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  • Pescara-Genoa 2-0, il Grifone sprofonda

    Pescara-Genoa 2-0, il Grifone sprofonda

    L’ottava sconfitta nelle ultime nove partite sono più di una prova della crisi del Genoa, che con la sconfitta di oggi viene scavalcato dallo stesso Pescara e retrocede solitario al penultimo posto in classifica: l’incubo serie B si ripropone come non mai, e spesso, come accade nel calcio, a farne le spese potrebbe essere proprio la conduzione tecnica, con Gigi Del Neri sempre più in bilico.

    Sull’altra sponda invece Cristiano Bergodi centra la prima vittoria sulla panchina adriatica, acquisendo tre punti chiave in prospettiva salvezza, sfruttando le lacune dell’avversario e ringraziando le circostanze fortunate, come i legni colpiti dagli avversari.

    Primo tempo un po’ contratto, in cui prevale la paura di perdere rispetto alla voglia di vincere: soffre il Pescara, riuscendo a tamponare il gioco avversario, e in maniera casuale il Genoa arriva a sfiorare il goal in più occasioni. Nel tentativo di crossare, Vargas al 17’ centra la traversa, complice anche il vento che modifica pesantemente le traiettorie del pallone. Al 41’ sarà la volta di Kucka, il cui destro al volo si infrangerà ancora sulla traversa, fedele alleata dei padroni di casa. In mezzo ai due episodi uno svarione della difesa abruzzese che regala palla a Borriello, che spreca malamente una volta giunto in area e due conclusioni da fuori del Pescara degli stranieri Weiss e Bjarnason.

    L’Adriatico non risparmia fischi ai suoi beniamini, ma nella ripresa la partita cambia: per il Genova non è giornata e la sentenza la firma all’ 8’ Abbruscato, che porta in vantaggio i suoi. Bjarnason lancia bene in profondità Weiss, che da sinistra aggira il fuorigioco e serve rasoterra il centravanti pescarese, che non può esimersi dal depositare facilmente in rete di sinistro.

    Pescara-Genoa
    Pescara-Genoa © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Grandi esultanze per il vantaggio, probabilmente immeritato, che deprime oltremodo il Genoa, che sente il colpo e non reagisce a dovere. Non servono a molto i cambi orchestrati al 12’ da Del Neri: entra Seymour al posto di Merkel a centrocampo e Immobile, che rileva Toszer, va ad affiancare Borriello, ma i liguri non sono lucidi nel costruire.

    Poco prima della mezz’ora il Pescara, che oggi riuscirà nell’impresa di mantenere la propria porta inviolata, trova il raddoppio che chiude la partita con Vukusic, che servito in area ancora da Weiss trafigge un Frey non impeccabile. Rossi rileva Jankovic ma ormai la frittata è fatta. Il Genoa, in pieno stato confusionale, non riuscirà più a impensierire il Pescara né a riaprire minimamente il match, che terminerà col successo per due a zero dei padroni di casa.

    Sospiro di sollievo in casa biancoceleste, Genoa in crisi con Del Neri vittima sacrificale designata. La palla passa ora a Preziosi e all’eventualità di un significativo mercato di riparazione.

    PESCARA (4-3-1-2): Perin 7; Balzano 6, Cosic 6, Terlizzi 6 (16′ st Capuano 6), Modesto 6; Nielsen 6, Togni 6, Bjarnason 6.5; Weiss 7; Abbruscato 6.5 (29′ st Cascione sv), Vukusic 6.5 (42′ st Jonathas sv).
    In panchina: Pelizzoli, Zanon, Crescenzi, Romagnoli, Soddimo, Celik, Brugman, Quintero, Caprari.
    All.: Bergodi 7.

    GENOA (4-1-4-1): Frey 5; Sampirisi 6, Granqvist 5,5, Canini 5,5, Moretti 5,5; Toszer 5,5 (12′ st Immobile 5,5); Jankovic 5,5 (29′ st Rossi 5), Kucka 6, Merkel 5,5(12′ st Seymour 5), Vargas 6,5; Borriello 6. In panchina: Donnarumma, Krajnc, Piscitella, Said, Stillo, Melazzi, Hallenius. All.: Delneri 5

    PESCARA:
    Perin 7: Tra i migliori del Pescara. Fortunato nel primo tempo, quando il Genoa coglie due traverse, ma nel secondo tempo salva i suoi più volte.
    Weiss 7: Gara non brillantissima sotto il profilo realizzativo, ma nella ripresa i due assist forniti sono decisivi.
    Bergodi 7: Nonostante un primo tempo a favore del Genoa, motiva i suoi che nella ripresa ribaltano l’andamento del match e vincono.

    GENOA:
    Frey 5: Non ha colpe sul primo goal di Abbruscato, ma sul secondo partecipa in maniera determinante.
    Sampirisi 6: Buona prova nel primo tempo, più opaca nella ripresa, con Weiss, assist-man del Pescara, che gli sfugge in due circostanze decisive.
    Delneri 5: Il suo Genoa è sfortunato nel primo tempo, ma cala molto nel secondo, e va in palla senza riprendersi dopo il primo svantaggio . Ancora un risultato negativo.

    VIDEO PESCARA-GENOA

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  • Siena-Pescara 1-0, decide Valiani. Cosmi sorride

    Siena-Pescara 1-0, decide Valiani. Cosmi sorride

    Tre punti d’oro per il Siena di Cosmi, che nel pomeriggio supera al Franchi per 1-0 il Pescara. Gli abruzzesi concludono in nove uomini per le espulsioni nel finale di Capuano e Zanon, i quali salteranno il prossimo match casalingo che vedrà il Delfino sfidare la Roma del tecnico boemo Zeman. Vittoria striminzita ma meritata per i padroni di casa, passati in vantaggio alla mezzora del primo tempo grazie ad una pregevole conclusione di sinistro del trequartista Valiani. L’ex Bologna trafigge Perin regalando il successo ai propri compagni di squadra. Sebbene i toscani permangano in zona retrocessione, la quota salvezza è ora distante soltanto un punto. Se non avesse avuto la penalizzazione di sei punti, la squadra sarebbe in undicesima posizione.

    FORTINO– Quello del Franchi sta diventando sempre più un fattore per gli uomini di Serse Cosmi. Nelle sette partite disputate tra le mura di casa, il Siena ha conquistato 12 punti (sui 16 totali ottenuti senza la penalità). Tre le vittorie conquistate, tutte quante contro dirette concorrenti alla salvezza (Bologna, Genoa e Pescara oggi). Nelle altre quattro partite casalinghe i bianconeri hanno trovato il pareggio contro Torino, Udinese e Palermo, perdendo soltanto contro la capolista Juventus.

    AC Siena v Pescara - Serie A
    La gioia di Viviani dopo il gol siglato in Siena-Pescara | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    ERRORE CAPITALE – Il Pescara ha comunque molto da recriminare per la sconfitta odierna. A un minuto dal termine del primo tempo infatti Vukusic ha sciupato clamorosamente il calcio di rigore che il direttore di gara Irrati aveva concesso agli ospiti per il fallo di Contini sullo stesso croato. Bravo Pegolo nella circostanza. Piuttosto deludente anche il colombiano Quintero, il faro del centrocampo abruzzese. L’ex Nacional incappa in una giornata negativa, complice anche il lungo viaggio transoceanico che ha dovuto compiere dopo l’amichevole disputata nel New Jersey contro il Brasile. Per i ragazzi di Stroppa adesso il baratro della zona retrocessione torna ad un solo punto.

    Pagelle Siena-Pescara 1-0 (18-11-2012)
    Rosina 5: ci si aspettava un po’ di più dal ritorno in campo dell’ex granata, il quale però dimostra di essere lontano dal migliore stato di forma.
    Calaiò 5,5: fin troppo evidenti gli errori compiuti dall’ariete bianconero nel corso del match. Prima nel finale del primo tempo subito dopo il penalty sbagliato da Vukusic, e poi nel corso della ripresa.  Fortunatamente ci ha pensato Valiani a vestire i panni dell’uomo della provvidenza.
    Cosmi 6,5: l’allenatore dei toscani sta compiendo un piccolo miracolo. Raggiunte definitivamente le altre squadre, il Siena può continuare a stupire.
    Quintero 5,5: male nel primo tempo, migliora nella ripresa ma quella del colombiano resta in ogni caso una partita sotto la sufficienza. Se nel Pescara si assentano sia Weiss che Quintero la salvezza diventa più difficile.
    Vukusic 5: quanto pesa quell’errore dal dischetto. Sbarcato in Abruzzo come l’ennesima scommessa del presidente Sebastiani, la punta croata sta abbondantemente deludendo le aspettative.
    Perin 6,5: il migliore dei suoi nella sfortunata trasferta del Franchi. Le sue parate però non sono state sufficienti per salvare il Delfino dalla sconfitta contro il Siena.

    Il tabellino di Siena-Pescara 1-0 (18-11-2012)
    Siena: Pegolo 7; Neto 6,5, Contini 5,5, Felipe 6,5; Angelo 6, Vergassola 6, Bolzoni 6, Rubin 6; Valiani 6,5 (42′ st Del Grosso sv), Rosina 5 (21′ st Sestu 6); Calaiò 5,5. A disp.: Farelli, Campagnolo, Coppola, Dellafiore, Verre, Rodriguez, Bogdani. All.: Cosmi 6,5
    Pescara: Perin 6,5; Cosic 5 (36′ st Celik sv) Capuano 5,5, Bocchetti 6; Zanon 5, Nielsen 6, Cascione 6, Quintero 5,5 (22′ st Caprari 6), Balzano 6; Abbruscato 5, Vukusic 5 (11′ st Jonathas 5,5). A disp.: Pelizzoli, Romagnoli, Modesto, Matti, Soddimo, Birkir, Togni, Caprari. All.: Stroppa 5

    Il video di Siena-Pescara 1-0 (18-11-2012) [jwplayer config=”15s” mediaid=”160599″]

  • Inter ko con l’Hajduk ma avanza in Europa League

    Inter ko con l’Hajduk ma avanza in Europa League

    Prima sconfitta stagionale per l’Inter di Andrea Stramaccioni. Al debutto a San Siro dinanzi a 40mila spettatori, l’Inter ha perso clamorosamente 2-0 con l’Hajduk il ritorno del terzo turno preliminare di Europa League. Unica nota positiva della serata è la qualificazione al quarto turno preliminare, da giocare il 23 e il 30 agosto. Per il resto serata da dimenticare per la nuova Inter, che ha dimostrato di essere ancora un cantiere aperto e di dover urgentemente rimpolpare l’organico con qualche acquisto di livello. Il risultato dell’andata ha allentato troppo la concentrazione mentre l’Hajduk Spalato, dopo la disastrosa partita di andata ha dimostrato di stare meglio fisicamente raggiungendo con un gol per tempo una vittoria inutile ai fini della qualificazione ma sicuramente di prestigio in uno dei campi più importanti d’Europa.

    Partenza lenta dell’Inter, che da chiaramente l’impressione di non voler forzare i ritmi. I nerazzurri privi di Palacio, per lui riposo precauzionale causa risentimento muscolare, si affidano al duo Coutinho-Sneijder dietro a Milito. Proprio con Coutinho l’Inter va vicina al vantaggio se non fosse per la traversa che respinge il tentativo del brasiliano. L’Hajduk non sta a guardare e a metà ripresa si affaccia nell’area di rigore nerazzurra. Qui un distratto Samuel si rende autore di un fallo ingenuo punito con un calcio di rigore. Dal dischetto trasforma Vukusic, che spiazza un incolpevole Handanovic. L’Inter scossa dallo svantaggio prova subito a reagire illuminata da uno splendido Sneijder che manda Coutinho da solo davanti al portiere. Il brasiliano però dimostra poco sangue freddo e manda a lato di poco. Poi ci prova anche Fredy Guarin con un bolide dal limite dell’area troppo centrale per impensierire il portiere Blazevic.

    Inter © ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    Nella ripresa non cambia la musica e lo sa bene Handanovic, costretto a salvare la porta sull’incursione di Vukovic. Lo stesso Vukovic si rifà alla grande pochi minuti dopo siglando il gol della vita con una girata di sinistro degna di un gran giocatore. Il 2-0 dell’Hajduk spaventa i ragazzi di Stramaccioni, che inserisce Nagatomo al posto di Mbaye e il baby Longo al posto di Coutinho. I cambi non danno la scossa desiderata anche perchè Longo si dimostra ancora troppo giovane a questi livelli mancando la rete a tu per tu con Blazevic. I croati tentano l’impresa e vanno addirittura vicini al 3-0 sempre con Vukovic che fa tremare tutto il popolo nerazzurro, in primis Handanovic. Passato lo spavento l’Inter controlla la partita fino al fischio finale, dove una bordata di fischi dà la dimensione della figura rimediata dalla squadra nerazzurra.

    Andrea Stramaccioni a fine partita non fa drammi ma è consapevole del fatto che c’è tanto lavoro da fare. La partita con l’Hajduk ha palesato alcune carenze nella fase difensiva e la ferma convinzione di dover intervenire sul mercato ricercando un centrocampista mobile, un vice Milito, e un esterno difensivo nel caso di cessione di Maicon. Il presidente Moratti che ha assistito al match non dovrebbe avere molti problemi nell’accontentare le richieste del tecnico romano anche perchè un esordio del genere a San Siro non se lo aspettava neanche il più pessimista dei tifosi nerazzurri. Oggi l’Inter consocerà l’avversario nel quarto ed ultimo turno preliminare ma chiunque esso sia dovrà certamente fare meglio di ieri.

    HIGHLIGHTS INTER-HAJDUK 0-2 

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