E’ la Roma di Alberto De Rossi la prima finalista del Campionato Primavera 2011. I giallorossi con una prestazione maiuscola sono riusciti ad avere la meglio dei campioni in carica del Genoa grazie alle reti di Ortei e Montini. Il Genoa meno brillante rispetto alla partita contro la Lazio è stato per lunghi tratti succube del dinamismo di Caprari e Ciciretti non riuscendo mai a ripartire nelle solita mavovra ad ampio respiro. I grifoncini sono rimasti in partita grazie all’ennesima prova sontuosa di Perin, mentre l’unica occasione degna di nota in tutto l’arco dell’incontro è arrivata al 35′ del primo tempo con il palo colpito da Longo con la complicità di una beffarda deviazione di Ortei. sportmediaset L’undici di De Rossi ha sprecato moltissimo nel primo tempo, poi nella ripresa in un momento di stanca il secondo giallo a Sturaro ha cambiato gli equilibri della partita dando nuova linfa e vitalità. La prima rete porta la firma di Ortei, il difensore al terzo centro in campionato è bravo a smarcarsi e trovare il giusto pertugio su azione di calcio d’angolo. Nel finale poi Montini, al secondo centro nella Final Eight, è bravo a concretizzare una bella azione di Piscitella sulla sinistra. La Roma adesso incontrerà la vincente di Varese-Fiorentina in programma questa sera a Lucca. Il match per importanza e prestigio può considerarsi una rivincita del Viareggio 2011, in quella occasione i viola ebbero la meglio grazie alle reti in avvio di partita di Carraro e Iemmello per il Varese invece segnò il bomber De Luca poi preso di mira dalla tifoseria gigliata. Il Varese arriva da un campionato da protagonista e nel match dei quarti ha umiliato la Juventus con un netto 5-1, Mangia per domani avrà a disposizione anche De Luca che dopo l’addio ai play-off tornerà a dar manforte alla squadra Primavera ricomponendo il magico tandem con Pompilio. La Fiorentina quest’anno ha vinto la Coppa Italia ed è arrivata alle fase finali attraverso gli spereggi, ai quarti ha avuto la meglio sull’Atalanta solo ai calci di rigore e grazie alle imprese di Seculin. Per la partita di questa sera Buso dovrebbe recuperare il difensore Masi e il centrocampista Matos mancherà invece Camporese appiedato dal giudice sportivo. Vi lasciamo alle immagini dell’incontro tra Roma e Genoa. [jwplayer config=”120s” mediaid=”79564″]
Giove pluvio si è preso una giornata di riposo permettendo ad Atalanta e Fiorentina di recuperare la partita valevole per i quarti di finale della Final Eight del Campionato Primavera. fiorentinanews Pur con 24 ore di differenza Bonacina e Buso non variano le due formazioni, i lombardi si presentano con Pandiani di punta con Cortesi (di gran lunga il migliore in campo) e Molina, i viola invece avanzano Piccini sulla linea di centrocampo, mentre in avanti giocano Iemmello e Carraro. La partita. I viola di solito tecnici e precisi partono molli e ricorrono spesso al lancio lungo per superare l’asfissiante pressing del centrocampo bergamasco. Con il passare dei minuti è l’Atalanta ad esser pericolosa sfondando con estrema facilità sull’out destro grazie alle accelerazioni e ai dribbling di Cortesi. E’ proprio il folletto nerazzurro a trovare il gol del vantaggio sul perfetto assist di Minotti. Buso si sgola e corre ai ripari inserendo a metà partita Agyei per l’irriconoscibile Salifu. I viola però non reagiscono e sul finale è Zappacosta, servito ancora da Cortesi, a chiamare all’intervento plastico l’ottimo Seculin. Nella ripresa entra anche Seferovic per Bagnai, ma è sempre l’Atalanta a rendersi pericolosa e a sbagliare il gol del raddoppio con Pandiani. Come spesso accade nel calcio quando sbagli troppo vieni punito e Camporese a dieci dalla fine trova il pari. Si va ai supplementari, l’Atalanta è in maggior condizione e attacca costringendo i viola a ricorrere al fallo sistematito. Al 5′ Camporese viene espulso per un fallo da ultimo uomo su Pandiani, passano appena due minuti e Monacizzo (ottimo il suo ingresso) trova il gol del nuovo sorpasso. Sopra di un gol e di un uomo. Partita chiusa? Nemmeno per sogno. Monacizzo spreca il raddoppio, Seculin è miracoloso su Magnaghi deviando il pallone all’incrocio dei pali, poi è Acosty show pari e sorpasso in appena sei minuti. E’ Magnaghi però allo scadere a trovare il pari meritato, si va ai calci di rigore. Dagli undici metri è Seculin che diventa decisivo portando i suoi in semifinale, ma per battere il Varese giovedì ci vorrà un’altra Fiorentina. Applausi e qualche piccola tirata d’orecchie ai bergamaschi autori di una ottima partita. ATALANTA-FIORENTINA 3-3 (3-4 dcr) DIRETTA TESTUALE
Finisce in parità il match d’andata della Coppa Italia Primavera tra Fiorentina e Roma. E’ Paolo Frascatore , difensore giallorosso classe ’92, l’eroe di giornata grazie ad un gol nel finale di partita che regala il pari ai suoi e pone la Roma in leggero vantaggio in vista del return match.
I viola erano passati in vantaggio a metà primo tempo con un bel pallonetto di Federico Carraro che aveva fatto esplodere i tantissimi tifosi. Grandissima cornice di pubblico con 12000 spettatori e tanti tifosi vip in tribuna, la partita ben giocata dalla due squadre ha avuto come protagonisti negativi un gruppo di supporter giallorossi autori di un lancio di fumogeni verso quelli viola e i portieri Pigliacelli e Seculin non esenti da colpe nei gol subiti.
Il return match si giocherà a Roma il prossimo 30 marzo.
Cìè grande attesa per la finalissima dell’Armando Picchi che oggi pomeriggio alle 15 assegnerà la 63° edizione del Torneo di Viareggio alla vincente tra Inter e Fiorentina. Le due squadre rispettando le attese della vigilia hanno raggiunto con merito l’ultimo atto mettendo in luce tanti giovani interessanti ma sopratutto evidenziando ancora una volta la bontà nelle scelte dirigenziali nella costruzione del settore giovanile.
Entrambe le squadre dispongono di giocatori già utilizzati in prima squadra e con un buon bagaglio di esperienza sulle spalle. Il match che si preannuncia vibrante sarà il confronto a distanza tra i portieri Bardi e Seculin rispettivamente portieri dell’Under 17 e 21.
In difesa i viola possono contare su Camporese, schierato titolare più volta da MIhajlovic in prima sqaudra e su Romiti, mentre Pea ha dalla sua gli esterni Natalino e Mannini e sul figlio d’arte Benedetti.
Il centrocampo nerazzurro si basa sulla geometrie di Crisetig, mentre i viola si affidano alla fisicità di Agyei e le qualità di Taddei. Il confronto in attacco è quello pià interessante Dell’Agnello e Alibec da una parte Carraro e Iemmello dall’altra.
Curiosità: entrambe le squadre hanno messo a segno 11 reti nel torneo ed entrambe hanno mandato in rete solo tre giocatori Alibec (5) Dell’Agnello (5) e Knasmullner (1) i nerazzurri, Iemmello (5) Carraro (3) e Matos (3) i viola. Arbitrerà Rizzoli, appuntamento alle 15.
Il Varese miete l’ennesima vittima illustre al Torneo di Viareggio. I ragazzi di Devis Mangia hanno avuto la meglio sulla più quotata Sampdoria al termine di 90′ vibranti e ricchi di emozioni.
Doveva esser il confronto a distanza tra Zaza e De Luca, bomber principi del torneo ma il doriano ha dato il forfait per la convocazione di Di Carlo in prima squadra. Il mattatore dell’incontro è stato comunque il Pompilio autore di una doppietta, mentre la “zanzara” De Luca si è fatto apprezzare nel ruolo di assist man.
Il gol del Varese arriva in avvio, all’undicesimo, Pompilio approfitta di una falla nella barriera doriana per sorprendere Tozzo. La reazione blucerchiata è affidata ai sapienti piedi di D’Agostino ma le sue invenzioni non vengono ribadite in rete da Testardi per sfortuna e imprecisione. In avvio di ripresa “Rivaldinho” Ferreira confeziona il raddoppio con un bel pallonetto, ma i doriani dimostrano carattere e nonostante l’inferiorità numerica accorciano le distanze con l’ex blaugrana Icardi. Ma il Varese è agguerrito e sull’asse De Luca Pompilio riporta a due le reti di vantaggio. La Samp resta in nove per l’infortunio di Martinelli, Varese in semifinale.
Nell’altro match del pomeriggio Buso scongela tutti i pezzi pregiati per continuare a cavalcare il sogno di vittoria finale. In campo dal primo minuto vanno Camporese, Salifu, Seferovic oltre ai soliti Carraro e Iemmello. Il Parma comunque regge anche se viola hanno un leggero predominio territoriale sopratutto nel primo tempo.
In avvio di ripresa i ducali hanno una occasionissima con Covic di testa ma è il palo a strozzare l’urlo in gola. Poi è solo viola sfortunatissimi con Carraro che prende due legni e Iemmello che viene murato e anche Acosty è fermato sul palo. Il Parma resta in dieci ma resiste ai supplementari arrivando ai calci di rigore dove è decisivo l’errore di Defrel.
Costa caro al Milan l’amnesia del primo tempo della gara di andata della semifinale di Coppa Italia Primavera contro la Fiorentina. I viola di Buso sui due gol segnati in quei 45′ minuti hanno costruito la vittoria finale e il conseguente passaggio del turno.
I rossoneri di Stroppa pur in superiorità numerica non sono riusciti ad andare oltre lo zero a zero trovando in Seculin un muro invalicabile. La partita come ipotizzabile è un monologo rossonero, anche se la Fiorentina con la fantasia di Carraro e la pericolisità di Seferovic e Iemmello ha dato in più occasioni la sensazione di poter colpire.
Le occasioni pericolose arrivano nella ripresa con Simone Verdi che si traveste da Alberto Tomba seminando in slalom gli avversari in area di rigore e del solito Simone Ganz il cui tiro però è troppo debole per impensierire Seculin. I viola adesso attenderanno la partita di domani tra Roma e Inter per conoscere l’avversaria.
Uli Hoeness, presidente del Bayern Monaco, infiamma la lunga vigilia della finale di Champions League che vedrà di fronte il prossimo 22 maggio l’Inter e il Bayern Monaco a Madrid. I bavaresi dovranno far a meno di Frank Ribery dopo che la Commissione ha respinto il ricorso contro le giornate di squalifica è stato rigettato e il presidente accusa l’Italia di aver un forte ascendente sull’Uefa:
“Alla Uefa ci sono troppi italiani coinvolti. L’arbitro era italiano. Tra quelli che hanno un ruolo di responsabilità ci sono molti italiani e nemmeno un tedesco”.
Ricordiamo che fu l’italiano Rosetti ad espellere il francese per un brutto fallo nella partita delle semifinali contro il Lione. Il 22 è ancora lontano ma la tensione inizia a salire per una partita che potrebbe valere il grande slam per entrambe le squadre ma sopratutto riportarle nell’Olimpo dopo molto tempo
Lo scorso anno ci abbiamo provato e l’esito è stato soddisfacente. Il 70% dei giovani calciatori che segnalammo a fine marzo adesso ha trovato la ribalta che pronosticammo. Il Santon che oggi conoscono anche a Manchester, per merito di Mourinho, ieri a malapena lo riconoscevano ad Appiano Gentile.
Un anno dopo ci riproviamo, sperando di avere la stessa fortuna. Un mix di sudamericani ed italiani, perché se proponiamo sempre stranieri per il mercato del futuro (vedi la rubrica il volto nuovo) tanti genitori di giovani calciatori non apprezzano. E hanno ragione. Anche se va detto che, a volte, acquistare in Brasile ed Argentina conviene molto di più; non per una questione prettamente tecnica, bensì economica. Prendete un pezzo di carta e la penna. Partiamo dall’Italia, perché ogni domenica sui campetti di provincia ci sono dei giovanotti fantastici.
Come accade da qualche anno a questa parte, l’Atalanta è una miniera di giovani di valore. Dopo aver lanciato in serie A Consigli, tra i pali, si fa strada un altro prodigio. Simone Colombi, buona posizione ed ottima tecnica: classe 1991. A Bergamo non hanno solo i portieri di valore, per l’attacco Carlo Osti tiene d’occhio un altro ’91, Simone Zazza, scovato nella provincia di Matera. Forse ancora non è pronto per la prima squadra, ma il prossimo anno una serie B di livello nessuno gliela potrà togliere. Non lo scopriamo certo oggi, il C.T. della Nazionale Under 21 Casiraghi lo tiene in considerazione già da diversi mesi: il portiere della Fiorentina (1990) Andrea Seculin, convocato per i prossimi impegni in azzurro. Palermo, Reggina, Inter e Juventus: non a caso non abbiamo citato il Milan, che da un po’ di anni fatica a proporre giovani di valore al calcio italiano ed alla prima squadra. Povero Evani, ma soprattutto poveri Braida e Buriani. Walter Sabatini, d.s. del Palermo, si aspetta molto da Gianvito Misuraga (1990), centrocampista con propensione offensiva, dotato di grande tecnica. Il futuro è suo. Se Mourinho vorrà vincere un’altra scommessa con i giovani, sarebbe il caso di puntare su Antonio Esposito, Primavera nerazzurra, ex Spezia prelevato dopo il fallimento del club ligure. Anche lui è un ’90, posizione privilegiata esterno destro di centrocampo, perfetto per un tridente od anche per un 4-4-2. E’ la nostra scommessa del 2009-2010, un anno dopo Santon. Molti giovani italiani, vedi Petrucci, hanno preferito l’Inghilterra. Speriamo non sia il caso di Alberto Libertazzi, 1992, della Juventus. Attaccante con fisico possente. A quell’età ha margini di crescita, tecnica e fisica. Nel giro della Primavera bianconera, più che una scommessa sarebbe un azzardo. Ha bisogno, però, di un altro anno nelle giovanili. Ultima puntata, se consentita, su un italiano dal cognome austriaco. Più che un calciatore ricorda uno sciatore: lo abbiamo pescato in seconda divisione, Lega Pro, Manuel Fischnaller, esterno destro dell’Alto Adige, dotato di gran corsa. E’ del 1991 e varrebbe la pena visionarlo.
I talenti del futuro, come detto, spesso arrivano dal Sudamerica. Immaginate un Milan nel 2012 con coppia d’attacco composta da due brasiliani: Pato->b>Keirrison, spettacolo! Il nuovo bomber del Palmeiras ha fatto innamorare il suo Paese, prima nel Coritiba (21 gol in 31 giornate) ed adesso con il Palmeiras capolista (12 gol in campionato e 4 in Libertadores). Sempre nel Palmeiras c’è Cleiton Xavier, trequartista dell’83, con un passato nel Figuerense. Tre gol finora nel Paulistao. Prima dei saluti, tre scommesse. Una per reparto. Difesa: Sebastian Coates (1990) del National Montevideo. Alto circa 190 centimetri, gioca di più con la sua Nazionale, Uruguay, che con il club. Centrocampo: in Argentina troverete nell’Independiente un 19enne terribile, Federico Mancuello. Ha esordito a dicembre, adesso nel giro della prima squadra e già nazionale argentina under 20. Vi manca la ciliegina sulla torta. Colombiano di 18 anni, attaccante del Boyaca Chico, capitano della Nazionale Under 20 e protagonista nel Sub 20. Rapido e potente, fiuto del gol ed iniziativa da grande bomber. Giusto, volete il nome: Marcos Perez.
Egregio Presidente Lotito, Le fornisco un assist: Perez è tifosissimo della Lazio. Adesso, tocca a lei fare gol.