Tag: andrea ranocchia

  • Ansia Inter, per Ranocchia derby a rischio

    Ansia Inter, per Ranocchia derby a rischio

    Oggi ha lasciato il ritiro della Nazionale per proseguire alla Pinetina le cure al ginocchio ma le parole di questa sera di Andrea Ranocchia non faranno certo dormire sonni tranquilli ai nerazzurri in vista del derby che può decidere una stagione.

    Il giovane difensore è preoccupato per le condizioni del suo ginocchio e mette in dubbio la sua presenza nella stracittadina “Ginocchio ok per il derby? Non lo so. E’ un po’ di settimane che mi dà un po’ di problemi e dopo la partita con il Bayern si è un po’ accentuato. Lavorerò giorno per giorno, poi valuteremo”.

    “Sono voluto restare comunque perché l’Inter aveva due giorni di riposo
    – ha detto Ranocchia ai microfoni di Sky – ci sono stati dei miglioramenti ma non come speravo e adesso, purtroppo, devo andare via”.

    Il difensore nerazzurro spera di non dover ricorrere alla chirurgia per risolvere il problema. “Operarmi? Mi auguro di no. Adesso il ginocchio è un po’ infiammato e stiamo lavorando per riportarlo nelle condizioni migliori. Contro il Milan voglio esserci ma prima devo pensare a guarire e a star bene”.

  • Italia: Thiago Motta recupera, Ranocchia torna a Milano

    Italia: Thiago Motta recupera, Ranocchia torna a Milano

    Ranocchia non ha superato i suoi problemi al ginocchio e questo pomeriggio tornerà a Milano lasciando il ritiro della Nazionale, buone notizie arrivano invece da Thiago Motta recuperato e pronto ad occupare il posto di playmaker a centrocampo nella gara contro la Slovenia.

    Quest’oggi nell’amichevole contro l’Under 18 di Evani, Prandelli dovrebbe schierare l’undici titolare per l’importante gara di qualificazione ad Euro 2012. Dagli allenamenti l’undici titolare dovrebbe esser cosi composto: Buffon tra i pali, difesa con Maggio e Balzaretti sugli esterni e i discussi Bonucci e Chiellini centrali. Inedito centrocampo con Thiago Motta vertice basso e Aquilani e Montolivo ai lati, mentre Mauri fungerà da trequartista alle spalle degli ex gemelli ed ora rivali Cassano e Pazzini.

    E’ interessante la scelta di Prandelli a centrocampo che predilige la qualità ai giocatori di rottura, l’ex tecnico viola sembra infatti voglia costruire una squadra in grado di difendere comandando il gioco e attraverso il possesso di palla, restano comunque a disposizione Nocerino e Parolo.

  • Prandelli: “Balotelli mi ha chiesto aiuto”

    Prandelli: “Balotelli mi ha chiesto aiuto”

    Cesare Prandelli si presenta nella conferenza stampa a Coverciano mostrando la coccarda tricolore e il distintivo del Giappone lanciando un messaggio chiaro: “La coccarda sta a significare i festeggiamenti,- spiega il commissario tecnico azzurro- quelli che abbiamo fatto insieme e quelli che faremo in futuro. Sento molta responsabilità nel mio ruolo di allenatore della Nazionale e credo che anche un piccolo segnale possa contribuire ad indirizzare il Paese verso la strada giusta. Il Giappone? Sono legato a questa Nazione e a questo popolo dalla dignità straordinaria”.

    IL PENTIMENTO DI BALOTELLI- Nella conferenza stampa, il commissario tecnico azzurro ha voluto precisare e motivare l’applicazione di un codice etico rigido, che ha portato all’esclusione di Balotelli e De Rossi dalle convocazioni per le amichevoli in programma questa settimana. Prandelli ammette di aver sentito telefonicamente il giovane attaccante del Manchester City Balotelli: Mario è dispiaciuto, mi ha detto ‘ho bisogno d’aiuto’, perché si è reso conto di aver fatto una stupidaggine”. Escluso anche De Rossi, ma senza averlo parlato con lui direttamente:”Non ho parlato con Daniele, ma ho letto le sue dichiarazioni e mi sono piaciute”.

    Seguono le spiegazioni su un possibile reintegro dei big che hanno sbagliato già nella partita contro l’Ucraina: “Il codice etico vale per una partita. Non è da escludere che i ragazzi possano essere con noi per il match con l’Ucraina di martedì“.

     

    GRANDI ESCLUSI – Prandelli ammette di non aver preso in considerazione grandi nomi, ma per rifondare l’Italia si deve partire da un progetto in prospettiva futura che dia ampio spazio alle nuove leve: Se quella con la Slovenia fosse stata una partita decisiva avrei chiamato Totti e Del Piero, questi due campioni rappresentano uno stimolo per i nostri giovani. Tuttavia stiamo organizzando una squadra per il futuro, e ne’ Totti ne’ Del Piero rientrano nei nostri obiettivi, e lo stesso discorso vale per altri ottimi giocatori che si stanno mettendo in mostra nell’attuale campionato, come Di Vaio e Di Natale”.

    CONVOCAZIONI- Qualcuno in sala chiede come sia possibile lasciare a casa l’attaccante giallorosso Borriello e convocare invece Cassano che nell’ultima partita non è sembrato proprio al top della condizione: “Per Borriello si tratta di una scelta tecnica, Cassano fisicamente sta bene, con il Bari ha disputato un ottimo secondo tempo e nell’ultima prestazione del Milan  non è stato l’unico giocatore non all’altezza, ma questa è la settimana della nazionale, serve anche per ritrovarsi e per stemperare le tensioni dei club”. Rimangono i dubbi sul possibile utilizzo di Andrea Ranocchia e Thiago Motta, entrambi reduci da problemi fisici. Come specifica il medico della Nazionale Azzurra Enrico Castellacci : “Per Thiago Motta ci sono problemi all’articolazione del ginocchio che in passato ha avuto problemi distorsivi. Speriamo di recuperarlo in tempi molto brevi”. Discorso diverso per il difensore centrale nerazzurro: “Il ragazzo ha un’infiammazione al ginocchio, lo abbiamo visitato e di comune accordo con giocatore e sanitari dell’Inter abbiamo deciso di monitorarlo fino a mercoledì o giovedì, poi discuteremo se portarlo in Slovenia o farlo tornare a casa”.

    NESSUNA POLEMICA CON L’INTER- Prandelli ha apprezzato moltissimo la disponibilità concessa dai due giocatori nerazzurri nonostante i problemi fisici sopra evidenziati. “Thiago Motta e Ranocchia sono stati visitati, hanno dato la disponibilità a rimanere e a provare a recuperare: per me è la cosa più importante e ogni polemica legata al prossimo derby finisce qui”- queste le parole del commissario tecnico azzurro per chiudere il ‘caso’.

    VERSO LA SLOVENIA- Non si deve assolutamente sottovalutare l’avversario, nonostante abbia già perso in casa contro l’Irlanda del Nord: Ci dobbiamo preparare a una gara importante. La Slovenia è una squadra compatta, con una buona organizzazione di gioco, mi preoccupa l’entusiasmo che potrebbero avere perché come noi sono in corsa nel girone. Non sarà una gara chiave, ma un match insidioso sì, dovremo essere bravi a rimanere in partita. Un pareggio? Dipende da come potrebbe arrivare, noi comunque andiamo lì per i tre punti”.


    (Fonte: ItalPress- Eurosport)

  • Italia, Prandelli premia Parolo. Tornano Santon e Giovinco

    Italia, Prandelli premia Parolo. Tornano Santon e Giovinco

    Come ampiamente annunciato Prandelli mette in castigo De Rossi e Balotelli non convocandoli per il doppio appuntamento contro Slovenia e Ucraina in programma rispettivamente vernerdì 25 marzo e martedì 29 aprile.

    La novità è rappresentata dal centrocampista cesenate Parolo autore fino al momento di un campionato esaltante. Tornano invece Santon e Giovinco nonostante un campionato non esaltante. Permangono forti dubbi sulla possibilità di utilizzo da parte di Prandelli dei nerazzurri Ranocchia e Thiago Motta.

    Questa la lista dei giocatori convocati:
    Portieri:
    Gianluigi Buffon (Juve), Salvatore Sirigu (Palermo), Emiliano Viviano (Bologna)
    Difensori: Davide Astori (Cagliari), Federico Balzaretti (Palermo), Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini (Juve), Domenico Criscito (Genoa), Daniele Gastaldello (Samp), Christian Maggio (Napoli), Andrea Ranocchia (Inter), Davide Santon (Cesena)
    Centrocampisti: Alberto Aquiliani e Claudio Marchisio (Juve), Stefano Mauri (Lazio), Riccardo Montolivo (Fiorentina), Thiago Motta (Inter), Antonio Nocerino (Palermo), Marco Parolo (Cesena)
    Attaccanti: Antonio Cassano (Milan), Alberto Gilardino (Fiorentina), Sebastian Giovinco (Parma), Alessandro Matri (Juve), Giampaolo Pazzini (Inter), Giuseppe Rossi (Villareal).

  • Leonardo: “Raul? Pensiamo a Corvia!”

    Leonardo: “Raul? Pensiamo a Corvia!”

    Smaltita la gioia e la soddisfazione per aver agguantato la qualificazione ai quarti di Champions, la squadra nerazzurra si tuffa nuovamente nel clima della Serie A. L’obiettivo per la squadra di Leonardo è provare ad arrivare alla partita del prossimo 2 aprile contro il Milan, con gli stessi distacchi o rosicchiando qualche punto, in attesa delle notizie dal Barbera dove i rossoneri affronteranno il Palermo di Cosmi.

    OTTIMISMO – Il tecnico nerazzurro Leonardo torna a parlare ai microfoni dopo la vittoria post Champions contro il Bayern Monaco. Leonardo che domani affronterà il Lecce, esclude eventuali cali di concentrazione: “Euforia per aver centrato quarti di Champions? Non credo sia un problema, questa è una squadra molto esperta e sa rimanere sempre concentrata. Lo è stata già dai primi allenamenti dopo la trasferta di Monaco e ancora di più oggi. Certo è che se non ci fossimo concessi un po’ di allegria subito dopo una vittoria così bella come quella conquistata sui tedeschi, non sarebbe stato normale. Trovare un equilibrio tra euforia e concentrazione, questo è la chiave”.

    Questo è il momento decisivo per la stagione nerazzurra, con un’Inter ancora in corsa su tutti i fronti, come nello scorso anno con Mourinho. Leonardo è consapevole degli ottimi risultati raggiunti, e spiega come l’appagamento non fa parte del morale di questa squadra: “Credo che l’ottimismo porti altro ottimismo e che la vittorie portino altre vittorie – ha aggiunto il tecnico brasiliano – L’Inter ha la consapevolezza di stare attraversando un momento decisivo della stagione”

    LECCE – Parlando dell’avversario da affrontare domani, Leonardo cerca di mettere in guardia i suoi, nonostante la superiorità tecnica tra le due squadre sia evidente, come insegna Milan – Bari queste sono le partite più insidiose. “Il Lecce ha dimostrato, partita dopo partita, una crescita costante: domani non ci saranno né Chevanton né Di Michele, ma non per questo i nostri avversari rinunceranno a giocare a viso aperto, come hanno sempre fatto. Non ci aspettiamo affatto una partita facile”.

    INDISPONIBILI – Chiusura su un possibile rientro di Milito, dopo le voci in settimana, che lo davano disponibile almeno per sedersi in panchina. Il Principe infatti è ancora assente dalla lista dei convocati e il tecnico brasiliano motiva così la scelta di lasciare a casa il bomber argentino: “Deve compiere il suo programma. Ha avuto reazioni molto positive, ha svolto una specie di preparazione estiva e avendo due settimane davanti per completare questo recupero è preferibile arrivi alla fine del percorso.”

    Indisponibile anche Ranocchia, che a Monaco non era sembrato al top della forma, trascinandosi un piccolo fastidio al ginocchio per troppe partite.  “Ranocchia non è convocato perché non è in condizioni di giocare – ha aggiunto Leonardo–  ha giocato troppe partite ed è andato anche oltre quella che era la sua condizione, il suo ginocchio non ha problemi gravi e per quello domani non sarà in campo“.

    CHAMPIONS LEAGUE – Leonardo continua la conferenza parlando del sorteggio favorevole per i nerazzurri uscito dalle urne di Nyon, che ha regalato lo Schalke 04 nei quarti di finale di Champions League: “Lo Schalk e ha tanto entusiasmo: è una squadra che è cresciuta grazie agli investimenti fatti anno dopo anno. Nessuna fortuna o sfortuna, bisogna analizzare chi abbiamo pescato, una squadra che ha fatto benissimo in Bundesliga, che è arrivata avanti in Champions, che ha un grande portiere, un grande Raul e un grande Farfan.”

    Chiusura finale sul discorso europeo con un avvertimento a chi già pensa ai quarti di Champions: “Comunque, stiamo già  parlando di Raul quando dobbiamo pensare prima a Corvia”.

    DIFFIDATI – Nel finale l’ultima analisi sul rischio diffide difficili da gestire: Eto’o, Pazzini, Lucio e Nagatomo sono tutti diffidati e a rischio squalifica qualora venissero ammoniti. Assenze pesante in vista del derby senza ombra di dubbio. Leonardo non fa drammi e spiega come “Questi giocatori sono diffidati adesso, ma lo erano anche quando sono arrivato io, quindi non vedo questo come un problema fondamentale da gestire, tendendo anche conto dei giocatori infortunati”.

  • Dalle stelle alle stalle: il triste epilogo della “favola” Bari

    Dalle stelle alle stalle: il triste epilogo della “favola” Bari

    Dalle stelle alla stalle. Si può riassumere cosi la storia della stagione 2010/2011 del Bari che tanto aveva convinto l’anno scorso sotto la guida di Ventura e che tanto ha deluso quest’anno, con la retrocessione in cadetteria che pare ormai inevitabile. Il Bari è ultimo con 16 punti a ben 12 lunghezze dalla quart’ultima posizione e con il magro bottino di 15 reti segnate e 42 subite. Analiziamo quali sono stati gli elementi che hanno influito sull’involuzione della formazione pugliese che solo 12 mesi fa era stata etichettata come “squadra rivelazione” del campionato.

    CAMPAGNA ACQUISTI – Il primo Bari targato Ventura aveva saputo valorizzare alcuni giovani di belle speranze, su tutti Bonucci e Ranocchia, che avevano permesso ai biancorossi di costruire una difesa solida anche grazie al terzino destro Andrea Masiello. A centrocampo si era imposto Almiron che aveva ritrovato la qualità e la continuità che avava spinto la Juventus a prelevarlo dall’Empoli. In attacco era esploso Barreto che a fine stagione poteva vantare 14 reti centri in campionato. Durante il calciomercato i “galletti” riescono a confermare buona parte degli uomini che avevano portato al 10° posto finale ma perdono proprio i due talenti più cristallini della rosa, ovvero i due centrali difensivi, che prendono le strade di Torino e Genova. A sostituirli saranno inizialmente Marco Rossi (in prestito dal Parma) e Andrea Raggi (in prestito dal Palermo) e successivamente Glik (sempre dal Palermo). Il reparto offensivo vedrà l’arrivo di Ghezzal dal Siena e il ritorno del giovane Caputo reduce dal prestito alla Salernitana.

    LA STAGIONE – Il campionato del Bari si apre nel migliore dei modi con la vittoria casalinga contro la nuova Juventus di Delneri grazie a uno splendido gol di Donati e due pareggi contro Napoli e Cagliari. Poi il primo tracollo contro l’Inter (4-0) e 5 sconfitte nelle successive 6 giornate (unica vittoria in casa contro il Brescia) con il pesante passivo di 11 reti subite e solo 4 realizzate. Alla 9a giornata il Bari è ultimo e non lascerà questa posizione per tutto il resto del campionato. Se qualche piccolo segnale di ripresa si era visto dopo la sosta natalizia con la vittoria nel derby con il Lecce al “Via del Mare”, il Bari non riesce a trovare la soluzione ai suoi problemi e inanella una serie negativa di 6 sconfitte diventando sempre più solo in fondo alla classifica. L’attacco è il più sterile del campionato con il bomber Barreto che non è riuscito a ripetere la stagione di grazia dell’anno precedente, timbrando il cartellino solo 4 volte, complici anche dei problemi fisici. I suoi compagni d’attacco tutti insieme mettono insieme 5 reti ed è nutile infierire su una difesa che non si è resa assolutamente all’altezza dell’annata precedente.

    Nelle prime settimane di febbraio viene esonerato Giampiero Ventura, più per sedare le contastazioni della tifoseria e dare una scossa ad un ambiente più che demotivato, che per effettive colpe del tecnico genovese. Al suo posto viene scelto Bortolo Mutti che nelle 4 gare in panchina ha raccolto 2 pareggi e 2 sconfitte.Il destino del Bari è segnato ma la squadra pugliese ha dimostrato negli ultimi anni di poter fare bene sia in  A che in B e se ripartiranno con un progetto serio la loro permanenza tra i cadetti potrebbe durare solo una stagione.

  • Leonardo spera: “Milan – Napoli? Un pareggio!”

    Leonardo spera: “Milan – Napoli? Un pareggio!”

    Conferenza stampa con un pizzico di ottimismo in casa nerazzurra, dove il tecnico Leonardo parla della situazione infortunati senza fare drammi. Periodo senza dubbio sfortunato in casa Inter, quasi a ricalcare la prima parte della stagione, dopo l’infortunio di Cordoba (distorsione alla caviglia destra), di Ranocchia contro il Bayern (risentimento collaterale al ginocchio sinistro) e di Cambiasso (stiramento dell’adduttore) Leo corre ai ripari per la sfida contro la Samp reinventando la formazione, con gli uomini contati per ogni reparto.

    Sui numerosi infortuni e sulla vecchia gestione Benitez Leo è parso infastidito: “Si tratta di un discorso lungo e io non ho la minima intenzione di dimostrare chi ha ragione e chi no. Posso solo dire che in questa stagione sono successe tante cose, è stata una stagione travagliata, ma capita a tantissime squadre. Quando c’è una stagione liscia, senza infortuni o altri problemi, riesci a raggiungere grandi obiettivi, quando invece ci sono dei problemi, si cerca di gestirli. Non voglio parlare del passato ma credo che tutto sia la conseguenza di tante cose. Certamente dal 29 dicembre, cioè dal primo giorno nel quale c’ero io, quello che è stato chiesto ai giocatori è stato tanto. Non so se sia una questione di preparazione o meno, ma sono convinto che lo sforzo richiesto a ogni giocatore è stato enorme”. Discorso che entra nello specifico parlando di Cambiasso, e degli altri indisponibili nell’immediato presente: “Cambiasso?Il suo rientro richiede più tempo, invece, Thiago Motta, Andrea Ranocchia e Ivan Cordoba sono più vicini al rientro”.

    Chiuso il capitolo infortuni, c’è da affrontare il problema psicologico derivante dalla sconfitta contro il Bayern, poiché perdere una partita in quel modo può avere conseguenze sul livello del morale della squadra. Leo corre ai ripari, parlando di una sfida ancora aperta: “La sconfitta con il Bayern è stata decisa da un dettaglio, tecnicamente non posso rimproverare nulla alla mia squadra. Sia in quella partita che in quella contro la Juve direi che si sono trovate di fronte due squadre che hanno giocato bene, e poi solo i dettagli, una palla che è entrata e una no hanno fatto la differenza. Ma la sfida coi tedeschi è ancora tutta aperta”.

    A chi  gli avesse chiesto se questo fosse il periodo più difficile da quando è alla guida dell’Inter Leo risponde così: “Credo che il mio momento più complicato sia stato quando sono arrivato perché a gennaio dovevo capire ancora tutto, sull’ambiente, sulla squadra. Poi è andata bene soprattutto per merito dei giocatori”. Ultima analisi sulla partita di Champions per prendere le difese  e tranquillizzare Julio Cesar reo di essersi assunto tutta la responsabilità del risultato (ed esser tornato a casa a piedi dopo la partita): “Julio Cesar ha  un suo modo di reagire alla cose negative: anche prendersi tutta la colpa è un suo modo di fare. Credo che il giorno dopo abbia dimenticato tutto, e all’Inter ha dato così tanto che certo non gli si può imputare quell’errore”.

    Chiuso il discorso Champions e infortuni, ci si tuffa inevitabilmente sul campionato e nell’immediato nella sfida contro la Sampdoria: “Il prossimo blocco di partite, le prossime tre o quattro, sarà molto importante e daranno delle risposte altrettanto importanti perché in questo periodo si determinano le squadre che saranno veramente in corsa per lo scudetto, anche se credo che questo campionato andrà così fino alla fine, saremo in lotta fino all’ultimo”. Parlando della sfida contro l’ex squadra di Pazzini il tecnico nerazzurro ha aggiunto: “Non dobbiamo ripartire, dobbiamo continuare. Marassi è un campo difficile, il terreno non è dei migliori. Giocheremo contro una squadra che ha una buona base, nonostante le cessioni di Cassano e Pazzini. Giampaolo con noi si è inserito subito bene, domani sarà strano per lui, ma non credo che i tifosi lo fischieranno, anche se quando si vive il calcio come una emozione è difficile ipotizzare le reazioni”

    Sulla sfida scudetto tra Milan e Napoli Leonardo esprime con il massimo della diplomazia il concetto che tra i due litiganti il terzo gode:“Milan-Napoli? Mi auguro un pareggio, ma comunque non sarà determinante. Di sicuro mi aspetto una bella partita”.

  • Inter, Ranocchia out due settimane

    Inter, Ranocchia out due settimane

    E’ meno grave del previsto l’infortunio occorso Andrea Ranocchia che ieri durante il match di andata degli ottavi di finale perso dall’Inter contro il Bayern Monaco è stato costretto ad uscire anzitempo per un problema al ginocchio.
    Il difensore nerazzurro, sottopostosi in giornata agli accertamenti del caso, ha riportato un risentimento all’inserzione prossimale del legamento collaterale interno del ginocchio sinistro che lo terrà lontano dai campi di gioco per almeno una quindicina di giorni.

    L’ex difensore del Bari e del Genoa, approdato alla corte di Leonardo nella sessione del mercato invernale per sopperire alla lunga assenza di Samuel, salterà dunque le sfide di campionato con Sampdoria, Genoa e Brescia per poi tornare disponibile presumibilmente per la trasferta fondamentale di Monaco di Baviera dove l’Inter si giocherà il passaggio ai quarti di finale di Champions League contro i tedeschi.

  • Leonardo punge Galliani: “Siamo più vicini o sbaglio?”

    Leonardo punge Galliani: “Siamo più vicini o sbaglio?”

    Dopo che il vice presidente del Milano Adriano Galliani aveva in un’intervista minimizzato la rimonta nerazzurra, spiegando come in realtà i punti recuperati nella gestione Leonardo siano solo 2, (escludendo quindi i recuperi)il tecnico nerazzurro Leonardo, nella conferenza stampa prima della partita contro il Cagliari, ha voluto rispondere al diretto interessato esponendo il suo pensiero: “A me sembra che siamo un po’ più vicini rispetto a gennaio, o no?”- ha detto con un pizzico di ironia- Galliani mette in dubbio la nostra rimonta? Io non faccio tanti conti, ma credo che la chiave nel confronto siano i due recuperi: dare per scontati i sei punti contro Cesena e Fiorentina non è giusto. Comunque manca un terzo di campionato, è presto per mettersi a contare. La vittoria di Firenze è stata importante per la reazione immediata dopo una sconfitta, vittoria ottenuta contro una squadra in salute, che aveva perso solo una partita nel 2011. Comunque non voglio entrare in polemiche col Milan, e non solo perché qualsiasi cosa dica può essere mal interpretato, visto che sono stato lì. Dico solo che sul campo sono felice di quello che abbiamo fatto, anche se so che possiamo migliorare ancora tanto”.

    Sulla formazione da schierare domenica contro il Cagliari, il discorso si focalizza sugli indisponibili Sneijder e Lucio non in perfette condizioni e comunque tenuti a riposo precauzionale in vista della sfida degli ottavi di andata di Champions contro il Bayern Monaco: “Se Sneijder e Lucio fossero stati al cento per cento sarebbero convocati. Sneijder tornava da un lungo stop e ha giocato quattro partite di fila ad alta intensità. Normale che subentri un po’ di stanchezza e qualche problemino. Lucio deve rispettare dei tempi del suo infortunio. Sa anche lui che è meglio aspettare ancora qualche giorno”.

    Il tecnico nerazzurro inoltre non vuole sentire parlare della partita contro il Bayern prima della sfida contro il Cagliari: “Non temo che il Bayern possa distrarci, questa squadra ha dato svariate testimonianze di continuità, anche sotto il punto di vista dei risultati. Quindi non penso che i tedeschi possano distrarci. Questa è una squadra che ha la volontà di vincere tutto, e non è possibile scegliere un obiettivo prioritario. In più abbiamo una rosa che ci permette di cambiare i titolari ma scendere comunque in campo per vincere, mantenendo una voglia altissima”.

    Leonardo continua facendo i più sentiti complimenti a Ranocchia, lusingando ogni giocatore e spiegando come sia forte il legame di questo gruppo:

    “Sono molto felice di Ranocchia, ha superato il periodo di ambientamento, che io ritenevo dovesse essere graduale, e ora per l’Inter ma anche per il calcio italiano vederlo giocare così è una cosa molto bella E Cordoba è un vero esempio: anche in momenti difficili, con infortuni, lui non dice nulla e va avanti. Ha giocato con un problema alla spalla, e lo ha fatto alla grande. E per il gruppo è fondamentale. Materazzi gioca poco, ma in allenamento è quello che alza il ritmo di tutti: quello che ho trovato qui, con gente come Cambiasso e Zanetti, è la cosa che dà forza anche un allenatore”.

    Promosso anche Nagatomo che a Firenze  ha vinto la timidezza iniziale: “Nagatomo mi pare che abbia già superato i pregiudizi: a Firenze per lui non era una gara facile, anche di lettura tattica. Ha cominciato un po’ teso, ma man mano è cresciuto. Risposta positiva, è una vera alternativa, ci porta qualcosa di diverso sulla sinistra”.

    Chiusura di intervista con la secca risposta a chi gli domanda se il calcio italiano sia in crisi:

    “Mi fa arrabbiare sentire che il calcio italiano è lontano dai migliori d’Europa. Ma l’Inter è campione d’Europa e del Mondo, ce lo siamo dimenticati? La struttura del calcio italiano nella sua interezza forse è da rivedere. Ci vuole un progetto globale che faccia crescere le società e il campionato: manca da troppo tempo. C’è bisogno di una modernizzazione, ma io sono un allenatore, non un dirigente. Detto questo, credo che le nostre squadre abbiamo ancora un livello altissimo, nonostante l’appeal di altri campionati, come quello inglese e spagnolo, sia più forte nel mondo. E a livello di gioco io concepisco il calcio come la ricerca del gol: mentre qui la cultura, che rispetto, è quella di non prenderlo. Se ci piacciono tanti il Barcellona o l’Arsenal, dobbiamo cambiare questa mentalità”.

    (Fonte : Gazzetta dello Sport)

  • Pagelle Fiorentina – Inter 1-2. Ranocchia è un muro

    Pagelle Fiorentina – Inter 1-2. Ranocchia è un muro

    Pagelle Inter

    Julio Cesar 6,5

    Ranocchia 7,5 Proprio nello stadio dove si era infortunato risorge come un’araba fenice, tirando fuori una prestazione da numero 1. L’Inter ha trovato il degno sostituto di Samuel per il presente ma soprattutto per il futuro! Stasera è zona no-fly dove c’è lui: prende praticamente tutte i palloni alti e con eleganza e forza fisica al tempo stesso tiene testa a Gilardino Mutu e Babacar. Nel giorno del suo compleanno non poteva chiedere di più! Uomo partita Sky: Tanti Auguri Andrea!

    Maicon 7

    Cordoba 6 Ancora qualche incertezza per il colombiano che forse paga ancora lo scotto dell’incertezza di Torino che aveva praticamente spianato la strada a Matri. Soffre moltissimo Gilardino nelle palle alte e nella maggior parte delle occasioni è costretto al fallo.

    Nagatomo 6,5 Prima da titolare, parte con il freno a mano nel primo tempo e lascia la timidezza nello spogliatoio nel secondo, dove solca la fascia con una corsa che non t’aspetti. Dribbling, tanta velocità e ottimi inserimenti. L’unico problema è la precisione nei cross che lascia a desiderare: mezzo voto in meno per questo. Da calibrare

    Stankovic 6,5

    Cambiasso 7


    Sneijder 5,5


    Zanetti 7

    Pazzini 7 è incredibile come il Pazzo riesca a passare quasi un’intera partita senza ricevere un pallone, aspettare quello giusto e farsi sempre trovare pronto! Nel primo tempo praticamente è inesistente, nel secondo si mette più a servizio della squadra prendendo palla anche a centrocampo cercando di far salire i compagni e guadagnando qualche punizione. Eto’o lo premia con uno splendido assist e lui ricambia portando l’Inter in vantaggio. Non esulta ma esultano gli interisti per lui!

    Eto’o 8
    27 gol in 33 partite questo il suo biglietto da visita. Per uno che non li conta nemmeno se non sono 25 è tutto un programma. Stasera non segna direttamente ma dai suoi piedi nascono i due gol che portano l’Inter a vincere una partita fondamentale. Nel primo c’è la complicità di Camporese, nel secondo dopo aver saltato il giovane difensore con una facilità disarmante serve un pallone perfetto a Pazzini. Ha cancellato con una serata l’immagine di quella maledetta traversa. Alieno

    Pagelle Fiorentina

    Boruc 6

    Camporese 5 Serata no per il giovanissimo difensore viola. Dopo il suo primo gol contro il Palermo stasera gli gira tutto storto. Nemmeno inizia la partita e devia un passaggio di Eto’o beffando Boruc. Nel secondo tempo soffre le avanzate del camerunense e si fa ubriacare dai suoi dribbling facendolo entrare in area nell’azione del secondo gol nerazzurro. Rimandato

    Gamberini 5,5

    Pasqual 6 La sfortuna di Camporese è bilanciata dal colpo fortunato nato dal suo cross che riesce a beffare Julio Cesar e a portare la Fiorentina sul pari. Per tutto il primo tempo una buona partita con ottime incursioni e una buona fase difensiva. Nel secondo tempo cala anche lui e soffre prima le accelerazioni di Maicon e poi quelle di Eto’o.

    Comotto 5,5

    Donadel 5,5

    Montolivo 5 Nel primo tempo è lui che detta i tempi di gioco e addirittura potrebbe portare la Fiorentina in vantaggio servito da Comotto in un’azione fotocopia a quella contro il Palermo,  con un inserimento perfetto al centro dell’area, dove stavolta calcia a lato. Nella ripresa scompare insieme al resto della squadra. Affondato

    Beherami 5,5

    Santana sv

    Lijaic 6,5 Grande partita del gioiellino tanto criticato da Mihaijlovic, che entra al posto di Santana e si rende pericoloso sin dal suo ingresso, mettendo la difesa interista in seria difficoltà. Corre, crea spazio e inventa, un grande talento che la Fiorentina dovrà valorizzare.

    Gilardino 5,5

    Mutu 5 Adrian praticamente gioca mezza partita, perché se nel primo tempo il suo nome è sempre presente in cronaca nella ripresa c’è qualcuno che si chiede se sia già stato sostituito? Forse le vicende personali non l’aiutano in un momento così delicato. Di certo questo non è il Mutu che conosciamo!