giornata storta. Si fa vivo due volte a fine primo tempo, ma è troppo poco per uno come lui.
    Maggio 6,5: Gioca i supplementari ma si dimostra degno sostituto di Abate con un paio di spunti veramente ottimi. Peccato solo per quel giallo, ingiusto, che gli farà saltare la gara di Varsavia.
    Nocerino 7: Un peperino nei 40’ in cui è in campo. Corre in lungo e soprattutto in largo quando Prandelli lo sposta a sinistra.
    Diamanti 7: Scatenato. Da quando entra in campo svaria dappertutto e centra un palo che per poco non permetteva di chiudere il match in anticipo. Segna il rigore decisivo: di sicuro troverà più spazio contro la Germania.
    Prandelli 8: L’artefice della splendida gara azzurra è sua. Azzecca i tre sostituti più che le sostituzioni visto che due di queste sono obbligate. Ma è l’atteggiamento della squadra a convincere appieno.

    Andrea Pirlo © Laurence Griffiths/Getty Images

    PAGELLE INGHILTERRA
    Hart 6: Si trova bombardato di conclusioni ma di miracoli ne può fare pochi, aiutato com’è dalla fortuna. Si fa vedere in particolare sul tiro di Cassano a fine primo tempo. Non pervenuto ai rigori.
    Johnson 6,5: Tra i pochi a salvarsi, l’unico a spingere in avanti e a dare un po’ di verve ai suoi. Solo un grande Buffon gli nega la gioia del gol. Certo è che dietro deve faticare per tenere a bada Balzaretti.
    Terry 6,5: In un modo o nell’altro una pezza lui ce la mette sempre. Si fa spazio con l’esperienza ed è decisivo in particolare nel primo tempo su Balotelli.
    Lescott 6: Soffre tanto la dinamicità di SuperMario, tanto che tenta più volte di usare il corpo per fermarlo.
    Cole 5,5: Soffre la dinamicità di Abate quando difende, e non punge quasi mai. Dal dischetto calcia molto male.
    Milner 5: Sembra partire bene, ma piano piano si spegne e diventa un oggetto misterioso.
    Gerrard 5,5: Stanco, non in serata. Dovrebbe trascinare i suoi, dare cambi di direzione, qualità. Ed invece è chiamato solo al lavoro sporco.
    Parker 6: Il meno peggio dei suoi in mezzo al campo, l’unico che prova a mettere i bastoni tra le ruote alle manovre azzurre.
    Young 5: Potrebbe fare veramente tanto ed invece punge praticamente mai e per non farsi mancare nulla manda anche un rigore sulla traversa.
    Rooney 5: Un eremita li davanti. Dopo la palla gol di inizio gara evapora, con Barzagli e Bonucci che lo annullano.
    Welbeck 5: Assente ingiustificato. Si fa vivo solo sul finire di primo tempo ma una prestazione cosi è davvero sottotono.
    Walcott 5: Con la sua velocità sembrava dovesse fare sfracelli ed invece l’area di rigore italiana sembra essere solo un miraggio per lui.
    Carroll 5: Spizza qualche pallone, commette qualche scorrettezza. In concreto però, dalle parti di Buffon non c’è mai.
    Hodgson 4,5: Si chiude a riccio nel tentativo di riuscire da allievo, a superare il maestro. Ma se ne torna a casa facendo una figuraccia.

  • Italia-Inghilterra 4-2 dopo i calci di rigore. In semifinale la Germania

    Italia-Inghilterra 4-2 dopo i calci di rigore. In semifinale la Germania

    Se è vero che le vittorie sofferte sono le più belle, quella conquistata dall’Italia contro l’Inghilterra, che vale la semifinale contro la Germania, è stata veramente stupenda. Sofferenza, ovviamente, legata al fatto di non essere riusciti in 120’ a forzare il fortino inglese, complici legni, difetti di mira e quanto altro. Sofferenza anche per essere finiti sotto ai calci di rigore, per aver intravisto una grande beffa pari a quella che subì l’Olanda nell’Europeo del 2000 proprio contro l’Italia. E invece no, una volta tanto ha vinto chi ha meritato, chi ha giocato per quasi due ore ad una porta. Insomma, in Italia-Inghilterra si è visto veramente di tutto.

    I Leoni hanno forse esasperato l’atteggiamento all’italiana, non vedendo mai la porta azzurra dopo un paio di occasioni iniziali. Merito di una Nazionale, quella di Prandelli dalla feroce generosità e dalla classe superba che ha messo alle corde gli inglesi, i cui timori della vigilia possiamo dire fossero veramente fondati. Gerrard che gira a vuoto e impallidito nella morsa dei centrocampisti azzurri, Rooney che non vede una palla contro Barzagli e Bonucci.

    Chiari segnali questi, di come la squadra di Prandelli abbia demolito i britannici, duri però a morire, forse perché assistiti dalla dea bandata. Ma alla fine i rigori hanno dimostrato la vera essenza dell’Italia, in tutti i sensi. Il tiro fuori di Montolivo aveva fatto precipitare gli Azzurri, ma la follia di Pirlo, con un cucchiaio che tanto ricorda quello di Totti nella già citata Italia-Olanda del 2000 e la parata di Buffon su Cole segnano la svolta che poi diventa apoteosi al gol di Diamanti. L’Italia c’è e se la stanchezza non farà brutti scherzi contro la Germania ne vedremo delle belle.

    INIZIO PALPITANTE – Prandelli e Hodgson non cambiano nulla rispetto a quanto preventivato alla vigilia. Negli Azzurri c’è Montolivo al posto di Thiago Motta. L’avvio vede un’Italia spumeggiante e già dopo un paio di giri di lancette potrebbe passare grazie a De Rossi che con una sventola dalla distanza fa tremare i pali della porta inglese. I britannici si scuotono, capiscono che nonostante il loro atteggiamento palesemente difensivo non possono difendere per tutti i 90’. E allora cominciano a spingere grazie anche alle sovrapposizioni costanti dei terzini, tanto che sfiorano il gol con Johnson il quale non sfrutta un’ottima palla gol in area azzurra grazie anche al bell’intervento di Buffon e Rooney che di testa manda di poco alto. Il momento d’oro degli inglesi finisce qui.

    SAGRA DEGLI ERRORI – Da questo momento in poi è solo Italia. Tanto possesso palla grazie anche ad un centrocampo devastante, con De Rossi e Marchisio schegge impazzite, Montolivo a tutto campo e Pirlo solito regista, un esterno di difesa assai ficcante come Balzaretti, ma i varchi sono veramente pochi visto che l’Inghilterra è letteralmente asserragliata. Dunque tocca provare a scavalcarla e cosi ci pensa Pirlo che lancia sul filo del fuorigioco Balotelli il quale quasi incredulo di cotanta grazia si lascia rimontare da Terry che partiva alle sue spalle. Un film già visto contro la Spagna.

    Il giocatore del City si potrebbe rifare poco dopo su una geniale imbeccata di Montolivo ma da posizione centrale calcia in bocca ad Hart. E Cassano? Per mezz’ora buona è il fantasma di se stesso. Esce dal torpore dopo mezz’ora abbondante quando di testa apparecchia per Balotelli che, tanto per cambiare, si fa anticipare. Quindi Fantantonio si mette in proprio con un bel tiro dalla distanza: Hart ci mette i guantoni. L’Inghilterra dal guscio ci esce una sola volta Welbeck ma i risultati non sono confortanti. Insomma un primo tempo che si chiude con il rammarico per le tante palle gol sprecate.

    LA MUSICA NON CAMBIA – Nella ripresa l’Italia comincia come aveva finito il primo tempo. L’assedio continua e la prima ghiotta palla gol capita a De Rossi che servito da Marchisio spara fuori da posizione più che invitante. Intanto Abate comincia a spingere come non aveva fatto nel primo tempo e aumentano i grattacapi per Hodgson. Balotelli e Montolivo sprecano due grandi occasioni, il secondo a porta quasi vuota ma in equilibrio precario. Insomma l’Italia c’è, ma il gol non arriva.

    Italia esulta a fine gara © Laurence Griffiths/Getty Images
    SI CAMBIA – Hodgson capisce che cosi non va, perché non solo in difesa si soffre e solo un buon Terry tiene in piedi la baracca, ma in avanti Rooney e Welbeck sono oggetti misteriosi. Colpa anche di un centrocampo abulico, con un Gerrard totalmente irriconoscibile. L’allenatore britannico prova a dare la scossa con il gigante Carroll, chiamato a fare sponde (e falli) e lo sgusciante Walcott. Ma non cambierà, di fatto, proprio nulla. Dall’altra parte Prandelli lancia Diamanti al posto di un Cassano stanco. E’ questo l’unico cambio del tecnico azzurro che poco dopo si vede costretto a sostituire anche De Rossi e Abate con Nocerino e Maggio. I tre nuovi si riveleranno molto utili, con Diamanti che si affianca a Montolivo dietro l’unica punta Balotelli nello schema ad albero di Natale. Ma il risultato non cambia.

    ULTIMI SFORZI AZZURRI – Nei supplementari Prandelli rimodula i suoi con il 4-4-2, con Nocerino largo a sinistra. Si continua ad attaccare a tutto spiano, con Diamanti che colpisce un altro palo su tiro cross e Nocerino che va in gol ma la sua gioia viene frenata dal guardalinee che sventola la bandierina: è fuorigioco. Intanto Maggio si becca, ingiustamente, un giallo pesante: essendo diffidato salterà la gara con la Germania. Finisce cosi 0-0, si va ai rigori.

    DALL’INCUBO ALL’APOTEOSI – Solitamente chi domina nei tempi regolamentari viene beffato ai calci di rigore. E cosi sembra quando Montolivo, dopo i centri di Balotelli e Gerrard, calcia fuori. Un incubo per il centrocampista che scoppia in lacrime. Rooney legittima il vantaggio dei suoi aumentando la paura degli Azzurri che hanno un sussulto quando Pirlo si inventa un cucchiaio che tiene tutti con il fiato sospeso. Un gesto che forse scuote l’Italia e innervosisce gli inglesi. Young centra in pieno la traversa e le cose si rimettono in sesto. Nocerino non sbaglia a differenza di Cole che calcia male e Buffon non può far altro che bloccare la sfera. Il penalty decisivo capita sui piedi di Diamanti che spiazza Hart e fa esplodere l’apoteosi azzurra: l’Italia c’è, anche dagli undici metri. L’incubo di quattro anni fa con la Spagna è scacciato. Game over invece per l’Inghilterra. Con un cuore grande cosi nemmeno la corazzata Germania fa poi così tanta paura.

    Italia-Inghilterra, le immagini:
    [jwplayer config=”120s” mediaid=”144964″]

  • Inghilterra Italia cresce l’attesa, azzurri favoriti

    Inghilterra Italia cresce l’attesa, azzurri favoriti

    A poco più di 24 ore dal fischio d’inizio del match tra Inghilterra Italia, molti sono i rumors che si posano sull’incontro tra le due squadre. Uno su tutti quello tra la sfida che ci sarà tra i due giocatori Balotelli e Rooney, i più votati come “man of the match”. Ma la partita non si baserà solamente tra questa battaglia creata dai blog ma anche su molto altro. L’altra sfida sarà quella tra De Rossi e Gerrard: l’azzurro spostato in fase difensiva, dovrà infatti cercare di contenere il duo inglese Rooney-Gerrard ed evitare ogni tipo di azione che potrebbe portare a rete l’Inghilterra.

    Nonostante questa grande attesa per il match l’obiettivo dell’Italia rimane quello di stupire tutti i presenti, dopo la brutta figura fatta in Sudafrica ai Mondiali, e Buffon e compagni ci stanno riuscendo. Dopo il pareggio con la Spagna, squadra considerata la più forte in questo momento assieme alla Germania, gli azzurri hanno conquistato l’accesso ai quarti e domani sera se la dovranno vedere con i leoni inglesi di Hodgson.

    Gli azzurri si sentono però in vantaggio rispetto all’Inghilterra: Prandelli può infatti contare sul secondo portiere più forte a questo Europeo, su De Rossi, considerato uno dei migliori centrocampisti, su Balzaretti, rivelazione del momento, sul sempre presente Pirlo e sulla coppia Cassano-Balotelli, che sembra essersi sbloccata dopo la partita contro l’Irlanda dove entrambi sono riusciti ad andare a segno regalando la vittoria all’Italia. Unici due problemi potrebbero essere l’assenza di Chiellini, il quale dopo lo stiramento procuratosi nell’ultimo incontro del girone, dovrà saltare il match di domani sera e la momentanea condizione fisica non perfetta di Thiago Motta che si ritrova a dover lottare con un indolenzimento muscolare.

    Gigi Buffon | © ALBERTO LINGRIA/AFP/GettyImages
    Nel frattempo l’Inghilterra spiega di non essere arrivata fino a qui per lasciarsi sfuggire l’occasione di approdare in semifinale; spiega anche però che l’Italia vanta tra le sue fila giocatori di gran livello e ammettono di sperare che Prandelli inserisca Balotelli il più tardi possibile. Speranza che si è già infranta in quanto il ct azzurro ha dichiarato di voler partire proprio con Super Mario affiancato da Cassano. Ennesima possibilità dunque per il “talento senza testa”che, dopo averci regalato un goal magnifico nel match contro l’Irlanda, spera di poter dare il massimo nel suo derby dove incontrerà molti compagni di squadra.

    Il passato ci vede vittoriosi: in totale ci sono stati infatti 9 successi per gli azzurri, 7 pareggi e 6 successi inglesi. Questa volta però il pareggio non basta per chiudere l’incontro: le due squadre dovrebbero infatti continuare con i tempi supplementari e successivamente con i rigori, i quali potrebbero avantaggiare gli azzurri visto l’ottima forma di Buffon e i buoni tiratori a disposizione dell’Italia; inoltre dagli undici metri gli inglesi non si sono mai dimostrati dei cecchini anzi, negli ultimi 22 anni l’Inghilterra è stata eliminata ai rigori ben 5 volte nei grandi tornei internazionali. Per questo in questi giorni il ct inglese Roy Hodgson ha fatto allenare i suoi tiratori ed i suoi portieri nei calci di rigore.

    Nel frattempo gli scommettitori danno l’Italia come vincente: gli azzurri si trovano infatti in vantaggio per il passaggio del turno a quota 2,40 rispetto alla 3,00 dell’Inghilterra. Nonostante questo buon risultato nelle scommesse, la vittoria del titolo europeo è ancora molto lontana per i ragazzi di Cesare Prandelli, i quali non sono nemmeno tenuti in considerazione dai scommettitori per la finale dove a regnare sono Spagna e Germania.

    SPECIALE EURO 2012

  • Italia -2 all’Inghilterra. Balotelli c’è, Prandelli lancia Diamanti?

    Italia -2 all’Inghilterra. Balotelli c’è, Prandelli lancia Diamanti?

    Mancano poco più di 48 ore al grande Balo. Domenica sera ore 20:45 l’Italia-Inghilterra chiuderanno i quarti di finale di Euro 2012. Balotelli contro Rooney come negli ultimi derby di Manchester, Balotelli contro Joe Hart (suo compagno di squadra), Balotelli contro tutti. E’ Super Mario l’elemento che può spaccare la prossima partita azzurra ad Euro2012 (speriamo non sia l’ultima), un pò come Cristiano Ronaldo ha spaccato le difese avversarie conducendo la sua nazione tra le prime quattro d’Europa per la terza volta nelle ultime 4 edizioni. L’attaccante del Manchester City è il giocatore più atteso, può farci piangere in tutti i sensi (noi speriamo dalla gioia) e Cesare Prandelli lo sa bene visto che l’attacco azzurro anti-Inghilterra graverà soprattutto sulle spalle dell’ex Inter. Ad affiancare Balo ci sarà il nostro numero 10 Antonio Cassano, finalmente a segno nell’ultima partita dopo che di lui si era parlato più per le sue dichiarazioni che per quanto fatto in campo.

    Antonio Cassano e Mario Balotelli © Claudio Villa/Getty Images
    Domenica sera l’Italia avrà a che fare con una squadra che gioca in maniera diversa rispetto alle altre affrontate nel girone B di Euro 2012. Ed è per questo che il ct Prandelli è pronto ad adottare un 4-3-1-2 con l’intenzione di attaccare meglio il fortino inglese. Rooney e compagni sono una squadra molto solida, giocano più all’italiana con un 4-4-2 molto compatto. Loro tenteranno di colpirci con le ripartenze noi proveremo ad insediarci in più riprese nella difesa inglese, che comunque non appare insuperabile se consideriamo i 4 gol (3 più il gol fantasma ucraino) subiti nel girone D. Una grossa novità dello scacchiere azzurro è data dal possibile inserimento di Alessandro Diamantidietro il duo Cassano-Balotelli, dato che Thiago Motta non è al meglio della forma.

    La fantasia del calciatore del Bologna (Udinese sulle sue tracce dopo che i bolognesi lo hanno riscattato dal Brescia) è ciò che più serve per non imbrigliarci tra i reparti difensivi inglesi. A centrocampo ritorno di Daniele De Rossi (dopo le ottime prestazioni da centrale della difesa a 3)  affiancato da Pirlo e Marchisio. In difesa si ritorna alla linea a 4 e non ci sarà l’infortunato Chiellini. La coppia centrale sarà completamente juventina con Bonucci e Barzagli, sulla fascia sinistra confermato Balzaretti (ottima la sua prova contro l’Irlanda) mentre a destra ballottaggio Abate-Maggio. Dovrebbe tornare a sedere in panchina invece Totò Di Natale, titolare contro l’Irlanda e sostituito da Balotelli. Le caratteristiche tecniche di Totò gli permettono di risultare più decisivo contro difese stanche, a conferma di ciò non dimentichiamo il gol all’esordio contro la Spagna quando dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo spaventò le furie rosse con un gol dei suoi.

    Pericolo numero uno tra le fila inglesi è Wayne Rooney, attaccante fenomenale del Manchester United. L’attaccante inglese, ai box nelle prime due partite per via della squalifica di due turni inflittagli dalla Uefa per un calcio rimediato a Dzudovic (7 ottobre 2011 qualificazioni Euro2012 contro il Montenegro), è tornato a comandare l’attacco dei suoi nell’ultima partita contro l’Ucraina ed è risultato subito decisivo con il gol che ha decretato i 3 punti per gli inglesi e il primo posto nel girone D di Euro 2012. Ci vorrà un grande Gigi Buffon per limitare le offensive di Rooney e alla fine si spera che a zittirci non sia il fenomeno inglese ma il nostro Balo. La stampa inglese non sempre è stata gentile con lui. Quale modo migliore per zittirli se non quello di eliminarli da Euro 2012?

  • Capello a Chiambrettopoli, soddisfazione Inghilterra ma Italia è più forte

    Capello a Chiambrettopoli, soddisfazione Inghilterra ma Italia è più forte

    Ebbene, il “nostro” quarto di finale Europeo sarà contro l’Inghilterra, contro la Nazionale di sua Maestà Elisabetta II, contro le insidie di Rooney, contro il gruppo plasmato da Fabio Capello e lasciato in eredità, proprio sul più bello, a Roy Hodgson, un tecnico che – nel nostro calcio, ai tempi dell’Inter – ha avuto ben poca fortuna ed al quale in Patria hanno dedicato una statua. Fabio Capello, a Chiambrettopoli, lo spazio radiofonico di Piero Chiambretti in onda su Radio 2 risponde ironico sulla questione: “Fossi in lui mi toccherei da qualche parte”. Naturale, dunque, che per il mister friulano assistere a questo Europeo di Polonia ed Ucraina dalla tv sia un po’ motivo di sofferenza anche se, comunque, don Fabio riesce a prendersi le sue personali soddisfazioni considerando che la squadra Inglese di Hodgson è composta da calciatori “che avevo scelto io”.

    D’altronde, la sua gestione è stata una fase importante della Nazionale inglese, considerando che Capello detiene il record della più alta percentuale di vittorie rispetto alle gare disputate, riuscendo a costruire un gruppo solido e, al contrario di quanto accadeva tradizionalmente, ben disciplinato: i residui positivi del suo lavoro sono ancora presenti e, probabilmente, per Fabio Capello sarà stato motivo d’orgoglio vedere i suoi “players” conquistare il primo posto nel girone D, davanti agli storici rivali francesi.

    Ragioni del cuore a parte, Fabio Capello è sempre uno dei tecnici più importanti del panorama internazionale e, dunque, è naturale chiedergli un’analisi tecnica delle qualificate ai quarti: “Le nazionali non possono esprimere il gioco migliore del paese, l’unica è la Spagna, perche lì giocano tutti a questa maniera e soprattutto perché la percentuale di giocatori fra Real Madrid e Barcellona completa la Nazionale, per cui si conoscono e giocano in un certo stile”. I moduli ed i numeri secondo Capello lasciano il tempo che trovano, anche perchè – nel calcio attuale – si gioca “il 9-1, perchè ci si difende il 9 più il portiere e si attacca in molti, 4 o 5″.

    Fabio Capello | © Alex Grimm/Getty Images

    Emerge, così, il discorso relativo alla Nazionale Azzurra che, tra qualche difficoltà e qualche sprazzo di luce, dovrà affrontare un impegno sicuramente ostico nei quarti di finale; per Capello, però, il primo traguardo raggiunto dagli Azzurri non è stato casuale ed, anzi, dopo aver assistito dallo stadio alla partita degli uomini di Prandelli contro la Spagna, nella prima gara del loro girone, l’impressione è stata assolutamente positiva: “Ho sempre pensato che l’Italia fosse più forte delle altre squadre. Questa è una buona Nazionale, può fare la sua parte. Mi dispiace solo per Chiellini, un giocatore che da qualcosa in più a questa squadra”.

    In tema di giocatori “chiave” inevitabile una battuta su Cassano-Balotelli, la coppia “accantonata” da Marcello Lippi e riscoperta da Prandelli che, nel bene e nel male, hanno lasciato la loro firma nella partita contro l’Irlanda. Secondo Capello, i due sono cresciuti rispetto al passato: Cassano dopo “il colpetto” che ha ricevuto, mentre con Super Mario bisogna “esser diretti”, cercando di aiutarlo a superare le polemiche, così come ha fatto sul campo Leonardo Bonucci, chiudendogli la bocca con una mossa intelligente.

    Dopo tante riflessioni sulla Nazionale Azzurra, sorge spontanea la domanda di Chiambretti a proposito di un suo possibile futuro da cittì dell’Italia, anche alla luce delle affermazioni di Mario Sconcerti, uno dei più autorevoli giornalisti sportivi. La risposta di Don Fabio, però, è categorica: “Ho detto più volte che non mi interessa la nazionale italiana, lo riconfermo da te che sei un amico. E poi, ho già una certa età”. Dati i precedenti (vedi dichiarazione “mai alla Juventus”, ndr) nulla è escluso, anche se, per ora, Capello preferisce il ruolo di attento osservatore, anche del campionato italiano, commentando così il ritorno in serie A di Zeman: “E’ un allenatore di valore, e la Juve, probabilmente, viste le continue battute, avrà un nemico in più, non solo sul campo”.

  • Italia-Irlanda 2-0, azzurri ai quarti. Adesso non fermiamoci

    Italia-Irlanda 2-0, azzurri ai quarti. Adesso non fermiamoci

    Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Nel match tra Italia-Irlanda gli azzurri hanno superato gli irlandesi con un 2-0 finale che, grazie anche alla vittoria della Spagna sulla Crozia, conquistano così la qualificazione ai quarti di finale di questo Campionato Europeo 2012. Dopo due pareggi l’Italia riesce a sbloccarsi nell’incontro più importante del girone aggiudicandosi così il secondo posto che gli consentirà di disputare la partita contro la prima classifica del girone D. Un fantastico secondo tempo regala agli azzurri la qualificazione grazie alle reti di Cassano e Balotelli, subentrato a Di Natale al 73′ di gioco. Ora Prandelli dovrà preparare al meglio il match per superare anche questo ostacolo e passare in semifinale.

    LA PARTITA: Cambio tattico per Prandelli che decide di schierare una difesa a 4 con un centrocampo 3 e la coppia Di Natale-Cassano in attacco. Fuori quindi Balotelli, oltre a Bonucci, Maggio e Giaccherini titolari nelle prime due partite. Trapattoni scegli invece il solito 4-4-2 con Doyle-Keane in fase offesiva che nei secondi finale mettono in crisi gli azzurri i quali aprono con un erroraccio su retropassaggio, facendo intervenire Buffon che ripara prontamente. Gli azzurri sono troppo fermi durante il primo tempo e si trovano a dover scappare dal pressing degli irlandesi ma è Cassano al 35′ che insacca la retesu calcio d’angolo colpendo di testa il pallone che supera Given e regala il momentaneo 1-0 agli azzurri.

    Balotelli © Christof Koepsel / Getty Images

    Nella ripresa l’Irlanda cerca in tutti i modi di conquistare il pareggio e Prandelli si vede costretto al cambio forzato per infortunio di Chiellini che si procura uno stiramento al flessore destro e lascia il posto a Bonucci al 56′ di gioco. Dopo poco il ct azzurro decide di togliere Cassano ed inserire Diamanti, il quale da un po’ di energia e freschezza all’Italia. Nel giro di 10′ l’Irlanda utilizza tutti e tre i cambi a disposizione optando per la sostituzione di Mcgeady che lascia il posto a Lond, di Doyle per Walters e di Keane per Cox. Ma nei minuti finali a farla da padrone è l’Italia che, dopo il rosso all’irlandese Andreawx all’89, va a segno grazie ad una magnifica rete di Mario Balotelli che su calcio d’angolo insacca la rete zittendo tutti i presenti.

    “Sofferenza, gioia, c’è di tutto – spiega a fine gara il ct azzurro Cesare Prandelli – è stata una partita molto difficile, perchè abbiamo giocato contro una squadra che non molla mai ma noi abbiamo accettato di soffrire ma ci siamo meritati la vittoria finale. Sicuramente nel match di oggi abbiamo capito che dobbiamo mettere anche molto cuore oltre alla tecnica e alla tattica e dobbiamo tenerlo ben presente per la prossima partita che come questa, avrà bisogno di tanto cuore e generosità”.

    “Io devo dire che ho vissuto quattro giorni sereni in quanto l’unica preoccupazione che avevo era la nostra partita – spiega il capitano dell’Italia Gigi Buffon – perchè ero convinto che gli spagnoli vincessero ma non sapevo come potevamo giocare noi. Ho fatto due interventi importanti però credo sia stato importante vincere perchè fino ad oggi noi abbiamo sempre messo in equilibrio ogni partita, sia con le più forti che con le più deboli, invece oggi abbiamo avuto quel cinismo in più che serviva. Avevamo anche bisogno di Mario e Antonio ed è un gran segnale in quanto fino ad oggi sono stati sempre molto presenti in campo ma mancavano le loro reti”.

    ITALIA-IRLANDA 2-0 (p.t. 1-0)
    ITALIA (4-3-1-2):
    Buffon 6, Abate 6, Barzagli 7, Chiellini 6 (dal 12’ s.t. Bonucci 6), Balzaretti 7, Marchisio 7, Pirlo 5.5, De Rossi 6, Thiago Motta 4.5, Di Natale 5.5 (dal 29’ s.t. Balotelli 6.5), Cassano 6 (dal 17’ s.t. Diamanti 6.5). A disposizione: De Sanctis, Sirigu, Ogbonna, Maggio, Giaccherini, Nocerino, Montolivo, Borini, Giovinco. All. Prandelli.
    IRLANDA (4-4-2):
    Given 5.5, O’Shea 5.5, Dunne 5, St Ledger 6, Ward 6, Duff 5, Andrews 6, Whelan 6.5, McGeady 5 (dal 20’ s.t. Long); Doyle 6 (dal 30 ’s.t. Walters), Keane 6 (dal 42’ s.t. Cox). A disposizione: Westwood, Forde, Kelly, McShane, O’Dea, Gibson, Hunt, Green, McClean. All. Trapattoni.
    ARBITRO: Cakir

    Italia Irlanda 2-0 video highlights
    [jwplayer config=”60s” mediaid=”144007″]

  • Italia-Croazia, Prandelli sceglie Balotelli

    Italia-Croazia, Prandelli sceglie Balotelli

    Stasera alle ore 18:00 si aprirà la seconda giornata di gare per il Girone C: a Poznan, e precisamente al Municipal Stadium, saranno proprio gli azzurri di Prandelli a scendere in campo nel duro match dove dovranno affrontare la Croazia. I match della giornata saranno infatti Italia-Croazia e Irlanda-Spagna, squadre inserite nel girone C per questa prima fase.

    Dopo Italia-Spagna, finita con un pareggio sorprendente per gli azzurri, i ragazzi di Prandelli scenderanno in campo contro i croati per una partita quasi decisiva per il passaggio del turno; la parola chiave di questo match è infatti “vittoria” in quanto la formazione croata si trova per ora in testa alla classifica grazie alla vittoria sull’Irlanda di Trapattoni. Il pareggio non basterebbe infatti all’Italia che potrebbe così trovarsi di fronte al famoso “biscotto” dove nell’ultimo match in programma nella fase a gironi, la Spagna e la Croazia potrebbero accontentarsi del pareggio, tagliando così fuori gli azzurri dal passaggio al prossimo turno.

    Dovrà essere quindi la miglior Italia di sempre quella a scendere in campo oggi: Prandelli sembra aver scelto nuovamente Balotelli per fare da coppia con Cassano nell’attacco azzurro; il ct è più propenso a dare un’ulteriore possibilità al “talento senza testa” che nel match contro la Spagna si era presentato troppo nervoso e aveva sprecato un’occasione d’oro quando, solo davanti a Casillas, si è fatto raggiungere da Ramos.

    De Rossi-Buffon-Di Natale © AFP PHOTO / CHRISTOF STACHE / Getty Images

    Ma a mettere in dubbio il ct dell’Italia è Totò di Natale che nel match contro la Spagna appena è stato inserito al posto di Balotelli ha portato in vantaggio gli azzurri; Prandelli si trova dunque davanti a un bivio dove dovrà scegliere se inserire Super Mario o Totò. Uno giovane e impulsivo, l’altro esperto e paziente: sono queste le caratteristiche che etichettano i due giocatori azzurri. Forse il ct Prandelli cercherà di dare un’altra possibilità a Balotelli per non scaricare mentalmente il giovane talento e soprattutto perchè sa che Di Natale, come ha fatto la scorsa partita, è in grado di entrare perfettamente nell’incontro e dare il suo contributo anche partendo dalla panchina.

    Quasi nessun dubbio invece sull’undici titolare per il ct della Croazia Bilic: saranno infatti gli stessi della partita contro l’Irlanda a scendere in campo contro l’Italia; unica possibilità di variazione l’inserimento di un uomo in più al centrocampo per contrastare l’ottima cinquina azzurra composta da Maggio, Thiago Motta, Pirlo, Marchisio e Giaccherini.

    Le due squadre si ricorderanno sicuramente l’incontro disputato nel mondiale nippocoreano del 2002 dove nella seconda gara come oggi, fu proprio la Croazia a superare l’Italia di Trapattoni con un 2-1. Oggi, i protagonisti sono diversi e anche l’arbitro, il quale annullò ben due reti agli azzurri; a dirigere l’incontro di oggi sarà infatti l’inglese Webb.

    Ma la seconda gara della fase a gironi è quasi un tabù per l’Italia: in Portogallo nell’Europeo disputato nel 2004 Ibrahimovic fece gol di tacco e la Svezia di fatto estromise così gli azzurri. Una brutta partita successe anche due anni dopo, in Germania, nel Mondiale del 2006, dove alla seconda gara l’Italia pareggiò con gli Usa e perse De Rossi per quattro giornate per la gomitata a McBride.

    Nel 2008 fu Buffon a salvare gli azzurri dall’ennesima sconfitta all’Europeo in Austria finendo con un pareggio il match con la Romania. Ed il top del top si manifestò due anni fa, nel Mondiale in Sudafrica dove, pareggiando con la Nuova Zelanda e perdendo con la Slovacchia fummo eliminati dal torneo.
    Sicuramente Prandelli si ricorderà di tutti questi avvenimenti e oggi vorrà sfatare il tabù della seconda gara, superando la Croazia e preparando i suoi ad un match tosto dove i croati non concederanno nulla agli azzurri.

    LE PROBABILI FORMAZIONI:

    ITALIA (3-5-2): Buffon, Bonucci, De Rossi, Chiellini; Maggio, Marchisio, Pirlo, Thiago Motta, Giaccherini; Cassano, Balotelli. A disposizione: De Sanctis, Sirigu, Ogbonna, Abate, Balzaretti, Montolivo, Nocerino, Diamanti, Di Natale, Giovinco, Borini. Ct: Cesare Prandelli.

    CROAZIA (4-4-2): Pletikosa, Srna, Corluka, Schindelfeld, Strinic; Rakitic, Modric, Vukojevic, Perisic; Eduardo, Mandzukic. A disposizione: Kelava, Subasic, Simunic, Buljat, Pranjic, Badelj, Dujmovic, Kranjcar, Vida, Jelavic, Vrsalijko, Kalinic. Ct: Slaven Bilic.

    SPECIALE EURO 2012

  • La Sampdoria sogna di ricomporre la coppia Cassano Pazzini

    La Sampdoria sogna di ricomporre la coppia Cassano Pazzini

    L’ultima volta fu il 9 febbraio dello scorso anno: amichevole Germania Italia a Dortmund. Partirono da titolari anche se non trovano la via del gol. A distanza di oltre un anno la coppia che ha fatto le fortune della Sampdoria sino all’inizio della stagione 2010/2011 potrebbe ricomporsi, proprio in blucerchiato: parliamo di Antonio Cassano e Giampaolo Pazzini. I due, trasferitisi a Milano nel gennaio del 2011, arrivano da una stagione tribolata per diversi motivi: il pugliese per via dei motivi di salute poi fortunatamente risolti che gli hanno permesso di rientrare in campo prima della fine del campionato con la maglia del Milan e di giocarsi attualmente l’Europeo con la maglia della Nazionale, Pazzini invece a causa di un’annata in chiaroscuro con la casacca dell’Inter che gli è costata cara visto che ha perso la Nazionale.

    Gli indizi che farebbero presagire una ricomposizione della coppia sono tanti, alcuni dei quali addirittura precedenti alla promozione in Serie A della Sampdoria avvenuta appena pochi giorni fa. Quando ancora erano in corso i play off di Serie B infatti Cassano si è recato al campo degli allenamenti della Sampdoria, previo permesso chiesto, e accordato, da Garrone. Si è così ricomposta quella frattura nata alla fine del 2010 e che causò l’allontanamento di Fantantonio.

    Giampaolo Pazzini e Antonio Cassano © Massimo Cebrelli/Getty Images

    Un segno di apertura colto come un assist dal barese che proprio nella tanto discussa conferenza stampa di due giorni fa, complice anche la possibile cessione di Thiago Silva al Paris Saint Germain, ha dichiarato di non escludere la sua partenza da Milano, aggiungendo che la Sampdoria gli è rimasta nel cuore. E dall’altra parte la risposta non si è fatta attendere, con Iachini che si è detto pronto, qualora venisse riconfermato, ad accogliere a braccia aperte il numero 10 della Nazionale.

    Di Pazzini invece si era già detto qualche giorno fa: ha voglia di riscattarsi e riprendersi anche lui la maglia Azzurra, e un suo ritorno alla Sampdoria appare ancora più vicino rispetto a quello di Cassano, visto che anche lui è rimasto nel cuore di tifosi e società. Insomma, la coppia Cassano Pazzini che ha portato i doriani ai preliminari di Champions potrebbe clamorosamente ricomporsi in blucerchiato. Regalo più bello per la promozione in Serie A, forse, non ci poteva essere.

  • Scuse Cassano, dietro-front sui gay imposto da Figc

    Scuse Cassano, dietro-front sui gay imposto da Figc

    Dopo le dichiarazioni del giornalista Alessandro Cecchi Paone a proposito della presenza nel gruppo della Nazionale di Prandelli di due gay, un bisessuale e tre metrosexual (a suo avvsio sarebbero Abate, Giovinco e Montolivo, ndr), la conferenza stampa che nel pomeriggio di ieri ha visto protagonista Antonio Cassano si è trasformata in un grottesco monologo, a tratti anche agghiacciante, in cui il barese ha dato il peggio di sè, mostrando una totale incapacità di analisi equilibrata, andando contro qualsiasi parametro di buon gusto, con il sorriso stampato sul volto nel dire: “Ci sono froci in Nazionale? Problemi loro, se la sbrigassero loro. Io mi auguro che non ci siano”.  Eppure, poco prima di dare la sua risposta tanto “profonda”, aveva anche precisato che mister Prandelli lo aveva avvertito che avrebbe potuto ricevere una domanda in tal senso: avrebbe potuto pensare ad una risposta perlomeno meno volgare, perchè di volgarità si tratta quando si adoperano parole e giudizi dispregiativi in maniera gratuita.

    Antonio Cassano ha, dunque, perso un’occasione per mostrarsi in una veste diversa rispetto a quella di ragazzo superficiale e poco incline alla riflessione che da sempre lo accompagna, anche alla soglia dei trent’anni, un’età in cui è giusto mostrare di aver un punto di vista più maturo: ecco, dunque, che la Figc ha dovuto provvedere immediatamente a placare le furenti polemiche che sono nate dalle parole del barese, diffondendo un comunicato ufficiale nella serata di ieri. Un comunicato che, appunto, non proviene spontaneamente dal calciatore, ma dall’alto, quasi come se fosse stato imposto esclusivamente dalle necessità del momento: “L’omofobia è un sentimento che non mi appartiene. Non volevo offendere nessuno e non voglio assolutamente mettere in discussione la libertà sessuale delle persone. Mi dispiace sinceramente che le mie dichiarazioni abbiano suscitato polemiche e proteste dalle associazioni gay: ho solo detto che è un problema che non mi riguarda e non mi permetto di esprimere giudizi sulle scelte di altri, che vanno tutte rispettate”. 

    Anche nel comunicato ad hoc per riparare all’indelicatezza commessa, a ben vedere, Cassano adopera la parola “problema” in riferimento all’omosessualità, ribadendo implicitamente quanto detto in maniera più sguaiata nella conferenza stampa del pomeriggio, fallendo il tentativo di giustificarsi nascondendo dietro il consueto “sono stato interpretato male”.

    Antonio Cassano | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    Appare chiaro, dunque, che l’operazione Nazionale bon-ton voluta da Prandelli, con tali dichiarazioni compie un grande passo indietro perchè, nonostante il messaggio di “marcia indietro” ciò che appare dalla conferenza stampa di Cassano è solo un messaggio di bassissima cultura, che va ben contro il pensiero dello stesso cittì, autore della prefazione al libro dello stesso Cecchi Paone: “l’omofobia è razzismo ed è indispensabile fare un passo ulteriore per tutelare tutti gli aspetti dell’autodeterminazione degli individui, sportivi compresi”. 

    Parole di ben altro stampo rispetto a quelle di Cassano che, date le sue performance verbali, sarebbe meglio se si limitasse a commentare le vicende calcistiche dell’Europeo, con riferimento alla prossima gara contro la Croazia ed al suo feeling con Balotelli cui dovrebbe fare da “tutor”.

    Un ruolo che, oggettivamente, difficilmente gli si addice, come lui stesso riconosce: “Ma si parla solo di lui? Abbiamo un buon rapporto, dicono che devo fargli da tutor: immaginate come siamo messi, se io seguo lui, chi segue me?”.

  • Gaffe Cassano sui gay “Problemi loro”. E’ polemica

    Gaffe Cassano sui gay “Problemi loro”. E’ polemica

    Un Antonio Cassano “duro e crudo”, permetteteci il termine, quello che si è presentato alla conferenza stampa azzurra in vista della sfida di giovedì che vedrà i nostri nazionali impegnati contro la Croazia a Poznan. Tanti gli argomenti affrontati dall’attaccante rossonero dalla gioia per essere finalmente ritornato in Nazionale, al rammarico per le voci sulla quasi certezza del passaggio di Thiago Silva, suo compagno di squadra al Milan, al Paris Saint Germain:

    È ufficiale che il Milan lo cede? Dare via uno come lui è dura, è impossibile da sostituire. Poi però bisogna essere chiari per capire che non possiamo più lottare per titolo e Champions, lui è il 50 per cento della nostra squadra, ognuno fa proprio scelte. Dipendesse da me non lo darei mai via, perderlo e un delitto“.

    E sul suo rapporto con Balotelli Fantantonio dice: “Io e Mario abbiamo un buon rapporto anche fuori dal campo. Mi hanno detto di fargli da tutor, ma a me poi chi mi segue? Sul gol sbagliato da Mario ho pensato che la palla me l’avrebbe data, poi magari la tiravo fuori. Lui mi ha detto che non si aspettava il recupero di Sergio Ramos e che me la voleva passare“.

    Antonio Cassano © GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    Insomma un Antonio soddisfatto, sereno e sorridente, forse troppo sorridente, forse troppo ingenuo nel rendersi conto che a volte, in determinate circostanze, bisognerebbe tenere a freno la simpatia. Alla fatidica domanda del giornalista sulle dichiarazioni di Alessandro Cecchi Paone, Cassano perde il “lume della ragione” senza “contare fino a dieci prima”. Ma prima di raccontare i fatti ritorniamo indietro di qualche ora precendente alla conferenza stampa. Il giornalista e conduttore Alessandro Cecchi Paone ai microfoni de La Zanzara di Radio 24 aveva dichiarato:

    Nella Nazionale di Prandelli ci sono sicuramente due omosessuali, un bisessuale e tre metrosexual. Il resto sono sani eterosessuali, simpaticamente e normalmente rozzi. I Metrosexual sono quei maschi al momento interessati solo alle donne ma che hanno una cura di se stessi, del corpo e dei particolari più tipica di un bisessuale o di un omosessuale. Il che può far ben sperare per sviluppi futuri“. Lo stesso Cecchi Paone aveva dichiarato mesi fa di aver avuto in passato una relazione con due giocatori (uno di Serie A e uno di Serie C), terminate perchè i due calciatori avevano paura delle ripercussioni in ambito professionale se la notizia fosse trapelata.

    Prontamente è arrivata in conferenza stampa per Cassano la domanda sulle parole di Cecchi Paone: “Prandelli mi ha detto che mi facevate questa domanda. Non fatemi parlare… Ci sono froci in Nazionale? Problemi loro, son froci, problemi loro e non mi riguarda. Mi attaccano da tutte le parti. Se l’ha detto Cecchi Paone che c’è stato. Problemi loro“.

    Con le sue dichiarazioni il calciatore Barese ha fatto una grossa gaffe sulla questione gay, questione su cui già tempo addietro era intervenuto anche il nostro tecnico Prandelli. Cassano non voleva ricevere attacchi da tutte le parti ma questa volta le polemiche saranno inevitabili.