Tag: andrea stramaccioni

  • Tripletta Milito, l’Inter vince 6-0 l’amichevole con il Trentino Team

    Tripletta Milito, l’Inter vince 6-0 l’amichevole con il Trentino Team

    Si lavora duro all’Inter, in vista dell’esordio ufficiale della nuova stagione programmato per il 2 agosto nel terzo turno preliminare di Europa League. Ieri a Pinzolo, sede del ritiro nerazzurro che terminerà il 15 luglio, è andata in scena la seconda amichevole dopo la partitella in famiglia dell’altro giorno. Ad opporre resistenza ai nerazzurri c’era il Trentino Team di Florio Maran, fratello di Rolando Maran neo tecnico del Catania. L’impegno anche se poco probante dal punto di vista tecnico ha dato ottime indicazioni ad Andrea Stramaccioni, visto che i suoi ragazzi hanno vinto in scioltezza 6-0 indossando tra l’altro la seconda divisa, quella completamente rossa che ha scatenato la polemica degli ultrà nerazzurri.

    Mattatore della partita (ancora una volta) si è rivelato il principe Diego Milito. Se il buongiorno si vede dal mattino, il bomber argentino è pronto a trascinare a suon di gol l’Inter verso traguardi importanti. Dopo la doppietta nella prima amichevole, il numero 22 interista si è confermato ieri, andando a segno per ben 3 volte supportato splendidamente da Philippe Coutinho, sempre più punto fermo dello scacchiere nerazzurro. Il 20enne brasiliano ha aperto le danze dopo appena 3 minuti con un tiro non irresistibile, che però ha visto il portiere avversario prodursi in una papera clamorosa. A completare il tabellino della partita oltre alla tripletta di Milito e il gol di Coutinho, ci sono le marcature di Esteban Cambiasso e del giovane Garritano.

    Diego Milito in azione © Dino Panato/Getty Images

    Andrea Stramaccioni ha schierato i suoi con il classico 4-2-3-1. Ottima la prestazione di Fredy Guarin insieme a quella di Ibrahima Mbaye. Il giovane senegalese ha giocato da terzino e ha fornito buone indicazioni al suo tecnico mentre ad uno degli ultimi arrivati come Rodrigo Palacio è mancato solo il gol visto che l’intesa tutta argentina con Milito è migliorata notevolmente. Porta inviolata per Samir Handanovic nei 60′ giocati. Il capitano Javier Zanetti si conferma sugli standard a cui ha abituato i tifosi nerazzurri. Anzi dai test atletici effettuati, è scaturito che il numero 4 nerazzurro è migliorato rispetto a dodici mesi fa. Insomma il Tractor è come il vino, più invecchia più diventa buono.

    La prestazione dell’Inter è stata più che soddisfacente come confermato nel post-gara dal suo allenatore Andrea Stramaccioni. La squadra infatti mette in atto ciò su cui lavora in allenamento. Lavoro e applicazione sono due elementi fondamentali per il tecnico romano affinchè i nerazzurri arrivino nelle migliori condizioni al primo appuntamento ufficiale della stagione 2012/2013. Infine l’ex allenatore della primavera nerazzurra, ha elogiato la prova di Philippe Coutinho, che possiede la fiducia dell’ambiente e può lavorare sereno considerato anche che spesso ci si dimentica che sia un classe 1992. Il futuro è suo, bisogna solo indirizzarlo sulla strada della crescita costante. I segnali di queste prime amichevoli sono stati molto esplicativi in quest’ottica e i tifosi sperano che Cou riesca ad esprimere a breve le sue immense qualità tecniche, che spinsero l’Inter a bloccarlo a soli 16 anni per un paio di milioni di euro.

    Per un brasiliano che cresce, c’è un altro brasiliano sul quale cresce l’attesa. Stiamo parlando di Lucas, trequartista del San Paolo anch’egli come Cou classe 1992. Di diverso da Coutinho ha il costo del cartellino, ma molti addetti ai lavori (ed anche chi vi scrive) sostengono che tra i due il più forte è colui che a Milano già vive. Tuttavia Lucas è un pallino o sogno che dir si voglia di Massimo Moratti. Il presidente nerazzurro è arrivato a Pinzolo ieri, per assistere alla seconda amichevole dei suoi ragazzi e dopo la partita ha parlato soprattutto in merito al mercato nerazzurro. Iniziando da Lucas: “Ha grandi doti, adesso bisogna concretizzare, se ce n’è la possibilità”. Passando per Pazzini: “E’ un centravanti di grande valore, quando è in forma segna a ripetizione. Poi subentrano necessità teniche e tattiche che mettono i giocatori in condizioni di essere acquistati o ceduti“. Finendo con Sneijder: “E’ determinante per l’Inter, al di là delle attenzioni di altri club“.

  • Paulinho gela l’Inter: “Vorrei restare in Brasile”

    Paulinho gela l’Inter: “Vorrei restare in Brasile”

    Sembra essere servito a poco il viaggio di Piero Ausilio in Brasile in quanto in queste ore il giovane Paulinho ha dichiarato di voler rimanere in sudamerica. Il giocatore del Corinthians ha infatti spiegato che la sua intenzione per la prossima stagione è quella di continuare a vestire la maglia brasiliana e di poter firmare in fretta il rinnovo dato che non vuole avere pensieri per la testa. Un giovane dalle idee chiare quindi che, dopo la brutta prestazione del match di ieri contro il Botafogo, il nuovo club di Seedorf, si è scusato con la squadra e con i tifosi spiegando di aver disputato la peggior partita della sua vita.

    Un atto che ha fatto grande piacere alla dirigenza del Corinthians, la quale sta facendo di tutto per trattenere la giovane promessa nel proprio club: certo è che l’offerta di 8,5 milioni di euro fatta dall’Inter è un boccone prelibato per la società brasiliana che dovrà valutare attentamente se scommettere su Paulinho e rifiutarne la vendita o se cedere alla tentazione muovendosi così sul mercato per acquistare un altro centrocampista valido.

    Paulinho © YASUYOSHI CHIBA/AFP/GettyImages

    Ad oggi però le probabilità che il giocatore arrivi a vestire la maglia neroazzurra sono davvero poche e quindi l’Inter dovrà muoversi sul mercato per cercare un calciatore capace di fare la differenza nel centrocampo della squadra di Stramaccioni: Paulinho sarebbe stato perfetto in quanto si è rivelato essere un tuttofare capace sia di impostare il gioco che di fermare le ripartenze degli avversari.

    Nonostante le parole di Paulinho il mercato estivo insegna che il famoso “mai dire mai” esiste per davvero: c’è infatti chi sostiene che il talento del Corinthians abbia fatto questa mossa solamente per riuscire a lasciare la propria squadra senza rancori, rimanedone in buoni rapporti. Il venticinquenne brasiliano dopo il match con il Botafogo ha inoltre aggiunto che ovunque andrà il suo obiettivo rimarrà quello di vincere: staremo a vedere dunque nei prossimi giorni se a comporre il centrocampo ci sarà Mudingayi, Poli o Paulinho.

  • L’Inter sceglie Ibrahima Mbaye come terzino del futuro

    L’Inter sceglie Ibrahima Mbaye come terzino del futuro

    Che all’Inter fosse iniziata una nuova era ce ne eravamo accorti, ma la società di Corso Vittorio Emanuele è pronta oltre che a rinnovarsi anche a ringiovanirsi. Ibrahima Mbaye, difensore senegalese classe 1994, è pronto a catapultarsi nella prima squadra dell’Inter. Lui, che con la primavera nerazzurra si è laureato campione d’Italia e non ha ancora compiuto 18 anni, farà parte della rosa interista per la stagione 2012/2013. Andrea Stramaccioni, allenatore dell’Inter, lo conosce bene avendolo allenato fino a pochi mesi fa ma anche Massimo Moratti è rimasto impressionato dalle qualità del giocatore nato in Senegal. Alto 187 cm per 70 kg, il giovane Mbaye è dotato di grande fisicità, ottima tecnica di base, buona personalità e grande duttilità in quanto può ricoprire entrambe le fasce di difesa e all’occorrenza può giocare sia come centrale di difesa sia a centrocampo. Allora poco importa se non è ancora maggiorenne perchè l’Inter del nuovo corso punta anche su di lui, sulla sua duttilità e sui suoi margini di miglioramento.

    Ibrahima Mbaye © Christopher Lee/Getty Images

    D’altronde Mbaye arrivò all’Inter a 14 anni su segnalazione del rimpianto Mourinho. Ci sarà un motivo? Noi pensiamo di si, l’Inter pure. Perchè per contrastare la crisi economica che attanaglia il calcio italiano bisogna puntare sui giovani, e la società interista che da anni sforna numerosi talenti (ma non sempre riesce a coglierne il vero valore vedi Destro) ha la possibilità ora più che mai di dare fiducia ai suoi giovani talenti grazie soprattutto ad Andrea Stramaccioni. Il condottiero della rivoluzione nerazzurra non solo avrà il compito di riportare l’Inter ai vertici ma avrà anche il compito di ringiovanire gradualmente la formazione interista con l’innesto di vari under20 come Mbaye, Longo e i già conosciuti Obi e Coutinho.

    Ibrahima Mbaye terzino del futuro? All’Inter sperano che il giovane senegalese si riveli un degno erede di Maicon, vero padrone della corsia destra nerazzurra negli ultimi anni, ma per assicurare una crescita progressiva al classe 1994 africano non bisognerà caricarlo di eccessive pressioni. Intanto Mbaye ieri nella partitella in famiglia è stato schierato nei big e ha fornito un’ottima prestazione. Il suo contratto scade tra un anno ma l’Inter è pronta a blindarlo per assicurare alla squadra polmoni in quantità.

  • Inter, Ranocchia non è più sul mercato

    Inter, Ranocchia non è più sul mercato

    Il futuro di Andrea Ranocchia sembrava essere lontano da Milano e invece ieri i dirigenti della società nerazzurra hanno rinnovato la fiducia nel difensore italiano, che nella prossima stagione è chiamato quindi a riscattare gli ultimi dodici mesi infelici vissuti con la maglia dell’Inter. Nonostante le prove deludenti dell’ultima stagione tanti club importanti avevano messo gli occhi su di lui. La Juventus lo avrebbe accolto a braccia aperte vista la stima di Antonio Conte per l’ex difensore del Bari ma l’Inter giustamente ha risposto picche alla proposta bianconera di 12 milioni di euro. Il Manchester City e il Paris Saint-Germain lo tengono sotto osservazione da tempo ma dovranno mirare ad altri obiettivi perchè la società di Corso Vittorio Emanuele sembra essersi decisa nel trattenere un difensore considerato tra i più importanti a livello nazionale.

    Andrea Ranocchia in azione © Giuseppe Bellini/Getty Images
    A breve è previsto un incontro tra Ranocchia e i dirigenti nerazzurri, incontro dove il difensore ex Genoa chiederà delle certezze anche perchè è vero che nella passata stagione non ha figurato bene in campo ma bisogna ricordare che il più delle volte è stato relegato in panchina. Il talento del ragazzo non è in discussione e quale occasione migliore per dimostrarlo una volta per tutte nella stagione del rilancio nerazzurro? La concorrenza sarà stimolante per il centrale italiano che dovrà sbracciare in un reparto che conta le presenze di Christian Chivu, Walter Samuel e molto probabilmente Matias Silvestre, che dovrebbe sostituire il partente Lucio.

    Nelle gerarchie di Andrea Stramaccioni il titolare sicuro sembra essere “the wall” Samuel ma Ranocchia ha tutte le carte in regola per giocarsi le sue chance come partner dell’argentino. Le tantissime richieste di mercato ricevute dall’Inter per Ranocchia hanno dato la dimostrazione della stima di cui gode il ragazzo tra gli addetti ai lavori e l’Inter con le difficoltà che ha nel fare mercato non può permettersi il lusso di perdere uno dei suoi giocatori più importanti. Siete d’accordo?

  • Inter sbagliando s’impara riscattato Longo, Kucka al Genoa

    Inter sbagliando s’impara riscattato Longo, Kucka al Genoa

    Tre reti nella semifinale dello scudetto Primavera, e non contro una squadra qualsiasi bensì contro i cugini rossoneri del Milan, ed, in particolare, timbrando il cartellino di quella fondamentale vittoria con la rete del decisivo con una rete da incorniciare, un perfetto destro al volo: questo è stato il biglietto da visita di Samuele Longo, baby attaccante nerazzurro, classe 1992, venti anni d’età e una stagione da protagonista anche nella baby Champions League, ossia la Next Generation Series, con reti al Psv, al Marsiglia, ed all’Ajax nella finale del torneo vinta ai rigori dai nerazzurri, segnando con freddezza anche uno dei tiri dal dischetto.

    186 cm d’altezza per 75 kg di peso, Velocità e gran senso del gol, che ha portato i suoi frutti con ben 19 reti stagionali ed anche l’esordio in serie A, nell’ultima giornata di campionato, il 13 Maggio contro la Lazio, 14 minuti in campo per “assaggiare” il sapore del calcio dei grandi, per premiare il suo grande rendimento e per regalargli un antipasto della realtà della serie A che, se le premesse positive venissero confermate, potrebbe vederlo a lungo protagonista degli anni a venire.

    I suoi idoli – come lui stesso ha dichiarato – sono stati modelli non da poco, ossia Andrj Shevchenko e Ronaldo, mentre ora ha scelto di ispirarsi al Nino spagnolo campione d’Europa e del mondo, Fernando Torres, “ma quello di due anni fa“, ai suoi dribbling, alla sua corsa ed al suo senso del gol.

    Il futuro, dunque, è dalla sua parte e, pertanto, l’Inter ha deciso di non lasciarselo sfuggire, anche e soprattutto per la grande stima che il presidente Massimo Moratti nutre nei suoi confronti. Il suo cartellino era in comproprietà fra Inter e Genoa, ed il club nerazzurro ha riscattato in queste ore la totalità del cartellino, dopo un vertice con il presidente Preziosi, che ha portato ad uno scambio con Kucka. Samuele Longo, dunque, ora è tutto dell’Inter mentre lo sloveno Juraj Kucka è tutto del Genoa, così come ha confermato lo stesso presidente Enrico Preziosi ai microfoni di Sky Sport al termine del vertice con il club nerazzurro.

    Samuele Longo | © Christopher Lee/Getty Images

    Una saggia decisione, per una volta nel segno della lungimiranza e della programmazione nel lungo periodo, probabilmente influenzata anche dagli errori commessi in passato legati alla scarsa fiducia nei giovani italiani e nella non possibilità o, meglio non volontà, di valorizzarli in breve tempo, costringendoli a lunghi peregrinare in provincia, lontani dalla “casa madre” e scarsamente considerati (come nel caso di Mattia Destro, ndr).

    Nel cambio di strategia avvenuto, di certo, ci sarà stato lo zampino di mister Andrea Stramaccioni, colui che ha già valorizzato al meglio Samuele Longo, dandogli fiducia ed assegnandoli una maglia da titolare, convocandolo anche per la turneè in Indonesia dove il giovane bomber ha ben impressionato.

    Strama, quindi, lo conosce già alla perfezione, ed – anche alla luce della sua esperienza nel settore giovanile – è assolutamente consapevole che un baby talento così non bisogna allontanarlo bensì valorizzarlo in casa propria in quanto rappresenta un importante patrimonio: dagli errori di valutazione, a volte, si impara.

  • Inter Lucas, Stramaccioni osserva

    Inter Lucas, Stramaccioni osserva

    Chiusi i primi colpi estivi con il riscatto di Guarin dal Porto e l’acquisto di Palacio dal Genoa, la dirigenza dell’Inter sta plasmando la nuova rosa da affidare ad Andrea Stramaccioni. Proprio il nuovo tecnico nerazzurro, dopo aver ufficialmente firmato il contratto che lo legherà per altri tre anni con il club interista, è stato avvisato nei giorni scorsi negli Stati Uniti per visionare di persona il big match tra Argentina e Brasile.

    Più che un viaggio di piacere, la presenza di Strama in America è da leggere come una reale intenzione del tecnico nerazzurro nel voler visionare con i propri occhi gli obiettivi più caldi per il prossimo mercato estivo interista. Lucas è il primo nome sulla lista dei desideri del club milanese, ma sul talentuoso giocatore brasiliano è piombato l’interesse fortissimo degli spagnoli del Real Madrid, che avrebbero deciso di scavalcare la concorrenza degli altri top club mondiali presentando all’entourage del giocatore un’offerta irrinunciabile.

    Lucas Moura © MIGUEL ROJO/AFP/Getty Images

    TRATTATIVA DIFFICILE – I rapporti tra l’Inter e il San Paolo sono buoni considerando come la trattativa per cercare di portare il calciatore carioca a Milano sia stata intavolata già dal mercato di gennaio nel viaggio in Brasile di Branca ma tutto questo non potrebbe bastare. La prima offerta nerazzurra vicina ai 25 milioni di euro è stata respinta al mittente, con lo stesso giocatore intenzionato a rimanere nel club paulista per giocarsi al meglio le sue carte per il mondiale brasiliano del 2014. Occhio perché come già anticipato in precedenza il Real Madrid dello Special one ha messo sul piatto un’offerta vicina ai 30 milioni di euro, cifra che taglierebbe (come già successo per il caso Lavezzi) l’Inter fuori dai giochi. Lo stesso Lucas in una recente intervista ha spianato la strada alla camiseta blanca, spiegando come il suo più grande sogno calcistico sia quello di vestire la maglia del Real Madrid. Il tutto dopo che la famiglia e lo stesso calciatore siano stati invitati da Mourinho a visitare gli impianti sportivi dei blancos.

    ALTERNATIVE – A questo punto dovessero arrivare anche le offerte inarrivabili del Chelsea di Abramovich, i nerazzurri sarebbero tagliati fuori dall’affare, e la conseguenza più logica sarebbe puntare forte su Sebastin Giovinco, con le ultime parole di Ausilio da leggere con attenzione per capire quanto la Formica Atomica sia vicina ai colori nerazzurri. Oltre ad aver visionato Lucas, Stramaccioni avrebbe messo gli occhi anche su altri due obiettivi ipotetici per il prossimo mercato: Oscar dell’Internacional, e  Paulinho centrocampista del Corinthians da tempo sul taccuino di Branca con un cartellino oneroso che sfiora già i 10 milioni.

    DEBUCHY – Per due brasiliani che potrebbero arrivare ce ne sono altri due che sicuramente saluteranno la Milano nerazzurra: Lucio e Maicon. Il centrale difensivo sta vagliando le offerte turche del Fenerbahçe, mentre Maicon in direzione Psg, Real o Manchester City potrebbe essere sostituito dal laterale francese del Lille, Mathieu Debuchy. Il terzino francese che piace molto ai vertici di mercato nerazzurri, ha una valutazione che sfiora gli 8 o 9 milioni di euro, cifra che dovrebbe essere ricavata proprio dalla cessione di Maicon.

  • Inter Giovinco, Ausilio conferma il sondaggio col Parma

    Inter Giovinco, Ausilio conferma il sondaggio col Parma

    L’Inter accelera sul fronte Giovinco. Il fantasista del Parma in comproprietà della Juve, potrebbe realmente rappresentare il colpo dell’estate per il presidente Massimo Moratti. Nell’attesa di capire se ci siano o meno i margini per una trattativa da realizzare con il San Paolo in merito al talentuoso Lucas Moura, il direttore sportivo Piero Ausilio, intervistato da Sky Sport ha lasciato aperto più di uno spiraglio nell’affare Inter-Giovinco. Nonostante il calciomercato regali spesso i suoi colpi migliori in fase di chiusura, l’Inter rispetto alle stagioni passate si è mossa con discreto anticipo, scegliendo un progetto di reale rifondazione, con un tecnico giovane come Stramaccioni, e piazzando i primi veri colpi sin da subito, riscattando Guarin per la mediana e arrivando a prendere (con un anno di ritardo) Rodrigo Palacio per l’attacco. In attesa di capire quali siano gli addii eccellenti, con Maicon e Lucio in rampa di lancio, il mercato in entrata inizia a prendere forma, soprattutto secondo le parole di Ausilio, che conferma la volontà presidenziale di ‘mettere mano al portafogli’ per l’attuale sessione estiva di mercato:

    “Sembra scontato dirlo – spiega Ausilio – ma al di là di Guarin e di Palacio, che sono stati due ottimi colpi per l’Inter, siamo soltanto al 10 di giugno. C’è tutto il tempo per preparare bene la squadra, c’è voglia di farla ancora più forte, il Presidente in questo senso ha dato ampie garanzie e segnali”.

    Sebastian Giovinco © Dino Panato/Getty Images

    GIOVINCO– L’apertura sul numero dieci del Parma è qualcosa di più concreto, rispetto al pourparler giornalistico, ed è lo stesso Ausilio a spiegare come l’Inter abbia di fatto aperto le trattative con la società del presidente Ghirardi: “Giovinco? Non è un interesse, è stato fatto un sondaggio, ne abbiamo parlato con il Parma. È sicuramente un ottimo giocatore, cresciuto tantissimo negli ultimi anni, lo stiamo seguendo, vedremo nei prossimi giorni, ma non mi sento di parlare di un interesse più concreto per lui rispetto ad altri”. Secondo le ultime indiscrezioni, in attesa di capire come si risolva la comproprietà tra Parma e Juventus, i nerazzurri avrebbero di fatto opzionato la metà in mano ai ducali, offrendo una cifra vicina ai dieci milioni di euro aggiungendo alcune contropartite tecniche gradite alla società emiliana: Jonathan e Mariga che hanno già fatto bene a Parma. Occhio anche ai nomi di Crisetig e Juan Jesus che stuzzicano la mente di Donadoni. Più difficile invece lo scambio con Coutinho, su cui Stramaccioni sembra voler puntare subito forte, dopo le ottime risposte avute nelle amichevoli indonesiane.

    JUVE ALLA FINESTRA?- Ovviamente tutto l’affare è legato alla disponibilità della Juventus che ha in mano il 50% del cartellino del giocatore. Tra sgarbi di mercato (vedere Isla e Asamoah), e rivalità storiche innate con i nerazzurri, pare difficile che la Juve non possa porre il suo veto, magari decisivo, nella trattativa con l’Inter. In attesa di capire come si evolverà la situazione i nerazzurri hanno di fatto capire ai bianconeri come l’interesse per Sebastian Giovinco sia qualcosa di realmente concreto. Ora la palla passa in mano a Marotta, per vedere se la Juve abbia o meno l’intenzione di riportare la Formica Atomica a Torino, o cederlo proprio ai rivali storici.

  • Messi show, Argentina Brasile 4-3. Espulso Lavezzi

    Messi show, Argentina Brasile 4-3. Espulso Lavezzi

    Amichevole di lusso quella giocata negli Stati Uniti tra Argentina Brasile che ha visto il successo dei argentini per 4-3 sui rivali verdeoro. Grande mattatore dell’incontro il pallone d’ore Lionel Messi che ha cattuto per tre volte il portiere argentino. E’ il Brasile a dominare gran parte del primo tempo puntando sul pressing alto mentre gli avversari che soffrono il centrocampo organizzato da Mano Menezes riescono a portare a casa la vittoria riproponendo nella ripresa il tridente.

    Il Brasile passa in vantaggio al 22’ grazie a Romulo, che riceve palla a centro area in posizione di sospetto fuorigioco e trafigge l’estremo difensore argentino con un rasoterra incrociato.
    Andare sotto di un gol serve all’Argentina per svegliarsi e, nel giro di 4 minuti, Lionel

    Lionel Messi | © MEHDI TAAMALLAH/AFP/GettyImages
    Messi ribalta il risultato con una doppietta tra il 31’ e il 34’: prima con un sinistro piazzato nell’angolo alla destra di Rafael, e subito dopo con un comodo tiro a porta vuota dopo aver saltato in dribbling l’estremo difensore brasiliano al termine di una corsa palla al piede di 20 metri.

    Nella ripresa saltano gli schemi anche grazie alle tante sostituzioni ma paradossalmente la partita si fa più intensa e spettacolare.
    Al 55’ arriva il pareggio vedeoro con Oscar che sfrutta una sponda in area di Leandro Damiao, e al 66’ il Brasile torna in vantaggio grazie ad un errore di Romero, che esce male su cross da calcio d’angolo e permettendo ad Hulk di siglare il momentaneo 3-2.
    Quattro minuti più tardi l’Argentina si riaffaccia in avanti e trova il 3-3 grazie al napoletano Fernandez, che imbuca di testa su calcio d’angolo. A 5’ dal termine arriva la terza rete della “Pulce” con uno strepitoso sinistro da fuori area che si infila nell’angolino alto alla destra di Rafeal, per l’asso blaugrana gli spettatori del MetLife Stadium riserveranno al 90esimo una standig ovation.
    Nel finale di gara c’è spazio anche per le espulsioni di Lavezzi e Marcelo per una rissa causata da una durissima entrata.

    BRASILE (4-3-3): Rafael (79′ Danilo), Uvini, Juan, Marcelo; Romulo (74′ Casemiro), Oscar (59′ Giuliano), Sandro; Hulk (83′ Lucas), Neymar, Damiao (67′ Pato). All. Menezes
    ARGENTINA (4-3-3): Romero; Rodriguez (88′ Campagnaro), Fernandez, Garay, Zabaleta; Sosa (61′ Guinazu), Gago, Mascherano; Higuain (88′ Lavezzi), Messi, Di Maria (74′ Aguero). All. Sabella.
    Arbitro: Jair Marrufo.
    Marcatori: Romulo (B) 23′; Messi (A) 31′, 34′; Oscar (B) 56′; Hulk (B) 72′; Fernandez (A) 76′; Messi (A) 85′.

    Video Argentina Brasile 4-3 highlights
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  • Inter Stramaccioni fino al 2015. Moratti “Calciopoli scandalo peggiore”

    Inter Stramaccioni fino al 2015. Moratti “Calciopoli scandalo peggiore”

    Mancava solo la firma e l’ufficialità: Inter Stramaccioni per altri tre anni. Oggi il giovane tecnico ha firmato il rinnovo del contratto che lo lega alla società nerazzurra sino al 2015 con un triennale. Il giovanissimo tecnico romano ha saputo conquistarsi questa conferma nelle otto partite alla guida dell’Inter, stregando il presidente Massimo Moratti e ricevendo moltissimi attestati di stima anche da parte dei colleghi più esperti. Con questo rinnovo parte ufficialmente il tanto decantato progetto di rifondazione e ringiovanimento dell’Inter futura. È lo stesso presidente Massimo Moratti a comunicare ai giornalisti presenti sotto la sede dei suoi uffici della Saras la conferma dell’avvenuto rinnovo contrattuale: “Stramaccioni? Non ero presente in sede, c’era lui. E’ tutto già fatto, il contratto è stato rinnovato per 3 anni”.

    Inter Stramaccioni e po LAVEZZI E LUCAS?– Il numero uno nerazzurro non si nasconde alle domande dei cronisti sportivi, aggiungendo parole importanti sui due prossimi possibili colpi di mercato estivi: il talento brasiliano Lucas e il Pocho Lavezzi. Sul primo, Moratti scherzando spiega come il continuo accostamento del giocatore ai colori nerazzurri sia quasi una fantasia: “Lucas? Si dicono sempre tante cose. E’ un anno in cui bisogna fare attenzione sotto tutti i punti di vista”. Rimane ancora un pizzico di speranza per l’ipotesi Lavezzi, con una piccola apertura di Moratti nelle seguenti parole: “Lavezzi? Dovevamo sentirci con De Laurentiis, ma non ci siamo sentiti, non abbiamo avuto il tempo di vederci, né io né lui”.

    Andrea Stramaccioni © Claudio Villa Getty Images Sport

    L’affare è complicato, con i francesi in netto vantaggio, ma la trattativa sembra andare per le lunghe, con l’elemento discriminante rappresentato, come il più delle volte accade, dalla volontà del giocatore. Dovesse essere realmente così, l’Inter a parità di offerte e rilanci, avrebbe il suo asso da potersi giocare per vincere la partita.

    CALCIO SCOMMESE –  Interrogato anche sullo scandalo del calcioscommesse, in riferimento alle parole di Daniele De Rossi che ha definito questo episodio addirittura peggiore di quello del 2006, Moratti ha voluto aggiungere: Questo caso peggio di quello del 2006? Dipende dai punti di vista, in quel caso erano implicati alti dirigenti importanti quindi era più grave, comunque sono entrambe due vicende brutte”.

    Chiusura dell’intervista nel finale con un secco ‘No Comment’ all’ipotesi palesata dal Premier Monti sulla possibilità di fermare il calcio per 2 o 3 anni, in cerca di una credibilità che sembra essere smarrita.

  • Borsino allenatori Serie A, Zeman Roma. Petkovic Lazio

    Borsino allenatori Serie A, Zeman Roma. Petkovic Lazio

    Nonostante tutta l’attenzione, in questi giorni, sia rivolta al ciclone scommessopoli e alla Nazionale azzurra che si sta preparando per gli Europei di Polonia ed Ucraina, le società continuano a lavorare sia per quanto riguarda il calciomercato, al fine di rafforzare gli organici da mettere a disposizione degli allenatori sin dall’inizio della preparazione estiva. Ed a proposito di allenatori, cercheremo adesso di far un borsino allenatori serie A provando ad intuire i movimenti sulle ancora tante panchine vuote o le cui società non hanno sciolto le riserve. Ma partiamo dalle certezze. E qui vi rientrano le prime tre classificate dell’ultima stagione.

    La Juventus, nonostante l’avviso di garanzia della Procura di Cremona, ha difeso ma spada tratta e confermato Antonio Conte, l’uomo che ha riportato i bianconeri sul tetto d’Italia dopo diversi anni. Resterà sulla panchina del Milan Massimiliano Allegri, nei cui confronti sembrava mancare la fiducia della società rossonera che invece ha deciso di dare un’altra chance all’allenatore toscano nonostante la non brillante annata appena trascorsa. Sembra aver smaltito la stanchezza che si era palesata dopo l’ultimo turno di campionato Francesco Guidolin, il quale guiderà l’Udinese sin dai preliminari di Champions League.

    In zona Europa League al momento l’unica panchina certa è quella dell’Inter, affidata ad Andrea Stramaccioni che ha avuto il compito di guidare i neroazzurri nel’ultima parte dell’annata appena trascorsa. Discorso diverso invece per Napoli e Lazio. De Laurentiis come al solito non ha sciolto le riserve con Mazzarri, il quale pretende alcune garanzie tecniche ben precise. Al momento c’è circa il 70% delle possibilità che resti, mentre il restante 30% è da dividere tra Reja (20%) e Montella (10%), tecnici gli ultimi due molto graditi dal patron dei campani. La Lazio sembra aver sciolto ogni dubbio: sarà il serbo Vladimir Petkovic il nuovo tecnico.

    Zdenek Zeman © Giusepep Bellini/Getty Images

    Tecnico straniero anche per la Roma, ormai vicinissima a Zdenek Zeman. Il boemo (90%) sembra aver battuto la concorrenza sia di Vincenzo Montella (5%) che di Andrè Villas Boas (5%). E a proposito di Montella (60%), sembra essere lui il prescelto di Pradè per guidare la Fiorentina, ma ancora il discorso è tutt’altro che concluso. La società infatti sta valutando anche altre soluzioni, come quella che porta a Claudio Ranieri (30%) e Fulvio Pea (10%), mentre per Zeman ormai c’è poco da fare. Se l’aeroplanino risolverà il rapporto con il Catania, allora l’affare potrebbe concludersi in fretta. Ed a proposito degli etnei, il patron Pulvirenti sembra orientato su Marino (70%), il quale dovrebbe battere la concorrenza di Maran (20%) e Ficcadenti (10%). Quest’ultimo infatti sembra orientato alla riconferma in quel di Cagliari.

    Tanto per cambiare nuovo allenatore a Palermo: si tratta di Giuseppe Sannino, reduce da un’ottima stagione in quel di Siena. I toscani, per la sua successione, stanno seriamente pensando all’attuale tecnico del Sassuolo Pea (60%), ma molto dipenderà anche dall’eventuale promozione degli emiliani in Serie A e dal futuro dei bianconeri implicati nella vicenda scommessopoli. L’alternativa sembra essere rappresentata da Davide Dionigi (30%) del Taranto, mentre sembra da escludere l’ipotesi Devis Mangia (10%). Non cambieranno nulla Atalanta, Bologna, Chievo e Parma, le quali proseguiranno rispettivamente con Colantuono, Pioli, Di Carlo e Donadoni, autori di ottime stagioni.

    Preziosi ha deciso di dare fiducia a Gigi De Canio, il quale ha guidato il Genoa alla salvezza nelle ultime giornate del campionato appena trascorso. Capitolo neo promosse: Giampiero Ventura non si muoverà da Torino, mentre il Pescara cambierà, con Zeman destinato alla Roma. In pole sembra esserci Delio Rossi (40%), ma la concorrenza è davvero tanta. Da non escludere però un ritorno di Eusebio Di Francesco (30%) o la scommessa Giacomo Modica (30%), pupillo di Zeman.