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  • Mondiali di basket Turchia 2010: L’analisi delle squadre

    Mondiali di basket Turchia 2010: L’analisi delle squadre

    Oggi inizia in Turchia la 16esima edizione dei Campionati Mondiali di basket.

    Ai nastri di partenza si presenteranno 24 nazionali che, chi più, chi meno, hanno tutte l’ambizione di issarsi sul tetto del Mondo e dimostrare di essere la squadra più forte.

    Ecco l’analisi dei 24 team partecipanti a questa edizione:

    Gruppo A (Kayseri)

    ANGOLA: Uno degli stati guida del movimento africano della pallacanestro, ma ancora troppo poco livello di talento in squadra per sperare di passare il primo turno. Neanche la loro fisicità potrà fare miracoli.

    ARGENTINA: I sudamericani dovrebbero giocarsi con la Serbia il primato nel girone A; la squadra è molto solida ed esperta, forte dei 3 giocatori NBA nel roster: con Carlos Delfino (reduce da una stagione quasi perfetta nel suo ruolo a Milwaukee) Scola degli Houston Rockets e Oberto, con la regia di Prigioni e l’apporto di Kammerichs si potrebbe pure puntare al podio, ma sarà dura senza l’apporto del leader e anima della squadra Manu Ginobili e senza l’eclettico Andres Nocioni fuori in extremis per un infortunio alla caviglia.

    AUSTRALIA: I canguri crescono edizione dopo edizione e anche questa volta avranno voglia di fare un passo in avanti; le stelle saranno David Andersen che gioca nei Toronto raptors e Patrick Mills dei Portland Trail Blazers, ma dietro di loro il movimento cresce: ci sono infatti ben 8 giocatori “europei” più 2 NCAA che comunque non sono stati convocati (uno dalle chiare origine italiane, Dallavedova, classe 1990, che gioca a St.Mary’s), e potrebbero garantire quantomeno il passaggio del turno.

    GERMANIA: Non ci sarà Dirk Nowitzki stella dei Dallas Mavericks e nemmeno il naturalizzato Kaman, e così la Germania dovrà affidarsi per il passaggio del primo turno all’americano Greene e ad una serie di giocatori normali dalla buona esperienza europea, difficile sperare in qualcosa di più; tutto da vedere il giovane Elias Harris, classe 1989, che gioca a Gonzaga in NCAA. Sotto canestro possibile rivelazione il neo draftato dai Thunder (ma lasciato ancora un anno in Europa), il centro Tibor Pleiss, anche lui classe 1989. Passaggio del turno assicurato ma poi la corsa si fermerà presto

    GIORDANIA: Guidata dal coach portoghese Mario Palma, esperto di manifestazioni internazionali, la Giordania dovrebbe lottare con Angola per evitare l’ultimo posto nel girone. Squadra povera senza speranze per il prosieguo del torneo.

    SERBIA: Come al solito sarà una squadra giovane e piena di talento quella serba! Difficile capire dove potranno arrivare i ragazzi di coach Ivkovic, se sapranno evitare i black out che troppo spesso li bloccano nelle partite importanti. Se li eviteranno il podio potrebbe non essere una chimera; dopo la rissa dell’amichevole con la Grecia staranno fermi per 3 turni Nenad Krstic, centro degli Oklahoma City Thunder, e per 2 Milos Teodosic, guardia dell’Olympiakos, 2 delle stelle della formazione serba, ma Perovic e soci non dovrebbero soffrire troppo nel girone. I 2 squalificati quindi avranno tempo per mettersi in luce nelle sfide ad eliminazione diretta.

    Possibile classifica alla fine del girone: 1 ARG, 2 SER, 3 GER, 4 AUS, 5 ANG, 6 GIO

    Gruppo B (Istanbul)

    BRASILE: L’eterno coach argentino Ruben Magnano, oro con l’albiceleste alle olimpiadi 2004 contro l’Italia, guiderà un Brasile dall’età media elevata e dalla buona esperienza internazionale. Certamente questo è il gruppo di USA, Croazia e Slovenia quindi bisognerà fare sul serio fin dall’inizio, ma le prime 2 partite contro Iran e Tunisia dovrebbero dare fiducia ai verdeoro che potranno contare su 3 star NBA, Barbosa, Varejao (con ottima esperienza tra i professionisti americani), e Splitter (neoaquisto degli Spurs ma con grandi trascorsi europei a Vitoria), oltre che sui veterani Giovannoni, Alex Garcia, Huertas e Machado; Pesa l’assenza del centro Hilario Nenè, per guai al ginocchio, ma anche senza il pivot dei Denver Nuggets il passaggio del turno dovrebbe essere assicurato, e battendo una tra Slovenia e Croazia si potrebbe sognare qualcosa in più del probabile quarto posto nel girone B.

    CROAZIA: Tipica squadra slava dotata di grande talento e poca testa, le stella saranno Planinic, mai completamente esploso al CSKA Mosca, Ukic, che ha dovuto ripiegare in Turchia dopo una deludente esperienza NBA a Toronto, e Ante Tomic, gigante del Real Madrid di Messina che avrà finalmente l’occasione per dimostrare di essere un campione. Con Slovenia e Brasile si giocheranno i piazzamenti migliori dietro Gli U.S.A.

    IRAN: Il movimento cestistico iraniano cresce: prova ne è il gigante di 218 centimetri dei Memphis Grizzlies, Hamed Haddadi. Il livello comunque è ancora molto basso ma il futuro potrebbe essere roseo; Attesa per vedere il classe 1990 Arsalan Kazemi, ala appena reclutata dalla Rice University in NCAA, mentre tutti gli altri giocano in patria.

    TUNISIA: Dovrebbero concludere il girone all’ultimo posto alle spalle dell’Iran. Squadra senza grosse possibilità ed ambizioni, è già un successo che sia arrivata all’appuntamento finale riuscendo a passare le qualificazioni.

    SLOVENIA: Lotterà con la Croazia per il secondo posto del girone (ma attenzione al Brasile), coach Becirovic ha messo insieme un roster assortito, pieno di lottatori e di ragazzi dotati di grande tecnica; dovrebbe essere il mondiale della consacrazione per Goran Dragic, riserva di Steve Nash ai Phoenix Suns e reduce da una stagione veramente ottima, poi ci sarà il figlio del coach, Sani Becirovic, l’altro NBA Primoz Brezec sotto canestro, Lakovic e Nachbar (ex New Jersey Nets con ottimi risultati nella NBA), e potrebbero chiudere il girone alle spalle degli USA. Peccato per l’assenza di Beno Udrih che avrebbe reso la Slovenia fortissima nel ruolo di playmaker, potendo contare tra lui e Dragic.

    U.S.A.: Nonostante abbia ottenuto 12 rifiuti da tutti i 12 campioni olimpici di Pechino, coach Krzyzewski è riuscito a costruire tra tanti problemi una squadra che merita, comunque, ed in fin dei conti, i favori del pronostico nonostante l’età media giovanissima e nonostante manchi qualche giocatore di talento sotto canestro. In fondo Krzyzewski a Duke è abituato a lavorare con i gioavnissimi, poi avrà il supporto di Mike D’Antoni (New York Knicks) e Nate McMillan (Portland Trail Blazers) e, cosa scontata, il talento di team U.S.A., che comunque non è un Dream Team come negli anni passati ma potrà disporre di un buon livello di talento. Tutto poggerà sulle spalle del fenomenale Kevin Durant, secondo solo a LeBron James nella classifica dell’M.V.P. di quest’anno in NBA che è chiamato alla definitiva consacrazione dopo i 3 anni incredibili nella Lega. A soli 21 anni è diventato il più giovane miglior marcatore della storia della NBA e di questo passo anche i vari Kobe, Dwyane e LeBron dovranno fare i conti con la sua presenza che già risulta ingombrante e molto splendente. Inoltre ci saranno 3 stelle di prima grandezza e ormai affermate in NBA come Iguodala, Granger e Gay, 2 solidi veterani del calibro di Billups e Odom, la favolosa classe 1988 (che comprende anche Durant), che annovera Curry, Gordon, Love, Rose e Westbrook. Leggerini e poco talentuosi nel ruolo di centro, dovrebbero sopperire con il favoloso back-court e grazie al talento del numero 35 dei Thunder potrebbero vincere il loro primo campionato del mondo.

    Possibile classifica alla fine del girone: 1 U.S.A., 2 SLO, 3 CRO, 4 BRA, 5 IRA, 6 TUN

    Gruppo C (Ankara)

    CINA: Senza Yao Ming, che ha ripreso a lavorare da poco dopo 14 mesi di inattività per la frattura del piede, la stella sarà Yi dei Washington Wizards e purtroppo per gli asiatici non dovrebbe bastare a superare il primo turno. A meno di clamorosi harakiri di Porto Rico in primis e di Russia subito dopo.

    COSTA D’AVORIO: Dovrebbe chiudere il girone in ultima posizione.

    GRECIA: Per tornare sul podio mondiale la Grecia si affida ad un coach lituano, Jonas Kazlaukas, e ad un gruppo di giocatori consolidato che si conosce oramai da molti anni, formato da due blocchi “granitici” di Panathinaikos e Olympiakos; proprio l’esperienza dovrebbe essere l’arma in più di Diamantidis, Spanoulis e compagni; a causa della rissa con la Serbia, nell’amichevole giocata prima di questi Mondiali Fotsis e “BabyShaq” Schortsanitis salteranno le sfide con Cina e Porto Rico ma non dovrebbero esserci grossi problemi per il team greco, visto che la candidatura ad una medaglia è forte.

    RUSSIA: La Russia di David Blatt è un gruppo unico ed unito di giocatori che militano quasi tutti nel campionato di casa soprattutto nell’armata rossa del CSKA, con l’aggiunta di Mozgov neoaqusto dei Knicks di Mike D’Antoni; difficile dire dove possa arrivare la nazionale russa, la classe c’è, forse manca un po’ d’esperienza, in questo caso il vecchietto Holden sarebbe tornato molto utile. Peserà anche l’assenza di A.K. 47 ovvero Andrei Kirilenko, vero leader di questa squadra.

    PORTO RICO: Molti addetti ai lavori la classificano come la vera mina vagante del torneo, una squadra dotata di un talento eccezionale e con una serie di giocatori al top della forma, oltre che con un mix di giovani e anziani perfetto; la regia con J.J. Barea (che ha tenuto a lungo seduto in panchina Kidd a Dallas per minuti di riposo importanti), e Carlos Arroyo, play dei super Miami Heat, è una delle migliori del campionato, l’esplosività di Guillermo Diaz e dell’altro NBA Balkman (Denver Nuggets), oltre alla forza sotto canestro del veterano Santiago e dei 220cm di Ramos dovrebbero consentire a Porto Rico di passare agilmente il girone e poi di vagare “impazzito” per il tabellone ad eliminazione diretta.

    TURCHIA: I padroni di casa guidati da coach Tanjevic hanno preparato l’evento casalingo con cura maniacale e si presentarnno all’esordio contro la Costa D’Avorio al top della condizione; Turkoglu, reduce da una stagione deludente a Toronto (e passato recentemente a Phoenix), guiderà la Turchia insieme agli altri 3 giocatori NBA Ersan Ilyasova (Milwaukee), Erdem (Boston) e Asik (Chicago), con il resto del roster completato da gente di grande esperienza come Tunceri e Gonlum e talenti rtitrovati come Akyol; l’obiettivo di Tanjevic è il podio, con la spinta del pubblico potrebbe farcela. L’assenza di Okur priva i turchi di un grande punto di riferimento ma giocare in casa potrebbe dare la spinta in più per arrivare a grandi traguardi.

    Possibile classifica alla fine del girone: 1 TUR, 2 GRE, 3 POR, 4 RUS, 5 CIN, 6 CAV

    Gruppo D (Izmir)

    CANADA: 2 nomi NBA a roster, Joel Anthony (nessuna parentela con il ben più noto Carmelo) e Rautins, 2 giovani NCAA, con il classe 1991 Olynyk molto interessante, qualche “giocatore europeo” ma poco talento, potrebbe giocarsi il quarto posto con la Nuova Zelanda se le cose andranno per il verso giusto.

    FRANCIA: Non è certamente la migliore Francia che coach Collett poteva avere tra le mani per un mondiale, ma le presenze di Diaw (Charlotte Bobcats) e Batum (Portland Trail Blazers), prospetto dalle potenzialità impressionanti, bastano per garantire una squadra d’assalto; anche Ian Mahimni (Dallas) gioca in NBA, poi ci saranno De Colo, Florent Pietrus e Ali Traore a supportare le stelle, per passare il turno basterà, per andare oltre sarà molto difficile. Con Tony Parker Joakim Noah, Mickael Pietrus e RonnyTuriaf (i grandi assenti) si sarebbe potuto puntare in alto.

    LIBANO: Molto probabilmente perderanno tutte le partite, ma il loro successo è essere presenti e partecipare alla Manifestazione Mondiale.

    LITUANIA: Anche quì mancheranno le stelle vere, i vari Maciulis, Javtokas, Kleiza (punta di diamante della squadra dell’est ma non basterà per andare lontano) e Kalneitis basteranno per superare il primo turno, non certo per puntare alle medaglie.

    NUOVA ZELANDA: Dovrebbe battere il Libano e giocarsi il quarto posto con il Canada. Di più non potrà fare!

    SPAGNA: I campioni in carica guidati dall’unico italiano presente al mondiale turco, coach Sergio Scariolo, dovranno fare a meno di Pau Gasol stella dal talento spaventoso dei Los Angeles Lakers bi-campioni NBA, ma vanno comunque considerati la prima alternativa agli U.S.A.; i 2 NBA Rudy Fernandez (Portland) e Marc Gasol (Memphis), fratellino minore del più noto Pau, guideranno uno squadrone che può contare sul blocco Barcellona fresco campione d’Europa con la presenza di Navarro, Rubio e Vasquez e sul blocco Real Madrid formato da Garabjosa, Sergio Lull e Reyes, oltre che su San Emeterio, tiratore mortifero che potrebbe anche esaltarsi in questo mondiale.

    Possibile classifica alla fine del girone 1 SPA, 2 LIT, 3 FRA, 4 CAN, 5 NZL, 6 LIB

  • Coppa d’Africa: Ghana e Algeria ai quarti. Drogba torna al Chelsea

    Coppa d’Africa: Ghana e Algeria ai quarti. Drogba torna al Chelsea

    coppafrica_angola_2010
    Si ferma ai quarti la Costa d’Avorio di Didier Drogba fermata ai supplementari da una stoica Algeria. Sono gli ivoriani a condurre la partita e passare in vantaggio con Kalou dopo appena 4′ minuti. L’Algeria sembra aver subito il colpo ma nella ripresa trova la rete del pari con Matmour, è Keità ad illudere i suoi con il gol del nuovo vantaggio all’89’ ma dopo pochi minuti in pieno recupero arriva il gol di Bougherra che regala i supplementari all’Algeria, nei quali è un inzuccata di Bouazza a portare i suoi in semifinale dove incontrerà la vincente di Camerun-Egitto in programma oggi. Per Drogba e compagni arriva l’inaspettata doccia fredda che sicuramente farà felice Carlo Ancelotti per la possibilità di avere i suoi punteros.

    Salutano la competizione anche i padroni di casa dell’Angola sconfitti con il minimo scarto dal Ghana. La rete decisiva è stata messa a segno dall’ex udinese Asamoah Gyan nel primo tempo con un perfetto rasoterra che si infila alla destra del portiere. L’Angola le prova tutte per pervenire al pareggio, che ai punti meriterebbe, ma il Ghana con bravura e fortuna si salva continuando nella ricorsa al sogno vittoria.

  • Coppa d’Africa: il Ghana vola ai quarti, ma quanta fatica

    Il Ghana raggiunge i quarti di finale alle spalle della Costa d’Avorio nel girone B rimasto con solo tre squadre in gara per il ritiro del Togo dopo l’agguato che ha tolto la vita a tre componenti dell’organico. Basta un gol André Ayew al 30′ del primo tempo per battere il modesto Burkina Faso e regalarsi il quarto di finale contro i padroni di casa dell’Angola.

    Risultato ottenuto ma dal Ghana ci si aspettava molto di più, invece la squadra sembra non aver una giusta identità di gioco e nonostante la posta in palio è apparsa spesso senza idee. Il Burkina ha fatto il masso sforzo possibile mettendo in difficoltà la poco attenta ghanese ma non è riuscita a ristabilire la parità e la conseguente qualificazione.

    SPECIALE COPPA D’AFRICA ANGOLA 2010

  • Coppa d’Africa: al Mali non basta la vittoria. Angola e Algeria ai quarti, Sissoko torna alla Juve

    La Juventus sarà sicuramente contenta dei primi verdetti emessi nel girone A della Coppa d’Africa in corso in Angola. Con la terza ed ultima partita del girone il Mali pur vincendo per 3-1 contro il Malawi deve dir addio alla competizione e cosi i tanti big maliani in campo potranno tornare nei rispettivi club di appartenenza, farà ritorno in bianconero anche Momo Sissoko.

    I padroni di casa dell’Angola e l’Algeria pur dando vita ad una partita accesa chiudono sullo 0-0 qualificandosi alla fase successiva. Il Mali mostra i muscoli quando ormai è troppo tardi e nonostante la netta vittoria sul Malawi firmata dagli “spagnoli” Kanoute e Keita e da Bagayoko intervallata dal gol di Mwafulirwa deve abbandonare la competizione.

    SPECIALE SUD AFRICA ANGOLA 2010

  • Coppa d’Africa: l’Angola reagisce, il Mali di Sissoko quasi fuori

    Non stecca questa volta l’Angola padrona di casa e con un secco due zero sul Malawi si prende la vetta della classifica. In Malawi ha cercato di impostare una partita difensiva facendo le barricate alla ricerca del punto che li avrebbe portati quasi certamente alla qualificazione grazie all’impresa compiuta nelle prima giornata contro l’Algeria.

    Il bunker eretto da Kinnah Phiri dura solo un tempo, l’Angola nella ripresa infatti trascinata dai cinquantamila calorosi tifosi nel giro di cinque minuti trova il micidiale uno-due che decide la contesa. Sblocca il punteggio il bomber Flavio Amado grazie ad un perfetto colpo di testa su un traversone di Djalma. Il raddoppio arriva con Manucho abile a sfruttare un incertezza della difesa ospite.

    Nell’altra partita dell’incontro il Mali cede l’intera posta in palio all’Algeria abbassando notevolmente le possibilità di passaggio del turno. I maliani pagano la scarsa condizione delle sue stelle con Keità e Sissoko ancora alle prese con i postumi di brutti infortuni e con Kanoutè a mezzo servizio. Partita molto combattuta e decisa nel finale di primo tempo da un inzuccata di Halliche su assist di Ziani.

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  • Coppa d’Africa: Drogba non brilla, il Burkina Faso costringe al pari la Costa d’Avorio

    La Coppa d’Africa continua a regalare sorprese e dopo il rocambolesco 4-4 nel match inaugurale di ieri tra Angola e Mali oggi anche la Costa d’Avorio di Didier Drogba deve fare i conti con le molteplici insidie della competizione. Il poco quotato Burkina Faso è riuscito con una partita accorta a costringere al pari la favorita Costa d’Avorio. Il bomber di Carlo Ancelotti non ha brillato mentre Bakari Kone è riuscito nella difficile impresa di sbagliare tre conclusioni davanti al portiere. Gli ivoriani adesso torneranno in campo venerdi 15 gennaio contro il Ghana oggi a riposo per l’esclusione del Togo.

    Nell’altra partita di giornata si incontravano il Malawi strapazza l’Algeria con un netto tre a zero. Il Malawi alla vigilia della competizione era considerato una delle squadre meno quotate dell’intera competizione. Russell Mwafulirwa, Hellings Mwakasungula e Davie Banda i giocatori che hanno messo a segno i tre gol della vittoria piazzando il Malawi in testa alla classifica si mette male invece per l’Algeria che dovrà incontrare e battere i padroni di casa dell’Angola e il Mali per continuare nella rassegna.

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  • Coppa d’Africa: highlights Angola – Mali 4-4. Kanoute e Keita che gol

    La Coppa d’Africa inizia nel migliore dei regalando gol e spettacolo al numero sempre più elevato di curiosi e tifosi. La nazionale di casa in vantaggio per quattro a zero ha vissuto 15 minuti di straordinaria follia permettendo al Mali dello juventino Sissoko una miracolosa rimonta. Una doppietta di Keita e una inzuccata di Kanoute riportano sotto i maliani e negli ultimi secondi di partita è Yattabare.

  • Coppa d’Africa: Mali che rimonta! Con l’Angola finisce 4-4

    La Coppa d’Africa parte tra le mille polemiche susseguenti al terribile attentato di venerdì scorso ai danni della nazionale togolese e lo fa nei migliori dei modi. Il match inaugurale tra i padroni di casa dell’Angola e il Mali regala subito un pirotecnico 4-4 con la nazionale di casa che riesce nel difficile compito di farsi recuperare ben quattro reti.

    Il più quotato Mali di Kanoutè, Traorè, S.Keità e dello juventino Sissoko per 75′ minuti viene schiacciato ed umiliato dai padroni di casa. Il primo tempo si chiude sul doppio vantaggio della Nazionale di Manuel José grazie alla doppietta di Flávio Amado. Nella ripresa i rigori realizzati da Gilberto e da Manucho sembrano riaprir la partita, ma Keità trova il jolly in mischia e la partita cambia il suo cliché. Kanouté trova la rete del 4-2 a due minuti dal termine e pieno recupero ancora Keità a spingere il pallone in porta e 60 secondi dopo il nuovo entrato Yattabare trova il pareggio davvero insperato.

  • Coppa d’Africa: the show must go on. C’è anche il Togo ai nastri di partenza

    Coppa d’Africa: the show must go on. C’è anche il Togo ai nastri di partenza

    adebayor
    La Coppa d’Africa 2010 doveva esser solo l’inizio della festa del riscatto africano, il continente nero infatti per un anno intero sarà sotto i riflettori grazie all’assegnazione per la prima volta dell’organizzazione di un Mondiale di calcio. Il terribile agguato alla nazionale togolese ha fatto però cadere l’entusiasmo riportando alla luce il forte di clima di terrore e disagio che in questo popolo sembra innato.

    In tutto il mondo in queste ore si scatena il dibattito se è giusto o no fermarsi, interrompere tutto per rispetto dei tre morti e dei tanti feriti della truppa del Togo ma gli interessi economici obbligano anche a chi non avrebbe più voglia di dar calci ad un pallone di dover scendere in campo.

    La nazionale togolese nella notte sembra aver deciso di restare in Angola e prender parte alla competizione per onorare la morte dei loro tre connazionali, per far capire al mondo che pur essendo uno dei paesi più poveri al mondo e distrutti dalla ferocia dell’agguato il Togo ha la voglia di reagire per non darla vinta a una tribù di criminali. I vertici del governo togolese però non sono d’accordo con la scelta dei giocatori e chiedono subito un rientro in patria e sembra esserci in corso un braccio di ferro tra la squadra e le istituzioni nazionali, è il capitano e leader Emmanuel Adebayor a spiegare la situazione intervistato da una emittente radio francese “Vogliamo giocare ma faremo quello che il governo ci dirà di fare. Se la loro decisione è quella di farci tornare a casa, allora noi torneremo a casa”

    La competizione inizia oggi con la partita inaugurale tra i padroni di casa dell’Angola e il Mali e la sfida tra Malawi e Algeria, il Togo invece dovrebbe scender in campo domani contro il Ghana.

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  • Coppa d’Africa: il calcio va avanti, il Togo si ritira. E’ morto anche il portiere Obilale

    Coppa d’Africa: il calcio va avanti, il Togo si ritira. E’ morto anche il portiere Obilale

    togo - adebayor
    Il dramma che ha colpito la nazionale togolese lascia indifferenti gli organizzatori dell’edizione 2010 della Coppa d’Africa in Angola. Nonostante il terribile agguato che è costato la vita fino a questo momento a quattro persone (ci sono altri 3 feriti) la competizione domani prederà il via ma senza il Togo che come riferisce la BBC ha già lasciato l’Angola facendo ritorno a casa. I giocatori togolesi vivono un momento di sconforto e pur se fortunati nell’uscire vivi dal terribile agguato sono rimasti scossi dalla ferocia modalità dell’agguato.

    Emmanuel Adebayor, stella e capitano del Togo, ha deciso di tornare in Inghilterra. Lo ha annunciato il club dell’attaccante togolese, il Manchester City: ”E’ rimasto illeso nell’agguato e lui e i suoi compagni di squadra si sono incontrati e hanno tutti espresso il desiderio di ritirasi dal torneo”. La società, che è rimasta sempre in costante contatto con Adebayor, conclude affermando che al suo rientro a Londra al giocatore ”sarà dato tutto il tempo necessario per riprendesi dal terribile attacco”. Lo stesso Adebayor ha ammesso di essere ancora sotto choc e prima di ripartire ha detto di ”sentirsi fortunato per essere ancora vivo”.