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  • La Lazio vola tra le polemiche. Crisi nera per il Cagliari

    La Lazio vola tra le polemiche. Crisi nera per il Cagliari

    Record e polemiche. All’Olimpico di Roma, nell’anticipo serale della diciannovesima giornata di Serie A tra Lazio-Cagliari, succede di tutto. Finisce 2-1 per i padroni di casa che si portano così a 39 punti in classifica (portandosi a 5 punti dalla Juve in attesa della gara dei bianconeri contro la Samp) ed eguagliano il record della Lazio di Sven Goran Eriksson. Niente male per una squadra confermata in blocco per il terzo anno di seguito (tranne qualche acquisto) e che sta vivendo una stagione importante con in panchina l’esordiente (in Italia) Petkovic. Con la vittoria contro i sardi, i laziali chiudono il girone d’andata al secondo posto, sopra ogni più rosea aspettativa. Per il Cagliari invece è la sesta sconfitta consecutiva e la zona retrocessione è davvero ad un passo.

    I rossoblu dovranno tifare contro Palermo e Genoa per rimanere al quart’ultimo posto e giocarsi gran parte del campionato la prossima settimana nella sfida interna contro i genoani.

    Candreva insacca il rigore del definitiva 2-1 © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images
    Candreva insacca il rigore del definitiva 2-1 © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    La partita – Una gara che vive le fasi più emozionanti nella seconda parte del secondo tempo con la rete iniziale di Marco Sau che gela l’Olimpico e la successiva rimonta biancoceleste con Konko e Candreva (quest’ultimo su calcio di rigore). Una Lazio che sembra un poco arrugginita rispetto alle ultime gare. Fatica a trovare spazi e il Cagliari si difende in modo ordinato. In evidenza i due portieri. Da una parte l’ex Marchetti si esalta su un tiro ravvicinato di Nainggolan, successivamente Agazzi dice no sulle incursioni dei padroni di casa. Clamorosa la palla gol sprecata da Klose a cinque minuti dalla fine della prima frazione di gioco. Il tedesco salta la difesa sarda, compreso il portieri e calcia a lato. Nel secondo tempo, i rossoblu alzano il ritmo e trovano il gol con Sau (al 62′) che piazza la palla sull’angolo più lontano dopo aver saltato mezza difesa laziale. Il pareggio arriva a dieci minuti dalla fine con Konko, bravo a sfruttare una serie di blocchi su azione da calcio d’angolo ed insaccare a porta vuota. Infine, il rigore contestato a pochi minuti dalla fine. Klose viene lanciato in area e anticipa Agazzi in uscita disperata. La palla finisce alta di poco, ma il portiere rossoblu travolge sullo slancio il tedesco. Per l’arbitro è calcio di rigore. Doppia ammonizione per l’estremo difensore dei sardi ed espulso Cossu per proteste. Il Cagliari in pochi minuti si ritrova dallo 0-1 all’1-1 con calcio di rigore contro e in 9 uomini. Candreva dal dischetto non sbaglia ed è festa laziale.

    Anti Juve? – Se mai ci fosse in Italia in questo momento, una squadra in grado di contrastare la Juventus, questa potrebbe essere la Lazio. Anche questa volta ha dimostrato che anche in giornate no è in grado di prendersi l’intera posta in palio. Certo, il livello tecnico è ancora da migliorare, ma le basi sono ottime. Alla fine, sognare non costa nulla!

    Serie B – Il Cagliari inizia a vedere lo spettro della serie cadetta. I tifosi imbestialiti iniziano a pensare male e intravedono una strategia dai piani alti per mandare la squadra in Serie B. Nervosismo accettabile per una tifoseria abituata da anni a salvezze tranquille. La rosa ha disposizione di Pulga e Lopez meriterebbe ben altre posizioni. Al momento però bisognerà stringere i denti e portare la barca in porto.

    L’episodio – Il calcio di rigore ha portato non poche polemiche. Klose ha anticipato in uscita Agazzi con un bel pallonetto (poi finito di poco sopra la traversa), ma sullo slancio il portiere travolge il tedesco. Rigore dubbio e difficile da commentare. Rimane l’amarezza per l’ennesima indecisione arbitrale, che sembra quasi far voler decidere il giudice di porta (vedasi il doppio giallo ad Agazzi arrivato in ritardo).

    PAGELLE LAZIO-CAGLIARI 

    Klose 5 – Il bomber tedesco è incappato in una giornata no! Solitamente non sbaglia così tante occasioni da rete. Avrà conservato i gol per occasioni migliori…
    Marchetti 7 – Parata salva risultato al quarto d’ora su Nainggolan. L’ex di turno chiude alla disperata sul belga riuscendo a negare la gioia del gol ormai certo al centrocampista del Cagliari. Il portiere laziale è un valore aggiunto per questa squadra.
    Mauri 5.5 – Non sembra trovarsi a proprio agio sulla destra. Trova pochi spazi e cerca sempre di accentrarsi, costruendo le azioni migliori proprio per vie centrali.
    Ibarbo 7 – Questo colombiano ha grandi potenzialità e numeri importanti. Ancora poco disciplinato tatticamente. Mette in crisi i giocatori della Lazio con i suoi dribbling.
    Del Fabro 6.5 – Il difensore sardo classe ’95 si disimpegna discretamente contro Klose. Dopo il doppio impegno di Coppa Italia (contro Pescara e Juve) giocando 180 minuti e la manciata minuti nell’ultima sfida del 2012 contro i bianconeri a Parma, gioca 90 minuti ordinati. Pronto a prendere l’eredità di Astori?
    Sau 7 – Il folletto sardo non si smentisce mai e castiga anche la Lazio. Il suo gol regala il sogno momentaneo di uscire dall’Olimpico con un risultato positivo.

    TABELLINO LAZIO-CAGLIARI 2-1
    Lazio (4-5-1): Marchetti 7; Konko 6.5, Biava 6, Dias 5.5 (74′ Ciani 5.5), Radu 6; Mauri 5.5, Gonzalez 5 (63′ Candreva 6.5), Ledesma 5.5 (74′ Floccari 5.5), Hernanes 6, Lulic 5.5; Klose 5.
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 5.5; Perico 6, Rossettini 6, Del Fabro 6.5, Avelar 5.5; Dessena 5.5 (56′ Cossu 5), Conti 6, Nainggolan 7; Ekdal 5.5; Ibarbo 7 (85′ Avramov sv), Sau 7 (75′ Nenè 6).
    Marcatori: 62′ Sau (C), 79′ Konko (L), 86′ Candreva (rig) (L)
    Espulsi: 32′ Pulga (C), 83′ Agazzi (C), 84′ Cossu (C)

    I gol dell’incontro
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  • Consigli Fantacalcio 2012-2013 13 giornata

    Consigli Fantacalcio 2012-2013 13 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, tredicesima giornata di serie A che avrà il suo interesse maggiore nei due anticipi del sabato dove la Juventus ospiterà la Lazio dei miracoli di Vlado Petkovic ed il Napoli che tenterà di affondare il colpo di grazia ad un Milan che appare sempre più in crisi.

    Consigli Fantacalcio giornata 13 guida alla formazione
    Detto dei due anticipi di sabato, anche la domenica offre importanti spunti d’interesse con l’Inter che dovrà assolutamente riscattarsi in casa contro il Cagliari dopo la sconfitta di Bergamo e la bella Fiorentina di Montella che ospiterà proprio i nerazzurri guidati da mister Colantuono.

    Juventus-Lazio sabato ore 18:00
    Come al solito Antonio Conte non ha fatto trapelare nulla durante la settimana ma prevediamo una coppa d’attacco bianconera formata da Vucinic e Quagliarella e con Pogba in mediana a causa dell’assenza di Pirlo. Importanti assenze anche fra gli ospiti, con Mauri e Lulic squalificati, consigliamo di dare un turno di riposo alla retroguardia e di schierare esclusivamente Klose, Hernanes e Candreva.

    Napoli-Milan sabato ore 20:45
    la banda rossonera affronterà un Napoli decisamente euforico dopo le due rimonte consecutive contro Dnipro e Genoa. Cavani e Hamsik restano in uno stato di grazia mostruoso e giochiamoci anche la carta Insigne. Nel Milan diamo un ultima occasione a Boateng mentre è da inserire assolutamente Bojan oltre all’immancabile Faraone.

    Bologna-Palermo  domenica ore 15:00
    Partita molto importante per ambedue le compagini in campo, i rossoblù devono invertire il trend negativo e si affidano alla solita coppia DiamantiGilardino ma occhio anche al rientro di Morleo, alle incursioni di Taider e a Manolo Gabbiadini. Fra i rosanero consigliamo ovviamente Brienza e Dybala con Santiago Garcia ed Ilicic sugli scudi.

    Inter-Cagliari domenica ore 15:00
    Inter esplosiva in avanti con il trio CassanoMilitoPalacio, puntiamo anche su Nagatomo e sull’immancabile Cambiasso. Fra gli ospiti lasciamo a riposo tutto il reparto difensivo ma non rinunciamo a Cossu, Pinilla e Sau.

    Catania-Chievo ore 15:00
    Padroni di casa che non hanno segnato nella scorsa giornata, una rarità, spazio a Gomez e Marchese con Legrottaglie possibile bonus. Nel Chievo occhio a Luciano, Thereau ed alla possibile sorpresa Vacek

    Fiorentina-Atalanta ore 15:00
    A dispetto della solidità della formazione viola, ci aspettiamo tanti bonus e quindi lasciamo a riposo i rispettivi reparti difensivi con l’unica eccezione rappresentata da Pasqual e Rodriguez. Inseriamo tutti i giocatori offensivi delle rispettive squadre.

    Paul Pogba
    Paul Pogba, titolare contro la Lazio ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Siena-Pescara ore 15:00
    Non prevediamo tanti gol nonostante la difesa allegra del Pescara ma non rinunciamo ad Angelo, Rosina e Calaiò. Fra gli ospiti impossibile fare a meno del piede sinistro di Quintero oltre al ceco Weiss con la possibile sorpresa rappresentata da Nielsen.

    Udinese-Parma ore 15:00
    Partita indecifrabile con le due formazioni decisamente in palla e decise a raccogliere il bottino pieno. Dusan Basta ha recuperato dall’infortunio, occhio ad Allan oltre che a Totò Di Natale ed al primo possibile gol di Armero. Nel Parma dentro Rosi, Marchionni ed Amauri ed a riposo tutti gli altri.

    Sampdoria-Genoa domenica ore 20:45
    Derby della Lanterna che definire decisivo per le sorti future delle due squadre è dir poco. Possibili molti cartellini e qualche espulso, Sampdoria praticamente senza attacco e quindi preferiamo l’inserimento di Borriello ed Immobile.

    Roma-Torino lunedì ore 20:45
    Solito nauseante discorso per quanto riguarda la formazione giallorossa, inserite tutti i giocatori dalla mediana in su e mandate in tribuna tutti gli altri. Nel Torino spazio a tutti gli attaccanti con Rolando Bianchi in pole.

  • Roma sbadata, follia De Rossi. La Lazio vince il derby

    Roma sbadata, follia De Rossi. La Lazio vince il derby

    Va alla Lazio il derby della Capitale, per la terza volta di fila. Una vittoria in rimonta quella ottenuta dai biancocelesti di Petkovic contro la Roma che come al solito passa avanti per farsi raggiungere e superare. Il gol di Lamela in apertura di gara aveva illuso i giallorossi travolti poi da Candreva che sfrutta l’ennesimo errore stagionale di un portiere della Roma (stavolta Goicoechea), Klose e Mauri. Lo nella ripresa sarà espulso facendo il paio con il rosso rifilato dall’arbitro al rientrante De Rossi e quando Pjanic segna il 3 a 2 ormai è troppo tardi. La Lazio si riprende cosi dopo tre gare deludenti mentre la Roma, che aveva fatto un passo in avanti con il Palermo, ne fa due indietro con la Lazio che allunga a +5 sugli storici rivali.

    Non ci sono sorprese nell’undici iniziale della Lazio mentre la Roma schiera a sorpresa Bradley al posto di Tachtsidis. In mezzo al campo c’è il rientrante De Rossi. La gara dopo 6’ viene fermata dall’arbitro per qualche istante in quanto l’illuminazione sembra accusare qualche problema di troppo complice, forse, il nubifragio abbattutosi sul centro nord Italia. Alla ripresa del gioco i giallorossi passano: su calcio d’angolo di Totti è Lamela di testa ad insaccare alle spalle di Marchetti. Non mancano le proteste laziali per un presunto fallo dell’argentino su Lulic. La Lazio sembra soffrire il gioco della Roma almeno sino alla mezz’ora quando la squadra di Zeman arretra un po’ il baricentro lasciando l’iniziativa agli avversari che ci provano con Klose, Gonzalez ed Hernanes. Al 35’ l’1-1: Candreva su punizione sorprende un colpevole Goicoechea facendo esplodere i propri tifosi.

    A questo punto, come spesso accaduto, la Roma risente del colpo subito e 8’ dopo finisce sotto: cross di Hernanes sul quale si fionda Klose che anticipa Balzaretti e deposita in rete. Giallorossi che vanno completamente in tilt visto che De Rossi rifila un pugno a Mauri e viene espulso. Ad inizio ripresa Zeman toglie dal campo Lamela inserendo Tachtsidis ma le cose peggiorano quando Piris regala a Mauri la palla del 3-1. Osvaldo prova a riaprire la gara ma non riesce a battere Marchetti. Intanto Marquinho rileva Florenzi mentre Pjanic prende il posto di Totti. La Roma comincia, nonostante l’inferiorità numerica, a fare qualcosa in più chiudendo la Lazio nella metà campo biancoceleste. Pjanic trova il guizzo del 3-2 e Osvaldo manca il clamoroso pareggio. Nemmeno il rosso a Mauri e la parità numerica ristabilita consente ai giallorossi di pareggiare.
    Questo quanto accaduto sul campo. Fuori, prima della gara, duri scontri tra tifoserie nei quali sono state coinvolte anche le forze dell’ordine. Bilancio: due feriti tra i supporters della Roma.

    La Lazio festeggia la vittoria
    La Lazio festeggia la vittoria © Paolo Bruno/Getty Images

    Le pagelle di Lazio-Roma:
    Candreva 7,5: Lo accusavano di essere romanista ed invece si esalta proprio nel derby dove trova la rete che fa volare i biancocelesti.
    Hernanes 7: Inizialmente sembra in giornata no ma poi sale in cattedra regalando un grande assist a Klose.
    Klose 7: Nei derby ancora una volta è decisivo. Trascinatore di una bella Lazio.

    Goicoechea 4,5: La maledizione dei portieri colpisce anche lui. Regala alla Lazio l’1-1.
    Piris 4,5: Da una sua topica nasce il 3-1 di Mauri. Sembrava in ripresa ma evidentemente non è ancora pronto per certi palcoscenici.
    De Rossi 4: Al rientro si fa espellere condannando definitivamente la sua Roma. Un derby da dimenticare.

    Il tabellino di Lazio-Roma:
    LAZIO (4-1-4-1): Marchetti 5,5; Konko 6,5, Biava 6,5, Dias 7, Lulic 6,5 (14′ st Radu 6); Ledesma 7; Candreva 7,5 (38′ st Cana sv), Hernanes 7 (30′ st Brocchi sv), Gonzalez 6,5, Mauri 6,5; Klose 7. In panchina: Bizzarri, Scaloni, Ciani, Cavanda, Onazi, Zarate, Floccari, Kozak, Rocchi. Allenatore: Petkovic 7
    ROMA (4-3-3): Goicoechea 4,5; Piris 4,5, Marquinhos 5, Burdisso 5, Balzaretti 5; Bradley 5,5, De Rossi 4, Florenzi 5,5 (17′ st Marquinho 6); Lamela 6 (1′ st Tachtsidis 5), Osvaldo 5, Totti 5 (25′ st Pjanic 6,5). A disposizione: Svedkauskas, Castan, Romagnoli, Taddei, Dodò, Perrotta, Lopez. Allenatore: Zeman 5

    Le immagini video di Lazio-Roma
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  • Mauri salva la Lazio, al Torino non basta l’incornata di Glik

    Mauri salva la Lazio, al Torino non basta l’incornata di Glik

    Un piccolo ma importante passo in avanti per il Torino. La continuazione di un momento non troppo positivo per la Lazio. L’1 a 1 dell’Olimpico di sicuro soddisfa più i piemontesi che si riabilitano dopo i ceffoni presi in casa dal Parma domenica scorsa mentre la Lazio appare ancora una volta poco brillante dopo la sconfitta di Firenze. Glik aveva portato avanti i torinesi nel primo tempo mentre nella ripresa Mauri ha ristabilito la parità, permettendo cosi alla sua squadra di raggiungere quota 19 in classifica. Di sicuro Petkovic ha pagato a caro prezzo le assenze di due uomini chiave del proprio scacchiere, Ledesma e Hernanes, nonostante abbia dato fiducia a Cana e Rocchi i quali però non lo hanno ripagato a dovere, specie il secondo che sembra aver perso lo smalto che un tempo lo contraddistingueva.

    Il match si è giocato su di un terreno reso pesante dalla pioggia  ma che inizialmente ha favorito i granata che già dopo una manciata di minuti si trovano avanti: sugli sviluppi di un calcio d’angolo infatti il difensore Glik salta più in alto di tutti e insacca in rete. A questo punto la Lazio comincia ad attaccare a testa bassa ma lo fa in modo confusionario tanto che gli unici pericoli li creano Candreva, ma Gillet si oppone e Mauri, che di sinistro sfiora il palo. Dal canto suo il Torino potrebbe mettere a segno il gol del 2-0 ma è sprecone, specie con Cerci che si divora una bella occasione.

    Kamil Glik festeggia il gol
    Kamil Glik festeggia il gol © Paolo Bruno/Getty Images

    Ad inizio ripresa la gara sale di tono e di spettacolo. Santana spreca un’ottima palla per il 2-0 e cosi al 12’ la Lazio la punisce: Candreva apparecchia per Mauri che di sinistro supera Gillet. I biancocelesti ci credono ma Rocchi manda alle ortiche due ottime occasioni mentre dall’altro lato le folate di Cerci non si concretizzano. Alla fine ne vien fuori un pareggio più utile ai ragazzi di Ventura mentre la Lazio ancora una volta si ferma nel momento in cui doveva fare il salto di qualità.

    Le pagelle di Lazio-Torino:
    Candreva 7: Si conferma il più in forma della sua squadra ed è lui a tirare la carretta nei momenti di difficoltà.
    Mauri 6,5: Ha il merito di riportare in gara i suoi, anche se ci si aspetta un contributo più alto da lui.
    Rocchi 5: Manca due ottime palle gol: il Rocchi di una volta non sarebbe stato così sprecone.
    Glik 6,5: Voto a metà per un gol fatto e uno mancato di poco.
    Cerci 7: Qualità e quantità. Mette il turbo ed è capace anche di grandi giocate.
    Bianchi 5: Non crea mai pericoli a Bizzarri, né crea grattacapi alla difesa avversaria.

    Il tabellino di Lazio-Torino:
    LAZIO
    (4-4-2): Bizzarri 6; Konko 6, Biava 6, Dias 6, Lulic 5,5; Cana 5,5, Gonzalez 5,5 (12′ st Cavanda 6), Candreva 7 (40′ st Brocchi sv), Mauri 6,5; Rocchi 5 (29′ st Floccari sv), Klose 5,5. In panchina: Carrizo, Guerrieri, Ciani, Scaloni, Zauri, Radu, Stankevicius, Onazi, Kozak. Allenatore: Petkovic 5,5
    TORINO (4-2-4): Gillet 6; Darmian 6, Glik 6,5, Rodriguez 5,5, D’Ambrosio 6; Brighi 6, Gazzi 6; Cerci 7 (41′ st Birsa sv), Bianchi 5, Sgrigna 5,5 (17′ st Meggiorini 5,5), Santana 6 (12′ st Stevanovic 5,5). In panchina: Gomis, Di Cesare, Agostini, Caceres, Basha, Verdi. Allenatore: Ventura 6

    Le immagini di Lazio Torino:
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  • Klose e Hernanes schiantano il Milan. La Lazio vola

    Klose e Hernanes schiantano il Milan. La Lazio vola

    Com’è piccolo il Milan (cit. Luca Serafini). La Lazio batte i rossoneri 3-2 e si porta a meno uno dal Napoli, sconfitto nel pomeriggio allo Stadium. Il successo dei biancocelesti porta la firma di Hernanes e Klose, più la partecipazione decisiva di Candreva. Non è bastato al Milan svegliarsi dopo il 3-0 del tedesco, quando con l’ingresso di Pato la squadra ha preso più coraggio e segnato due reti che sembravano il preludio all’ennesima rimonta targata 21 ottobre (lo scorso anno Lecce-Milan 3-4 ndr). Da sottolineare la quinta rete in campionato di El Shaarawy, sempre più leader del Milan, e il terzo gol di squadra che ha il nome di Nigel De Jong, autore del momentaneo 3-1. Nonostante il quinto ko di quest’anno, a fine partita Galliani conferma Allegri. Più che altro per mancanza di soluzioni.

    EPISODI– Ad essere onesti il Milan non demeritava. E’ significativo però come il Diavolo subisca con troppa facilità gol in questa stagione. A questo punto l’assenza di Thiago non può più essere un alibi. Sul banco degli imputati sale la psiche, che nell’arco dei 90′ minuti sa essere letale. Il tiro deviato (ma vincente) di Hernanes, il salvataggio miracoloso di Dias sulla conclusione di El Shaarawy, e il capolavoro di Candreva con Amelia fuori posizione fotografano un primo tempo dove il Milan è stato punito oltremisura nel risultato, che vede i padroni di casa avanti 2-o.

    S.S. Lazio v AC Milan - Serie A
    Klose condanna il Milan | ©Paolo Bruno/Getty Images

    LA BESTIA E IL PAPERO – Ad inizio ripresa arriva il sigillo della Bestia. Klose, il tedesco, segna il 3-0 dopo soli cinque minuti. Troppo cinica la Lazio per questo Milan così piccolo, ancora in cerca della sua identità violentata durante una notte d’estate. Fa persino tenerezza l’entrata di Pato. Tutti a chiedersi se si romperà un’altra volta, il motivo per il quale Allegri ha voluto rischiarlo essendo il punteggio irrecuperabile. Poi è andata come è andata. I rossoneri segnano il primo gol della serata, dove per poco il Papero non ci mette il suo zampino, poi ancora la seconda rete. Infine vedi un Pato integro, sicuro, che forse dentro di sé non ha più paura di rompersi. Il Milan lo ha aspettato, ora è lui a dover fare di tutto per diventare insieme ad El Shaarawy l’uomo della svolta. Perché stavolta a chiederlo non è soltanto il tifoso, è anche la storia.

    LE PAGELLE DI LAZIO-MILAN 3-2 (20-10-2012)
    Klose 7,5: dieci gol stagionali, sei in campionato. A 34 anni suonati il tedesco non ha intenzione di smettere. E’ uno dei pochi top-player rimasti in Serie A.
    Hernanes 7,5: otto partite in campionato, cinque gol. Con Klose ha segnato in tutto 11 reti delle 15 totale segnate dai biancocelesti. Petkovic sa di avere due fuoriclasse assoluti.
    Candreva 7: porta la firma dell’ex Udinese il gol più bello della serata. Con Petkovic ha trovato la sua dimensione perfetta. Dopo i due extra-terresti c’è lui nella scala dei valori assoluti a Formello.
    El Shaarawy 7: si sbatte lotta, per poco non firma una doppietta come contro il Cagliari. Ambrosini gli ha promesso che pagherà le sue vacanze qualora riesca a raggiungere i 7 gol prima di natale. Adesso il capitano deve sperare che il Faraone non decida di farsi un viaggio nello spazio da turista.
    Emanuelson 6,5: purtroppo i rossoneri l’hanno capito da un po’, il jolly olandese è diventato determinante per la squadra. Con il suo ingresso la squadra ha cambiato faccia. Che Emanuelson diventasse determinante nel Milan forse non l’avrebbe mai detto nessuno. Com’è piccolo il Milan.
    Boateng 2:  non sappiamo se sia l’ansia da prestazione, il peso della maglia, le voci che lo danno cornuto. A dir la verità non sappiamo neanche se ieri sia sceso in campo. Per la fiducia gli diamo 2.

    VIDEO HIGHLIGHTS LAZIO-MILAN 3-2

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  • Criscito si riprende l’azzurro. I convocati di Prandelli per Armenia e Danimarca

    Criscito si riprende l’azzurro. I convocati di Prandelli per Armenia e Danimarca

    Convocati Italia. Poco prima dell’inizio del doppio posticipo serale della settima giornata di serie A, sono state diramate le convocazioni per le qualificazioni ai Mondiali di Brasile 2014. Cesare Prandelli ha deciso di chiamare 27 giocatori per la doppia sfida di venerdi 12 ottobre in Armenia e del 16 ottobre contro la Danimarca a San Siro, dove spiccano su tutti i ritorni di Criscito e Gilardino. Il terzino sinistro dello Zenit non ha preso parte all’Europeo di Polonia e Ucraina per le note vicende di scommessopoli, mentre l’attaccante del Bologna ha ritrovato proprio in Emilia, gol e prestazioni importanti dopo un anno non brillante passato tra Firenze e Genova.

    Spiccano le presenze anche di Ranocchia e Candreva, il primo assente dal giro della Nazionale dal 2011, il secondo dopo nove mesi di Lazio, riconquista la maglia azzurra che non indossava dal lontano 2009. Il Commissario Tecnico esclude ancora una volta Antonio Cassano, nonostante il barese sia in ottima forma, facendo intuire che probabilmente non ci sarà più spazio per l’ex Milan nell’Italia. Prandelli conferma invece il blocco Juve, chiamando otto bianconeri, compreso Giaccherini, che nonostante non sia uno dei titolari dell’armata di Conte, trova la fiducia incondizionata dell’ex tecnico della Fiorentina. Presenti in rosa anche i due romanisti De Rossi e Osvaldo, esclusi nell’ultima gara contro l’Atalanta da Zemanper scarso impegno in allenamento.

    Cesare Prandelli
    Prandelli, richiama Criscito in Nazionale © Janek Skarzynski/Getty Images

    Tra i giovani vedremo invece Verratti che ha conquistato Parigi con il suo talento, Balotelli che lentamente, tra un litigio e l’altro con Mancini, sta ritrovando condizione fisica e gol ed infine El Shaarawy, autentico trascinatore del Milan nell’ultimo mese.

    Gli azzurri si raduneranno quest’oggi alle 12.30 a Coverciano per preparare la partenza in Armenia per mercoledi. Il ritorno in Italia è previsto sabato (il giorno dopo la partita) con trasferimento a Milano lunedì, alla vigilia di Italia-Danimarca.

    Ecco i convocati per la doppia sfida valevole per la qualificazione ai Mondiali Brasile 2014

    Portieri: Buffon (Juventus), De Sanctis (Napoli), Sirigu (Paris St. Germain), Viviano (Fiorentina);
    Difensori: Abate (Milan), Balzaretti (Roma), Barzagli (Juventus), Bonucci (Juventus), Chiellini (Juventus), Criscito (Zenit St. Pietroburgo), Maggio (Napoli), Ogbonna (Torino), Ranocchia (Inter);
    Centrocampisti:  Candreva (Lazio), De Rossi (Roma), Diamanti (Bologna), Giaccherini (Juventus), Marchisio (Juventus), Montolivo (Milan), Pirlo (Juventus), Verratti (Paris St. Germain);
    Attaccanti: Balotelli (Manchester City), Destro (Roma), El Shaarawy (Milan), Gilardino (Bologna), Giovinco (Juventus), Osvaldo (Roma).

  • Lazio primo ko, Borriello regala i 3 punti al Genoa

    Lazio primo ko, Borriello regala i 3 punti al Genoa

    Cade la Lazio in casa e s’interrompono i sogni di record accarezzati da parte del tecnico bosniaco Petkovic. I biancocelesti non sono riusciti a capitalizzare le numerose occasioni avute nel corso della gara e alla fine sono stati puniti dall’unica vera palla gol capitata tra i piedi di Marco Borriello. L’attaccante partenopeo con questa rete, complice anche il pareggio esterno del Napoli, ha regalato il primato in solitaria alla sua ex squadra. Mini rivoluzione rispetto a quanto previsto alla vigilia per entrambe le squadre, i biancocelesti rinunciano a Klose e Mauri, a favore di Kozak e Zarate che però durante l’incontro risulteranno inconcludenti, tenuti a riposo per il solito turnover post coppe, una scelta che però non darà i risultati sperati.

    Anche il Genoa arriva a Roma con qualche modifica alla formazione che aveva ben figurato nel primo tempo contro la Juventus. Su tutte l’esclusione di Bertolacci e Jankovic a favore di Merkel e Anselmo, all’esordio nel nostro campionato.

    Marco Borriello match winner contro la Lazio| © ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    Ma veniamo alla partita, ci prova spesso la Lazio specie nel primo tempo sia con Candreva, ottima la sua prova, che arriva spesso al tiro da fuori, sia con Hernanes che da quando ha arretrato il proprio raggio d’azione si trova sempre più a suo agio nel modulo di Petkovic. Le conclusioni dei due centrocampisti capitolini però o finiscono di poco a lato o trovano sulla loro strada un Frey in serata di grazia.
    Nel secondo tempo il Genoa prova a rendersi un po’ più pericoloso con qualche cambio come l’ingresso di Jankovic, ma l’andazzo non cambia, sono i padroni di casa ad andare più vicini al gol prima con Hernanes, che si libera bene al tiro e centra la traversa e poi con il panzer Klose, subentrato a Zarate e resosi subito pericoloso presentandosi a tu per tu con Frey e spedendo di poco a lato, due minuti appena dal suo ingresso in campo. Quando però il risultato sembra scorrere verso lo 0-0 senza particolari intoppi, ecco la zampata di Borriello che sfruttando un bellissimo assist di tacco al volo da parte di Antonelli, si presenta a tu per tu con Marchetti e lo batte con una rasoiata mancina all’angolo basso. Prima sconfitta in questa stagione per i capitolini, che abbandonano il sogno di raggiungere la Juventus e la lasciano per la prima volta solitaria in vetta.

    Pagelle Lazio-Genoa

    Borriello 7: il voto alto è solo perchè ha avuto il gran merito di mettere in porta l’unica palla giocabile che ha ricevuto, un gol da 3 punti.

    Frey 6,5: sempre pronto e attento, a volte non stilisticamente bello a vedersi, ma presente su tutte le sortite offensive degli avversari.

    Ciani 6,5: ottimo esordio per l’imponente centrale difensivo ex Bordeaux, che sicuramente dona stabilità ulteriore ad un intero reparto anche grazie alla sua esperienza internazionale.

    Candreva 6,5: corre per tutto il campo come un forsennato e questo a volte gli procura poca lucidità al tiro, le altre volte s’infrange su Frey.

  • Lazio Inter 3-1, sarà Europa League per entrambe

    Lazio Inter 3-1, sarà Europa League per entrambe

    Bye Bye Champions per Inter e Lazio, che sognavano una tonfo inaspettato dell’Udinese, che invece stende 2 a 0 il Catania e conquista il terzo posto per il secondo anno di fila. Festeggia comunque la Lazio, davanti al pubblico di casa chiudendo la stagione con tre schiaffoni rifilati all’Inter, in una partita che dopo il gol di Milito sembrava essere in salita. La classifica parla chiaro, la Lazio chiude al quarto posto guadagnandosi l’accesso diretto all’Europa League, mentre l’Inter ferma a quota  58 punti, dovrà affrontare i preliminari della coppa europea minore, con la sfida ad inizio agosto.

    KLOSE NON CE LA FA– All’ultimo minuto la Lazio rinuncia a Klose per un problema alla caviglia destra, con Reja che inserisce Kozak al suo posto, mentre in mediana Cana vince il ballottaggio con Matuzalem. Stramaccioni conferma le previsioni, schierando un centrocampo a quattro con Alvarez a supporto dell’unica punta Milito.

    Antonio Candreva © Paolo Bruno Getty Images Sport

    SEMPRE MILITO- Il match non regala grandissime emozioni nei primi minuti, con entrambe le squadre che si preoccupano più di coprirsi e non prendere gol che di proporre buon gioco e una manovra offensiva insidiosa. Il clima diventa gelido all’Olimpico quando sul tabellone dei risultati compare la notizia del vantaggio dell’Udinese  contro il Catania, risultato che taglierebbe entrambe le squadre  fuori dal discorso Champions. L’episodio chiave del match è nel finale di primo tempo, quando Ledesma entra in tackle su Maicon nei pressi dell’area di rigore e Damato concede ai nerazzurri il penalty. Proteste calorose dei biancocelesti che volevano il calcio di punizione, considerando il fallo appena fuori dall’area di rigore. Milito dagli undici metri è implacabile e porta i suoi in vantaggio.

    CUORE LAZIO- Nella ripresa la Lazio inizia a crederci, provando inizialmente un paio di buone conclusioni da fuori ad impegnare Castellazzi, fino a trovare il guizzo vincente di Kozak, che dagli sviluppi di un corner al 13’ libero da marcature stacca di testa e anticipa il portiere nerazzurro per il gol del pari. La partita si infiamma, e i padroni di casa ribaltano il risultato in quattro minuti, trovando una percussione devastante di Lulic che fa fuori Poli e Maicon e serve l’assist per Candreva che ha il tempo di stoppare e beffare Castellazzi trovando la rete del vantaggio. Rischia l’autogol Biava al 37’ quando si immola in scivolata su cross di Zanetti, anticipando Pazzini e colpendo il palo. L’Inter reagisce riversandosi nella metà campo laziale, ma sono proprio i biancocelesti a sferrare il colpo del ko con Mauri che sfrutta una respinta di Castellazzi  e mette in rete il gol del 3 a 1 finale.

    PAGELLE LAZIO INTER 

    Candreva 7 Corre moltissimo  salta l’uomo e si rende utile sia in fase di costruzione, sia per dare una mano in copertura. Prova un paio di volte nella ripresa il tiro da fuori impegnando Castellazzi, per poi impallinare il portiere nerazzurro al minuto 18.

    Kozak 6,5 Evanescente nel primo tempo, risulta decisivo nel secondo, trovando la zuccata vincente per la rete del pari su calcio d’angolo.

    Mauri 6 Non incide come dovrebbe nella partita, ma nel finale trova il sigillo che chiude la partita sul 3 a 1.

    Maicon 6 Luci e ombre in una partita in cui dimostra di essere tornato ai suoi livelli, solcando la fascia come un treno e servendo assist ai compagni. Poi nella ripresa si addormenta nell’occasione del 2 a 1 facendosi saltare da Lulic con troppa superficialità.

    Alvarez 5 Impalpabile. Sbaglia quasi tutto, riuscendo a perdere palloni che sarebbero potuti diventare oro sui piedi di qualsiasi altro compagno di squadra.

    Milito 6 Il principe non delude e quando c’è da calciare il rigore non si tira indietro, realizzando il gol numero 24. Nella ripresa non vede mezzo pallone buono.

    LAZIO: Bizzarri 6,5; Scaloni 5,5, Diakité 6,5, Biava 6, Konko 5,5; Cana 6, Ledesma 5,5; Candreva 7 (92’ Zampa sv), Mauri 6 (93’ Garrido sv), Lulic 7 (83’ Gonzalez sv); Kozak 6,5.

    INTER: Castelazzi 5,5;  Maicon 6, Lucio 5,5, Samuel 5, Nagatomo 5,5; Zanetti 5,5, Cambiasso 5,5, Poli 5 (76′ Longo sv); Alvarez 5 (61′ Pazzini 5,5), Guarin 6, Milito 6 (92′ Juan sv).

    Video Gol e Highlights Lazio Inter
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  • Novara Lazio 2-1, biancocelesti deludenti. Decide Mascara

    Novara Lazio 2-1, biancocelesti deludenti. Decide Mascara

    Novara Lazio finisce 2-1 con i padroni di casa che tengono ancora viva una salvezza appesa ad un filo mentre la Lazio sciupa il vantaggio per il raggiungimento del terzo posto, valido per i preliminari di Champions League. decide una punizione magistrale di  Giuseppe Mascara a dieci minuti dalla fine.

    Il ballottaggio alla vigilia in attacco nel Novara, fra Mascara e Morimoto, viene vinto dal giocatore nipponico mentre mister Edy Reja decide all’ultimo minuto di non lasciare Tommaso Rocchi solo in attacco, affiancando al capitano biancoceleste un Libor Kozak, voglioso di ben figurare finalmente dal primo minuto.

    I primi minuti del match sono all’insegna dell’equilibro, si lotta molto a centrocampo con i giocatori delle due squadre molto attenti a non lasciare occasioni da gol. Dopo 35’ di calcio non sicuramente spumeggianti, ecco l’episodio che apre la partita: Mazzarani scappa a destra, mette in area, Diakité cerca di ribattere, ma colpisce male il pallone e beffa Marchetti per l’1-0. La Lazio non si scompone e nemmeno un minuto dopo, riagguanta il risultato grazie a Candreva che ribatte di testa in gol un tiro di Mauri ribattuto in un primo tempo da Fontana. Il pareggio ravviva i biancocelesti che nel finire della prima frazione di gioco sfiorano il vantaggio in due occasioni: nella prima incredibile pasticcio di Kozak solo in area servito da Rocchi, nella seconda Cana solo a due passi dalla porta colpisce di testa fuori dallo specchio. Tutto in un minuto nel primo tempo con la Lazioche spreca nel finale.

    Giuseppe Mascara ©Marco Luzzani/Getty Images

    Il pareggio non serve molto ai padroni di casa che scendono in campo nella ripresa vogliosi di portare a casa il bottino pieno. Entra Mascara per un evanescente Morimoto ed il cambio effettuato da Attilio Tesser si rivelerà, di lì a poco, assolutamente decisivo. I tanti infortuni si fanno sentire fra gli ospiti che scendono drasticamente dal punto di vista fisico consentendo al Novara di sistemarsi con continuità nella meta campo laziale. Diakitè e Dias riescono comunque a fermare bene le offensive di Caracciolo e compagni e non può non essere un calcio piazzato a decidere il match. Pennellata sontuosa di Mascara a 10’ dalla fine del match con Marchetti costretto a guardare impotente il pallone insaccarsi alle sue spalle e dedica speciale di Mascara al suo Napoli, che viene di fatto rimesso in corsa per la lotta Champions.

    Vittoria per il Novara di carattere che forse non eviterà la retrocessione ma che sicuramente consentirà ai piemontesi di chiudere con assoluta dignità un Campionato giocato tutto sommato, su buoni livelli. Molta sfortuna in casa Lazio che viene beffata nel finale come domenica scorsa contro il Lecce e nel prossimo turno,  spareggio Champions contro l’Udinese con una rosa quasi decimata.

    Tabellino e Pagelle Novara Lazio 2-1

    NOVARA (4-3-1-2): Fontana 6; Morganella 6, Lisuzzo 6,5, Paci 6,5, Garcia 6; Porcari 6, Rigoni 6,5, Pesce 6; Mazzarani 5,5 (dal 31′ s.t. Radovanovic 6); Morimoto 5 (dal 12′ s.t. Mascara 7), Caracciolo 5,5 (dal 38′ s.t. Centurioni s.v.). (Coser, Gemiti, Jensen, Rubino). All. Tesser.

    LAZIO (4-4-2): Marchetti 6; Scaloni 5,5, Diakité 5, Dias 6, Garrido 5,5; Mauri 6, Ledesma 6, Cana 5,5 (dal 32′ s.t. Matuzalem 5,5), Candreva 6,5 (dal 38′ s.t. Rozzi s.v.); Kozak 5,5, Rocchi 6 (dal 17′ s.t. Alfaro 5,5). (Bizzarri, Biava, Konko, Zauri). All. Reja.

  • Calciomercato, tutti i colpi last minute dei club di Serie A

    Calciomercato, tutti i colpi last minute dei club di Serie A

    Atalanta ceduto ieri mattina Simone Padoin alla Juventus per 5 milioni di euro perfeziona in serata lo scambio Riccardo Cazzola – Fabio Caserta con la Juve Stabia, il primo, perno del centrocampo stabiese arriva in prestito mentre il secondo viene ceduto a titolo definitivo alle Vespe.

    Bologna Ishak Belfodil, attaccante algerino classe ’92 con passaporto francese, è l’unico movimento della società felsinea nelle ultime ore di calciomercato. Arriva dal Lione, dove ha fatto qualche apparizione sia in Ligue 1 che in Champions League, in prestito con diritto di riscatto a giugno fissato sui 4 milioni di euro circa. A Bologna ritrova Taider suo compagno nella nazionale francese Under 19.

    Cagliari nessuna operazione nè in entrata nè in uscita, Radja Nainggolan, inseguito a lungo dalla Juventus, resta almeno per il momento in Sardegna. Il discorso sul suo approdo a Torino è solo rimandato a giugno.

    Catania etnei scatenati nelle ultime ore di mercato: dopo 30 giorni di apparente immobilismo, sono arrivati in sequenza Marco Motta dalla Juventus, Felipe Seymour dal Genoa, Osarimen Ebagua dal Torino e Juan Pablo Carrizo dalla Lazio, tutti in prestito, a puntellare difesa, centrocampo, attacco e porta. Il portiere argentino arriva per sostituire il connazionale Mariano Andujar tornato in patria all’Estudiantes, l’attaccante granata per prendere il posto di Maxi Lopez ceduto al Milan. L’ad Lo Monaco ha poi rivelato che il Catania aveva praticamente definito l’acquisto di Rolando Bianchi per 4 milioni di euro ma il Toro ci ha ripensato all’ultimo minuto accettando invece di prestare fino al termine della stagione Ebagua che quest’anno al Torino non è risucito a dimostrare tutto il suo valore. Per quanto riguarda le uscite ceduto Pablo Alvarez al Saragozza.

    Cesena bianconeri attivissimi, lasciano la Romagna Erjon Bogdani, passato al Siena, Abdel Ghezzal, al Levante via Bari, e Antonio Candreva che sbarca nella capitale sponda Lazio in prestito in cambio di Simone Del Nero che fa il percorso inverso. Arrivano a rinforzare la rosa a disposizione di Daniele Arrigoni inoltre Mario Alberto Santana, seguito in estate dal club romagnolo che poi scelse Napoli dove ha trovato pochissimo spazio, e l’attaccante della Juventus Vincenzo Iaquinta, uno dei tanti esuberi della Vecchia Signora pronto a rimettersi in gioco dopo un lungo periodo di inattività, che dovrà far compiere al Cesena il salto di qualità in attacco per centrare l’obiettivo della salvezza.

    Chievo i clivensi puntellano la difesa con l’arrivo di Dario Dainelli dal Genoa, arriva nelle ultime ore anche Nikola Gulan dalla Fiorentina e rientra dal prestito dal Bari l’attaccante brasiliano De Paula, fuori per il resto della stagione per un infortunio al ginocchio.

    Fiorentina saltano all’ultimo minuto gli arrivi dell’attaccante Mounir El Hamdaoui dall’Ajax e del centrocampista argentino Guido Pizarro dal Lanus. I viola concludono la giornata prelevando dal Copenaghen per 800 mila euro l’attaccante di origini ivoriane Kenneth Zohore, giovane promessa classe ’94 entrato nel giro della nazionale Under 19 danese. In uscita ceduto a titolo definitivo il centrocampista Gianni Munari alla Sampdoria per 1 milione di euro circa. Fiorentina e Genoa non trovano l’accordo per il trasferimento di alessio Cerci in Liguria, mentre salta lo scambio sempre con i rossoblu Lorenzo De Silvestri – Giandomenico Mesto.

    Genoa il grosso del mercati il Grifone lo aveva già fatto nelle settimane scorse rinforzando la squadra con gli arrivi di Alberto Gilardino, Davide Biondini e Giuseppe Sculli e quelli di Fernando Belluschi e Roger Carvalho ufficializzati ieri. Sfuma uno dei grandi obiettivi di Preziosi, Alessio Cerci che resta a Firenze, mentre lasciano la Liguria Dario Dainelli passato al Chievo e Felipe Seymour andato al Catania. Il grande colpo il Genoa lo mette a segno per la prossima stagione essendosi assicurata la metà del cartellino del giovane bomber della Juventus, in prestito al Pescara e capocannoniere del campionato di Serie B, Ciro Immobile per 4 milioni di euro.

    Inter tanta indecisione sul mercato, prima l’offerta senza neanche troppa convinzione al Manchester City per Carlos Tevez per contrastare il Milan in un derby tutto milanese salvo poi ritirarsi dalla corsa all’Apache, poi l’attesa delle ultime ore per perfezionare alcune operazioni importanti: lascia i nerazzurri Thiago Motta che alla fine ha ceduto alla corte del Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti e Leonardo con l’Inter che incassa un cospicuo assegno da 10 milioni di euro, per rimpiazzare il centrocampista brasiliano naturalizzato italiano arrivano in prestito con riscatto al termine della stagione Fredy Guarin, ad un passo pochi giorni fa dalla Juventus, dal Porto e Angelo Palombo dalla Sampdoria a rinforzare la mediana di Claudio Ranieri. Ceduto Sulley Muntari al Milan.

    Juventus sistemata la difesa e l’attacco con Martin Caceres e Marco Borriello, grandi manovre nelle ultime ore per il centrocampista richiesto da Antonio Conte: scartato Fredy Guarin quando ormai sembrava essere già bianconero preferendo riservare l’unico posto rimasto da extracomunitario al difensore uruguagio e falliti tutti i tentativi per portare a Torino Radja Nainggolan che il Cagliari ha voluto tenere a tutti i costi, è arrivato Simone Padoin dall’Atalanta per 5 milioni di euro. Per quanto riguarda le partenze nell’ultimo giorno sono andati via tutti gli esuberi (ad eccezione di Fabio Grosso) presenti in rosa, dopo Amauri è stato il turno ieri di Luca Toni che si è accordato con l’Al Nasr di Walter Zenga, Vincenzo Iaquinta che ha firmato con il Cesena, Marco Motta è stato ceduto al Catania e Michele Pazienza si è trasferito all’Udinese.

    Lazio i biancocelesti non riescono a chiudere per il trequartista giapponese del Cska Mosca Keisuke Honda, obiettivo numero uno di Claudio Lotito ed Edy Reja, che sarebbe dovuto arrivare per sopperire alla cessione di Djibril Cisse al Queens Park Rangers per 5 milioni di euro. Gli uomini mercato della Lazio hanno così cambiato obiettivo riuscendo a chiudere sul filo di lana lo scambio con il Cesena Antonio Candreva che arriva nella capitale e Simone Del Nero che va ai romagnoli. Vanno via anche Juan Pablo Carrizo, in prestito al Catania, e Luis Pedro Cavanda, terzino destro in prestito al Bari.

    Lecce il colpo è arrivato in attacco nelle ultime ore, Valeri Bojinov torna in Salento dopo 7 anni e rinforzerà il reparto avanzato a disposizione di Serse Cosmi; ultimo arrivo in casa giallorossa l’esterno Luca Di Matteo in prestito dal Palermo.

    Milan doveva arrivare Carlos Tevez, che ha rifiutato tutte le destinazioni possibili mantenendo la parola data ad Adriano Galliani e invece i rossoneri hanno dovuto optare per il piano B Maxi Lopez, prelevato dal Catania negli ultimi giorni di mercato in prestito oneroso a 1.5 milioni e riscatto a giugno. Le ultime ore sono state poco proficue, bruciati dall’Inter per Angelo Palombo hanno ripiegato su Sulley Muntari arrivato proprio dai cugini. Preso anche un giovane attaccante dell’Internacional di Porto Alegre classe ’91, Lucas Roggia.

    Napoli il suo colpo il Napoli lo aveva messo a segno già a dicembre assicurandosi le prestazioni di Eduardo Vargas dall’Universidad de Chile, attaccante cileno che in patria viene definito come il clone del connazionale Alexis Sanchez e anche di Ezequiel Lavezzi, a sistemare una rosa già completa. L’unico movimento last minute è stato in uscita, i partenopei hanno ceduto in prestito al Cesena Mario Alberto Santana.

    Novara la squadra piemontese aveva già concluso il suo mercato da tempo, se vogliamo il “colpo” è arrivato in panchina con l’ingaggio di Emiliano Mondonico sollevando dall’incarico Attilio Tesser, artefice del doppio salto del Novara dalla Lega Pro alla Serie A in due anni.

    Palermo anche in Sicilia ultime ore tranquille, Maurizio Zamparini nel corso degli anni ci aveva abituato a stravolgimenti nell’ultimo giorno invece l’unica operazione di mercayo è in uscita e riguarda la cessione in prestito di Luca Di Matteo al Lecce.

    Parma l’ultimo giorno di mercato ha regalato a Roberto Donadoni il centrocampista McDonald Mariga dalla Real Sociedad via Inter, un ritorno il suo in Emilia, mentre sono andati via in prestito Abder Jadid al Grosseto e Graziano Pellè alla Sampdoria.

    Roma a parte il riscatto della seconda metà del cartellino dell’attaccante Fabio Borini dal Parma per 4.6 milioni di euro, poca roba il mercato giallorosso. I dirigenti e il tecnico Luis Enrique hanno giudicato all’altezza la rosa a disposizione preferendo concentrarsi sul rinnovo spinoso di Daniele De Rossi. Ceduto David Pizarro al Manchester City, il centrocampista cileno messo fuori rosa per un litigio con il tecnico.

    Siena colpo in attacco per la squadra toscana, prelevato dal Cesena Erjon Bogdani unica operazione conclusa dal ds Giorgio Perinetti che ha provato fino all’ultimo secondo di convincere Filippo Inzaghi a sposare il progetto senese.

    Udinese un’operazione in entrata e una in uscita per i friulani che hanno preso in prestito dalla Juventus il centrocampista Michele Pazienza e hanno ceduto al Livorno con la stessa formula Piermario Morosini.

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