Caro amico ti scrivo. Scusami in anticipo se quanto troverai scritto non sarà di tuo gradimento, ma vederti in balia degli eventi mi rattrista. Stramaccioni, dimettiti. Sì lo so, avresti voluto mangiare almeno il panettone. Però credimi, se non rassegni le dimissioni finché sei in tempo potresti rimpiangere in un futuro questa lettera. Verba volant, scripta manent. E come sai, il tempo è galantuomo. Tu pensa soltanto a una cosa: come avrebbe potuto Cesare conquistare la Gallia senza avere la leadership sull’esercito? Esatto. E tu allora, come puoi pretendere di arrivare in Europa se concedi ai veterani vacanze di due settimane mentre Duncan e un Pinco Pallino qualsiasi lo vuoi a disposizione immediatamente dopo il cenone di Natale? Capisci che c’è qualcosa che non va.
In confronto l’armata Brancaleone era più unita Strama. Mi affido alla tua intelligenza, senza la quale Moratti non ti avrebbe mai affidato la squadra. Sei un uomo a posto, con la testa sulle spalle, non puoi davvero pensare che Massimo attenderà maggio prima di licenziarti. La deriva tattica era già evidente qualche mese fa. L’anarchia non è mai stata un bene nel calcio. E ti dico anche che subbuteo e Serie A appartengono a due categorie differenti. Per essere Mourinho non basta alzare l’indice al cielo stile Camp Nou, e nemmeno punzecchiare un Marotta per caso. Ma sai cosa ti dico? Forse è anche un bene non essere paragonati al Mou di questi tempi.
E’ arrivato il tempo di salutarci adesso. Stramaccioni, spero tu abbia compreso il pericolo e che rifletterai attentamente su ogni lettera qui presente. Come hai imparato sulla tua pelle in questi primi mesi, il lupo perde il pelo ma non il vizio. E in questo mondo di lupi ce ne sono parecchi. Sta a te non diventare una loro preda. In sincerità, Buon Natale.
Sneijder in vacanza è la cartolina perfetta di quello che succederà nelle prossime settimane. L’Inter infatti pare abbia ormai mollato definitivamente il trequartista nerazzurro, che non rientra più sia nei piani della società sia in quelli tattici di Andrea Stramaccioni, rimasto fedele al 3-5-2 degli ultimi mesi. Si va quindi verso la conclusione più logica ma allo stesso tempo irrazionale della vicenda Sneijder, con l’olandese che lascerà l’Inter e quest’ultima che andrà alla ricerca di un nuovo numero 10. Resta adesso da capire quale squadra Sneijder sceglierà per proseguire la propria carriera professionistica, che per un calciatore di 28 anni continua ad essere particolarmente ricca di significati. A Milano è finita ormai, con un permesso vacanza che suona tanto di cessione anticipata.
LA DECISIONE – Scelta significativa quella dell’Inter nel mandare Sneijder in vacanza, nonostante mancassero ancora due partite da qui alla sosta natalizia (Verona e Genoa). Se prima l’interesse verso l’olandese era comunque alto, adesso la dirigenza nerazzurra ha scelto la linea del disinteresse, come se Sneijder fosse un giocatore qualunque, dimenticando senza troppa noncuranza il valore del calciatore e quanto l’ex Real Madrid abbia dato alla causa interista in questi anni.
IL TWEET – L’ufficializzazione di concedere le ferie anticipate al giocatore è arrivata dalla stessa moglie di Sneijer, che attraverso Twitter ha annunciato nella mattinata di ieri la partenza dei due in Olanda, concludendo però il messaggio con un eloquente “torneremo”.
DESTINAZIONI – Effettivamente il rientro a Milano ci sarà, ma per ritirare le ultime cose dall’armadietto e salutare i vecchi compagni di squadra. Ancora da decifrare in quale squadra giocherà a partire da gennaio, con Carlo Ancelotti che di fatto ha posto il veto all’arrivo dell’olandese a Parigi, e lo United di Ferguson piuttosto “algido” nei suoi confronti. Resterebbe il City di Roberto Mancini o un altro club di Premier (Arsenal o Tottenham). Difficile un suo ritorno a Madrid, che in estate resterà orfana di Mourinho.
Poteva e doveva essere la partita della svolta decisiva e della definitiva conferma della squadra di Stramaccioni, come anti-Juve, dopo la vittoria interna contro il Napoli, infatti, in molti si aspettavano una prestazione di carattere anche a Roma, con un successo che avrebbe consentito ai nerazzurri di riportarsi a -1 dalla vetta e di mettere pressione alla capolista, attesa oggi pomeriggio da un non facile interno casalingo contro l’Atalanta. Purtroppo per i tifosi della Beneamata sulla strada verso la vetta ci si è messo di mezzo Miroslav Klose, bomber di razza purissima che a Roma sta vivendo una seconda giovinezza e che all’81’, poco prima di uscire per crampi, con un guizzo regala i tre punti alla propria squadra e il momentaneo terzo posto insieme al Napoli.
La partita-Una gara tutto sommato avara di emozioni. Stramaccioni arriva all’Olimpico, modificando il tanto apprezzato modulo a 3 e consegna le fasce a Pereyra e Nagatomo, relegando in panchina Juan Jesus e preferendo Cassano ad uno spento Palacio dell’ultimo periodo. Petkovic dal canto suo conferma il solito 4-1-4-1, reiserendo però Lulic tra i titolari ai danni di Candreva, mandato in campo solo nel secondo tempo, e ritrovando Klose come punta di diamante del proprio attacco.
Il primo tempo come detto non regala molte occasioni da segnalare, gli unici guizzi sono dei tiri da fuori provati Ledesma ed Hernanes, il primo manda il pallone di poco a lato alla destra di Handanovic, il secondo spedisce troppo centrale e rende facile l’intervento del numero uno nerazzurro. Il modulo con Guarin sulla trequarti non porta i frutti sperati, tanto è vero che nella prima frazione i nerazzurri non rischiano nulla, ma non tirano mai in porta.
Il secondo tempo si apre con la voglia di far meglio da parte di entrambe le squadre, gli ospiti rientrano in campo con un più compatto 4-4-2, con Zanetti arretrato sulla linea di difesa e Nagatomo spostato a sinistra a far coppia sull’out con Pereyra, l’Inter vuole portare il risultato a casa e fa entrare Palacio, che si piazza sulla fascia in una sorta di 4-2-3-1. I padroni di casa calano vistosamente e rischiano il tracollo più volte, la prima con Guarin che con un destro a giro da poco fuori area colpisce il palo. La seconda capita sui piedi di Cassano che in un’azione fotocopia a quella del compagno colpisce lo stesso palo, sulla palla si avventa Nagatomo, ma Marchetti si conferma ancora una volta decisivo e blocca il terzino giapponese. La partita sembra condursi stancamente verso lo 0-0 e invece all’81’ su una palla in profondità di Mauri, Klose s’infila nell’unico spazio concessogli e lascia partire un perfetto diagonale che s’insacca e batte sulla sua destra l’incolpevole Handanovic. Il guizzo di un campione dato troppo presto per finito e che regala 3 punti e aggancio al Napoli.
Pagelle
Klose 7,5 la Lazio non può prescindere dal suo bomber principe, vigile per tutta la partita, alla prima vera occasione colpisce come un falco lasciando di stucco la difesa avversaria. Ledesma 6,5 determinante il suo apporto in mezzo al campo, sa sempre cosa fare e da sempre una mano al compagno in difficoltà, uomo d’ordine e tatticamente impeccabile. Milito 4,5 non tocca una palla nel primo tempo e nel secondo si limita a qualche sponda, troppo poco per uno come lui che ci ha abituati a grandi prestazioni. Perde nettamente il duello a distanza con Klose. Cassano 5,5 lui predica ma i suoi compagni non lo seguono e di questo ne risente anche la sua prestazione, è l’uomo in più nerazzurro ma senza assistenza non può vincere le battaglie da solo.
In attesa di conoscere il risultato della gara di domani che vedrà impegnata la Juventus sul proprio campo contro l’Atalanta, stasera scenderanno in campo all’Olimpico i nerazzurri di Stramaccioni. I ragazzi del giovane mister romano proveranno a sbancare Roma per mettere maggior pressione sulla capolista bianconera.
Dal canto suo la squadra capitolina fa le prove da grande e proverà a battere l’Inter per accorciare ulteriormente le distanze proprio dai meneghini.
Oltre al confronto fra due allenatori che stanno facendo un ottimo lavoro sulle rispettive panchine, quella di stasera è una sfida fra bomber di razza, da una parte il panzer Klose che ritrova il posto da titolare al centro dell’attacco biancoceleste, dall’altra il principe Milito che probabilmente sarà affiancato in attacco da Cassano, con Palacio ancora destinato alla panchina e Guarin ad agire alle spalle dei due.
I cambi sostanziali saranno soprattutto in difesa, dove Stramaccioni sta pensando di abbandonare la difesa a 3 abbassando sulla linea dei difensori Nagatomo, con relativo spostamento a sinistra di Juan Jesus e Samuel e Ranocchia a completare il reparto. A centrocampo trio tutto sudamericano composto da Zanetti, Gargano e Cambiasso.
INTER (4-3-1-2): Handanovic, Ranocchia, Samuel, Juan Jesus, Nagatomo, Zanetti, Gargano, Cambiasso, Guarin, Cassano, Milito.
Panchina: Castellazzi, Belec, Silvestre, Pereira, Mbaye, Jonathan, Mariga, Duncan, Courinho, Palacio, Livaja.
Detto della squadra nerazzurra, Petkovic dovrebbe confermare il solito modulo, con Konko e Radu esterni bassi e la coppia Biava-Ciani, ancora confermata al centro, solo panchina per Dias che anche se ha recuperato non partirà dall’inizio. In cabina di regia come al solito Ledesma guiderà il centrocampo composto dai soliti quattro Mauri, Hernanes, Gonzalez e Candreva, quest’ultimo favorito ancora su Lulic.
Il mercato dell’Inter ad oggi è decisamente ‘Sneijdercentrico’. Traduzione? Tutto ruota intorno al futuro del numero dieci olandese in chiara rottura con il club nerazzurro. Moratti è stato molto chiaro, o rinnovo con ingaggio decurtato o si vende. Inoltre il patron nerazzurro, a seguito della vittoria contro il Napoli, intercettato dai microfoni dei giornalisti sportivi ha garantito che qualcosa bolle in pentola per regalare un vice Milito a Stramaccioni, e che questa opzione resta la necessità primaria per il mercato di gennaio. In realtà una volta sistemato-scaricato-venduto Sneijder il piano di mercato dell’Inter per la prossima finestra di mercato diverrà più chiaro. Il primo passo è liberarsi dall’ingaggio fin troppo oneroso dell’olandese, soprattutto considerando come a questo punto nel braccio di ferro tra le parti, un accordo per ricucire il rapporto e con il conseguente rinnovo spalmato su più anni più che una possibilità concreta, sembra diventare una favoletta a cui nemmeno i bambini potrebbero credere più.
PAULINHO E VERRATTI?- I sogni non proprio impossibili da realizzare si chiamano Paulinho e Verratti. Per entrambi il discorso è legato alla cessione di Sneijder, poiché con i soldi della vendita dell’olandese Moratti vorrebbe strappare al Corinthians il giocatore paulista già a gennaio. Il centrocampista carioca ha dichiarato di aver ricevuto l’offerta dell’Inter, ma che potrebbe valutare anche l’ipotesi di rimanere in patria ancora un altro anno. Si rivedono i fantasmi dell’affare Lucas con il Psg all’orizzonte. Proprio il club francese potrebbe aver trovato l’accordo sull’ingaggio per l’acquisto di Wesley Sneijder, con 6,5 milioni di euro per 3 stagioni. La situazione troverebbe conferma in una specie di dietrofront di Ancelotti, che avrebbe prima dichiarato il mercato del Psg chiuso, per poi smentire tutto con parole da interpretare: “Il nostro mercato è già finito, almeno questo è il programma. Poi però se Leonardo mi dicesse che c’è un accordo con un giocatore non mi arrabbierei: in fondo i programmi sono fatti per essere cambiati”. A questo punto come spiega la Gazzetta dello Sport, l’Inter aprirebbe le porte per la trattativa ai francesi anche in caso di una contropartita tecnica già individuata da Stramaccioni, che gradirebbe molto un regista puro come Verratti nel suo centrocampo ideale. Il natale ci dirà se arriveranno i regali di Moratti o se il periodo di austerity colpirà nuovamente i colori nerazzurri.
È un’Inter cinica e spietata, che soffre e nonostante tutto batte in casa propria per 2 a 1 un avversario mai domo come il Napoli. Stramaccioni senza Samuel reinventa Cambiasso centrale e affida le chiavi del centrocampo a Guarin, con il colombiano che caricato delle giuste responsabilità diventa l’uomo decisivo nel match. Al Napoli manca quel pizzico di lucidità e anche di fortuna sotto porta, perché nel complesso, la formazione partenopea non avrebbe certamente demeritato un pareggio. Rimane l’amaro in bocca agli uomini di Mazzarri puniti nelle due uniche occasioni del primo tempo, mentre c’è da fare i complimenti a Stramaccioni per aver ritrovato nei suoi uomini quella voglia di vincere, di soffrire e non mollare mai, come un collettivo unito e coeso. Si torna a sognare per la rincorsa alla Juventus, con un meno quattro in classifica e un punto in più proprio sul Napoli.
LA PARTITA
Tanta pretattica in conferenza stampa per Stramaccioni che alla lettura delle formazioni sorprende lasciando in panchina Silvestre e arretrando Cambiasso al centro della difesa. Spazio a Guarin e Pereira in mediana e davanti rimane fuori Palacio, con Milito e Cassano in coppia. Mazzarri conferma tutte le previsioni lanciando Insigne al fianco di Cavani.
Mazzarri nella ripresa manda in campo Pandev, schierando le tre punte, togliendo Gamberini e schierando una difesa a quattro. È l’Inter a sfiorare la terza rete nei primi minuti del secondo tempo, con Cassano che servito da Pereira trova l’esterno del palo. Il Napoli dopo due miracoli di Handanovic accorcia le distanze : azione rocambolesca con una traversa, un paio di salvataggi sulla linea, e alla fine arriva il gol del 2 a 1 firmato Cavani, che da due passi beffa tutta la difesa nerazzurra. Dai replay si nota la posizione di partenza di Pandev in fuorigioco non segnalata. Nel frattempo Stramaccioni toglie Cassano e inserisce Palacio. Stessa sorte alla mezz’ora per Milito, che lascia il campo per Coutinho. Brividi nel finale con Pereira che rischia di mettere la palla nella propria porta, deviando goffamente un traversone di Cavani. Finale concitato con occasioni pericolose da una parte e dall’altra, e fino all’ultimo minuto partita apertissima. Triplice fischio e Inter che può esultare per una partita tutt’altro che facile.
PAGELLE INTER-NAPOLI
Handanovic 7 Spiderman. Vola su tutte le conclusioni dei giocatori del Napoli, e sull’occasione del gol nega la rete in almeno 3 occasioni, prima di vedersi beffare da Cavani
Juan JEsus 6,5 Mezzo voto in meno per il nervosismo espresso nel finale. Decisivo in almeno un paio di recuperi su Cavani e soci azzurri.
Guarin 7,5 Man of the match. È praticamente in ogni punto del campo. Lotta, si batte, trova una bellissima rete e confeziona l’assist (splendido) per il 2 a 0 di Milito
Milito 7 Un cecchino. Gli arriva un pallone giocabile e lui non perdona, rompendo il digiuno che durava da quattro gare.
Insigne 7 Il pericolo costante nella retroguardia nerazzurra. Costringe Ranocchia agli straordinari, e sfiora due gol da cineteca in un paio di occasioni.
Gamberini 5 Non convince, soprattutto nell’azione in cui non tiene botta a Milito e gli concede il tiro che si trasformerà nel gol del 2 a 0.
Cavani 6,5 El Matador lotta e ci prova per tutta la serata. Segna un gol di rapina e timbra il suo personale cartellino aggiungendo l’Inter alle sue vittime preferite in Serie A.
INTER (3-5-2): Handanovic 7; Ranocchia 6.5, Cambiasso 6 , Juan Jesus 6,5; Nagatomo 6.5, Zanetti 6.5, Gargano 6, Guarin 7.5, Pereira 5.5; Cassano 6 (59′ Palacio 6), Milito 7 (’74 Coutinho 5,5).
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 6.5; Britos 6, Cannavaro 6, Gamberini 5 (46′ Pandev 6); Maggio 5.5, Behrami 6.5, Inler 5 (58′ Dzemaili 5.5), Zuniga 6; Hamsik 6 (83′ Mesto s.v.), Insigne 7; Cavani 6,5.
Video Gol e Highlights Inter-Napoli
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Sale l’attesa per la sfida tra Inter-Napoli del posticipo serale della sedicesima giornata di campionato. Il match mostrerà a entrambe le compagini, quale delle due squadre, nella rincorsa allo scudetto potrà ambire al titolo onorevole di vera e unica anti Juventus. Un aiuto indiretto è arrivato dalla qualificazione bianconera agli ottavi di Champions, considerando come la Juventus, dovendo lottare su più fronti potrebbe inevitabilmente mollare un po’ la corsa nel campionato, lasciando spiragli di speranza per le altre due contendenti al titolo. Entrambe le squadre, sia Inter che Napoli hanno di fatto praticato un massiccio turn over nell’ultimo turno di Europa League di giovedì sera, con i partenopei che hanno rimediato una sconfitta contro il Psv, e i nerazzurri che si sono accontentati di un pareggio casalingo contro il modestissimo Nefcthi, dimostrando come la sfida di campionato fosse già nelle menti dei due tecnici. Mazzarri vs Stramaccioni, Cavani vs Milito, chi la spunterà?
INTER – Stramaccioni nelle vesti di pompiere, cerca di spegnere le polemiche nate dal mancato utilizzo di Sneijder, che ufficialmente è escluso per problemi muscolari, mentre ufficiosamente non gioca per il mancato rinnovo del contratto. Non bastassero le grane, peserà moltissimo l’assenza nel reparto arretrato di Samuel, che deve scontare un turno di squalifica inflitto dal giudice sportivo. A questo punto sono plausibili due ipotesi: la prima con l’utilizzo di Silvestre come centrale affiancato da Ranocchia e Juan Jesus, ma l’argentino non sembra essere nella miglior forma, soprattutto di fronte ad avversari come Cavani e Hamsik. La seconda vedrebbe Cambiasso scalare nella linea dei difensori, con il suo nuovo adattamento come centrale e in mediana spazio a Guarin al suo posto affiancato dall’ex di turno Gargano. Spazio sulla fascia per Nagatomo (apparso in buonissima condizione nelle ultime uscite) che dovrebbe insidiare un Zuniga non certo specialista nella fase difensiva. Davanti rientra Cassano, con l’ipotesi più concreta dell’utilizzo delle tre punte, con il talento di Bari vecchia affiancato da Palacio e Milito.
NAPOLI- Mazzarri tira un sospiro di sollievo per il recupero di Hamsik, che ha smaltito con tempi da record una lieve sindrome influenzale. Pochi dubbi per il tecnico dei partenopei che dovrebbe confermare in blocco la formazione scesa in campo nelle ultime gare: Spazio a Britos, con Cannavaro e Gamberini nella retroguardia, con Campagnaro che di conseguenza (complice la non migliore condizione fisica e le contemporanee buone prestazioni di Britos) dovrebbe accomodarsi in panchina. Per il centrocampo è recuperato Maggio dall’infiammazione al tendine dell’adduttore che l’aveva tenuto fuori contro il Pescara. Spazio quindi a Zuniga, Beherami e lo svizzero Inler che sembra essere in uno dei suoi momenti migliori insieme al compagno Hamsik. Davanti inamovibile il bomber azzurro Matador Cavani, con il ballottaggio tra Insigne e Pandev, che dovrebbe essere a favore del primo, e con il macedone pronto a subentrare a partita in corso.
PROBABILI FORMAZIONI INTER-NAPOLI
INTER (3-4-3): Handanovic; Ranocchia, Silvestre, Juan Jesus; Zanetti, Gargano, Cambiasso, Nagatomo; Palacio, Milito, Cassano
A disp.: Castellazzi, Belec, Pasa, Mbaye, Mariga, Benassi, Romanò, Duncan, Coutinho, Livaja, Guarin, Pereira.
All.: Stramaccioni
NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Gamberini, Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami, Inler, Zuniga; Hamsik; Insigne, Cavani
A disp.: Rosati, Colombo, Grava, Campagnaro, Fernandez, Aronica, Dzemaili, Mesto, Donadel, Dossena, Vargas, Pandev. All.: Mazzarri
Ennesima puntata del caso Wes. Nella mattinata di ieri era infatti circolata la notizia di un Sneijder infortunato, motivo per il quale l’olandese non aveva preso parte all’allenamento con i suoi compagni di squadra nerazzurri. Tesi confermata dalla stessa società interista attraverso un comunicato sul sito ufficiale. In realtà il trequartista nerazzurro sta benissimo, secondo quanto dichiarato, o sarebbe meglio dire “cinguettato”, dalla moglie Yolanthe nella serata di ieri sul social network di Twitter. La consorte di Sneijder ha specificato come non corrispondesse al vero la notizia dell’infortunio del marito apparsa questa mattina sul sito ufficiale dell’Inter, quest’ultima poi ripresa dai maggiori siti sportivi italiani. Dunque sarebbe stata l’ennesima farsa del club nerazzurro per escluderlo ancora.
IL TWEET– “Wes sta bene, lui non è infortunato”, così ha scritto Yolanthe Cabau sul suo profilo Twitter in serata. Messaggio inequivocabile, che ribalta nettamente la versione mattiniera dell’Inter. Se non è guerra questa.
LA CENSURA – Ciò che desta maggiore sospetto è sopratutto l’avvenuta censura del messaggio appena postato, quasi come se fosse arrivato un ordine dall’alto per cancellare immediatamente quanto riportato. E così torna lo Sneijder infortunato di sempre.
IL PATRON – A molti sono apparse stonate le dichiarazioni di Moratti, rilasciate nella giornata di ieri, con le quali il presidente dell’Inter rilanciava la candidatura di Sneijder in nerazzurro, definendolo come il valore aggiunto per i prossimi mesi. Alla luce di quanto stava accadendo alla Pinetina le perplessità circa la reale intenzione di confermare il numero 10 da parte della società sono aumentate.
DOMENICA – E domenica a San Siro, allerta meteo e neve permettendo, c’è il posticipo serale contro il Napoli, match chiave per la squadra di Stramaccioni, da vincere se i nerazzurri vogliono continuare a sognare lo scudetto. Questo pomeriggio dunque ci saranno le convocazioni, e difficilmente nella rosa si leggerà il nome di Wes Sneijder. Ufficialmente infatti risulta infortunato.
Con la qualificazione già in tasca, l’Inter ha chiuso con un pareggio per 2-2 l’ultima partita del girone H, che ha visto i nerazzurri arrivare al secondo posto, dietro ai russi del Rubin Kazan. Anche ieri sera come nella trasferta di Russia, Andrea Stramaccioni ha varato la linea verde, ottenendo stavolta un magro punticino contro gli azeri del Neftchi. Protagonista assoluto del match ancora una volta l’attaccante croato Marko Livaja, autore di una doppietta. L’Inter però si è fatta raggiungere prima sull’1-1 ad inizio ripresa, e più tardi nei minuti conclusivi della partita dalla rete di Nicolas Canales che ha sancito in maniera definitiva il 2-2 finale. L’Inter chiude così a quota 11 punti, tre in meno rispetto al Rubin Kazan, ieri fermato sull’1-1 a Belgrado dal Partizan.
MAL DI RUSSIA– Nel computo finale della classifica ha pesato in maniera decisiva il ko cocente in Russia, dove l’Inter è stata travolta letteralmente dall’armata allenata dal tecnico Berdiyev. Pesano anche come un macigno le troppe reti incassate dalla squadra di Stramaccioni durante questa prima fase, con nove gol subiti in sei partite, che equivalgono alla peggior difesa del girone. Di contro l’Inter può vantare anche il miglior attacco, grazie alle 11 reti segnate, di cui quattro firmate da Livaja.
I PERICOLI DELL’URNA – Le possibili avversarie Inter ai sedicesimi di Europa League sono Olympiacos, Cluj, Benfica, Chelsea, Genk, Fenerbache, Lione, Bordeaux, Steaua Bucarest, Viktoria Plzen, Metalist, Dnipro, Anzhi, Hannover. Sulla carta quindi un sorteggio altrettanto complicato come quello della Lazio, forse anche più infido perché ricco di squadre che a livello lessicale sono povere ma che invece in campo possono dare grande filo da torcere alla compagine nerazzurra.
L’EX – Ovviamente fra queste l’avversario più ostico è il Chelsea di Rafa Benitez, in passato allenatore dell’Inter per pochi mesi, sufficienti però per vincere un Mondiale per Club prima di scontrarsi in malo modo con la dirigenza nerazzurra. Sarà un revival per i tifosi della Beneamata?
Continua ad infittirsi il caso Sneijder. Dopo le ultime settimane travagliate per il numero 10 e la dirigenza nerazzurra, un altro tweet si erge a protagonista dell’ormai nota vicenda. Il rinnovo o comunque la permanenza passa anche per il social network Twitter. Vi ricorderete che Wes già in passato cinguettò diverse volte il suo stato d’animo, e nelle ultime 24 ore ben due incursioni della famiglia Sneijder rischiano di incrinare se vogliamo il rapporto già di per sé debole di fiducia tra l’orange e il quadro dirigenziale dell’Inter. Difficile immaginare un Sneijder libero di esprimere liberamente pensieri e parole sulle scelte tecniche e societarie attraverso un mezzo di comunicazione così potente come Twitter. E Sneijder in questo è recidivo, “purtroppo”.
LO SFOGO DI IERI– Già ieri il profilo ufficiale del calciatore nerazzurro si è arricchito di un cinguettio scottante, relativo al fatto della sua non convocazione per la partita di questa sera contro gli azeri del Neftchi. Punti esclamativi che hanno fatto capire senza bisogno di altre spiegazioni lo stato d’animo del giocatore.
IL BIS DELLA MOGLIE – Ventiquattro ore più tardi la moglie di Sneijder, su Twitter ancora, rincara la dose, specificando come suo marito non abbia intenzione di lasciare l’Inter, confermando così la linea unilaterale della società intenzionata a vendere a tutti i costi il calciatore per dare un ulteriore taglio al monte ingaggi.
PARLA STRAMACCIONI – Ha preso parola nella diatriba Sneijder anche Andrea Stramaccioni durante la vigilia del match di Europa League. Il tecnico nerazzurro si è detto stufo di rispondere alle domande circa il futuro del trequartista olandese, ribadendo un concetto che in casa Inter è diventato quasi un dogma: “se Sneijder sta fuori è una mia decisione”. Pensieri e parole di Andrea Stramaccioni che evidentemente trovano l’avversione della famiglia Sneijder.