Chi si aspettava un successo facile del Barcellona sarà rimasto deluso dalla bella prova del Napoli che al San Paolo, nell’andata degli ottavi di Champions League, è riuscito a fermare il Barça sul 1-1.
E’ proprio il risultato finale quello che lascia l’amaro in bocca, non è bastata la perla di Dries Mertens, uscito al 54° per infortunio, nel primo tempo per conquistare il successo, nella ripresa infatti l’unica distrazione della difesa è costata il pari di Griezmann.
Un Napoli comunque molto attento, compatto, che ha seguito attentamente il piano gara preparato da Gattuso e che nella ripresa ha avuto anche la palla della vittoria sprecata da Callejon.
Al Camp Nou passare il turno sarà certamente una vera e propria impresa anche se al Barcellona mancheranno Busquets (ammonito e diffidato) e Arturo Vidal espulso nel finale di gara.
Veniamo al racconto di questa sfida di Champions League del San Paolo.
La gara parte esattamente come da previsione, il Barcellona fa possesso palla ed il Napoli attende con pazienza concedendo meno varchi possibili. Passano i minuti, le occasioni latitano con gli azzurri che provano a farsi vedere con veloci ripartenze. Al 29° Firpo perde una brutta palla sulla trequarti, Zielinski serve Mertens, il belga controlla e dal limite piazza la conclusione vincente. Ci si aspetta la reazione blaugrana ed invece è Manolas al 42° a sfiorare il gol con una girata che esce di poco. Si va al riposo con il Napoli avanti per 1-0.
Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il copione non cambia, possesso palla Barça e Napoli in attesa. Al 54° Mertens è costretto a lasciare il campo per infortunio, entra Milik. Passano 3 minuti, imbucata per Semedo che sorprende la difesa, il terzino mette in mezzo e Griezmann insacca da pochi passi. Al 63° clamorosa occasione sprecata da Callejon che, su perfetto assist di Milik, calcia addosso a ter Stegen. Nel finale brutto fallo di Vidal che gli costa il giallo, Mario Rui si rialza e scatta verso il cileno, i due vengono faccia a faccia, l’arbitro li ammonisce entrambi ma per Vidal è il secondo, Barcellona in 10. Finisce così, il Napoli ferma il Barcellona nella gara di andata degli ottavi di Champions League.
NAPOLI – BARCELLONA 1-1 (30° Mertens (N), 57° Griezmann (B))
Napoli (4-3-3): Ospina; Mario Rui, Maksimovic, Manolas, Di Lorenzo; Fabian Ruiz, Demme (79° Allan), Zielinski; Callejon (74° Politano), Mertens (54° Milik), Insigne.
Nell’altra partita di serata il Bayern Monaco trascinato da Gnabry (doppietta) e Lewandowski (due assist ed un gol) distrugge il Chelsea a Stamford Bridge con un 3-0 che lascia pochi dubbi sul passaggio del turno.
Il 2018 sta andando a concludersi e porterà con se grandi campioni dello sport, grandi successi, terribili sconfitte, ricordi dolci e amare delusioni, per questo abbiamo deciso di creare “Il Pallonaro Award” per premiare quegli atleti, quelle squadre che più hanno fatto emozionare nello sport nell’anno in corso.
Non saremo noi a decidere il vincitore, bensì voi lettori de “Il Pallonaro” semplicemente rispondendo al sondaggio che vi proponiamo, decreterete il vincitore che sarà proclamato ad inizio del 2019.
Si potranno votare il miglior atleta, la migliore atleta, la miglior squadra, il miglior sportivo italiano e la migliore sportiva italiana.
Andiamo quindi ora a presentare i candidati a “Il Pallonaro Award” 2018.
Miglior Sportivo 2018
Lewis Hamilton (Gbr), automobilismo: il pilota della Mercedes ha bissato il successo dello scorso anno e dopo una lotta contro Sebastian Vettel, ha messo in bacheca il suo 5° mondiale di Formula Uno.
Antoine Griezmann (Fra), calcio: vittoria dell’Europa League con l’Atletico Madrid con doppietta in finale, campione del Mondo con la Francia segnando 4 gol di cui uno in finale, conquista della Supercoppa Europea con l’Atletico, un gran 2018 per il Petit Diable.
Yuzuru Hanyu (Jpn), pattinaggio di figura: oltre ai vari record nei punteggi, nel 2018 l’asso giapponese ha conquistato l’oro olimpico bissando quello di Sochi 2014, doppietta che nel pattinaggio di figura non si verificava dal 1952.
Marc Marquez (Esp), motociclismo: nel 2018 il fenomeno spagnolo ha nuovamente dominato conquistando il 3° mondiale consecutivo in MotoGp, il 5° nella classe regina, il 7° in totale.
Marchel Hirscher (Aut), sci alpino: nel 2018 ha conquistato la 7° coppa del mondo di sci alpino consecutiva, un record che sarà difficile da battere, ma non solo, ai giochi olimpici di Pyeongchang ha conquistato quel titolo che gli mancava, vincendo addirittura 2 medaglie d’oro.
Novak Djokovic (Ser), Tennis: dopo un 2017 dove era stato limitato dagli infortuni, il campione serbo nel 2018 ha visto la propria rinascita con, tra l’altro, 2 successi nei tornei del Grande Slam: Wimbledon e Us Open.
Miglior Sportiva 2018
Michaela Shiffrin (Usa), sci alpino: la 23enne americana non smette mai di stupire, nel 2018 ha portato a casa la 2° coppa del mondo consecutiva, un oro olimpico e con il SuperG vinto a Lake Louise è diventata l’unica ad ottenere un successo in sei specialità diverse.
Ester Ledecka (Cze), sci alpino/snowboard: alle olimpiadi invernali di Pyeongchang ha compiuto un’impresa storica nello sport, vincere l’oro in due discipline diverse: SuperG nello sci alpino e gigante parallelo nello Snowoard.
Naomi Osaka (Jpn), tennis: nel 2018 ha conquistato il suo primo torneo del Grande Slam e lo ha fatto agli US Open battendo in finale Serena Williams.
Tijana Bošković (Srb), pallavolo: se nel 2018 la Serbia ha conquistato l’oro ai mondiali di pallavolo, tanto merito va alla 21enne opposto che è stata anche eletta miglior giocatrice del torneo.
Simone Biles (Usa), ginnastica artistica: l’asso americano della ginnastica, dopo gli ori olimpici a Rio 2016, nel 2018 ha conquistato 4 medaglie d’oro ai mondiali di Doha.
Ada Hegerberg (Nor), calcio: l’attaccante norvegese nel 2018 ha conquistato, con il suo Lione, la 3° Champions consecutiva ed è stata la prima storica vincitrice del Pallone d’Oro in versione femminile.
Miglior Squadra 2018
Nazionale Francia (Fra), calcio: dopo il successo casalingo del 1998, la Francia, guidata da Deschamps, vince il suo secondo mondiale di calcio battendo la Croazia nella finale di Russia 2018.
Real Madrid (Esp), calcio: se già 2 Champions League di fila sembravano un’impresa, nel 2018 le merengues di Zidane hanno saputo far meglio mettendo in bacheca la terza Champions consecutiva.
Mercedes (Ger), automobilismo: 5° mondiale piloti e costruttori consecutivi, nell’era della Power Unit è sempre stato il team tedesco a trionfare.
Lione femminile (Fra), calcio: stesso discorso fatto per il Real Madrid, anche le ragazze della squadra francese sono entrate nella storia della Champions League con il 3° successo di fila, il 5° nelle ultime otto edizioni.
Team Sky (Gbr), ciclismo: due grandi giri su tre conquistati (Giro con Froome e Tour con Thomas) oltre ad altri successi in gare a tappe, hanno reso il team britannico protagonista del 2018 ciclistico.
Nazionale Irlanda (Eir), rugby: nel sei nazioni 2018 l’Irlanda è riuscita a conquistare il Grande Slam ovvero vincere tutte e 5 le gare del torneo.
Miglior Sportivo Italiano 2018
Francesco Bagnaia, motociclismo: 8 vittorie, 11 podi, un 2018 da sogno per “Pecco” che ha vinto il mondiale di Moto2 ed ha fatto il salto in MotoGp.
Filippo Tortu, atletica leggera: che fosse un talento lo si sapeva ma nel 2018 il velocista azzurro è riuscito nell’impresa di battere il record di Pietro Mennea nei 100m ed esser il primo italiano a scendere sotto i 10 secondi (9”99).
Federico Pellegrino, sci nordico: il 2018 lo ha visto conquistare l’argento olimpico e la coppa del mondo di specialità nello sprint.
Alessio Foconi, scherma: grande 2018 per lo schermidore azzurro che ai mondiali di Wuxi ha vinto l’oro nel fioretto individuale e nel fioretto a squadre.
Simone Giannelli, pallavolo: prestazioni da veterano per il 22enne palleggiatore che nel 2018 ha disputato un gran mondiale con la maglia dell’Italia e ha vinto il mondiale per club con la sua Trentino, risultando miglior palleggiatore del torneo.
Francesco Molinari, golf: nel 2018 è entrato nella storia del golf italiano come primo vincitore di un torneo Major, il prestigioso British Open. Ha anche recitato ruolo da protagonista nella squadra dell’Europa che ha vinto la Ryder Cup.
Miglior Sportiva Italiana 2018
Sofia Goggia, sci alpino: nel 2018 la sciatrice bergamasca ha vinto l’oro olimpico in discesa (prima volta per una azzurra) e la coppa del mondo di specialità, sempre in discesa libera.
Arianna Fontana, short track: il tris di medaglie, un oro, un argento ed un bronzo, di Pyeongchang l’hanno fatta entrare nella storia dello sport italiano, facendole raggiungere quota 8 medaglie alle Olimpiadi invernali.
Paola Egonu, pallavolo: con le sue schiacciate potenti e i suoi servizi micidiali, ha tenuto vivo il sogno iridato delle azzurre sino alla finale persa poi con la Serbia. Ha vinto il premio come miglior marcatore e come miglior opposto del mondiale 2018
Simona Quadarella, nuoto: se nel 2017 si era rivelata nel mondo dello sport con il bronzo mondiale nei 1500 stile libero, nel 2018 è riuscita a vincere tre medaglie d’oro agli europei nei 400sl, 800sl e 1500 sl.
Letizia Paternoster, ciclismo: la 19enne pistard azzurra nel 2018 ha saputo portarsi a casa due bronzi ai mondiali, un argento ed un bronzo agli europei ed un oro agli europei U23 .
Tatiana Guderzo, ciclismo: l’esperta campionessa azzurra nel 2018 ha tenuto alto l’onore del ciclismo italiano conquistando il bronzo nella prova in linea ai mondiali di Innsbruck. Medaglia di bronzo mondiale anche in pista nell’inseguimento a squadre.
Il Mondiale di Russia 2018 si trasforma in un mini campionato europeo, Francia e Belgio hanno eliminato le ultime due squadre sudamericane rimaste in corsa, Uruguay e Brasile.
La Francia ha sfruttato il fatto di affrontare un Uruguay impoverito dall’assenza di Cavani, ha trovato il vantaggio sul pezzo forte dei propri avversari, ovvero il calcio da fermo, poi grazie ad una papera di Muslera ha chiuso il match.
I transalpini però non possono dormire sogni tranquilli perché in semifinale si troveranno contro un Belgio capace di eliminare il quotato Brasile.
Un autogol di Fernandinho ha aperto la strada ai diavoli rossi che poi si sono cimentati nella loro specialità, la ripartenza devastante, in una di queste è arrivato il 2-0 firmato De Bruyne. L’ingresso nella ripresa di Firmino, Douglas Costa e Renato Augusto ha dato un grande sprint ai verdeoro che hanno riaperto la partita, proprio con Renato Augusto, ed hanno più volte sfiorato il gol del 2-2 che però non è arrivato.
Veniamo al racconto del primo quarto di finale odierno a Russia 2018, Uruguay-Francia.
Partenza migliore dell’Uruguay che con una buona discesa di Laxalt cerca di rendersi pericoloso. La Francia prova ad affidarsi alle ripartenze veloci di Mbappé. La squadra di Tabarez con Godin costruisce un potenziale pericolo su azione da corner. Al 15° Mbappé si trova sulla testa un buon pallone ma colpisce controtempo e manda fuori. La partita è bloccata, nessuna delle due squadre vuole correre rischi. Al 40° Griezmann pennella un gran calcio di punizione per Varane che di testa tocca quanto basta per superare Muslera. L’Uruguay risponde con il colpo di testa di Caceres, su calcio di punizione, con la strepitosa parata di Lloris. Il primo tempo si chiude con i Blues avanti 1-0.
Si riparte per il secondo tempo senza cambi. Ci si aspetta un Uruguay all’assalto ed invece è la Francia a far gioco. La Celeste comincia a crescere dopo il 55° e crea qualche difficoltà alla retroguardia di Deschamps. Al 61° arriva il raddoppio francese, Pogba ruba palla, Griezmann si propone, riceve e va al tiro da fuori, non sembra impossibile ma arriva la papera di Muslera con il pallone che tocca i guantoni del portiere e beffardo s’infila. Al 73° gran giro palla francese con Tolisso che arriva al tiro dal limite ma mette alto. Gli uomini di Tabarez non riescono a creare niente mentre la Francia tiene in pugno il controllo del gioco. Finisce così, l’Uruguay saluta Russia 2018, la Francia invece vola in semifinale.
Passiamo adesso all’altro quarto di finale di oggi ai Mondiali di Russia 2018, Brasile-Belgio.
Si parte ed il Brasile costruisce una grande chance al 7° con Thiago Silva che s’inserisce su azione di corner, e colpisce il palo. Passano due minuti e su altro calcio d’angolo è Paulinho che non ha il riflesso giusto per colpire a botta sicura. Alla prima occasione però il Belgio passa, calcio d’angolo buttato in mezzo al 13°, tocco involontario di Fernandinho e palla nella propria porta. Il Brasile si lancia in attacco provando a chiudere i Diavoli Rossi nella propria metà campo. Il Belgio attende e riparte, al 31° Lukaku porta avanti la palla poi la serve a De Bruyne che dal limite lascia partire il tiro vincente. Gabriel Jesus avrebbe la chance per accorciare le distanze ma il suo colpo di testa da centro area, finisce fuori. Passano 2 minuti e Courtois in volo respinge in corner il tiro di Coutinho. Il primo tempo si chiude col Belgio avanti 2-0.
Si riparte con Firmino al posto di Willian nel Brasile. La partenza è tutto un assedio brasiliano con al 54° la difesa belga e Courtois bravi a salvarsi. Al 61° gran contropiede del Belgio con la conclusione di Hazard fuori di nulla. I verdeoro ci provano con il tiro di Douglas Costa da fuori, Courtois salva. Al 76° si riapre la partita grazie al colpo di testa di Renato Augusto, su gran cross di Coutinho. Al 80° Renato Augusto va vicino alla doppietta, il suo tiro esce di niente con Courtois battuto. Il Brasile cresce e al 83° un gran assist di Neymar permette a Coutinho di andare al tiro, palla fuori di molto. Al 93° miracolo di Courtois che toglie da sotto la traversa un gran tiro di Neymar. Finisce così, il Brasile esce dal mondiale, il Belgio sogna e vola in semifinale contro la Francia.
BRASILE – BELGIO 1-2 (13° aut. Fernandinho (Br), 31° De Bruyne (Be), 76° Renato Augusto (Br))
Brasile (4-2-3-1): Alisson; Fagner, Thiago Silva, Miranda, Marcelo; Paulinho (72° Renato Augusto), Fernandinho; Willian (46° Firmino), Coutinho, Neymar; Gabriel Jesus (58° Douglas Costa).
Era il protagonista più atteso e non ha certo tradito le attese, Antoine Griezmann francese dell’Atletico Madrid ha trovato la doppiette che ha permesso ai Colchoneros di sconfiggere l’Olympique Marsiglia ed alzare al cielo di Lione l’Europa League.
E’ stata una gara che ha visto partire meglio i francesi di Rudy Garcia poi il pasticcio tra Mandanda e Anguissa al 21° ha lanciato Griezmann verso la porta ed ha sostanzialmente, insieme all’infortunio alla mezz’ora di Payet, indirizzato la sfida verso gli uomini di Simeone.
Ad inizio ripresa sempre lui, sempre Griezmann, ha completato l’opera con la doppietta che ha quasi definitivamente steso i francesi.
Nel finale gloria anche per il capitano Gabi autore del definitivo 3-0.
L’Atletico Madrid conquista la terza Europa League della propria storia mentre per la Francia arriva l’ennesima delusione in una finale europea per club.
Veniamo al racconto della gara.
La prima chance della gara, al 4° minuto, capita sui piedi di Germain che, ben imbeccato da Payet, entra calcia da dentro l’area ma la palla finisce sopra la traversa della porta di Oblak. Passano solo due minuti ed è ancora l’Olympique a provarci con il tiro di Rami che però non trova lo specchio. La partita si mantiene equilibrata con l’Atletico che non riesce a creare gioco. Il calcio però spesso è fatto di episodi ed al 21° Anguissa perde malamente la palla sul passaggio di Mandanda, Griezmann riceve il passaggio di Gabi, si presenta davanti al portiere e lo batte con grande facilità per il vantaggio Colchoneros. Al 31° altra brutta notizia per Rudy Garcia, il tecnico francese è costretto a togliere l’infortunato Payet, al suo posto dentro Lopez. La reazione dei francesi al doppio colpo, gol più uscita del capitano Payet, non si vede ed al riposo si va con l’Atletico avanti 1-0.
Si riparte con una novità, nell’Atletico fuori l’ammonito Vrsaljiko, dentro Juanfran. Al 49° sale nuovamente sul palcoscenico della gara Griezmann, l’attaccante francese dei colchoneros riceve palla da Koke, controlla in area e batte Mandanda in uscita. Come successo nel primo tempo, anche in questo caso non si vede la reazione dell’OM, anzi sono Godin con il colpo di testa e Koke con il tiro da fuori, a sfiorare il gol del 3-0. Al 80° lampo dell’Olympique: colpo di testa di Mitroglou con il pallone che sbatte sul palo interno e rientra in campo. Al 89° arriva anche il gol del 3-0 che viene firmato da Gabi con un preciso diagonale dentro l’area. Finisce così, è trionfo per l’Atletico di Simeone che mette in bacheca così la terza Europa League della propria storia.
Cristiano Ronaldo ha lanciato il guanto di sfida, Antoine Griezmann lo ha raccolto ed è pronto alla battaglia contro il fenomeno di Funchal.
Quella che andrà in scena domenica 10 luglio allo stadio di Saint Denis sarà una sfida dal doppio sapore per i due protagonisti sopracitati: prima di tutto ci si giocherà il titolo di Euro 2016 tra Francia e Portogallo ma la gara sarà anche fondamentale per dare indicazioni sul prossimo vincitore del pallone d’oro con Griezmann alla ricerca anche della vendetta per la Champions League persa in finale con il suo Atletico Madrid proprio contro il Real guidato da Ronaldo.
Torniamo un momento alla gara di ieri sera al Velodrome di Marsiglia.
Dal punto di vista delle occasioni la Germania probabilmente ha creato di più, ha avuto più chance ma l’assenza di Mario Gomez si è rivelata più pesante del previsto calcolando anche un Thomas Mueller che si è dimostrato il fantasma visto in tutto Euro 2016.
La Francia dal canto suo ha saputo cogliere al volo le occasioni, ha ringraziato Schweinsteiger che ha commesso un fallo di mano causando un calcio di rigore, il secondo in 5 gg dopo quello commesso da Boateng contro l’Italia, trasformato sul finire del primo tempo da Griezmann. Nella ripresa poi i transalpini sono riusciti anche a raddoppiare, siglando quello che si è rivelato il definitivo 2-0, sempre con Griezmann abile a girare in rete un’uscita non certo perfetta di Neuer dopo una splendida giocata di un Pogba in crescita.
Le parate di Lloris, fondamentale una sullo 0-0 su Emre Can, hanno poi fatto il resto, la Francia prosegue il suo percorso raggiungendo l’obiettivo minimo che i transalpini si erano proposti prima dell’inizio dell’Europeo, ovvero essere presenti sul prato di Saint Denis domenica 10 luglio per giocarsi la finale.
Adesso per i francesi c’è solo da superare l’ultimo ostacolo, un muro da abbattere che ha le sembianze sorridenti di Cristiano Ronaldo. Un obiettivo da centrare che sarà al centro di mente e cuore di tutti i calciatori Blues, uno però avrà la motivazione ancora più alta, perchè come detto certamente Antoine Griezmann vorrà alzare il trofeo di Euro 2016 al cielo di Parigi ma sicuramente Le Petit Diable avrà certamente la voglia di festeggiare in una serata di gennaio in quel di Zurigo.
L’AtleticoMadrid compie l’impresa. Protagonista assoluto della serata è stato l’attaccante francese Griezmann che con una doppietta ha steso il Barcellona, permettendo ai Colchoneros di ripetere quello già accaduto due stagioni fa, ovvero eliminare i catalani nei quarti di finale.
La quarta semifinalista è il Bayern Monaco che dopo lo spavento iniziale, per l’errore di Neuer che ha causato il vantaggio di Jimenez, ha ribaltato il risultato mettendo in cassaforte la qualificazione e rendendo così inutile il 2-2 di Talisca.
Dunque la maledizione del bis in Champions si ripete, il Barcellona non potrà difendere il titolo conquistato a Berlino, le squadre rimaste in corsa per la finale di Milano sono Atletico Madrid, Bayern Monaco, Manchester City e Real Madrid.
ATLETICO MADRID – BARCELLONA
L’Atletico Madrid riesce nell’impresa di eliminare il Barcellona.
In un bollente Vicente Calderon gli uomini di Simeone hanno il compito di ribaltare la sconfitta subita per 2-1 al Camp Nou e partono subito forte. Il Barça fa possesso palla ma non riesce a farlo con rapidità ed al 36° un’invenzione di Saul permette a Griezmann di trovare il colpo di testa vincente che vale l’uno a zero che sarà anche il risultato a fine primo tempo.
Nella ripresa il Barcellona cerca di schiacciare i padroni di casa nella propria area. L’Atletico però si difende bene, sa soffrire, sfiora il raddoppio con Godin e trova il 2-0 nel finale ancora con Griezmann che trasforma un rigore conquistato per un fallo di mano di Iniesta dopo un contropiede di Filipe Luis. I catalani avrebbero ancora la possibilità di trascinare la sfida ai supplementari ma il gol non arriva e a far festa sono i Colchoneros.
ATLETICO MADRID – BARCELLONA 2-0 (36°, 87° rig. Griezmann)
Quasi un tempo di paura, poi però il Bayern Monaco ha spazzato via tutte le speranze del Benfica, andando a ribaltare il risultato, con la parità ristabilita dai portoghesi nel finale, e volando così alle semifinali.
Il match come detto si mette subito male per i bavaresi, al 27° infatti, nonostante un possesso palla vicino al 80%, un’uscita a vuoto di Neuer permette a Jimenez di portare in vantaggio i padroni di casa. Il portierone tedesco si riscatta 3 minuti dopo salvando la conclusione sempre di Jimenez che avrebbe potuto lanciare i portoghesi su un pesante 2-0. Passata la paura ci pensa il solito Vidal a toglier le castagne dal fuoco, con una gran conclusione che è vale il pareggio al 38°. Si va al riposo sul risultato di 1-1.
Nella ripresa l’inerzia rimane in mano al Bayern che trova il raddoppio al 52° con la conclusione vincente di Müller. Il Benfica accusa il colpo e potrebbe incassare il gol del 1-3 ma Douglas Costa, al minuto 60, centra il palo. Il Bayern insiste nel cercare il terzo gol ma i lusitani non mollano e al 77° provano a riaccendere la fiammella della speranza grazie alla perfetta punizione di Talisca. Non basta, il risultato non cambia più, il Benfica esce imbattuto dal suo stadio ma in semifinale va il Bayern Monaco. BENFICA – BAYERN MONACO 2-2 (27° Jimenez (Be), 38° Vidal (Ba), 52° Müller (Ba), 77° Talisca (Be))