Tag: angelo iacovelli

  • Calcioscommesse, 27 calciatori indagati a Bari

    Calcioscommesse, 27 calciatori indagati a Bari

    La procura di Bari ha emesso in queste ore tre diversi avvisi di conclusione delle indagini a carico di 36 persone coinvolte nell’inchiesta Calcioscommesse, fra cui compaiono ben 27 calciatori (sia attualmente in attività che non più, ndr), cui si contesta il reato di “concorso in frode sportiva”. Nel primo di questi avvisi, rivolto a 27 calciatori, si contesta loro tale reato nelle gare di serie B “truccate”: Bari-Treviso e Salernitana-Bari, rispettivamente del Maggio 2008 e del Maggio 2009, che i pugliesi decisero di “vendere” in cambio di denaro. Nel caso di Bari-Treviso, dieci calciatori baresi avrebbero incassato 70 mila euro al fine di concludere il risultato con il punteggio di 0-1 e, in quel caso, fu lo stesso calciatore trevigiano Willian Pianu a consegnare la somma pattuita ai colleghi baresi che, secondo l’accusa, sarebbero Ivan Rajcic, Vincenzo Santoruvo, Davide Lanzafame, Jean Francois Gillet, Marco Esposito, Nicola Belmonte, Nicola Strambelli, Massimo Bonanni, Massimo Ganci e Vitangelo Spadavecchia.

    Per Salernitana-Bari, invece, la somma offerta sarebbe stata di 150 mila euro, nei confronti di sedici calciatori del Bari (Andrea Masiello, Cristian Stellini, Davide Lanzafame, Vitali Kutuzov, Marco Esposito, Nicola Santoni, Alessandro Parisi, Daniele De Vezze, Gianluca Galasso, Simone Bonomi, Francesco Caputo, Jean Francois Gillet (oggi portiere del Torino), Corrado Mario Colombo, Raffaele Bianco, Mark Edusei e Stefano Guberti) e di Angelo Iacovelli, faccendiere della società pugliese che avrebbe avuto il ruolo di promuovere la frode e, poi, di incassare la somma complessiva e distribuirla: in tal caso, dunque, ad ognuno degli uomini coinvolti sarebbero andati 7 mila euro per concludere il match con la vittoria della Salernitana.

    Calcioscommesse, 27 calciatori indagati da Procura di Bari | © Giuseppe Bellini/Getty Images
    Calcioscommesse, 27 calciatori indagati da Procura di Bari | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Nel secondo avviso legato alla conclusione delle indagini sul Calcioscommesse, invece, si fa riferimento alla frode sportiva per le combine di Bari-Sampdoria di Aprile 2011 e di Palermo-Bari del Maggio 2011, due match che il Bari perse e per i quali secondo la procura i calciatori giallorossi indagati incassarono ben 140 mila euro. In particolare, per Palermo-Bari i nomi “caldi” sono Marco Rossi, Alessandro Parisi e Simone Bentivoglio che ricevettero la somma di 30 mila euro ciascuno in cambio della combine che prevedeva che il match dovesse finire con la vittoria del Palermo e con almeno tre reti complessive della gara: detto, fatto e l’accordo venne rispettato e la gara terminò proprio 2-1 per i rosanero siciliani. La combine venne effettuata anche con la collaborazione del “mediatore” Andrea Masiello, il quale ha deciso di patteggiare, ritenuto l’anello di congiunzione tra gli ex calciatori baresi e Hristian Ilievski ed altre persone dell’organizzazione rimaste, per ora, ancora ignote.

    Invece, nel caso di Bari-Sampdoria la combine si sviluppò con l’intervento del calciatore doriano Stefano Guberti che propose al barese Andrea Masiello la cifra di 50 mila euro da dividere con gli altri baresi partecipanti alla gara al fine di assicurarsi la vittoria della Sampdoria, circostanza che, poi, avvenne con il punteggio di 0-1 per i genovesi.

    Nel terzo avviso a chiusura dell’inchiesta Calcioscommesse, invece, si contesta il concorso per violenza privata nei confronti di tre capi ultras baresi – arrestati il 10 Maggio 2012 – i quali ebbero un ruolo attivo nell’effettuare una pressione psicologica ed, appunto, anche violenza fisica finalizzata a indurre i calciatori Baresi a perdere le ultime due gare del campionato 2010-2o11, contro il Cesena in trasferta e contro la Sampdoria in casa. Inoltre, agli stessi capi ultras viene attribuita anche la responsabilità per l’aggressione ad un calciatore del Bari intento a sottoporsi al controllo anti-doping, avvnuta subito dopo il match Bari-Chievo disputato il 20 Marzo 2011.

  • Calcioscommesse, sospetti sull’Inter di Mourinho

    Calcioscommesse, sospetti sull’Inter di Mourinho

    Inter-Atalanta, Over“. Questa sarebbe una dichiarazione lasciata da Angelo Iacovelli, uno dei pentiti dello scandalo calcioscommesse che sta investendo il mondo calcistico italiano, alla procura di Bari. Parliamo della stagione 2008-2009, esattamente la partita si giocò il 31 maggio 2009, gara di fine stagione. Risultato finale 4-3 e scommessa vinta. Le indagini sono state aperte e si cercherà di fare luce su questo match il prima possibile. I maligni sottolineano la doppietta di Doni (ex giocatore dei bergamaschi) in quell’incontro. Tutto è ancora in alto mare e il calcio italiano intanto rischia di sprofondare sempre più senza riuscire a vedere la luce infondo al tunnel. La credibilità ormai è compromessa e non rimane altro che cercare al più presto i colpevoli e fare piazza pulita.

    Era l’ultima partita di quella stagione, senza ansie e timori visto che gli obiettivi delle due squadre erano stati già raggiunti. L’Inter di Mourinho aveva già ottenuto lo scudetto, mentre l’Atalanta era già salva. Solo Ibrahimovic (a quel tempo giocatore dell’Inter) era motivato, puntando al titolo di capocannoniere (poi raggiunto). Insomma, la partita ideale per la combine. Secondo le prime ricostruzioni, la soffiata arrivò dopo quella famosa di Bari-Salernitana, come premio-ringraziamento per l’esito positivo della scommessa. Iacovelli avrebbe ricevuto informazioni da terzi e per questo motivo non possono uscire fuori nomi di possibili sospettati. Davanti al procuratore di Bari, l’ex tuttofare della società pugliese avrebbe dichiarato “Dopo la partita con la Salernitana non so da chi arrivò la dritta di scommettere forte sull’over tra Inter e Atalanta. Giocammo e vincemmo” . Insomma, più facile di così…

    Cristiano Doni
    Doni, autore di una doppietta nell’Inter-Atalanta del maggio 2009 © Valerio Pennicino/Getty Images

    Resta l’amaro in bocca per una situazione più grande di quanto possa sembrare e di quanto ipotizzato all’inizio, visto che ogni giorno continuano ad uscire nuovi e incredibili scenari, a conferma di un mondo ormai malato, che avrebbe bisogno di processi rapidi e sicuri per cercare di risollevarsi e tornare ad essere credibili agli occhi di noi tifosi e degli sportivi stranieri. Inter-Atalanta è solo l’ultima partita sulla quale si indagherà in ordine di tempo, ma non escludiamo a priori che possano uscire fuori nuove partite sospette.

    Inter-Atalanta 4-3, il video
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  • Calcioscommesse: interrogato Carobbio, l’inchiesta si allarga

    Calcioscommesse: interrogato Carobbio, l’inchiesta si allarga

    Sembra non finire più la vicenda legata al Calcioscommesse. Dopo l’ufficialità del verbale di Gervasoni, dove venivano coinvolti nello scandalo Mauri, Benassi e Sculli, ieri pomeriggio, a Cremona, è stato interrogato Filippo Carobbio, ex terzino del Siena, squadra incriminata negli ultimi giorni.

    Dopo la stagione trionfale del 2010/2011, la squadra toscana e alcuni dei suoi massimi interpreti, sono finiti sotto accusa della procura di Cremona. Prima Antonio Conte, citato come potenziale uomo-combine della “bisca”, ma mai chiamato in causa dalla stessa, poi il presidente Mezzaroma, schifato dall’andamanto delle indagini della procura e infine Carobbio, ex terzino del Siena, dove l’anno scorso ha collezionato ben 25 presenze.

    Filippo Carobbio © Maurizio Lagana/Getty Images

    E’ proprio quest’ultimo a farsi avanti come potenziale “pentito” dell’organizzazione-calcioscommesse. Carobbio è considerato una figura fondamentale per queste indagini, poichè prima di trasferirsi a Siena giocava proprio nel Bari, altra squadra sotto accusa. L’ex terzino di Bari e Siena dunque, conosce Angelo Iacovellli, massaggiatore della squadra pugliese, arrestato lo scorso 4 febbraio. Lo conosce benissimo, al punto che in occasione del suo trasferimento dalla società pugliese a quella toscana, fu proprio Iacovelli ad occuparsi di tutto, nel minimo dettaglio. Quando nel finale di stagione il Bari decise di vendersi alcune partite, Iacovelli si rivolse  proprio a Carobbio, nel tentativo di immischiarlo nella “grande combine”. Successivamente, da quel che si vocifera, sarebbe stato proprio Carobbio a presentare il gruppo degli zingari a Iacovelli.

    La Procura di Cremona ha parlato chiaro, in quanto fino ad ora sono circa  150 gli indagati, 50 le partite sospette, comprese tra Serie A e Serie B. Sicuramente, già dai prossimi giorni aumenteranno il numero degli indagati, e con loro si teme anche il coinvolgimento di altre partite finora “ignorate”. Tutto il mondo del calcio continua a tremare quindi!  Carlo Gervasoni, finora il calciatore italiano più collaborativo secondo il pm Roberto Di Martino, ha aperto i parametri di indagine a nuovi scenari. La Procura di Cremona si augura di scovare il marcio già dai prossimi giorni, dichiarando di aver visto finora pochissimi “pentiti” per quanto riguarda le ultime vicende del calcioscommesse.

  • Calcioscommesse, Manganelli fa tremare la Serie A

    Calcioscommesse, Manganelli fa tremare la Serie A

    Lo scandalo del calcioscommesse è pronto ad andare nuovamente in onda con una trama difficilmente immaginabile fino all’estate scorsa. A darne l’annuncio è nientemeno che il capo della Polizia Manganelli, il quale ha anche rigettato qualsiasi ipotesi di amnistia ventilata nei giorni scorsi. Lo spettacolo non riguarderà soltanto i giocatori di seconda e terza fascia, gli attori principali saranno gli stessi calciatori della Serie A, tra cui alcuni nomi eccellenti. Non ci resta che aspettare la presentazione del casting, che con tutta probabilità avverrà nei prossimi giorni.

    PUGNO DURO – Manganelli ha voluto lanciare un chiaro segnale a tutto il mondo del calcio, quando ieri mattina ha parlato dell’inchiesta sul calcioscommesse durante il primo seminario sulla legalità nello sport, tenutosi all’interno della Scuola di formazione della Polizia di Stato a Roma. Ha esplicitamente affermato che presto ci saranno importanti novità, chiarendo come le indagini siano giunte ad un momento cruciale. Riguardo l’amnistia paventata dallo stesso pm di Cremona Roberto Di Martino la scorsa settimana, Manganelli ha dichiarato che non ci sarà alcun provvedimento in questa direzione, rilanciando con forza il concetto di fermezza.

    SERIE A COINVOLTA – Fino ad oggi il calciatore più famoso finito in manette è stato Cristiano Doni. Entro breve però il centrocampista dell’Atalanta potrebbe essere in buona compagnia. I nomi che circolano in queste ultime ore stanno facendo tremare il campionato di Serie A. La prossima stagione i tifosi italiani rischiano di fare i conti con una raffica di asterischi affianco ciascuna squadra della massima serie. Secondo il sito di Sportmediaset, rischiano grosso le tifoserie di Lazio, Chievo e Bologna. Sarebbero infatti finiti nel mirino degli investigatori il vice-capitano biancoceleste Stefano Mauri, il leader gialloblu Pellissier e il difensore degli emiliani Portanova. In oltre gli stessi Bonucci e Almiron, per la loro precedente esperienza a Bari, sarebbero coinvolti nell’inchiesta soprannominata Last Bet.

    daniele portanova | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    PORTANOVA SI TIRA FUORI – Il centrale difensivo del Bologna si è presentato ieri presso la procura di Bari volontariamente per dichiarare la sua estraneità all’intera vicenda. Secondo il quotidiano Il resto del Carlino, Portanova avrebbe confermato agli inquirenti di aver ricevuto tre giorni prima del match Bologna Bari (ultima partita del campionato scorso, conclusosi con il risultato di 4-0 in favore dei pugliesi) la telefonata di Andrea Masiello (ora in forza all’Atalanta), specificando però come sia normale per ex compagni di squadra telefonarsi alla vigilia di una gara che li vede avversari. Ha inoltre dichiarato di aver ricevuto la visita di alcuni parenti dell’ex difensore del Bari, verosimilmente per convincerlo ad attuare la combine, chiarendo di averli mandati via senza che neanche potessero finire il discorso.

    IACOVELLI – Il nome di Portanova era stato riferito agli inquirenti da Angelo Iacovelli, l’infermiere che avrebbe fatto da mediatore tra i giocatori del Bari e i clan locali, il cui scopo era quello di servirsi delle scommesse per riciclare denaro. Durante il suo interrogatorio, Iacovelli affermò di aver avuto rassicurazioni da Masiello riguardo Bologna Bari, per via dell’accordo raggiunto con il difensore del Bologna.

  • Calcioscommesse, Iacovelli contro Andrea Masiello

    Calcioscommesse, Iacovelli contro Andrea Masiello

    Nella giornata di ieri si è svolto l’interrogatorio di Angelo Iacovelli, assistente-infermiere vicino all’ambiente del Bari calcio, da domenica scorsa in carcere dopo l’arresto scattato in concomitanza con quello di Mario Cassano, il portiere del Piacenza che fin qui ha negato ogni accusa rivoltagli da Cristiano Doni e l’ex compagno di squadra Carlo Gervasoni. Iacovelli avrebbe ammesso il suo ruolo di “tuttofare”, ed inoltre con le sue dichiarazioni avrebbe aggravato pesantemente la posizione di Andrea Masiello, l’ex difensore del Bari ora in forza all’Atalanta già ascoltato dagli inquirenti alcune settimana fa.

    L’assistente-infermiere ha ribaltato le affermazioni di Masiello rilasciate a gennaio, secondo le quali era lui stesso a fare pressioni sui giocatori della squadra pugliese per truccare le partite. Iacovelli ha dichiarato come in realtà fossero gli stessi calciatori del Bari, tra i quali la figura di spicco sembrerebbe essere proprio quella di Andrea Masiello, reputato da Iacovelli come il “direttore dell’orchestra” (a conferma fra l’altro delle motivazioni espresse dal gip Guido Salvini al momento dell’ordinanza cautelare, secondo le quali il ruolo del difensore bergamasco fosse molto più importante rispetto a quanto dichiarato da Masiello durante l’interrogatorio).

     

    Iacovelli ha confermato di essere lui la persona che passava il denaro degli “zingari” ai giocatori del Bari e che oltre alle combine tentate in Milan-Bari, Roma-Bari, Palermo-Bari, ci fossero anche quelle relative alle gare Bologna-Bari e Bari-Chievo, sostenendo di non aver ricevuto alcun premio extra dal gruppo degli “zingari” per i tentativi di combine che andavano in porto, eccetto nell’occasione di Palermo-Bari.

    La procura di Bari come quella di Cremona considerano Iacovelli un uomo-chiave per l’intero scandalo del calcioscommesse, e da ieri il nome dell’infermiere vedrà crescere la propria notorietà tra i mass media e gli appassionati di calcio, mentre è probabile che su Andrea Masiello si scatenerà la stampa locale e nazionale dopo le dichiarazioni di Iacovelli nella giornata appena trascorsa.

  • Calcioscommesse arrestato Cassano. Bufera Dainelli

    Calcioscommesse arrestato Cassano. Bufera Dainelli

    Il ciclone calcioscommesse continua a regalare sorprese facendo saltare fuori nuovi e clamorosi coinvolgimenti che mettono a serio dubbio la credibilità dell’intero sistema. Dopo i pesanti coinvolgimenti di due istituzioni come Beppe Signori e Cristiano Doni un’altra bandiera da ieri è finita nel mirino della giustizia sportiva: Dario Dainelli bandiera ed istituzione del Genoa spedito nell’ultimo giorno di mercato al Chievo. Il difensore del Grifone insieme ad Omar Milanetto, altro illustre nome spedito anzitempo fuori dal calcio che conta, secondo le ricostruzioni della Procura avrebbero avuto un ruolo centrale nella combine di Lazio Genoa. Secondo la Procura di Cremona i due avrebbero avuto contatti diretti con gli emissari degli “zingari” dai quali oltretutto avrebbero compensi economici dopo il “successo” nel match. Dario Dainelli ieri in lacrime ha smentito ogni illecito dicendosi stupito dal coinvolgimento non conoscendo oltretutto nessuno dei personaggi coinvolti nell’inchiesta.

    Mario Cassano arrestato scandalo calcioscommesse | ©Maurizio Lagana/Getty Images
    A difesa di Dainelli si schierano anche il patron del Genoa Enrico Preziosi che spiega il trasferimento come una conseguenza di una lite tra il giocatore e la curva nord “Sono mesi che si parla di questa partita. Non ci credo, qualora dovessero emergere prove ne prenderemo atto. Erano lì per un addio al celibato, in una discoteca dove vanno tutti i giocatori.” In rete invece inizia a passare la teoria di addii al Genoa proprio per il coinvolgimento diretto nel vortice calcioscommesse e la conseguente rottura con l’ambiente del Grifone.

    Questa mattina poi il calcioscommesse ha “regalato” nuovi sviluppi con gli arresti di Mario Cassano, portiere del Piacenza accusato di aver preso parte all’alterazione di almeno 3 incontri nel campionato di serie B 2010/201 (Piacenza-Albinoleffe, Atalanta-Piacenza, Siena-Piacenza) e del match Piacenza-Mantova nel 2008/2009. Cassano è stato oltretutto tirato in causa da Cristiano Doni per il match Atalanta Piacenza confessando di aver concordato come battere il rigore. Finisce in carcere anche Angelo Iacovelli, 44 anni, vicino agli ambienti sportivi del Bari e accusato di esser l’anello di congiunzione tra Ilievski e Gegic (capi della banda degli zingari) e i giocatori del Bari mediando agli accordi economici per l’alterazione delle partite.