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  • Vucinic salva la Juve in Danimarca. La strada in Champions si fa in salita

    Vucinic salva la Juve in Danimarca. La strada in Champions si fa in salita

    Se in Italia le 47 gare di imbattibilità rappresentano un dato di cui vantarsi, in Europa le nona gara di fila senza sconfitte ha fatto dannare tutti i tifosi della Juventus. E sì perché anche contro il modesto Nordsjaelland è arrivato il nono pareggio di fila, il terzo di questo girone di Champions League che alla vigilia sembrava alla portata dei bianconeri ma che settimana dopo settimana sembra essere sempre più difficile.

    Un pareggio per 1-1 quello di Copenaghen arrivato all’ultimo grazie ad un guizzo di Vucinic in un match probabilmente sottovalutato dalla squadra bianconera chiamata all’impresa nel girone di ritorno. Per avere la certezza del passaggio del turno infatti bisognerà vincere le due gare interne contro Nordsjaelland e Chelsea e pareggiare a Donetsk. Viceversa, molto probabilmente, si rischia di finire, nella migliore delle ipotesi, in Europa League. Un’eventualità che dunque dipende solo dai bianconeri che hanno evidenziato le solite lacune offensive: la mole di gioco creata non viene concretizzata e ciò si ripercuote negativamente su tutto l’impianto di gioco.

    Non ci sono sorprese nei due undici della vigilia, con Alessio che deve fare a meno di Asamoah, Lichtsteiner e Pepe e che lancia Lucio, Isla e De Ceglie titolari. Vucinic parte dalla panchina e lascia spazio a Matri. La Juventus comincia a giochicchiare ma senza provare mai a concludere seriamente a rete. Ci prova Giovinco, lanciato come al solito da Pirlo, a sorprendere il portiere avversario ma prima si fa anticipare da un difensore al momento del tiro e poi conclude ma non centra la porta da posizione defilata. Nel mezzo un dubbio intervento fuori area di Buffon tra braccio e petto. L’arbitro lascia correre.

    Ci prova anche Matri, ma non riesce ad andare a segno. Ed è proprio il centravanti ex Cagliari a creare la prima chance della ripresa con un bel colpo di testa che però trova prontissimo alla risposta Hansen. Al 5’ arriva a sorpresa il vantaggio danese: punizione dal limite che Beckmann insacca alle spalle di Buffon. La Juve a questo punto reagisce con Giovinco che di testa su cross di De Ceglie chiama in causa Hansen. Alessio getta nella mischia Vucinic e Bendtner ma è sempre Hansen a salire in cattedra, stavolta su Vidal. A 9’ dalla fine però su preciso pallone in mezzo di Isla ecco che proprio Vucinic al volo centra il pari. I bianconeri però non riescono a fare molto altro e si accontentano del punticino.

    Mirko Vucinic dopo il gol
    Mirko Vucinic dopo il gol © Jonathan/Getty Images

    Le pagelle di Nordsjaelland-Juventus
    Hansen 7,5: Serata di grazia per il portiere dei danesi che para qualsiasi cosa abbia una forma sferica che capiti dalle sue parti. Una serata che ricorderà a lungo.
    Okore 7: Grande prova in mezzo alla difesa per lui, anche se prima dell’ingresso di Vucinic non è che ci sia tanto da fare.
    Beckmann 7: Disegna una bella parabola e si toglie la soddisfazione di mettere a segno il primo gol in Champions della sua squadra.
    Isla 5,5: Mette in mezzo il pallone del pareggio, è vero, ma sbaglia cross a più non posso. Ok che arriva da un lungo infortunio, ma ancora non ha azzeccato una partita.
    Matri 5: In Europa dimostra ancora di avere grossi limiti. Prova in qualche modo a farsi pericoloso, ma dovrebbe fare molto di più.
    Vucinic 7: Anche a mezzo servizio è l’unico che può rompere gli equilibri delle difese avversarie nel reparto offensivo dei bianconeri.

    Il tabellino di Nordsjaelland-Juventus:

    NORDSJAELLAND (4-2-3-1): Hansen 7,5; Parkhurst 6, Okore 7, Runje 7, Mtiliga 6,5; Adu 6, Stokholm 6,5; Lorentzen 6 (42′ st Christiansen sv), Laudrup 6 (25′ st Christensen sv), John 6; Beckmann 7 (22′ st Nordstrand sv). In panchina: Villadsen, Gundelach, Ticinovic, Petry. Allenatore: Hjulmand 6,5.
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 5,5; Lucio 5,5 (31′ st Bendtner sv), Bonucci 6,5, Chiellini 5,5; Isla 5,5, Vidal 5,5 (38′ st Giaccherini sv), Pirlo 6, Marchisio 5,5, De Ceglie 6; Matri 5 (22′ st Vucinic 7), Giovinco 6.In panchina: Storari, Caceres, Marrone, Pogba. Allenatore: Alessio 5.

    Le immagini di Nordsjaelland-Juventus
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  • Andreas Laudrup, la Juventus ritrova il figlio di Michael in Champions

    Andreas Laudrup, la Juventus ritrova il figlio di Michael in Champions

    Domani la Juventus sarà ospite in Danimarca del Nordsjaelland. Tra le fila dei danesi anche Andreas Laudrup, figlio dell’indimenticato Michael. Andreas compirà 22 anni il prossimo mese. Classe ’90, Laudrup junior ricopre il ruolo di attaccante esterno, sebbene possa essere schierato anche alle spalle di una punta di peso. Tra le caratteristiche principali segnaliamo una buona velocità nei primi metri, unita ad una discreta tecnica di base palla al piede. Fisico piuttosto “leggerino” (175 cm per 61 kg), Andreas Laudrup è tagliato per il ruolo di attaccante largo sugli esterni. Gioca indistintamente sia a destra che a sinistra. Quando viene schierato lungo la corsia di destra spesso e volentieri si accentra con il suo piede naturale cercando l’assist o la conclusione dal limite.

    La difesa della Juve non dovrebbe avere difficoltà nel contenerlo, visto anche il numero di gol fin qui segnati da Andreas, soltanto sette  per un totale di 75 presenze con la maglia del Nordsjaelland, attuale campione di Danimarca. Come il padre Laudrup ha giocato nel Real Madrid, sebbene la sua esperienza rientri nell’ambito giovanile (stagione 2007-2008). L’anno successivo Andreas entra a far parte del Nordsjaelland. Qui Laudrup junior troverà l’ambiente ideale per debuttare nel calcio professionistico.

    FC Nordsjaelland v Chelsea - UEFA Champions League
    Andreas Laudrup in azione nel match contro il Chelsea | ©Shaun Botterill/Getty Images

    Andreas fa il suo esordio nella Superligaen danese durante la 26 giornata del campionato 2008-2009, nei minuti finali del match che vede il Nordsjaelland affrontare il Brondby, lo stesso club dove il padre Michael giocava prima di approdare a Torino e che allenò per quattro anni una volta ritiratosi dal calcio giocato. Il primo gol tra i professionisti lo sigla quasi un anno dopo, quando una sua rete risulta decisiva nell’1-1 con cui il Nordsjaelland impatta contro l’Aalborg. Nell’estate del 2010 Andreas Laudrup debutta anche in campo internazionale. La doppia sfida contro il più esperto Sporting Lisbona (valida per la qualificazione alla Fase a gironi di Europa League ndr) vede però il successo senza appello dei portoghesi. Dodici mesi più tardi arriva per Andreas anche il primo titolo, al quale contribuisce con 12 presenze da titolare e due centri stagionali. Mentre ancora attende la prima convocazione in Nazionale maggiore, Laudrup fa la voce grossa in Under 21, dove attualmente è uno degli elementi più interessanti. Riuscirà Andreas Laudrup ad incantare i tifosi della Juventus 25 anni dopo?