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  • Cagliari – Inter le pagelle, Milito ancora decisivo

    Cagliari – Inter le pagelle, Milito ancora decisivo

    Non basta la volontà di tornare grandi, di far bene, e l’entusiasmo che un cambio di panchina può dare momentaneamente. A questa Inter serve realmente un progetto e un ricambio di giocatori su tutti i reparti. La partita con il Cagliari è un enorme passo indietro rispetto a quella vista contro il Genoa, dove se contro i liguri c’era stato l’alibi dei tre rigori, in questo caso le disattenzioni difensive sono state fino troppo evidenti. Stesso discorso per la manovra offensiva, praticamente nulla, con i gol arrivati grazie alla feddezza di Milito e Cambiasso abili a realizzare le uniche vere occasioni importanti per i nerazzurri. Considerando la superiorità numerica, questo è un dato che deve far riflettere, quanto poco sia stato il gioco espresso dagli uomini di Stramaccioni, e quanto poco siano stati utili Zarate e Forlan che solo una settimana fa contro il Genoa sembravano aver ritrovato un po’ di grinta. Cagliari Inter finisce 2-2 con un punto poco utile alla rincorsa utopica del terzo posto. La domanda sorge spontanea: l’Inter è al punto di partenza?

    PAGELLE CAGLIARI

    Diego Milito © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Astori 6,5 Realizza un gol in acobazia di rara bellezza nonostante la marcatura di Ranocchia, indirizzando il pallone nell’angolino alto con una girata da campione. Prestazione buona con molti interventi di testa a sovrastare le punte nerazzurre.

    Nainggolan 7 Un mediano di grinta, corsa e carattere, dotato di un gran tiro dalla distanza. È sempre pronto a pressare il primo portatore di palla neroazzurro, e se può si fa vedere davanti come quando dalla sua metà campo fa fuori mezza squadra avversaria, facendo partire un tiro violentissimo dal limite neutralizzato da Castellazzi.

    Pinilla 6 Lotta contro Samuel e nel primo tempo rischia l’espulsione per una manata rifilata a Stankovic. Nella ripresa trova un gol di prepotenza anticipando tutti di testa, ma poi ingenuamente essendo già ammonito si arrampica sulla recinzione per i tifosi e viene espulso per somma di ammonizioni, lasciando i suoi in inferiorità numerica.

    Cossu 7 è la spina nel fianco della difesa nerazzurra. Costringe Forlan a stare basso e Chivu e gli altri difensori a cercare sempre di raddoppiarlo per non essere saltati.

    Ibarbo 6 Entra nel finale, e delizia i suoi tifosi con una giocata a saltare prima Chivu, poi Samuel e per finire Ranocchia, prima di trascinarsi il pallone fuori.

    PAGELLE INTER

    Ranocchia 5 Rientro amaro per il centrale italiano che di questo passo difficilmente vedrà Euro 2012. Si fa beffare da Astori sul primo vantaggio cagliaritano e sbaglia qualche pallone di troppo, evidenziando una mancata sicurezza che su un centrale non può mancare mai.

    Cambiasso 6,5 Ritrovato il centrocampista con il vizio del gol e con i tempi degli inserimenti perfetti. Riporta i suoi sul pari con un gol da rapinatore d’area, ma avrebbe anche un’altra occasione di testa nel primo tempo sventata da Agazzi.

    Guarin 5,5 Spento e parente lontano di quello apprezzato nella mezz’ora di Genoa. Rimane come ingabbiato nel centrocampo nerazzurro e sbaglia molti palloni, riuscendo a servire nonostante tutto l’assist a Zarate sul primo gol interista.

    Forlan 5 a parte l’assist per Cambiasso l’uruguaiano non combina praticamente nulla. Vuoi la posizione non adatta, o lo schema non gradito, la condizione fisica e la voglia di far bene sono lontane milioni di km. Inguardabile, viene fischiato all’uscita.

    Milito 6,5 Il Re Mida del gol: tocca un pallone e lo trasforma in oro, ops in gol. Bella la girata e la rete realizzata che permette di trovare il pari subito dopo lo svantaggio. Poi si vede in fase di appoggio e di sponda, niente più.

    Video gol e highlights Cagliari Inter

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  • Cagliari – Inter 2-2, già esaurito l’effetto Stramaccioni?

    Cagliari – Inter 2-2, già esaurito l’effetto Stramaccioni?

    L’ Inter di Stramaccioni esaurisce l’entusiasmo del cambio di panchina e impatta contro un Cagliari combattivo e mai banale. Finisce 2 a 2 il match sul campo neutro di Trieste, con una evidentissima involuzione sul piano del gioco da parte dei nerazzurri (che non riescono ad approfittare dell’inferiorità numerica dei sardi). La contemporanea sconfitta della Roma avrebbe garantito in caso di vittoria un aggancio pesante in classifica, e invece l’ Inter continua come già visto in tutta la stagione a fare un’altalena di risultati che probabilmente la estrometteranno anche dall’Europa League per il prossimo anno.

    Nessuna novità in formazione negli schieramenti, dove Stramaccioni schiera il 4-3-3, con Ranocchia al posto di Lucio affiancato da Samuel, a centrocampo Guarin al posto di Poli e davanti confermato il tridente Zarate, Forlan e Milito. Tutto confermato anche per Ficcadenti che non cambia nulla nelle previsioni con Thiago Ribeiro che vince il ballottaggio con Ibarbo.

    PRIMO TEMPO – Primo squillo di tromba per i nerazzurri con Zarate che da sinistra si crea lo spazio, rientra con il destro e impegna con un bella conclusione Agazzi che devia in angolo. È però il Cagliari a passare in vantaggio al 5’ con Astori che sugli sviluppi di un calcio d’angolo, nonostante la stretta marcatura di Ranocchia riesce ad avvitarsi in acrobazia e a battere Castellazzi. Non passa nemmeno un minuto e l’Inter pareggia: progressione di Zarate che serve un pallone d’oro a Milito, con l’argentino che controlla il pallone, si gira e senza guardare batte con un rasoterra Agazzi. Graziato al 17’ Pinilla, che rifila una manata al volto a Stankovic guadagnandosi un cartellino giallo. Ancora Inter pericolosa davanti con una buona risposta del portiere del Cagliari al 25’ su un bel colpo di testa di Cambiasso. Splendida progressione di Nainggolan al 37’ che, partendo da centrocampo fa fuori mezza difesa nerazzurra e si vede neutralizzare da Castellazzi con una parata in due tempi una gran conclusione dal limite dell’area.

    Esteban Cambiasso © Giuseppe Bellini Getty Images Sport

    SECONDO TEMPO – Nessun cambio nella ripresa per entrambe le squadre, con gli stessi ventidue del primo tempo. Il centrocampo nerazzurro sembra soffrire la stanchezza, mancando di pressing e di buone iniziative davanti, con Stramaccioni che toglie uno spentissimo Guarin per inserire un più fresco Poli al 10’. Continua a giocare meglio il Cagliari e al 15’ ritrova il vantaggio con una bella azione corale: Conti mette dentro un bel pallone su cui incoccia di testa Pinilla, prendendo in contro tempo Castellazzi che viene beffato. Decisione contraddittoria dell’arbitro che ammonisce nuovamente Pinilla per eccesso di esultanza, con il risultato che l’attaccante cagliaritano viene espulso lasciando i suoi in dieci. L’Inter ripete lo stesso copione del primo tempo e trova il gol del pari un istante dopo il gol dello svantaggio. Cross dalla trequarti di Forlan, con Cambiasso che approfitta di una disattenzione difensiva e batte Agazzi da due passi. Ficcadenti al 26’ corre ai ripari inserendo Ibarbo al posto di Thiago Ribeiro. Occasione sprecata al 28’ da Zarate che in area stoppa e calcia largo angolando troppo il tiro. Non si arrende il Cagliari che nonostante l’inferiorità numerica, crede nella vittoria e si rende pericoloso in un paio di occasioni. Stramaccioni alla mezz’ora toglie uno spentissimo Forlan per Pazzini. Ancora occasione per Zarate che si vede negare il gol su un tiro a giro solo grazie a una bellissima parate di Agazzi che vola in tuffo. Ultimi cambi per le due squadre al 38’ con Ficcadenti che inserisce Perico e Nenè per Ekdal e Cossu, mentre Stramaccioni manda in campo Obi al posto di Stankovic. Incredibile occasione mancata dai nerazzurri con Pazzini che approfitta di un’uscita sbagliata da Agazzi e schiaccia di testa mancando la rete di pochissimo. Il match finisce sul punteggio di 2 a 2 che frena ancora una volta gli entusiasmi e le ambizioni europee nerazzurre.

  • Cagliari – Inter, Stramaccioni si affida a Ranocchia e Guarin

    Cagliari – Inter, Stramaccioni si affida a Ranocchia e Guarin

    Stramaccioni tenta il bis domani nella 31esima giornata di Serie A che vede appunto,  la sfida tra Inter e Cagliari sul neutro di Trieste vista l’inagibilità del Sant’Elia. Il nuovo allenatore nerazzurro dopo aver iniziato la sua avventura interista con la vittoria per 5 a 4 contro il Genoa, è deciso a non voler lasciare punti preziosi lungo il cammino, cercando di ottenere un finale di stagione in divenire. Otto finali, lo separano dal termine di questo campionato, e guai a parlare di terzo posto in un momento in cui si dovrebbe pensare solo ad una partita per volta, evitando come lui stesso dice in conferenza stampa, di fare tabelle di marcia. Riconfermarsi dopo Genoa non sarà affatto facile, ma il fattore campo neutro sicuramente darà una mano ai nerazzurri, considerando come i tifosi cagliaritani al Sant’Elia avrebbero supportato in maniera forte i loro idoli.

    Andrea Ranocchia © Claudio Villa/Getty Images

    CAGLIARI- Ficcadenti dovrebbe schierare il suo undici titolare, recuperando Agazzi che ha smaltito la botta al gomito rimediata contro l’Atalanta e Astori che rientra al centro della difesa dopo il turno di squalifica. Le solite assenze sono quelle di Dossena, Rui Sampaio e Eriksson. Pochi dubbi sul modulo, con un 4-3-1-2 che dovrebbe garantire la giusta copertura difensiva e di allargare il campo per la fase offensiva. Nel dettaglio davanti ad Agazzi la linea a quattro dovrebbe vedere Pisano e Agostini sulle corsie laterali, mentre al centro agiranno Astorie e Canini. In mediana al centro del vertice basso spazio a Daniele Conti, affiancato da Ekdal e Nainggolan, con Cossu più avanzato nel ruolo di trequartista. Coppia d’attacco col ballottaggio, dove l’unico ad avere il posto garantito è Pinilla, in ottima forma, mentre a giocarsi un posto in due sono Thiago Ribeiro e Ibarbo, con il primo leggermente favorito.

    INTER- Stramaccioni deve fare i conti con la lunga lista di indisponibili, vuoi per squalifica, vuoi per guai fisici: Sneijder, Alvarez, Lucio, Maicon e Julio Cesar non ci saranno. Spazio dunque nuovamente al 4-3-3 già visto contro il Genoa, con qualche cambio di pedina. In porta ad esempio si accomoderà Castellazzi, mentre al centro della difesa per sostituire il brasiliano Lucio (squalificato) ci sarà Andrea Ranocchia, che avrà l’occasione di riscattarsi dopo le prestazioni deludenti delle ultime uscite. Immancabile Samuel al centro, con la garanzia di Zanetti e Chivu sugli esterni. Turn over in mediana, dove Guarin dovrebbe ‘rubare’ il posto a Poli, in sostegno di Cambiasso e Stankovic nel reparto centrale. Davanti pochi dubbi, con Milito in grandissima forma al centro dell’attacco, mentre sulle corsie laterali spazio a Forlan e al ritrovato Zarate.

    PROBABILI FORMAZIONI CAGLIARI INTER :

    CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Astori, Canini, Agostini; Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu; Thiago Ribeiro, Pinilla. All.Ficcadenti.

    A disposizione: Avramov, Perico, Ariaudo, Bovi, Larrivey, Ibarbo, Nenè.

    Diffidati: Agazzi, Pisano, Ariaudo, Agostini, Nenè.

    Squalificati: 

    Indisponibili: Dessena, Rui Sampaio, Eriksson.

     

    INTER (4-3-3): Castellazzi; Zanetti, Ranocchia, Samuel, Chivu; Guarin, Stankovic, Cambiasso; Zarate, Milito. Forlan. All.Stramaccioni.

    A disposizione: Orlandoni, Cordoba, Nagatomo, Poli, Obi, Palombo , Pazzini.

    Diffidati: Sneijder, Samuel, Poli-

    Squalificati: Julio Cesar (1), Lucio (1).

    Indisponibili: Maicon, Sneijder, Castaignos, Alvarez

  • Inter, Stramaccioni cerca conferme contro il Cagliari

    Inter, Stramaccioni cerca conferme contro il Cagliari

    Dopo aver strappato i primi tre punti della sua nuova gestione Inter, Andrea Stramaccioni dovrà continuare a far bene vincendo contro il Cagliari, dimostrando che il suo presidente Massimo Moratti abbia fatto la scelta giusta scegliendolo come sostituto di Ranieri. Trasferta insidiosa per i nerazzurri, che affronteranno gli uomini di Ficcadenti a Trieste, dopo le lunghe polemiche per l’impraticabilità del Sant’Elia di Cagliari. Il tecnico nerazzurro Stramaccioni dovrà dare continuità ai risultati, cercando di inserire le sue nuove idee tattiche un passo per volta, come già evidenziato con il nuovo modulo 4-3-3 e la riscoperta di un Zarate esterno motivatissimo.

    Per la partita esterna contro il Cagliari, gli ultimi allenamenti sostenuti ad Appiano Gentile parlano di una conferma dello stesso schieramento tattico, con Castellazzi a subentrare tra i pali per la squalifica rimediata da Julio Cesar contro il Genoa e Andrea Ranocchia che torna dal primo minuto al posto di Lucio (anche lui sconta un turno di squalifica). In mediana ci sono i dubbi maggiori per il tecnico nerazzurro, dove il colombiano Fredy Guarin sembra aver convinto tutti, e quindi dovrebbe essere in campo fin dal primo minuto a scapito di uno tra Poli, Stankovic e Cambiasso. Il tridente offensivo sembra scontato, con Forlan e Zarate larghi sulle corsie laterali e Milito inamovibile unica punta centrale. Ancora panchina per Pazzini che non sembra aver convinto a pieno Stramaccioni.

    Andrea Stramaccioni © Claudio Villa/Getty Images

    Per quanto riguarda il suo futuro prossimo il tecnico interista, rassicura gli addetti ai lavori, parlando di pensieri rivolti nell’immediato alla sfida contro il Cagliari, sperando di riuscire a non deludere la mission aziendale, ottenendo  quel finale di stagione che il presidente e ogni tifoso nerazzurro si augura possa regalare ancora emozioni forti. La parola terzo posto non è più pronunciata da nessuno, ma punti alla mano con un paio di scontri diretti da doversi giocare i nerazzurri potrebbero ancora sognare un posto nell’Europa che conta.  Stramaccioni con l’aiuto di Guarin e il rientro di giocatori importanti come Alvarez, Sneijder e Maicon potrebbe ripetere lo stesso filotto di vittorie che consentirono a Ranieri di risalire la classifica, e guadagnarsi a quel punto una conferma anche per la prossima stagione.

  • Calciomercato Inter, Guarin sarà riscattato

    Calciomercato Inter, Guarin sarà riscattato

    L’oggetto misterioso della campagna acquisti invernale nerazzurra è sbocciato domenica scorsa contro il Genoa. Fredy Guarin, il talentuoso esterno capace di vincere tutto con il Porto ai tempi di Villas Boas, dopo la buona prestazione, nei pochi minuti contro i liguri, ha subito dimostrato di aver personalità e carattere da vendere, con un paio di accelerazioni, qualche conclusione alta e un rigore conquistato d’astuzia. L’Inter l’ha acquistato con un prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 13,5 milioni di euro. Una cifra sicuramente importante in tempi di Fair Play Finanziario, ma il giocatore colombiano in queste ultime 8 partite che lo separano dal finale di stagione, avrà le sue possibilità di dimostrare il suo reale valore, e ‘costringere’ la dirigenza nerazzurra a puntare forte su di lui per la prossima annata.

    In realtà in questi ultimi giorni alcuni rumors giornalistici parlavano di una clausola speciale, secondo la quale se l’Inter avesse riscattato in anticipo, già a maggio, Guarin dal Porto, il prezzo si sarebbe ridotto a 8,5 milioni di euro, evidenziando una notevole diminuzione sul costo del cartellino. Il direttore dell’area tecnica nerazzurra Marco Branca ha voluto togliere ogni dubbio sulla questione rispondendo alle domande su un’intervista del quotidiano ‘O Jogo’:

    “La notizia degli 8,5 milioni di euro è falsa. L’opzione per il riscatto di Guarìn ammonta a 13,5 milioni di euro, se la eserciteremo in quel momento. Questo è il prezzo che abbiamo concordato con il Porto, e questa è la cifra che pagheremo”.

    Fredy Guarin © Claudio Villa Getty Images Sport

    La soddisfazione sia del presidente Massimo Moratti, sia di Paolillo che di Branca mostra come il ragazzo abbia di fatto dimostrato di voler far parte del progetto futuro di questa Inter. Nella prossima sfida contro il Cagliari in programma a Trieste, Andrea Stramaccioni potrebbe schierarlo titolare, lanciandolo nella mischia sin dall’inizio. Ovviamente per convincere la dirigenza nerazzurra a riscattarlo, dovrà fare del suo meglio, dimostrando di essere da subito pronto per il calcio italiano. Lo stesso Branca nell’intervista spiega come il riscatto non sia ancora cosa certa, ma l’impressione è che se il ragazzo continuerà su questa strada, l’affare si farà:

    “Abbiamo tempo per decidere. Ma sicuramente siamo molto soddisfatti di Guarìn. Ha fatto il suo debutto, e ha giocato molto bene questa mezz’ora contro il Genoa ed è questo che vogliamo. Abbiamo capito che possiamo aggiungere la sua qualità fino al termine della stagione. Siamo rimasti colpiti dall’atteggiamento competitivo del ragazzo, che corrisponde a quello che ci aspettavamo”. 

  • Balotelli prepara un clamoroso ritorno all’Inter?

    Balotelli prepara un clamoroso ritorno all’Inter?

    Il primo amore non si scorda mai. Ecco appunto, tra Mario Balotelli e l’Inter, nonostante il tormentato addio e l’approdo alla corte di Mancini in quel di Manchester, la relazione non è mai finita. I continui viaggi in direzione Milano, sono la testimonianza vivente dell’attaccamento alla città di Mario, che non hai mai completamente completato il processo di integrazione nella terra britannica. Aggiungete poi come la Love Story con Raffaella Fico, che per motivi di lavoro è sempre in quel di Milano, aumenta notevolmente la voglia del bizzoso quanto estroso calciatore di tornare nella ‘sua’ città. La comparsata in stile Carramba che Sorpresa durante la conferenza stampa di presentazione di Andrea Stramaccioni ad Appiano Gentile, potrebbe rappresentare più di un indizio del reale interessamento di Super Mario, nel voler rivedere un ambiente a lui familiare. Paolillo e Moratti hanno piacevolmente gradito la visita, senza nascondere, come un ritorno in patria, e nell’ambiente nerazzurro per un prodotto del vivaio interista come Mario, non troverebbe ostacoli di nessuna natura, a parte forse quelli economici.

    INTER – A questo punto l’approdo sulla panchina nerazzurra di un tecnico giovane e preparato come Andrea Stramaccioni, potrebbe rappresentare un trampolino di lancio per la nuova generazione dei giovani nerazzurri in attesa di rientro in patria. Balotelli, Coutinho, Caldirola, Destro e Khrin per fare i nomi dei più decantati nelle sedi di calciomercato. Ma si parla di puro fantamercato o c’è una possibilità concreta di rivedere Mario Balotelli indossare nuovamente la casacca nerazzurra? Gli elementi a favore di questa tesi ci sono, poiché nonostante Mario avesse in qualche modo chiuso la sua avventura con il lancio della maglia, e con l’intervista con Staffelli relativa alla maglia dei cugini rossoneri, i tifosi interisti gli perdonerebbero le intemperanze e le balotellate in cambio di valanghe di gol. Massimo Moratti rimane uno dei suoi più grandi ammiratori, Stramaccioni o Bielsa lo vedrebbero benissimo nel loro scacchiere tattico, e soprattutto considerando come l’Inter debba ancora veder versare parte del costo del cartellino del giocatore dal Manchester City, la corsia preferenziale è già aperta. In più ci sarebbe da aggiungere l’ipotesi di un diritto di prelazione a favore dei nerazzurri qualora il City decidesse di vendere Mario.

    Mario Balotelli © David Rogers Getty Images Sport

    MANCINI – Il  tecnico del Manchester City,  Roberto Mancini si è detto ormai stufo dei suoi comportamenti e insoddisfatto del suo rendimento, nonostante le 17 reti in quasi 30 partite giocate, avrebbe dichiarato come Mario con le sue potenzialità in Premier potrebbe e dovrebbe segnare molto di più e fare la differenza sempre. Gli stessi compagni iniziano a evidenziare una certa insofferenza nei suoi confronti, come testimoniano le parole di De Jong che l’ha definito uno ‘stupido che deve crescere’ e l’ultimo litigio in campo con Kolarov e Kompany nel match contro il Sunderland per decidere chi dovesse battere una punizione. Destabilizzare lo spogliatoio è l’ultima cosa che servirebbe al City del Mancio, soprattutto con il sogno Premier che si allontana ai danni di un Manchester Unitedlanciatissimo.

    Le premesse per un clamoroso ritorno alla base ci sono tutte, considerando come non ci sia solo l‘Inter in ballo, ma anche il Milan, attraverso una corte spietata che sta attuando già da un anno nei confronti del ragazzo, da parte di Galliani e soci, con Raiola ormai socio rossonero,  Occhio quindi, perché qualora lo sceicco Mansour si stufasse definitivamente delle bizze di Balotelli, si aprirà un nuovo infuocato derby estivo sul mercato!

  • Volata Champions League, chi la spunterà?

    Volata Champions League, chi la spunterà?

    Quando mancano otto partite alla fine della stagione, la volata Champions League è più viva che mai. Nell’ultimo turno di campionato Napoli e Udinese non hanno approfittato del k.o. laziale nell’anticipo di sabato al Tardini, consentendo agli uomini di Reja di conservare il vantaggio di tre punti sulle due dirette inseguitrici. Attenzione però anche a Roma e Inter, entrambe vittoriose questa domenica e determinate nel centrare la qualificazione ai preliminari della prossima Champions League.

    Vediamo squadra per squadra chi può avere le migliori possibilità per guadagnare il piazzamento tanto ambito, dando uno sguardo all’attuale condizione espressa e il calendario di ciascuna.

    LAZIO (51 punti) – La formazione biancoceleste non sta attraversando un periodo brillante. Complice anche l’infortunio del bomber tedesco Klose, la Lazio è incappata in tre sconfitte nelle ultime quattro gare di campionato, ottenendo i tre punti soltanto nella sfida casalinga contro il Cagliari grazie al gol in pieno recupero di Diakité. Senza Klose la squadra di Reja ha perso gran parte del proprio potenziale offensivo, e sia Rocchi che Kozak non sembrano in grado di sopperire all’assenza dell’ex Bayern. Inoltre il calendario non è dei migliori. Nelle prossime due partite i capitolini dovranno affrontare all’Olimpico il Napoli, in quello che si preannuncia come il primo scontro diretto per la Champions, mentre la settimana successiva saranno di scena a Torino contro una lanciatissima Juventus. Alla 35^ giornata ci sarà poi la seconda sfida Champions, al Friuli contro l’Udinese di Guidolin, che tra le mura amiche vanta un ruolino di marcia impressionante. Infine nella giornata conclusiva del torneo, il calendario propone Lazio Inter, dove per un giorno saranno dimenticati gemellaggi e alleanze spesso oggetto di feroci critiche nel recente passato. Da non sottovalutare per i biancocelesti anche le trasferte insidiose di Novara (33^) e Bergamo (37^). Strada in salita quindi per il club di Lotito.

    edinson cavani | © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    NAPOLI (48 punti) – La squadra partenopea è reduce dalla pesante sconfitta contro la Juventus, ma nelle prossime otto partite potrà dire la sua per la volata al terzo posto. Complice un calendario relativamente facile, il Napoli è una delle candidate più serie per la partecipazione alla prossima Coppa Campioni. Fra meno di sette giorni gli uomini di Mazzarri hanno la ghiotta occasione di agganciare una Lazio che non è apparsa irresistibile ultimamente, avendo a disposizione lo scontro dell’Olimpico. Nei successivi tre incontri gli azzurri saranno impegnati rispettivamente contro Atalanta, Lecce e Novara, con due sfide su tre al San Paolo. Con ogni probabilità sarà decisivo il big match della 35^ giornata, quando il Napoli sarà di scena di nuovo all’Olimpico contro la Roma di Luis Enrique. Le ultime partite invece propongono sfide relativamente facili contro squadre che non hanno più nulla da chiedere al campionato, con Palermo e Siena in casa e Bologna al Dall’Ara. L’eliminazione dalla Champions League ad opera del Chelsea sembra essere stata assorbita senza grossi traumi dal gruppo partenopeo, e la voglia di ripetere il sogno europeo anche il prossimo anno potrebbe rappresentare la molla decisiva per conquistare l’agognato terzo posto.

    UDINESE (48 punti) – Dopo un girone d’andata strepitoso, i friulani stanno attraversando un momento di flessione. Il successo in campionato manca ormai da cinque partite, nelle quali l’Udinese ha conquistato la miseria di 3 punti sui 15 disponibili. Attualmente la squadra di Guidolin sembra la meno quotata per un posto in Champions. Anche il calendario non pare sorridere ai bianconeri. Nelle prossime tre partite dovranno affrontare la Roma in trasferta e l’Inter al Friuli. Sempre tra le mura amiche Di Natale e compagni incontreranno la Lazio alla 35^ giornata. Inoltre l’Udinese sarà anche chiamata a due trasferte non facili sul campo di Chievo e Catania. Senza il proprio capitano i friulani hanno evidenziato grosse difficoltà nell’ottenere i tre punti, ed anche ora che è rientrato dall’infortunio, il solo Totò sembra non bastare più.

    ROMA (47 punti) – Dopo il largo successo per 5-2 contro il Novara, la squadra di Luis Enrique è tornata per l’ennesima volta in corsa per conquistare il terzo posto in classifica. Al momento sono quattro i punti che la separano dai cugini laziali. I giallorossi continuano a rappresentare il maggiore punto interrogativo della Serie A. Tanto spettacolari quanto discontinui, queste le due caratteristiche principali della compagine allenata dal tecnico spagnolo. Se nel finale del campionato riuscirà a far prevalere la prima qualità, la Roma potrebbe essere la sorpresa nella volatona per la terza piazza. La sfida più difficile che attende i capitolini è quella della 34^ giornata contro la Juventus a Torino. Insidioso anche l’ultimo impegno casalingo della stagione, che vedrà i giallorossi sfidare il Catania dell’ex Montella. Saranno due gli scontri diretti per un posto in Champions, entrambi all’Olimpico, contro Udinese (32^) e Napoli (35^).

    INTER (44 punti) – Il cambio in panchina ha dato una sferzata di entusiasmo ai nerazzurri. La scoppiettante vittoria per 5-4 contro il Genoa ha rilanciato l’Inter nella volata Champions. C’era grande curiosità nell’assistere al debutto di Andrea Stramaccioni, che ha confermato il proprio credo offensivo. Nonostante tutto, non bisogna dimenticare che il club di Moratti ha un distacco di sette punti nei confronti della Lazio. Però il calcio da sempre insegna che tutto è possibile. Nei prossimi quattro incontri la squadra milanese sarà impegnata nelle trasferte di Cagliari, Udine e Firenze, mentre più semplici le sfide casalinghe contro Siena e Cesena. Decisive le ultime due partite della stagione. Alla 37^ giornata Stramaccioni debutterà nel derby della Madonnina. Infine il 13 maggio l’Inter sarà di scena all’Olimpico contro la Lazio.

    Appare invece quanto mai improbabile un ulteriore miracolo del Catania di Montella. Nonostante un solo punto separi gli etnei dall’Inter, la squadra dell’ex aeroplanino sembra essere fuori da qualsiasi discorso concernente il terzo posto in classifica, mentre è ancora pienamente in corsa per un piazzamento in Europa League.

  • Inter – Genoa 5-4, le pagelle. Stra-ordinario Milito

    Inter – Genoa 5-4, le pagelle. Stra-ordinario Milito

    Entra subito nel cuore dei tifosi la nuova ‘Pazza’ Inter di Stramaccioni, con la grinta e la voglia di non mollare mai, marchio di fabbrica della vecchia squadra allenata da Mourinho. La vittoria pirotecnica e rocambolesca ottenuta contro il Genoa, potrebbe davvero rappresentare quella famosa scintilla di cui parlava Massimo Moratti. Nonostante il discorso terzo posto sia quasi compromesso, i giocatori hanno dato tutto in campo, dimostrando quell’attaccamento alla maglia che nelle ultime prestazioni era assolutamente mancato.

    Buona la prova tattica di Strama che con il nuovo 4-3-3 risveglia dal letargo invernale Mauro Zarate, dandogli la giusta dose di fiducia per fargli ritrovare la serenità smarrita. Il gol che realizza è la risposta migliore che un tecnico possa volere da un suo uomo. Da segnalare le note positive di Poli, Zanetti, un ritrovato Cambiasso, e un super Milito che con la tripla di oggi sale a 17 gol (avesse iniziato a segnare prima sarebbe stata un’altra stagione). Sale agli onori delle cronache anche l’oggetto misterioso Fredy Guarin che al suo esordio conquista il pubblico con buoni spunti, ottime giocate e un rigore conquistato. I quattro gol incassati non sono di certo un bel segnale, ma forse nemmeno Stramaccioni poteva immaginare un esordio così pazzo come la sua nuova Inter.

    Diego Milito © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    PAGELLE INTER

    Lucio 5,5 Qualche buona chiusura nel primo tempo, poi anche l’assist decisivo per Samuel, ma dimentica che il suo compito è quello di non far prendere gol, e nel finale compie un intervento un po’ troppo scomposto regalando il terzo rigore della partita ai rossoblu.

    Poli 6,5 Buonissimo l’impatto sulla partita del ex doriano. Il ragazzo ha qualità e sicuramente sta dimostrando di avere ulteriori margini di miglioramento. Chiude, corre, recupera e si concede anche qualche bella giocata nello stretto strappando gli applausi dei suoi tifosi.

    Zanetti 7 Il capitano nel suo vecchio ruolo, in sostituzione di Maicon non sfigura affatto, anzi. Corre come un ragazzino della primavera anticipando e scartando ogni avversario. Sfortunato sull’episodio del rigore, considerando come la distanza ravvicinata, il tocco di mano sarebbe potuto essere considerato involontario.

    Milito 7,5 Welcome back Principe. Per la serie scusate il ritardo. Mette a segno una tripletta che lo scaraventa a quota 17 gol. Considerando come abbia iniziato a segnare tardissimo, con una stagione migliore avrebbe lottato per il titolo cannonieri a mani basse.

    Zarate 6,5 Il vizio di non passare la palla ce l’ha sempre, ma stavolta i dribbling e le giocate da campione gli riescono, trovando un gol da cineteca con la palla che gira e beffa Frey. Ritrovato.

    PAGELLE GENOA

    Kaladze 5 Soffre tantissimo e commette una serie innumerevole di errori, tra cui il più brutto è dimenticarsi la marcatura su Milito nel primo gol.

    Veloso 5 Macchinoso e lento. Avrebbe dovuto essere il metro di riferimento della sua squadra, gestendo le chiavi del gioco rossoblu, invece risulta essere il peggiore in campo.

    Belluschi 6 Splendida la verticalizzazione per Palacio mettendolo in condizione di essere uno contro uno con il portiere nerazzurro. Poi fallo scriteriato su Guarin, che gli costerà il rosso diretto e il rigore per gli avversari

    Sculli 6,5 Bella e fortunata la sua rovesciata nel finale di primo tempo. Caparbio e determinato nell’azione in cui si conquista il calcio di rigore prendendosi il calcione in area da Lucio.

    Palacio 6 Spreca un occasione a inizio gara, poi segna un rigore e se ne procura un altro saltando con grande tecnica Julio Cesar.

    Video Inter Genoa

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  • Inter – Genoa 5-4, Stramaccioni parte col botto

    Inter – Genoa 5-4, Stramaccioni parte col botto

    Inizia con un risultato sudato e strappato con i denti l’avventura di Andrea Stramaccioni sulla panchina dell’ Inter . Cinque gol realizzati e quattro subiti, per ribadire come questa Inter sia più che pazza. Com’era prevedibile mancano ancora gli equilibri, ma i primi accorgimenti fatti dal neo tecnico nerazzurro, sono stati evidenti almeno dal punto di vista dello spettacolo, e nel saper rivitalizzare un giocatore dato per disperso come Zarate. Mentre la squadra di Marino mostra un evidente squilibrio tra la potenza del suo reparto offensivo, e le disattenzioni inspiegabili del proprio reparto arretrato, confermando le statistiche della peggior difesa della Serie A.

    La rivoluzione alla lettura delle formazioni non c’è, perché Stramaccioni, punta forte sui soliti noti, inserendo solo Chivu al posto di Nagatomo e lasciando Lucio in coppia con Samuel. Confermata davanti la presenza di Zarate nel tridente offensivo con Milito e Forlan. Marino deve far a meno di Rossi, inserendo in mediana Belluschi e nel tridente offensivo spazio per Sculli, con Gilardino e Palacio.

    Zarate e Stramaccioni © Claudio Villa Getty Images Sport

    PRIMO TEMPO  Genoa vicinissimo al gol al 9’ con Sculli che sugli sviluppi di un corner impatta di testa e trova il salvataggio sulla linea da parte di Cambiasso con Julio Cesar battuto. I nerazzurri sono spietati e alla prima azione utile puniscono il Genoa: azione bellissima con Zarate che pesca Forlan sull’esterno e l’uruguaiano pennella in area un cross perfetto per Milito che di testa batte Frey e porta i suoi sul 1 a 0. Al 20’ occasione colossale sprecata dai nerazzurri, dove Samuel serve una sponda a Cambiasso che di testa da due passi colpisce a botta sicura ma trova un miracolo di Frey, e sulla ribattuta brutta svirgolata di Milito che manda il pallone altissimo. Il Principe si fa perdonare al 28’ realizzando la sua doppietta, e il suo 16esimo gol personale, pescato da un gran lancio di Stankovic, l’argentino scatta sul filo del fuorigioco tagliando fuori tutta la difesa rossoblu e battendo in solitaria Frey. I nerazzurri calano il tris al 38’ con la difesa del Genoa completamente in tilt. Pessimo disimpegno difensivo e la firma sul terzo gol è di Samuel che da due passi deve solo mettere dentro l’assist di Lucio dalla destra. Il Genoa non si arrende e nel secondo minuto di recupero trova un gol fortunoso dopo un altro salvataggio sulla linea di Cambiasso, dove Sculli di rovesciata trova la deviazione di Moretti utile a battere Julio Cesar: 3 a 1.

    SECONDO TEMPO – Cambio per Marino nella ripresa che inserisce Jankovic togliendo Veloso, schierando un modulo estremamente offensivo, il  4-2-4. Partita più equilibrata nei primi minuti, sia per un Genoa più attento in fase difensiva sia per un’Inter che sembra essere calata vistosamente. Al 13’ episodio chiave, con Zanetti che commette involontariamente fallo di mano in aera di rigore, Valeri non ha dubbi e assegna il penalty. Palacio dagli undici metri è spietato e spiazza Julio Cesar portando il punteggio sul 3 a 2. Stramaccioni intanto fa esordire Guarin al posto di Stankovic. Al 28’ grande giocata di Milito che salta l’uomo serve un pallone perfetto a Forlan che in area liscia clamorosamente la conclusione. Pochi istanti dopo il gol se lo inventa da solo Zarate, saltando l’uomo, creandosi lo spazio e trovando un tiro a giro sul palo lontano, imprendibile per Frey: Inter 4 Genoa 2. La partita non smette un attimo di regalare emozioni e al 34’ Belluschi serve una verticalizzazione perfetta per Palacio. L’argentino a tu per tu con il portiere si fa stendere ottenendo un altro rigore e l’espulsione di Julio Cesar. Gilardino dagli undici metri beffa il neo entrato Castellazzi con un diagonale imprendibile. Partita riaperta: 4 a 3! Finale pirotecnico al 38’ con un penalty guadagnato da Guarin, l’espulsione di Belluschi per la chiara occasione da gol, e dal dischetto di rigore Milito mette a segno il terzo sigillo personale. Incredibile al 44’ un altro rigore per il Genoa, per un intervento scomposto di Lucio su Sculli: Gilardino realizza nuovamente, portando la partita sul risultato rocambolesco di 5 a 4. Liberazione al fischio finale, per tutto l’ambiente nerazzurro.

  • Inter – Genoa, Stramaccioni fiducia a Zarate

    Inter – Genoa, Stramaccioni fiducia a Zarate

    È arrivato il momento della nuova Inter targata Andrea Stramaccioni. La sfida casalinga che i nerazzurri affronteranno domenica contro il Genoa di Marino, sarà un banco di prova importante per valutare se quantomeno l’influsso e le motivazioni positive del nuovo allenatore interista inizino a dare i loro frutti sin da subito. La classifica parla di due squadre assolutamente in crisi, dove per l’Inter bloccata con un punteggio che la tiene fuori dai giochi per il terzo posto, vincere significherebbe ritrovare quella scintilla che Moratti aveva già chiesto a Ranieri prima del match contro la Juventus. Discorso diverso per i grifoni, che dopo il pareggio acciuffato in extremis contro la Fiorentina, cercano la vittoria come l’acqua nel deserto, soprattutto considerando come i tre punti manchino in casa Genoa da otto turni.

    Mauro Zarate © Claudio Villa Getty Images Sport

    INTER- Per i più sognatori, e i tifosi più entusiasti che si aspettavano una rivoluzione ‘verde’, un rinnovamento totale dal punto di vista anagrafico, ci sarà ancora da aspettare. Stramaccioni ha iniziato a lavorare con il gruppo da una sola settimana, e la mission aziendale è stata subito chiara: Vincere. I giovani troveranno il loro spazio nel corso di quest’ultimo scorcio di campionato, ma ora spazio ancora una volta ai senatori, con qualche variazione tattica che permetterà forse di vedere una nuova Inter. L’assenza di Sneijder e Alvarez (non ancora recuperato al 100%) costringe il giovane Strama a schierare un 4-3-3 dove potrebbe rivedere il campo dal primo minuto proprio Mauro Zarate. Nel dettaglio, la linea difensiva potrebbe vedere tornare Ranocchia a fare coppia con Samuel, consegnando un turno di riposo a Lucio. Larghi sulle fasce, vista l’indisponibilità di Maicon, dovrebbero giocare il capitano Zanetti, e sul versante opposto uno tra Nagatomo e Chivu. In mediana la linea a tre vedrà Stankovic al centro con Poli da un lato e il ballottaggio tra Guarin e Cambiasso dall’altro. Nel tridente offensivo, posto garantito al centro per Milito, con l’innesto sulle fasce di Forlan e Zarate.

    GENOA-Le buone notizie arrivano dall’infermeria, dove è recuperato e arruolabile Rossi. Marino propone un modulo speculare a quella nerazzurro, schierando un 4-3-3 che garantisce buona copertura dietro e una discreta manovra offensiva in fase di ripartenza. Nel dettaglio, davanti a Frey agiranno l’ex rossonero Kaladze in coppia con Carvalho al centro, mentre sulle corsie laterali spazio a Mesto e Moretti. A centrocampo tanta responsabilità per Veloso che deve prendere le chiavi del gioco rossoblu in mano e guidare la sua squadra come un vero leader. Più larghi sugli esterni Rossi e Biondini. Davanti per cercare di bucare la retroguardia nerazzurra spazio al tridente composto da Gilardino ariete centrale, con Palacio e Jorquera  più decentrati. Attenzione all’incognita Belluschi già in gol contro la Fiorentina.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER GENOA:

    INTER (4-3-3): Julio Cesar; Nagatomo, Ranocchia, Samuel, Zanetti; Poli, Stankovic, Cambiasso; Zarate, Milito, Forlan.

    A disposizione: Castellazzi, Faraoni, Lucio, Obi, Guarin, Castaignos, Pazzini.

    Allenatore: Stramaccioni.

    GENOA (4-3-3) Frey; Mesto, Carvalho, Kaladze, Moretti; Rossi, Veloso, Biondini; Jorquera, Gilardino, Palacio.

    A disposizione: Lupatelli, Bovo, Belluschi, Birsa, Jankovic, Ze Eduardo, Sculli.

    Allenatore: Marino.

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