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  • Calciomercato Inter Thiago Motta non convocato, il Psg non molla

    Calciomercato Inter Thiago Motta non convocato, il Psg non molla

    Teveznovela chiusa? Il mercato continua a non annoiare mai, lanciando il nuovo intrigo francese sul centrocampista nerazzurro Thiago Motta. Parte o rimane? Questa la domanda che risuona da giorni tra gli addetti ai lavori del mercato invernale. Ranieri continua a fare muro, ribadendo la sua volontà di tenere il giocatore in squadra, vista la sua difficile sostituzione nell’immediato, mentre il suo procuratore continua a mandare messaggi poco carini alla società precisando come la volontà del giocatore sia quella di cambiare aria. Il terzo interlocutore è ovviamente Leonardo che in modo diciamo garbato spiega ai giornalisti come per chiudere l’affare vi sia bisogno di tempo: “L’Inter ha voglia di tenersi il giocatore, studiamo la situazione. Motta ha già dimostrato di voler venire è questo è molto importante, ma noi rispettiamo molto l’Inter e faremo la cosa solo se arriveremo a un accordo che conviene a tutti”.

    Thiago Motta

    STOP E NODO CONTRATTO-Ora l’intrigo si riempie di nuovi particolari. Poiché essendo al centro di una trattativa importante di mercato il giocatore ha dato forfait per la sfida di Lecce. Le motivazioni ufficiali parlano di un dolore accusato al polpaccio in uno scontro di gioco contro Gargano nella sfida al San Paolo. Il giocatore si è allenato regolarmente anche se ha svolte sedute individuali in palestra, quasi a volersi cautelare in vista di un prossimo trasferimento, ricordando bene il caso Viviano che si infortunò proprio alla vigilia del suo trasferimento con suon di squadre in attesa di tesserarlo.  Altro nodo principale da sciogliere rimane il mancato rinnovo del contratto, che avrebbe dato non poco fastidio al calciatore e all’agente dello stesso, quasi a non voler considerare il centrocampista italo brasiliano un perno fondamentale del centrocampo nerazzurro. La sensazione è che se dovesse arrivare un’offerta importante il giocatore partirebbe in direzione Parigi subito.

    CALCIOMERCATO INTER BLOCCATO-  Nonostante il mancato riscatto ipotizzabile per l’acquisto di Zarate che non ha mai convinto, e il tesoretto di 25-30 milioni da investire su Tevez non siano stati spesi, rimangono molti dubbi e perplessità sul perché di questo immobilismo sul mercato, in un momento così delicato. La scorsa stagione la mano di Moratti porto in dote pezzi pregiati come Pazzini, Ranocchia e Nagatomo riuscendo a raddrizzare una stagione compromessa. Ranieri proprio per aver fatto tornare il motore dell’Inter rombante come una fuoriserie avrebbe meritato rinforzi, e invece paradossalmente la stasi sul mercato dimostra il contrario. È stato dichiarato dall’inizio del mercato la necessità di un rinforzo in mediana e nonostante l’infortunio di Stankovic, e la possibile partenza di Thiago Motta tutto sembra far presagire a un immobilismo inspiegabile. L’unica trattativa in piedi in entrata da segnalare porterebbe al nome di Fredy Guarin del Porto ‘scaricato’ dalla Juventus, e su cui ci sarebbero le attenzioni nerazzurre, ma in alternativa la Gazzetta dello Sport riporta anche di un possibile interessamento dell’ultima ora per Candreva del Cesena, e per Constant del Genoa. Il dubbio rimane, se parte Motta chi lo sostituisce?

    PARTENZE- Rimangono da segnalare inoltre le mosse in uscita, dove se Ranieri sembra volersi tenere Zarate (forse per mancanza di offerte), i nomi caldi per le partenze del calciomercato Inter sono i soliti, con Castaignos e Coutinho in pole. Per il baby olandese vi sono molte squadre alla finestra, (con un rifiuto eccellente verso il Liverpool) ci sarebbe l’interesse in ottica prestito di Bologna, Cesena, Everton e Saragozza. Discorso diverso per Coutinho che per paura di perdere l’occasione di giocare le Olimpiadi (come Lucas), vorrebbe trovare più continuità di gioco, magari in club come Corinthians, San Paolo o Internacional, che hanno forti interessi sul brasiliano. Attenzione anche all’Udinese che potrebbe inserirsi per il baby Cou, anche se il brasiliano preferirebbe giocare in Brasile.

    Dichiarazioni tratte da Gazzetta dello Sport.

  • Delirio Udinese, Cesena ko 4-1. Doppietta Di Natale

    Delirio Udinese, Cesena ko 4-1. Doppietta Di Natale

    L’Udinese inizia nel migliore dei modi il nuovo anno con una vittoria larga e convincente, soprattutto nella ripresa, nei confronti di un Cesena buono nel primo tempo ma annichilito nella ripresa. Decide sempre Di Natale con una doppietta ed una papera di Antonioli ad inizio ripresa.

    Formazioni tipo per le due compagini bianconere con l’Udinese che schiera in attacco la coppia formata da Di Natale e Floro Flores mentre Arrigoni risponde con Eder supportato alle spalle dal trio composto da Ceccarelli, Mutu e Candreva.

    Totò Di Natale, autore di una doppietta ©Anteprima/AFP/Getty Images

    Pronti via e Totò Di Natale firma tanto per cambiare il cartellino approfittando del fuorigioco sbagliato da Comotto che non riesce a salire in tempo consentendo a Floro Flores di ricevere una palla servita da Isla e di confezionare un assist al bacio proprio per il Totò nazionale che inizia nel migliore dei modi il nuovo anno. Il Cesena viene tramortito dalla doccia fredda rischiando di capitolare in altre due occasioni, prima con Domizzi e poi ancora con Di Natale che falliscono di poco il raddoppio. L’Udinese però si ferma dopo 15’ di fuoco con il Cesena che poco a poco prende sempre pi il campo con un ottimo Candreva in cabina di regia. Proprio il giocatore di proprietà dell’Udinese serve una palla d’oro a Ceccarelli che mette nelle condizioni migliori Guana per sparare a rete con un risultato pessimo per il centrocampista emiliano. Al 39’ il Cesena corona i frutti di un ottimo primo tempo pareggiando con Eder che insacca su assist di Ceccarelli e dopo due minuti è Mutu che fallisce addirittura il vantaggio per il Cesena spedendo alto da posizione invitante.

    La ripresa si apre con l’Udinese alla ricerca del vantaggio e gol che arriva grazie soprattutto ad una mega papera di Antonioli che regala il gol ad Asamoah per il vantaggio della squadra friulana. L’Udinese vuole chiudere la pratica e sfiora il terzo gol in due occasioni con Floro Flores  a cui viene tolto il gol da un salvataggio all’ultimo secondo di Comotto e con Isla. Il Cesena non riesce a reagire come nel primo tempo ed alza definitivamente bandiera bianca al 16’ della ripresa con l’espulsione di Lauro per doppia ammonizione che spiana la strada alla compagine di mister Guidolin che gioisce ancora con Dusan Basta e con Di Natale che regalano il primo posto provvisorio in classifica in attesa delle partite pomeridiane di Juventus e Milan.

  • Inter corsara a Cesena. Ranocchia segna, Julio Cesar salva

    Inter corsara a Cesena. Ranocchia segna, Julio Cesar salva

    Arriva contro un ottimo Cesena dopo 7 mesi di distanza la terza vittoria consecutiva dell’Inter. Terza partita anche senza prendere gol, grazie anche ai meriti di uno straordinario Julio Cesar che riesce a tenere a galla il risultato con un vero e proprio miracolo su Ghezzal. Vittoria di misura, che ricorda in particolar modo la sfida contro il Siena, riuscendo a strappare tre punti, facendo il minimo sindacale, e trovando il solito gol dei difensori con gli attaccanti che soffrono ancora il mal di gol sottoporta. Ranieri non ha ancora risolto i problemi di questa Inter, ma ha sicuramente saputo far virtù degli uomini a disposizione, trasformando brutte prestazioni in buoni risultati dal punto di vista della classifica. Moratti farà il resto a gennaio.

    Andrea Ranocchia | © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Ranieri non conferma le previsioni, mandando in tribuna Faraoni, e lasciando a riposo in panchina Samuel, scegliendo il rientrante Ranocchia al suo posto. Spazio dunque al baby Coutinho alle spalle della coppia Pazzini-Milito, con Forlan pronto ad entrare a partita in corso. Per Arrigoni tutto confermato con Candreva che vince il ballottaggio con Ghezzal.

    PRIMO TEMPO – Primo squillo nerazzurro al 5’, Cambiasso sulla fascia fa partire un cross forte e teso che si trasforma in una buon tiro neutralizzato da un reattivo Antonioli. Cerca il terzo gol consecutivo Nagatomo che al 10’ viene servito da una splendida apertura di Maicon, il giapponese calcia al volo ma non trova la porta di poco. Partita molto statica con i nerazzurri che continuano a seguire il solito copione con il lungo possesso palla in attesa di trovare un varco per servire una delle due punte fin troppo isolate, mentre il Cesena mantiene un buon ritmo mettendo in apprensione la retroguardia nerazzurra con la velocità di Eder e le splendide giocate di Candreva, spina nel fianco di Maicon.

    Alla mezz’ora è proprio il migliore dei suoi Candreva a cercare la rete del vantaggio, calciando da fuori area e trovando la respinta con tuffo a terra di Julio Cesar. Al 40’ grosso rischio per il portiere nerazzurro che per anticipare un cross di Eder esce dai pali colpendo a malapena il pallone e lasciando la porta sguarnita. Nerazzurri fin troppo lenti e quasi sulle gambe, con ritmi di gioco compassati, mentre il Cesena tiene un buon ritmo. Il primo tempo termina con pochissime azioni degne di nota e la noia dei tifosi.

    SECONDO TEMPO – Ranieri cambia qualcosa nella ripresa sostituendo uno spento Coutinho per un più fresco Obi che si rende subito protagonista di un pasticcio con Ranocchia a centrocampo, ne approfitta Guana in contropiede ma spreca un’occasione d’oro al 7’ quando perde il momento buono per servire Mutu solissimo davanti a Julio Cesar.  Tanto Cesena nei primi minuti della ripresa con i nerazzurri assolutamente inguardabili, lenti e prevedibili, con un numero esagerato di errori in fase d’impostazione. Al 15′ altro rischio per l’Inter con Parolo che dal limite dell’area fa partire un gran sinistro neutralizzato con una respinta in tuffo da Julio Cesar.

    Nel momento peggiore al 18’ i nerazzurri trovano la luce, Andrea Ranocchia sugli sviluppi di una punizione calciata da Maicon, anticipa con un gran colpo di testa Antonioli, schiacciando la palla in rete e portando i suoi in vantaggio. Arrigoni corre ai ripari al 23’ utilizzando un doppio cambio: Ghezzal per Ceccarelli e Bogdani per Eder, ridisegnando un Cesena a trazione anteriore. Ranieri utilizza il secondo cambio sostituendo Pazzini per Forlan. Molto pericoloso il Cesena che sfrutta i numerosissimi errori della retroguardia nerazzurra fin troppo penetrabile.
    Miracolo di Julio Cesar al 41’: Lauro si fa trovare libero da marcature sull’esterno e di testa serve un assist su cui Ghezzal in acrobazia colpisce a botta sicura, vedendosi negare il gol solo da una parata straordinaria. Solo Cesena nel finale con Arrigoni che si gioca il tutto per tutto togliendo anche Lauro e inserendo Benalouane. Ranieri corre ai ripari buttando nella mischia Stankovic al posto di Milito. È proprio il serbo nel finale ad andare vicino al gol, impegnando Antonioli con una bella conclusione dal limite dell’area.
    Dopo 4 minuti di recupero la partita termina decretando la terza vittoria consecutiva per i nerazzurri, che continuano la rincorsa alla zona Champions.

  • Cesena Inter gioca Milito, dubbio Alvarez Faraoni

    Cesena Inter gioca Milito, dubbio Alvarez Faraoni

    Dopo aver sconfitto Fiorentina e Genoa, ritrovando una classifica dignitosa, i nerazzurri guidati da Claudio Ranieri puntano al terzo risultato utile consecutivo, in   Cesena Inter . La ricerca della continuità è una costante che l’Inter in questa stagione ancora non ha trovato, poiché il cammino seguito fin ad ora è stato invece rappresentato da una striscia di risultati altalenanti, di alti e bassi che costringono i nerazzurri a provare una rimonta molto simile a quella di Leonardo della stagione passata. Al ‘Manuzzi’ i bianconeri di Arrigoni venderanno cara la pelle, galvanizzati dall’ultima vittoria ottenuta sul campo del Palermo, con l’ex di turno Adrian Mutu pronto a segnare il gol numero 100 in Italia proprio contro la sua ex squadra.

    CESENA– Moltissimi dubbi per Arrigoni, che deve fare i conti con la lista degli infortunati, dove figurano Colucci, Martinho e Martinez, con l’aggiunta dello squalificato Rossi. Le incognite maggiori riguardano il possibile modulo, poiché nell’ultimo turno vittorioso contro il Palermo, i bianconeri hanno adottato un 4-3-2-1 mentre oggi Arrigoni potrebbe optare per un modulo che garantisca più coperture e speculare a quello nerazzurro: il classico 4-4-2. Ballottaggio dunque in mediana dove Candreva e Ghezzal si giocano un posto in due, nonostante l’italiano parte leggermente favorito. Per il resto poche sorprese con Antonioli che torna tra i pali, dopo esser stato sostituito da Ravaglia nell’ultimo turno di campionato. Difesa a quattro con i recuperi di Lauro e Comotto figurano Von bergen al centro e Rodriguez sull’esterno. In mediana Ceccarelli, con Guana, Parolo (a lungo corteggiato proprio dai nerazzurri in estate) e a supporto del reparto offensivo agirà Candreva. Tandem d’attacco composto dal brasiliano ex Empoli e Frosinone Eder, in coppia con Adrian Mutu alla ricerca del centesimo gol in Italia.

    La carica di Ranieri Cesena Inter | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    INTER- Ranieri rinuncia nuovamente al suo giocatore più importante, Wesley Sneijder, per non forzarne il recupero, lasciando a casa anche  Ranocchia e Chivu alle prese con i rispettivi infortuni. Tornano disponibili invece Forlan e il brasiliano Maicon lasciato a riposo per motivi precauzionali contro la Fiorentina. Pochi dubbi sul modulo per il tecnico romano che dovrebbe schierare il 4-4-2 delle ultime sfide, con la scelta in mediana di lanciare uno tra Alvarez autore di una buona prova contro i viola, e Faraoni invece apparso in leggero calo fisico. Con il ritorno di Maicon in difesa Zanetti riprende la sua casella a centrocampo e quindi rimane un solo posto libero per due o tre nomi, inserendo nel ballottaggio anche il brasiliano Coutinho. Quindi nel dettaglio, in difesa saranno presenti i soliti e solidi Lucio-Samuel al centro, con a sinistra l’ex di turno Nagatomo intenzionato a segnare il terzo gol di fila , e a destra Maicon. In mediana Thiago Motta e Cambiasso agiranno più centrali a schermo della difesa con Zanetti e uno tra Faraoni e Alvarez per garantire corsa e cross, allargando il gioco sulle corsie laterali. In attacco dubbio sul possibile utilizzo della coppia Pazzini Milito, con il Cacha Diego Forlan che scalpita per giocare dal primo minuto. Se così non dovesse essere, possibile ingresso a partita in corso.

    PROBABILI FORMAZIONI CESENA INTER:

    Cesena (4-3-2-1): 1 Antonioli, 16 Comotto, 25 Von Bergen, 2 Rodriguez, 6 Lauro, 77 Ceccarelli, 5 Guana, 18 Parolo, 8 Candreva, 10 Mutu, 7 Eder.

    A disp.: 88 Ravaglia, 28 Benalouane, 23 Djokovic, 24 Arrigoni, 32 Ghezzal , 70 Bogdani, 17 Malonga.

    All.: Arrigoni.

    Squalificati: Rossi.

    Indisponibili: Colucci, Martinho, Martinez.
    Inter (4-4-2): 1 Julio Cesar, 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 55 Nagatomo, 37 Faraoni, 19 Cambiasso, 8 Thiago Motta, 4 Zanetti, 7 Pazzini, 22 Milito.

    A disp: 12 Castellazzi, 2 Cordoba, 5 Stankovic, 11 Alvarez, 18 Poli, 28 Zarate, 9 Forlan.

    All.: Ranieri.

    Squalificati: nessuno.

    Indisponibili: Sneijder, Ranocchia, Chivu, Jonathan, Viviano.

  • Cesena-Napoli 1-3, spettacolo al Manuzzi. Video

    Cesena-Napoli 1-3, spettacolo al Manuzzi. Video

    Esordio con tre punti per la squadra di Walter Mazzarri che supera un buon Cesena per 3-1 con reti di Lavezzi, intervallata dal momentaneo pareggio di Guana nel primo tempo e di Campanaro e Hamsik nella ripresa. Nella prima gara di serie A disputata su un campo sintetico, il Napoli si presenta al Manuzzi di Cesena con una novità, fuori Hamsik e tridente d’attacco formato da Santana-Cavani-Lavezzi, con l’uruguaiano punto di riferimento avanzato nel 3-4-2-1 di Mazzarri e la coppia argentina a supporto, subito dietro. Giampaolo, dal canto suo, disegna un Cesena a trazione anteriore anche se viene inizialmente lasciato in panchina l’ex juventino Martinez sostituito da Candreva con la coppia d’attacco formata da Mutu ed Eder.

    ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images
    Pronti via e subito gol per i partenopei che bucano la rete con Lavezzi dimenticato incredibilmente da tutta la difesa bianconera su una rimessa laterale da centrocampo. Il gol subito non scompone però la squadra di Giampaolo che minuto dopo minuto prende sempre più campo con sugli scudi Candreva ed Eder ed al 24’ corona gli sforzi profusi proprio con Eder che serve una palla d’oro al centro dell’area napoletana con Guana pronto a ribadire alle spalle di De Sanctis. Primo tempo a ritmi altissimi con azioni continue da ambedue le compagini, al 36’ il pocho semina il panico nella difesa bianconera, chiede il triangolo con Santana, viene accontentato ma sul più bello manda a lato una palla invitante mangiandosi un gol praticamente fatto. Il primo tempo si chiude con due azioni del Cesena, la prima con Mutu che, servito ancora splendidamente da Eder, tira in bocca a De sanctis ignorando Candreva tutto solo in area e la seconda con proprio Candreva che, defilato, impegna il portiere azzurro in una difficile respinta con i pugni. Il secondo tempo si apre con gli stessi 22 del primo tempo ma, ovviamente, si iniziano ad abbassare i ritmi e ad aumentare i falli. Partita molto nervosa nella ripresa che cambia con l’espulsione di Benaoluane che, ammonito pochi minuti prima, ferma un probabile assist per Cavani con un tocco di mano evidentissimo. Mazzarri inserisce subito Hamsik e poco dopo anche Pandev con il Napoli che raggiunge il vantaggio su azione da calcio d’angolo con assist di Hamsik per Campagnaro che da due passi insacca. Giampaolo tenta le carte Bogdani e Martinez per tentare di riacciuffare almeno il pareggio, ma è ancora il Napoli che prima si divora con Pandev a porta vuota il gol del 3-1, per poi insaccarlo con il suo giocatore simbolo e vera e propria anima, Marek Hamsik che su respinta della difesa bianconera, esplode un sinistro terrificante che pietrifica il giovane Ravaglia. Buon esordio per il Napoli di Mazzarri che ha faticato nel primo tempo grazie ad un ottimo Cesena che però ha dovuto fare i conti con il proprio difensore, il francese Benalouane che prima si dimentica di Lavezzi, in occasione del primo gol del Napoli  e poi si fa espellere con due gialli in 5 minuti. Video Highlights Youtube [jwplayer config=”240s” mediaid=”95600″]

  • Parma salvo, Palermo in vacanza. Parma – Palermo 3-1

    Parma salvo, Palermo in vacanza. Parma – Palermo 3-1

    Finisce con la vittoria del Parma di Franco Colomba la sfida che chiamava i ducali a conquistare la salvezza in casa contro un Palermo privo di stimoli in campionato e con la testa al ritorno al barbera con il Milan per la semifinale di Coppa Italia.

    Non c’e’ Amauri nel Parma, spazio a Crespo che affianca Giovinco in attacco, nel Palermo Delio Rossi schiera il trio in attacco composto da Iljcic, Pastore ed Hernandez.

    Pronti via e frittata confezionata da Sirigu che dopo 1’ rinvia sui piedi di Dzemaili che insacca per la disperazione del portiere rosanero. Il gol incassato non scuote il Palermo che si dimostra vivo solo con Pastore che dopo 10’ conclude in area da posizione angolata con Mirante pronto alla parata. Ma è Giovinco che fa ammattire i difensori rosanero, al 17’ sfiora la traversa con un destro a giro velenosissimo ed un minuto dopo serve in area un assist che viene lisciato prima da Goian poi da Cassani ma non da Modesto che insacca il 2-0. Il palermo non riesce a cambiare ritmo ed il parma si limita a far girare palla, a 4’ dalla fine è ancora Pastore che mette di destro a lato di pochissimo.

    Il secondo tempo si apre con la novità rappresentata da Pinilla per uno spento Ilicic e l’ attaccante si mette subito in mostra con un tiro a fil di palo. Il Palermo è più vivo e dopo 11’ accorcia le distanze con Pastore ma il merito del gol è tutto di Cassani che colpisce il palo con il “Flaco” che sfrutta la respinta mettendo alle spalle di Pavarini subentrato nella prima frazione a Mirante. Il palermo tenta il forcing e prima con Balzaretti e poi con Pinilla sfiora il pareggio ma Colomba, come contro l’ Inter, azzecca i cambi con l’ entrata in campo di Candreva e Bojinov al posto di Giovinco e Crespo con l’ ex Livorno che insacca a 4’ minuti dalla fine su assist di Valiani chiudendo i conti della partita e della salvezza raggiunta con 3 giornate d’ anticipo.

  • Fiorentina: prove di rivoluzione. Dentro Insua e Candreva fuori Frey e Montolivo

    Fiorentina: prove di rivoluzione. Dentro Insua e Candreva fuori Frey e Montolivo

    Il futuro della Fiorentina è nelle sapienti mani di Pantaleo Corvino e soprattutto nella sua predisposizione innata alle intuizioni illuminanti che fanno la fortuna dei Della Valle. Lo scorso anno aveva piazzato Mutu ma Prandelli si oppose e a rimettercene a conti fatti fu proprio la Fiorentina, quest’anno senza gli introiti provenienti dalle coppe il mercatoè ancor più difficile e il sacrificio dovrà esser necessario.

    L’uomo mercato sembrava esser il peruviano Vargas ma l’evolversi del mercato e l’arrivo di Artur Boruc fanno pensare ad altre strategie per i viola. La rivoluzione prevederà “la testa” dei senatori, Frey, Mutu e molto probabilmente Montolivo.

    Il portiere francese ha molto mercato sia in patria che in Inghilterra e con una offerta interessante la Fiorentina lo farà partire rimpolpando le casse societarie, con Mutu è scontro totale, per Montolivo il discorso è più articolato.

    Il vice Pirlo ai mondiali sudafricani è un pupillo di Prandelli e un giocatore dal futro assicurato ma in viola inizia ad aver qualche problema legato al rinnovo dell’ingaggio. Il Bayern Monaco corteggia fortemente il ragazzo e il buon Pantaleo, tutelatosi con l’arrivo di D’Agostino, potrebbe cederlo portando avanti un operazione vantaggiosa per il club come lo fu Felipe Melo lo scorso anno.

    Il ruolo di Montolivo verrebbe preso da Antonio Candreva, pallino di Corvino e già trattato a più riprese con l’Udinese. E’ invece imminente l’annuncio dell’argentino Insua, al Liverpool dovrebbero andare circa 6 milioni di euro.

  • Juventus: Le mosse di Marotta per far tornare grandi i bianconeri

    Beppe Marotta, Direttore Generale della Juventus, si sta muovendo sul mercato per costruire una squadra che porti di nuovo in alto i colori bianconeri e che dovrà competere, sia in Italia che in Europa, per i traguardi più ambiziosi.
    Ecco che il piano per riportare la Juve ai vertici del calcio che conta prevede una rivoluzione in difesa, dei forti innesti a centrocampo e l’acquisto di un attaccante di valore per risolvere il problema in zona gol.

    Per il reparto arretrato Marotta sta lavorando su più lati visto che i ruoli da coprire sono almeno 3 ovvero un centrale e i 2 terzini: si parla insistentemente di Leonardo Bonucci per affiancare Giorgio Chiellini al centro della difesa (sempre che la società di Corso Galileo Ferraris non ceda alle tentazioni del Real Madrid fortemente interessato all’acquisto del numero 3). Da giorni, ormai, si sta trattando per Bonucci, per il quale però i bianconeri devono riuscire a trovare un accordo con Genoa e Bari, che si dividono il cartellino del centrale di Ventura. Ad entrambe le squadre i bianconeri pensano di offrire contropartite tecniche: sul tavolo ci sono Raffaele Palladino e Domenico Criscito per il Genoa e Sebastian Giovinco e Amauri per i pugliesi. L’opzione Simon Kjaer del Palermo tramonta di giorno in giorno, visto l’alto prezzo sparato dal Presidente rosanero Maurizio Zamparini che vuole 20 milioni di euro per il suo giocatore. L’ipotesi potrebbe realizzarsi solo nel caso di cessione di Chiellini, visto che il Real potrebbe portare nelle casse bianconere quasi 30 milioni.
    Per quanto riguarda il ruolo di terzino destro in pole adesso c’è Marco Motta che costerà 5 milioni di euro e la comproprietà o di Ciro Immobile oppure di Albin Ekdal. Sul fronte sinistro Marotta invece sta lavorando sotto traccia e i nomi sono top secret. L’idea potrebbe essere però quella di riscattare Martin Caceres dal Barcellona per 11 milioni di euro e spostarlo sulla fascia di sinistra vista la duttilità dell’uruguaiano che può ricoprire tutti i ruoli difensivi senza nessuna difficoltà.

    A centrocampo la Juventus è sempre sulle tracce di Angelo Palombo come centrale davanti alla difesa. Del resto sulla panchina bianconera c’e’ Gigi Del Neri che stravede per il centrocampista della Nazionale dopo averlo allenato per un anno alla Sampdoria. Il capitano blucerchiato e’ molto legato alla squadra e alla citta’, e’ pronto a restare, ma chiede chiarezza sui progetti societari perchè le sirene juventine sono forti per resistere e restare a Genova.
    Sugli esterni invece Marotta ha già messo a segno il primo colpo: si tratta di Simone Pepe, ala sinistra che arriva a Torino per una cifra vicina ai 12 milioni di euro e per la fascia opposta è vicinissimo Milos Krasic: da battere la concorrenza del Manchester United ma nei prossimi giorni ci potrebbe essere la svolta decisiva per il nuovo Nedved.
    Vicino anche il riscatto della metà di antonio Candreva che per 7 milioni potrebbe restare sotto la Mole. Luigi Delneri, il nuovo tecnico, è rimasto particolarmente soddisfatto del lavoro del giocatore e avrebbe dato il benestare alla trattativa.

    In attacco invece c’è la situazione più complicata: il primo obiettivo si chiama Pazzini ma Riccardo Garrone, Presidente della Sampdoria, chiede tanto, una cifra tra i 22 e i 25 milioni di euro. Delneri farebbe follie per avere a disposizione il centravanti che lo ha portato ai preliminari di Champions League a suon di gol, ma la situazione non è delle più facili. Sta scemando sempre di più l’opzione Alberto Gilardino che aveva avuto una impennata nei giorni scorsi, mentre in rialzo (ma sempre dietro Pazzini) è l’idea Edin Dzeko, bomber di sicuro talento ed affidamento che ha già disputato Champions League ed Europa League con risultati più che ottimi visti i gol segnati in entrambe le competizioni. Sicuramente più testato rispetto al “Pazzo” in campo internazionale e capocannoniere del campionato tedesco in questa stagione. Il Wolfsburg lo vende a caro prezzo, tra i 30 e i 40 milioni di euro, ma l’acquisto sarebbe super e sistemerebbe l’attacco per una decina di anni!

    Insomma tanti nomi per la Juventus che è in forte ricostruzione (forse si tratta più di una mezza rivoluzione). I tifosi sperano che la nuova dirigenza stia facendo le scelte giuste: un’altro anno orribile come quello appena trascorso non sarebbe per niente tollerato.

  • Marotta vara la “Judinese”: con Pepe arrivano Motta e Candreva

    Marotta vara la “Judinese”: con Pepe arrivano Motta e Candreva

    Simone Pepe è un giocatore della Juve. Dopo il lavoro ai fianchi Marotta è stato Andrea Agnelli a chiuder la trattativa con il neo ds friulano Larini. L’ufficialità arriverà appena Pepe, impegnato con gli azzurri in Sud Africa, firmerà il contratto che lo legherà alla Vecchia Signora per i prossimi 4 anni.

    11 milioni è il costo della trattativa (pari a quelli incassati dalle cessioni di Molinaro e Tiago) più i prestiti dei giovani Ekdal e Immobile. Ma l’incontro è valso anche per chiudere le trattative per Antonio Candreva e Marco Motta.

    Il centrocampista verrà riscattato per 7 milioni di euro, mentre per il difensore, fortemente voluto da Del Neri potrebbe esserci lo scambio con Giovinco o De Ceglie.

  • Juve: Marotta e Paratici scatenati. Oggi Pepe, presto Krasic

    Juve: Marotta e Paratici scatenati. Oggi Pepe, presto Krasic

    I tifosi della Juventus iniziano a conoscere da vicino il nuovo staff societario rimanendo piacevolemente stupiti della dinamicità e della mole di lavoro condotta da Marotta e Paratici in cosi pochi giorni. La qualità del lavoro indubbiamente si misurerà a fine stagione al pari con i risultati conseguiti ma il lavoro attuale è encomiabile.

    La coppia mercato bianconera ha praticamente svolto ieri trattative su tre tavoli differenti, in Italia per Pepe, in Spagna per piazzare Tiago e in Germania per Diego ma anche per tessere nuove e interessanti trattative di mercato.

    Oggi dovrebbe esser il giorno di Simone Pepe. L’esterno azzurro vuole la Juve e questo potrebbe agevolare la trattativa con l’Udinese nell’incontro previsto per il pomeriggio di oggi. Con l’agente del giocatore c’è praticamente l’intesa totale, quadriennale da 1,4 milioni di euro più premi oggettivi in base alle prestazioni e obiettivi raggiunti. L’incontro con l’Udinese sarà l’occasione per parlare del riscatto di Antonio Candreva e del futuro di Motta, il difensore in comproprietà con la Roma è una prima scelta per Del Neri.

    Se Pepe sarà l’esterno sinistro sulla destra è ormai in arrivo anche il serbo Milos Krasic. Il biondo del Cska Mosca, corteggiato a lungo dal Milan, vuole una nuova esperienza e tutte le strade sembrano portare a Torino. Poi partirà l’assalto a Dzeko, il bosniaco visionato da Paratici ieri nell’amichevole della Bosnia contro la Germania è in cima alla lista dei desideri.