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  • Udinese – Inter, Stramaccioni sceglie Sneijder

    Udinese – Inter, Stramaccioni sceglie Sneijder

    Il patto con Moratti per Andrea Stramaccioni è chiaro: vincerle tutte per restare. La sua Inter dovrà di fatto affrontare uno spareggio Champions contro l’Udinese di Guidolin, per capire se le ambizioni europee siano ancora realizzabili in questo finale di stagione. I nerazzurri vincendo contro i friulani potrebbero realmente rientrare di diritto nella lotta al terzo posto, considerando come la sfida contro l’Udinese sia un vero e proprio scontro diretto. La classifica parla chiaro, i nerazzurri fermi a quota 49 punti, vincendo potrebbero agganciare i friulani e a quel punto dovrebbero solo attendere i risultati delle altre pretendenti, tra cui la Lazio, la Roma e il Napoli per capire se la corsa Champions sia qualcosa di effettivamente realizzabile.

    UDINESE – Il tecnico dei friulani Guidolin non si fida affatto dei nerazzurri, nonostante abbiano dimostrato di avere una difesa molto perforabile e una discontinuità di risultati evidente, spiegando in conferenza stampa come l’Inter sia nonostante tutto una squadra di campioni. C’è da fare i conti con lista degli indisponibili tra cui figurano i soliti noti : Badu, Isla, Coda, Ferronetti. Squalificato Fernandes in mediana fortunatamente per il tecnico dei friulani c’è il rientro di Pinzi, giocatore fondamentale per gli schemi dei bianconeri. Nel dettaglio Guidolin dovrebbe schierare quindi un 3-5-2 con in difesa Danilo, Benatia e il reintegrato Domizzi dopo la punizione rimediata nell’ultimo turno. In mediana vengono riproposti viste le assenze Pinzi con Pazienza,  con Basta sull’esterno l’ immancabile Asamoah e la velocità devastante di Armero sul versante opposto. Davanti pochi dubbi con Di Natale affiancato da Torje leggermente arretrato, con Barreto che si riaccomoda in panchina vista la brutta prova contro il Chievo.

    Wesley Sneijder © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    INTER – L’indisponibilità di Samuel, unita ai forfait di Chivu e probabilmente anche  quello di Zanetti, pesano moltissimo nella linea difensiva nerazzurra.  Stramaccioni dovrebbe risolvere il problema tenendo in pre-allarme Ranocchia al centro della difesa con Lucio, avendo a disposizione Nagatomo per la corsia laterale. Dovrebbe cambiare anche il modulo, con il già proposto 4-2-3-1 per dare spazio già dal primo minuto a Wesley Sneijder nel suo ruolo naturale di trequartista. Stramaccioni dovrebbe schierare un undici titolare così composto: difesa con Ranocchia e Lucio al centro e Maicon e Nagatomo sugli esterni. Centrocampo a due per proteggere la difesa con Stankovic Cambiasso, mentre più avanzati Alvarez e Zarate dovranno coprire le corsie laterali offrendo spinta e protezione allo stesso tempo. Nel suo ruolo ideale, agirà Sneijder a supporto dell’unica vera prima punta Diego Milito in forma strepitosa che giocherà dal primo minuto a scapito di Pazzini, con l’ex doriano molto nervoso dopo il mancato ingresso contro la Fiorentina. I dubbi maggiori riguardano il centrocampo, con Cambiasso apparso spento nell’ultimo match, e con un Guarin fin troppo poco utilizzato in orbita riscatto.

    Probabili Formazioni Udinese Inter

    UDINESE  (3-5-2):Handanovic; Benatia, Danilo, Domizzi; Pinzi, Basta, Pazienza, Asamoah, Armero; Torje, Di Natale.
    A disp: Padelli, Neuton, Pasquale, Abdi, Fabbrini, Barreto, Floro Flores.
    Allenatore: Guidolin.

    INTER(4-2-3-1) Julio Cesar; Ranocchia, Lucio, Maicon, Nagatomo; Stankovic, Cambiasso, Sneijder; Alvarez, Zarate, Milito.
    A disp: Castellazzi, Cordoba, Poli, Obi, Guarin, Pazzini, Forlan.
    Allenatore: Stramaccioni.

  • Inter, Moratti ha scelto Prandelli per la panchina nerazzurra

    Inter, Moratti ha scelto Prandelli per la panchina nerazzurra

    All’indomani dell’inutile pareggio contro la Fiorentina, (tra l’altro maturato solo grazie al rigore parato da Julio Cesar), in casa Inter torna a serpeggiare l’amarezza per l’ennesima chance fallita in vista della lotta al terzo posto. Il pareggio casalingo della Lazio, in contemporanea allo stop dell’Udinese e alla sconfitta della Roma avrebbe agevolato notevolmente la rincorsa dei nerazzurri, e invece l’unica squadra che ha saputo approfittarne è stato il Napoli. Lo stesso tecnico interista Andrea Stramaccioni ha spiegato nel post partita come la squadra abbia fatto un passo indietro rispetto alla prova contro il Siena, evidenziando una sterilità offensiva preoccupante. Il patto stretto con il presidente Massimo Moratti era chiaro: vincerle tutte e conquistare la conferma sulla panchina con il raggiungimento dell’Europa. Con la Lazio distante sei lunghezze a cinque giornate dal termine, il discorso inizia a farsi complicato volendo usare un eufemismo, e la panchina inizia nuovamente a traballare dopo l’ondata di entusiasmi iniziali.

    Cesare Prandelli © GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    PRANDELLI- Secondo l’emittente televisiva Sky Sport, Moratti avrebbe le idee chiarissime, e per la prossima stagione avrebbe già preso la sua scelta nella rosa dei possibili tecnici in lista per la panchina nerazzurra: Cesare Prandelli l’attuale c.t. azzurro sarebbe il prescelto. Lo stesso commissario tecnico, si sarebbe sentito offeso dal trattamento riservato da Abete sulla questione degli stage cancellati per il recupero di campionato. Prandelli avrebbe più volte espresso la voglia di tornare a vivere la panchina come un impegno settimanale come un allenatore di club e non come accade nella Nazionale dove il ruolo è più simile a un selezionatore di calciatori. Il desiderio espresso dal c.t. azzurro sarebbe valido sempre dopo aver concluso l’esperienza con la Nazionale, con cui Prandelli è legato sino al termine del Mondiale brasiliano del 2014, quindi a meno di un tracollo abissale nell’attuale Europeo alle porte, l’ipotesi nerazzurra rimane difficilmente percorribile. Un altro punto a sfavore dell’ipotetica trattativa è rappresentato proprio dagli Europei estivi che dovrebbero tenere impegnato Prandelli con la Nazionale e quindi difficilmente il c.t. azzurro potrebbe iniziare ad avere in mente il progetto di Rifondazione che Moratti vorrebbe per la sua Inter. Stesso discorso ipotizzabile anche per l’altro candidato Laurent Blanc, c.t. della Nazionale Francese.

    VILLAS BOAS E BIELSA– Rimangono più plausibili, nel caso Stramaccioni non venisse confermato, le ipotesi che portano all’ex tecnico del Chelsea, André Villas Boas, e al ‘Loco’ Marcelo Bielsa, di cui Massimo Moratti è sempre stato innamorato dal punto di vista calcistico. Ipotesi che garantirebbero una pianificazione del mercato già a partire da fine maggio permettendo quella pianificazione che, dopo l’addio di Mourinho, e la fuga francese di Leonardo l’anno dopo, non fu possibile, lasciando spazio all’improvvisazione e al volersi accontentare di tecnici e giocatori assolutamente inadatti per un top club come l’Inter. Ovviamente prima di pensare al nuovo tecnico o alla riconferma di Stramaccioni, rimane da capire se il finale di stagione nerazzurro regalerà la sorpresa e inaspettata qualificazione Champions, con i relativi introiti finanziari da reinvestire sul mercato, o se nel peggiore dei casi lascerà i nerazzurri fuori dai giochi europei costringendoli a una rifondazione low cost con molti addii importanti.

  • Fiorentina – Inter 0-0, i nerazzurri salutano la Champions

    Fiorentina – Inter 0-0, i nerazzurri salutano la Champions

    Termina 0-0 il lunch match della 34^ giornata tra Fiorentina Inter. Brutta gara degli uomini di Stramaccioni che non riescono a costruire nessuna occasione pericolosa nei 90′ minuti di gara. Delude il quartetto offensivo schierato dall’ex tecnico della Primavera nerazzurra ad inizio partita, con Forlan che prosegue inesorabile la propria parabola discendente. Impalpabile la prova di Zarate. A recriminare maggiormente però sono proprio i padroni di casa. L’episodio chiave dell’incontro è infatti il rigore fallito dal serbo Adem Ljajic, che a metà ripresa si vede parare il penalty da Julio Cesar. Prestazione comunque positiva per i viola, che nonostante le pesanti assenze riescono a strappare un punto che potrebbe valere oro a fine campionato.

    ZERO GOLFiorentina Inter alla vigilia era stata data come una partita da “over”, ricca di gol. Niente di tutto questo invece, anzi. Più sbadigli che altro, cinque tiri in porta in tutto l’arco di gara. Di certo non il miglior spettacolo di questo week-end calcistico, che fra le altre cose ha proposto un Clasico niente male.

    adem ljajic | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    ANSIA RIGORI – Evidentemente non è giornata per i rigoristi. Ieri era stato Handanovic ad ipnotizzare Thereau, oggi è toccato al brasiliano dell’Inter superarsi. Per Julio Cesar è il terzo rigore parato in questa stagione, una prodezza però che potrebbe non bastare per mantenere accese le speranze Champions dei nerazzurri.

    PASSIONE SNEIJDER – Lo stravolgimento tattico operato da Stramaccioni ad inizio match (addio al 4-3-3, spazio al 4-2-3-1), deve leggersi anche in chiave Sneijder. L’allenatore nerazzurro vuole recuperare l’olandese. Dall’altra parte però la risposta non è stata delle più confortanti. Entrato in campo nel secondo tempo al posto di Forlan, il trequartista non è riuscito ad incidere sul match.

    Fiorentina Inter 0-0, pagelle
    Boruc 6: contro non ha l’Inter del “triplete”. Che cosa significa? Quattro tiri facili facili. Come dire, ci saranno giornate più dure da qui al termine della stagione.
    Natali 6,5: al suo fianco ha due ragazzini, Camporese e Nastasic. Svolge ottimamente il compito di maestro. Lezione conclusa con successo.
    Kharja 6,5: ex con il dente avvelenato, pressa a tutto campo e prova a giocare un brutto tiro ai suoi ex compagni di squadra. Serve l’assist a Ljajic in occasione del rigore, poi fallito dal serbo.
    Cerci 6,5: Delio Rossi pesca il jolly di giornata. Le sue ripartenze creano più di un pericolo alla retroguardia dell’Inter, con un Lucio in grande difficoltà. Piccolo ma fondamentale dettaglio: è sempre solo.

    Julio Cesar 7: salva la baracca nerazzurra parando il rigore al giovane serbo, sebbene in precedenza era stato lo stesso brasiliano ad inguaiare i suoi compagni. Tutto è bene quel che finisce bene.
    Lucio 5: ci capisce poco o niente durante tutto il match, spesso infilato in velocità da un indiavolato Cerci. Non è più lo stesso difensore di due anni fa, in estate sarà addio?
    Zarate 4: l’argentino ci prova, ma un conto è provarci, un altro è ottenere risultati concreti. La cura Stramaccioni, che sembrava avesse avuto effetti miracolosi sull’ex biancoceleste, pare essere già svanita.
    Forlan 3: ormai ha giocato in tutti i ruoli. A sinistra, a destra, centrale, oggi si è reinventato trequartista. I tifosi nerazzurri alcune domande cominciano a farsele. Quanto guadagna l’uruguaiano? Quanti anni ha? Perché l’hanno preso se manco poteva giocare in Europa? Chi aveva detto che Forlan sarebbe comunque stato utile in campionato e avrebbe poi dato il suo contributo a febbraio quando riprendeva la Champions League?

  • Fiorentina – Inter, Jovetic non recupera. Alvarez, bentornato

    Fiorentina – Inter, Jovetic non recupera. Alvarez, bentornato

    Il lunch match della 34^ giornata vede affrontarsi all’Artemio Franchi Fiorentina Inter. I viola dovranno fare a meno per questo delicatissimo incontro della coppia d’attacco titolare Amauri-Jovetic. L’italo-brasiliano infatti è squalificato, mentre Jojo si è arreso all’ennesimo infortunio. Nel 3-5-2 di Delio Rossi giocheranno Cerci e Ljajic. Gli uomini di Stramaccioni cercano invece una vittoria che consentirebbe ai nerazzurri di sperare ancora nel treno Champions, approfittando di un’eventuale sorpresa all’Olimpico nel pomeriggio, con la Lazio che ospiterà il Lecce di Serse Cosmi. Nel tridente offensivo dell’Inter torna titolare dopo oltre tre mesi Ricky Alvarez, che va a completare un reparto tutto argentino insieme a Milito e Zarate. Soltanto panchina per Sneijder e Forlan.

    ASSENZE PESANTI – I tifosi della Fiorentina non possono sorridere. La zona retrocessione dista solamente tre punti, e quest’oggi la sfida contro l’Inter è ad alto rischio. Se non bastasse il periodo negativo attraversato dai gigliati (due vittorie negli ultimi 10 match di campionato), all’appello mancheranno due giocatori chiave come Amauri e Jovetic. In porta giocherà Boruc, difesa a tra composta da Gamberini, Natali e Nastasic. Gli esterni di centrocampo saranno Cassani e Pasqual, con Behrami, Montolivo e Lazzari nella linea mediana. In attacco toccherà alla coppia tanto discussa formata da Cerci e Ljajic. In panchina il gioiello della Primavera Acosty.

    ricky alvarez | © Valerio Pennicino/Getty Images

    SUDAMERICA STYLE – Cinque argentini e due brasiliani nell’undici titolare dell’Inter. Stramaccioni affronta la sfida di Firenze affidandosi alla “famiglia” sudamericana. In porta Julio Cesar, difesa a quattro con Zanetti e Nagatomo terzini e Lucio-Chivu come coppia centrale. A centrocampo Stankovic regista basso, con Obi e Cambiasso in posizione leggermente più avanzata. In attacco il trio tutto argentino composto da Alvarez, Milito e Zarate. Dopo aver raccolto 7 punti nelle prime tre partite della sua gestione, Stramaccioni spera nel riuscire a fare bottino pieno anche nella trasferta di Firenze, portandosi così momentaneamente a tre sole lunghezze dalla Lazio che occupa il terzo posto in classifica.

    Formazioni Fiorentina Inter, 34^ giornata Serie A

    Fiorentina (3-5-2): Boruc, Nastasic, Natali, Gamberini, Cassani, Pasqual, Lazzari, Montolivo, Behrami, Cerci, Ljajic.
    Panchina: Neto, Camporese, De Silvestri, Kharjia, Romulo, Salifu, Acosty. Allenatore: Delio Rossi

    Inter (4-3-3): Julio Cesar, Zanetti, Lucio, Chivu, Nagatomo, Cambiasso, Stankovic, Obi, Zarate, Alvarez, Milito.
    Panchina: Castellazzi, Ranocchia, Maicon, Guarin, Sneijder, Forlan, Pazzini.

  • Inter, Stramaccioni Sneijder dove lo metti?

    Inter, Stramaccioni Sneijder dove lo metti?

    Dopo lo slittamento della 33esima giornata di Serie A per i tragici eventi relativi alla morte di Piermario Morosini, Udinese-Inter sarà rigiocata molto probabilmente sabato o domenica prossima, con il turno successivo che dovrebbe vedere le squadre in campo il 25 aprile. Una settimana che a questo punto potrebbe essere sfruttata al meglio da uno degli assenti più importanti per l’Inter, come Wesley Sneijder, per recuperare dai guai fisici e candidarsi a un posto da titolare. Stramaccioni ha più volte ribadito come l’olandese sia un giocatore fondamentale per questa squadra, e che le sue qualità siano assolutamente fuori da ogni discussione. Parole che sembrano ricalcare il leit motiv di Ranieri, che prima di recuperare il jolly olandese aveva usato solo parole al miele per il numero dieci, scoprendo invece in seguito di avere un grosso problema relativo al suo collocamento tattico.

    UDINESE BANCO DI PROVA- Genoa, Cagliari e Siena sono state le prime tre sfide raccolte e affrontate da Stramaccioni. Senza nulla voler togliere alle squadre citate, la sfida contro l’Udinese sarà il vero banco di prova per il tecnico nerazzurro, riuscendo a misurare in caso di vittoria o sconfitta le reali ambizioni europee dell’Inter. Affrontare le ripartenze e la velocità dei friulani, mostrerà quanto Stramaccioni sia realmente preparato tatticamente e quanto ci sia del suo in questo piccolo periodo di lavoro con la rosa a disposizione. Il rientro di giocatori importanti come Sneijder e Alvarez offriranno maggiori garanzie o complicheranno la vita al tecnico romano?

    Wesley Sneijder © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    ADDIO 4-3-3?- Risulta evidente a tutti come il sistema di gioco preferito da Stramaccioni, e che gli ha permesso di ‘creare’ un’Inter più realizzativa in fase offensiva, sia il modulo con le tre punte davanti.  A questo punto la domanda sorge spontanea: con il rientro di Sneijder il modulo dovrebbe cambiare in un più plausibile 4-3-1-2? Collocare un trequartista puro come Wesley in un modulo che non prevede nessun giocatore a supporto delle punte diventa quasi impossibile. Gasperini aveva avuto i suoi problemi, provando ad adattarlo in un ruolo alla Pizzarro ai tempi della Roma, come vertice basso del centrocampo, ma con licenza di innescare i compagni più avanzati. L’esperimento non ebbe i risultati previsti e il giocatore non si mostrò mai contento del nuovo ruolo. Ranieri avrebbe provato a schierarlo largo come esterno d’attacco con pessimi risultati, spiegando come il trequartista nel suo 4-4-2 non garantiva i giusti equilibri in fase di copertura. La palla passa a Strama che a questo punto dovrebbe rinunciare alle tre punte, schierando un centrocampo a rombo in stile Mourinho, utilizzando Sneijder a supporto di Milito e uno tra Forlan e Zarate.

    FUTURO-  Il finale di stagione mostrerà se l’olandese si trasformerà nell’arma in più per i nerazzurri per spiccare il volo nella corsa alla zona Champions, o l’ennesimo problema di inserimento in una rosa che sembra (come con Ranieri all’epoca del 4-4-2) aver trovato la sua quadratura. I dubbi rimangono anche in merito alla permanenza di Sneijder nella prossima stagione con la maglia nerazzurra, poiché il primo sacrificabile per le regole del Fair Play Finanziario, insieme a Maicon è proprio l’olandese. Le sirene inglesi da Manchester e quelle russe con l’Anzhi in prima fila torneranno a suonare in estate, e Moratti difficilmente stavolta risponderà picche.

  • Inter torna Leonardo con Lucas e Kolarov

    Inter torna Leonardo con Lucas e Kolarov

    Prima con l’addio di Ranieri, e poi con l’arrivo di Stramaccioni, Massimo Moratti sta ponendo le basi per l’Inter che verrà. Ma la rifondazione della squadra non passa solo dalla scelta dell’allenatore o dei giocatori della rosa, bensì anche dalla scelta di nuovi dirigenti, competenti e che evitino di sbagliare i prossimi colpi di mercato. Sotto quest’ottica il possibile addio di Leonardo dalla poltrona di direttore generale del Psg, si potrebbe interpretare come già evidenziato dalla stampa parigina e italiana, come un chiaro segnale di voler tornare nella Milano nerazzurra con cui il brasiliano si era lasciato in maniera troppo frettolosa nella passata stagione. Lo stesso Leonardo appena pubblicate queste indiscrezioni su un suo possibile addio parigino ha voluto gettare repentinamente acqua sul fuoco, tranquillizzando i tifosi francesi e la sua dirigenza:

    “Non so da dove vengono fuori le voci su un mio addio. Sono in contatto con tutte le società con cui ho lavorato ma non mi sono accordato con l’Inter per tornare a Milano. Ho un bellissimo rapporto con il presidente Moratti, ma non ho parlato con lui per ritornare a lavorare insieme. Sono felicissimo a Parigi ma sono legato anch’io ai risultati. Io non prometto nulla, ma sono qui per il Psg, resto e sono felice”.

    A questo punto l’ago della bilancia potrebbero essere i risultati, e visto come il Montpellier in Francia abbia di fatto scavalcato il Psg, l’idillio tra Leonardo e la dirigenza del Qatar, proprietaria del club francese potrebbe realmente essere giunta al capolinea.

    Leonardo © Valerio Pennicino/Getty Images

    INTER- Moratti rimane alla finestra, da sempre affascinato dal carisma e dalle capacità di un uomo di mercato oltre che di un dirigente come Leonardo. Lo stesso presidente nerazzurro intervistato a margine dell’apertura del nuovo locale di Cambiasso e Zanetti (il Botinero) ha tessuto le lodi di Stramaccioni, spiegando come aver realizzato 7 punti in tre partite fosse qualcosa a cui i nerazzurri non erano più abituati. Chiusura netta su Leonardo, con un secco ‘ho letto ma non so nulla’, giustificando in seguito i continui contatti con il brasiliano, per un buon rapporto che li lega , e soprattutto in merito all’affare Thiago Motta concluso solo a fine gennaio tra le due società.

    LEONARDO CON LUCAS?- Il dubbio su un clamoroso ritorno a Milano, come dirigente nerazzurro rimane, considerando come Oriali difficilmente affiancherà nuovamente Branca, e a questo punto Leonardo potrebbe realmente rappresentare il nuovo braccio destro dell’attuale direttore sportivo nerazzurro. Come suggerisce lo stesso TuttoSport nell’edizione odierna Leonardo affiancherebbe Branca, avendo un importante ruolo sul mercato e di raccordo tra i media e le istituzioni, portandosi dietro in dote il talento brasiliano Lucas, su cui le attenzioni dell’Inter sono fortissime già da molto tempo. Il primo obiettivo del prossimo mercato interista è rappresentato proprio dalla stella 19enne del San Paolo, e proprio attraverso il ‘potere’ e l’influenza che Leonardo ha in Brasile potrebbero aprire una corsia preferenziale per l’approdo del giovane campione nella Milano nerazzurra.

    KOLAROV- Rimanendo sempre in tema di mercato sono interessanti le parole di Branca che parlando di possibili colpi per il prossimo mercato estivo, spiega come Alexandre Kolarov interessi molto all’Inter, (con il giocatore che è scalato nelle gerarchie di Mancini con l’arrivo di Clichy) chiudendo al tempo stesso l’ipotesi su un possibile ritorno di Mario Balotelli. Inizia dunque a prendere forma la prossima Inter del futuro, con una possibile conferma di Stramaccioni in panchina, Isla come obiettivo confermatissimo, Kolarov in rampa di lancia e Lucas come ciliegina sulla torta. Rimane da capire chi saranno i sacrificabili per fare cassa.

  • Volata Champions League, un solo posto per cinque squadre

    Volata Champions League, un solo posto per cinque squadre

    Oltre all’eterna sfida scudetto tra Milan e Juventus, le ultime sei partite del campionato ci diranno anche chi fra Lazio, Udinese, Roma, Inter e Napoli si aggiudicherà la volata Champions League. La 32^ giornata di Serie A ha visto il crollo inatteso del Napoli al San Paolo contro l’Atalanta, mentre la Roma ha battuto l’Udinese in un accesissimo scontro diretto portandosi a meno quattro dalla Lazio, attualmente terza in classifica e reduce dalla sconfitta a Torino contro i bianconeri di Conte. Attenzione però anche l’Inter, vittoriosa ieri sul Siena per 2-1 con una doppietta del bomber Milito, e a sei lunghezze dai biancocelesti. Quella che fino a due settimane fa sembrava una mission impossible, ora si è trasformata in un’impresa sì difficile, ma umana.

    Lazio (54) – Gli uomini di Edi Reja non sono riusciti a ripetere l’ennesima impresa del campionato, dopo il 3-1 sul Napoli nel posticipo serale di domenica scorsa. La punizione di Del Piero nel finale di partita ha privato la Lazio di un punto che si sarebbe potuto rivelare prezioso da qui al termine della stagione. Resta immutato il vantaggio di tre punti sulla quarta in classifica (Udinese ndr), mentre si avvicinano pericolosamente i rivali giallorossi (+4). Il calendario non sorride particolarmente alla formazione biancoceleste, che nelle prossime tre gare di campionato dovrà affrontare la trasferta di Novara, un Lecce indiavolato (a Roma), e l’Udinese al Friuli. Non privi di insidie anche i match contro il Siena in casa (36^) e l’Atalanta in trasferta (37^). Infine il 12 maggio andrà in scena all’Olimpico un Lazio Inter per nulla scontato e amichevole. L’aquila biancoceleste riuscirà l’anno prossimo a volare sulle note dell’inno di Champions?

    Udinese (51) – Calendario non semplice per la squadra di Guidolin, reduce dalla pesante sconfitta contro la Roma nell’ultimo turno di Serie A. La prossima giornata i bianconeri riceveranno la visita dell’Inter di Stramaccioni, che è riuscito a conquistare sette punti sui nove a disposizione nelle prime tre gare della sua gestione. Alla 34^ giornata invece l’Udinese affronterà la difficile trasferta di Verona contro il Chievo, e nel match successivo un altro scontro diretto per la Champions, stavolta con la Lazio. Qualora i friulani dovessero uscire indenni da questo trittico fondamentale, potrebbero ancora dire la loro sulla volata Champions League, considerando che le ultime tre gare non prevedono impegni proibitivi, la trasferta di Cesena (36^), in casa contro il Genoa (37^) e infine a Catania (38^). Totò di Natale e compagni riusciranno a bissare l’impresa della scorsa stagione?

    luis enrique | © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    Roma (50)Roma, nun fa la stupida…ora. I tifosi giallorossi si saranno ormai abituati ai continui saliscendi della giostra di Luis Enrique, che a sei partite dal termine resta in piena corsa per un posto in Coppa Campioni il prossimo anno. Il successo di ieri sull’Udinese ha messo le ali alla compagine del tecnico spagnolo. A questo punto però ogni passo falso costerà caro, decisamente più che nel recente passato. Se la prossima partita può sembrare relativamente semplice, all’Olimpico contro la Fiorentina, la 34^ giornata proporrà un’affascinante quanto cruciale Juventus Roma, dove lo Stadium potrebbe essere l’arbitro indiretto sia della volata Champions League che dello scudetto. Alla 35^ giornata invece i giallorossi tornano all’Olimpico per affrontare il Napoli, mentre nel successivo match Totti e compagni saranno di scena al Bentegodi di Verona per una complicata trasferta. Da non sottovalutare infine il ritorno in patria di Montella con il suo Catania, mentre impegno più agevole almeno sulla carta quello dell’ultima giornata di campionato, con la Roma in trasferta al Manuzzi di Cesena.

    Inter (48) – Inizia da oggi la rincorsa dell’Inter al terzo posto finale, l’ultima spiaggia per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Un calendario in salita per gli uomini di Stramaccioni, che nelle prossime due giornate affronteranno le trasferte di Udine e Firenze. Alla 35^ i nerazzurri potranno “rifiatare” nel match casalingo contro uno spento Cesena, mentre più ostico l’impegno successivo che vedrà l’Inter impegnata in casa del Parma. Altra gara fondamentale sarà poi il derby alla penultima di campionato, dove i giocatori nerazzurri faranno di tutto per rovinare la rincorsa scudetto ai cugini del Milan. Nella 38^ giornata invece l’Inter andrà all’Olimpico per affrontare la Lazio di Edi Reja, in quello che potrebbe essere un vero e proprio spareggio Champions.

    Napoli (48) – Gli azzurri di Mazzarri sono scivolati in una pericolosa spirale di sconfitte che potrebbe aver pregiudicato la rincorsa al terzo posto. Il pesante ko casalingo contro l’Atalanta non è stato ancora digerito, ma l’imperativo per il Napoli deve essere quello di guardare avanti alla prossima sfida di campionato, che vedrà gli azzurri impegnati nella difficile trasferta di Lecce. Più agevole il match della 34^ giornata contro il Novara al San Paolo, mentre il successivo big match dell’Olimpico contro la Roma di Luis Enrique dirà molto sulle ambizioni europee della squadra napoletana, la quale potrebbe addirittura veder sfumare tra le mani la qualificazione all’Europa League qualora non dovesse trovare risultati convincenti contro il Palermo in casa (36^), Bologna in trasferta (37^), e Siena al San Paolo (38^).

  • Inter – Siena 2-1, doppio Milito la Champions a -6

    Inter – Siena 2-1, doppio Milito la Champions a -6

    Buona la terza per l’Inter di Stramaccioni che batte di misura per 2-1 il Siena e accorcia notevolmente sulle avversarie per la corsa, ad un ancora aperta lotta, al terzo posto in classifica. Il bel gioco ancora non si vede, e la mano del tecnico è evidente solo nella carica motivazionale delle rimonte attuate, come già visto contro il Cagliari e contro il Genoa. Neanche il tanto atteso inserimento dei giovani è arrivato, con l’età media della rosa che si addirittura innalzata, a sottolineare come anche il nuovo tecnico punti forte sui senatori, più che sulle nuove leve. Ma i risultati parlano chiaro, 7 punti in tre turni non sono affatto un cattivo rullino di marcia per tornare nelle zone alte e chiudere al meglio il finale di stagione. In attesa di vedere l’Inter affrontare l’Udinese nel prossimo turno i tifosi e il presidente Moratti possono gioire per questa ritrovata vittoria.

    AVVIO DIFFICILE – La partita si mette subito in salita per l’Inter: nonostante i nerazzurri partono con un buon ritmo di gioco al 6’ è il Siena a passare in vantaggio su un brutto errore di Samuel , con D’Agostino che recupera palla e serve l’assist a Destro che calcia a botta sicura trovando un miracolo di Julio Cesar. Sulla respinta del portiere carioca una doppia conclusione, prima di Brienza con un’altra respinta di Julio Cesar e a seguire il tiro da fuori area di D’Agostino che beffa tutti trovando la rete del vantaggio. Il Siena al 35’ non sfrutta il possibile match ball del 2-0 con Brienza che tarda a servire Destro, solo grazie a un intervento miracoloso di Samuel. Il difensore argentino poco dopo lascerà il campo per problemi fisici, con Nagatomo a prendere il suo posto. Al 41’ l’Inter rialza la testa e sugli sviluppi di un corner Pesoli involontariamente serve l’assist a Milito che da due passi non sbaglia battendo Pegolo di testa e trovando la rete del pari.

    Diego Milito © Claudio Villa Getty Images Sport

    CI PENSA MILITO – Nella ripresa sono nuovamente i nerazzurri ad essere pericolosi, con una conclusione di Alvarez respinta da Pegolo e sulla quale arriva Milito in scivolata mancando la porta e il gol del vantaggio da due passi. Al 34’ bellissimo spunto di Nagatomo che ingaggia un duello in area con Mannini riuscendo a procurarsi un rigore per una spinta evidente dell’esterno bianconero. Milito si assume la responsabilità di calciare il rigore e realizzarlo con una freddezza estrema, portando i suoi in vantaggio per 2-1. I nerazzurri controllano il vantaggio e ottengono la seconda vittoria dell’era Stramaccioni accorciando la distanza con le dirette concorrenti per il terzo posto ancora possibile.

    Pagelle Inter

    J. Zanetti 7,5 Nel giorno del suo record di presenze in Serie A (570) aggancia Zoff nella speciale classifica dei calciatori con più partite, riesce a giocare una partita come avesse nemmeno venti primavere alle spalle, solcando la sua fascia per novanta minuti senza sosta e deliziando il pubblico di San Siro con dribbling e sgroppate da campione. Insostituibile.

    Milito 7 Si divora prima un gol davanti a Pegolo, poi coglie da rapace d’area l’occasione che gli serve involontariamente Pesoli agguantandosi di testa sul pallone per realizzare il gol del pari. Non contento batte e realizza i rigore del 2-1, salendo a quota 20 gol stagionali, e a 16 solo nell’anno solare. Avesse iniziato prima…

    Samuel 5,5 Serataccia, e si vede da subito con l’errore con cui regala di fatto il vantaggio ai toscani, perdendo palla da ultimo uomo sul pressing di Destro. Si farà ammonire poco dopo, ed essendo in diffida salterà il match contro l’Udinese. Salva su Brienza prima di chiedere il cambio per guai muscolari

    Pagelle Siena

    D’Agostino  6,5 rientra dopo una lunga assenza dai campi da gioco e alla prima occasione utile schierato in un ruolo più avanzato punisce l’Inter dopo i tentativi di Destro e Brienza. Partita di buona qualità. Risolutivo

    Destro 6,5 Buone giocate e buoni spunti. Meno lucido del solito sottoporta, ma se l’Inter è realmente interessata a riportarlo alla casa base, non fa di certo un cattivo pensiero. Anzi.

    Pesoli 4,5 pesa in maniera determinante sull’andamento della partita l’assist involontario verso Milito, considerando come un disimpegno più semplice e risolutivo in quel frangente era sicuramente possibile.

    Video gol e highlights Inter Siena

     

  • Campionato Primavera -2 alla Fase Finale

    Campionato Primavera -2 alla Fase Finale

    La fase a gironi del Campionato Primavera è quasi arrivata a conclusione e grazie ad un sostanziale equilibrio ma anche ad un aumento della qualità e delle competitività del torneo restano da emettere ancora tanti verdetti. La formula oramai consolidata e spettacolare qualifica alla Fase Finale 8 squadre, le prime e le seconde hanno accesso diretto mentre le ultime due dovranno sudarsi l’accesso attraverso un play-off a cui prenderanno parte le terze, le quarte e le due migliori quinte. A due giornate dal termine solo Juventus, Roma e Lazio sono sicure di accedere direttamente alle fase finale, nel girone B quello in cui è presente l’Inter fresca vincitrice del NextGen Series 2012 è il più indecifrabile con le prime cinque squadre ancora potenzialmente in grado di staccare il pass diretto conquistando uno dei due posti validi per accedere alle fase finali del Campionato Primavera.

    Nel girone A del Campionato Primavera la Juventus ha oramai conquistato la prima posizione staccando dopo un entusiasmante testa a testa con la Fiorentina. Proprio i viola con il ko tra le mura amiche contro il Livorno hanno gettato alle ortiche il vantaggio sul Torino di Antonino Asta dato in gran forma e adesso ad un solo punto dalla seconda piazza. Come dicevamo nel girone B del Campionato Primavera vi è incertezza sulle posizioni delle prime cinque, l’Inter dopo il ko contro il Chievo si è ripresa la prima piazza e grazie ad un calendario agevole parte da favorita, il Varese è uscito alla distanza contendendo al Milan la seconda piazza. In quarta e quinta posizione ci sono il Chievo autore di un rush finale importantissimo e l’Albinoleffe. Roma e Lazio hanno occupato da tempo le prime due posizione del girone C del Campionato Primavera, il Palermo ha oramai blindato la terza piazza mentre per quarta e quinta il mini campionato tra Catania, Napoli, Reggina e Lecce ha di fatto alzato l’asticella per i punti utili.

    CAMPIONATO PRIMAVERA CLASSIFICA GIRONE A
    1) JUVENTUS* 49
    2) FIORENTINA 44
    3) TORINO 43
    4) LIVORNO 39
    5) SAMPDORIA 37
    6) GENOA 37
    7) EMPOLI 36
    8) PARMA 33
    9) NOVARA 31*
    10)CAGLIARI 29
    11)SASSUOLO 27
    12) SIENA 20
    13) MODENA 18
    14) GROSSETO 11
    *Una partita in meno

    CAMPIONATO PRIMAVERA CLASSIFICA GIRONE B
    1) INTER 49
    2) MILAN 47
    3) VARESE 47
    4) CHIEVO 46
    5) ALBINOLEFFE 44
    6) BOLOGNA 38
    7) CITTADELLA 29
    8) ATALANTA 28
    9) PADOVA 27
    10)UDINESE 26
    11)BRESCIA 25
    12)VERONA 21
    13)CESENA 20
    14)VICENZA 19

    CAMPIONATO PRIMAVERA CLASSIFICA GIRONE C:
    1) ROMA* 61
    2) LAZIO 59
    3) PALERMO 52
    4) CATANIA 40
    5) NAPOLI 39
    6) REGGINA 37
    7) LECCE 36
    8) ASCOLI 30
    9) NOCERINA 25
    10) JUVE STABIA 21
    11) BARI 21
    12) PESCARA 18
    13) CROTONE* 15
    14) GUBBIO 11
    *Una partita in meno **Due partite in meno

  • Inter – Siena, Stramaccioni lancia Alvarez

    Inter – Siena, Stramaccioni lancia Alvarez

    Solo qualche anno fa, il Siena era una tappa fondamentale per la conquista del titolo da parte dell’Inter. Ora i ruoli e le posizioni di classifica sono completamente cambiate, con i nerazzurri ad affrontare una stagione da attori non protagonisti, e il nuovo tecnico Andrea Stramaccioni alla ricerca di una continuità di risultati che tarda ad arrivare. Chiudere nel migliore dei modi questo campionato è l’unica ricetta per ripartire al meglio nella prossima stagione, poiché l’utopia del terzo posto, rimarrà tale, mentre una qualificazione nell’Europa League dovrebbe essere a questo punto l’obiettivo da raggiungere. Inter Siena però può nascondere delle insidi, l’undici di Sannino infatti è una squadra che non rinuncia a giocare, e che potrebbe in caso di pari o vittoria contro i nerazzurri raggiungere la quota salvezza, visti i 39 punti attuali.

    INTER – Stramaccioni conferma Zarate e rilancia Alavarez Nella classica conferenza stampa alla vigilia della partita ha voluto escludere la parola turn over, considerando anche la situazione degli infortunati, con un paio di assenze di lusso come Maicon e Sneijder. In poche parole scenderà in campo la formazione migliore, con gli unici dubbi legati nella mediana a un nuovo utilizzo di Guarin , e per la fascia destra nel tridente offensivo vista la pessima prova di Forlan , ci sono buone possibilità di rivedere in campo Alvarez. Nessun cambiamento per quanto riguarda il modulo, con il solito 4-3-3, dove sicuramente ci sarà il rientro tra i pali di Julio Cesar, con la linea a quattro difensiva composta da Lucio e Samuel, con Zanetti e Chivu sulle rispettive corsie laterali. In mediana Stankovic e Cambiasso dovrebbero avere il posto fisso, con Poli favorito su Obi e Guarin. Davanti inamovibile al centro dell’attacco i bomber argentino Milito (a quota 14 gol nell’anno solare), Con Zarate e probabilmente Alvarez più larghi a supporto. Potrebbe trovare spazio anche Pazzini, forse in una staffetta con Milito.

    Ricky Alvarez © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    SIENA – Sannino dal canto suo è consapevole della difficoltà di trovarsi di fronte un avversario come l’Inter a San Siro, ma vorrà giocarsi tutte le sue carte a disposizione per non sfigurare e perché no fare risultato. La vittoria contro l’Atalanta nell’ultimo turno di campionato rappresenta senza ombra di dubbio una carica motivazionale da sfruttare nell’immediato. Out il bomber della squadra Calaiò, Sannino punterà tutto sull’ex nerazzurro Mattia Destro , su cui sono tornate le sirene interiste per il prossimo mercato estivo. Nel dettaglio il modulo dovrebbe essere un classico 4-4-2 con Pegolo tra i pali, Rossettini, Terzi, Vitiello e Del Grosso a formare la linea difensiva. A centrocampo nuovamente linea a quattro con capitan Vergassola, e Gazzi a garantire la giusta copertura, leggermente più avanzati Giorgi a destra e Grossi sul versante opposto. Davanti dovrebbe fare coppia con Destro il rientrante Brienza, che ha scontato il turno di squalifica. Occhio anche a Larrondo in rampa di lancio per fare coppia con Destro davanti.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER SIENA

    Inter (4-3-3): Julio Cesar; Zanetti, Lucio, Samuel, Chivu; Cambiasso, Stankovic, Obi; Alvarez, Milito, Zarate.
    A disp.: Castellazzi, Ranocchia, Nagatomo, Poli, Guarin, Forlan, Pazzini. All.: Stramaccioni

    Siena (4-4-2): Pegolo; Vitiello, Terzi, Rossettini, Del Grosso; Giorgi, Vergassola, Gazzi, Grossi; Brienza, Destro.
    A disp.: Brkic, Pesoli, Contini, D’Agostino, Mannini, Bogdani, Larrondo. All.: Sannino