Tag: andrea ranocchia

  • Il mercato dei dispetti, la Juve insidia il Milan per Acerbi

    Il mercato dei dispetti, la Juve insidia il Milan per Acerbi

    Il calciomercato dell’estate 2012 verrà ricordato, senza dubbio, come quello delle trattative per dispetto, in particolare fra le big del nostro calcio che hanno proseguito gli screzi della scorsa volata scudetto nelle questioni di mercato. Protagoniste, dunque, proprio il Milan e la Juventus, che – soprattutto in queste ultime ore – si stanno dando battaglia per il difensore Francesco Acerbi che, invece, pareva destinato al Milan senza alcun tipo di intoppo. L’ad bianconero Beppe Marotta, invece, pare si sia inserito con una manovra di disturbo, mettendosi in contatto con il Chievo, comproprietario del cartellino insieme al Genoa. Il Milan, però, da tempo aveva un accordo con i rossoblu liguri, che avevano garantito loro che, nel caso in cui avessero rilevato la totalità del calciatore, l’avrebbero poi girato ai rossoneri. In tale intricata situazione, però, la “posizione chiave” è quella del Chievo, intenzionato a monetizzare al massimo dall’operazione e che, pertanto, vede di buon occhio l’inserimento nella trattativa della Juventus, anche perchè potrebbe essere un modo per alzare le richieste. La Juventus, dal canto suo, è andata direttamente alla “fonte” contattando il procuratore di Acerbi per “sondare” il terreno ed offrendo al Chievo ben 9 milioni di euro per il cartellino nel caso in cui i gialloblu riuscissero a riscattarlo totalmente.

    Il Milan non ha affatto gradito tale mossa bianconera, considerando che quello di Acerbi è da tempo un obiettivo dichiarato per ricostruire la difesa dopo l’addio di Alessandro Nesta ed, in particolare, pare che Adriano Galliani sia furioso con Marotta, reo di aver “invaso” il suo territorio, accusandolo di “predicare bene e razzolare male”: Marotta, infatti, aveva criticato – qualche giorno fa – il comportamento dell’Inter, artefice di manovre di disturbo nella trattativa fra Juventus e Parma per Sebastian Giovinco, invitando i nerazzurri a non trattare i giocatori in comproprietà con altre squadre.

    A margine dell’assemblea di Lega Calcio, i rapporti fra le due ex alleate Juventus e Milan sembra si siano distesi, considerando la battuta del presidente della Juventus Andrea Agnelli che, a domanda a proposito dell’affare-Acerbi ha così commentato: “Chi prende Acerbi? Lo prende lui…” ed il “lui” in questione era riferito proprio ad Adriano Galliani che si apprestava a salire insieme ad Agnelli in ascensore nella sede della Lega Serie A.

    Francesco Acerbi in azione contro la Juventus | ©TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    Nel caso in cui l’assalto ad Acerbi dovesse fallire, dunque, la Juventus sembra avere già pronta la contromossa, di disturbo naturalmente, ma questa volta nei confronti dell’Inter, probabilmente anche per vendicare, come detto, l’intervento del club di Moratti nell’affare legato all’acquisizione di Giovinco: nel mirino juventino ci sarebbe, infatti, il difensore Andrea Ranocchia, che vorrebbe lasciare l’Inter a causa dello scarso impiego nella scorsa stagione, in cui non è quasi mai partito titolare, una situazione che, a suo avviso, ha condizionato non poco la sua non partenza per gli Europei di Polonia ed Ucraina.

    Ranocchia, dunque, sarebbe ben lieto di “cambiare aria” approdando alla Juventus, dove troverebbe un suo grande estimatore nel mister Antonio Conte.

    L’estate dei dispetti e delle ripicche, dunque, è appena cominciata.

  • Italia, Prandelli taglia Destro e Ranocchia. Bonucci c’è

    Italia, Prandelli taglia Destro e Ranocchia. Bonucci c’è

    Pochi minuti fa sono state diramate le convocazioni ufficiali del commissario tecnico della Nazionale azzurra per gli Europei 2012 di Polonia e Ucraina. Non ci sono particolari novità rispetto alle previsioni della vigilia, con Bonucci che viene confermato all’interno dei “magnifici” 23. Nella giornata di ieri l’Italia aveva comunicato la lista provvisoria comprendente le due riserve, Andrea Ranocchia e Mattia Destro, per un totale di 25 giocatori, avendo in precedenza scartato Marco Verratti del Pescara, i due dell’Atalanta Schelotto e Cigarini, Salvatore Bocchetti (Rubin Kazan). A questi poi si è aggiunto Domenico Criscito, per le ormai note vicende del calcioscommesse, con l’ex calciatore del Genoa (attualmente in forza allo Zenit San Pietroburgo di Luciano Spalletti) iscritto nel registro degli indagati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e frode sportiva. L’ex terzino del Grifone sarà sostituito da Federico Balzaretti.

    leonardo bonucci | © Claudio Villa/Getty Images

    Fa ancora discutere invece la diversità del trattamento riservato da Cesare Prandelli ai due calciatori invischiati nello scandalo Last Bet. Mentre per Domenico Criscito le porte della Nazionale si sono chiuse quasi con immediatezza, per Leonardo Bonucci l’avventura all’Europeo continua. Era stato lo stesso commissario tecnico a confermare la presenza del bianconero ai prossimi Europei, dal momento che il giocatore è da subito apparso più tranquillo e rilassato rispetto al collega dello Zenit, forse perché già consapevole di un suo possibile coinvolgimento nell’intricatissima giornata di ieri (in quanto già ascoltato in precedenza dalla Procura di Bari come persona informata dei fatti).

    La lista dei 23 per l’Europeo:
    Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Morgan De Sanctis (Napoli), Salvatore Sirigu (Paris Saint Germain).
    Difensori: Andrea Barzagli (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Angelo Ogbonna (Torino), Leonardo Bonucci (Juventus), Federico Balzaretti (Palermo), Christian Maggio (Napoli), Ignazio Abate (Milan).
    Centrocampisti: Riccardo Montolivo (Milan), Daniele De Rossi (Roma), Alessandro Diamanti (Bologna), Emanuele Giaccherini (Juventus), Claudio Marchisio (Juventus), Andrea Pirlo (Juventus), Antonio Nocerino (Milan), Thiago Motta (Paris Saint Germain).
    Attaccanti: Antonio Cassano (Milan), Mario Balotelli (Manchester City), Fabio Borini (Roma), Antonio Di Natale (Udinese), Sebastian Giovinco (Parma).

  • L’Inter riscatta Guarin e prepara l’assalto a Destro. Addio Lucio

    L’Inter riscatta Guarin e prepara l’assalto a Destro. Addio Lucio

    Continuano le grandi manovre in Via Durini. Dopo la conclusione di una stagione al di sotto delle aspettative e che vedrà i nerazzurri scendere in campo il 2 agosto per i preliminari di Europa League, la dirigenza nerazzurra vuole affrettarsi nell’allestire una rosa che sia di gradimento ad Andrea Stramaccioni, comandante della rifondazione interista. Nella giornata di ieri, il presidente dell’Inter Massimo Moratti ha compiuto il suo 67esimo compleanno e nonostante non abbia potuto festeggiarlo con un trofeo, si è comunque regalato l’intero cartellino di Fredy Guarin. All’ex centrocampista del Porto sono bastate 6 presenze in campionato per far capire le qualità per le quali era stato scelto nel gennaio scorso.

    RISCATTATO GUARIN – Il centrocampista colombiano è stato riscattato per 11 milioni di euro. Branca e Ausilio hanno ottenuto il desiderato sconto sul riscatto che inizialmente era stato concordato con il Porto per 13,5 milioni. Sconto di 2,5 milioni più che giusto se si considera che il 25enne colombiano, arrivato infortunato nel mese di gennaio a Milano, ha esordito con la maglia nerazzurra solo a marzo, confermando però nel finale di stagione le ottime qualità intraviste ai tempi del Porto. Fredy Guarin si è legato all’Inter con un contratto quadriennale (scadenza 2016) a 2,1 milioni all’anno. L’Inter ripartirà da lui per iniziare un nuovo ciclo.

    Fredy Guarin in azione © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    DESTRO IN ARRIVO – Non solo riscatti e rinnovi, l’Inter è pronta a piazzare il primo acquisto della rifondazione. Mattia Destro è sempre più vicino a ritornare nerazzurro. Il 21enne attaccante è attualmente in comproprietà tra Siena e Genoa, ma l’Inter ha già un accordo di massima con la società toscana mentre con il Genoa bisogna limare alcuni dettagli riguardanti le rispettive valutazioni del giocatore. Tuttavia visti anche i numerosi affari degli anni scorsi sull’asse Milano-Genova, non ci dovrebbero essere problemi per la chiusura della trattativa. Momento d’oro per l’attaccante di Ascoli Piceno, recentemente convocato in nazionale maggiore da Cesare Prandelli. L’Inter vuole chiudere al più presto l’operazione Destro per poi concentrarsi sull’affare Lavezzi, complicatosi negli ultimi giorni dal prepotente inserimento del Paris Saint-Germain.

    ADDIO LUCIO – Come preannunciato nei giorni scorsi, l’Inter e Lucio stanno per dirsi addio. Il 34enne difensore brasiliano è alla ricerca di una nuova squadra dopo aver trascorso 3 anni nerazzurri ricchi di soddisfazioni. A confermarlo è stato proprio il suo procuratore: “Lucio ha passato tre anni bellissimi all’Inter, ma ora pensa che sia arrivato il momento di cambiare aria. Stiamo parlando con la società per trovare una soluzione. Abbiamo fatto la nostra proposta e il club l’ha accettata per questo da oggi siamo alla ricerca di una nuova squadra. Con l’Inter ci lasciamo bene, da amici, e nonostante i due anni di contratto ancora in essere, se troveremo una squadra ce ne andremo senza problemi. Lucio vuole giocare ancora in Europa, anche se c’è molto interesse nei suoi confronti dal Brasile, in vista del mondiale del 2014″. L’addio di Lucio e il probabile non rinnovo di Christian Chivu spianano la strada ad Andrea Ranocchia che dovrebbe avere come suo vice Marco Andreolli del Chievo Verona.

  • Prandelli che coraggio! Italia sperimentale a Euro 2012

    Prandelli che coraggio! Italia sperimentale a Euro 2012

    Archiviato il massimo campionato nella serata di ieri, l’Italia è già proiettata su quel che sarà dal prossimo 8 giugno, ovvero l’inizio dei campionati europei di calcio in Polonia e Ucraina. L’Italia farà il suo esordio domenica 10 giugno alle ore 18:00 e sfiderà la Spagna campione del mondo e d’Europa in carica.

    Ieri pomeriggio Cesare Prandelli, commisario tecnico della nazionale italiana, ha diramato la lista dei 32 pre-convocati per gli Europei in Polonia e Ucraina. I giocatori presenti nella lista si sono radunati oggi e sono stati sottoposti a dei test fisici in quel di Coverciano, eccezion fatta per i giocatori militanti in Juventus, Napoli e Paris Saint-Germain che devono ancora concludere la loro stagione rispettivamente con la finale di Coppa Italia e l’ultimo turno di Ligue 1. Dei 32 pre-convocati solo 23 avranno l’onore di difendere i colori italiani nella rassegna europea e i loro nomi verranno comunicati dalla Figc il 29 maggio. Tanti giocatori giovani e alcuni giocatori della vecchia guardia, vanno a comporre la lista dei top 32 di Prandelli.

    LISTA PRE-CONVOCATI ITALIA EURO 2012

    Cesare Prandelli spiega le scelte per gli azzurri di Euro 2012 | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Salvatore Sirigu (Paris Saint Germain), Morgan De Sanctis (Napoli), Emiliano Viviano (Palermo).
    Difensori: Cristian Maggio (Napoli), Domenico Criscito (Zenit San Pietroburgo), Ignazio Abate (Milan), Federico Balzaretti (Palermo), Davide Astori (Cagliari), Salvatore Bocchetti (Rubin Kazan), Leonardo Bonucci (Juventus), Andrea Barzagli (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Andrea Ranocchia (Inter), Angelo Ogbonna (Torino).
    Centrocampisti: Andrea Pirlo (Juventus), Claudio Marchisio (Juventus), Emanuele Giaccherini (Juventus), Daniele De Rossi (Roma), Thiago Motta (Paris Saint Germain), Antonio Nocerino (Milan), Riccardo Montolivo (Fiorentina), Ezequiel Schelotto (Atalanta) Luca Cigarini (Atalanta), Alessandro Diamanti (Bologna), Marco Verratti (Pescara).
    Attaccanti:Antonio Cassano (Milan), Mario Balotelli (Manchester City), Sebastian Giovinco (Parma), Antonio Di Natale (Udinese), Mattia Destro (Siena), Fabio Borini (Roma).

    La più grande sorpresa è la convocazione di Marco Verratti , classe 92 del Pescara delle meraviglie, convocazione meritata per il numero 10 abbruzzese che era appena entrato nel giro della nazionale U21 (2 presenze) e adesso si ritrova catapultato tra i grandi. Scelta coraggiosa per Prandelli, ma che fa capire quanto questa nazionale punti sui giovani. Nella lista dei 32 figura anche il giovane difensore del Torino Angelo Ogbonna, che insieme al già citato Verratti va a formare il duetto proveniente dalle Serie B 2011/2012.

    Sebastian Giovinco e Antonio Cassano © Claudio Villa/Getty Images

    I grandi esclusi da mister Prandelli sono Giampaolo Pazzini, che paga lo scarso rendimento avuto nel suo club di appartenenza e Alessandro Matri, al quale non sono bastati 10 goal in campionato per convincere il ct italiano. A dire il vero leggendo i nomi degli attaccanti presenti in lista, possiamo notare che Prandelli ha prediletto avere più attaccanti mobili che di sfondamento, vedere Di Natale, Giovinco, Borini e Cassano. L’attaccante ariete della nazionale sarà Mario Balotelli (7 presenze 1 goal in nazionale) fresco campione d’Inghilterra con il Manchester City di Roberto Mancini. Il sesto attaccante della lista è Mattia Destro, definito da Prandelli “attaccante ideale”. Il classe 91, attualmente in comproprietà tra Genoa e Siena, festeggia così la sua splendida stagione (12 goal) vissuta quest’anno con la maglia del Siena.

    4  portieri convocati da mister Prandelli, oltre all’inamovibile Buffon sono presenti Sirigu, Viviano e De Sanctis. Di questi 4 solo 3 andranno in Polonia e Ucraina (ballottaggio Viviano-Sirigu). In difesa spazio allo zoccolo duro della Juventus campione d’Italia che dà alla nazionale i suoi 3 centrali difensivi (Chiellini, Barzagli, Bonucci). Sulle fasce confermati Maggio, Balzaretti e Criscito. Sorpresa Bocchetti del Rubin Kazan. Fiducia a Ranocchia (unico interista del gruppo). Grandi conferme per il centrocampo. Sono presenti ben 3 giocatori juventini ( Pirlo, Marchisio e Giaccherini), 2 giocatori del Milan (Nocerino e Montolivo) e ben 2 dell’Atalanta (Cigarini e Schelotto), a conferma della grande stagione disputata dai nerazzurri di Bergamo. A completare il pacchetto di metà campo ecco Daniele De Rossi, Thiago Motta e la new entry Alessandro Diamanti.

  • Inter calciomercato, il punto tra rinnovi e partenze

    Inter calciomercato, il punto tra rinnovi e partenze

    Inter calciomercato in fermento. Nell’ultima settimana si è ben parlato delle intenzioni del club di Massimo Moratti, alcune mosse sono già state svelate mentre altre sono ancora ben celate da una stagione che terminerà tra poco più di ventiquattro ore e da un mercato che deve ancora entrare nel vivo. D’altronde l’ultima partita (domenica ore 20:45 contro la Lazio) potrebbe spostare molti equilibri visto che in ballo c’è una qualificazione Champions League, che significherebbe prestigio internazionale ma anche una bella valanga di milioni nella voce entrate. Aspettando il verdetto del campo, facciamo un passo indietro e soffermiamoci sulle situazioni che sono già ben definite in Via Durini.

    CAPITOLO RINNOVI – In settimana sono arrivati i primi rinnovi per alcuni giocatori dell’Inter che erano in scadenza. Walter Samuel, nerazzurro da sette stagioni, ha prolungato di un anno il suo contratto con scadenza giugno 2013.

    Walter Samuel © Valerio Pennicino/Getty Images
    Confermato anche Luca Castellazzi, che domani festeggerà in campo il suo prolungamento di due anni (scadenza giugno 2014) difendendo i pali nerazzurri contro la Lazio. Rinnovo in vista anche per Yuto Nagatomo; per il giapponese, arrivato alla corte di Massimo Moratti nel gennaio 2011, è pronto un nuovo contratto fino al 2017 con aumento dello stipendio che salirà dai 700000 euro annui attuali a 1,2 milioni annui. Il giusto premio per un giocatore molto stimato da società, compagni e tifosi. Infine Moratti ha deciso di premiare l’ultimo arrivato, il tecnico Andrea Stramaccioni, a cui verrà sottoposto un nuovo contratto triennale da 450000 euro più bonus legati ai risultati ottenuti.

    PRONTI A PARTIRE – C’è chi resta e c’è chi va. Ad Appiano Gentile sono presenti parecchie valigie pronte ad accompagnare giocatori che per un motivo o per un altro non rientrano più nei piani societari. E’ il caso di Angelo Palombo: arrivato a gennaio in prestito dalla Sampdoria, l’ex capitano doriano non ha convinto (solo 3 presenze) e verrà rimandato certamente al mittente. Situazione stazionaria quella che riguarda Diego Forlan, arrivato un anno fa a Milano per sostituire l’insostituibile Eto’o. Il nazionale uruguaiano, autentico flop della stagione in corso, starebbe vagliando attentamente la proposta arrivata dal Brasile come confermato da Branca nella giornata di ieri. Il reparto offensivo verrà sfoltito ulteriormente in virtù del fatto che non verrà riscattato l’argentino Mauro Zarate. L’ex numero 10 laziale farà ritorno a Roma nonostante alcune prestazioni incoraggianti arrivate da quando c’è Stramaccioni.

    VIA LUCIO? – E’ in attesa di sviluppi anche il 34 enne Lucio. Il difensore brasiliano piace molto al Paris Saint-Germain, che è alla ricerca di un difensore di esperienza su cui poter far affidamento nella prossima Champions League, ma non è da escludere un ritorno in patria o in Germania dove Lucio ha già giocato con le maglie di Bayer Leverkusen e Bayern Monaco. Se dovesse arrivare la cessione del centrale brasiliano, l’Inter dovrebbe confermare Andrea Ranocchia, autore di una stagione deludente ma pur sempre uno dei migliori difensori italiani in prospettiva, a cui ben presto potrebbe aggiungersi un altro giovane difensore italiano. Infatti Branca starebbe pensando al ritorno di Marco Andreolli, difensore del Chievo che andrebbe ad occupare il posto lasciato libero dal ritiro di Ivan Cordoba.

  • Cagliari – Inter, Stramaccioni si affida a Ranocchia e Guarin

    Cagliari – Inter, Stramaccioni si affida a Ranocchia e Guarin

    Stramaccioni tenta il bis domani nella 31esima giornata di Serie A che vede appunto,  la sfida tra Inter e Cagliari sul neutro di Trieste vista l’inagibilità del Sant’Elia. Il nuovo allenatore nerazzurro dopo aver iniziato la sua avventura interista con la vittoria per 5 a 4 contro il Genoa, è deciso a non voler lasciare punti preziosi lungo il cammino, cercando di ottenere un finale di stagione in divenire. Otto finali, lo separano dal termine di questo campionato, e guai a parlare di terzo posto in un momento in cui si dovrebbe pensare solo ad una partita per volta, evitando come lui stesso dice in conferenza stampa, di fare tabelle di marcia. Riconfermarsi dopo Genoa non sarà affatto facile, ma il fattore campo neutro sicuramente darà una mano ai nerazzurri, considerando come i tifosi cagliaritani al Sant’Elia avrebbero supportato in maniera forte i loro idoli.

    Andrea Ranocchia © Claudio Villa/Getty Images

    CAGLIARI- Ficcadenti dovrebbe schierare il suo undici titolare, recuperando Agazzi che ha smaltito la botta al gomito rimediata contro l’Atalanta e Astori che rientra al centro della difesa dopo il turno di squalifica. Le solite assenze sono quelle di Dossena, Rui Sampaio e Eriksson. Pochi dubbi sul modulo, con un 4-3-1-2 che dovrebbe garantire la giusta copertura difensiva e di allargare il campo per la fase offensiva. Nel dettaglio davanti ad Agazzi la linea a quattro dovrebbe vedere Pisano e Agostini sulle corsie laterali, mentre al centro agiranno Astorie e Canini. In mediana al centro del vertice basso spazio a Daniele Conti, affiancato da Ekdal e Nainggolan, con Cossu più avanzato nel ruolo di trequartista. Coppia d’attacco col ballottaggio, dove l’unico ad avere il posto garantito è Pinilla, in ottima forma, mentre a giocarsi un posto in due sono Thiago Ribeiro e Ibarbo, con il primo leggermente favorito.

    INTER- Stramaccioni deve fare i conti con la lunga lista di indisponibili, vuoi per squalifica, vuoi per guai fisici: Sneijder, Alvarez, Lucio, Maicon e Julio Cesar non ci saranno. Spazio dunque nuovamente al 4-3-3 già visto contro il Genoa, con qualche cambio di pedina. In porta ad esempio si accomoderà Castellazzi, mentre al centro della difesa per sostituire il brasiliano Lucio (squalificato) ci sarà Andrea Ranocchia, che avrà l’occasione di riscattarsi dopo le prestazioni deludenti delle ultime uscite. Immancabile Samuel al centro, con la garanzia di Zanetti e Chivu sugli esterni. Turn over in mediana, dove Guarin dovrebbe ‘rubare’ il posto a Poli, in sostegno di Cambiasso e Stankovic nel reparto centrale. Davanti pochi dubbi, con Milito in grandissima forma al centro dell’attacco, mentre sulle corsie laterali spazio a Forlan e al ritrovato Zarate.

    PROBABILI FORMAZIONI CAGLIARI INTER :

    CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Astori, Canini, Agostini; Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu; Thiago Ribeiro, Pinilla. All.Ficcadenti.

    A disposizione: Avramov, Perico, Ariaudo, Bovi, Larrivey, Ibarbo, Nenè.

    Diffidati: Agazzi, Pisano, Ariaudo, Agostini, Nenè.

    Squalificati: 

    Indisponibili: Dessena, Rui Sampaio, Eriksson.

     

    INTER (4-3-3): Castellazzi; Zanetti, Ranocchia, Samuel, Chivu; Guarin, Stankovic, Cambiasso; Zarate, Milito. Forlan. All.Stramaccioni.

    A disposizione: Orlandoni, Cordoba, Nagatomo, Poli, Obi, Palombo , Pazzini.

    Diffidati: Sneijder, Samuel, Poli-

    Squalificati: Julio Cesar (1), Lucio (1).

    Indisponibili: Maicon, Sneijder, Castaignos, Alvarez

  • Nuova Inter, Stramaccioni pensa al 4-2-3-1 o 4-3-3

    Nuova Inter, Stramaccioni pensa al 4-2-3-1 o 4-3-3

    L’alba di una nuova era in casa InterStramaccioni studia per diventare grande. Il nuovo allenatore nerazzurro ha a disposizione nove partite per convincere il presidente Massimo Moratti a confermarlo anche nella prossima stagione. In testa tante idee finalizzate ad un unico obiettivo, quello di dominare l’avversario. Concetti di gioco che già ritroviamo in quelle squadre che scendono in campo per avere il controllo assoluto del campo, il Barcellona in Spagna e la Juventus di Conte in Italia. Altro aspetto fondamentale la creazione di una forte empatia con la squadra fin dalle prime settimane di allenamenti. Il modulo tattico più congeniale all’ex tecnico della Primavera nerazzurra è il 4-2-3-1, sebbene non disdegni nemmeno il 4-3-3 sacchiano. Proviamo a scoprire quali saranno le pedine fondamentali della nuova Inter di Stramaccioni.

    SULLE ORME DI SPALLETTI – In difesa è previsto il rilancio di Ranocchia. Il giovane difensore centrale prenderà il posto di Lucio. Il brasiliano è apparso piuttosto in imbarazzo nelle ultime uscite e Stramaccioni non pare intenzionato a rinnovargli fiducia. Capitan Zanetti tornerà a rivestire il suo ruolo naturale di terzino sinistro, con Maicon pronto a spingere sulla corsia opposta. Di fondamentale importanza sarà il ruolo ricoperto da uno dei due centrocampisti, il quale sarà chiamato a piazzarsi fra i due centrali difensivi per iniziare l’azione, passando in questo modo ad una difesa a tre, con i due terzini chiamati ad offendere. Il Sergio Busquets o il De Rossi dell’Inter sarà con tutta probabilità Stankovic, con il serbo che sembra favorito su Cambiasso. L’altro centrocampista utilizzato da Stramaccioni potrebbe essere uno fra Guarin e Poli. L’ex Porto è ormai pronto al debutto con la maglia nerazzurra dopo aver smaltito l’infortunio che l’ha costretto allo stop lo scorso gennaio. Sulle fasce una delle maggiori novità sarà rappresentata dal ritorno di Zarate, con l’argentino che dovrebbe giocare come esterno d’attacco sulla corsia di destra. Stramaccioni punta anche al recupero di Forlan, impiegandolo sulla fascia sinistra. Nel ruolo di trequartista il nuovo tecnico dell’Inter attende l’infortunato Sneijder, mentre arrivano notizie incoraggianti sulla forma fisica di Ricky Alvarez, fermo da metà gennaio. Milito invece continuerà ad essere il punto di riferimento dell’attacco nerazzurro.

    andrea stramaccioni | © Christopher Lee/Getty Images

    TRE PUNTE CONTRO IL GENOA – L’infortunio di Sneijder e le condizioni ancora incerte di Alvarez spingono Stramaccioni a schierare l’Inter con il 4-3-3, modulo con il quale ha fatto le fortune della Primavera nerazzurra. Nel centrocampo a tre, il colombiano Guarin dovrebbe occupare la posizione di centro-sinistra, mentre Poli andrebbe a guadagnare una maglia da titolare come mezz’ala destra. Da tenere però d’occhio le sorprese Obi e Faraoni. Il primo è dato in ottima forma e potrebbe sfilare il posto dal primo minuto all’ex centrocampista del Porto, mentre Faraoni, prodotto del vivaio, rappresenta un’alternativa importante per la fascia destra, ed in questo caso potrebbe farne le spese uno fra Zarate e Forlan. Da non sottovalutare anche un altro giovane interista arrivato la scorsa estate dalla terra d’Olanda, quel Castaignos che Stramaccioni già conosce per averlo già avuto con sé alla guida della Primavera nel corso di questa stagione.

    PENSIERO STRAMACCIONI, VIDEO TRATTO DAL SITO GAZZETTA.IT

  • Inter Bologna 0-3, le pagelle. Moratti abbandona come Schettino

    Inter Bologna 0-3, le pagelle. Moratti abbandona come Schettino

    È ufficialmente concluso il ciclo della seconda grande Inter della storia. Dopo Helenio Herrera, e dopo Mourinho, termina probabilmente con questa stagione il ciclo delle vittorie nerazzurre. Stagione da Zeru tituli parafrasando il Vate di Setubal, ma anche con molte inspiegabili scelte di mercato e societarie (vedere la cacciata di Oriali). I nerazzurri in Inter Bologna hanno mostrato di essere tornata la vecchia squadra del passato, un melting pot di campioni male assemblati in mezzo al campo, che rincorrevano il pallone singolarmente senza una mezza idea di gioco. Anche perché che se ne voglia dire sull’età della squadra e sugli stimoli che mancano in questa squadra, sulla carta qualsiasi giocatore dell’Inter supera di livello qualsiasi del Bologna, e soprattutto del Novara. Morale della favola, senza un progetto e un buon modo di giocare non si vince nulla. Il cerchio si chiude, l’Inter continua ad affondare e prendere batoste, Ranieri continua sempre di più ad essere il capro espiatorio con colpe importanti ma non fondamentali per il declino, e il presidente cosa fa? Emula Schettino abbandonando la nave dopo aver sbagliato la manovra nel mese di gennaio, lasciando partire Thiago Motta e facendo “l’inchino” ai francesi.

    Pagelle Inter Bologna

    Julio Cesar 5 Prende 3 gol su 3 tiri, e come nelle ultime partite non mostra quella sicurezza che l’aveva contraddistinto in passato. Soprattutto considerando come tutte le conclusioni fossero rasoterra, e le prime due sul suo palo.

    Lucio 4,5 Regge la baracca meglio del suo dirimpettaio Ranocchia, ma compie degli errori clamorosi anche lui. Prima nel primo gol facendosi saltare da Ramirez,  poi nel finale spegne la luce: blackout totale. Si scontra con Ranocchia e si lascia sgusciare via Acquafresca coadiuvato da Nagatomo prima di vedere l’ex attaccante nerazzurro segnare la pesantissima rete del 3 a 0.

    Ranocchia 4 Inguardabile. Entra di diritto in tutti e tre i gol del Bologna. Nel primo si fa imbambolare dalla finta di Di Vaio, come lo stesso Nagatomo. Nel secondo compie un errore che nemmeno in terza categoria se ne vedono di tali, dimenticandosi di aver l’attaccante alle spalle e in vista di una vena impellente di altruismo regala di petto l’assist vincente proprio a Di Vaio. Nel terzo si fa portare a spasso come i suoi compagni da Acquafresca prima della conclusione. La domanda è: ma quando torna Samuel?

    Pazzini 4 Etereo. Rimane da accendere Rai 3 e vedere se appare nella prima fascia di Chi l’ha visto, perché stasera non è proprio sceso in campo.

    Forlan 4,5 Sostituire Eto’o con lui è davvero qualcosa che potrebbe risultare surreale anche agli occhi di un pittore come Dalì. Ma siamo matti? Stasera avrebbe avuto l’ennesima occasione di sbloccare la partita, ma prima calcia addosso a Gillet, e poi calcia in malo modo incrociando con la flemma di un bradipo addormentato.

    Di Vaio mattatore di Inter Bologna | ©Getty Images

    Gillet 7,5 Splendide le parate che tengono a galla la partita nel primo tempo e nella ripresa. Respinge di piede la schiacciata di testa di Maicon a inizio partita. Nella ripresa prima si allunga sulla conclusione sporca di Forlan, poi un vero e proprio volo d’angelo sul colpo di testa di Ranocchia. Spiderman

    Ramirez 6,5 Buona la partita dell’uruguaiano che non voleva sfigurare di fronte a sua maestà Forlan, ma se vogliamo dirla tutta gli toglie il culo dal trono! Manda fuori tempo Lucio e serve un assist d’oro per Perez che poi servirà Di Vaio nella prima rete.

    Mudingay 7 Roccioso e granitico in mediana recupera mille palloni e fa sfinire di corsa uno come Faraoni. Cerniera perfetta in mediana per permettere a Pioli di tenere davanti tre giocatori offensivi come Diamanti, Di Vaio e Ramirez.

    Di Vaio 7,5 c’è da dire che non aveva ancora mai segnato all’Inter con la maglia del Bologna, e quando gli capita un’occasione così ghiotta non se la fa scappare segnando addirittura una bella doppietta. Nel primo gol finta di sinistro manda in tilt la difesa nerazzurra e segna di destro. Nel secondo di astuzia anticipa Ranocchia addormentato e buca nuovamente Julio Cesar.

    Video highlights Inter Bologna 0-3
    [jwplayer config=”240s” mediaid=”124907″] 

  • Inter Bologna 0-3, sprofondo nerazzurro. Di Vaio firma l’impresa

    Inter Bologna 0-3, sprofondo nerazzurro. Di Vaio firma l’impresa

    Sei mesi di gestione Ranieri, e proprio da Bologna dove Ranieri aveva iniziato la sua avventura nerazzurra arriva l’ennesimo schiaffone a ribadire come l’Inter dei campioni sia solo un ricordo sbiadito. Il Bologna sbanca San Siro punendo l’Inter con un 3-0 pesantissimo ma al tempo stesso meritato, poiché nonostante i rossoblu con soli 3 tiri realizzino altrettanti reti, i nerazzurri non riescono mai a rientrare in partita, lanciando agli avversari un segnale chiaro ed inequivocabile: la fase difensiva è totalmente da dimenticare. L’immagine della disfatta dell’Inter è quella di Massimo Moratti che lascia anzitempo lo stadio, con la posizione di Ranieri che si fa sempre più difficile da decifrare. Marsiglia è alle porte e a questo punto più che la cura Ranieri servirà un pellegrinaggio a Lourdes per risolvere i problemi nerazzurri.

    PRIMO TEMPO – Inizio senza troppe emozioni con le due squadre che partono con il freno a mano tirato. Il primo squillo della partita è nerazzurro con Sneijder che prova la sua azione personale, concludendo con un destro dal limite dell’area fin troppo centrale e facilmente neutralizzabile da Gillet. Cresce il ritmo dei nerazzurri che iniziano a spingere con continuità e al 18’ il risultato rimane invariato solo grazie a un parata straordinaria di Gillet su colpo di testa di Maicon, lasciato libero di saltare e schiacciare sugli sviluppi di un corner. È ancora sulla testa del terzino brasiliano l’occasione buona per portare i suoi in vantaggio alla mezz’ora, con il pallone che sfiora il palo. Solo un minuto dopo c’è un’altra ghiotta occasione per Forlan che, solo davanti a Gillet, si fa parare la conclusione grazie a un’uscita decisiva del portiere belga.

    Rispettando il miglior copione delle ultime partite l’Inter attacca tanto e alla prima occasione concessa viene punita: al 37’ Ramirez scarta Lucio, assist per Perez che serve in area Di Vaio, l’attaccante del Bologna mette a sedere Nagotomo e Ranocchia prima di battere Julio Cesar. Non bastasse arriva il gol del raddoppio un minuto dopo, su un semplice lancio lungo, con Ranocchia che commette un’ingenuità imperdonabile stoppando il pallone di petto e di fatto regalandolo a Di Vaio appena dietro di lui. L’attaccante rossoblu si trova solo davanti a Julio Cesar e senza pensarci su due volte calcia bucando per la seconda volta l’estremo difensore nerazzurro: Bologna 2 Inter 0. Il primo tempo si chiude con un verdetto evidente, i nerazzurri continuano a soffrire in maniera imbarazzante in difesa.

    Inter Bologna 0-3 | © Claudio Villa/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Si torna in campo con gli stessi ventidue uomini del primo tempo. Nei primi minuti è ancora il Bologna a fare paura davanti, nuovamente con Di Vaio che porta a spasso in area Ranocchia e prova la conclusione sporcata dal centrale nerazzurro che sfiora il palo lontano alle spalle di Julio Cesar. Inter inguardabile, con il reparto offensivo completamente scollegato dal centrocampo, e il risultato è un’azione costantemente lenta e farraginosa, frutta di un possesso palla sterile e senza finalità offensive. Mai come prima si sente l’assenza di un giocatore tecnico come lo era Thiago Motta, in grado dare le giuste geometrie e i giusti tempi di gioco alla manovra nerazzurra. Al 13’ ennesima palla gol sprecata dagli uomini di Ranieri, con Nagatomo che entra in area fornisce l’assist perfetto a Forlan che dall’altezza del dischetto calcia angolato ma senza la giusta forza, concedendo il tempo a Gillet di allungarsi in tuffo e negargli il gol.

    Stranissimo cambio con Ranieri che toglie un attaccante e inserisce un centrocampista: fuori Forlan e dentro Poli al 16’. Altro miracolo di Gillet che in tuffo al 21’ nega il gol a Ranocchia su uno splendido colpo di testa vicinissimo al palo, mantenendo la rete inviolata. Altro cambio per Ranieri che toglie Faraoni per Castaignos, mentre Pioli fa entrare Konè per Ramirez. Esce anche il man of the match Di Vaio alla mezz’ora lasciando il posto a un ex nerazzurro come Acquafresca. Nulla la reazione dell’Inter, e il presidente Massimo Moratti sicuramente infastidito abbandona lo stadio anzitempo. La punizione più severa arriva nel finale al 40’ con Acquafresca che in mezzo a tre difensori totalmente in bambola, trova lo spazio per calciare e infilare Julio Cesar sul secondo palo, regalando ai suoi tifosi un 3-0 inaspettato per qualsiasi bookmaker.

  • Inter, favola del Principe Milito. Eclissi di Ranocchia

    Inter, favola del Principe Milito. Eclissi di Ranocchia

    Luci e ombre nella rimonta nerazzurra. Non per quanto riguarda gli ultimi favori arbitrali così tanto gettati in prima pagina dalla Lazio nel post partita, considerando come solo la domenica prima nel derby, l’Inter avevesse ricevuto lo stesso trattamento con un gol valido annullato per offside, senza sollevare nessun polverone mediatico. Le luci della ribalta splendono per una rinnovata solidità in fase difensiva, con soli 3 gol subiti in 8 partite, sui punti conquistati, 27 nelle ultime dieci partite, e sul giocatore più in forma del momento: il Principe Diego Milito tornato a splendere con l’inizio del nuovo anno, capace di segnare 5 reti in 4 partite andando a segno consecutivamente da quattro turni di campionato. Le ombre? Oltre ai possibili mugugni per la panchina difficile da digerire per un giocatore di spessore come Sneijder, c’è da considerare come la rinnovata solidità difensiva associata all’accoppiata Lucio-Samuel abbia praticamente tagliato fuori dalla cavalcata nerazzurra Andrea Ranocchia. Analizziamo entrambe le situazioni, evidenziando come per Milito sia utile fare il paragone con l’Araba Fenice in grado di risorgere dalle proprie ceneri, mentre per Ranocchia si può parlare di un’involuzione che potrebbe costargli il posto in Nazionale.

    Diego Milito | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    MILITO- Archiviato l’hannus horribilis 2011 con la vittoria del tanto odiato premio del Bidone d’Oro, il Principe ha aperto il nuovo anno ritrovando la via del gol con la stessa facilità che aveva nell’anno del Triplete. Proprio nell’annata dei record riuscì a segnare addirittura 30 gol in 52 presenze, realizzando reti pesantissime in qualsiasi finale, mettendo due sigilli pesantissimi nella storica partita di Madrid contro il Bayern Monaco riportando dopo quasi cinquant’anni la Champions nella Milano nerazzurra. L’anno seguente a causa di una serie infinita di infortuni, il Principe si smarrì perdendo il fiuto del gol, realizzando solo 8 gol in 34 partite. Quest’anno la storia sembrava ripetersi, in maniera quasi tragicomica, considerando l’innumerevole quantità di gol impossibili sbagliati dall’attaccante argentino, con lo stesso Ranieri che più di una volta gli indicava la via del pellegrinaggio e della benedizione per scacciare la malasorte. Sembrava dovesse tornare in quel di Genoa, con il suo ex presidente Preziosi sempre pronto ad abbracciarlo a braccia aperte, ma Milito non si è mai arreso, con Ranieri pronto a concedergli la giusta dose di fiducia in attesa di uno sblocco mentale più che fisico. Le note positive sono arrivate di lì a poco, prima contro il Lecce, poi la doppietta a Parma, il gol nel derby e l’ultimo sigillo contro la Lazio sono più che un segnale di un ritorno eccellente. Moratti se lo coccola, e il Principe è pronto a festeggiare la quota dei 50 gol con la maglia nerazzurra (a distanza di altre tre realizzazioni), festeggiando con i suoi tifosi che l’hanno saputo aspettare come lui stesso ha sempre dichiarato.

    RANOCCHIA- Discorso opposto per Ranocchia, che dopo essere arrivato a gennaio dello scorso anno all’Inter e aver giocato spesso da titolare al fianco di Lucio a causa del brutto infortunio di Samuel, si trova oggi con la strada bloccata dalla ritrovata verve della coppia di centrali. Gasperini stravedeva per lui schierandolo largo sulla fascia, con pessimi risultati. Ranieri gli ha dato fiducia, e lui l’ha ripagata con il gol partita contro il Cesena nella sua ultima apparizione da titolare in campionato, ma poi sono seguite solo panchine ad eccezione della sfida di coppa contro il Genoa, dove tra l’altro ha giocato una partita da sette in pagella. I problemi sorgono in visto delle convocazioni per i prossimi europei, considerando come Prandelli abbia più volte ribadito di dare priorità a chi gioca con continuità nel proprio club, Ranocchia continuando con questo minutaggio potrebbe perdere il treno per Euro 2012. La palla passa in mano a Ranieri.