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  • Montella scaricato anche dal Catania. Ora resta l’opzione Fiorentina

    Montella scaricato anche dal Catania. Ora resta l’opzione Fiorentina

    Da settimane ormai sembrava ad un passo dal ritorno sulla panchina della Roma, dopo l’ottima stagione di Catania. Ma dopo che la società giallorossa ha deciso di puntare decisa su Zdenek Zeman, per lui le possibilità di allenare Totti e compagni la prossima stagione sono crollate. E Vincenzo Montella ha deciso di virare su altre realtà. Lazio, Napoli e Fiorentina sarebbero interessate a lui, ma proprio la soluzione viola sembra la più fattibile. Una cosa che ha indispettito e non poco però il Catania rimasto in silenzio nel corso delle ultime settimane ma che si è fatto sentire nelle ultime ore proprio attraverso il presidente Antonino Pulvirenti, il quale sembra aver chiuso definitivamente le porte in faccia all’aeroplanino.

    «Al Catania non c’è spazio per gente che non sia straordinariamente motivata e orgogliosa di lavorare per questa società, in questa città e per i nostri tifosi». Queste le parole con cui il presidente degli etnei, dalle colonne de La Sicilia, ha liquidato il trainer che tante soddisfazioni ha regalato nel corso della stagione appena trascorsa ai propri tifosi. I margini per recuperare il rapporto sembrano davvero minimi, anche se nel calcio i colpi di scena clamorosi non sono mai mancati, vedi ad esempio l’anno scorso con la querelle tra Mazzari e De Laurentiis a Napoli.

    Vincenzo Montella e Antonino Pulvirenti © Maurizio Lagana/Getty Images

    Le avances della Roma avevano fatto maturare in Montella l’idea di lasciare il Catania, con il tacito accordo di Pulvirenti che non si era opposto ad una scelta di cuore dell’ex bomber giallorosso. «A fine stagione – ha dichiarato il presidente del Catania – mi ha detto che era felice di restare e che l’unica tentazione che poteva fargli fare una scelta diversa era la sua debolezza: la Roma». Adesso che la Roma è saltata su Montella ci sarebbero altre squadre, e ciò ha fatto andare su tutte le furie il numero uno del Catania. E proprio su tale questione verte tutto il disappunto di Pulvirenti.

    «Una volta che l’opzione Roma è saltata davo per scontato che Montella restasse sulla panchina del Catania non soltanto per il contratto che lo lega ancora per un anno ai rossoazzurri – afferma –. Se fosse davvero così, ovvero se Montella sia attratto da altre società all’infuori di Catania e Roma, sarei profondamente deluso, perché dovrei dedurre che la questione della famiglia, della sfera degli affetti, delle esigenze personali, oltre che della piazza, cioè Roma, non erano effettivamente le motivazioni per avere il nulla osta e andarsene a dispetto dell’accordo esistente. Sarebbe un peccato – per il rapporto che avevamo creduto di avere instaurato con il tecnico e che lui aveva stabilito con una città che lo ha rispettato come allenatore».

    Parole quelle di Pulvirenti che di fatto sembrano indirizzare Montella verso altri lidi, ma la pista più calda come detto sembra quella relativa alla Fiorentina, squadra che arriva da un’annata da dimenticare ed è vogliosa di riscattarsi. Un po’ come la Roma, con un’evidente differenza di budget a disposizione e soprattutto di ambizioni. Per il Catania invece tutto da rifare, a partire da un nuovo allenatore: chissà che non si punti ancora una volta su un giovane così come accaduto con Montella.

  • L’aeroplanino Montella sta per atterrare a Roma

    L’aeroplanino Montella sta per atterrare a Roma

    La Roma e Vincenzo Montella sono sempre più vicini. Nonostante le resistenze del presidente catanese Nino Pulvirenti, l’ex giocatore e allenatore della Roma è pronto a far ritorno alla base dopo appena 12 mesi. Grande soddisfazione per il tecnico napoletano che non ha mai nascosto e lo ha sottolineato a fine campionato che alla Roma non potrebbe dire mai di no. Vincenzo Montella ha salutato la squadra nella cena di fine stagione tenutasi lo scorso giovedì sera e nella giornata di ieri è atterrato nella Capitale dove a breve dovrebbe firmare secondo indiscrezioni un contratto di tre anni con opzione per il quarto.

    PULVIRENTI BLEFFA – Nella giornata di ieri il presidente del Catania Nino Pulvirenti ha parlato ed ha voluto smentire le voci che girano da molti giorni intorno al suo allenatore: “A livello personale siamo contenti del rendimento di Montella, quel che si è costruito attorno a lui è pura fantasia. Stiamo facendo ipotesi sul nulla, dal mio punto di vista il Catania ha già il suo allenatore per l’anno prossimo”. Poi continua chiarendo meglio la situazione: “Su Montella abbiamo costruito una squadra. Abbiamo fatto investimenti su questo allenatore. Io parto da qui. La cena? Non c’è stato sicuramente un addio, comunque andranno le cose ci rivedremo per forza. Montella scontento di rimanere? Qualsiasi allenatore è un professionista, che deve sapere fare il proprio mestiere. Certo, serve l’entusiasmo, magari all’inizio non si è contentissimi ma poi si riprende bene. Ad oggi, Montella sarà l’allenatore del Catania al 100%”.

    Vincenzo Montella e Antonino Pulvirenti © Maurizio Lagana/Getty Images

    Nonostante le dichiarazioni rilasciate dal presidente del club siciliano, ci appare molto difficile immaginare Montella sulla panchina catanese anche nella prossima stagione, ma una cosa si è intuita nella parole di Pulvirenti ovvero l’intenzione di farsi da parte ma solo a certe condizioni. Nelle ultime ore si parlerebbe di un indenizzo (circa 3 milioni) che la società capitolina dovrebbe versare al Catania per liberare l’aeroplanino. Nei prossimi giorni potrebbe esserci la svolta definitiva anche perchè è impensabile trattenere un allenatore che ha voglia di andare da un’altra parte. Questione di ore o di giorni ma l’aeroplanino sta per atterare a Roma.

  • Terremoto Catania, Lo Monaco si dimette

    Terremoto Catania, Lo Monaco si dimette

    L’Isola felice di Catania ha subito in poche un pesante scossone. Il dg Pietro Lo Monaco ha annunciato in conferenza stampa le dimissioni dopo le frizioni con il presidente Pulvirenti in merito alla trattativa per rilevare le quote della Salernitana. Un colpo pesante per gli etnei che devono gran parte della loro fortuna alla capacità di gestione e il fiuto nel calciomercato di Lo Monaco. Il dg si è sentito offeso dalle parole del comunicato con il quale il presidente Pulvirenti prendeva le distanze dai rumors d’acquisto della Salernitana

    © Maurizio Lagana/Getty Images
    “Mi dimetto dall’incarico. Non mi è mai passato per la testa di andar via dalla Sicilia, vivo qui da 40 anni e qui ho costruito tanto. Quello che è uscito fuori sui giornali tra ieri e oggi è solo un fulmine a ciel sereno” “In maniera troppo leggera – ha spiegato –, il presidente Pulvirenti ha parlato di una vicenda di cui è sempre stato al corrente. Pertanto visto che mi chiede di prendere una posizione io mi dimetto. Non lascerò il Catania dall’oggi al domani, farò in modo che tutto avvenga gradualmente e lavorerò con la stessa determinazione con la quale ho lavorato in questi anni. Darò il tempo alla proprietà che è unica è sola, e ci tiene a sottolinearlo, di trovare i giusti rattoppi”. “Penso che fino ad oggi ho svolto le funzioni di Presidente, da domani lo dovra’ fare Antonino Pulvirenti. Non voglio andare oltre con le polemiche. Ci tengo pero’ a puntualizzare che al di la’ delle polemiche tutto questo non mi fa dimenticare del rapporto che ci lega da 10 anni. Dieci anni di grande stima e passione, continuo a volergli bene e a rispettarlo come uomo e professionista, ma io non posso piu’ andare avanti. Non mi interessa come finisce il discorso Salernitana, non mi e’ piaciuto cosa è successo. Io non ci sto”. Un fulmine a ciel sereno che può modificare le strategie future del club sopratutto in un momento cosi turbolento per il calciomercato.

  • Serie A: le interviste di Catania – Inter 3-1

    Jorge Martinez: “Sono contentissimo, per tutta la squadra, abbiamo preso un gol però con lo spirito abbiamo pareggiato e con il cuore siamo arrivati alla vittoria, è stato bellissimo. Si vede realmente, nel nostro caso, cosa significa un gruppo unito: abbiamo giocatori di qualità, e quando giochiamo con questa cattiveria e con questo sacrificio possiamo battere chiunque. Quanto crediamo alla salvezza? 100%, nessun dubbio. I giocatori dell’Inter? Credo che l’Inter sia la squadra più forte, ma con la grinta che ci abbiamo messo chiunque poteva perdere. Se dopo il gol mi manderà un messaggio Recoba? Magari, è il mio idolo…”.

    Marco Branca: “Cos’è che non è andato? Il risultato innanzitutto, però fino al nostro vantaggio la partita era abbastanza ben controllata. Certo, non giocavamo benissimo, siam stati bravi ad andare in vantaggio e poi abbiam peccato di scarsa attenzione sui due gol, il secondo rigore nettissimo, nulla da dire. La sfida col Chelsea? Non ci abbiamo pensato, pensavamo a questa partita perchè sapevamo che il Catania fosse in forma, ma non l’abbiamo dimostrato. Il clima dello spogliatoio? Classico di un dopo-sconfitta. Dobbiamo pensare a fare quanto abbiamo sempre fatto, sin da martedì. Il cambio di Muntari? Una scelta tecnica, per cui non c’è altro da aggiungere. Come mi spiego il brutto primo tempo? Per i primi 15 o 20 minuti, direi, abbiamo fatto fatica. E’ un periodo in cui facciamo fatica a trovare concentrazione ed intensità giusta per il campionato che sappiamo bene quanto sia difficile: ad esempio, il primo gol non l’avevamo mai preso uno di questo genere fino ad ora, mai. Abbiamo sbagliato, poco da dire. Riflessi di oggi sulla Champions? Nessuno, sarà una partita diversa, con un avversario di altro livello, una partita a sè stante, è un ottavo di finale… Noi fortemente concentrati sull’Europa? Mah, è una considerazione giusta per voi, ma noi non dobbiamo nè farla nè pensarla, avevamo 4 giorni di riposo e per le caratteristiche che presentava questa partita andava affrontata con più concentrazione. Balotelli se ci sarà martedì? Non so, vedremo con il medico domani”.

    Sinisa Mihajlovic: “Le nostre armi? Giochiamo uguale, fuori casa, in casa, contro qualsiasi avversario, difendiamo bene e attacchiamo imponendo in nostro calcio. I ragazzi sono stati fantastici, quando l’Inter è andata avanti abbiamo continuato a lottare e abbiamo vinto una grandissima partita, anche se nel primo tempo potevamo andare in vantaggio noi: comunque, arrivano tre punti importanti ma per la salvezza manca ancora parecchio. Se ci siamo adattati a loro? Giocavamo contro una delle più forti d’Europa e con la migliore d’Italia, la nostra voglia di vincere può far pari con le loro individualità, ma ci vuole sempre il cuore e ce l’abbiamo fatta. Loro nel secondo tempo hanno messo il 4-2-3-1, ma anche se abbiamo preso il gol abbiamo sofferto di meno, poi dopo la loro rete siam venuti fuori con coraggio: non molliamo mai, giochiamo per battere chiunque. Se ho aspettato tanto per il primo cambio perchè tenevamo bene? Sì, vedevo che eravamo messi bene in campo, sapevo che loro sarebbero calati e così abbiamo gestito la partita, forze fresche a centrocampo e poi son venuti fuori episodi grazie ai quali abbiamo vinto. Tutti hanno dato il massimo, in 90′ abbiamo dimostrato di esser grandi, ed anche un pò fortunati. Se l’Inter può farcela martedì? Intanto, per stasera mi dispiace per loro, porto l’Inter nel cuore, sono felice per il mio Catania e la città ma porto i nerazzurri nel cuore e un pò mi dispiace: vinceranno il campionato e passeranno il turno, son sicuro”

    Antonino Pulvirenti: “Quella di oggi è una vittoria storica, ho visto un grande Catania. Abbiamo messo sotto l’Inter dall’inizio e non ci siamo arresi dopo il loro gol – ha detto Pulvirenti – Ci sono poche parole per descrivere la prova di qualità e di spessore espressa da tutta la squadra. Grande merito a tutti i giocatori, anche a chi non ha giocato e al nostro tecnico”.

  • Catania – Bari 4-0, le interviste

    Sinisa Mihajlovic: “Abbiamo preparato bene la partita e ho avuto le risposte che volevo. Noi giochiamo sempre bene, ma spesso ci manca la cattiveria. Oggi era una partita difficile, perchè il Bari è una squadra molto organizzata. Io ho spiegato ai ragazzi da dove potevano venire i pericoli e se loro mettono in campo questo spirito possiamo battere chiunque. Sapevamo che c’era da soffrire, e siamo stati anche un po’ fortunati ma nel calcio funziona così”

    Antonino Pulvirenti: Forse il Bari non meritava oggi un punteggio così largo. E’ stata una partita molto combattuta, ben giocata da entrambe le squadre. Ha vinto la squadra che aveva più fame di vincere. Devo fare i complimenti a tutti. I primi due gol di oggi sono finalmente arrivati dai centrocampi. E’ da un po’ che pure loro incominciano ad avvicinarsi alla porta. Quando il Catania gioca così può vincere con chiunque – ha detto Pulvirenti – Siamo alla fase finale del campionato. I tre punti di oggi sono pesantissimi. La prestazione di oggi ci lascia molto fiduciosi considerando che oggi mancavano pure tre giocatori importanti. Abbiamo una rosa molto valida e sono soddisfatto della gara giocata dai ragazzi. Il Bari ha giocato una buona gara. E’ stata una partita maschia e credo che il pubblico al di là dei gol si è divertito molto. Adesso abbiamo 27 punti, 12 partite di cui 6 in casa. Speriamo che il pubblico ci sostenga come ha fatto oggi. Il gol di Llama? E’ stato un gesto tecnico notevole. Ha questi colpi e quest’anno si sta esprimendo benissimo. Non mi meraviglio più di tanto perchè lo conosco bene. Quella di oggi è però la vittoria di tutta la squadra. I convocati in Nazionale? Questa è una soddisfazione per la società. Abbiamo una squadra giovane e di qualità. L’espulsione? Ho fatto un gesto che potevo risparmiarmi. Mi pare che su alcune decisioni dell’arbitro c’è stato qualcosa da ridire. Poteva gestire meglio la partita. L’ha innervosita inutilmente. A Cagliari? Dovremo cercare di fare punti anche in Sardegna. Quello di quest’anno è un campionato molto combattuto e non si può perdere. La quota salvezza? Non meno di 40 punti. Quest’anno sarà più alta perchè vedo che nessuno sta mollando”.

    Giampiero Ventura: “Escludendo i primi cinque, e gli ultimi cinque minuti ho ritrovato quasi totalmente il mio Bari. Abbiamo costruito otto palle goal nitide, escluso il rigore, e quindi posso essere fiducioso. Ero preoccupato dopo Bologna e Milan perchè pensavamo di poter ottenere i risultati con poco sforzo ed invece per arrivare dove siamo arrivati abbiamo dovuto sudare. Ci vuole questo spirito, e adesso sono molto più sereno. Credo che questo Bari di partite ne perderà ancora poche

  • Catania sogna. Con Maxi Lopez arriva la sexy moglie Wanda Nara

    Catania sogna. Con Maxi Lopez arriva la sexy moglie Wanda Nara

    Il patron del Catania Antonino Pulvirenti per raggiungere la salvezza ha regalato alla sua squadra un bomber di razza come Maxi Lopez. L’argentino cresciuto calcisticamente nel River Plate e vanta trascorsi con il Barcellona e nell’ultima stagione ha giocato con i brasiliani del Gremio dovrebbe far scaldare ulteriormente il cuore dei già calorosi tifosi etnei ma qualora non bastasse con l’attaccante è in arrivo in città la sua splendida moglie Wanda Nara.

    Wanda, modella argentina, è conosciuta al mondo della rete per un videotape amatoriale molto spinto, ora però c’è chi è pronto a giurare sulla sua trasformazione in madre e moglie modello. Prima di conoscere Maxi Lopez alla bellissima Wanda Nara le erano stati attribuiti tanti flirt con giocatori e in particolare con Diego Armando Maradona, si è vista spesso posare senza veli per riviste satinate ottenendo comparse in tv. Ma la relazione con Maxi e la nascita del loro primo figlio pare siano bastate per riportare la bella modella sulla retta via, ma sicuramente a Catania la sua presenza non passerà inosservata.

    LA SEXY FOTOGALLERY DI WANDA NARA

  • Catania: via Atzori domani arriva Mihajlovic

    E’ costata cara la sconfitta di Siena al giovane tecnico etneo Gianluca Atzori sembra infatti che il presidente Pulvirenti insieme al ds Lo Monaco abbiano deciso di sollevarlo dall’incarico. Sia il presidente che la squadra nonostante i risultati deficitarie nelle scorse settimane si erano strette intorno al mister sicuri di un inversione di tendenza con il proseguo della stagione. Al suo posto sarà annunciato domani Sinisa Mihajlovic, il serbo dopo il misterioso incontro di inizio novembre a Ciampino con il ds Lo Monaco non dovrebbe avere concorrenti e da domani sarà l’ex tecnico del Bologna a dover far risollevare le sorti degli etnei.

    Atzori ha cosi commentato la sconfitta con il Siena nel dopo partita: “purtroppo abbiamo ripetuto qualche amnesia grave come in passato. Dopo aver dominato la gara nel primo tempo abbiamo vanificato tutto nella ripresa. Forse l’errore più grave di oggi è di non aver chiuso la partita assestando il colpo del ko. Invece il Siena superata la difficoltà si è ripreso e con coraggio ha ribaltato il risultato. Rischio esonero? Non credo, non ho ancora sentito i dirigenti ma ho sempre avuto piena fiducia dalla società”.

  • Serie A: Catania – Napoli 0-0. Le voci dei protagonisti

    Il Presidente Pulvirenti: “Andiamo avanti con Atzori perchè crediamo in lui e nella squadra che è stata allestita. Oggi abbiamo giocato bene, contro una squadra che era considerata una delle più in forma del momento. Abbiamo creato tanto, prestazione positiva di tutti. Llama? Puntiamo su di lui, è giovane ma sta crescendo partita dopo partita e credo che possa fare molto di più di quanto visto fino ad ora”

    Atzori: Per l’ennesima volta c’è rammarico per aver disputato una buona partita ma non aver concretizzato le occasioni che ci sono capitate. Ai ragazzi no potevo chiedere più di quanto hanno fatto. Non ho nulla da rimproverargli – ha detto Atzori – Siamo stati sfortunati anche oggi anche se continuo a sostenere che la fortuna te la crei con il lavoro settimanale. Abbiamo cambiato gli interpreti rispetto alla partita di Firenze ma la squadra ha lo stesso giocato una buonissima partita. Se manca un attaccante di peso? Abbiamo Plasmati. Oggi Gianvito si è impegnato tanto ma non è riuscito ad essere pericoloso come altre volte. Se mi sento in bilico? Un allenatore che colleziona una vittoria, cinque pareggi e poi tutte sconfitte, non può che sentirsi in discussione. Non ho mollato mai nella mia vita e continuerò a lavorare come ho sempre fatto. La sosta ci aiuterà? Cercheremo di recuperare gli infortunati anche se dovremo fare a meno dei quattro nazionali. La sostituzione di Llama? Si è fatto male e ho deciso di sostituirlo. Il cambio l’avevo già in mente perché volevo dare peso in avanti con Plasmati. I fischi dei tifosi a fine partita?Non aiutano a crescere ma loro hanno tutto il diritto di farlo. Cosa penso di Stellone? Roberto l’ho visto crescere. Ci ho giocato insieme e contro. Se farebbe comodo? Farebbe comodo non solo al Catania”.

    Morgan De Sanctis: “Noi potevamo fare qualcosa in più, ma il Catania ha fatto una grande gara, aggredendoci dal primo all’ultimo minuto ed impedendoci di giocare come ci piace. Dicevano che il Catania non stesse raccogliendo quanto seminava e vedendoli dal vivo posso dire che è vero. La parata su Morimoto? E’ un errore suo, io son stato bravo a rimanere in piedi. Quagliarella? E’ napoletano, quindi vuole dare sempre di più e vedrete che ci riuscirà”

    Walter Mazzarri:
    “Il Catania gioca un buon calcio, hanno dei calciatori di valore, poi dal punto di vista fisico e mentale mi sembravano un po’ più avanti di noi. Probabilmente abbiamo pagato anche queste tre grandi gare che abbiamo fatto. Stiamo diventando squadra, perche’ pur giocando male non abbiamo perso e siamo riusciti a portare a casa il risultato. Caso Quagliarella? Il giocatore ha detto solo che per trovare la condizione voleva restare in campo, ma gli ho spiegato che mancavano solo sei minuti. L’ho visto bene in settimana, il ragazzo va recuperato sia fisicamente che dal punto di vista psicologico. Tutti i giocatori quando vengono sostituiti non sono contenti, ma non sono contenti nemmeno gli altri quando si sceglie di dare fiducia a chi gioca, e quindi bisogna stare nelle regole. Nella ripresa potevamo anche vincere, Lavezzi ha avuto l’opportunità di segnare, ma puo’ capitare l’errore sotto porta”

    Il Presidente Aurelio De Laurentis: “Peccato? Assolutamente no, ci è andata di extra lusso. Era difficile guidare il proprio corpo, dopo aver smaltito le tensioni. Peccato per l’infortunio di Gargano, che ha condizionato la partita. Nel primo tempo non ci siamo stati, meglio invece nella ripresa. De Sanctis ha fatto delle parate sensazionali. E’ un punto che dà continuità al nostro campionato iniziato col Bologna. Per me è una vittoria, perchè abbiamo sfatato un tabù: a Catania di solito abbiamo sempre perso. Ora con la sosta possiamo analizzare meglio le cose che vanno migliorate. Cigarini e Pazienza non erano mai stati provati insieme. Mazzarri ci ha messo del suo, era molto nervoso: diceva che avremmo perso. Ed io gli ho detto che ci serviva un punto scippato come poi è arrivato. Quagliarella arrabbiato? E’ normale. Fabio e’ arrabbiato con se stesso, perche’ vorrebbe segnare tanti gol. Anche lui ha contribuito a stancare la difesa avversaria. Tifosi del Napoli delusi? Ma no, li voglio eccitati ed arrapati altrimenti non sono veri napoletani”.