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  • Juve perfetta, a Donetsk arrivano vittoria e primo posto

    Juve perfetta, a Donetsk arrivano vittoria e primo posto

    Qualificazione e primo posto. Una Juve pressoché perfetta sbanca Donetsk e chiude in testa il proprio girone mantenendo l’imbattibilità nella competizione, cosa riuscita in questo primo turno solo a Malaga, Schalke e Borussia Dortmund. E pensare che dopo i tre pareggi del girone di andata, specie quello di Copenaghen contro il Nordsjaelland, il profumo di Europa League era fortissimo. Come fortissimo era l’odore di biscotto contro gli ucraini. Nulla di tutto ciò invece ed una Juve accorta in difesa e rapida nell’offendere piazza il colpaccio contro una squadra che vinceva da sedici turni consecutivi a casa rendendo cosi nulla la goleada del Chelsea nell’altro match.

    Un successo meritato come detto, giunto su un autogol viziato da un fuorigioco di Lichtsteiner, ma se di errori arbitrali bisogna parlare sono stati diversi gli episodi andati contro la Juve, in particolare un calcio di rigore non assegnato dall’arbitro per un fallo di mano di Fernandinho. Alessio e Conte non cambiano nulla rispetto a quanto preventivato alla vigilia. In difesa torna Chiellini, in avanti c’è Giovinco accanto a Vucinic. Comincia meglio la squadra di Lucescu che seppur qualificata mira a chiudere al primo posto il girone. La Juve soffre nei primissimi minuti ma poi con grande personalità esce allo scoperto e comincia a macinare gioco. Di occasioni da rete, specie nei primi 45’ se ne vedono pochi. I bianconeri reclamano, a ragione, un rigore per un fallo di mano di Fernandinho su punizione di Pirlo ma l’arbitro lascia correre. L’asse Vucinic-Giovinco intanto funziona e anche bene, e da una loro combinazione nasce la palla gol più ghiotta del primo tempo ma la Formica Atomica dal limite e con lo specchio della porta completamente libero, se si eccettua il portiere Pyatov, apre troppo il tiro spedendo a lato. Intanto Chiellini fa tremare tutti richiamando l’attenzione della panchina per un fastidio al polpaccio: Caceres si alza per riscaldarsi ma la cosa, dopo l’intervallo, rientrerà.

    La ripresa comincia esattamente come era iniziato il primo tempo, ovvero con uno Shakhtar subito pimpante che si fa vivo con un tiro di Alex Teixeira a seguito di una respinta corta di Buffon. Palla fuori. Più ghiotta la chance capitata a Pirlo che dal limite dell’area colpisce il palo. Ma la Juve è viva e poco dopo trova anche il gol: Lichtsteiner riceve palla sulla destra e mette in mezzo un pallone che Kucher devia verso la propria porta nel tentativo di fermare Giovinco. Gli ucraini voglio il pari ma cosi facendo lasciano praterie ai bianconeri. Vucinic supera anche il portiere avversario ma sbaglia tutto. I padroni di casa di occasioni non ne creato se si eccettua un auto palo colpito da Asamoah. La Juve fa festa: quegli ottavi che sembravano una chimera ora sono realtà.

    La Juventus festeggia gli ottavi
    La Juventus festeggia gli ottavi © SERGEI SUPINSKY/AFP/Getty Images

    Le pagelle di Shakhtar Donetsk-Juventus:
    Fernandinho 6,5: Tra i brasiliani forse è quello che ha di meno la testa alle vacanze ma rischia tanto nel primo tempo quando colpisce la palla con le mani nella propria area.
    Willian 6: Più volte cerca di accelerare ma la retroguardia bianconera, stavolta, lo controlla abbastanza bene.
    Eduardo 5: Prova abulica la sua, tanto che raccatta anche un’ammonizione inutile.
    Chiellini 7: Prestazione maiuscola per lui che soffre anche un po’ di un risentimento al polpaccio ma porta la gara al termine. Peccato per quella ammonizione presa nel finale che non gli consentirà di giocare l’andata degli ottavi poiché diffidato.
    Pogba 6: Alterna cose buone ad errori che specie in quel punto del campo non si dovrebbero fare. Ma la gara gli è servita per fare esperienza.
    Giovinco 7: E’ una delle cause principali dell’autogol che ha portato i bianconeri al successo. Sempre pimpante nel primo tempo ha avuto una chance non sfruttata a dovere. Ma la sua prova va ben oltre la sufficienza.

    Il tabellino di Shakhtar Donetsk-Juventus
    SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov 6; Srna 6,5, Kucher 5,5, Rakytskyy 6, Rat 6; Fernandinho 6,5, Stepanenko 5,5; Alex Teixeira 5 (20′ st Ilsinho 6), Mkhitaryan 5,5, Willian 6; Eduardo 5 (1′ st Devic 6). In panchina: Kanibolotsky, Kryvtsov, Kobin, Gai, Douglas Costa. Allenatore: Lucescu 5,5
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6,5; Barzagli 6, Bonucci 7, Chiellini 7; Lichtsteiner 7, Vidal 6,5, Pirlo 6, Pogba 6, Asamoah 6; Giovinco 7 (47′ st Giaccherini sv), Vucinic 6,5 (43′ st Matri sv). In panchina: Storari, Caceres, Padoin, Marrone, Quagliarella. Allenatore: Alessio 7

    Le immagini video di Shakhtar Donetsk-Juventus
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  • Juventus a Donetsk per la notte della verità

    Juventus a Donetsk per la notte della verità

    Dentro o fuori. Champions League o Europa League. Tutto in una gara. Tutto in una notte. La Juventus si gioca una buona fetta di stagione nell’ultima gara del girone eliminatorio in casa dello Shakhtar Donetsk. Alla squadra di Conte, il quale per l’ultima volta seguirà la sua Juventus dalla tribuna visto che la squalifica si sta per concludere, basterà un pari contro i già qualificati ucraini. La “ics” sembra essere il risultato più probabile anche a guardare le quote dei bookmakers ma guai a parlare di biscotto. Alla vigilia infatti sia Lucescu che la formazione bianconera hanno respinto con forza questa ipotesi, ma è chiaro che ci saranno differenti motivazioni.

    Per i padroni di casa l’unica plausibile sembra essere quella della conquista del primo posto, anche se negli ultimi giorni si era parlato di un massimo impegno al fine di raggiungere il successo per favorire cosi una possibile qualificazione del Chelsea il cui patron Abramovich è socio in affari con il main sponsor dello Shakhtar. Pure invenzioni o fondo di verità? Anche qui i dubbi restano, ma l’unica cosa certa è che i tanti brasiliani presenti nella formazione di Donetsk sono con la testa alle vacanze considerando che dopo il match voleranno in Sudamerica per un mese di ferie. Dal canto suo la Juve sa di poter giocare per due risultati su tre ma di non potersi permettere di perdere visto che nell’altro match il Chelsea farà un sol boccone del Nordsjaelland.

    Giorgio Chiellini
    Giorgio Chiellini al rientro © Valerio Pennicino/Getty Images

    Praticamente come l’ultima volta in un girone di qualificazione dei bianconeri in Champions. In quell’occasione contro il Bayern Monaco finì male, malissimo. Storie diverse, anni diverse, squadre diverse. L’unica certezza è che gli ucraini hanno vinto le ultime sedici gare disputate in casa. Roba da rabbrividire, altro che il freddo dell’est. Passando alle due squadre Conte deve rinunciare oltre che sullo squalificato Marchisio anche su Lucio e Bendtner, rimasti a Torino a causa di problemi fisici. Risolti i problemi che riguardavano Chiellini e Bonucci: entrambi saranno della contesa. Sicuro l’inserimento di Pogba da titolare accanto al rientrante Vidal mentre Lichtsteiner e Isla sembrano in lizza per un posto sulla corsia di destra. Favorito lo svizzero anche perché la sciagurata prova del cileno contro il Milan è ancora un ricordo vivo nella mente del tecnico bianconero. Sulla sinistra invece rientra da titolare.

    In avanti solito dubbio riguardo al partner di Vucinic: Giovinco è comunque favorito su Matri e Quagliarella. Dall’altro lato nessun turnover per Lucescu che deve rinunciare al solo Luiz Adriano, protagonista del mancato fair play nella gara di Copenaghen.Ma in avanti ci sarà il temibile quartetto composto da Alex Texeira, Mkhiataryan, Willian ed Eduardo.

    Le probabili formazioni di Shakhtar Donetsk-Juventus:

    SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov; Srna, Kucher, Rakytskyy, Rat; Hubschmann, Fernandinho; Alex Texeira, Mkhiataryan, Willian; Eduardo. In panchina: Kanibolotsky, Shevchuk, Stepanenko, Ilsinho, Kobin, Gai, Devic. Allenatore: Lucescu

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah; Vucinic, Giovinco. In panchina: Storari, Marrone, De Ceglie, Giaccherini, Isla, Quagliarella, Matri. Allenatore: Alessio

  • Il derby è ancora bianconero. Marchisio e Giovinco affondano il Torino

    Il derby è ancora bianconero. Marchisio e Giovinco affondano il Torino

    Dopo due gare interne senza vittorie la Juventus torna a “violare” il proprio stadio e lo fa in una delle sfide più sentite dai propri tifosi, ovvero il derby contro il Torino. Un successo netto in favore dei bianconeri, rimasti per quasi un’ora in superiorità numerica e che per un tempo non erano riusciti a sbloccare il punteggio fallendo anche un calcio di rigore. Nella ripresa però Marchisio (doppietta) e Giovinco, due talenti nativi proprio di Torino e cresciuti nel vivaio bianconero, sbloccano la gara chiusa poi sul 3-0 permettendo di allungare, sebbene momentaneamente, su Napoli, Inter e Fiorentina.

    Per il Torino si allunga la striscia di derby consecutivi senza vittorie, ma la differenza di valori tra le due compagini è stata davvero grande. Unica nota stonata della serata uno striscione apparso in uno dei settori riservati ai padroni di casa che richiamava, in maniera ironica, la strage di Superga. Episodio questo che costerà non solo a livello di immagine ma anche pecuniario alla formazione bianconera che appena una settimana prima si era indignata per il pessimo gesto dei tifosi del Milan che avevano esposto uno striscione irriverente verso Pessotto. Tornando alla gara è poca storia con i bianconeri a fare il match e i granata chiusi in difesa. Il tutto nonostante il cambio di modulo di Conte che sorprende tutti schierando i suoi con il 4-3-3, rinunciando a Chiellini ed inserendo Lichtsteiner e De Ceglie come esterni bassi di difesa mentre in avanti Vucinic e Giovinco scalzano tutti gli altri.

    In avvio il predominio territoriale bianconero è piuttosto marcato, ma si fatica a concludere, con il Torino che invece sta bello rintanato sfiorando anche il vantaggio con Giaccherini che però apre troppo un bel diagonale da distanza ravvicinata. Pogba, complice un pasticcio di Gillet, potrebbe trovare anche la via del gol ma Rocchi lo ferma tra lo stupore generale per un fallo che non ha fatto. Troppo evidente invece quello che di li a poco commette Glik su Giaccherini in mezzo al campo: rosso diretto per il giocatore ospite e Juve in superiorità dal 36’. Una manciata di minuti dopo Basha, già ammonito, ferma irregolarmente Pogba in piena area di rigore. Rocchi grazia il granata ma concede il penalty che Pirlo, manco fosse Salas, calcia dritto dritto in tribuna.

    L'esultanza di Claudio Marchisio
    L’esultanza di Claudio Marchisio © Valerio Pennicino/Getty Images

    Ad inizio ripresa però Alessio prova ad alzare ancora di più il baricentro mettendo in avanti i centimetri di Bendtner al posto di Giaccherini. La Juve cinge d’assedio il Torino puntano continuamente su cross dal fondo. Ed è su uno di questi, ad opera di Giovinco, che la Juve passa con un colpo di testa di Marchisio. Solo accademia a questo punto per i bianconeri che prima con Giovinco di destro e poi con un sinistro di Marchisio chiudono i conti, in entrambi i casi su assist di Vucinic, senza considerare alcuni interventi risolutori di Gillet che evitano il peggio. Torino ancora una volta si tinge di bianconero: d’altronde il granata da queste parti non si vede da quasi 17 anni.

    Le pagelle di Juventus-Torino
    Marchisio 8: Il protagonista assoluto del match e non solo per i due gol, per giunta decisivi, ma per come trascini la squadra in un match che lui, torinese, probabilmente sente più degli altri.
    Pogba 7: Calcia, appena ne ha l’occasione. Si inserisce, appena può, e conquista anche un calcio di rigore. Ancora una prova di alto profilo per lui che sostituisce alla grande Vidal.
    Giovinco 7,5: Come Marchisio anche lui è di Torino e probabilmente questa vittoria assume un contorno particolare, anche perché è condita da un assist e da un gol. Stavolta probabilmente il suo zampino è più decisivo.
    Glik 4: Un folle. Un’entrataccia su Giaccherini che a lui costa l’espulsione ma al Torino un derby che sino a quel momento aveva gestito rischiando poco.
    Basha 4,5: Meriterebbe il secondo giallo, e dunque il rosso, sul fallo da rigore. Ma l’arbitro lo grazia. Al di là di questo episodio è assolutamente fuori gara.
    Santana 6: Corre e si propone parecchio. In un Torino abulico in fase offensiva si fa notare per volontà.

    Il tabellino di Juventus-Torino
    JUVENTUS (4-3-3): Buffon 6; Lichtsteiner 6, Bonucci 6, Barzagli 6, De Ceglie 6 (16′ st Asamoah 6); Pogba 7, Pirlo 6,5, Marchisio 8; Giaccherini 6 (1′ st Bendtner 5,5), Vucinic 6,5, Giovinco 7,5 (34′ st Matri sv). In panchina: Storari, Marrone, Lucio, Chiellini, Isla, Padoin, Pepe, Vidal, Quagliarella. Allenatore: Alessio 7
    TORINO (4-2-4): Gillet 6; Darmian 5,5, Glik 4, Ogbonna 5,5, D’Ambrosio 5,5; Basha 4,5, Gazzi 6; Cerci 5,5 (34′ st Sansone sv), Bianchi 5 (18′ st Stevanovic 5,5), Meggiorini 5,5 (40′ pt Di Cesare 5,5), Santana 6. In panchina: L. Gomis, Rodriguez, Agostini, Masiello, Brighi, Birsa, Vives, Verdi, Sgrigna. Allenatore: Ventura 6

    Le immagini video di Juventus-Torino
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  • Juventus-Torino formazioni: Chiellini out Conte torna al 4-3-3

    Juventus-Torino formazioni: Chiellini out Conte torna al 4-3-3

    A tre anni di distanza torna il derby della Mole. Juventus-Torino, questa sera, si sfideranno in una delle stracittadine più storiche d’Italia. La permanenza dei granata in Serie B per diverse stagioni non aveva permesso la disputa di questa sfida negli ultimi anni, e per la prima volta le due compagini si affronteranno, tra andata e ritorno, in stadi diversi. Stasera toccherà allo Juventus Stadium accendere i riflettori e ospitare una gara come al solito sentitissima nel capoluogo piemontese. Nonostante tutto però Conte, alla sua ultima gara da squalificato in campionato, farà un po’ di turnover risparmiando Vidal e Asamoah in vista del decisivo incontro di mercoledi contro lo Shakhtar Donetsk che potrebbe valere l’accesso agli ottavi di finale di Champions League.

    Al loro posto pronti Pogba, Giaccherini e Matri. In difesa, dove non ci saranno Chiellini e Caceres, si torna a 4 con l’ingresso di De Ceglie. Torna titolare anche Lichtsteiner, con Isla che siederà in panchina dopo la sciagurata prova di San Siro. Dall’altro lato Ventura recupera Basha ma dovrà rinunciare a Bakic. Per il resto dovrebbe essere confermata la solita formazione con Ogbonna regolarmente in difesa e con un solo dubbio in attacco: chi giocherà tra Sansone e Meggiorini accanto a Bianchi? Il rebus probabilmente verrà sciolto appena prima del match anche se Meggiorini sembra l’indiziato numero uno ad ottenere una maglia da titolare. Previsto, ovviamente, il tutto esaurito.

    Giorgio Chiellini
    Giorgio Chiellini © Valerio Pennicino/Getty Images

    Le probabili formazioni di Juventus-Torino:
    JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, De Ceglie; Pogba, Pirlo, Marchisio; Giaccherini, Vucinic, Giovinco. In panchina: Storari, Marrone, Isla, Asamoah, Padoin, Lucio, Pepe, Vidal, Bendtner, Matri, Quagliarella. Allenatore: Alessio
    TORINO (4-2-4): Gillet; Darmian, Glik, Ogbonna, D’Ambrosio; Basha, Gazzi; Cerci, Bianchi, Meggiorini, Santana. In panchina: L. Gomis, Di Cesare, Rodriguez, Agostini, Masiello, Stevanovic, Brighi, Birsa, Vives, Verdi, Sgrigna, Sansone. Allenatore: Ventura

  • Cos’ha detto Quagliarella ad Alessio? Nervi tesi in casa Juve

    Cos’ha detto Quagliarella ad Alessio? Nervi tesi in casa Juve

    Le sostituzioni, con annesso malcontento da parte di chi è costretto ad uscire anzitempo dal campo, sono una costante che si ripropone molto spesso, e che le Tv tendono sempre a sottolineare ed enfatizzare alla ricerca del particolare rivelatore che possa far trapelare dissidi e screzi all’interno dello spogliatoio. In casa Juventus, però, un simile episodio fa notizia considerando la filosofia del club bianconero in merito alla gestione delle problematiche interne orientata al vecchio adagio “i panni sporchi si lavano in casa”. Per tal motivo, l’episodio accaduto in Milan-Juventus durante la sostituzione di Fabio Quagliarella per lasciar spazio a Sebastian Giovinco ha suscitato grande meraviglia e curiosità, a tratti morbosa.

    Il “fatto” in questione è il seguente: Fabio Quagliarella viene richiamato in panchina, dopo una prestazione incolore condizionata dal rendimento insufficiente di tutta la squadra, esce dal campo visibilmente contrariato, con il capo chino. Prima di raggiunge la panchina, indossa il giubotto nero, e nella sua camminata lenta e rabbiosa, alza il bavero del piumino fino a coprire la bocca e volge la testa in direzione di Angelo Alessio, che si trova in piedi con lo sguardo volto verso il campo. Questo è ciò che le immagini hanno permesso di scrutare ma, a ben guardare, proprio nel momento in cui Quagliarella alza il bavero del giubotto, l’attaccante napoletano rivolge qualche parola all’indirizzo del vice di Conte e, a giudicare dalla mimica facciale, l’ umore del calciatore non è dei migliori, giusto per usare un eufemismo.

    Fabio Quagliarella contrariato dopo la sostituzione in Milan-Juventus
    Fabio Quagliarella contrariato dopo la sostituzione in Milan-Juventus | © Marco Luzzani/Getty Images

    Ovviamente non è dato sapere quali siano state le parole pronunciate da Quagliarella, ma ciò che appare con certezza è il suo nervosismo per una sostituzione che non ha digerito, forse anche a causa della frustrazione per non aver potuto incidere sulla gara a causa di una prestazione complessivamente molto opaca. Quel che pare molto probabile, è che le parole pronunciate da Quagliarella siano state l’espressione di un malcontento per aver dovuto lasciare il campo, sentendosi nuovamente “in discussione”.

    Tuttavia, a tal proposito, è necessario focalizzare l’attenzione sulle parole dello stesso attaccante napoletano nel post gara del match contro il Chelsea di martedì scorso, quando Conte lo ha schierato titolare e lui ha realizzato la rete del 2-0 contro i blues: complice l’euforia per la vittoria e la soddisfazione per la rete personale, Quagliarella aveva svelato un significativo retroscena che riguardava proprio le gerarchie ed i meccanismi di scelta del parco attaccanti bianconero, sottolineando la chiarezza adoperata da mister Antonio Conte fin dal ritiro estivo, preparando la squadra al fatto che in attacco non ci sono inamovibili e che tutti “gireranno”, come si usa dire in gergo calcistico. Per tal motivo, è chiaro che Fabio Quagliarella, così come tutti gli altri componenti del reparto offensivo della Juventus, sia ben conscio del fatto che il posto “fisso” non può essergli garantito e, dunque, la sua reazione di ieri è frutto di un malessere connesso a tale consapevolezza, un modo per rimarcare: “perchè devo uscire io e non qualcun’altro?” 

    Nel post gara Angelo Alessio ha cercato di minimizzare l’accaduto, affermando di “esser stato concentrato alle dinamiche di gioco e di non aver sentito cos’abbia detto Quagliarella. Questo, naturalmente, rientra nell’impostazione bianconera orientata a risolvere le problematiche al riparo da occhi ed orecchie indiscrete ma, con tutta probabilità, alla ripresa degli allenamenti la questione verrà affrontata direttamente da mister Conte che non avrà affatto gradito perchè la disciplina e l’autocontrollo sono per lui un requisito fondamentale. Ma il nervosismo di Quagliarella ed il presunto battibecco Marchisio-Bonucci, con il centrocampista che accusa il difensore dicendogli “stiamo perdendo per colpa tua”, sono segnali che il mister bianconero deve analizzare con molta attenzione prima che l’unione di intenti della squadra venga compromessa.

  • La Juventus passeggia sui Campioni d’Europa

    La Juventus passeggia sui Campioni d’Europa

    La parola d’ordine era Vincere, non c’erano alternative e così è stato: la Juventus ha schiacciato i Campioni d’Europa con un secco 3-0 regalando ai tifosi accorsi per sostenere fino all’ultimo istante di gara la propria squadra, una delle più belle vittorie della stagione oltre alla speranza per l’accesso agli ottavi di Champions.

    In uno Juventus Stadium che per l’occasione ha preso le sembianze di una bolgia, come richiesto dai bianconeri in conferenza stampa, la Juventus scende in campo con la mentalità non del “dentro o fuori” ma del “dentro a tutti i costi“. Bella, compatta, intensa e concreta, questa Juve dopo soli 5′ potrebbe tranquillamente stare sul risultato di 2-0 dapprima con Lichtsteiner che su tocco morbido di Vucinic impegna Cech costringendolo a deviare sul palo, qualche minuto dopo Quagliarella si libera al cross ed è Ivanovic che riesce a salvare in corner. Capovolgimento di fronte e su palla persa da Chiellini è Oscar che si beve la difesa bianconera lanciando Hazard il quale deve arrendersi davanti a Buffon. Lo Juventus Stadium trema per qualche istante ma poi ritorna padrone della situazione e riprende la marcia dalle parti di Cech. Ci prova debolmente Quagliarella su invito di Vidal, poi tocca a  Pirlo su punizione conquistata dal cileno ma il tiro è debole e facile da parare per Cech; infine Marchisio.
    Alla mezz’ora i bianconeri sembrano perdere smalto e lo dimostrano i due errori difensivi che portano a far tremare nuovamente lo Stadium specie al 35′ quando è Bonucci a mettere una pezza bloccando la conclusione a rete di Oscar.

    Juventus - Chelsea
    Juventus – Chelsea | © Claudio Villa/Getty Images

    Minuto 38′ questa volta le urla dello Stadium sono di gioia: un tiro dalla distanza di Pirlo viene leggermente toccato da Quagliarella quel tanto che basta per battere Cech. Passa circa un minuto e la Juve potrebbe raddoppiare: Asamoah crossa dalla sinistra, Luiz devia verso la sua porta ma Cole salva sulla linea. E sul capovolgimento di fronte il Chelsea si divora l’oppurtunità dell’1-1 con Buffon che viene graziato da Mata. Squadre negli spogliatoi con i padroni di casa che mantengono il vantaggio mentre dagli spalti arriva la conferma del 2-2 dello Shakthar.

    Nella ripresa niente cambi per Conte e niente cambio nel registro, insomma si riprende da dove si era lasciato, con la Juve che continua a cercare il gol della tranquillità: ci prova con Vucinic e Vidal ed ancora con il montenegrino che lanciato da Quagliarella viene atterrato da Ivanovic ma per il fischietto turco è tutto regolare. Gli uomini di Di Matteo si affacciano dalle parti di Buffon con Hazard ma qui è bravo Chiellini a fermare il belga.
    Di Matteo decide di richiamare Azpilicueta per Moses ma la partita cambia ancora a favore della Juve: Vucinic tocca per Asamoah che confeziona un assist perfetto a Vidal che dal limite tira in porta e, complice una deviazione di Ramires, è 2-0 per i Campioni d’Italia. Al 65′ finisce la partita di un instancabile Lichtsteiner, sostituito da Caceres mentre Di Matteo si gioca la carta Torres. All’81 è Vucinic, che durante la partita ha alternato preziose giocate a confusionari momenti di gioco, a chiedere il cambio perchè stremato, al suo posto Giovinco che nel giro di pochi minuti chiude definitivamente i conti con la palla del 3-0 anticipando l’uscita di Cech con un tocco di esterno destro. Adesso si pensa al Milan per il campionato ma la testa è già alla partita con lo Shakhtar, un punto ed accesso agli ottavi.

    PAGELLE JUVENTUS-CHELSEA

    Buffon 7: compie un miracolo sul risultato ancora di 0-0 su Hazard che cambia il destino del match. Il capitano trasmette sicurezza a tutto il reparto.

    Lichtsteiner 7: dopo la partitaccia contro l’Inter era sparito dalla circolazione, torna alla grande stasera macinando chilometri sulla fascia di sua competenza. Un treno.

    Vidal 8: il migliore in campo. Il Guerriero fa tutto, il difensore, il centrocampista e anche l’attaccante. Si sacrifica, un attimo prima lo vedi sul centrodestra, un attimo dopo sul centrosinistra a recuperare palloni, offre l’assist a Giovinco e segna il gol che di fatto taglia le gambe ai campioni d’Europa in carica, il nono in stagione. Mai gol banali, sempre decisivi. E’ ovunque.

    Pirlo 6.5: il direttore d’orchestra fa il suo con Oscar che non lo molla mai. Suo il tiro che porta al vantaggio dei bianconeri grazie al tocco di Quagliarella. Alcuni passaggi sbagliati e le leggerezze commesse in mezzo al campo che potevano essere fatali.

    Vucinic 6: Ancora debilitato dal virus gastrointestinale sbaglia tanto ed è impreciso sottoporta. La sua partita alterna tochi di magia a errori madornali. Esce a 10 minuti dal termine praticamente modificando la sostituzione programmata di Giovinco per Quagliarella.

    Quagliarella 7,5: l’eroe di Londra si ripete anche a Torino sbloccando il risultato con una deviazione da opportunista di area di rigore su tiro di Pirlo. Sabato contro la Lazio gli era andata male con la stessa dinamica trovando la risposta di un super Marchetti, stasera Cech non ha potuto fare nulla. Nono centro stagionale per lui, siete ancora del parere che alla Juve serva un attaccante?

    Cech 6: incolpevole su tutti e 3 i gol subiti dalla sua squadra. Sui primi due viene tagliato fuori da due devizioni, sul terzo tenta l’uscita disperata su Giovinco che lo beffa.

    Cole 5: salvataggio sulla linea a parte il terzino è uno dei peggiori in campo. Sbaglia passaggi semplici e perde il confronto diretto con Lichtsteiner.

    Ramires 6,5: senza ombra di dubbio il migliore del Chelsea, corre come un matto e lo si vede in tutte le zone del campo. Il recupero che fa su Asamoah è uno scatto degno di Usain Bolt.

    Oscar 5,5: non riesce a ripetere la grande partita dell’andata quando fu autore di una doppietta. Soffre le marcature asfissianti che gli riservano i difensori della Juve.

    Mata 5: un ombra, non riesce mai ad incidere. Nel primo tempo ha una buona occasione ma perde il tempo favorendo il recupero di Buffon.

    Juventus (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 7, Bonucci 7, Chiellini 7; Lichtsteiner 7 (22′ st Caceres 6.5), Vidal 8, Pirlo 6.5, Marchisio 6.5, Asamoah 7; Vucinic 6 (37′ st Giovinco 6.5), Quagliarella 7,5 (43′ st Pogba sv). A disp.: Storari, Pepe, Isla, Matri. All.: Alessio 7.
    Chelsea (4-2-3-1): Cech 6; Azpilicueta 5 (15′ st Moses 5.5), Ivanovic 6, Cahill 5, Cole 5; David Luiz 5.5, Mikel 5.5 (25′ st Torres 5); Ramires 6,5, Oscar 5.5, Hazard 6; Mata 5. A disp.: Turnbull, Bertrand, Romeu, Marin, Sturridge. All.: Di Matteo 5.

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  • Dentro o fuori Juventus-Chelsea le formazioni

    Dentro o fuori Juventus-Chelsea le formazioni

    Tutto in una notte: la Juventus si gioca l’accesso agli ottavi di Champions League contro il Chelsea questa sera alle 20:45 in un partita dove non bisognerà fare calcoli poichè l’unico risultato disponibile, che permetterebbe alla squadra di Antonio Conte di sperare nel passaggio del turno, è la vittoria. I bianconeri, reduci dal pareggio casalingo di sabato contro la Lazio nonostante una grandissima prestazione nella quale è mancato solo il gol, vogliono dimostrare di essere in un ottimo stato di forma e cercheranno di annullare il potenziale offensivo dei Blues che dispongono di trequartisti super come Mata, Oscar e Hazard. Il leit motiv della Juventus sarà attaccare fin dal primo minuto per scardinare la difesa londinese alla ricerca dei gol che permetterebbero a Buffon e compagni di ottenere una vittoria fondamentale per le sorti del gruppo E, ma allo stesso tempo sarà necessario difendersi ogniqualvolta  i temibili registi della fomrazione di Di Matteo proveranno ad andare a rete.

    Nella conferenza stampa di ieri l’allenatore in seconda Angelo Alessio ha predicato calma e concentrazione per un partita da dentro o fuori che molto probabilmente pregiudicherà gran parte della stagione: il passaggio del turno, oltre ad andare avanti nella competizione più prestigiosa d’Europa, porterebbe un ritorno economico essenziale per le finanze del club, e sul campo la Juventus vuole dimostrare che in Champions può ritagliarsi un ruolo importante, giocandosi una fetta di stagione proprio contro i detentori della trofeo.

    Mirko Vucinic
    Mirko Vucinic | © ADRIAN DENNIS / Getty Images

    Il dubbio amletico che afflige Conte in queste ore è se impiegare o meno Mirko Vucinic, reduce da una brutta influenza che lo ha reso indisponibile per due settimane saltando oltretutto le sfide contro Nordsjaelland, Pescara e Lazio. In caso di forfait il tecnico leccese opterà per l’utilizzo dal primo minuto della coppia Giovinco-Quagliarella, ma l’allenamento sostenuto ieri dal montenegrino fa pensare ad un suo impiego fin dalle battute iniziali. Per il resto squadra confermata con Buffon tra i pali, Barzagli, Bonucci e Chiellini sulla linea difensiva, il probabile ritorno di Lichtsteiner sulla corsia destra dopo le ultime uscite non certo convincenti, Vidal, Pirlo (assente contro la Lazio per squalifica), Marchisio e Asamoah sul lato sinistro, coppia d’attacco formata da Vucinic e Quagliarella. Fondamentale sarà l’approccio al match dei giocatori chiave della squadra bianconera, in primis Pirlo, a cui saranno affidate le chiavi del centrocampo, e gli inserimenti di Vidal e Marchisio, vero punto forte della Juve targata Conte.

    Nel Chelsea mancherà l’infortunato John Terry, assenza indubbiamente pesante nelle file degli inglesi, ma Di Matteo può contare sulla fisicità di Gary Cahill al fianco di David Luiz a protezione del portiere Cech. A destra ci sarà Ivanovic e a sinistra Ashley Cole, mentre i due mediani alle spalle dei tre trequartisti dei blues saranno Ramires e John Obi Mikel. Mata, Oscar e Hazard saranno a supporto dell’unica punta Fernando Torres, altro spauracchio per la difesa bianconera che dovrà limitare gli attacchi degli avversari non commettendo sbavature. Al Chelsea andranno bene 2 risultati su 3, alla Juventus serve solo vincere per ipotecare il passaggio del turno che dovrà comunque ottenere nell’ultima sfida di Donetsk contro lo Shaktar.

    JUVENTUS-CHELSEA  PROBABILI FORMAZIONI

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Vucinic, Quagliarella.
    A disp.: Storari, Lucio, Caceres, Giaccherini, Pogba, Giovinco, Matri.

    Chelsea (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, Cahill, David Luiz, Cole; Ramires, Mikel; Mata, Oscar, Hazard; Torres.
    A disp.: Turnbull, Azpilicueta, Marin, Romeu, Bertrand, Sturridge, Moses.

  • Juve-Lazio, Vucinic ko gioca Giovinco. Pogba vice Pirlo

    Juve-Lazio, Vucinic ko gioca Giovinco. Pogba vice Pirlo

    La Juventus per tornare a vincere allo Stadium e mantenere il vantaggio su Inter e Napoli, la Lazio per continuare il magic moment cominciato con il derby e proseguire nella lotta per un posto in Europa. Grandi motivazioni per entrambe le squadre dunque in vista del posticipo delle 18. Antonio Conte non vuole cali di tensione dei suoi tanto che non ricorrerà al turn over nonostante l’impegno di martedì contro il Chelsea schierando la migliore formazione possibile contro una Lazio imprevedibile e che potrebbe dare filo da torcere ai bianconeri.

    Due assenze, pesanti, per parte, con i torinesi che si presentano all’appuntamento senza lo squalificato Pirlo e l’influenzato Vucinic. Per il montenegrino è la seconda volta in poche settimane che deve dare forfait per lo stesso motivo.  Tornerà, ma partirà dalla panchina, Pepe, lo scorso anno decisivo nella sfida che di fatto lancio la Juventus verso la conquista dello scudetto.  Titolari invece Pogba e Quagliarella, il quale cosi giocherà in avanti con Giovinco. Sulla destra invece Isla la spunta ancora una volta su Lichtsteiner . Dall’altro lato Petkovic, il quale opterà per un 4-5-1 con Klose unica punta, deve fare a meno del capitano Mauri e dell’esterno Lulic, entrambi squalificati. Al posto del giocatore bosniaco spazio a Radu mentre in mezzo al campo dovrebbe agire l’esperto Brocchi. Per il resto squadra confermata con Hernanes e Candreva che in mezzo al campo dovranno dare quella marcia in più che serve ai biancocelesti.

    sebastian giovinco | ©Claudio Villa/Getty Images

    Le probabili formazioni di Juventus-Lazio:
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Isla, Vidal, Pogba, Marchisio, Asamoah; Giovinco, Quagliarella. In panchina: Storari, Rubinho, Lucio, Lichtsteiner, Caceres, De Ceglie, Giaccherini, Marrone, Padoin, Pepe, Matri, Bendtner. Allenatore: Alessio

    LAZIO (4-5-1): Marchetti; Konko, Biava, Dias, Radu; Candreva, Brocchi, Hernanes, Ledesma, Gonzalez; Klose. In panchina: Bizzarri, Carrizo, Ciani, Cana, Cavanda, Ederson, Stankevicius, Onazi, Zarate, Floccari, Kozak, Rocchi. Allenatore: Petkovic

     

  • Una Juve Super a valanga con il Pescara. Quagliarella show

    Una Juve Super a valanga con il Pescara. Quagliarella show

    E’ tutta un’altra Juve quella vista nei match successivi al ko contro l’Inter, dopo la vittoria schiacciante in Champions League contro il Nordsjaelland i bianconeri hanno letteralmente travolto nell’anticipo serale di ieri il Pescara di Mister Stroppa con un risultato tennistico di 6-1 per gli ospiti.

    Gli uomini di Conte hanno dall’inizio dettato la loro superiorità contro un Pescara che ha cercato di reagire alla grinta e furia degli avversari ma con scarsi risultati. Protagonista assoluto della sarata allo Stadio Adriatico Fabio Quagliarella che ha siglato la sua prima tripletta oltre ad aver servito un assist a Giovinco. Di Vidal e Asamoah le altre due reti mentre il gol che aveva ridato speranze agli abruzzesi è di Cascione. Ma andiamo con ordine.

    Bianconeri che partono subito a testa bassa puntando la porta difesa dal giovane Perin, il primo a porvarci è Giovinco con due tiri dalla distanza nei primi 5 minuti di gioco che esaltano il giovane portiere. Ci provano anche Marchisio ed Asamoah ma al 9′ è Vidal che recupera palla sulla trequarti, chiude in triangolo con Giovinco e batte Perin.
    Il vantaggio galavanizza i bianconeri che a testa bassa continuano ad attaccare e a provarci per il raddoppio. Raddoppio che arriva al 22′ con Quagliarella che raccoglie un assist di Isla mettendo in rete con un destro che batte Perin. Quando i giochi sembrano ormai quasi chiusi ecco che arriva la reazione del Pescara che dapprima, al 24′, trova con Quintero il palo su calcio di punizione e al 25′ la rete che riapre la partita. Purtroppo però per gli uomini di Stroppa la Juve dell’ultima settimana è una Juve diversa da quella di avvio campionato e così è Asamoah a riportare gli abruzzesi sul pianeta terra gelando l’Adriatico con una conclusione in rovesciata su un pregevole assist di tacco di Quagliarella.

    Fabio Quagliarella
    Fabio Quagliarella tripletta in Pescara-Juventus © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Siamo alla mezz’ora e partita che sembra già destinata a concludersi sul punteggio di 3-1 per gli ospiti. In realtà la fame di gol dei Campioni d’Italia trova ancora spazio al 38′ con Giovinco che servito da Quagliarella infligge il 4-1 con uno spettacolare tiro al volo. E’ dominio Juve che prima di andare negli spogliatoi vede Marchisio salvare il risultato sulla linea di porta poi è ancora Quagliarella a siglare il 5-1 con un potente destro. Curiosità tutti i gol della Juve sono entrati nello stesso angolo basso alla destra di Perin.

    Nella ripresa si assiste ai cambi di Alessio che richiama Isla per Padoin, Chiellini per Marrone e Quagliarella per Bendtner, prima però l’attaccante partenopeo decide di firmare la partita con la sua prima tripletta che arriva con uno spettaolare tiro in rovesciata da calcio d’angolo. E’ risultato finale di 6-1, un risultato che ridona fiducia e fissa a 31 il punteggio in classifica in attesa dei risultati che arriveranno oggi dagli altri campi. Sabato prossimo arriva la Lazio e la Juve dovrà fare a meno del suo regista Pirlo che, diffidato, ha rimediato un giallo un po’ severo.

    PAGELLE PESCARA-JUVENTUS

    Perin 5: una giornata nera per il giovane portiere di proprietà del Genoa che oggi compie 20 anni. Raccoglie la sfera in fondo al sacco della sua porta per ben 6 volte ma di colpe ne ha ben poche a differenza della difesa che avrebbe dovuto proteggerlo. Un compleanno amaro.

    Cascione 6.5: pericolo costante nell’area bianconera, è suo il gol che riaccende solo per qualche minuto le speranze del Pescara. Prestazione più che positiva, l’ultimo ad arrendersi.

    Quintero 6: il 19enne erede di Verratti ha i piedi buoni e lo dimostra su qualche calcio piazzato prendendo anche il palo. Tra qualche anno lo vedremo giocare in un grande club.

    Asamoah 7: un gol in rovesciata in un momento della partita favorevole al Pescara. In crescita dopo le ultime opache prestazioni.

    Quagliarella 9: è decisamente lui l’uomo partita. Firma 3 gol che gli valgono la prima tripletta in carriera e regala due assist deliziosi per Giovinco e Asamoah. Incontenibile. Con un Quagliarella così nulla è impossibile in Champions.

    Giovinco 7.5: un gol e un assist ma il bottino personale poteva essere più rotondo. La Formica Atomica fa un gran movimento lì davanti e non si risparmia mai. Dopo essersi sbloccato in Champions mercoledì arriva un’altra ottima prestazione. Ora deve dimostrare di saper convincere anche contro le big.

    PESCARA (3-5-2): Perin 5; Cosic 4.5, Capuano 4.5 (46′ Caprari 5), Bocchetti 4.5; Zanon 4.5, Nielsen 5, Cascione 6.5, Quintero 6, Modesto 4; Abbruscato 4 (64′ Vukusic 5), Jonathas 4.5 (54′ Weiss 5).
    Allenatore: Stroppa 4.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6.5, Bonucci 6.5, Chiellini 6.5 (65′ Marrone 6); Isla 6.5 (59′ Padoin 6), Vidal 7, Pirlo 7, Marchisio 7, Asamoah 7; Quagliarella 9 (68′ Bendtner 6), Giovinco 7.5.
    Allenatore: Alessio 7.

    VIDEO PESCARA-JUVENTUS 1-6

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  • Esclusione Pogba, Mino Raiola polemizza con Conte

    Esclusione Pogba, Mino Raiola polemizza con Conte

    Lesclusione di Pogba dai convocati di Pescara-Juventus non è passata sottotraccia, soprattutto considerando il gran momento di forma attraversato dal giovane francese, dopo i due gol decisivi realizzati contro Napoli e Bologna e le ottime prestazioni offerte, al punto che – se non ci fossero stati i suoi due ritardi in allenamento – mister Conte aveva deciso di lanciarlo titolare al posto di Andrea Pirlo, per concedere un turno di riposo al regista bresciano contro gli abruzzesi.

    Per Antonio Conte, però, il gruppo assume assoluta priorità rispetto alle individualità, seppur brillanti, e la disciplina e la correttezza nei comportamenti sono assolutamente determinanti per guadagnarsi la stima e la considerazione del tecnico salentino che, anche da calciatore, ha sempre mostrato un comportamento impeccabile e, dunque, da tecnico pretende lo stesso dai suoi giocatori. Per questo motivo, al contrario di quanto accade solitamente, la Juventus ha deciso di sottolineare pubblicamente con un comunicato sul suo sito ufficiale quale sia la motivazione dell’esclusione del diciannovenne francese dalla trasferta di Pescara, in controtendenza con l’abitudine di risolvere all’interno dello spogliatoio ed al riparo da “occhi esterni” eventuali problematiche della squadra, ed ha rimarcato i due ritardi negli allenamenti settimanali di Pogba.

    Questo ha, però, suscitato l’immediata reazione critica da parte dell’entourage del centrocampista, con in testa il procuratore Mino Raiola che si è scagliato polemicamente contro l’artefice di questa decisione, alludendo in maniera ironica proprio al tecnico bianconero: “Chi ha deciso di dare la notizia sul sito è in confusione. Mi auguro che non sia stata una decisione di Conte, altrimenti vuol dire che non è in grado di gestire situazioni di questo livello”. Inoltre, Raiola ha cercato di motivare e giustificare i due ritardi di Pogba attribuendone la responsabilità al club: “nel primo caso gli è arrivata la notifica dell’allenamento a notte inoltrata, nel secondo aveva degli appuntamenti che il club stesso gli aveva preso per conseguire dei documenti”. 

    Paul Pogba escluso da trasferta di Pescara, Raiola polemizza | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Parole pesanti e dure alle quali, però, è difficile ipotizzare una pubblica risposta di Antonio Conte, chiuso nel suo silenzio almeno fino al prossimo 9 Dicembre: più probabile pensare ad una “delega” nei confronti del suo vice Angelo Alessio, il quale aveva già fatto trapelare qualche segnale in tal senso quando, nonostante un’ottima prestazione di Pogba contro il Bologna, nel post-gara gli venne rimproverata un’eccessiva leziosità, invitandolo ad essere maggiormente concreto.

    Antonio Conte crede fortemente nelle capacità e nel potenziale tecnico di questo talento purissimo, al punto da dedicare molto tempo alla ricerca di diverse soluzioni in campo per valorizzare al meglio le sue caratteristiche e , pertanto,vorrebbe plasmarlo al meglio anche dal punto di vista caratteriale, evitando che il calciatore – data la giovane età – possa lasci tentare da consigli poco lungimiranti che possano provenire dal suo entourage che potrebbero finire per “bruciarlo” compromettendo il suo rapporto con tecnico e società.

    La Juventus, dunque, vuole fortemente evitare l’ipotesi di un Balotelli-bis considerando il comune denominatore che lega i due calciatori, somiglianze fisiche a parte: il procuratore Mino Raiola, appunto. La Juventus e Conte non hanno di certo gradito le pressioni esercitate da parte del procuratore per un impiego maggiormente continuo del suo assistito ed hanno scelto, quindi, di inviargli un segnale forte e deciso.

    La disciplina ed il rispetto delle regole prima di tutto, senza far sconti a nessuno e senza distinzioni: ancor di più nel caso del giovane Pogba che deve e può crescere molto, dentro e fuori dal campo.