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  • Italia preconvocati Prandelli c’è Di Natale. Sorpresa Destro

    Italia preconvocati Prandelli c’è Di Natale. Sorpresa Destro

    Domani sera o comunque lunedì entro mezzogiorno conosceremo i preconvocati di Prandelli per gli Europei di Polonia ed Ucraina. Saranno in trenta a raggiungere il centro sportivo di Coverciano per ritrovare le forze e cercare di far più strada possibile ad Euro 2012. Del gruppo dei trenta soltanto ventitre avranno la possibilità di vestire la maglia azzurra e per questo in queste ore è partito una sorta di totonome sui giocatori che grazie ad una stagione importante hanno messo in difficoltà il mister e adesso sperano di strappare una maglia per l’Europeo 2012. Ovviamente lo zoccolo duro della squadra è già formato e il completo recupero di Antonio Cassano toglie di fatto un’incertezza in attacco che resta comunque il reparto con i più grandi dubbi viste la defezione di Giuseppe Rossi ma anche per il campionato tutt’altro che esaltante di Gilardino, Pazzini e Matri.

    Alessandro Diamanti Italia preconvocati Prandelli | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Analizziamo l’Italia ruolo per ruolo evidenziando i dubbi di Prandelli e quelle che ad oggi dovrebbero esser le certezze. Tra i pali è oramai ufficiale l’esclusione di Federico Marchetti dopo la sfuriata nel match tra la Lazio e l’Udinese. Con Gigi Buffon dovrebbero esser confermati Morgan De Sanctis e Salvatore Sirigu anche se Emiliano Viviano cercherà di guadagnare una posizione nel ritiro di Coverciano. In difesa scontata la convocazione del blocco Juventus con Barzagli e Chiellini a far coppia titolare e Bonucci prima alternativa. Per il ruolo di quarto centrale sarà ballottaggio tra Ogbonna e Astori. Gli esterni Maggio e Criscito sono i due titolari le alternative dovrebbero esser Ignazio Abate che ha definitivamente superato Cassani e Balzaretti. Dovrebbe andare anche a Coverciano l’atalantino Peluso.

    A centrocampo sembra esserci soltanto un posto libero. Con Pirlo, Marchisio, De Rossi, Montolivo, Nocerino e Thiago Motta sicuri di un posto saranno Pepe, Giaccherini, Aquilani e sopratutto Diamanti a giocarsi le due maglie restanti. L’attacco è il più grande dilemma, sembra oramai scontata la convocazione di Antonio Di Natale, sicure quelle di Antonio Cassano, Mario Balotelli e Sebastian Giovinco restano liberi due posti. Prandelli porterà a Coverciano Osvaldo, Matri e i due giovani Borini e Destro che in virtù di una ottima stagione hanno tante possibilità di esser scelti.

    Italia preconvocati Prandelli, (sicuri di andare all’Europeo)
    Portieri: Gigi Buffon, Salvatore Sirigu e Morgan De Sanctis
    Difensori: Ignazio Abate, Andrea Barzagli, Leonardo Bonucci, Giorgio Chiellini, Mimmo Criscito, Cristian Maggio
    Centrocampisti: Daniele De Rossi, Claudio Marchisio, Riccardo Montolivo, Antonio Nocerino, Andrea Pirlo, Thiago Motta
    Attaccanti: Mario Balotelli, Antonio Cassano, Antonio Di Natale, Sabastian Giovinco

    Italia preconvocati Prandelli (in lotta per un posto)
    Portieri: Emiliano Viviano
    Difensori: Davide Astori, Federico Balzaretti, Mattia Cassani, Angelo Ogbonna
    Centrocampisti: Alberto Aquilani, Alessandro Diamanti, Emanuele Giaccherini, Simone Pepe
    Attaccanti: Fabio Borini, Mattia Destro, Alessandro Matri, Osvaldo

  • Milan, Ogbonna e Criscito per il dopo Nesta

    Milan, Ogbonna e Criscito per il dopo Nesta

    Sul futuro di Alessandro Nesta c’è una certezza, non di poco conto per i tifosi rossoneri, ossia che non andrà alla Juventus, evitando di seguire le orme del suo amico Andrea Pirlo. Nonostante ciò, all’età di 36 anni, il suo contratto in scadenza non verrà rinnovato dal club di Via Turati, e l’ex centrale della Lazio e della Nazionale, con tutta probabilità si trasferirà oltre Oceano, negli Stati Uniti, per chiudervi la carriera, disputando un’ultima stagione nel club di New York, i NY Red Bulls, dove militano anche Thierry Henry e Rafael Marquez. Dopo il saluto ad un baluardo di lungo corso come Alessandro Nesta, il Milan, dunque, ha già aperto la caccia ad un sostituto che possa essere all’altezza di sostituire un calciatore che, dal suo approdo nel lontano 2002, ha rappresentato sempre una certezza assoluta per la retroguardia, conquistando in maglia rossonera due scudetti, due Champions League ed una Coppa del Mondo per club.

    Le scelte di mercato della scorsa stagione hanno portato, giocando d’anticipo, il francese Philippe Mexes alla corte di Allegri, anche se le prestazioni dell’ex romanista hanno lasciato non poche perplessità, inducendo il Milan a guardarsi ancora attorno alla ricerca di un giovane promettente: in tal senso, l’attenzione è stata puntata sul clivense Acerbi, a metà fra i veronesi ed il Genoa, che si è messo in mostra nell’attuale stagione in gialloblu e che potrebbe approdare a Milanello già in Estate.

    Alessandro Nesta © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Oltre a lui, però, sembra che l’entourage rossonero stia valutando anche altre opzioni di maggiore esperienza, come quelle che conducono all’ex genoano (anche se cresciuto in casa Juventus, ndr) ed attualmente in forza allo Zenith San Pietroburgo, Mimmo Criscito, nel giro della Nazionale di Prandelli: il suo cartellino non sarà fra i più economici, considerando la trattativa con i russi, ma la duttilità del difensore campano potrebbe essere un punto a suo favore, considerando che può essere schierato sia da centrale difensivo che nel ruolo di terzino sinistro.

    Se la pista Criscito venisse accantonata, le alternative sul taccuino potrebbero essere Angelo Ogbonna del Torino, che ha rifiutato le convocazioni della Nazionale Nigeriana nella speranza di poter conquistare un posto agli Europei in maglia Azzurra e che recentemente è stato premiato con il riconoscimento “Gentleman Serie B” dedicato a Piermario Morosini, per la sua correttezza in campo. Il difensore granata, così come Criscito, può giocare sia da terzino che da centrale e potrebbe essere, pertanto, una validissima soluzione anche se pare esserci la concorrenza del Valencia da superare.

    Nel caso si puntasse, invece, su soluzioni “low cost”, potrebbero condurre a Cesare Natali, trentaduenne centrale attualmente in forza alla Fiorentina ma in scadenza di contratto e che, quindi, approderebbe a parametro zero: in tal caso un elemento decisivo nell’operazione potrebbe essere rappresentato dal procuratore del difensore, Mino Raiola, che intrattiene ottimi rapporti con il club rossonero. A tal proposito, infatti, lo stesse Raiola, ha lasciato intendere – tra le righe – che l’approdo del suo assistito in maglia rossonera non sarebbe affatto un’ipotesi remota: “Il ragazzo non accetta le condizioni del rinnovo con la Fiorentina ed ha la moglie milanese…Vedremo”.

  • Juventus, Marco Verratti dopo Pogba

    Juventus, Marco Verratti dopo Pogba

    Mentre il finale di stagione della Juventus entra nel vivo, la dirigenza bianconera lavora già in vista del futuro. Marotta e Paratici hanno già chiara la lista della spesa per la stagione 2012/2013.

    Dopo il “no” secco ricevuto da Alessandro Nesta, la Juventus dovrà pensare a rinforzare il reparto arretrato in vista della prossima stagione, che la vedrà impegnata su tre competizioni. Conte a riguardo ha le idee ben chiare. Il tecnico salentino ha individuato in Nemanja Vidic il candidato ideale a ricoprire il ruolo di centrale difensivo. Gli alti e bassi di Bonucci non danno garanzie a riguardo, quindi si pensa ad un top player, il quale possa sopperire ad alcune lacune difensive mostrate dai bianconeri in questa stagione. Tuttavia sarà difficile convincere il Manchester United a privarsi del proprio giocatore. Ecco perchè Marotta e Paratici hanno pronte le alternative.

    Marco Verratti © Giuseppe Bellini/Getty Images
    Sono due i nomi sull’agenda dei dirigenti juventini. Il primo candidato è Davide Astori, centrale difensivo del Cagliari, il quale ha mostrato una grande maturazione sotto l’aspetto tecnico e tattico, tanto da guadagnarsi la maglia della Nazionale. Il secondo nome è quello di Angelo Ogbonna, difensore del Torino. Se sul primo pare esserci già un accordo di massima con il Cagliari, il secondo difficilmente vestirà la maglia bianconera. La nota rivalità tra Juventus e Torino, non faciliterà di certo le trattative tra Cairo e la dirigenza juventina. Di fatto, in caso di cessione di Ogbonna ai “cugini-nemici”, porterebbe i tifosi del Torino a scagliarsi contro il proprio presidente, reo dell’ennesimo passo falso. Tuttavia, neanche Conte sembra stravedere per il centrale difensivo granata. La giovane età e la scarsa esperienza nella massima serie, fanno storcere il naso al tecnico pugliese, consapevole che a livello internazionale non si potranno commettere errori di inesperienza.

    Per quel che riguarda il centrocampo e l’attacco della Juventus 2012/2013, sono diversi i nomi da prendere in considerazione. Sempre calda la pista Pogba, centrocampista 19enne in forza al Manchester United. Mino Raiola, suo procuratore, spinge il suo assistito verso i bianconeri. Il giocatore francese ha preso tempo; sono due le alternative, o rinnovo con il Manchester o approdo alla Juventus su una base di 1,5 milioni per cinque anni.

    Marotta e Paratici hanno messo le mani anche su Marco Verratti, talentino del Pescara. Il giovane centrocampista ha ricevuto anche la consacrazione di Conte, che lo vedrebbe ricoprire il ruolo di vice-Pirlo nella prossima stagione. Sul giocatore è vivo però l’interesse di altre società, su tutte Milan e Inter.

    La Juventus pensa già al mercato del futuro dunque, chissà se in quel futuro ci sarà ancora spazio anche per Alessandro Del Piero.

  • Ogbonna, la Juventus sfida il Milan

    Ogbonna, la Juventus sfida il Milan

    La Juventus piomba su Ogbonna. Il difensore del Torino ha incantato tutti ieri sera nell’amichevole Italia-Usa, persa dagli azzurri per 1-0. Da tempo il giocatore suscita l’interesse delle grandi squadre. Lo scorso gennaio era stato il Napoli a farsi avanti con il presidente Cairo, senza però riuscire a trovare un accordo. In estate si preannuncia l’apertura di un’asta fra le maggiori società italiane per accaparrarsi il talentuoso difensore classe ’88, sarà l’occasione per l’ennesimo derby di mercato fra Milan e Juve?

    Non è passata inosservata la prestazione di Ogbonna nel match di Genova contro la Nazionale statunitense guidata da Jurgen Klinsmann. Il centrale difensivo del Toro ha ripagato in pieno la fiducia accordatagli da Prandelli disputando un secondo tempo da assoluto protagonista. Il test non era dei più probanti (Altidore non è chiaramente Messi), ma stupisce la personalità del ragazzo nato a Cassina 23 anni fa. Ormai non rientra più tra le “sorprese” della nuova generazione, essendo già da due anni il leader della retroguardia granata, e uno dei difensori più interessanti del panorama italiano.

    angelo ogbonna | © Claudio Villa/Getty Images

    Al termine dell’amichevole contro gli Usa Ogbonna ha incassato i complimenti di Buffon e Chiellini, due bianconeri doc, che non hanno esitato un secondo a spendere parole d’elogio nei confronti del calciatore granata. Conte sarà rimasto impressionato positivamente dalla maturità dimostrata nell’arco dei 90′, e l’autorevolezza nel proporsi in due ruoli diversi tra il primo e secondo tempo.

    Non sarà comunque un’impresa semplice portarlo via da Torino. Già nel recente passato il Napoli tentò di strappare Ogbonna ai granata per una cifra vicina ai 10 milioni di euro, prezzo per il quale il presidente Cairo rifiutò senza alcuna remora. Fra quattro mesi gli scenari potrebbero essere decisamente diversi. Dalle dichiarazioni dell’agente Branchini si evince facilmente che l’esperienza del proprio assistito a Torino sta volgendo al termine, confessando di aver avuto di recente contatti con le big italiane.

    Oltre alla Juve, anche il Milan è fortemente interessato ad Ogbonna. Al momento la strada rossonera è quella più percorribile, poiché Cairo non sembra intenzionato ad aprire una trattativa con gli acerrimi rivali bianconeri, tenendo conto inoltre la possibile rivolta dei tifosi granata. I rossoneri sono alla ricerca del sostituto di Nesta, e già in passato hanno dimostrato di avere un debole per i giovani talenti italiani (vedi El Shaarawy). Pochi mesi ci separano dall’inizio del calciomercato estivo, la partita infinita tra Milan e Juve proseguirà anche in estate.

  • Italia – Usa 0-1, le pagelle. Sentenza Dempsey, piace Borini

    Italia – Usa 0-1, le pagelle. Sentenza Dempsey, piace Borini

    Nell’Italia scesa in campo ieri sera a Genova si salva poco o niente. Da dimenticare la prima frazione di gioco, da apprezzare la generosità mostrata nel finale, grazie sopratutto alla verve del neo entrato Borini.

    Ottima prestazione degli Usa guidati da Klinsmann, che c’entrano l’impresa storica di battere per la prima volta la Nazionale italiana. Dempsey si conferma autentico trascinatore della formazione statunitense.

    Dopo il match di ieri il tecnico tedesco può sorridere ed essere fiducioso circa la qualificazione al Mondiale in Brasile fra due anni.

     

    PAGELLE ITALIA USA 0-1

    ITALIA
    Ogbonna 6,5
    : il giovane difensore del Torino mostra di possedere una personalità importante. Nel primo tempo gioca al fianco del bianconero Barzagli (6,5) senza commettere errori. Nella ripresa l’entrato in campo di Chiellini (6) gli consegna la fascia sinistra, di cui ne diventa padrone. Concentrazione mentale e fisicità non comuni per un ragazzo dell’età di Ogbonna, se si considera che ha soltanto 23 anni.

    Marchisio 5: deludente la prestazione del centrocampista juventino, schierato sul settore di centro-sinistra con al fianco il suo compagno di squadra Pirlo (5,5). La formazione sperimentale di Prandelli non deve servire come attenuante e in vista dell’Europeo ci si attende qualcosa di più dal Principino bianconero.

    fabio borini | © Claudio Villa/Getty Images

    Thiago Motta 4,5: il regista del Psg gioca in un ruolo non suo e si vede. Il guizzo in avvio di gara resterà un episodio isolato, tanto che il ct azzurro decide per la sua sostituzione alla fine del primo tempo. Nonostante Prandelli abbia indicato Cossu e Diamanti come possibili outsider nel ruolo di trequartista, fin qui all’Italia degli ultimi anni è mancato un leader in quella zona di campo. Utopia vedere Totti in Polonia e Ucraina?

    Giovinco 5,5: la “Formica atomica” non riesce ad incidere più di tanto sul match. Quando accelera sembra in grado di mettere in grossa difficoltà la difesa statuaria degli Usa, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. L’attaccante del Parma forse non è ancora pronto a disputare un Europeo da protagonista. I tifosi della Nazionale auspicano i rientri di Giuseppe Rossi e Antonio Cassano.

    Borini 6,5: esordio molto positivo per l’attaccante della Roma, a cui Prandelli concede l’ultima mezzora di gioco. Non è un caso che dopo il suo ingresso per uno spento Matri (5), la partita dell’Italia subisca una brusca sferzata. Solo la sfortuna e il portiere statunitense Howard impediscono al giallorosso di timbrare con un gol la sua prima presenza in azzurro. A fine partita incassa i complimenti del commissario tecnico. L’ex giocatore del Chelsea sta bruciando le tappe, e ad oggi non sarebbe una follia immaginare il numero 31 giallorosso nella comitiva che partirà fra 100 giorni in Polonia.

     

    USA
    Dempsey 7:  man of the match dell’amichevole vinta dalla Nazionale a stelle e strisce contro l’Italia. Il centrocampista del Fulham segna il gol che decide l’incontro al 10′ del secondo tempo. L’esperienza maturata in Premier League lo ha trasformato in un leader carismatico che catalizza tutte le azioni offensive dei propri compagni. Insieme a Bradley (6,5), il figlio dell’ex commissario tecnico, giganteggia a centrocampo.

    Altidore 6,5: più che un calciatore sembra un giocatore da Superbowl. Migrato in Olanda dove sta facendo le fortune dell’AZ, l’attaccante classe ’89 si è reso protagonista di un’ottima prestazione, condita dall’assist sui piedi di Dempsey per l’1-0 finale.

    Klinsmann 7: bella rivincita per l’ex ct della Germania, che nel 2006 fu costretto ad arrendersi in semifinale proprio contro l’Italia di Marcello Lippi. Nella conferenza stampa della vigilia aveva annunciato l’intenzione di giocare una partita offensiva, ma ciò che più ha stupito gli addetti ai lavori è stata la solidità difensiva mostrata dai suoi uomini. Il tedesco si augura di ritrovare gli azzurri nella rassegna iridata che si disputerà fra 2 anni in Brasile.

    Tabellino Italia Usa 0-1 
    Italia (4-3-1-2): Buffon 6, Maggio 6 (27′ s.t. Abate 6), Barzagli 6,5, Ogbonna 6,5, Criscito 5 (1′ s.t. Chiellini 6), Pirlo 5,5, Marchisio 5 (27′ s.t. De Rossi 5,5), Nocerino 5 (1′ s.t. Montolivo 5,5), Thiago Motta 4,5 (13′ s.t. Borini 6,5), Giovinco 5,5, Matri 5 (13′ s.t. Pazzini 5,5).
    Panchina: De Sanctis, Sirigu, Viviano, Bonucci, Astori, Balzaretti. Allenatore: Prandelli 5
    Usa (4-2-3-1):  Howard 6,5, Boccanegra 6,5, Cherundolo 6,5, Goodson 6, Johnson 6,5, (31′ s.t. Spector 6), Edu 6, Bradley 6,5, Williams 6, Dempsey 7 (48′ s.t. Buddle s.v.), Shea 6,5 (28′ s.t. Kljestan 6), Altidore 6,5 (34′ s.t. Boyd s.v.).
    Panchina: Guzan, Rimando, Cameron, Parkhurst. Allenatore: Klinsmann 7

    HIGHLIGHTS ITALIA USA 0-1
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  • Italia – Usa 0-1, Klinsmann sorprende gli azzurri

    Italia – Usa 0-1, Klinsmann sorprende gli azzurri

    L’amichevole tra Italia Usa termina con il successo storico degli americani guidati da Klinsman. Per la prima volta nella loro storia la Nazionale a stelle e strisce ha battuto la squadra azzurra.

    L’eroe della serata è stato il centrocampista Dempsey, autore del gol vittoria al 10′ del secondo tempo. Inutile il forcing finale degli uomini di Prandelli. Una reazione tardiva quella degli azzurri, apparsi lenti e privi del minimo sindacale di cattiveria agonistica richiesto da un’amichevole come quella di stasera.

    Tra le poche note positive si segnala la prestazione di Ogbonna e l’impatto di Borini sul match, al suo esordio con la maglia della nazionale. Delude la coppia d’attacco composta da Giovinco e Matri.

    clint dempsey | © Valerio Pennicino/Getty Images

    PRIMO TEMPO SOPORIFERO – Durante i primi 45′ minuti di gioco a Genova regna la noia, con gloriose canzoni del passato che risuonano più attuali che mai. La posizione di Thiago Motta inizialmente crea qualche grattacapo alla retroguardia statunitense, ma il centrocampista del Paris Saint Germain ben presto cade nell’anonimato del match.

    Meglio di lui non fa l’attaccante della Juventus Matri. L’ex cagliaritano non riesce mai a trovare giocate convincenti insieme alla “Formica atomica”, e anche la sua prova nel complesso è da ritenersi negativa. Gli Usa assolvono bene il compito difensivo, merito sopratutto del proprio allenatore, in passato schernito dai colleghi per via del suo gioco decisamente sbilanciato all’attacco.

    IL GOL VITTORIA – Il gol che decide l’incontro arriva poco dopo l’inizio della ripresa. Dalla sinistra Johnson crossa al centro per Altidore, e l’attaccante dell’AZ è bravo a servire all’indietro Dempsey che di destro incrocia dalla parte opposta di Buffon. Per il calciatore del Fulham si tratta del 25° gol con la maglia della Nazionale in 83 presenze, una media reti importante per un centrocampista.

    GENEROSITÀ NON PREMIATA – Prandelli rivolta come un calzino l’undici azzurro in campo e decide di varare al 13′ minuto del secondo tempo il tridente d’attacco. Borini va a sostituire un deludente Thiago Motta, mentre l’interista Pazzini prende il posto di un evanescente Matri. L’attaccante giallorosso si rende in più di un’occasione pericoloso difronte ai pali difesi da Howard, senza riuscire però a spezzare l’incantesimo della porta americana. Nel finale gli assalti della Nazionale italiana si fanno ancora più impegnativi per la difesa Usa che si compatta in maniera brillante. Klinsmann può sorridere, dopo la semifinale di Berlino 2006 è lui ad esultare mentre per Prandelli scatta un campanello d’allarme piuttosto inquietante qualora gente come Cassano, Giuseppe Rossi, Cassano mancasse agli Europei di Ucraina e Polonia fra 6 mesi.

  • Torino, un inizio di stagione da incorniciare

    Torino, un inizio di stagione da incorniciare

    Finalmente una stagione da Toro. Almeno per quanto riguarda le prime venti giornate nelle quali sono arrivati 41 punti ed un titolo di campione d’inverno conquistato con una giornata di anticipo. Numeri importanti, con ben 12 gare vinte e appena 3 perse, con soli 13 gol al passivo. Numeri che, se confermati dopo il giro di boa, potrebbe voler dire ritorno in Paradiso, o in Serie A se preferite.

    Urbano Cairo presidente Torino | ©Getty Images
     Dopo le delusioni degli anni passati i granata sembrano finalmente essere tornati ai livelli che gli competono, e il merito di tutto ciò va diviso equamente tra società, allenatore e giocatori. E trova inesorabilmente le proprie origini nell’estate scorsa, quando cioè è stata allestita la squadra e programmata la stagione. Cairo decide di cambiare e affida la panchina del Torino ad un tecnico di provata esperienza: Giampiero Ventura. Sul mercato si interviene con oculatezza creando un giusto mix tra giocatori esperti e giovani di belle speranze, molti dai quali giungono dalla Serie A. Tanto che arrivano in Piemonte i vari Antenucci, Basha, Coppola, Darmian, Guberti, Ebagua, Glik, Iori, Oduamadi, Stevanovic, Verdi e Vives. Ed in più la società decide di riconfermare alcuni pezzi da novanta, quali il difensore Ogbonna, già nel giro della Nazionale, e l’attaccante Bianchi, ambito da diverse squadre ma voglioso di riscattarsi con la maglia del Torino.

    La stagione comincia il 13 agosto con la Coppa Italia che però dura appena due turni per i granata, che dopo aver superato il primo turno contro il Lumezzane escono contro il Siena. Poco male: ciò che contava era rodare il gruppo in vista del campionato che avrà inizio il 27 agosto.  Esordio molto difficile in casa dell’Ascoli. Torino sotto per gran parte della gara ma Bianchi e Oduamadi ribaltano tutto nel finale. Il vecchio ed il nuovo tanto per intenderci: il mix sembra funzionare. Alla prima in casa però i granata rallentano pareggiando contro il Cittadella. Qualcuno intravede gli spettri del passato, ma non sarà così. La squadra di Ventura infatti si riscatta prontamente battendo Varese in casa e Vicenza fuori, e in evidenza ci sono ancora Bianchi e Sgrigna, tra i più positivi di inizio stagione. Il pari contro il Brescia non frena gli entusiasmi della truppa granata che colleziona ben cinque vittorie di fila. A farne le spese in casa propria Nocerina, Sampdoria e Verona, sul terreno dei granata Grosseto e Juve Stabia. La difesa si conferma tra le migliori, e non a casa Ogbonna di lì a poco sarà convocato, unico giocatore di Serie B, con la Nazionale maggiore. L’attacco dal canto suo è micidiale: vanno in gol praticamente tutti, dal trascinatore Bianchi ai vari Antenucci, Ebagua e Sgrigna. E probabilmente sarà questo uno dei punti di forza. Il ko di Gubbio viene visto come un incidente di percorso, e le gare vinte contro avversari duri come Empoli e Reggina, lo confermeranno. Spesso le vittorie arrivano nei minuti finali, un segnale di come i granata non mollino mai, da vera formazione di alta classifica.

    Ogbonna dal Torino all'azzurro | ©Getty Images
    Una mini parentesi di pareggite, in concomitanza con gli incontri con Sassuolo, Bari e Crotone non incide molto sulla graduatoria dei torinesi che si riprendono subito battendo Livorno e Pescara. La chiusura di anno solare non è delle migliori: la contestata sconfitta contro il Padova arrivata dopo il blackout, e sulla quale a quanto pare pende un altro ricorso, e il ko contro il Modena hanno fatto avvicinare le rivali ma non hanno intaccato il primato.

    Il Torino nonostante l’ottima prima parte di stagione è intenzionata ad intervenire sul mercato, ma non stravolgendo la rosa, e non ce ne sarebbe motivo, anzi. Ebagua, autore di un’ottimo inizio di stagione, è richiesto in Serie A. In particolare dal Novara, che potrebbe mettere sul piatto Meggiorini, giocatore visto di buon occhio dal team granata. In alternativa si potrebbe puntare su Jeda. Vicino invece l’esterno Alvarez del Palermo. Un paio di giocatori mirati dunque. Senza spese folli ma solo per puntellare una rosa di spessore.

  • Balotelli e Pazzini a casa, Prandelli chiama Osvaldo

    Balotelli e Pazzini a casa, Prandelli chiama Osvaldo

    Lo staff medico azzurro ha deciso di rispedire a casa Mario Balotelli e Giampaolo Pazzini, i due attaccanti hanno lasciato il ritiro della nazionale a causa dei rispettivi infortuni alla schiena e al tallone. Cesare Prandelli, per sopperire alle due assenze, ha chiamato l’italo-argentino della Roma Pablo Daniel Osvaldo, all’esordio nella nazionale maggiore dopo aver giocato con l’Under 21.

    © VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images
    Stringe i denti ma dovrebbe recuperare invece Giuseppe Rossi, vittima di una ricaduta al ginocchio infortunato prima della gara di Napoli. L’attaccante del Villarreal sta meglio e venerdì sera con la Serbia potrebbe anche giocare dall’inizio. Inoltre il ct, visto il forfait anche di Criscito, ha convocato Angelo Ogbonna, il difensore del Torino si aggregherà al gruppo azzurro domani perchè stasera è impegnato con il club granata nel turno infrasettimanale di Serie B con il Grosseto.   Infine Balzaretti, che sta seguendo un tipo di allenamento personalizzato, sarà disponibile solo per la seconda sfida contro l’Irlanda del Nord di martedì prossimo a Pescara. Probabile quindi che Prandelli decida di far giocare Chiellini sulla fascia sinistra con il compagno di reparto alla Juventus Andrea Barzagli, riconvocato in nazionale a distanza di anni, che prenderà il suo posto al centro della difesa.

  • Tris Toro Coppola, Verdi e Oduamadi. Comi al Milan

    Tris Toro Coppola, Verdi e Oduamadi. Comi al Milan

    Dopo tante indiscrezioni arriva finalmente l’ufficialità, il Torino risolve il problema portiere prendendo dal Milan Ferdinando Coppola. L’esperto estremo difensore protagonista nella scorsa stagione della cavancata verso la A con la maglia del Siena è sicuramente un punto di forza e un uomo su cui Ventura farà grande affidamento per via dell’esperienza e per averlo già avuto alle sue dipendenze.

    © Valerio Pennicino/Getty Images
    Insieme al portiere campano in granata arrivano due giovani promettentissimi del vivavio rossonero, l’eclettico Simone Verdi e il velocissimo Oduamadi due ragazzi interessanti che potranno solo crescere con un allenatore bravo con i giovani come Ventura. Dal tris di scambi ci guadagna anche il Milan, farà infatti il tragitto opposto il bomber della Primavera Gianmario Comi, classe ’92 e figlio d’arte sicuramente non farà rimpiangere Giacomo Beretta alla guida dell’attacco della Primavera rossonera di Dolcetti. Il gran numero di scambi però potrebbe nascondere un altro colpo interessante per i rossoneri, come scritto giorni addietro, il Milan vorrebbe inserirsi nella corsa all’acquisto di Angelo Ogbonna lasciandolo ancora una stagione in granata per poi portarlo a Milanello per prender l’eredità di Nesta e Yepes alla fine della prossima stagione.

  • Angelo Ogbonna, il Milan pensa al futuro

    Angelo Ogbonna, il Milan pensa al futuro

    Una società riesce a mantenrsi al vertice se è capace di programmare con raziocinio e oculatezza il suo futuro. Il Milan da sempre leader e attenta dopo qualche anno di appannamento sul mercato è tornato ad esser esempio di lungimiranza arrivando sempre prima della concorrenza su gli obiettivi prefissati. Se gli acquisti di Mexes e Taiwo, in attesa di mister X, hanno sistemato l’organico sulla prossima stagione il colpo El Shaarawy oltre ad esser un ottimo rincalzo per il presente è un ottimo biglietto da visita per il Milan che verrà.

    © Paolo Bruno/Getty Images
    Al piccolo faraone però nella prossima stagione si potrebbero aggiungere il centrocampista del Genoa Juray Kukca per il quale Galliani e Preziosi hanno già intrattenuto qualche cena esplorativa mentre oggi Tuttosport svela l’indiscrezione di un possibile accordo tra Cairo e Galliani per il promettente difensore Angelo Ogbonna. Il “colored” granata è stato premiato da Prandelli con la convocazione nella nazionale maggiore e le sue enormi qualità lo mettono in cima ai possibili punti di forza azzurri per la nazionale del futuro. Ogbonna interessa tantissimo anche a Juventus ed Inter e pare che anche il Manchester City sia disposto a sferrare un attacco. Il Milan grazie ai buoni rapporti con Cairo sarebbe disposto a prenderlo in questa stagione lasciandolo però in granata per aiutare Ventura nella scalata alla serie A. Galliani pare abbia proposto una cifra vicina ai 10 milioni di euro più le comproprietà o i prestiti di Coppola, Strasser e forse anche Paloschi. Ogbonna in rossonero nella prossima stagione andrebbe a prender il posto di Nesta e Yepes continuando la sua crescita alle spalle di Thiago Silva e Mexes.