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  • Prima Divisione: Pescara, salta la panchina di Cuccureddu

    Prima Divisione: Pescara, salta la panchina di Cuccureddu

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    Nuovo cambio di guida tecnica in Prima Divisione: nel Girone B salta la panchina di Cuccureddu a Pescara. Il trainer sardo paga il cammino balbettante del sodalizio pescarese e la sconfitta interna con la Cavese nel posticipo. Questo il comunicato apparso sul sito della squadra abruzzese:
    “La Delfino Pescara 1936 Srl comunica che è stato sollevato dall’incarico di allenatore della prima squadra il signor Antonello Cuccureddu. Ringraziando il mister per la professionalità e l’impegno profuso gli auguriamo le migliori fortune sportive. La guida tecnica della squadra è affidata al signor Eusebio Di Francesco che condurrà l’allenamento già da domani pomeriggio. Il nuovo tecnico sarà presentato alla stampa domani, mercoledì 13 gennaio, alle ore 13 presso il Delfino Cafè – Poggio degli Ulivi – Città Sant’Angelo.”

  • Il Pescara guarda al mercato

    Conclusasi con un sostanziale nulla di fatto l’assemblea plenaria dei soci per la ricapitalizzazione (rifinanziato il 70% delle quote facenti capo al gruppo De Cecco-Caldora-Edmondo mentre il restante 30% dovrà essere rifinanziato entro il 27 gennaio quando verrà definitivamente chiarita la posizione del gruppo dirigenziale guidato da Daniele Sebastiani), in casa Pescara si inizia a pensare al mercato in vista della riapertura invernale delle liste.
    Puntellare l’organico con 3 elementi di spessore e cedere coloro che hanno trovato poco spazio in questa prima metà della stagione agonstica 2009/10 sono gli obiettivi del tandem Lucchesi-Cuccureddu che da alcuni giorni stanno delineando le strategie consone a far compiere al sodalizio biancazzurro il definitivo salto di qualità. Su Di Gennaro del Gallipoli è in atto un vero e proprio forcing che tuttavia non ha mortificato le ambizioni del Pescina VdG che intende assicurarsi le prestazioni del forte centravanti pugliese; a centrocampo si guarda principalmente a Consonni del Grosseto (vecchio pallino di Cuccureddu) e a Biso del Frosinone (possibile scambio con Tognozzi). Poco percorribili, per motivi diversi, le strade che portano ad Ischia del Rimini e a Migliore del Giuianova.
    Sul fronte cessioni, uno tra Artistico e Zizzari lascerà il capoluogo adriatico per far spazio ad un nuovo attaccante mentre è sempre vivo l’interesse dell’Empoli per Vitale e del Benevento per Romito.

  • Lega Pro Prima Divisione: Cosenza – Pescara 2-1. Danti e Fiore fanno sognare i Lupi

    Il Cosenza ha vinto nettamente la battaglia del San Vito contro il Pescara, che perde così l’imbattibilità nel torneo, per 2-1 nel big match della 12 giornata di Prima Divisione grazie alle reti di Domenico Danti, sempre più decisivo e soprattutto impeccabile nelle partite che contano, e di Stefano Fiore, il figliol prodigo tornato a giocare nella sua città per portare i Lupi in Serie B.
    Tra pioggia e freddo il pubblico di Cosenza, come sempre uomo in più in campo, ha incitato dall’inizio alla fine i propri beniamini anche se ci si aspettava un’affluenza maggiore considerata la caratura tecnica dell’avversario (presenti circa 4000 tifosi).

    La sfida a distanza tra i due tecnici, l’ inesperto ed emergente Toscano da una parte e il navigato Cuccureddu dall’altra, l’ ha vinta sicuramente il primo che, pur non essendo presente in panchina per la squalifica di 2 giornate comminatagli dal giudice sportivo (a guidare i silani c’era il vice Napoli), ha saputo imbrigliare il centrocampo biancoazzurro e tenere a bada due frecce d’attacco come Sansovini e Ganci.

    Dopo una prima fase di studio il Cosenza ingrana la quinta e passa: è il 9′ quando da un cross tagliato dalla destra di Caccavallo, Danti si infila tra i difensori abruzzesi e di sinistro al volo batte Pinna.
    Il Pescara tenta una timida reazione ma i Lupi sono più ordinati e spengono sul nascere ogni tentativo avversario grazie al dinamismo del “mastino” del centrocampo rossoblu De Rose affiancato da uno strepitoso Fiore, che pare abbia la sfera incollata allo scarpino, e all’esperienza del capitano Porchia, una roccia insuperabile.
    Intorno alla mezz’ora occasionissima ancora per il Cosenza: questa volta è Bernardi che ancora dalla corsia di destra calibra alla perfezione un traversone per la testa di Biancolino che, da solo in mezzo all’area di rigore, spedisce il pallone di un soffio a lato sbagliando un gol praticamente fatto.
    Poi più nulla. Danti, sicuramente uno dei migliori in campo, è tonico e ha lo spunto dei giorni migliori ma la difesa pescarese sventa ogni pericolo proveniente dalle sue giocate. Il primo tempo si chiude qui.

    Ad inizio ripresa Cuccureddu alza il baricentro della squadra e Fiore ne approfitta per deliziare il San Vito con le sue magie, innescando più di una volta gli attaccanti rossoblu che però non riescono a trovare il gol del raddoppio. Ci prova Caccavallo, un pò in ombra quest’oggi, e a tu per tu con il portiere ospite invece di tirare di prima intenzione cerca di dribblarlo: Pinna tocca pallone e piedi del calciatore ma il direttore di gara sorvola.
    Il gioco del Pescara si affievolisce proprio come si ammainano via via le bandiere dei supporters abruzzesi, giunti in Calabria con la speranza del colpaccio. Si arriva al 79′: Biancolino serve un ottima palla in profondità per il nuovo entrato Virga che, invece di crossare per Danti in mezzo all’area, vede con la coda dell’occhio Fiore giungere dalle retrovie e lo serve; il fantasista silano prende la mira e buca Pinna per la seconda volta. Esplode l’apoteosi al San Vito. Si tratta del primo gol nel feudo rossoblu per l’ex Nazionale azzurro.
    Al Pescara resta solo il tempo per realizzare il gol della bandiera di Olivi arrivato al 96′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Poi il fischio finale e il classico “Lupi Lupi” dei tifosi rossoblu verso i propri gladiatori sotto la Curva Sud.

    Cosenza nettamente più forte e classifica che comincia a delinearsi: forse il Verona è irraggiungibile ma, se i Lupi sono quelli visti oggi, nulla è scontato. In città i tifosi possono cominciare a sognare la Serie B.
    Consentitemi di dire che, nonostante la pioggia incessante, veder giocare Fiore è davvero valso il prezzo del biglietto.

    Il tabellino
    COSENZA – PESCARA 2-1
    9′ Danti, 79′ Fiore, 96′ Olivi
    COSENZA (3-4-3):Pinzan; Musca, Porchia, Di Bari; Bernardi, Fiore, De Rose, Maggiolini; Caccavallo (75′ Virga), Biancolino, Danti (87′ Roselli).
    A disposizione: Almeltonis, Fanucci, Giardina, Mortelliti, Ceccarelli.
    Allenatore Napoli (Toscano squalificato)
    PESCARA (4-4-2): Pinna; Zanon (73′ Dettori) Olivi Mengoni Pettrini; Gesa, Tognozzi, Coletti, Bonanni; Sansovini (63′ Zizzari), Ganci (63′ Artistico).
    A disposizione: Bartoletti, Sembroni, Zappacosta, Carboni.
    Allenatore: Cuccureddu
    ARBITRO: Giacomelli di Trieste
    NOTE: Presenti circa 4000 spettatori nonostante la “Giornata Rossoblù” indotta dalla società, di cui almeno 300 pescaresi. Terreno scivoloso per la pioggia. Ammoniti: Porchia, Bonanni, Danti, Artistico.

  • Prima Divisione, Girone B: il Pescara punta Cosenza. Obiettivo tre punti

    Prima Divisione, Girone B: il Pescara punta Cosenza. Obiettivo tre punti

    cuccuredduNel pomeriggio di venerdi il Pescara di Cuccureddu parte alla volta di Cosenza dove domenica allo stadio ‘San Vito’ affronterà i lupetti calabresi per il dodicesimo turno in programma nel Girone B di Prima Divisione. La capolista sbarca in Calabria con l’intento di cogliere i tre punti e mantenere la vetta della graduatoria che attualmente divide con l’Hellas Verona, l’avversario previsto nella giornata successiva.
    Assenti sicuramente il portiere Prisco (alle prese con una fastidiosa pubalgia), il talentuoso Verratti (problemi ad un ginocchio) e Medda (contrattura), Cuccureddu dovrà valutare anche le condizioni di Romito che in allenamento si è fermato:sospetto stiramento per lui.
    In vista della gara di domenica, il trainer adriatico pare intenzionato a confermare l’undici iniziale che è sceso in campo nel pari interno con il Taranto: Pinna tra i pali, difesa a quattro composta da Zanon e Vitale sugli esterni con la coppia centrale formata da Olivi e Mengoni, centrocampo composto da Gessa a destra, Bonanni a sinistra ed il tandem Coletti-Dettori diga centrale, Sansovini e Ganci di punta.

  • La vetrina dei giovani talenti: Marco Verratti

    La vetrina dei giovani talenti: Marco Verratti

    Marco VerrattiAlcuni lo paragonano a Gianni Rivera per il tocco di palla delizioso, altri a Leo Messi per la capacità di saltare in corsa palla al piede gli avversari, altri ancora lo accostano al brasiliano Diego per il connubio di grinta ed abilità tecnica che esprime ogniqualvolta è chiamato in causa: nonostante la giovanissima età, Marco Verratti –è di lui che stiamo parlando- convive ormai da tempo con questi ed altri paragoni, forse esagerati ma di sicuro impegnativi. Lui presta orecchio alle lodi, ma senza montarsi la testa continua a lavorare con dedizione cullando il sogno di diventare l’uomo copertina del calcio italiano del prossimo decennio.

    Nato il 5 novembre del 1992, Verratti cresce nel settore giovanile del Pescara, società nella quale milita anche in questa stagione, palesando sin da subito doti fuori dal comune. Dribbling ubriacante, visione di gioco, naturale propensione all’assist vincente ed un’ottima protezione della palla a dispetto della taglia small (gli almanacchi riportano 165 cm per 60 kg), Verratti eccede talvolta nell’azione personale ma denota una personalità già forgiata, fatto del tutto inusuale in un ragazzo di soli diciassette anni. Ritenuto dagli esperti un vero e proprio predestinato, cresce sotto l’ala protettrice di Cetteo Di Mascio (ex Deus ex machina del vivaio biancazzurro) ed esordisce in prima squadra grazie a coach Galderisi: nella stagione 2007/08, anche se travagliata sul piano personale da numerosi problemi fisici e dalle vicende societarie che ne minano la serenità, riesce a collezionare 7 presenze e a fornire un prezioso contributo al club cui è legato non solo professionalmente ma anche affettivamente. Verratti infatti è originario di Manoppello, ridente località alle porte di Pescara, e segue sin da bambino le sorti del sodalizio abruzzese.

    In questa stagione, sotto la guida di un autentico ‘mago dei giovani’ come Antonello Cuccureddu (ex trainer,tra le altre squadre, della Primavera della Juventus,autentica fucina di campioni del domani), sta completando l’iter di maturazione calcistica: spesso impiegato in corso d’opera nonostante stampa locale e tifoseria premano fortemente per il suo inserimento sin dal primo minuto di gioco, Verratti risulta fondamentale sia per ‘congelare’ il pallone e garantire al suo team il possesso della sfera nelle situazioni di difficoltà (il match interno contro il Ravenna docet in tal senso) sia per fornire una valida alternativa alle bocche da fuoco biancazzurre nei frangenti di forcing (da una sua giocata nacque, ad esempio, il gol decisivo nella partitissima contro la Ternana del 4 ottobre).

    Trequartista che può anche agire da seconda punta, si è tolto la soddisfazione della prima rete in carriera nell’esordio stagionale contro il Rimini: da poco subentrato in luogo di Artistico, al minuto 39 della ripresa inchioda il risultato sul definitivo 2-0 in favore del Pescara al termine di una straordinaria azione personale che squarcia la difesa romagnola (ininfluente la sfortunata deviazione di Vitiello sulla traiettoria). Inseguito dalle big straniere (il West Ham di Zola in primis) ed italiane con Milan e Juventus in prima fila (il d.g. Lucchesi ha smentito in più di una circostanza l’imminente trasferimento del folletto pescarese alla corte di Galliani e Leonardo), Verratti è legato al Pescara da un contratto pluriennale con scadenza nel 2012 ma risulta difficile credere che si fermarà ancora a lungo in riva all’Adriatico prima di intraprendere il cammino verso l’elite del calcio nostrano.
    [di: Luciano Rapa per ReteStadio]

    Il primo gol di Verrati con il Pescara

  • Lega Pro Prima Divisione, Girone B: il Pescara fa rotta su Cosenza

    Lega Pro Prima Divisione, Girone B: il Pescara fa rotta su Cosenza

    cuccuredduArchiviato non senza delusione il pareggio interno con il Taranto che interrompe la striscia positiva di 5 vittorie consecutive in stagione tra le mura amiche, il Pescara di Cuccureddu mette nel mirino il Cosenza ossia l’avversario del dodicesimo turno. Mantenuta la vetta della classifica, complice il contemporaneo pari a Giulianova dll’altra capolista Hellas Verona, nonostante il mezzo passo falso con i pugliesi (Hellas Verona e Pescara guidano insieme il Girone con 23 punti), i biancazzurri preparano la sfida del ‘San Vito’ consapevoli della loro forza: ancora imbattuti, nelle undici gare del torneo in corso hanno sempre segnato e non sono mai andati in svantaggio; 16 le reti realizzate con nove marcatori diversi (Olivi e Ganci top scorer con 3 gol ciascuno) e l’impressione che siano ancora tanti i margini di miglioramento sia sotto l’aspetto fisico che su quello del gioco.
    La gara in Calabria diviene un test fondamentale per gli abruzzesi anche in vista del successivo turno di campionato, il big match contro l’Hellas Verona: vincere a Cosenza consentirebbe non solo di mantenere la leadership della classifica a prescindere dal risultato degli scaligeri ma darebbe modo a Cuccureddu ed ai suoi ragazzi di preparare con serenità il posticipo del 16 novembre che in città si attende già con ansia.

  • Lega Pro: il Pescara torna in vetta dopo sei anni

    Grazie al 2-1 interno contro il Ravenna firmato dal bomber Ganci e da Bonanni su rigore, il Pescara (seppur in coabitazione con Hellas Verona e Portogruaro) riassapora il gusto dolce del primato in classifica dopo addirittura 77 mesi dall’ultima volta ( s t a g i o n e 2 0 0 2 / 0 3 ) settantasette mesi tribolati per il sodalizio biancazzurro tra crisi societarie,cambi di gestione ed un fallimento che ha comportato il cambio di denominazione da Pescara Calcio ad appunto Delfino Pescara 1936.

    Ora che il peggio sembra definitivamente relegato nelle nicchie più remote della memoria,in città si respira un nuovo entusiasmo e ci si culla al pensiero del ritorno in cadette ria senza passare attraverso la pericolosa appendice dei play-off. Dopo 9 gare di campionato i biancazzurri comandano la graduatoria con 19punti, frutto delle 5 vittorie interne contro Rimini,VdG, Andria,Ternana e Ravenna e dei 4 pareggi esterni (i derby con Giulianova e Virtus Lanciano più le trasferte a Cava dei Tirreni e Portogruaro).

    Cuccureddu possiede attualmente,insieme a Calori del Portogruaro,il miglior attacco del girone (14 reti totalizzate con capitan Olivi top scorer con 3 marcature) e l’unica squadra insieme al Verona in grado di uscire imbattuta in tutti i 9 match disputati (da sottolineare che il Pescara non è mai andato in svantaggio negli incontri finora disputati in campionato). Con alle porte l’insidiosa trasferta di Ferrara,l’encomiabile popolo biancazzurro (media spettatori allo stadio Adriatico nella stagione in corso:9031 unità) confida nella prima vittoria esterna nella stagione per consolidare il primato e lanciare un inequivocabile segnale alle dirette concorrenti al salto di categoria
    [via: lacronaca.org]